COMUNE DI PIOMBINO (LI) VARIANTE URBANISTICA AL PRG

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2 COMUNE DI PIOMBINO (LI) VARIANTE URBANISTICA AL PRG PER LA RICONVERSIONE URBANISTICA DELLE AREE DI CITTA FUTURA E DEGLI AMBITI URBANI COLLEGATI INDAGINI GEOLOGICO TECNICHE DI SUPPORTO RELAZIONE DI FATTIBILITA GEOLOGICA. MARZO PREMESSA Su incarico dell Amministrazione Comunale di Piombino (Livorno) è stata redatta la relazione di fattibilità geologica di supporto alla Variante Urbanistica dell Intervento Unitario Città Futura nel Comune di Piombino (LI) nel rispetto della normativa vigente (Del. C.R. 94/85; ex Del. C.R. 12/00; Del G.R del 20/10/03; D.G.R.T. n. 831 del 23/07/01-P.A.I.). Le indagini di supporto alla presente relazione di fattibilità geologica confermano le cartografie di base e quelle di pericolosità individuate dalle Indagini Geologico-Tecniche di supporto al P.S. Comunale. Nello specifico in accordo con la normativa vigente, le indagini di supporto sono costituite da tutta la cartografia di base conoscitiva e dalla carta di pericolosità geologica ed idraulica riferibile al Piano Strutturale adottato con Del. C.C. 03/08/06 n. 79. Inoltre sono state prese di riferimento anche le carte della pericolosità geologica ed idraulica relative alla variante generale di P.R.G. con il recepimento del Piano per l Assetto Idrogeologico del Bacino Toscana Costa (D.G.R.T. n 831 del 23/07/01)-. In relazione a quanto specificato, attraverso la sovrapposizione delle carte della pericolosità con quella delle destinazioni d'uso previste dalla presente variante urbanistica è stata attribuita la classe di fattibilità ai singoli 2

3 subcomparti autonomi che compongono l area di Città Futura e sono state redatte le specifiche schede di fattibilità. La presente relazione unitamente alle tavole del P.S. d area relative alla zona denominata Città Futura e la carta della Fattibilità Geologica rappresenta la sintesi delle Indagini Geologico-Tecniche di supporto alla Variante Urbanistica al P.R.G. del Comune di Piombino. La carta della Fattibilità Geologica relativa agli interventi previsti nella Variante al P.R.G., riporta con apposita simbologia le indicazioni relative agli eventuali interventi urbanistici o edilizi di nuova previsione in variante per ogni subcomparto, esplicitando la fattibilità geologica dell intervento ai sensi della Del. C.R. 94/85 e della ex Del. C.R. 12/00. Le previsioni urbanistiche non specificano all interno del subcomparto i limiti cartografici delle diverse tipologie di intervento rimandando al successivo Piano Urbanistico Attuativo. Nel rispetto dell art. 38 bis delle N.T.A. della Variante al P.R.G. sono comunque indicate (senza specifiche ubicazioni) le previsioni di ogni subcomparto che prevede sia interventi di carattere conservativo (parchi o aree a verde) che di nuova edificazione, servizi o modifiche morfologiche, tenendo come riferimento il Masterplan della variante (es. nuovi centri civici, viabilità, parcheggi, ristrutturazione urbanistica, parco scientifico e tecnologico, servizi pubblici, impianti sportivi etc..). La classe di fattibilità geologica viene attribuita con sigla specifica per ogni subcomparto (ad esempio sub comparto A- Fattibilità A1-A2 etc.) che rimanda alla scheda di fattibilità. Nel paragrafo 4 della presente relazione (attribuzione delle classi di fattibilità) vengono esplicitate in sintesi le categorie e le tipologie di intervento relative ad ogni tipo di previsione come indicata nella tavola di Stralcio del PRG vigente Variato (Tavola E1) e nelle NTA (art. 38 bis) e la relativa classe di fattibilità attribuita ad ogni previsione possibile (pur senza un ubicazione cartografica specifica all interno di ogni subcomparto) attraverso: schede di fattibilità con prescrizioni di carattere geologico-tecnico ed idraulico. Le schede sono state realizzate per ciascun subcomparto interessato dalle nuove previsioni di Variante al P.R.G.. La scheda che rappresenta una sintesi delle condizioni di pericolosità e fattibilità degli eventuali interventi previsti in ciascun subcomparto è stata realizzata anche per interventi a bassa incidenza sul terreno. La scheda di fattibilità è stata contrassegnata con la stessa sigla del subcomparto di previsione della Variante al P.R.G.. Nella scheda quindi si ritrovano oltre 3

4 alle suddette condizioni di pericolosità e fattibilità geologico-tecnica ed idraulica, indicazioni sull ubicazione, sulla tipologia di intervento, sul subcomparto di riferimento e sulla tavola di fattibilità corrispondente. Le notazioni e prescrizioni indicate per ogni singola scheda di fattibilità costituiscono elemento prescrittivo per i necessari approfondimenti di indagine da prevedersi a livello di P.U.A. e successivi atti autorizzativi.. 4

