COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI. VERBALE n. 32 DEL 20/11/2013

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1 CITTÀ di CASTIGLIONE delle STIVIERE Provincia di Mantova *** COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI VERBALE n. 32 DEL 20/11/2013 ESAME DELLO SCHEMA PROVVEDIMENTO DI ASSESTAMENTO GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 AI SENSI DELL ART. 175, 8 COMMA, DEL T.U. D.LGS. 18/08/2000, N. 267

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3 COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI DEL COMUNE DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE L anno 2013, il giorno 20/11/2013 alle ore 10,00 presso la sede municipale, si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti nelle persone di - Dott.ssa Carla Cioccarelli (Presidente) - Dott.ssa Giampiera Vecchi - Dott.ssa Giovanna Anastasia Prati Alla riunione sono presenti: - il Segretario Comunale, dirigente ad interim dell area economico-finanziaria, dott. Guido Perghem; - la P.O. area Finanziaria Servizio Bilancio, Rag. Marzia Morandi. L Ordine del Giorno della seduta prevede: ESAME DELLO SCHEMA PROVVEDIMENTO DI ASSESTAMENTO GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 AI SENSI DELL ART. 175, 8 COMMA, DEL T.U. D.LGS. 18/08/2000, N. 267 Il Collegio, prende in esame l operazione di assestamento, da sottoporsi all analisi del Consiglio Comunale, a norma dell art. 175, c. 8 del TUEL D.Lgs.18 Agosto 2000, n. 267 e s. m.. Il Collegio si propone di verificare la correttezza delle analisi effettuate, in relazione a: Coerenza delle variazioni con l evoluzione normativa; Coerenza delle variazioni con l evoluzione della gestione del Bilancio; Esistenza di debiti fuori bilancio non riconosciuti e/o non finanziati; Rispetto degli equilibri di bilancio ex l art. 193, comma 1, del menzionato del T.U. D.Lgs. 18/08/2000, n 267; Valutazione circa il perseguimento degli obiettivi del patto di stabilità per il A tale scopo sono stati esaminati elementi di valutazione determinanti come: - gli stanziamenti di entrata e di spesa, rilevanti ai fini del patto, dopo la variazione di assestamento. - le reversali ed i mandati emessi alla data del 30/10/2013, L assestamento generale del bilancio Il Collegio procede alla verifica delle variazioni proposte. Dalla ricognizione effettuata dagli assessorati di competenza, con l ausilio dei Dirigenti e dei Responsabili dei Servizi, risulta necessaria e viene proposta la variazione generale di assestamento, di seguito esposta: Bilancio VARIAZIONI ALLE ENTRATE PARTE CORRENTE ,00 Maggiori Entrate ,00 Minori Entrate ,00 - VARIAZIONI ALLE SPESE PARTE CORRENTE ,00 Maggiori spese ,00 Minori spese ,00 SALDO DELLA GESTIONE CORRENTE. 0,00 - VARIAZIONI ALLE ENTRATE C/CAPITALE ,00 1

4 Maggiori entrate ,00 Minori entrate. 0,00 - VARIAZIONI ALLE SPESE PARTE C/ CAPITALE ,00 Maggiori spese ,00 Minori spese ,00 SALDO DELLA GESTIONE C.TO CAPITALE. 0,00 SALDO VARIAZIONI ANNO ,00 Bilancio VARIAZIONI ALLE ENTRATE PARTE CORRENTE ,00 Maggiori Entrate ,00 Minori Entrate ,00 - VARIAZIONI ALLE SPESE PARTE CORRENTE ,00 Maggiori spese ,00 Minori spese ,00 SALDO DELLA GESTIONE CORRENTE. 0,00 SALDO VARIAZIONI ANNO ,00 Bilancio VARIAZIONI ALLE ENTRATE PARTE CORRENTE ,00 Maggiori Entrate ,00 Minori Entrate ,00 - VARIAZIONI ALLE SPESE PARTE CORRENTE ,00 Maggiori spese ,00 Minori spese ,00 SALDO DELLA GESTIONE CORRENTE. 0,00 SALDO VARIAZIONI ANNO ,00 L analisi delle variazioni: Il Collegio premette che quest anno l operazione di assestamento, così come è stata l operazione di verifica della Salvaguardia degli equilibri di Bilancio, risulta particolarmente impegnativa, in relazione all incertezza che ancora riguarda le risorse a disposizione dell Ente. Mancano infatti dati definitivi per buona parte delle entrate principali del Comune Si è in attesa, da parte del Governo Centrale, dei provvedimenti legislativi relativamente: - alla quantificazione ufficiale del Fondo di Solidarietà Comunale, - ai cespiti imponibili ai fini dell IMU: non è ancora conosciuto il destino della seconda rata IMU sull abitazione principale. Le valutazioni di Assestamento si baseranno quindi sui valori conosciuti, per quanto possibile, e in mancanza di dati certi, su dati di stima, elaborati dai servizi competenti. Il Fondo di Solidarietà Comunale dall esercizio in corso sostituisce il Fondo Sperimentale di Riequilibrio e da esso in parte deriva la sua quantificazione. Il Collegio prende atto che l assestamento si basa sui valori desunti dalla pubblicazione (consultabile dall inizio di Novembre) della quantificazione del fondo sul sito internet del Ministero dell Interno, che assume i valori da un DPCM (previsto dall art. 1, comma 380, lettera b) della legge 24/12/2012, n. 228, alla lettera b) il cui procedimento è in corso di perfezionamento. 2

