GARGNANO (BS) clima acustico SOMMARIO

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2 SOMMARIO PREMESSA QUADRO NORMATIVO QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO NAZIONALE QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO REGIONALE CARATTERIZZAZIONE DEL SITO DESCRIZIONE DELL AREA PGT E ZONIZZAZIONE ACUSTICA IL CLIMA ACUSTICO STUMENTAZIONE E POSIZIONE DI MISURA RILIEVI FONOMETRICI: RISULTATI DELLE MISURE E CONFRONTO COI LIMITI DI LEGGE CONCLUSIONI ALLEGATO A: CERTIFICATI DI TARATURA DELLA STRUMENTAZIONE ALLEGATO B: NOMINA DI TECNICO COMPETENTE ALLEGATO C: CERTIFICATI DI MISURA Pagina 2 di 24

3 PREMESSA A seguito dell incarico da parte della Società Lago di Garda S.p.A., è stato redatto il presente documento, incentrato sulla valutazione del presso un area in Gargano (BS), sede del convento francescano ed ex oleificio, ove è in progetto un recupero edilizio ai fini residenziali. Il giorno lunedì 12 giugno 2015 il tecnico si è recato presso i luoghi oggetto di valutazione e sono state fatte misure fonometriche sia nel periodo diurno (06:00 22:00) che nel periodo notturno (22:00 06:00). Tutti i riferimenti normativi nella relazione sono tratti dalle leggi nazionali, nonché dai regolamenti tecnici di indirizzo attualmente in uso. Pagina 3 di 24

4 1 QUADRO NORMATIVO 1.1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO NAZIONALE A livello nazionale la materia riguardante la difesa dall'inquinamento da rumore è disciplinata fondamentalmente dalle seguenti leggi e decreti: - D.P.C.M. 1/3/1991 (G.U. n. 57 dell'8/3/91) - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno; - Legge n. 447 del 26/10/1995 (G.U. 30/10/95) - Legge quadro sull'inquinamento acustico; - Decreto 11 Dicembre 1996 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo - DECRETO 31 ottobre 1997 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 267 del 15 novembre 1997) Metodologia di misura del rumore aeroportuale. - D.P.C.M. 14/11/1997 (G.U. n. 280 del 1/12/97) Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore; - D.P.C.M. 5/12/1997 (G.U. n. 297 del 22/12/97) Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici; - D. Min. Ambiente 16/3/98 (G.U. n. 76 del 1/4/98) Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico; - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 novembre 1998, n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario. - DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16aprile1999,n.215. Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi. - DECRETO MINISTERO DELL'AMBIENTE 20 maggio 1999 Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonchè criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 novembre 1999 n. 476 "Regolamento recante modificazioni al decreto del Presidente della Repubblica 11 dicembre 1997, n. 496, concernente il divieto di voli notturni.". - DECRETO DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE3 dicembre 1999 "Procedure antirumore e zone di rispetto negli aeroporti". - DECRETO MINISTERO DELL'AMBIENTE 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle societa' e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 aprile 2001, n.304 Regolamento recante disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche, a norma dell'articolo 11 della legge 26 novembre 1995, n Pagina 4 di 24

5 - Dpr 30 marzo 2004, n. 142 (Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare) - Circolare 6 settembre 2004 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali. Come già anticipato, il riferimento legislativo nazionale sull'inquinamento acustico ambientale è fondamentalmente costituito dalla Legge 26/10/1995 n. 447 intitolata: "Legge quadro sull inquinamento acustico. Tale Legge fornisce la cornice all interno della quale vengono introdotti alcuni contenuti tecnici e procedurali, in seguito completati da diversi decreti attuativi meglio descritti in seguito, ai quali adeguare le emissioni acustiche delle diverse sorgenti sonore, fisse o mobili, presenti nel territorio. La Legge Quadro n. 447/95 definisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente interno ed esterno dall inquinamento acustico. Detta Legge amplia, a differenza del primo strumento normativo configurato dal D.P.C.M. 01/03/91, non solo il concetto di controllo del territorio in materia di inquinamento acustico ma anche il principio di tutela, di salvaguardia e soprattutto di risanamento, grazie all introduzione di una nuova coppia di valori (di attenzione e di qualità) basati maggiormente sul principio di qualità e di benessere. Tale legge fissa inoltre competenze specifiche sia per lo Stato sia per Regioni e Comuni. In particolare spetta alle Regioni definire con propria legge i criteri in base ai quali i Comuni procedono alla classificazione del territorio nelle zone previste dalle leggi vigenti in materia di inquinamento acustico. Inoltre vengono determinati poteri sostitutivi in caso di inerzia da parte dei Comuni, le modalità, le scadenze e le sanzioni per l obbligo di zonizzazione dei Comuni. La definizione dei criteri da parte delle regioni assume pertanto una grande importanza, soprattutto al fine di omogeneizzare le scelte della pianificazione comunale con le scelte e le strategie in ambito regionale. All'art. 8 si stabilisce che in attesa che i Comuni provvedano alla zonizzazione acustica, al posto dei valori indicati nella tabella C, si applicano i limiti di cui all'art. 6 comma 1 del D.P.C.M. 1/3/91. Tabella 1.0 Limiti previsti dal D.P.C.M. 1/3/1991 Zona Limite diurno Leq(A) (06-22) Limite notturno Leq(A) (22-06) Tutto il territorio nazionale 70 db 60 db Zona A (D.M. 1444/68) 65 db 55 db Zona B (D.M. 1444/68) 60 db 50 db Zona esclusivamente industriale 70 db 70 db Pagina 5 di 24

