I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E d i C A L I T R I. Agli ATTI Sede
|
|
- Gerardina Romano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E d i C A L I T R I C O N S E Z I O N I A N N E S S E D I C A I R A N O, C O N Z A D E L L A C. E S. A N D R E A D I C O N Z A Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria I grado via Pietro Nenni, Calitri (AV) tel fax avic85400e@istruzione.it -pec: avic85400e@pec.istruzione.it sito: Codice Meccanografico AVIC85400E Codice Fiscale Prot. N 3233 / A6 Calitri, 26 - novembre 2014 Al personale docente I.C. Al personale ATA I.C. Sede Al sito della scuola Agli ATTI Sede Oggetto: circolare informativa La sicurezza nella Scuola Per opportuna conoscenza si invia la circolare in oggetto, affinché tutto il personale segua le disposizioni in essa contenute. Tutto il personale dell istituto è tenuto al rispetto delle norme di prevenzione, di emergenze e di sicurezza contenute nel presente documento. Invitando tutti alla massima attenzione e scrupolosità nell osservanza delle disposizioni in oggetto, al fine di favorire la propria/altrui sicurezza, si ringrazia per la collaborazione. La Sicurezza nella Scuola Informazioni e Procedure comportamentali in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro 1. NORMATIVE DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n.81 (D.Lgs. 81/08), conosciuto anche come Testo Unico della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto Legislativo del 3 agosto 2009 n.106 (D.Lgs. 106/09) Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n.81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del , recanti indicazioni per la valutazione del rischio da Stress lavoro-correlato. Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 integrante l art. 37 del D.Lgs. 81/08 Ancora in validità per regolamentare la formazione delle squadre antincendio e primo soccorso: Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 (D.M ) Decreto Ministeriale 15 luglio 2003 n.388 (D.M. 388/03) 2. LA SICUREZZA SUL LAVORO: SOGGETTI COINVOLTI E ORGANIGRAMMA PREVENZIONISTICO Tutto il personale (lavoratori) è coinvolto nel sistema della Sicurezza. All interno del personale sono individuati soggetti con ruoli e compiti specifici, così come previsto dalle normative vigenti.
2 Questi soggetti sono fondamentali per l attuazione delle azioni promosse dal Servizio di Prevenzione e Protezione DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Salvatore A. Di Napoli Responsabile Servizio Prevenzione Protezione: Prof. Vito Antonio Miele Rappresentante Lavoratori Sicurezza: Sig.ra Giovanna Di Cairano Altri soggetti previsti nell Organigramma della Sicurezza: Servizio di Prevenzione e Protezione Addetti al Primo Soccorso Designati secondo l art.18 del D.lgs.81/08, vengono formati attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 388/03. Addetti Antincendio Designati secondo l art.18 del D.lgs.81/08, vengono formati attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 388/03. Preposti Ruoli legati all organizzazione scolastica (non sono oggetto di nomina) secondo quanto previsto dall art.2 del D.Lgs.81/08. Esempio di preposti: coordinatori di plesso, referenti aule speciali/palestra, La Formazione avviene secondo l art.37, comma7 del D.Lgs.81/0 attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 388/03. In ogni edificio scolastico deve essere presente un organigramma completo dei nominativi riferiti ad ogni soggetto della sicurezza. In sintesi, cosa fa: Il Preposto: D.Lgs.81/08 art.2 comma 1-e) Il preposto, durante lo svolgimento delle proprie attività, ha l obbligo di sovrintendere e vigilare sulla osservanza delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, compresi eventuali dispositivi di protezione collettivi e individuali. Segnala al dirigente scolastico (datore di lavoro) ogni condizione di pericolo di cui è a conoscenza. (art.19 D.Lgs.81/08). L addetto alle emergenze: In caso di emergenza ha il compito di segnalare la situazione alla direzione scolastica, coordinarsi con gli altri componenti della squadra e chiamare i soccorsi (quando occorre). Deve coordinare l evento secondo le procedure apprese nei corsi di formazione e riportate nei piani delle emergenze scolastici. Gli addetti alle emergenze, inoltre effettuano un controllo visivo periodico del materiale contenuto nella cassetta di primo soccorso (es. se è presente tutto il contenuto conforme all elenco ministeriale; se ci sono prodotti scaduti, ecc ) e dell avvenuta manutenzione dei presidi antincendio (es. controllo date nei cartellini degli estintori). Tutto il personale docente e non docente è tenuto a segnalare e comunicare al preposto o alla Direzione dell Istituto eventuali anomalie o problematiche relative alle condizioni di sicurezza e igiene sul lavoro. 3. LA SICUREZZA SUL LAVORO: FINALITA Gli obiettivi fissati dalle normative vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, vengono condivisi dal Servizio di Prevenzione e Protezione e sintetizzati di seguito: Valutazione e monitoraggio dei possibili rischi per l igiene, la salute e la sicurezza Adozione di idonee misure di prevenzione e protezione (individuali e collettive) Rispetto delle misure di prevenzione e protezione adottate Adozione di misure per la gestione delle emergenze (in particolare di primo soccorso e antincendio) I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 2/9