5 Il Fondo è calcolato considerando: - il Fondo Sperimentale di riequilibrio 2012, - i dati del gettito dell IMU 2013 ad aliquota di base spettante ai comuni, come stimato dal Ministero dell economia e delle finanze, - le rettifiche in diminuzione previste dall art. 16 del DL n 95/2012 (spending review), - le rettifiche in diminuzione per gli stanziamenti previsti per il 2012 in virtù dell art. 24, c. 37 del DL n 179/2012, non confermati per il 2013, - la quota a carico del Comune da cedere per alimentare il nuovo Fondo di Solidarietà Comunale 2013, come previsto dall art. 1, comma 380 della L. n 228/ dalle rettifiche previste dall art. 2, comma 3 del DPCM in corso di perfezionamento. dati Ministero a) FSR 2012 (dati F.L. del 27/06/2013) ,38 Detrazione art. 16 del DL n 95/2012 (pari al 33,76% del FSR 2012) ,62 Rettifica per stanziamenti non confermati art. 34 c. 37 DL 179/2012 (pari all'1,53% del FSR 2012) ,06 Gettito IMU 2012 ad aliquota base - Stime Dip. Finanze 29/05/ ,07 b) Totale risorse di riferimento ,77 Gettito IMU 2013 ad aliquota base - Stime Dip. Finanze 30/09/ ,69 c) Alimentazione FSC a carico del Comune - Art. 1, c. 380 L. 228/ ,75% dell'imu 2013 ad aliquota base stimata (pari al 49,76% del FSR 2012) ,38 d) Gettito IMU netto stimato 2013 ad aliquota base - Stime Dip. Finanze 30/09/ ,31 b) Totale risorse di riferimento ,77 d) Gettito IMU netto stimato 2013 ad aliquota base - Stime Dip. Finanze 30/09/ ,31 parziale ,46 Rettifica (art. 2, comma 3 DPCM) pari al 3,99% del FSR ,81 e) Fondo di solidarietà comunale ,27 e) Fondo di solidarietà comunale ,27 c) Alimentazione FSC a carico del Comune - Art. 1, c. 380 L. 228/ ,38 f) Fondo di solidarietà al netto della quota autoalimentata ,89 Le dotazioni 2013, rispetto al 2012, si riducono del 44,52%, pari ad ,49. dati Ministero a) FSR 2012 (dati F.L. del 27/06/2013) ,38 f) Fondo di solidarietà al netto della quota autoalimentata ,89 g) Differenza Risorse 2012/2013 (pari al 44,52% del FSR 2012) ,49 Come evidenziato nella bozza della Relazione all Assestamento, il Ministero stima un maggior gettito IMU, in relazione alle diverse competenze Comune/Stato (art.1, comma 380, lett. f), legge n.228/2012, legge di stabilità 2013) di ,62, mentre, secondo le valutazioni del servizio tributi del Comune, il maggior gettito è di ,00. La sovrastima del Ministero, di ,62, si riflette automaticamente sulla quantificazione del nuovo FSC, che è penalizzato, oltre che dalle riduzioni previste dalla normativa, anche da tale importo. Sempre all inizio di Novembre, il Portale del Federalismo Fiscale ha pubblicato l importo di nuovi trasferimenti non rilevanti ai fini del patto di stabilità. E infatti prevista la distribuzione di. 120 mln dal FSR 2012, la cui assegnazione, prevista anch essa dall Accordo Conferenza Stato-Città del 25 Settembre e poi recepita dall art. 2 del D.L. 15/10/2013, n 120, è tutt ora in corso di esame parlamentare. La quantificazione proposta è quindi soggetta a possibili variazioni. Secondo il Portale, la quota a favore del Comune di Castiglione delle Stiviere ammonterebbe ad ,00. 3

6 Invece è già stato definitivamente quantificato e liquidato il trasferimento previsto dall art. 10-quater del D.L. 08/04/2013, n 35 (articolo inserito dalla legge di conversione 06/06/2013, n. 64), previsto complessivamente in. 330 mln per l anno 2013 e 270 mln per l anno Il riparto, approvato con D.M. Interno del 03/10/2013 e pubblicato in G.U. il 06/11/2013, attribuisce al Comune di Castiglione delle Stiviere la somma di ,80 per il 2013 e di ,11 per il Sembrano confermati anche per il 2013 i trasferimenti già concessi per il 2012 in relazione ai minori introiti addizionale IRPEF derivanti dalla cedolare secca (art. 3 D.Lgs 14/03/2011, n 23), ma anche questa notizia è soggetta a possibili variazioni. I trasferimenti 2012, riproposti quindi per il 2013 ammontano complessivamente ad ,57, in parte già previsti nel bilancio ante assestamento. Su queste basi, lo stock dei trasferimenti da iscrivere a Bilancio al netto delle partite compensative da iscrivere in spesa (alimentazione FSC a carico del Comune - Art. 1, c. 380 L. 228/ ,75% dell'imu 2013 ad aliquota base) ed escluso il trasferimento a ristoro del minor gettito IMU prima casa può essere così riassunto: Fondo di solidarietà Comunale Fondo di solidarietà assegnato ,27 Alimentazione FSC a carico del Comune ,00 Fondo reale ,27 Fondo iscritto a Bilancio ,00 Differenza a carico del Comune , ,73 Maggiori entrate non rilevanti ai fini del patto di stabilità Assegnazione da reintegro riduzione 120mln ,00 Assegnazione da taglio FSR 2012 per inclusione immobili comunali nelle stime IMU (dl 35/2013) ,00 Parziale: maggiori entrate non rilevanti ai fini del patto di stabilità , ,00 Maggiori entrate rilevanti ai fini del patto di stabilità Trasferimenti compensativi minori introiti addizionale IRPEF - confermati da anno ,00 Totale risorse da reperire (arrotondato) ,00 L operazione di assestamento, quindi deve prioritariamente compensare le minori entrate così calcolate. La relazione che accompagna lo schema di variazione di assestamento, sottoposto all esame del Collegio, sintetizza la variazione del bilancio di parte corrente, analizzandola in 3 steps. STEP 1: il fondo svalutazione crediti In sede di stesura del Bilancio di Previsione era stata iscritta a Fondo crediti di dubbia esigibilità la somma di ,00 a copertura dei probabili scostamenti tra le previsioni del Comune e le assegnazioni erariali in materia di FSC. La prima operazione di assestamento consiste quindi nel liberare tali risorse, in relazione alle comunicazioni ricevute. Totale risorse da reperire ,00 Riduzione del Fondo svalutazione crediti ,00 Parziale risorse da reperire ,00 4