5 2 DESCRIZIONE DEI DATI DI BASE DELL AREA OGGETTO DI VARIANTE Per quanto concerne i dati di base si confermano le valutazioni geologiche geomorfologiche, idrogeologiche, litotecniche ed idrauliche indicate dalle recenti Indagini di supporto al P.S.. Per valutazioni di maggior dettaglio si rimanda oltre agli originali delle tavole del P.S. suddette agli estratti allegati alla presente nota (Tavole A2.1 - A2.2 - A2.2bis - B1). Nel presente paragrafo si riportano a titolo descrittivo e per facilitare la lettura delle condizioni geologiche dell area, i contenuti dei vari tematismi di base dell area oggetto di variante. 2.1 Geologia Nell area denominata Città Futura oggetto di variante al P.R.G. (art. 38 Bis delle N.T.A.) affiorano le unità tettoniche descritte di seguito dall'alto verso il basso in ordine geometrico: Coltri detritiche e depositi da processi geomorfologici recenti (Quaternario). Sono costituite da ammassi di materiale di varia compattezza, derivanti da processi geomorfologici recenti e/o in atto: nella parte collinare risultano prevalenti i depositi di versante e le coperture detritiche, nella parte di pianura appaiono rilevanti i depositi lacustri e palustri (zone di bonifica) mentre nella porzione costiera risultano principali i depositi connessi all attività del mare e del vento. Tali depositi si riscontrano principalmente nella parte occidentale del subcomparto A e nella parte nord-occidentale dei subcomparti C e D dell area oggetto di variante. Depositi antropici (Quaternario). Sono costituiti da ammassi di terreno riportato per azione umana, sia in seguito ad urbanizzazioni, sia ad utilizzi storici del territorio, come verificato in prossimità di antiche miniere. Sono altresì presenti discariche civili e di inerti, nonché scarti dell attività di coltivazione delle cave. Tali depositi si riscontrano principalmente all interno dei subcomparti C, E e nella porzione settentrionale del subcomparto D. 5

6 Sabbie di Val di Gori e Sabbie di Donoratico (SVG) (Pleistocene medio-sup.). Unità appartenente alla Successione Neogenica Toscana costituite da sabbie da fini a medie, massive, di colore da rosso vivo a rosso arancio a matrice siltosa. Tale unità ricade principalmente all interno del subcomparto B, nella porzione sud occidentale dei subcomparti A e D e nella porzione settentrionale dei subcomparti C ed E. Panchina (pn) (Pleistocene medio-superiore). Unità appartenente alla Successione Neogenica Toscana costituita da calcareniti di aspetto massivo, localmente organizzate in livelli da decimetrici a centimetrici ad andamento piano parallelo o incrociato planare e concavo, con sottili intercalazioni di calcari friabili nelle Sabbie di Val di Gori. Tale unità si riscontra nella parte meridionale del subcomparto A. Arenarie di Suvereto (ASU) (Oligocene-Miocene Inf.). Formazione appartenente all Unità Subligure costituita da arenarie quarzosofeldspatiche prevalentemente a granulometria medio-fine in strati medi e subordinatamente in strati spessi e in banchi, gradati, a granulometria grossolana di colore grigio, giallastro per alterazione, con interstrati pelitici grigio scuri. Tale formazione affiora esclusivamente nella parte settentrionale del subcomparto A. Formazione di Salivoli-Piombino (FSP) (Eocene). Formazione appartenente all Unità Subligure costituita da alternanze di sequenze argilloso-calcaree e sequenze torbiditiche arenaceo-marnose; frequenti livelli di arenarie grossolane mal cementate ad abbondante matrice (grovacche litiche) e presenza di orizzonti di conglomerati minuti in strati mal cementati. Tale unità si riscontra esclusivamente nella porzione collinare del subcomparto A Argille e Calcari di Canetolo (ACC) (Eocene medio-eocene Sup.). Formazione appartenente all Unità Subligure costituita da argilliti e argilloscisti neri, giallastri per alterazione, cui si intercalano calcilutiti, calcareniti e calcari marnosi in strati discontinui per cause tettoniche (boudinage). Le argilliti 6

7 suddette affiorano esclusivamente nella porzione collinare del subcomparto A. 2.2 Geomorfologia Dalla Carta Geomorfologica del P.S., la zona oggetto di variante a P.R.G. risulta caratterizzata da forme e/o processi geomorfologici riferibili sia a fenomeni di dissesto naturali sia ad interventi antropici. Per quanto concerne i fenomeni di dissesto naturali si riscontrano forme principalmente imputabili a processi erosivi interessanti alcune litologie affioranti. Le principali forme geomorfologiche riscontrate sono pertanto ascrivibili a coperture di detrito di versante derivanti dall evoluzione morfologica che il territorio presenta. Tali fenomeni geomorfologici sono localizzati nel particolare in corrispondenza della parte settentrionale del subcomparto A e nella parte occidentale dei subcomparti C e D. Le forme ed i processi di origine antropica rappresentano le trasformazioni del territorio effettuate dall attività umana. Nell area oggetto di variante ed in particolare all interno dei subcomparti C, D ed E sono prevalenti le modifiche introdotte a seguito di urbanizzazioni e realizzazioni di infrastrutture viarie responsabili del mutamento della morfologia dei luoghi. 2.3 Acclività La carta dell acclività ripresa dalle recenti Indagini di supporto al P.S. mette in evidenza la natura pianeggiante della maggior parte del territorio oggetto di variante (classe 1), in particolare i subcomparti B, C, D ed E e una porzione del subcomparto A ricadono all interno di tale classe. All interno del subcomparto A altre alla classe di acclività suddetta si riscontrano pendenze medie comprese tra il 6% ed il 24% (classi di acclività 2, 3 e 4). 7

