Polizia Penitenziaria, indennità servizi esterni

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1 Segreteria Nazionale Via Farini, Roma Tel Fax: T.A.R. REGIONE CAMPANIA Sezione Settima Sentenza n del 9 dicembre 2010 TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE REGIONE CAMPANIA SEZIONE SETTIMA Alcuni appartenenti della Polizia Penitenziaria, operanti nelle Sali Operative Regionali, avevano richiesto alla propria amministrazione con esito negativo, di percepire l indennità per servizi esterni, prevista dall art. 9 del d.p.r , n. 395 e dall art. 11, comma 1, del d.p.r , n. 254, per il personale impiegato presso le sale regia e le centrali operative regionali nel periodo da gennaio 2003 a dicembre Visto il diniego, i ricorrenti, si rivolgevano al Tribunale Amministrativo competente per territorio (Campania). Con sentenza depositata il 25 Gennaio 2011, il Giudice Amministrativo, accoglieva tale Ricorso finalizzato ad ottenere il riconoscimento delle indennità di servizi esterni da Gennaio 2003 a Dicembre N /2011 REG.PROV.COLL. N /2008 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Settima) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4717 del 2008, proposto da:, rappresentati e difesi dall Avv.to Valentina Vecchio, con domicilio eletto in Napoli, al Vico Tutti i Santi, n. 3, presso l Avv.to Paolo Rinaldi contro il Ministero della Giustizia e il Provveditorato Regionale dell'amministrazione Penitenziaria, in persona dei rispettivi legali rapp.ti p.t., rappresentati e difesi dall'avvocatura distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria per legge in Napoli, via Diaz n. 11;

2 per la dichiarazione del diritto dei ricorrenti alle indennità per i servizi esterni per il periodo da gennaio 2003 a dicembre 2007, oltre interessi legali. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia e del Provveditorato Regionale dell'amministrazione Penitenziaria; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 9 dicembre 2010 il dott. Alfredo Storto e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO Con l impugnativa in esame, i ricorrenti indicati in epigrafe, tutti appartenenti al Corpo della Polizia penitenziaria ed operanti nella Centrale Operativa Regionale con le qualifiche di Assistente o Assistente Capo e le mansioni di Operatore radio ovvero con le qualifiche di Ispettore o Ispettore Capo e le mansioni di Capo Turno, agiscono in giudizio per il riconoscimento del diritto a percepire l indennità per servizi esterni, prevista dall art. 9 del d.p.r , n. 395 e dall art. 11, comma 1, del d.p.r , n. 254, per il personale impiegato presso le sale regia e le centrali operative regionali nel periodo da gennaio 2003 a dicembre In particolare, riferiscono che il Ministero della Giustizia, investito da altrettante richieste degli interessati, aveva negato il diritto all indennità in questione per il periodo antecedente all emanazione della circolare del in quanto questa, nel prendere in considerazione i servizi di controllo prestati tramite le sale regie e le centrali operative regionali, aveva superato la precedente circolare n /1.1 del (che tale diritto non avrebbe riconosciuto), espressamente disponendo che le previsioni da essa recate «sono applicabili a decorrere dall 1 gennaio 2008, trovando conferma fino a quella data le procedure legittimamente delineate con lettera circolare n /1.1 del 13 settembre 1999». Deducono in proposito i ricorrenti che, in realtà, la circolare del 2007 aveva assunto, per espressa menzione fattane nelle premesse, valore ricognitivo dell ambito di applicazione individuato dalla circolare del 1999 che già includeva la «tutela della normativa in materia di poste e comunicazioni» tra le attività che legittimavano la corresponsione dell indennità de qua sulla scorta della previsione dei dd.pp.rr. n. 395/95 e n. 254/99. Si è costituito in giudizio il Ministero intimato. All esito della odierna udienza la causa è stata posta in decisione. 2