7 STEP 2: la ricognizione delle altre entrate correnti Dalla ricognizione delle entrate è emersa la seguente situazione: Oggetto 5 entrata Imposta di pubblicità ,00 Recupero dell Evasione Tributaria (ICI) ,00 Maggior gettito IMU ,00 Minor gettito IMU prima casa (1^ e 2^ rata) ,00 Trasferimento a ristoro minor gettito IMU prima casa (1^ e 2^ rata) ,00 nuovo finanziamento V bando distretto diffuso del commercio 5.500,00 Proventi dei servizi cimiteriali (diritti e conc. Loculi) ,00 Proventi da attività e impianti sportivi di cui: Maggiori risorse da utilizzo impianti 5.360, ,00 Spesa eventualmente correlata Mancato trasferimento regionale Festa dello Sport ,00 Trasferimenti da enti diversi riferiti al piano di Zona , ,00 Proventi della zona mercato per variazione delle tariffe ,00 Mancati proventi del corso di ginnastica correttiva non attivato nel , ,00 Trasferimenti correlati al Progetto GAL (Regione e Croce Rossa) , ,00 Minori entrate sponsorizzazione GPA ,00 Trasferimenti della provincia per co-finanziamento progetto rete integrata dei musei Maggiori proventi da sanzioni per violazione del Codice della strada (accantonati a fondo crediti di dubbia esigibilità, in relazione al trend storico verbali notificati/riscossioni ) 5.000, , , ,00 Diritti di segretaria e di rogito 5.000,00 500,00 Maggiori entrate da mensa aziendale 2.000,00 Minori entrate da compensazioni IVA: nel 2013 nessun credito IVA ,00 Mancata sponsorizzazione PISCINE Castiglione ,00 Minori/maggiori entrate di modesta entità e arrotondamenti 1.710,00 TOTALE , ,00 SALDO MAGGIORI RISORSE ,00 Dopo l analisi delle entrate, le risorse da reperire ammontano ad ,00 Parziale risorse da reperire ,00 Totale saldo maggiori risorse ,00 Parziale risorse da reperire ,00 Tra le maggiori entrate rilevate, il Collegio pone l attenzione sulle variazioni riguardanti il maggior gettito IMU ed il maggior gettito da sanzioni per violazione del Codice della strada. L IMU L istituzione dell IMU è regolata dall art. 13 del D.L. 06/12/2011, n 201, convertito con modifiche nella L. 22/12/2011, n 214. L'aliquota di base dell'imposta è pari allo 0,76%, fatte salve alcune eccezioni. I comuni con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono modificare, in aumento o in diminuzione, l'aliquota di base sino a 0,3 punti percentuali. Nel 2012 era riservata allo Stato la quota di imposta pari alla metà dell'importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell'abitazione principale e delle relative pertinenze, nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale, l'aliquota di base; dal 2013 è invece riservato allo Stato il gettito dell imposta municipale propria derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquota standard dello 0,76% (art.1,

8 comma 380, lett. f), legge n.228/2012, legge di stabilità 2013). Come chiarito con Risoluzione Ministeriale n.5/df, anche il gettito dei fabbricati rurali ad uso strumentale all attività agricola, classificati nel gruppo catastale D, derivante dall applicazione della aliquota ridotta dello 0,2%, è riservato allo Stato GETTITO % BASE GETTITO % BASE ABIT. PRINC , , , ,00 RURALI , ,00 103,00 103,00 TERRENI 9.243, , , ,00 AREE FABBR , , , ,00 ALTRI FABBR , , , ,00 CAT.D. INCREM 0,00 0, ,00 0,00 VARI -ENTI PUBBL 4.033, , , , , , , ,00 GETTITO GETTITO aliquota base ,00 GETTITO aliquota base ,00 DIFFERENZA DI GETTITO 2012/ ,00 La differenza del gettito ad aliquota base, dovuta alla diversa riserva dello Stato concorre alla quantificazione del nuovo Fondo di solidarietà comunale In sede di approvazione del Bilancio di previsione, il Consiglio Comunale ha confermato le maggiorazioni di aliquote in vigore nell anno 2012: Aliquota base Aliquota applicata IMU su abitazione principale 0,40% 0,40% Altre abitazioni (seconde case, sfitte) - A 0,76% 0,86% Fabbr. Prod.vi A10 B C - D 0,76% 0,86% Istituti di credito-d5 0,76% 0,96% Aree edificabili 0,76% 0,96% Terreni incolti (agricoli esenti) 0,76% 0,86% Fabbr. rurali strumentali-d10 0,20% 0,20% Successivamente alla formazione del Bilancio, il D.L. 31/08/2013, n 102 (come modificato dalla legge di conversione 28/10/2013, n. 124), ha previsto la soppressione della prima rata IMU prima casa e sulla base del riparto effettuato con il D.M. Interno del 27/09/2013 (Pubblicato nella Gazz. Uff. 4 ottobre 2013, n. 233), un trasferimento a pareggio rispetto al minor gettito IMU. Il Collegio prende atto che l iscrizione a bilancio del minor gettito IMU e della quantificazione del trasferimento a ristoro tiene conto dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e dalle notizie apparse sulla stampa (specializzata e non) dalle quali si apprende che sarà sospesa anche la seconda rata relativa all IMU prima casa, per cui il Governo sta cercando idonea copertura finanziaria. Il gettito complessivo dell IMU, tenuto conto delle aliquote applicate dal Comune e dalle novità normative, è così quantificato Previsione 2013 Riscosso 2013 Proiezione 2013 IMU totale IMU acconto IMU acconto e saldo COMUNE STATO COMUNE STATO COMUNE STATO ABIT PRINC ALTRI FABBR D/10 - RURALI AREE EDIF

9 TERRENI TOTALE Ogni Comune d Italia deve concorrere alla formazione del fondo con una quota pari al 30,75% dell'imu 2013 ad aliquota base come stimata dal Dipartimento delle Finanze. La quota di alimentazione a carico del Comune verrà trattenuta direttamente dallo Stato sull ultima rata dell IMU. Il Collegio verifica che, in relazione al principio dell integrità del Bilancio che non consente compensazioni di partite, l IMU deve essere iscritta a bilancio evidenziando il totale del gettito ed deve essere iscritto in spesa un capitolo di importo pari alla quota di alimentazione a carico del Comune. Il Collegio prende atto che le variazioni di assestamento sono coerenti con quanto premesso: Il capitolo dell IMU è soggetto alle variazioni di seguito riportate ed è quantificato, post assestamento, in ,00. Oggetto entrata Previsione di Bilancio ante assestamento ,00 Minor gettito IMU prima casa (1^ e 2^ rata) ,00 Maggior gettito IMU per altri cespiti ,00 Totale previsione entrate da IMU Classificazione di bilancio ,00 E iscritto in spesa lo stanziamento per l alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale : Oggetto Spesa Spesa per alimentazione FSC Classificazione di bilancio ,00 Gli incassi effettivi da IMU, al netto della quota trattenuta, ammonteranno ad ,545,00 Class. Bilancio Oggetto entrata E/ Totale previsione IMU ,00 S/ Alimentazione FSC a carico del Comune ,00 IMU riscossa direttamente dal Comune ,00 Le sanzioni per violazioni del codice della strada Nell anno 2015 entrerà a regime per tutti i Comuni l armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio prevista dal D.Lgs 23/06/2013, n 118. Il nuovo sistema di contabilità impone di iscrivere le entrate al lordo delle quote ritenute inesigibili e di istituire in spesa un fondo crediti di dubbia esigibilità in relazione a tali quote. In realtà anche il sistema attuale di contabilità consente tale meccanismo. I proventi da sanzioni per violazioni del codice della strada rientrano nelle tipologie di entrata più soggette a rischio di elusione: non esistono accordi internazionali per la loro riscossione e spesso i sanzionati sono irreperibili. Il Collegio prende atto che, nella variazione di assestamento, si è ritenuto di introdurre già dal bilancio 2013, per questi proventi, la scrittura contabile che dal 2015 diverrà obbligatoria. Al 30 Ottobre, come comunicato dal servizio Polizia Locale, i verbali notificati e non annullati ammontano ad ,34. Il Servizio di Polizia Locale quantifica la previsione di entrata, tenendo conto dei mesi di Novembre e Dicembre in ,00. 7