3 Promozione ed attuazione della formazione (art.37 e sue integrazioni) dell informazione (art.36) e consultazione periodica (art.35) [rif. D.Lgs.81/08.] Diffusione di una cultura della sicurezza 4. LA DOCUMENTAZIONE Negli uffici di Direzione e Segreteria è mantenuta la documentazione obbligatoria prevista dalle normative vigenti, compresa la documentazione richiesta dal Dirigente Scolastico all Ente Locale competente per gli Edifici scolastici. E bene, però che tutto il personale conosca quale documentazione debba essere presente in ogni edificio scolastico: a. Organigramma Prevenzionistico (o della sicurezza) b. Piano delle emergenze e relative procedure comportamentali c. Planimetrie delle emergenze d. Check-list di valutazione salute e sicurezza e. Registro dei controlli e delle manutenzioni (antincendio/impianti) f. Nelle aule speciali : Procedure di utilizzo g. Presso i collaboratori scolastici: Schede di sicurezza dei prodotti utilizzati Questa documentazione dovrà essere mantenuta nello spazio Bacheca Sicurezza (escluso f) e g)) presente in ogni plesso scolastico. 5. I POSSIBILI RISCHI La valutazione dei rischi viene effettuata in relazione alle mansioni svolte dal personale, alle attrezzature e/o sostanze utilizzate. Tutto ciò in riferimento agli ambienti lavorativi (interni od esterni) in cui vengono svolte tali mansioni. Statisticamente, rispetto ad altri settori produttivi, operare o vivere nell ambiente scolastico non comporta elevati rischi per il personale o gli alunni, ciò non toglie che si debba prestare la massima attenzione al rispetto delle misure di prevenzione e protezione adottate dall Istituto. Si tenga presente che i momenti dell attività che comportano maggiore rischio per la sicurezza degli adulti e dei bambini sono i seguenti: ENTRATA ed avvio delle attività didattiche RICREAZIONE o MOMENTI DI GIOCO LIBERO all interno o all esterno degli spazi scolastici Percorrenza di CORRIDOI e SCALE interne o esterne all edificio scolastico Attività nelle AULE SPECIALI, nelle PALESTRE e nei REFETTORI USCITE DIDATTICHE Termine delle attività e conseguente USCITA dalla scuola Fruizione dei bagni da parte dei bambini I collaboratori scolastici adoperino correttamente: Le ATTREZZATURE in uso (manuali o elettriche) Le SOSTANZE CHIMICHE utilizzate (detergenti) Il personale amministrativo: Mantenga una CORRETTA POSTURA durante il lavoro al videoterminale Utilizzi correttamente le ATTREZZATURE in uso (con particolare riferimento a quelle elettriche) 6. PROCEDURE COMPORTAMENTALI GENERALI In questo documento vengono riportate le Procedure di sicurezza generali a cui tutto il personale si deve attenere: Emergenze 1. Il Piano di Emergenza scolastico deve essere presente in ogni edificio scolastico. 2. Il Piano delle Emergenze prevede diverse procedure comportamentali da attuare a seconda del tipo di evento (es. incendio, terremoto, alluvione, ecc ). I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 3/9
4 3. Tutto il personale in servizio (compresi i supplenti) è tenuto a prendere visione delle procedure comportamentali inserite nel Piano di emergenza scolastico. 4. I docenti hanno l obbligo di diffondere tali informazioni agli alunni. 5. Le esercitazioni di emergenza monitorate e verbalizzate sono quantificate in un minimo di n. 2 per anno scolastico (così come previsto dalle normative vigenti). Si possono comunque prevedere esercitazioni aggiuntive. 6. Le uscite di emergenza non devono essere ostruite da ingombri (arredi o materiali vari) e i dispositivi di apertura antipanico vanno mantenuti integri e ben funzionanti. 7. Tutti i presidi antincendio (estintori, idranti), devono essere visibili, segnalati da apposita cartellonistica e periodicame nte controllati da personale specializzato. 8. Si deve evitare di nascondere gli estintori o di rendere meno agevole il loro utilizzo depositando materiali davanti a loro. 9. Le planimetrie generali dell edificio scolastico, riportanti le vie di fuga sono collocate negli atri e nei corridoi. 10. In ogni aula deve essere presente copia della planimetria con evidenziato il percorso di esodo in caso di emergenza. 11. In caso di emergenza è vietato l utilizzo di ascensori o di montacarichi. 7. INTERVENTI DI PREVENZIONE GENERALE. Tutti i lavoratori sono tenuti a: verificare che le porte lungo le vie di fuga non siano chiuse. Nell istituto la maggior parte sono apribili a spinta, le altre devono essere quotidianamente aperte; tenere libere le aree di passaggio; eventuali ingombri devono essere opportunamente e visivamente segnalati; tenere sgombri gli spazi antistanti le vie di fuga; mantenere in efficienza e pronti all'uso i mezzi antincendio (manichette ed estintori), le cassette di pronto soccorso e i cartelli segnalatori; controllare che tutti i punti luce (prese ed interruttori) non presentino deterioramenti; rendere innocui o eliminare eventuali spigoli vivi; controllare ed eventualmente rimuovere chiodi o sporgenze pericolose all'altezza dei ragazzi; controllare che i termosifoni siano efficienti, anche nella pulizia dei filtri; controllare che i pavimenti non presentino rotture che possono costituire cause di caduta accidentale; verificare la funzionalità e l'idoneità degli attrezzi ginnici e dei giochi