ANALISI STORICA. Una visita agli ospiti del Quirinale attraverso i loro francobolli. di Claudio Baccarin

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1 ANALISI STORICA Presidenziale N oblesse oblige. È toccato a papa Francesco, festeggiato il 2 maggio con un valore da 70 centesimi celebrativo della sua elezione al soglio petrino, tenere a battesimo Italiana suddiviso in presidenze il secondo capitolo di Giorgio Napolitano, rieletto Capo dello Stato il 20 aprile con 738 voti. Un inedito secondo mandato di cui dovranno tenere conto anche gli editori dei cataloghi. Inoltre, in base alla proposta che il presidente Danilo Bogoni ha formulato all ex ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il secondo settennato di Napolitano (scelto la prima volta il 10 maggio 2006 con 543 voti) potrebbe lica destinata proprio a sottolineare, d ora in poi, l insediamento degli inquilini del Quirinale, in analogia con cesco. La proposta potrebbe essere raccolta ora dal nuovo ministro Flavio Zanonato, che di Napolitano è buon amico e che tra l altro è stato per oltre quindici anni sindaco di Padova, città in cui il presidente ha conseguito, al termine dell anno scolastico , la maturità classica al liceo Tito Livio. Sintesi plastica. così immediato e plastico i trent anni della nostra Repubblica : sono le parole che Giovanni Spagnolli, all epoca presi- lettino illustrativo dell emissione che il primo giugno 1976 ha celebrato il Italiana. Ma più che al valore da 100 lire, in cui Emidio Vangelli ha imma- Una visita agli ospiti del Quirinale attraverso i loro francobolli di Claudio Baccarin ginato uno sventolio di tricolori all annuncio del risultato del referendum istituzionale, Spagnolli fa riferimento al taglio da 150 lire che immortala i primi sei capi dello Stato. Sullo sfondo del palazzo del Quirinale, ecco Enrico De Nicola, capo eletto dall Assemblea Costituente il 28 giugno 1946 (con 396 voti su 501 presenti), e di Luigi Einaudi (Pli), eletto l 11 maggio 1948 con 518 voti centro il bozzettista A. Ferrari ha ritratto Giovanni Gronchi (Dc), eletto capo dello Stato il 29 aprile 1955 con 658 preferenze su 883 votanti, e Antonio Segni (Dc), eletto il 6 maggio 1962 con 443 preferenze su 837 votanti. Segni, colto da grave malattia, si dovrà dimettere nell agosto 1964 lasciando a Giovanni Merzagora le funzioni di supplente. Il successivo 28 dicembre Giuseppe Saragat (Psdi), Giovanni Leone (Dc), eletto il 24 dicembre 1971 con 518 voti su 1003 grandi elettori. Vivi e vegeti. La curiosità è rappresentata dal fatto che tre dei sei personaggi ritratti sul francobollo presidenziale erano viventi all epoca dell emissione: si tratta di Gronchi (il cui nome è legato al francobollo più il 205 lire rosa lilla messo in vendita il 3 aprile 1961 e ritirato nel pomeriggio dello stesso giorno), scomparso il 17 ottobre 1978; di Saragat, deceduto l 11 giugno 1988; di Leone, morto il 9 novembre I più e i meno. Ma l economista Luigi Einaudi compare da solo in altri due francobolli: nel valore da 50 lire, emesso il 23 marzo 1974 per il centenario della nascita, e nel commemorativo da 60 centesimi in vendita dal 2 luglio 2012 (ma il 50 della scomparsa si sarebbe dovuto in realtà celebrare il 30 ottobre 2011). Nell annus horribilis 1978, caratterizzato dall assassinio di Aldo Moro, olo VI e Giovanni Paolo I) e dalle dimissioni di Leone (15 giugno), spunta la stella di Alessandro Pertini (Psi), N 26 - GIUGNO 2013 L ARTE DEL FRANCOBOLLO 3

2 RibaltaPresidenziale luglio, con 832 voti su 998 votanti. Il presidente partigiano campeggia, con l immancabile pipa tra le mani, sul valore da 750 lire emesso il 25 settembre 1996, in occasione del centenario della nascita. Non hanno invece ricevuto tributi to. A cominciare da Francesco Cossiga (Dc), eletto il 24 giugno 1985 con 752 preferenze su 978 voti: nato il 26 luglio 1928, il picconatore è scomparso il 17 agosto La galleria dei presidenti continua con Oscar Luigi Scalfaro (Dc), eletto il 25 maggio 1992 con 672 voti su 1002: novarese, nato il 9 settembre 1918, è deceduto il 29 gennaio Senatore a vita è Carlo Azeglio Ciampi, 92 anni, maggio 1999 (con 707 voti su 1010). Il primo di tutti. Nella galleria dei capi dello Stato va inserito a pieno titolo anche Alcide De Gasperi (Dc) che il 12 giugno 1946, in qualità di presidente