6 I decreti attuativi della legge n. 447/95 prima accennati e di interesse per lo studio in oggetto, sono i seguenti: DPCM 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ed il DM 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. Inoltre, entro il 29/12/1996 la medesima Legge 447/95 prevedeva che con un D.P.R. vi sarebbe dovuto essere l approvazione dei regolamenti di esecuzione relativi alla disciplina dell inquinamento acustico derivante dal traffico dei veicoli.. Entro la medesima data, con Decreto del Ministero dell Ambiente, avrebbero dovuto essere determinati i criteri per la predisposizione da parte delle Società e degli Enti gestori di servizi pubblici, dei piani di contenimento ed abbattimento del rumore. Sempre entro il 29/12/96 i Comuni avrebbero dovuto avere a disposizione i criteri indicanti le modalità di controllo del rispetto delle norme sull inquinamento acustico, nonché quelli per la redazione dei Piani Comunali di Risanamento Acustico. Nel D.P.C.M. 14/11/97 si precisa, all articolo 3 comma 2, che le sorgenti mobili vedono applicati i limiti alle emissioni all esterno della fascia di pertinenza e, all articolo 5 comma 1, si precisa che i valori limite da rispettare all interno della fascia di pertinenza e la dimensione della fascia di pertinenza stessa saranno oggetto di un successivo decreto. In particolare vengono determinati i valori limite di emissione, i valori limite di immissione ed i valori di qualità riferiti alle classi di destinazioni d'uso adottate dai comuni ai sensi e per gli effetti dell'art. 4, comma 1, lettera a) e dell'art. 6, comma 1, lettera a), della legge 26/10/1995 n. 447, si vedano la seguenti tabelle. Tabella 1.1: Classificazione del territorio comunale D.P.C.M. 14/11/1997 CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. Pagina 6 di 24

7 Tabella 1.2: Valori limite assoluti di emissione - Leq in db(a) D.P.C.M. 14/11/1997 Classi di destinazione d'uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) Tabella 1.3: Valori limite assoluti di immissione - Leq in db(a) D.P.C.M. 14/11/1997 Classi di destinazione d'uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) Tabella 1.4: Valori di qualità - Leq in db(a) D.P.C.M. 14/11/1997 Classi di destinazione d'uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) L'articolo 4 del D.P.C.M. 14/11/1997 fissa inoltre i valori limite differenziali di immissione in 5 db per il periodo diurno e in 3 db per il periodo notturno, stabilendo anche i casi in cui detti limiti non si debbano applicare. Pagina 7 di 24