all'aperto. Tutte le deficienze, le anomalie dei dispositivi di sicurezza, i guasti alle strutture ed alle apparecchiature, nonché le condizioni di pericolo di cui si viene a conoscenza devono: 1. essere subito segnalati con appositi accorgimenti e, se necessario, essere messi in sicurezza mediante segregazione; 2. essere comunicati alla segreteria che provvederà ad inoltrare le richieste di intervento all'ufficio Tecnico del Comune competente. In particolare i collaboratori scolastici impegnati nelle operazioni di pulizia e di sistemazione dei materiali, avranno cura di: riporre i detersivi in luoghi non accessibili agli alunni; spalancare le finestre quando gli alunni lasciano le aule e dopo aver usato prodotti di pulizia; rimuovere dalle aule, al termine della giornata, materiali infiammabili (cestini pieni di carta, polistirolo, legno, ) non mescolare mai sostanze usate per la pulizia (candeggina con acidi e derivati di ammoniaca); usare i dispositivi di protezione individuali (principalmente guanti) e scale regolamentari (non sedie o altri oggetti); lavare i pavimenti dal punto più lontano verso la porta senza camminare sul bagnato; durante l operazione si consiglia l utilizzo di scarpe idonee al lavoro che si sta svolgendo; evitare ogni accumulo di materiale alla rinfusa in sgabuzzini, sotterranei, archivi; i materiali devono essere riposti ordinatamente in modo da consentire facile ispezionabilità (eventuali scaffalature devono essere posizionate fino a un max di 0,6 m dal soffitto con passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m); I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 4/9
5 Il personale che utilizza il videoterminale deve alternare il lavoro a videoterminale con altri compiti. Tutto il personale (docente ed ATA) non può accedere alle cucine delle mense. 8. INFORTUNI ALUNNI In caso di infortunio ad alunni si segue la procedura di seguito riportata: 1. prestare i primi soccorsi con l aiuto degli operatori appositamente incaricati (figure sensibili). In caso di perdita di sangue e/o di altri liquidi organici è fatto obbligo di utilizzare guanti monouso; 2. se necessario, trasportare l'alunno al Pronto Soccorso mediante ambulanza; 3. avvertire immediatamente i genitori dell'alunno o altri parenti reperibili; 4. informare dell'accaduto l'ufficio di Segreteria della Scuola; 5. presentare tempestivamente alla segreteria una relazione scritta sull'accaduto, evidenziando dinamica, eventuali testimoni e soccorsi prestati; 6. richiedere alla famiglia il certificato rilasciato dal Pronto Soccorso per l'assicurazione e/o per la denuncia INAIL. I docenti e il personale ATA designati come figure sensibili sono tenuti a verificare le scorte di materiale sanitario e segnalare, con congruo anticipo, all'ufficio di Segreteria, le eventuali carenze. 9. INFORTUNI ADULTI Gli infortuni ai docenti e al personale ATA sul luogo di lavoro o in itinere devono essere comunicati immediatamente alla Segreteria in forma scritta. La denuncia deve contenere: generalità dell infortunato, giorno e ora dell infortunio, cause e circostanze anche in riferimento ad eventuali deficienze di misure igieniche e di prevenzione, natura e sede della lesione, rapporto con le cause denunciate, nome e cognome e indirizzo di eventuali testimoni. L Ufficio di Segreteria deve provvedere a segnalare gli infortuni, con prognosi superiore a tre giorni, alla Pubblica Sicurezza e all'inail entro 48 ore dalla denuncia del dipendente. 10. USO DEI SUSSIDI DIDATTICI La scuola è responsabile della integrità e della conformità dei sussidi didattici utilizzati dagli alunni. In generale l utilizzo di attrezzi sportivi, dei sussidi didattici e di altro materiale a scopo didattico va rapportato all'autonomia ed alle abilità maturate dagli alunni. Si raccomanda tuttavia di evitare l'uso improprio e non controllato di attrezzi, di sussidi, di materiali e di sostanze. Durante le attività manuali ed artistiche è fatto obbligo di adoperare sostanze atossiche. In particolare per quanto riguarda l utilizzo di apparecchiature elettriche è necessario: controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente ed altri particolari elettrici senza opportuna protezione o con parti deteriorate; verificare la presenza del marchio IMQ (o CE o analogo) e spina con messa a terra (tre spinotti, spina tonda tedesca o a due spinotti con simbolo doppio quadrato); dismettere apparecchiature non a norma; evitare l utilizzo di adattatori; le norme di sicurezza ne ammettono solo un uso saltuario; vietare il collegamento tra due spine o collegamenti di fortuna; è opportuno impiegare ciabatte col marchio IMQ anziché spine doppie; ricorrere a prolunghe solo se strettamente necessario e lontano dagli alunni. La prolunga deve essere provvista del marchio IMQ; evitare di toccare le apparecchiature elettriche con le mani bagnate o in presenza di pavimento bagnato; I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 5/9