3 DIRITTO Nel delineare il quadro normativo entro il quale si colloca la vicenda oggi in esame, occorre innanzitutto rilevare che l indennità per servizi esterni è stata introdotta dall art. 12, comma 1, del d.p.r. 5 giugno 1990 n. 147, il quale la attribuiva al «personale impiegato nei servizi esterni, ivi compresi quelli di vigilanza esterna agli istituti di pena, organizzati in turni sulla base di ordini formali di servizio». I successivi artt. 9, comma 1, e 42, del d.p.r. 31 luglio 1995 n. 395, hanno poi determinato in cifra fissa l importo dell indennità, estendendola agli appartenenti alla Polizia Penitenziaria (art. 9, comma 2) impiegati «in servizi organizzati in turni, sulla base di ordini formali di servizio, presso le sezioni o i reparti e, comunque, in altri ambienti in cui siano presenti detenuti o internati». La giurisprudenza (cfr., ex multis, C.d.S., Sez. IV, 5 luglio 2007, n. 3826), indagando la ratio legis sottesa all introduzione di tale emolumento, ha osservato che l indennità risulta finalizzata a compensare il personale che operi regolarmente in condizioni di particolare disagio, consistenti nella esposizione agli agenti atmosferici e ai rischi aggiuntivi normalmente connessi alla prestazione del servizio in ambienti esterni. In tale ottica di riferimento soggettivo è stato dunque chiarito da un lato che il beneficio certamente non compete qualora il servizio esterno sia svolto in maniera occasionale o sporadica; dall altro che l espressione organizzati in turni ricomprende tutti i servizi esterni caratterizzati dalla normalità della turnazione ed aventi carattere di stabilità e periodicità, ancorché i turni non siano articolati in modo da coprire l intero arco delle 24 ore (C.d.S., Sez. III, n. 1252/1997, e Sez. IV, 23 settembre 2002 n. 4826). In seguito, l art. 11, comma 1, del d.p.r. 16 marzo 1999, n. 254 (contenente il Recepimento dell'accordo sindacale per le Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare relativi al quadriennio normativo ed al biennio economico ), con disposizione di carattere innovativo (così C.d.S., n. 3826/2007 cit.), ha esteso il compenso giornaliero in questione «al personale delle forze di polizia ad ordinamento civile che eserciti precipuamente attività di tutela, scorta, traduzione, vigilanza, lotta alla criminalità, nonché tutela della normativa in materia di poste e comunicazioni, impiegato in turni e sulla base di ordini formali di servizio svolti all'esterno degli Uffici o presso enti e strutture di terzi». Tale dizione è stata quindi letteralmente recepita, quanto agli appartenenti al corpo della Polizia penitenziaria, nella circolare del Ministero della Giustizia n /1.1 del 13 settembre I successivi d.p.r. 9 febbraio 2001, n. 140 (art. 7), d.p.r. 18 giugno 2002, n. 164 (art. 9) hanno poi rideterminato l importo del contributo giornaliero e, il secondo dei due, ha anche determinato il lasso temporale d impiego nel servizio legittimante, in un periodo di attività non inferiore a tre ore, da intendersi svolta in maniera continuativa; infine, il d.p.r. 11 settembre 2007, n. 170 (art. 8) ha disposto che «l'indennità per servizi esterni viene corrisposta in misura unica giornaliera» e che «al personale che, per esigenze eccezionali dell'amministrazione, effettua un orario settimanale articolato a giorni alterni, l'indennità di cui al comma 1 compete in misura doppia. Ai fini dell'invarianza della spesa le indennità per servizi esterni attribuibili a ciascun dipendente, nell'arco del mese, non possono essere superiori a 30». Con circolare del il Ministero della Giustizia è poi tornata sul tema «per definire in modo univoco l ambito di tale normativa con riferimento all Amministrazione Penitenziaria», chiarendo che l art. 9, comma 2, del d.p.r. n. 395/1995 richiama «tutte le postazioni di servizio istituite all interno del 3