8 2.4 Dati di base Dalla carta dei dati di base del P.S. d area adottato si riscontra che all interno dell area in variante ed in particolare nell area urbanizzata ricadente nei subcomparti C, D, E sono state effettuate indagini geognostiche comprensive di sondaggi e prove penetrometriche dinamiche; per le specifiche valutazioni inerenti tali indagini geognostiche si rimanda comunque a quanto riportato nel P.S litotecnica e litostratigrafia Le unità litostratigrafiche riscontrate nell area di variante, facendo riferimento alla carta del P.S. d area adottato, risultano essere le seguenti: Unità litologico - tecnica B: all interno delle 6 sottoclassi in cui è stata suddivisa tale unità; nell area in variante, ed in particolare nei subcomparti A, C e D; sono presenti le seguenti sottoclassi: sottoclasse B2: comprende sia le rocce stratificate a stratificazione fitta che quelle costituite da alternanze ordinate di livelli lapidei e livelli pelitici (con contrasto di competenza); sottoclasse B3: rocce stratificate con presenza di siltiti o argilliti < 25%; sottoclasse B5: rocce stratificate con presenza di siltiti e argilliti > del 75%. Unità litologico - tecnica C : in questa U.L.T. sono comprese rocce e rocce deboli costituite da materiale prevalentemente granulare con grado di cementazione medio-basso, che presentano caratteristiche intermedie tra quelle delle rocce e quelle dei terreni s.s.; possono rientrare in questa classe anche le rocce lapidee intensamente degradate ed alterate. Al suo interno sono state individuate tre sotto-classi, C1, C2 e C3 a seconda della relazione tra clasti, matrice e cemento. Tale Unità litotecnica è presente in ogni subcomparto costituente l area in variante. Unità litologico - tecnica E : comprende terreni con stato di addensamento da addensato a sciolto costituiti da materiale prevalentemente granulare non cementato o con lieve grado di cementazione; al suo interno sono state distinte le sottoclassi E1, E2 ed E3. 8

9 All interno dell area in variante ed in particolare nei subcomparti C, D ed E si riscontra la sottoclasse E3 che comprende corpi detritici con granuli compresi tra 2 e 0.60 mm. In questa classe sono stati inserite le coltri detritiche e le frane impostate all interno di formazioni argillose. 2.6 Idrogeologia La carta idrogeologica del P.S. adottato nell area oggetto di variante mette in evidenza una permeabilità alterata dall azione antropica; comunque per ulteriori valutazioni si rimanda al P.S. adottato. 2.7 Tutela della Risorsa Idrica L area oggetto di variante rientra nella classe di Tutela della Risorsa Idrica in relazione alla vulnerabilità all inquinamento e alla protezione della risorsa. In particolare in questa classe rientrano le aree in cui la probabilità di contaminazione dell acquifero soggiacente da parte di un inquinante idrotrasportato è bassa a seguito di terreni a permeabilità bassa o media e con situazioni morfologiche non di ristagno. 3 CLASSI DI PERICOLOSITA Facendo riferimento alla carta di pericolosità geologica e idraulica del P.S. d area adottato con Del. C.C. 03/08/06 n. 79 le classi di pericolosità individuate nell'area in esame sono di seguito specificate. Nello specifico le presenti indagini confermano le classi di pericolosità assegnate dalle recenti indagini di supporto al P.S.. Sono state inoltre prese in considerazione, ai fini di un confronto delle classi di pericolosità attribuite e nel rispetto delle norme di salvaguardia anche le classi di pericolosità geologica ed idraulica della Variante generale del P.R.G. (settembre 2002) con il recepimento del Piano per l Assetto Idrogeologico del Bacino Toscana Costa. 9