6 disinserire le spine dalle prese afferrando l'involucro esterno e non il cavo; non inserire mai le estremità di conduttori nudi negli alveoli delle prese; disinserire la spina solo dopo aver spento lo strumento dal suo interruttore; non permettere l utilizzo di apparecchiature elettriche agli alunni, specie se piccoli; spegnere le apparecchiature al termine dei lavori o quando si prevedono lunghe pause di inattività. La progettazione delle attività motorie deve tener conto, oltre dell età, dell autonomia e dello stato fisico degli alunni, anche degli spazi a disposizione e delle loro caratteristiche. In ogni caso il docente è tenuto a vigilare sullo spazio a disposizione per l attività motoria e a segnalare agli allievi eventuali fonti di pericolo. 11. PREVENZIONE DAL RISCHIO DI FUOCO I sussidi ed i materiali di facile consumo devono essere conformi alla normativa vigente in materia igienico-sanitaria e di sicurezza. Tale norma vale anche per ogni sussidio e materiale utilizzato a scuola, ancorché di proprietà privata o fornito alla scuola dalla famiglia. E' vietato usare stufe elettriche o riscaldatori con resistenze a vista, fornelli o stufe a gas, fiamme libere, stufe a kerosene, tranne nei luoghi all'uopo destinati. E possibile tenere liquidi infiammabili (utilizzati per esigenze igienico -sanitarie o per attività didattiche) solo in quantità strettamente necessaria (non superiore a venti litri per ogni edificio scolastico); tale materiale deve essere custodito in armadio metallico chiuso a chiave e dotato di bacino antisversamento; nei locali dove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è comunque vietato fumare (divieto rigorosamente espresso per l'intero edificio) ed usare fiamme libere. Le bombolette spray contenenti sostanze infiammabili devono essere conservate lontano dalle fonti di calore (raggi del sole o termosifoni). 12. IGIENE, SICUREZZA e PREVENZIONE E vietato conservare alimenti all interno delle aule scolastiche Durante lo svolgimento delle mansioni lavorative di riordino e pulizia degli ambienti scolastici è vietato il consumo di cibi e bevande Gli spogliatoi del personale non docente devono essere mantenuti in ordine evitando di inserire oggetti o materiali non pertinenti all uso e chiusi a chiave. Sulle porte di tutti i depositi e locali in uso al personale non docente, deve essere affisso un cartello riportante la dicitura Riservato al Personale Si devono eliminare fornelletti o piastre elettriche e controllare che i quadri elettrici siano chiusi a chiave e inaccessibili alle persone non autorizzate. E obbligatorio rispettare il divieto di fumo, così come segnalato da apposita cartellonistica. Non possono essere somministrati farmaci agli alunni se non dietro espressa autorizzazione del medico scolastico. E assolutamente vietato tenere farmaci all interno di armadi, o cassetti presenti nelle aule. Nei casi specifici, ove, in accordo col medico scolastico è necessario somministrare farmaci a bambini affetti da particolari patologie, la conservazione dei farmaci o dei presidi medici va effettuata attraverso appositi armadietti/cassetti chiusi a chiave. Curare l igiene anche dei locali che rimangono chiusi a lungo come ripostigli, archivi, ecc. Differenziare lo stoccaggio dei materiali (es: i detersivi non possono essere conservati insieme a stoviglie, ecc.) Nelle operazioni di pulizia non miscelare mai prodotti diversi poiché potrebbero svilupparsi fumi tossici e/o reazioni pericolose. Durante le operazioni di pulizia dei locali, segnalare con apposito cartello i pavimenti bagnati o scivolosi. Le aule didattiche non devono essere sovraffollate da arredi eccessivi (ad esclusione dei banchi e della cattedra). Si ricorda infatti che troppi arredi limitano lo spazio netto disponibile per ogni alunno. Eliminare dalla parte sovrastante degli scaffali e armadi presenti nelle aule, atri e corridoi, materiali quali scatoloni, imballaggi, vasi, ecc... Controllare che tutti gli arredi e le scaffalature pesanti siano fissate ed adeguatamente ancorate alla parete I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 6/9
7 Controllare la stabilità degli arredi posti nei corridoi. Eliminare materiali inutilizzati e attrezzature obsolete. Controllare che l abbigliamento degli alunni non sia fonte di potenziale rischio (es. scarpe slacciate) Controllare che il materiale scolastico sia trasportato in uno zaino di peso non eccessivo e che le mani risultino libere, per proteggersi in caso di caduta (porre molta attenzione nella salita e discesa delle scale) Nei locali scolastici, con esclusione della palestra, evitare il transito di corsa, specialmente percorrendo le scale Non assegnare ai bambini incarichi pericolosi (es. trasporto di pesi o di bevande calde). In cortile assicurare la massima sorveglianza, distribuendola in più zone. Non permettere che si svolgano giochi di movimento in prossimità di parti a rischio (vetri, spigoli ). Nella predisposizione dell ambiente, calcolare bene i volumi occupati dalle finestre e dalle porte aperte, prevedendo comunque idonei spazi di transito. Non eseguire lavori chinati alle finestre se queste prima non sono state chiuse. Non permettere agli alunni di sporgersi dalle finestre e tanto meno di sedersi sui davanzali. Tenere i cassetti chiusi per evitare spigoli sporgenti Non usare i cassetti aperti come base di appoggio. Controllare frequentemente lo stato degli arredi per evitare che schegge, crepe o viti che sporgendo possano costituire pericolo. Non permettere che vengano appesi allo schienale delle sedie gli zaini o altri materiali pesanti che possano sbilanciarle. Gli zaini non vanno comunque messi in posizioni tali da costituire intralcio per