4 muro di cinta, atteso che questo delimita con certezza l area all interno della quale istituzionalmente risiede la popolazione detenuta», nonché «tutti gli ambienti che, pur non essendo istituzionalmente destinati alla detenzione, possono occasionalmente o provvisoriamente ospitare uno o più detenuti/e». Fatta questa premessa, la circolare del 2007 ha dunque riproposto «con valore meramente ricognitivo la seguente articolazione dei servizi che danno diritto all attribuzione dell indennità in argomento, qualora siano svolti per almeno tre ore continuative ed in parte già indicati espressamente nella lettera circolare n /1.1 del 13 settembre 1999: ( ) 4. i servizi di controllo tramite le sale regie e le centrali operative regionali». In sostanza, la circolare ha espressamente riconosciuto che i servizi di controllo, prestati tramite le sale regie e le centrali operative regionali, rientrano nell area applicativa delineata dagli artt. 9, comma 2, del d.p.r. n. 395/95 e 11, comma 1, del d.p.r. n. 254/99 con riguardo al personale che svolge «servizi organizzati in turni, sulla base di ordini formali di servizio, all interno della struttura presso le sezioni o i reparti» ovvero a quello «che eserciti precipuamente attività di tutela, scorta, traduzione, vigilanza, lotta alla criminalità, nonché tutela della normativa in materia di poste e comunicazioni, impiegato in turni e sulla base di ordini formali di servizio svolti all'esterno degli Uffici o presso enti e strutture di terzi». Ora, proprio il fatto che l inquadramento normativo ragionevolmente compiuto dalla circolare del 2007 sia avvenuto con «valore ricognitivo» delle fonti regolamentari, esclude che possa avere un qualche rilievo ostativo al riconoscimento dell indennità in favore di coloro che hanno prestato servizio presso i C.O.R. nel periodo dal 2003 al 2007 la clausola, pure inserita nella predetta circolare, secondo cui le previsioni da essa recate «sono applicabili a decorrere dall 1 gennaio 2008, trovando conferma fino a quella data le procedure legittimamente delineate con lettera circolare n /1.1 del 13 settembre 1999». Ed infatti, se il quadro normativo che delinea l ambito di applicazione dell indennità, come correttamente evocato ed interpretato dalla circolare del 2007, è quello in vigore fin dal periodo di vigenza del d.p.r. n. 254 del 1999, è chiaro che la spettanza del contributo non può legittimamente esser fatta decorrere, per unico effetto della circolare in questione, solo dal gennaio Ne discende che, proprio avendo riguardo alla plausibile interpretazione in ordine all ambito applicativo dei dd.pp.rr. n. 395/95 e n. 254/99, l indennità in questione spetta in linea generale anche a coloro che, come i ricorrenti, hanno prestato servizio presso le Centrali Operative Regionali nel periodo compreso tra il 2003 ed il 2007, purché ovviamente ricorrano le altre condizioni previste dalla normativa vigente, ad esempio con riguardo ai limiti orari o giornalieri di applicazione. In conformità al petitum immediato del ricorso, da individuarsi nella richiesta di una pronuncia di accertamento (così correttamente intendendo, alla luce delle conclusioni formulate in calce all atto introduttivo, la dizione utilizzata nell epigrafe: «per il riconoscimento della indennità per servizi esterni al personale di Polizia Penitenziaria»), va pertanto dichiarato il diritto dei ricorrenti, sussistendo le altre condizioni di legge, ad ottenere la corresponsione da parte del Ministero della Giustizia delle indennità per i servizi esterni per il periodo che va da gennaio 2003 a dicembre La complessità delle questioni giuridiche esaminate consente infine di compensare le spese di lite. 4

5 P.Q.M. definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l effetto, dichiara il diritto dei ricorrenti, nei limiti indicati in motivazione, ad ottenere la corresponsione da parte del Ministero della Giustizia delle indennità per i servizi esterni per il periodo che va da gennaio 2003 a dicembre Compensa le spese. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 9 dicembre 2010 con l'intervento dei magistrati: Michelangelo Maria Liguori, Presidente FF Guglielmo Passarelli Di Napoli, Primo Referendario Alfredo Storto, Primo Referendario, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 25/01/2011 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.) 5