8 1.2 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO REGIONALE A livello regionale la materia riguardante la difesa dall'inquinamento da rumore è disciplinata fondamentalmente da: 1 - L.R. 10/8/01 n. 13: Norme in materia di inquinamento acustico. Questa legge stabilisce e definisce: - le norme di indirizzo per la tutela dell'ambiente esterno e abitativo, per la salvaguardia della salute pubblica da alterazioni conseguenti all'inquinamento acustico provenienti da sorgenti sonore, fisse o mobili, e per la riqualificazione ambientale; - le modalità operative per la redazione della classificazione e zonizzazione acustica del territorio. La classificazione del territorio è stabilita secondo quanto disposto dal D.P.C.M. 1/3/91 (vedi TAB. 2.0). I valori limite di rumorosità cui attenersi sono stabiliti secondo quanto disposto dal D.P.C.M. 14/11/97 (vedi Tabella 2.2). 2 - D.G.R. VII 8313/02: Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale di. All art. 5 (Valutazione previsionale di ) si legge quanto segue: 1. La valutazione previsionale del di cui all'articolo 8, comma 3, della legge 447/95 e articolo 5, comma 2, della I.r. 13/2001 è effettuata sulla base della documentazione predisposta a cura del proponente o del titolare/legale rappresentante/costruttore degli edifici o degli insediamenti di cui al sopracitato articolo 8, comma 3, della legge 447/95. La documentazione deve comprendere apposita relazione tecnica contenente almeno: a) la descrizione, tramite misure e/o calcoli, dei livelli di rumore ambientale (valori assoluti di immissione) e del loro andamento nel tempo. I livelli sonori suddetti devono essere valutati in posizioni significative del perimetro esterno che delimita l'edificio o l'area interessata al nuovo insediamento o, preferibilmente, in corrispondenza alle posizioni spaziali dove sono previsti i recettori sensibili indicati all'articolo 8, comma 3, della legge 447/'95. Per tale descrizione possono essere utilizzate oltre alle norme di legge anche specifiche norme tecniche quali ad esempio la UNI 9884 e le ISO 1996; b) le caratteristiche temporali nella variabilità dei livelli sonori rilevabili in punti posti in prossimità del perimetro dell'area interessata dalle diverse sorgenti presenti nelle aree circostanti. Occorrono dettagli descrittivi delle sorgenti sonore e del loro effetto sui livelli di pressione sonora misurabili in tali punti. Sono necessari dati di carattere quantitativo da riferire a posizioni significative da concordare con il Comune e la struttura dell'a.r.p.a. territorialmente competenti. Le fonometrie effettuate prima della realizzazione dell'insediamento devono permettere la valutazione nei punti oggetto di indagine del contributo delle sorgenti sonore già esistenti. I rilevamenti fonometrici effettuati dopo la realizzazione dell'insediamento, nelle posizioni precedentemente individuate ed in altre che fossero ritenute significative in accordo con l'ente di controllo, serviranno a verificare la conformità dei livelli di rumore ai limiti stabiliti dalla normativa vigente; Pagina 8 di 24

9 c) informazioni e dati che diano la descrizione della disposizione spaziale del singolo edificio con le caratteristiche di utilizzo del medesimo edificio e dei suoi locali, il tipo di utilizzo degli eventuali spazi aperti, la collocazione degli impianti tecnologici e dei parcheggi, la descrizione dei requisiti acustici degli edifici e di loro componenti previsti nel progetto; d) le valutazioni relative alla compatibilità del nuovo insediamento in progetto con il preesistente nell'area. Se la compatibilità dal punto di vista acustico è ottenuta tramite la messa in opera di sistemi di protezione dal rumore occorre fornire i dettagli tecnici descrittivi delle misure adottate nella progettazione e dei sistemi di protezione acustica preventivati; e) la descrizione di eventuali significative variazioni di carattere acustico indotte dalla presenza del nuovo insediamento in aree residenziali o particolarmente protette già esistenti che sono vicine al nuovo insediamento e che saranno interessate dalle modifiche indotte dallo stesso. Pagina 9 di 24

10 2 CARATTERIZZAZIONE DEL SITO 2.1 DESCRIZIONE DELL AREA Il lotto oggetto di interesse è all ingresso del centro abitato di Gargnano (BS) e su di esso insistono alcuni edifici con pregio e rilevanza storico architettonica, ed un altro edificio di scarso valore artistico. Il progetto prevede il recupero degli edifici di pregio, la demolizione dell altro edificio ed in vece di un parcheggio a raso, la realizzazione di due unità abitative. L area è fronte lago (contornata in rosso nell immagine aerea seguente), con alle spalle la SS45bis, e confina a nord con un edificio di culto. A sud, lunga la SS45bis vi è la zona di sosta e manovra per gli autobus di linea a servizio dei paesi costieri del lago di Garda. Il tessuto urbano è prevalentemente di tipo residenziale, con limitata presenza i attività commerciali nelle vicinanze. Il di zona è condizionato essenzialmente dal traffico sulla SS45bis, che ha carattere di stazionarietà nell arco della giornata ed un fisiologico calo nelle ore notturne. L alta vocazione turistica della zona non comporta momenti di traffico più intenso legati ad orari di lavoro, ed il traffico medesimo si mantiene sostenuto anche durante il fine settimana. Immagine 2.1.0: immagine dell area oggetto di interesse. Pagina 10 di 24

11 Immagine 2.1.1: render del progetto 2.2 PGT E ZONIZZAZIONE ACUSTICA Il Comune di Gargnano è dotato della zonizzazione acustica del proprio territorio, in base alla quale l area oggetto dell intervento è collocata in zona seconda (aree prevalentemente residenziali). Immagine 2.2.0: estratto della zonizzazione acustica Pagina 11 di 24