10 Il Collegio prende atto che, a fronte di tale entrata è stato costituito un fondo crediti di dubbia esigibilità pari ad ,00, corrispondente circa al 17% del gettito presunto, in relazione anche all incentivo al pagamento immediato delle sanzioni derivante dall art. 20 c. 5-bis del D.L. 21/06/2013, n. 69 Decreto del fare (comma aggiunto in sede di conversione dalla L. 09/08/2013 n. 98. Composizione del fondo svalutazione crediti post assestamento Fondo ex art. 6 comma 17 DL 95/ ,00 fondo svalutazione proventi sanzioni CdS ,00 Fondo svalutazione crediti iscritto a Bilancio ,00 STEP 3: la ricognizione delle altre spese correnti Dalla ricognizione delle spese è emersa la seguente situazione: Oggetto spesa Minori spese per ammortamento ordinario di mutui di cui Quota interessi , ,00 Quota capitale ,00 Minori spese per servizi e acquisto di beni per l istruzione ,00 Minori spese per trasferimenti ad associazioni e comitati dedicati alla pubblica istruzione ,00 Maggiori contributi a scuole ,00 Maggiori spese per indagini di monitoraggi livello di falda e analisi delle acque ,00 Maggiori spese per la gestione del personale (piani di razionalizzazione) ,00 Minori spese per Organi Istituzionali ,00 Minori spese relative alla gestione dei servizi sociali ,00 Maggiori contributi economici a privati 8.000,00 Maggiori spese per assistenza domiciliare e telesoccorso 2.500,00 Minori spese per il servizio postale potenziamento dell utilizzo di e posta certificata ,00 Minori spese per la gestione di impianti sportivi ,00 Minori spese per interventi di promozione dello sport ,00 Maggiori spese per contributi ad associazioni per il patrocinio di iniziative sportive 4.000,00 SALDO MINORI SPESE ,00 Il Bilancio di parte corrente è stato quindi riportato al pareggio Parziale risorse da reperire ,00 Totale saldo minori spese ,00 Pareggio 0,00 Il Collegio procede all analisi del Fondo di riserva iscritto a Bilancio. Il fondo di riserva L art. 166 del T.U. D.Lgs. 18/08/2000, n 267 (modificato per ultimo dall art. 2, comma 1 lett. g) del D.L. 10/10/2012, n 174, convertito, con modificazioni, dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, dispone che gli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30% e non superiore al 2% del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio. Il fondo è utilizzato nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti Nel caso in cui l'ente si trovi in una delle situazioni previste dagli articoli 195 e 222 dello stesso Decreto [art. 195 utilizzo di entrate a specifica destinazione, art. 222 utilizzo dell anticipazione di cassa per far fronte ad esigenze di cassa], il limite minimo previsto è stabilito nella misura dello 0,45% del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio (comma 2-ter aggiunto dal D.L. 174/2012). 8

11 La metà della quota minima prevista è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione (comma 2-bis aggiunto dal D.L. n 174/2012). Il Collegio dà atto che il Comune non si trova nelle condizioni particolari previste dalla normativa e quindi può legittimamente disporre della parte eccedente la metà della quota minima (corrispondente allo 0,15% delle spese correnti inizialmente previste in bilancio) per eventuali esigenze, anche nel caso in cui degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti. L art. 175, comma 8 del T.U. D.Lgs. 18/08/2000, n 267, prevede infine, in sede di assestamento, la verifica della consistenza del fondo di riserva, che deve presentare una disponibilità sufficiente a far fronte ad eventuali esigenze che dovessero sorgere dopo l approvazione della deliberazione di assestamento generale del Bilancio. Spese correnti originariamente stanziate a Bilancio ,00 Quota minima di fondo di riserva da iscrivere a Bilancio (0,30% spesa corr.) ,61 Quota riservata commi 1 e 2 ter art. 166 D.Lgs 267/2000 (pari al 50% della quota minima) ,00 UTILIZZO Quota riservata Quota libera Totale Fondo di riserva stanziato originariamente , , ,00 Utilizzo ex GC n 157 del 24/07/ ,00 0, ,00 fondo di riserva disponibile , , ,00 Il Collegio, sulla scorta delle informazioni fornite dal Comune, dà atto che il Fondo è da ritenersi adeguato allo scopo. Lo schema di variazione di assestamento sottoposto all esame del Collegio, prevede anche alcune modifiche alle previsioni del Bilancio in conto capitale Gli aggiornamenti del Bilancio in conto capitale rilevano un maggior gettito dei proventi dei permessi di costruire di ,00, rispetto alla previsione. Tali proventi sono destinati al finanziamento di spese di investimento, secondo il prospetto di seguito riportato: class. Bilancio ARREDI E ATTREZZATURE BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI ,00 ASILO NIDO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA ,00 Parziale Minori spese ,00 BENI IMMOBILI COMUNALI MANUTENZIONE STRAORDINARIA 6.000, Oggetto della spesa Importo Dettaglio INTERVENTI PRESSO IL POLO NATATORIO S. PIETRO , ATTREZZATURE AREE VERDI ,00 REALIZZAZIONE PERCORSI IN AREE VERDI - SENTIERI PLIS ,00 Parziali Maggiori spese ,00 Totale variazione ,00 Manutenzioni straordinarie appartamenti comunali Via Pietro Nenni Sostituzione supporti cavi elettrici, manutenzione UPS e manutenzione straordinaria docce Manutenzione straordinaria giochi Parco pastore Fornitura e posa in opera di cartelli e segnaletica sentieri PLIS 9