10 3.1 Pericolosità Geomorfologica Il territorio oggetto di variante al P.R.G. presenta le seguenti classi pericolosità che tengono conto dei parametri riportati nella Tavola 4.11 P.2 del P.S. adottato- Carta della Pericolosità per fattori geomorfologici: CLASSE 2 - PERICOLOSITÀ BASSA: fanno parte di questa classe tutte quelle aree caratterizzate da situazioni geologico-tecniche apparentemente stabili sulle quale permangono tuttavia dubbi che saranno chiariti a livello di indagine geognostica di supporto alla progettazione edilizia. CLASSE 3a - PERICOLOSITA MEDIA: ne fanno parte le aree nelle quali non sono presenti fenomeni attivi, tuttavia le condizioni geologico-tecniche e morfologiche del sito sono tali da far ritenere che esso si trovi in equilibrio instabile. In queste aree gli interventi possono alterare lo stato di equilibrio e aumentare il livello di pericolosità complessiva del sito. CLASSE 3b PERICOLOSITA MEDIA: ne fanno parte le aree con caratteristiche simili alla Classe 3a ma dove la propensione al dissesto è più evidente o comunque dove si ritenga che eventuali modifiche allo stato di equilibrio possano indurre un dissesto generalizzato dell area. Per quanto concerne le indagini geologiche di supporto al PRG 94 Variante Generale di P.R.G. come risulta dalla tavola A 2.2bis si riscontrano aree in pericolosità geologica irrilevante ( classe 1) ed aree in pericolosità geologica bassa (classe 2). 3.2 Pericolosità Idraulica L area oggetto di variante rientra nella seguente classe di pericolosità, che tiene conto dei parametri riportati nella Tavola Carta della Pericolosità per fattori idraulici. In particolare la classe di pericolosità, in relazione al rischio idraulico, risulta essere la seguente: CLASSE 1: PERICOLOSITÀ IRRILEVANTE Aree collinari e montane prossime ai corsi d acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: - non vi sono notizie storiche di precedenti inondazioni; 10

11 - sono in situazione favorevole di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori di metri 2 rispetto al piede esterno dell argine, o in mancanza, al ciglio di sponda Per quanto concerne le indagini geologiche di supporto al PRG 94 Variante Generale di P.R.G. come risulta dalla tavola A 2.2bis l area in variante ricade nella classe 1 di pericolosità idraulica irrilevante. Ai fini della presente variante si ribadisce che, tenendo in considerazione l aggiornamento delle conoscenze e l attribuzione di classi di pericolosità più elevate in favore di sicurezza si prendono come valide le classi di pericolosità geomorfologica ed idraulica attribuite dalle Indagini di supporto al P.S. (adottato con Del. C.C. 03/08/06 n. 79) 11

12 4 ATTRIBUZIONE DELLE CLASSI DI FATTIBILITA Tenendo in considerazione le classi di pericolosità geologica ed idraulica riportate nelle tavole di P.S. d area (estratti tavola A2.2), si è provveduto ad attribuire ad ogni previsione urbanistica la specifica classe di fattibilità riportandola nella cartografia di fattibilità come specificato in premessa. L attribuzione della classe di fattibilità ha quindi interessato sia interventi ad elevata incidenza sul terreno, sia interventi di minor impatto o bassa incidenza sul terreno. In relazione alla definizione della classe di pericolosità ed alle tipologie di intervento in previsione sono state attribuite, in linea generale, le classi di fattibilità per i subcomparti che compongono l area denominata Città Futura. In particolare per gli interventi a carattere conservativo o di ripristino (es. area a verde) è stata assegnata la classe di fattibilità 1 anche per aree a pericolosità geomorfologica bassa e media e pericolosità idraulica irrilevante. Per tutti gli interventi con incidenza anche minima sul terreno per modifiche morfologiche, interventi di nuova edificazione o viabilità e parcheggi è stata attribuita una classe di fattibilità corrispondente alla classe di pericolosità geomorfologica o idraulica più elevata (ad esempio nella zona con classe di pericolosità geomorfologica 3a o 3b media e pericolosità idraulica 1 irrilevante è stata assegnata la classe di fattibilità 3 condizionata ovviamente dai fattori geomorfologici). La classe di fattibilità geologica viene attribuita con sigla specifica per ogni subcomparto (ad esempio sub comparto A- Fattibilità 1-2 etc.) che rimanda alla scheda di fattibilità. La carta di fattibilità geologica allegata alla presente nota (Tavola A 2.3) è stata redatta come stato sovrapposto all originale della tavola E1 Stralcio PRG vigente variato alla scala 1:2.000 e tenendo in dovuta considerazione le previsioni urbanistiche in variante indicate nell art. 38 bis delle N.T.A. ed il Masterplan di variante. Nello specifico nell area in variante si individuano le presenti classi di fattibilità: CLASSE 1 : FATTIBILITA' SENZA PARTICOLARI LIMITAZIONI Comprende aree a pericolosità geomorfologica anche media (classi 3a e 3b) e aree a pericolosità idraulica 1 irrilevante su cui verranno realizzati interventi a carattere conservativo o di ripristino. 12