12 Immagine 2.2.1: legenda della zonizzazione acustica Pagina 12 di 24

13 3 IL CLIMA ACUSTICO La valutazione del presente in zona è stata effettuata mediante una misurazione fonometrica effettuata in sito con fonometro presidiato da tecnico acustico, con posizione di misura all aperto, nel terreno di fronte all edificio oggetto del piano di recupero (indicata con la lettera M nell immagine seguente). La scelta del punto di misura è stata fatta considerando le condizioni di disturbo recato dalla SS45 che è la principale fonte di rumore: in conseguenza del salto di quota tra la strada e il terreno fronte lago, una posizione troppo vicina alla SS45 sarebbe stata parzialmente mascherata ai rumori da essa prodotti. La presenza di barriere in tavole di legno a lato della strada quali recinzione del cantiere in essere (si veda sullo sfondo della prima delle due immagini non è tale da alterare la bontà dei risultati delle misure. M Immagine 3.0: punto di misura 3.1 STUMENTAZIONE E POSIZIONE DI MISURA Le misure sono state condotte utilizzando la strumentazione di seguito indicata della quale si forniscono i certificati di taratura e di conformità nell Allegato A (Strumentazione di misura): fonometro integratore L & D 831, numero di serie ; preamplificatore PRM 831 numero di serie ; Pagina 13 di 24

14 microfono PCB modello 377B02 numero di serie ; calibratore di livello sonoro CAL 200 numero di serie 5609; schermo controvento L & D; software di elaborazione dati NWW. Le misure sono state effettuate in data che ricade nel periodo di validità della taratura. I sistemi di misura sono di Classe 1, come definito dalle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. L incertezza strumentale è stimabile in ± 1 db. Le misure di Livello equivalente sono state effettuate direttamente con fonometro integratore conforme alle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. La strumentazione è stata controllata prima e dopo la serie di misure con un calibratore di Classe 1, secondo la norma IEC 60942/1988. La calibrazione ha evidenziato una differenza massima di sensibilità tra inizio e fine misure di 0,0 db, inferiore al limite di 0,50 db imposto per legge. Le misure sono state condotte il giorno 12 luglio Condizioni meteorologiche: tempo sereno durante il rilievo Velocità del vento: quasi totale assenza di vento Direzione del vento: variabile Tempo di riferimento: Periodo diurno (dalle 06:00 alle 22:00) Periodo notturno (dalle 22:00 alle 06:00) Immagine 3.1.0: foto del punto di misura Pagina 14 di 24

15 3.2 RILIEVI FONOMETRICI: RISULTATI DELLE MISURE E CONFRONTO COI LIMITI DI LEGGE I risultati delle misure fatte sono riassunti di seguito: misura DIURNO L Aeq = 48.0 dba misura NOTTURNO L Aeq = 45.5 dba, i valori precedenti sono stati approssimati allo 0.5 db, come richiesto dalla legislazione vigente. Entrambi i valori del livello equivalente sono inferiori alle immissioni consentire per la classe III nel periodo diurno e notturno rispettivamente. A conseguenza di ciò si ritiene soddisfatta la condizione di rumorosità presente in ambiente. Pagina 15 di 24

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17 ALLEGATO A: CERTIFICATI DI TARATURA DELLA STRUMENTAZIONE Pagina 17 di 24

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21 ALLEGATO B: NOMINA DI TECNICO COMPETENTE Pagina 21 di 24

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23 ALLEGATO C: CERTIFICATI DI MISURA Nome misura: DIURNO Località: Strumentazione: Durata misura [s]: Nome operatore: Data, ora misura: 7/20/2015 8:03:39 PM L1: 56.8 dba L5: 52.4 dba L10: 50.6 dba L50: 46.4 dba L90: 40.7 dba L95: 39.0 dba L Aeq = 48.2 db 70 dba 60 DIURNO - LAeq DIURNO - LAeq - Running Leq :03 hms 8:13 8:23 8:33 8:43 8:53 9:03 9:13 9:23 9:33 9:43 9:53 10:03 DIURNO LAeq Nome Inizio Durata Leq Totale 8:03 01:56: dba Non Mascherato 8:03 01:56: dba Mascherato 00:00: dba Pagina 23 di 24

24 Nome misura: NOTTURNO Località: Strumentazione: Durata misura [s]: Nome operatore: Data, ora misura: 7/20/ :00:00 PM L1: 55.5 dba L5: 50.3 dba L10: 48.3 dba L50: 40.3 dba L90: 31.7 dba L95: 30.3 dba L Aeq = 45.5 db 90 dba 80 NOTTURNO - LAeq NOTTURNO - LAeq - Running Leq :00 hms 10:10 10:20 10:30 10:40 10:50 11:00 11:10 11:20 11:30 11:40 11:50 12:00 12:10 12:20 NOTTURNO LAeq Nome Inizio Durata Leq Totale 10:00 02:19: dba Non Mascherato 10:00 02:15: dba Mascherato 10:03 00:03: dba disturbo operatore 1 10:03 00:01: dba disturbo operatore 2 10:29 00:02: dba Pagina 24 di 24

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