gli spostamenti. Nelle attività è vietato utilizzare utensili pericolosi (es. punteruoli o simili) Occorre evitare che si svolgano giochi di movimento in prossimità dei termosifoni non protetti 13. PREVENZIONE DEL RISCHIO DA ELETTRICITA Non eseguire mai riparazioni su impianti elettrici o attrezzature: queste operazioni saranno eseguite da personale autorizzato. Non usare mai riduttori che permettano il collegamento di spine grandi con spine piccole Non usare spine multiple Non toccare mai con le mani bagnate gli apparecchi in tensione, le prese e le spine. Le prese a più uscite parallele (ciabatte) non debbono poggiare sul pavimento, devono essere dotate di apposito interruttore; non si devono usare più di tre uscite e, comunque, il carico totale non deve essere superiore a 1000 W. Non inserire le prese a spina di tipo Schuko (rotondo) in prese di tipo piatto, in quanto il collegamento a terra sarebbe interrotto. L uso delle prolunghe deve essere considerata una soluzione temporanea (quella definitiva richiede che il numero e la collocazione delle prese sia adeguato alle reali esigenze), in ogni caso le prolunghe devono essere dotate di marchio IMQ, la spina a capo deve essere larga. La prolunga deve essere srotolata in tutta la sua lunghezza e bisogna prestare attenzione al percorso (lontano da fonti di calore e disposto in modo da non dare intralcio al passaggio). Spegnere gli apparecchi elettrici prima di disinserire la spina. Non estrarre mai la spina agendo sul filo, ma assicurare con una mano la presa per evitarne la fuoriuscita e staccare la spina tenendone il corpo con l altra mano. Controllare frequentemente lo stato di deterioramento di prese, spine e cavi, nel caso di anomalie, segnalare al preposto. Utilizzare solamente gli apparecchi in dotazione alle scuole. L utilizzo di altri apparecchi deve essere autorizzato dalla Direzione dell Istituto. 14. GESTIONE EMERGENZE Il Personale ATA - Collaboratori Il personale ATA verifica, prima dell'accesso degli allievi, la praticabilità delle vie di fuga segnalando immediatamente le eventuali I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 7/9
8 anomalie al RGE In caso di emergenza il personale non coinvolto in altre operazioni connesse al Piano di Emergenza ed Evacuazione deve (salvo differenti disposizioni del RGE che vadano a modificare le procedure prefissate dal piano): Raggiungere la postazione di lavoro assegnata Chiudere le finestre dei corridoi di Piano Verificare l'assenza di persone nei locali servizi provvedendo alla chiusura di porte e finestre Indirizzare verso la più vicina uscita le eventuali persone presenti (genitori, fornitori, ecc.) salvo che l emergenza non imponga di rimanere all interno. Mettere in sicurezza le apparecchiature in uso (carrelli pulizie ecc.) In caso di evacuazione deve (salvo differenti disposizioni del RGE che vadano a modificare le procedure prefissate dal piano): Interrompere le attività Lasciare gli oggetti personali Chiudere la porta alle proprie spalle, verificata l'assenza di persone all'interno del locale Verificare, ove praticabile in sicurezza, l'assenza di persone nei locali e servizi di pertinenza raccogliendo (intervallo ecc.) i registri di classe Collaborare con gli insegnanti nelle operazioni connesse alla evacuazione del Piano assegnato Raggiungere l'area di Raccolta Assegnata (il collaboratore c/o Guardiania-Ingresso acquisisce il modulo evacuazione personale ATA e le chiavi di apertura dei cancelli esterni) Il Personale Docente Il personale docente presente nelle classi mantiene il controllo della classe di sua competenza durante tutte le operazioni dell'emergenza. In caso in cui la causa dell'emergenza sia chiara (evento sismico, nube tossica, emergenza elettrica, incendio nelle vicinanze dell'aula ecc.) il personale docente farà sì che tutte le misure di autoprotezione già note siano adottate dagli alunni, attendendo disposizioni da parte del RGE. In caso di pericolo imminente per la vicinanza della fonte il docente può decidere l'immediato allontanamento della classe. In caso vi siano infortunati o feriti il docente responsabile avverte immediatamente il RGE. I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno sostituiti, per quanto praticabile, nelle operazioni previste a carico del docente della classe. In caso di evacuazione il personale docente deve (supportato, se necessario, dal personale individuato per la evacuazione di alunni disabili): prendere il registro delle presenze (in caso di classi smistate i docenti si riuniranno con i rispettivi gruppi di alunni in prossimità del Responsabile Area di Raccolta al fine di facilitare il ricongiungimento della classe e le successive operazioni di verifica presenze) guidare la classe col sussidio degli alunni aprifila (designato o primo in elenco presente) e serrafila (designato o ultimo in elenco presente) alla zona di raccolta controllando la chiusura della porta della propria classe fare l appello e provvedere alla compilazione del MODULO DI EVACUAZIONE che, salvo differenti indicazioni, verrà archiviato c/o il registro di classe attenersi alle istruzioni del RGE nel caso in cui vi siano degli imprevisti che vadano a modificare le procedure prefissate dal piano. Il personale docente non impegnato nelle classi si mette immediatamente a disposizione del RGE. 15. RAPPORTI CON GLI ENTI COMPETENTI E SEGNALAZIONI Secondo quanto stabilito dalle normative vigenti, la Direzione di un Istituto di Istruzione Pubblica, si configura gestore dell attività scolastica e ha l obbligo di segnalare all Ente locale di competenza (proprietario degli edifici) le anomalie relative alla struttura dei plessi scolastici. Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell Istituto e funzionari tecnici incaricati dai Comuni di Calitri, Cairano, Conza e S. Andrea, svolgono periodici sopralluoghi presso gli edifici scolastici allo scopo di rilevare possibili anomalie e pianificare interventi risolutivi. I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 8/9