13 In particolare in tali aree sono previste destinazioni d'uso ad esposizione praticamente nulla sul terreno come verde pubblico e privato (sub comparto A), verde per piccoli lotti compresi all interno del nuovo centro civico (considerando le due ipotesi del Masterplan per il subcomparto B), verde nella fascia orientale del subcomparto C a confine con il subcomparto E (relativamente all ipotesi riportata nel Masterplan) o aree verdi, bosco urbano ed interventi conservativi (in riferimento a quanto prevede il Masterplan per il subcomparto D ) e gli interventi a carattere conservativo del subcomparto E ai sensi dell art. 38 bis delle N.T.A. e tutti gli interventi non ubicati ma a carattere conservativo senza modifiche morfologiche o nuovi impatti sul suolo. Gli interventi previsti dalla Variante al P.R.G. sono attuabili senza particolari condizioni. CLASSE 2: FATTIBILITA' CON NORMALI VINCOLI DA PRECISARE A LIVELLO DI PROGETTO. Comprende le aree caratterizzate da livello di rischio basso raggiungibile in zone a bassa pericolosità dove sono previste nuove edificazioni o interventi non a carattere conservativo. Si ritiene che non debbano essere previste indagini di dettaglio a livello di area complessiva anche se il Piano Urbanistico Attuativo e le progettazioni si dovranno basare su una apposita indagine geognostica nel rispetto della normativa vigente D.M.LL.PP 11/03/1988. In particolare in tali aree sono previste destinazioni d'uso come attrezzature scolastiche, attrezzature sportive e di interesse comune (strutture precarie e percorsi ciclabili e pedonali con modifiche morfologiche), complessi abitativi previsti all interno del subcomparto A; uffici pubblici e privati, residenze, attività commerciali, servizi pubblici, parcheggi e parcheggi interrati, sistema viabilistico di collegamento (subcomparto B) o attività per la formazione e la ricerca, produttive, terziarie, artigianali e commerciali ed il sistema di viabilità all interno del subcomparto C (in riferimento alle ipotesi di Masterplan). Ricadono inoltre nella classe di fattibilità 2, i parcheggi pubblici, i servizi pubblici, gli impianti sportivi, la nuova viabilità, le serre urbane, i percorsi attrezzati, i collegamenti con i vicini subcomparti ed il centro visite e il museo della produzione del ferro e dell acciaio previsti all interno del subcomparto D (tenendo in considerazione il Masterplan), ai sensi dell art. 38 bis delle N.T.A. Infine per quanto riguarda il subcomparto E, che comprende un area di dismissione industriale, non essendo al momento riportati gli interventi di previsione si ritengono ascrivibili alla classe di fattibilità in oggetto tutti gli interventi a carattere non conservativo e tutti gli interventi comprendenti 13

14 modifiche morfologiche o nuovi impatti sul suolo possibili per adeguamenti necessari al soddisfacimento dei requisiti di igiene ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro e interventi di riqualificazione e trasformazione urbanistica oggetto di specifico Piano Attuativo a seguito di dismissione delle attività siderurgiche. Gli interventi previsti dalla Variante al P.R.G. sono attuabili senza particolari condizioni, tenendo comunque in considerazione quanto indicato nelle specifiche schede di fattibilità. CLASSE 3: FATTIBILITA' CONDIZIONATA In questa classe di fattibilità rientrano quelle zone in cui è presente un livello di rischio medio-alto derivato dagli studi sulla pericolosità (classe 3a e 3b di pericolosità geomorfologica) e dove sono previsti interventi anche di non eccessiva incidenza sul terreno. Oltre alle limitazioni valide per la classe inferiore (specifiche indagini geognostiche di supporto al Piano Urbanistico Attuativo e progettazione edilizia) le indagini di approfondimento fin dal Piano Urbanistico Attuativo dovranno essere condotte a livello di area nel suo complesso con particolare attenzione alle condizioni di stabilità del versante ante e post operam ed all interazione terreno fondazione in relazione alla presenza di terreno detritico di versante ed accumulo detritico. L'esecuzione di quanto previsto in seguito ai risultati di tali indagini in termini di miglioramento di condizioni morfologiche ed idrauliche, di drenaggi superficiali, di opere di sostegno o tecniche fondazionali particolari costituiscono un vincolo specifico per il rilascio del permesso a costruire o D.I.A.. In particolare in tali aree sono previste destinazioni d'uso come attrezzature di interesse comune (strutture precarie e percorsi ciclabili e pedonali con modifiche morfologiche), complessi abitativi previsti all interno del subcomparto A (vedi Masterplan - modesti lembi in tutte e tre le soluzioni previste), i percorsi attrezzati ed un piccolo lembo di una serra urbana all interno del subcomparto D (secondo le ipotesi previste dal Masterplan) ai sensi dell art. 38 bis delle N.T.A e tutti gli interventi non ubicati ma a carattere non conservativo con modifiche morfologiche ricadenti nelle aree classificate a pericolosità media da P.S. d area adottato con Del. C.C. 03/08/06 n

15 Gli interventi previsti dalla Variante al P.R.G. sono attuabili alle condizioni precedentemente descritte e tenendo in considerazione quanto indicato nelle specifiche schede di fattibilità. Le classi di fattibilità relative ad ogni tipo di previsione vengono esplicitate attraverso schede di fattibilità con prescrizioni di carattere geologico-tecnico ed idraulico. Tali schede sono state realizzate per gli interventi delle previsioni della Variante al P.R.G. e rappresentano una sintesi delle condizioni di pericolosità e fattibilità degli interventi anche a bassa incidenza sul terreno. La scheda di fattibilità è stata contrassegnata con la stessa sigla del subcomparto di previsione a cui fa riferimento. Nella scheda quindi si ritrovano oltre alle suddette condizioni di pericolosità e fattibilità geologico-tecnica indicazioni sull ubicazione, sulla tipologia di intervento sul subcomparto di riferimento ed il riferimento alla tavola di fattibilità corrispondente. 4.1 Schede di fattibilità. Per la fattibilità geologica e per le annotazioni specifiche su eventuali prescrizioni e condizionamenti e/o progetti di consolidamento si rimanda alle seguenti schede. Carrara, Marzo 2007 I tecnici: Dott. Geol. Iacopo Tinti Dott. Geol. Alessandro Murratzu 15