12 Il Collegio pone l attenzione sulle variazioni riguardanti i proventi dei permessi di costruire, il cui gettito deve garantire, oltre che la copertura di competenza delle spese, anche, e per cassa, il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità. I proventi dei permessi di costruire sono stati originariamente previsti in Bilancio per l importo di ,00 (gettito 2012 = ,39). Successivamente, in sede di Salvaguardia degli equilibri di Bilancio, la previsione è stata incrementata ad ,00 ( ,00). In questa sede, sulla base delle riscossioni già effettuate e dei permessi in corso di rilascio, il Servizio Urbanistica ha segnalato un ulteriore maggior gettito di ,00. La previsione post assestamento è quantificata in ,00, di cui ,76 già riscossi. L art. 2, c. 8 della L. 24/12/2007, n 244, - comma così modificato per ultimo dall art. 10, comma 4-ter del D.L. 08/04/2013, n. 35, convertito con modificazioni dalla L. 06/06/2013, n 64 - prevede che, per gli anni dal 2008 al 2014, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, possono essere utilizzati per una quota non superiore al 50% per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25% esclusivamente per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale. Il Comune di Castiglione ha destinato al finanziamento di spese correnti la somma complessiva di ,00, pari al 28,57% della previsione iniziale ed al 23,26% della previsione post assestamento. Il Collegio nulla ha da rilevare in merito. 10

13 Gli equilibri di Bilancio Il Collegio procede all analisi della variazione di assestamento, verificando la persistenza degli equilibri di bilancio ed il rispetto dei vincoli di destinazione dei proventi dei permessi di costruire. Gli equilibri di Bilancio, sono quindi ridefiniti come sotto riportato: Previsione Variazione di Assestamento Previsione definitiva EQUILIBRI DI PARTE CORRENTE ENTRATE Titolo 1 - Entrate tributarie , , ,00 Titolo 2 - Entrate da trasferimenti pubblici , , ,00 Titolo 3 - Entrate extratributarie , , ,00 PARZIALE , , ,00 Proventi dei permessi di costruire per il finanziamento della spesa corrente ,00 0, ,00 TOTALE ENTRATE , , ,00 SPESE Titolo 1 Spese correnti , , ,00 Titolo 3 Spese per il rimborso ordinario di prestiti esclusa l anticipazione di cassa , , ,00 TOTALE SPESE , , ,00 AVANZO DI PARTE CORRENTE ,00 0, ,00 EQUILIBRI IN CONTO CAPITALE ENTRATE Titolo 4 - Entrate alienazioni e trasferimenti di capitale , , ,00 Titolo 5 - Entrate da accensione di prestiti (esclusa l anticipazione di cassa) 0,00 0,00 0,00 PARZIALE , , ,00 Proventi dei permessi di costruire destinati al finanziamento della spesa corrente ,00 0, ,00 TOTALE ENTRATE , , ,00 SPESE Titolo 2 - Spese in conto capitale , , ,00 TOTALE SPESE , , ,00 SALDO DELLA GESTIONE IN CONTO CAPITALE ,00 0, ,00 Avanzo di parte corrente , ,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 Il Collegio dà atto che l assestamento, chiude garantendo il rispetto degli equilibri generali di bilancio. I Debiti fuori bilancio Nel corso del 2013, il Consiglio Comunale ha già provveduto al riconoscimento di debiti fuori Bilancio, ricadenti nell ipotesi dell art. 194, comma 1 lett a) del TUEL D.Lgs 18/08/2000, n 268, per complessivi. 148,00. 11

14 - Delib. Consiglio C.le n 62 del 30/09/2013 Verbale del Collegio dei Revisori n 28 del 25/09/2013 Trasmissione alla Corte dei Conti con prot. n del 10/10/ ,00 Tali debiti sono stati finanziati, contestualmente al riconoscimento, con mezzi propri e con imputazione alle spese correnti. Il Collegio prende atto che, date le attestazioni fornite dai Dirigenti di area e dal Segretario Generale, si rileva l inesistenza di ulteriori debiti fuori bilancio da riconoscere e da finanziare Il Patto di stabilità Il patto di stabilità per l esercizio 2013 è disciplinato dalle seguenti norme di legge e circolari attuative: Legge 24/12/2012, n 228 (legge di stabilità 2013), Legge 12/11/2011, n. 183 (legge di stabilità 2012) - Articoli 8, 19, 30, 31 e 32 D.L. 06/06/2012, n 74, convertito con modificazioni dalla L. 01/08/2012, n Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012, D.L. 08/04/2013, n 35, convertito con modificazioni dalla L. 06/06/2013, n 64, D.L. 26/04/2013, n 43, convertito con modificazioni dalla L. 24/06/2013, n 71 - Disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015, D.L. 06/07/2012, n 95, convertito con modificazioni dalla L. 07/08/2012, n 135, art. 16, comma 11 (interpretazione autentica dell art. 8, comma 1 della L. n. 183/2011), D.Lgs 06/09/2011, n art. 7; D.L. 6/07/2011, n 98, convertito con modificazioni dalla L.15/07/2011, n art. 14, D.L. 31/05/2010, n 78, convertito con modificazioni dalla L. 30/07/2010, n art. 20, Circ. MEF 07/02/2013, n 5 (G.U. Serie Gen. n 185 del 08/08/2013) Circolare esplicativa, D.M. Economia e Finanze 14/05/2013, n (G.U. Serie Gen. n 141 del 18/06/2013) - Decreto obiettivi programmatici, D.M. Economia e Finanze 02/09/2013 n (G.U. Serie Gen. n 213 del 11/06/2013) Monitoraggio semestrale del patto di stabilità anno 2013 per i Comuni con popolazione superiore a abitanti. D.L. 15/10/2013, n 120 art. 2, c. 5. Rispetto a quanto già evidenziato in sede di Salvaguardia degli equilibri di Bilancio, sono intervenute alcune variazioni, sia nella quantificazione degli obiettivi, sia rispetto alle partite rilevanti ai fini del patto di stabilità, da considerare in sede di rendiconto e per valutare la coerenza del Bilancio approvato con le norme in vigore. 12