9 Per ottimizzare il sistema sicurezza, si ricorda che è preciso dovere di tutto il personale docente e non docente in servizio nelle diverse scuole segnalare, alla Dirigenza scolastica, i problemi eventualmente riscontrati durante il quotidiano svolgersi delle attività. In particolare si ponga attenzione ai seguenti aspetti: STRUTTURA (interna ed esterna) IMPIANTI ORGANIZZAZIONE delle attività Modalità di segnalazione: INDIVIDUAZIONE DEL PROBLEMA SEGNALAZIONE VERBALE O SCRITTA AL PREPOSTO COMUNICAZIONE SCRITTA ALLA DIREZIONE SCOLASTICA Il Dirigente scolastico prende in carico la problematica e la verifica insieme al SERVIZIO DI PREVENZIONE PROTEZIONE Se necessario SEGNALAZIONE/RICHIESTA DI ADEGUAMENTO ALL ENTE LOCALE DI COMPETENZA Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell Istituto Comprensivo di Calitri ha sede presso la sede della Dirigenza scolastica di via P. Nenni n. 1 Calitri (Av). Si riunisce periodicamente (una o due volte all anno), secondo le modalità stabilite dall art.35 del D.Lgs. 81/08. Formalmente: tutto il personale è tenuto a utilizzare le presenti disposizioni come strumento di informazione (art.36, D.lgs.81/08) in adempimento agli obblighi di ogni lavoratore (art.20, D.lgs.81/08). Concretamente: ci auguriamo che le indicazioni contenute nella presente informativa vengano condivise e rispettate con l obiettivo di contribuire alla realizzazione di un ambiente di lavoro e di vita più sicuro e protetto per tutti. Il Servizio di Prevenzione e Protezione In adempimento all art. 36 del D.Lgs.81/08, comma 1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Salvatore A. Di Napoli ) Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art.3 co.2 del D.lgs n.39/93 I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 9/9
Per opportuna conoscenza si invia la circolare in oggetto, affinché tutto il personale segua le disposizioni in essa contenute.
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ANTONIO ZANELLI Sezione Tecnica Agraria (Produzioni e trasformazioni Gestione ambiente e territorio) Sezione Tecnica Chimica, materiali e biotecnologie sanitarie Sezione
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONIO DE CURTIS
Circ. n. 10 Ai docenti Al personale ATA Albo Sito web Prot. N.3657/S2 Oggetto: disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione rischi (D. Lgs. 81/08 ex legge 626/94). Per opportuna conoscenza e per
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliProt. n. 3148/A20d Empoli, 07/09/2013. Oggetto: Aspetti organizzativi, norme comportamentali e prescrizioni in materia di sicurezza.
DIREZIONE DIDATTICA STATALE EMPOLI 3 CIRCOLO Via Ponzano 43 50053 Empoli (FI) Tel. 0571/922337 Fax. 0571/960135 e-mail fiee22000t@istruzione.it Cod. Fiscale 82008030486 www.empoliterzocircolo.it Prot.
DettagliPROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE
PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE C 1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione SCHEDA 1 - COMPITI DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore
DettagliLA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO
LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO dispensa informativa per docenti e non docenti A CURA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREMESSA Le informazioni contenute nella presente dispensa sono nozioni
DettagliLE PROVE DI EVACUAZIONE
SIMULAZIONE TERREMOTO Il D.M. 26 AGOSTO 1992 dispone la realizzazione di due prove di evacuazione. La prima prova di evacuazione dell anno verrà condotta simulando un terremoto. L esercitazione si svilupperà
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per
DettagliAi docenti Al DSGA Al personale ATA Al sito web Atti
prot. n. 6329/D9 Foggia 10/10/2015 Ai docenti Al DSGA Al personale ATA Al sito web Atti Circolare n.17 a.s. 2015-16 Oggetto: D.L.vo 81/2008 prove evacuazione In relazione all oggetto, a quanto previsto
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
DettagliPROCEDURE GENERALI DA SEGUIRE IN CASO DI EMERGENZA PER IL PERSONALE NON DOCENTE Tra il personale non docente sono inclusi anche gli Addetti alle emergenze, i quali sono formati in modo specifico sul comportamento
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliIS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI
IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle
DettagliIL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza
IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA SICUREZZA SCU NELLA SCUOLA Procedure operative per la gestione del corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliDirigente Scolastico / Collaboratore D.S.