16 SCHEDA DI FATTIBILITA N : SUBCOMPARTO A (L Abitare Sostenibile) TAVOLA DI FATTIBILITA : A 2.3 UBICAZIONE: area compresa tra Viale Unità d Italia, Viale Medaglie d oro della Resistenza, Via Alessandro Pertini fino alla zona denominata la Capriola. TIPOLOGIA DI INTERVENTO: interventi di riorganizzazione e riqualificazione di aree e servizi pubblici e di completamento residenziale a forte valenza ambientale nel rispetto dell art. 38 bis delle N.T.A. CLASSI DI PERICOLOSITA IDRAULICA: 1 CLASSI DI PERICOLOSITA GEOLOGICA: 2 3a 3b CLASSI DI FATTIBILITA : NOTE: per l area classificata in classe 1 si ha una fattibilità senza particolari limitazioni derivanti da un rischio irrilevante per interventi a carattere conservativo e/o di ripristino che si verificano nelle aree di previsione a verde (verde pubblico e privato). Per l area classificata in classe 2 si ha una fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto in aree a bassa pericolosità geomorfologica e pericolosità idraulica irrilevante; ogni tipo di intervento edilizio o di trasformazione morfologica (come attrezzature scolastiche, attrezzature sportive e di interesse comune, strutture precarie e percorsi ciclabili e pedonali con modifiche morfologiche, complessi abitativi) è comunque subordinato all esecuzione di specifiche indagini geognostiche e Relazione Geologica e Geotecnica di 16

17 supporto alla progettazione ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85 e della ex Del.C.R. 12/00. In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano che dovrà definire la compatibilità geologica delle ipotesi d intervento. Particolare attenzione dovrà essere posta fin dal Piano Urbanistico Attuativo alla riorganizzazione della rete di raccolta delle acque superficiali in modo da non generare erosione superficiale o dissesti idrogeologici. Per l area classificata in classe 3 relativa alla realizzazione di attrezzature di interesse comune (strutture precarie e percorsi ciclabili e pedonali con modifiche morfologiche) e complessi abitativi si ha una fattibilità condizionata all esecuzione di adeguate indagini di dettaglio condotte a livello di area complessiva. Particolare attenzione nelle indagini geognostiche dovrà essere posta in corrispondenza dell area derivante da pericolosità geologica 3b in relazione alla presenza di terreni di scadenti caratteristiche meccaniche. Le indagini di approfondimento fin dal Piano Urbanistico Attuativo dovranno essere condotte a livello di area nel suo complesso con particolare attenzione alle condizioni di stabilità del versante nello stato attuale e di progetto ed all interazione terreno fondazione in relazione alla presenza di terreno detritico di versante ed accumulo detritico. In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano che dovrà definire la compatibilità geologica anche tenendo in considerazione le verifiche di stabilità del pendio nelle ipotesi d intervento. Particolare attenzione dovrà essere posta fin dal Piano Urbanistico Attuativo alla riorganizzazione della rete di raccolta delle acque superficiali in modo da non generare erosione superficiale o dissesti idrogeologici. Le indagini geognostiche e la Relazione Geologica e Geotecnica di supporto alla progettazione dovranno essere redatte ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85 e della stessa ex Del.C.R. 12/00. 17

18 SCHEDA DI FATTIBILITA N : SUBCOMPARTO B (La Porta Urbana) TAVOLA DI FATTIBILITA : A 2.3 UBICAZIONE: area compresa tra Viale Unità d Italia, Viale della Resistenza Centro Pegaso ed aree libere lungo Viale della Resistenza TIPOLOGIA DI INTERVENTO: interventi di ristrutturazione urbanistica con riorganizzazione del nodo viabilistico d ingresso alla città e realizzazione di un nuovo centro civico con uffici pubblici e privati, residenze, attività commerciali e servizi pubblici nel rispetto dell art. 38 bis delle N.T.A. CLASSI DI PERICOLOSITA IDRAULICA: 1 CLASSI DI PERICOLOSITA GEOLOGICA: 2 CLASSI DI FATTIBILITA : 1 2 NOTE: per l area classificata in classe 1 si ha una fattibilità senza particolari limitazioni derivanti da un rischio irrilevante per interventi a carattere conservativo e/o di ripristino che si verificano nelle aree di previsione a verde (lotti all interno del nuovo centro civico). Per l area classificata in classe 2, coincidente con l ubicazione degli interventi di previsioni come uffici pubblici e privati, residenze, attività commerciali, servizi pubblici, parcheggi e parcheggi interrati e sistema viabilistico di collegamento si ha una fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto in aree a bassa pericolosità geomorfologica e pericolosità idraulica irrilevante; ogni tipo di intervento edilizio o di trasformazione morfologica è comunque subordinato all esecuzione di specifiche indagini geognostiche e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto alla progettazione ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85. 18