15 Il calcolo degli obiettivi: Gli obiettivi presentati al Consiglio Comunale in sede di Salvaguardia degli equilibri di Bilancio (deliberazione n 64 del 30/09/2013), esaminati da questo Collegio in data 25/09/2013, Verbale n 27, erano quantificati in: SALDO OBIETTIVO FINALE , , ,06 Successivamente sono intervenuti: - il D.L. 15/10/2013, n 120 art. 2, c. 5, che ha modificato l art. 31 della L. 12/11/2011, n 183, stabilendo che, in deroga a quanto disposto dal comma 2 del medesimo articolo, per il solo anno 2013 la percentuale da applicare alla media della spesa corrente registrata negli anni , così come desunta dai certificati di conto consuntivo, per i comuni con popolazione superiore a abitanti, è pari a 15,61% in luogo del 15,80%, come precedentemente disposto. - la deliberazione della Giunta Regionale della Regione Lombardia n 799 dell 11/10/2013 che integra le modalità applicative del patto di stabilità territoriale e introduce un plafond sperimentale ai sensi dell art. 9 della L.R. Lombardia 11/2011. Il maggior spazio concesso ammonta ad ,24 Il Collegio prende atto che gli obiettivi di competenza mista per il triennio 2013/2015, sono così ricalcolati: FASE 1 FASE 2 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 SPESE CORRENTI (Impegni) , , ,52 (a) (b) (c) Media MEDIA delle spese correnti ( ) (1) ,31 PERCENTUALI da applicare alla media delle spese correnti (comma 2, art. 31, legge n. 183/2011) SALDO OBIETTIVO determinato come percentuale data della spesa media (comma 2, art. 31, legge n. 183/2011) RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI, di cui al comma 2, dell'art. 14, del D.L. n. 78/2010 (comma 4, art.31, legge n. 183/2011) SALDO OBIETTIVO AL NETTO DEI TRASFERIMENTI (comma 4, art.31, legge n. 183/2011) (d)=media(a;b;c) 15,61% 14,8% 14,8% (e) (f) (g) , , ,91 (h)=(d)*(e) (i)=(d)*(f) (j)=(d)*(g) , , ,27 (k) (l) (m) , , ,64 (n)=(h)-(k) (o)=(i)-(l) (p)=(j)-(m) 13

16 FASE 3-A (Enti NON virtuosi) FASE 3-B (Virtuosi) PERCENTUALI da applicare alla media delle spese correnti degli enti NON virtuosi (comma 6, art. 31, legge n. 183/2011 ) RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI, di cui al comma 2, dell'art. 14, del D.L. n. 78/2010 (comma 4, art.31, legge n. 183/2011) SALDO OBIETTIVO ENTI NON VIRTUOSI (commi 4 e 6, art. 31, legge 183/2011 ) SALDO OBIETTIVO ENTI VIRTUOSI (comma 3, art. 20, DL n. 98/2011) 15,61% 15,8% 15,8% (q) (r) (s) , , ,27 (t)=(k) (u)= (l) (v)=(m) , , ,06 (w)=(d)*(q)-(t) (x)=(d)*(r)-(u) (y)=(d)*(s)-(v) 0, , ,06 (z) (aa)=(x) (ab)=(y) FASE 3- C RIDUZIONE "SPERIMENTAZIONE" (comma 3-bis, art. 20, DL n. 98/2011) Anno ,00 (ac) FASE 4- A FASE 4-B (anno 2013) FASE 5 PATTO NAZIONALE ORIZZONTALE (2) Variazione obiettivo ai sensi dei commi 1 e segg, art. 4-ter DL n 16/2012 PATTO REGIONALE "Verticale" (3) Variazione obiettivo ai sensi del comma 138, art 1, legge n. 220/2010 (comma 17, art. 32, legge n. 183/2011) PATTO REGIONALE "Verticale" "INCENTIVATO" Variazione obiettivo ai sensi dei commi 122 e segg., art. 1 L. n. 228/2012) PATTO REGIONALE "Orizzontale" (4) Variazione obiettivo ai sensi del comma 141, art. 1, legge n. 220/2010 (comma 17, art. 32, legge n. 183/2011) SALDO OBIETTIVO RIDETERMINATO -PATTO TERRITORIALE IMPORTO DELLA RIDUZIONE DELL'OBIETTIVO ai sensi del comma 122, art. 1, legge n. 220/2010 IMPORTO DELLA RIDUZIONE DELL'OBIETTIVO Variazione obiettivo ai sensi del comma 6-bis, art. 16 DL n 95/2012 Anno 2013 Anno ,00 0,00 (ad) Anno ,24 (ag) Anno ,35 (ae) (ah) 0,00 0,00 0,00 (ai) (aj) (ak) , , ,06 (al)=(n)+(ac)+(ad)+(ag)+(ah)+(ai) (am)=(x)+(aa)+(ae)+(aj) (an)=(y)+(ab)+(af)+(ak) Anno ,00 (ao) Anno ,00 (ap) (o)=(i)-(l) (p)=(j)-(m) SALDO OBIETTIVO FINALE , , ,06 (aq)=(al)-(ao)-(ap) (ar)=(am) (as)=(an) 14