7/a Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 1. Il Dirigente Scolastico (o in sua vece il collaboratore del Dirigente Scolastico), una volta valutata la necessità di abbandonare rapidamente l edificio:
DettagliPROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1
PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1 BRESCIA Unità didattica n. 1 LA PROVA D EVACUAZIONE Percorsi d apprendimento A 1A.1 Il percorso d evacuazione 1A.2 I comportamenti corretti 1A.3 La segnaletica
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,
DettagliSchede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S. 2013-2014
I.I.S A.F. Formiggini Servizio Prevenzione e Protezione Schede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S. 2013-2014 SCHEDA 1 PIANO EVACUAZIONE ORIZZONTALE SE DOVETE ABBANDONARE
DettagliProgetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare
Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliVADEMECUM ADDETTI SICUREZZA E PREPOSTI INFORMAZIONI PRELIMINARI PER UN CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE MANSIONI DEGLI ADDETTI ALLA SICUREZZZA
VADEMECUM ADDETTI SICUREZZA E PREPOSTI INFORMAZIONI PRELIMINARI PER UN CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE MANSIONI DEGLI ADDETTI ALLA SICUREZZZA INTRODUZIONE A norma del Decreto 26 Agosto 1992 il Dirigente scolastico
DettagliCOMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari
COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Servizio di Prevenzione e Protezione PIANO DI EMERGENZA
PIANO DI EMERGENZA Identificazione delle emergenze e delle situazioni incidentali Le emergenze e le situazioni incidentali ipotizzate ai fini di questo piano sono relative allo sversamento di prodotti
DettagliALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO
Pagina 1 di 5 ALLEGATO H Il Datore di Lavoro Il R.S.P.P: visto l R.L.S. Prof.ssa Margherita Ventura Geom. Gabriele Sbaragli Ins. Nadia Capezzali Pagina 2 di 5 In via generale per tutti i plessi scolastici.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G. FERRARIS Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di I Grado Tel. 0742 651248-301635. Fax. 0742 651375
CIRCOLARE N. 5-DOC-ATA PROT. N.5353 /A3 Spello, 10 settembre 2015 AI DOCENTI DELLE SCUOLE DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO AL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO AL PERSONALE AMMINISTRATIVO
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015)
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 8 VIA CA' SELVATICA,11-40123 BOLOGNA Tel 051333384 Fax 0516143898 Sito Web: http://www,ottovolante.org e-mail: comprensivo8@gmail.com boic85100g@istruzione.it REGOLAMENTO DELLA
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV)
Progettazione antincendio Energia - Consulenze in campo ingegneristico Tel 348-8409562 mauro.bardelle@ingpec.eu ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA
DettagliNORME GENERALI DI COMPORTAMENTO
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO Il comportamento corretto e prudente di ognuno è il miglior modo di prevenzione contro ogni genere di infortunio - Non correre nei corridoi, scale, laboratori, ecc. - Non
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliPER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE
PER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE Scopo di queste note è fornire succinte e chiare indicazioni sul comportamento
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO PAVONE CANAVESE Via Vignale n. 2 Pavone Canavese (TO)
ISTITUTO COMPRENSIVO PAVONE CANAVESE Via Vignale n. 2 Pavone Canavese (TO) FORMAZIONE DEI LAVORATORI (Art. 37, D.Lgs. 81/2008 Accordo STATO-REGIONI del 21/12/2011) Procedure esodo e incendi, gestione delle
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliCOMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari
COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.
DettagliREGOLAMENTO D USO AMBIENTI SCOLASTICI
REGOLAMENTO D USO AMBIENTI SCOLASTICI IN TUTTI I LOCALI SCOLASTICI E obbligo per tutto il personale: attenersi e far attenere gli alunni alle disposizioni ai fini della prevenzione e protezione individuale
Dettaglidella SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO
M. LEPORE della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. della SICUREZZA DEFINIZIONI...5
DettagliSicurezza sul lavoro domande Test conclusivo
Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo NOME COGNOME GRUPPO DATA. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? Il D. Lgs. 8/008 Il D.Lgs. 66/94
DettagliSCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI
SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 PIANO DI EVACUAZIONE SEGNALE DI ALLARME: 1. TERREMOTO suono prolungato 2. ALLUVIONE suono breve ripetuto diverse volte 3. INCENDIO
DettagliOGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali
Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Via A. Manzoni, 53 80123 NAPOLI Tel.: 0817144396 fax: 081649021 e-mail lucreziocaro@libero.
LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Via A. Manzoni, 53 80123 NAPOLI Tel.: 0817144396 fax: 081649021 e-mail lucreziocaro@libero.it INFORMAZIONE AGLI STUDENTI (ai sensi D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008)
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliINDICAZIONI ESTRATTE DAL PIANO DI EVACUAZIONE aggiornamento 2015
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE PAOLO BOSELLI ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI INDICAZIONI ESTRATTE DAL PIANO DI EVACUAZIONE aggiornamento
DettagliDELL'ATTO DI NOTORIETA'
via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità
DettagliMinistero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE
Roma, 27 GEN. 2003 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Prot. n 2740 DIVISIONE I Al Dirigente Superiore Direttore della Scuola del
DettagliREGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:
REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) L accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente regolamento; 2) L accesso è riservato ai
DettagliFormazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011
Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione
Dettaglirischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI
CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla
DettagliSCHEDA C1. 6 STUDENTI APRI-FILA / CHIUDI-FILA / SOCCORSO. All ordine di evacuazione dell edificio:
SCHEDA C1. 6 STUDENTI APRI-FILA / CHIUDI-FILA / SOCCORSO All ordine di evacuazione dell edificio: - mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente; - gli apri-fila devono
DettagliSEZIONE 4 IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CIASCUNA UNITA OPERATIVA