19 In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano Attuativo che dovrà definire la compatibilità geologica delle ipotesi d intervento. Le indagini geognostiche dovranno verificare con particolare attenzione la presenza di eventuali spessori consistenti di terreno di riporto. Dovranno inoltre essere indicati a livello di Piano Urbanistico Attuativo gli interventi di regimazione idrica da eseguire a livello esecutivo in modo da non alterare l assetto idraulico dell area d intervento e non generare dissesti nelle limitrofe aree topograficamente inferiori. 19

20 SCHEDA DI FATTIBILITA N : SUBCOMPARTO C (Parco scientifico e tecnologico Produrre e Innovare ) TAVOLA DI FATTIBILITA : A 2.3 UBICAZIONE: area prospiciente a Viale Unità d Italia e area adiacente a Via delle Capriola. TIPOLOGIA DI INTERVENTO: Parco Scientifico e Tecnologico con insediamento di attività per la formazione e la ricerca, produttive, terziarie, artigianali e commerciali a basso impatto ambientale e ad alto contenuto tecnologico nel rispetto dell art. 38 bis delle N.T.A. CLASSI DI PERICOLOSITA IDRAULICA: 1 CLASSI DI PERICOLOSITA GEOLOGICA: 2 CLASSI DI FATTIBILITA : 1 2 NOTE: per l area classificata in classe 1 si ha una fattibilità senza particolari limitazioni derivanti da un rischio irrilevante per interventi a carattere conservativo e/o di ripristino che si verificano nelle aree di previsione a verde (porzione orientale a confine con il subcomparto E). Per l area classificata in classe 2, coincidente con l ubicazione degli interventi di previsioni come attività per la formazione e la ricerca, produttive, terziarie, artigianali e commerciali ed il sistema di viabilità si ha una fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto in aree a bassa pericolosità geomorfologica e pericolosità idraulica irrilevante; ogni tipo di intervento edilizio o di trasformazione morfologica è comunque subordinato all esecuzione di specifiche indagini geognostiche e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto alla progettazione ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85. 20

21 In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano che dovrà definire la compatibilità geologica delle ipotesi d intervento. Le indagini geognostiche dovranno verificare con particolare attenzione la presenza di eventuali spessori consistenti di terreno di riporto. Dovranno inoltre essere indicati a livello di Piano Urbanistico Attuativo le eventuali problematiche geologiche inerenti a possibili interventi di modifica morfologica nell area immediatamente sottostante al Viale dell Unità d Italia. Le opere di urbanizzazione dovranno prevedere un riassetto idraulico della rete fognaria che tenga in considerazione le nuove destinazioni previste e non dovranno alterare il sistema di deflusso e fognario delle zone limitrofe di valle. 21

22 SCHEDA DI FATTIBILITA N : SUBCOMPARTO D (Parco Europeo del Ferro e dell Acciaio e altri servizi pubblici) TAVOLA DI FATTIBILITA : A 2.3 UBICAZIONE: area a valle di Viale Unità d Italia. TIPOLOGIA DI INTERVENTO: interventi di rigenerazione e riqualificazione ambientale attraverso la realizzazione del Parco Europeo del Ferro e dell Acciaio (aree verdi, bosco urbano, servizi pubblici, parcheggi pubblici, impianti sportivi, centro visite e museo della produzione del Ferro e dell Acciaio, serre urbane, nel rispetto dell art. 38 bis delle N.T.A. CLASSI DI PERICOLOSITA IDRAULICA: 1 CLASSI DI PERICOLOSITA GEOLOGICA: 2 3a CLASSI DI FATTIBILITA : NOTE: per l area classificata in classe 1 si ha una fattibilità senza particolari limitazioni derivanti da un rischio irrilevante per interventi a carattere conservativo e/o di ripristino che si verificano nelle aree di previsione a verde (verde e bosco urbano) e per ulteriori interventi conservativi senza incidenza sul terreno. Per l area classificata in classe 2 si ha una fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto in aree a bassa pericolosità geomorfologica e pericolosità idraulica irrilevante; ogni tipo di intervento edilizio o di trasformazione morfologica (come parcheggi pubblici, servizi pubblici, impianti sportivi, nuova viabilità, serre urbane, percorsi attrezzati, collegamenti con i vicini subcomparti ed il centro visite e museo della produzione del Ferro e dell Acciaio) è comunque subordinato all esecuzione di specifiche indagini geognostiche e Relazione 22