17 I dati di assestamento Come già previsto dalle disposizioni ordinamentali vigenti in materia di predisposizione del bilancio di previsione degli enti sottoposti al patto di stabilità interno, il comma 18 dell articolo 31 della legge n. 183 del 2011, ribadisce che il bilancio deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e di spese in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo. La circolare MEF 07/02/2013, n. 5 specifica che Ovviamente, l'obbligo del rispetto dell'obiettivo del patto di stabilità interno dell'anno di riferimento si deve intendere esteso anche alle successive variazioni di bilancio nel corso dell'esercizio Il Collegio attesta che tale rispetto è stato verificato sia con riferimento al Bilancio originariamente approvato, sia in occasione delle successive variazioni approvate: Anche con riferimento alle proiezioni di assestamento al 31/12/2013, il vincolo è rispettato. ENTRATE FINALI Previsioni E1 TOTALE TITOLO 1 Accertamenti , , ,00 E2 TOTALE TITOLO 2 Accertamenti , , ,00 E3 TOTALE TITOLO 3 Accertamenti , , ,00 a detrarre: a sommare a detrarre Ecorr N E4 E5 E6 E7 E8 E9 E10 S0 Entrate correnti provenienti dallo Stato destinate all'attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dal Capo del Dipartimento della protezione civile a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza (art. 31, comma 7, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.1) Entrate correnti provenienti dallo Stato a seguito di dichiarazione di grande evento (art. 31, comma 9, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.2) Entrate correnti provenienti direttamente o indirettamente dall'unione Europea (art. 31, comma 10, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.3) Entrate provenienti dall'istat connesse alla progettazione ed esecuzione dei censimenti di cui all articolo 31, comma 12, legge n. 183/2011 (rif. par. B.1.5) Entrate correnti, di cui all'art. 2, comma 6,del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, trasferite dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e destinate agli interventi di ricostruzione delle aree colpite dal sisma del maggio 2012, di cui al decreto-legge n. 74/2012 (art. 2, comma 6, terzo periodo del decreto-legge n. 74/2012) - (rif. par. B.1.9) Entrate correnti relative al corrispettivo del gettito IMU sugli immobili di proprietà comunale (art. 10 quater, comma 3, del decretolegge n. 35/2013) - (rif. par. B.1.14) Fondo pluriennale di parte corrente (previsioni definitive di entrata) (1) - (rif. par. B.2.1) Fondo pluriennale di parte corrente (previsioni definitive di spesa) Totale entrate correnti nette (E1+E2+E3-E4- E5-E6-E7-E8-E9+E10-S0) Accertamenti 0,00 0,00 0,00 Accertamenti 0,00 0,00 0,00 Accertamenti 0,00 0,00 0,00 Accertamenti 0,00 0,00 0,00 Accertamenti 0,00 0,00 0,00 Accertamenti , , ,00 Accertamenti 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Accertamenti , , ,00 15

18 ENTRATE FINALI Previsioni E11 TOTALE TITOLO 4 Riscossioni (1) , , ,00 a detrarre: Ecap N Entrate derivanti dalla riscossione di crediti (art. E12 31, c. 3, legge n. 183/2011) Entrate in conto capitale provenienti dallo Stato destinate all'attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero E13 dal Capo del Dipartimento della protezione civile a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza (art. 31, comma 7, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.1) Entrate in conto capitale provenienti dallo Stato a seguito di dichiarazione di grande evento (art. E14 31, comma 9, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.2) Entrate in conto capitale provenienti direttamente o indirettamente dall'unione E15 Europea (art. 31, comma 10, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.3) Entrate in conto capitale provenienti dallo Stato a favore del comune di Parma per la realizzazione degli interventi di cui al comma E16 1 dell'articolo 1 del decreto-legge, n. 113/2004 e per la realizzazione della Scuola per l'europa di Parma di cui alla legge n. 115/2009 (art. 31, comma 14, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.6) Entrate in conto capitale di cui all'art. 2, comma 6,del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, trasferite dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e destinate agli interventi di E17 ricostruzione delle aree colpite dal sisma del maggio 2012, di cui al decreto-legge n. 74/2012 (art. 2, comma 6, terzo periodo del decreto-legge n. 74/2012) - (rif. par. B.1.9) Entrate in conto capitale provenienti dallo Stato erogate al comune di Piombino per l'attuazione degli interventi volti al raggiungimento delle E18 finalità portuali ed ambientali previste dal nuovo Piano Regolatore Portuale nella Regione Toscana (art. 1, comma 7, del decreto-legge n. 43/2013)- (rif. par. B.1.12) Entrate in conto capitale provenienti dallo Stato e dalla regione erogate per l'attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio per l'esecuzione del progetto approvato dal CIPE con E19 delibera n. 57/2011 o che saranno individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (art. 7 quater, del decreto-legge n. 43/2013)- (rif. par. B.1.15) Totale entrate in conto capitale nette (E11-E12-E13-E14-E15-E16-E17-E18-E19) Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Riscossioni (1) 0,00 0,00 0,00 Accertamenti , , ,00 EF N ENTRATE FINALI NETTE (ECorr N+ ECap N) , , ,00 16

19 SPESE FINALI Previsioni S1 TOTALE TITOLO 1 Impegni , , ,00 a detrarre: SCorr N Spese correnti sostenute per l'attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri ovvero dal Capo del Dipartimento S2 della protezione civile a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza (art. 31, comma 7, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.1) Spese correnti sostenute a seguito di S3 dichiarazione di grande evento (art. 31, comma 9, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.2) Spese correnti relative all'utilizzo di entrate correnti provenienti direttamente o S4 indirettamente dall'unione Europea (art. 31, comma 10, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.3) Spese connesse alle risorse provenienti dall'istat per la progettazione ed esecuzione S5 dei censimenti (art. 31, comma 12, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.5) Spese correnti relative ai beni trasferiti di cui al decreto legislativo n. 85/2010 (federalismo demaniale), per un importo corrispondente alle S6 spese già sostenute dallo Stato per la gestione e la manutenzione dei beni trasferiti (art. 31, comma 15, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.7) Spese correnti a valere sulle risorse trasferite dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna per gli interventi di ricostruzione delle S7 aree colpite dal sisma del maggio 2012, di cui al decreto-legge n. 74/2012 (art. 2, comma 6, terzo periodo, del decreto-legge n. 74/2012) - (rif. par. B.1.9) Spese correnti sostenute dai comuni delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 a valere sulle risorse proprie provenienti da erogazioni liberali e donazioni di cittadini privati S8 e imprese per fronteggiare gli eventi sismici e gli interventi di ricostruzione di cui al decreto-legge n. 74/2012 (art. 7, comma 1-ter, del decretolegge n. 74/2012) - (rif. par. B.1.10) Totale spese correnti nette (S1-S2-S3-S4-S5-S6-S7-S8) Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni 0,00 0,00 0,00 Impegni , , ,00 S9 TOTALE TITOLO 2 Pagamenti (1) , , ,94 a detrarre: S10 S11 S12 S13 S14 S15 S16 Spese derivanti dalla concessione di crediti (art. 31, c. 3, legge n. 183/2011) Spese in conto capitale sostenute per l'attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dal Capo del Dipartimento della protezione civile a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza (art. 31, comma 7, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.1) Spese in conto capitale sostenute a seguito di dichiarazione di grande evento (art. 31, comma 9, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.2) Spese in conto capitale relative all'utilizzo di Entrate in conto capitale provenienti direttamente o indirettamente dall'unione Europea (art. 31, comma 10, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.3) Spese in conto capitale sostenute dal comune di Parma per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 113/2004 e per la realizzazione della Scuola per l'europa di Parma di cui alla legge n. 115/2009 (art. 31, comma 14, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.6) Spese in conto capitale relative ai beni trasferiti di cui al decreto legislativo n. 85/2010 (federalismo demaniale), per un importo corrispondente alle spese già sostenute dallo Stato per la gestione e la manutenzione dei beni trasferiti (art. 31, comma 15, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.7) Spese in conto capitale per investimenti infrastrutturali nei limiti definiti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, di cui al comma 1, dell'art. 5 del decreto-legge n. 138/2011 (art. 31, comma 16, legge n. 183/2011) - (rif. par. B.1.8) 17