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CIASCUNA UNITA OPERATIVA Pag. 2 di 15 4.1 UNITA OPERATIVA 1 - PRIMARIA, XXV APRILE - SEDE DESCRIZIONE DELL UNITA
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) COMPITI DELLE IMPRESE E DOCUMENTAZIONE CONTRATTUALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL D.L.GS 8108 e s.m.i. TIPOLOGIA APPALTO: SERVIZIO DI PULIZIA
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliMODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO OLGA ROVERE DI RIGNANO FLAMINIO (RM) A.S. 2011-2012 MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA
DettagliCARENZE EVIDENZIATE E PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
A Formazione generale per tutti i lavoratori ai sensi dell' "Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'art. 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile
DettagliIstituto Comprensivo Via Sauro Via N. Sauro,30 tel. 0362.903319 fax 0362.975329 20843 VERANO BRIANZA (MB)
Istituto Comprensivo Via Sauro Via N. Sauro,30 tel. 0362.903319 fax 0362.975329 20843 VERANO BRIANZA (MB) PIANO DI EMERGENZA SCUOLA DELL INFANZIA IL MELOGRANO STRALCIO DEL COMPORTAMENTO DEI COLLABORATORI
DettagliCorso di formazione 15 marzo 2013
Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia a.s. 2012/13 Corso di formazione 15 marzo 2013 La sicurezza nei luoghi di lavoro Dirigente Scolastico: dott.silvio Peri RSPP: prof.ssa Perla Ferrari Argomenti del
DettagliMANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO CROCE Via Porrettana, 97 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel.051 598372 fax 051 6192124 e-mail: iccroce@iccroce.org sito web:
Dettaglidue squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato
1. MODALITA DI RILEVAZIONE E DI COMUNICAZIONE DELLA SITUAZIONE DI ALLARME Si prevedono sostanzialmente due situazioni nelle quali si presenti la necessità di emanare un allarme generalizzato che comporti
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliREGISTRO DI SORVEGLIANZA PERIODICA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE Via G. Deledda, 2-09036 GUSPINI (Codice Fiscale 91011420923 Tel 070/970051-Fax 070/9783069) e-mail mail: caee046004@istruzione.it sito: www.direzionedidatticastataleguspini.it
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
DettagliSCHEDA n. 5. Le figure costitutive della sicurezza. 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94. Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n.
SCHEDA n. 5 Le figure costitutive della sicurezza 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94 Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n. 626/94 Il D. Lgs. del 19-9-94 n. 626 recepisce direttive comunitarie
DettagliPIANO DI EVACUAZIONE I.C. ALBERTELLI - NEWTON (da esporre nelle aule e da inserire nella busta di plastica nel registro di classe)
PIANO DI EVACUAZIONE I.C. ALBERTELLI - NEWTON (da esporre nelle aule e da inserire nella busta di plastica nel registro di classe) ISTRUZIONI PER L EVACUAZIONE DELL EDIFICIO SCOLASTICO Valide per studenti,
DettagliDatori di Lavoro LORO SEDI
Prot.n. 40765 Del 07/06/2016 Classif. IX/9 Ai Datori di Lavoro E, p.c. Al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio LORO SEDI Oggetto: corretto utilizzo degli estintori portatili e delle porte antincendio
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA Circ n 6 Olbia, lì 18.09.2015 - Ai Docenti - Al DSGA - All Ufficio Amministrativo
DettagliI.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA
I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) l accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente
DettagliIstituto Superiore Magnaghi Viale Romagnosi 7-43039 Salsomaggiore Terme (PR) Tel. 0524-572270 Fax 0524-574401
CODICE FISCLE 91042640341 ISTRUZIONI D SEGUIRE Come da Piano di Emergenza sede TERREMOTO In caso di una scossa di terremoto comportarsi secondo i seguenti punti: Durante la scossa non cercare di abbandonare
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE
Datore di Lavoro Unico Sicurezza Lavoro CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE Registro antincendio scuola
DettagliPreparazione Verifica Approvazione
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 GESTIONE LE PULIZIE E LA MANUTENZIONE INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Pulizia 4.2 Manutenzione ordinaria e straordinaria
DettagliABC della sicurezza sul lavoro
Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione
DettagliPIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE
PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE 2012/ 2013 Il piano di evacuazione nasce dalla necessità di gestire le emergenze che possono insorgere durante l orario di lezione. Le emergenze
DettagliACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia
ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia Presso la Cascina Cantalupo sono stati realizzati degli appartamenti per l accoglienza di mamme con bambini in situazione di precarietà abitativa,
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. e del D.M. 26-08-1992 Il giorno 16
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliLE FIGURE PER LA SICUREZZA
La Sicurezza in azienda LE FIGURE PER LA SICUREZZA 1 La Sicurezza in azienda Sommario 1. Organigramma per la sicurezza 2. Definizioni 3. Obblighi e compiti delle figure per la sicurezza 2 La Sicurezza
DettagliEgr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliRegolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto
Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a
DettagliDisposizioni comportamentali in caso di emergenza.
TUTTI I PRESENTI NELLA SCUOLA in caso di sisma, porsi al riparo sotto i banchi o comunque ALLONTANARSI DAL CENTRO DELL AULA disponendosi lungo i muri portanti o vicino a pilastri e sotto le travi. 2) Al
DettagliISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA
ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza
DettagliRegolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio
Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliUNIVERSITA DI MESSINA. REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98
UNIVERSITA DI MESSINA REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98 CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO Struttura: DATA del Responsabile della struttura PAGINE Totali.
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI Premessa Il presente documento contiene l elenco esemplificativo della documentazione aziendale, eventualmente
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliNORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Procedura Di Evacuazione
NORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Procedura Di Evacuazione ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PER TUTTO IL PERSONALE Via Vulcano, 12-95047 Paternò (CT) Tel./Fax 095841054 e-mail ctee06800n@istruzione.it
Dettagli