23 Geologica e Geotecnica di supporto alla progettazione ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85 e della ex Del.C.R. 12/00. In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano che dovrà definire la compatibilità geologica delle ipotesi d intervento. Particolare attenzione dovrà essere posta fin dal Piano Urbanistico Attuativo alla riorganizzazione della rete di raccolta delle acque superficiali per l area di monte (serre urbane e percorsi nel parco). Le indagini geognostiche dovranno verificare con particolare attenzione la presenza di eventuali spessori consistenti di terreno di riporto e le relative implicazioni sulle opere di fondazione. Dovranno inoltre essere indicati a livello di Piano Urbanistico Attuativo le eventuali problematiche geologiche inerenti a possibili interventi di piccole modifiche morfologiche nell area immediatamente sottostante al Viale dell Unità d Italia (scarpate esistenti su cui si sviluppano le serre urbane). Le opere di urbanizzazione dovranno prevedere un riassetto idraulico della rete fognaria nella porzione orientale, che tenga in considerazione le nuove destinazioni previste e non dovranno alterare il sistema di deflusso e fognario delle zone limitrofe di valle. Per l area classificata in classe 3, relativa alla possibile realizzazione di percorsi attrezzati ed una porzione di serra urbana (tenendo in considerazione il Masterplan), si ha una fattibilità condizionata all esecuzione di adeguate indagini di dettaglio condotte a livello di area complessiva; particolare attenzione nelle indagini geognostiche dovrà essere posta in relazione alla presenza di terreni di scadenti caratteristiche meccaniche (argilliti ed argilloscisti). In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano che dovrà definire la compatibilità geologica dell intervento. Le indagini di approfondimento fin dal Piano Urbanistico Attuativo dovranno essere condotte con particolare attenzione alle condizioni di stabilità del versante ante e post operam. In tale area sono da prevedersi comunque minimi interventi di modifiche morfologiche condizionate ai risultati delle indagini di supporto al Piano Urbanistico Attuativo. Le indagini geognostiche e la Relazione Geologica e Geotecnica di supporto alla progettazione dovranno essere redatte ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85 e della stessa ex Del.C.R. 12/00. 23

24 SCHEDA DI FATTIBILITA N : SUBCOMPARTO E (Area produttiva siderurgica Città Futura) TAVOLA DI FATTIBILITA : A 2.3 UBICAZIONE: area compresa tra l insediamento del Cotone, la vecchia sede stradale della S.P. della Principessa, il Viale della Resistenza. TIPOLOGIA DI INTERVENTO: interventi di riqualificazione e trasformazione urbanistica oggetto di specifico Piano Attuativo a seguito di dismissione delle attività siderurgiche. Interventi manutentivi sugli impianti attivi che escludano la sostituzione o la trasformazione degli impianti stessi. Interventi necessari al soddisfacimento dei requisiti di igiene ambientale e sicurezza sui luoghi di lavoro nel rispetto dell art. 38 bis delle N.T.A. CLASSI DI PERICOLOSITA IDRAULICA: 1 CLASSI DI PERICOLOSITA GEOLOGICA: 2 CLASSI DI FATTIBILITA : 1 2 NOTE: per l area classificata in classe 1 si ha una fattibilità senza particolari limitazioni derivanti da un rischio irrilevante per interventi a carattere conservativo e/o di ripristino ai sensi dell art. 38 bis delle N.T.A. e tutti gli interventi non ubicati ma a carattere conservativo senza modifiche morfologiche o nuovi impatti sul suolo. Per l area classificata in classe 2, che comprende una zona di dismissione industriale, non essendo al momento riportati gli interventi di previsione si ritengono ascrivibili alla classe di fattibilità in oggetto tutti gli interventi a carattere non conservativo e tutti gli interventi comprendenti modifiche morfologiche o nuovi impatti sul suolo possibili per adeguamenti necessari al soddisfacimento dei requisiti di igiene ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro e interventi di riqualificazione e trasformazione urbanistica oggetto di specifico Piano Attuativo a 24

25 seguito di dismissione delle attività siderurgiche. Per tale area si ha una fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto in aree a bassa pericolosità geomorfologica e pericolosità idraulica irrilevante; ogni tipo di intervento edilizio o di trasformazione morfologica è comunque subordinato all esecuzione di specifiche indagini geognostiche e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto alla progettazione ai sensi del D.M. 11/03/1988 della Del. C.R. 94/85. In relazione al fatto che l area sarà oggetto di specifico Piano Attuativo, ai sensi del punto 4.1 della Del. C.R. 94/85 è richiesta un indagine geognostica e Relazione Geologica e Geotecnica di supporto al Piano che dovrà definire la compatibilità geologica delle ipotesi d intervento. Le indagini geognostiche dovranno verificare con particolare attenzione la presenza di eventuali spessori consistenti di terreno di riporto. Le opere di urbanizzazione relative ad eventuali interventi di riqualificazione e trasformazione urbanistica oggetto di specifico Piano Attuativo a seguito di dismissione delle attività siderurgiche, dovranno prevedere un riassetto idraulico della rete fognaria che tenga in considerazione le nuove destinazioni previste e non dovranno alterare il sistema di deflusso e fognario delle zone limitrofe di valle. 25

26 INDICE 1 - PREMESSA DESCRIZIONE DEI DATI DI BASE DELL AREA OGGETTO DI VARIANTE Geologia Geomorfologia Acclività Dati di base litotecnica e litostratigrafia Idrogeologia Tutela della Risorsa Idrica CLASSI DI PERICOLOSITA Pericolosità Geomorfologica Pericolosità Idraulica ATTRIBUZIONE DELLE CLASSI DI FATTIBILITA Schede di fattibilità

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