20 SCap N S17 S18 S19 S20 S21 S22 S23 SPESE FINALI Previsioni Spese in conto capitale a valere sulle risorse trasferite dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna per gli interventi di ricostruzione delle aree colpite dal sisma del maggio 2012, di cui al decreto-legge n. 74/2012 (art. 2, comma 6, terzo periodo del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74) - (rif. par. B.1.9) Spese in conto capitale sostenute dai comuni delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 a valere sulle risorse proprie provenienti da erogazioni liberali e donazioni di cittadini privati e imprese pre fronteggiare gli eventi sismici e gli interventi di ricostruzione di cui al decreto-legge n. 74/2012 (art. 7, comma 1- ter, del decreto-legge n. 74/2012) - (rif. par. B.1.10) Pagamenti dei debiti di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 35/2013 effettuati successivamente alla data dell'8 aprile 2013 (rif. par. B.1.11) Pagamenti dei debiti di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 35/2013 effettuati nel 2013 prima del 9 aprile (rif. par. B.1.11) Pagamenti relativi all'attuazione degli interventi volti al raggiungimento delle finalità portuali ed ambientali dal nuovo Piano Regolatore Portuale nella Regione Toscana finanziati con le risorse statali erogate al Comune di Piombino (art. 1, comma 7, del decreto-legge n. 43/2013)- (rif. par. B.1.12) Pagamenti di obbligazioni giuridiche verso terzi assunte al 31 dicembre 2012, finanziati con i contributi straordinari in conto capitale di cui all'articolo 1, commi 704 e 707, della legge n. 296/2006 (art. 1, comma 1-bis, del decreto-legge n. 35/2013)- (rif. par. B.1.13) Pagamenti relativi all'attuazione degli interventi di riqualificazione del territorio per l'esecuzione del progetto approvato dal CIPE con delibera n. 57/2011 o che saranno individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (art. 7 quater, del decreto-legge n. 43/2013)- (rif. par. B.1.15) Totale spese in conto capitale nette (S9-S10-S11-S12-S13-S14-S15-S16-S17-S18- S19-S20-S21-S22-S23) Pagamenti (1) ,00 0,00 0,00 Pagamenti (1) ,00 0,00 0,00 Pagamenti (1) , , ,94 SF N SPESE FINALI NETTE (SCorr N+SCap n) , , ,94 SFIN 13 SALDO FINANZIARIO (EF N-SF N) , , ,06 OB DIFF OBIETTIVO PROGRAMMATICO ANNUALE SALDO FINANZIARIO 2013 (determinato ai sensi dei commi da 2 a 6 dell'art. 31, legge n. 183/2011) DIFFERENZA TRA IL RISULTATO NETTO E OBIETTIVO ANNUALE SALDO FINANZIARIO (3) (SFIN 13- OB) , , ,06 0,00 0,00 0,00 Nella tabella dimostrativa sono riportate: Per le entrate e le spese correnti: i dati previsionali di competenza, tenuto conto dei fondi istituiti che, alla chiusura dell esercizio, costituiranno economia di spesa Per le entrate in conto capitale: la previsione delle riscossioni al 31/12/2013 in conto competenza ed in conto residui. Per le spese in conto capitale: il limite massimo dei pagamenti (in conto competenza ed in conto residui) possibili, nel rispetto degli obiettivi del patto. Dopo l operazione di assestamento, il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità è assicurato quindi mantenendo i pagamenti del titolo 2 entro il limite massimo di ,69, al netto delle spese derivanti dalla concessione di crediti, in linea con il piano dei pagamenti approvato dall amministrazione. 18

21 Il Limite all indebitamento L art. 204, c. 1 del TUEL D.lgs. 18/8/2000, n. 267, per ultimo modificato dall'art. 11-bis, comma 1, D.L. 28/06/2013, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla L. 09/08/2013, n. 99, stabilisce che il Comune può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207 dello stesso Decreto (Fidejussioni), al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera l'8% per gli anni 2012 e 2013 e il 6% a decorrere dall'anno 2014 delle entrate relative ai primi tre titoli desunte dal rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui. L interpretazione autentica del dettato, di cui all art. 16, comma11 del D.L. 06/07/2012 n. 95 (Legge di conversione con mod. 135/2012), chiarisce che l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato, qualora sia rispettato il limite nell'anno di assunzione del nuovo indebitamento. Il comma 4 dell art. 207 del TUEL D.lgs. 18/8/2000, n. 267, stabilisce inoltre che gli interessi annuali relativi alle operazioni di indebitamento garantite con fidejussione concorrono alla formazione del limite di cui al comma 1 dell'articolo 204 e non possono impegnare più di un quinto di tale limite. Il Collegio, prendendo atto dei valori del Bilancio 2013, attesta che la norma è rispettata, come dimostrato dalla tabella sotto riportata. ART. 204 COMMA 1-11-bis, comma 1, D.L. 28/06/2013, n. 76 Entrate di parte corrente accertate (titoli I, II, III del conto consuntivo 2011) ,62 Interessi passivi su mutui in ammortamento nell'anno cui si riferisce il presente bilancio, al netto dei contributi statali o regionali in conto interessi ,00 Idem come sopra per le fideiussioni ,18 Totale Interessi su operazioni di indebitamento ,18 Incidenza degli interessi relativamente al Bilancio ,77% In relazione alla previsione del Bilancio Pluriennale di finanziamento delle spese di investimento senza ricorrere all indebitamento, sono rispettati anche i vincoli degli anni 2014 e 2015 Incidenza degli interessi relativamente al Bilancio ,67% Incidenza degli interessi relativamente al Bilancio ,57% 19

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