del Consiglio, assunse anche le funzioni di capo provvisorio L uomo politico trentino è ricordato sul francobollo da 200 lire emesso il 3 aprile 1981 per il centenario della nascita (il bollettino illustrativo porta la sidente del Consiglio nazionale della Democrazia cristiana). Inoltre sul valore di posta prioritaria da 62 centesimi uscito il 9 novembre 2005 per il cinquantenario della morte (il ricordo stato curato dal senatore a vita Giulio Andreotti). I bollettini presidenziali. Non - latelia e i presidenti dimenticati. Qualche esempio? Già il 10 dicembre 1972 Oscar Luigi Scalfaro, all epoca ministro della Pubblica istruzione del secondo governo Andreotti, presentò il valore da 25 lire celebrativo della XIV Giornata del Francobollo, dedicata per l occasione all autocorriera. Attualmente scriveva il futuro capo dello Stato circa automezzi di linea per viaggiatori sono utilizzati anche per il trasporto della posta, da e per paesi ubicati nell entroterra nazionale. Con la giacca di presidente del Consiglio dei ministri, Francesco Cossiga commentò invece, il 18 ottobre 1980, l emissione del 320 lire celebrativo di Filippo Mazzei sottolineando il contributo offerto dal medico toscano, amico e consigliere di Thomas Jefferson, all elaborazione della Dichiarazione d Indipendenza e della costituzione degli Stati Uniti d America. Nelle vesti di ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione ottobre 1998, il bollettino illustrativo del francobollo da 800 lire celebrativo della Giornata dell Europa a Italia 98: Avere la stessa moneta, simbolo della sovranità e dell identità nazionale, è come parlare la stessa lingua. L euro è dunque una conquista di libertà per i cittadini europei. Il - a corredo del foglietto da 60 centesimi emesso il 17 marzo 2011: Il francobollo celebrativo del 150 anniversario dell Unità d Italia emesso da Poste Italiane costituisce un utile stimolo a valorizzare tutto quel che ci unisce come nazione. E ancora: Anche così i francobolli si confermano, nonostante le innovazioni tecnologiche dei nostri tempi, come piccoli ma densi messaggi rappresentativi della storia e della cultura del nostro Paese. Una gara di emissioni. Ma quanto a francobolli (ordinari, aerei ed espressi) è Ciampi che batte tutti. La prima presidenza Napolitano, che avvio il 20 maggio 2006 con i campionati mondiali a squadre di scacchi il 5 aprile con il foglietto per l editto di Milano, BF79 non supera però la presidenza Ciampi, che rimane la il Milan campione d Italia al 2956, posta prioritaria da 1,40 con millesimo Ma contando sul secondo mandato l attuale inquilino del Quirinale può facilmente raggiungere la testa della graduatoria. In questa presidenza Scalfaro (415 francobolli: dal n. 2038, stabilimento balneare di Viareggio del 30 maggio 1992, al 2451, cinquantenario del Consiglio d Europa del 5 maggio 1999). A seguire la presidenza Pertini (313 francobolli: dal n. 1424, Arte italiana, quinta serie del 12 luglio 1978, al 1736, Bach e Bellini del 22 giugno 1985). E poi la presidenza Cossiga (302 francobolli: dal n. 1737, castello di Scilla del 25 luglio 1985, al 2037, Milan campione d Italia ). Meno affollata la presidenza Leone, benché forte di 258 francobolli (dal n. 1166, Giovanni Verga del 27 gennaio 1972, al 1423, Informazione fotogra- Considerate come un unicum, le presidenze De Nicola-Einaudi hanno ai 15 valori della Democratica emessi in periodo repubblicano, si parte dal si arriva al 778, denuncia dei redditi del 15 marzo 1955, più 16 aerei). Più contenuta la presidenza Saragat con 178 valori: dal n. 990, ventennale della Adorazione dei Magi del 10 dicembre 1971, più 2 aerei. Ammontano viceversa a 170 i francobolli usciti durante la presidenza Gronchi (dal n. 779, 4 congresso mondiale del petrolio del 6 giugno 1955, al 937, cinquantenario della morte di Giovanni Pascoli del 6 aprile 1962, più 8 aerei e 3 espressi). La malattia del presidente Segni per la precisione: dal n. 938, Antonio Pacinotti del 12 giugno 1962, al 989, Giornata del francobollo del 6 dicembre 1964, più 2 aerei) le emissioni legate al mandato più breve della storia repubblicana, solo due anni e mezzo. All estero. Ci sarebbe poi da considerare la presenza dei nostri Presi- di altri Paesi, sia in occasione di visite di Stato ai tempi in cui rappresentavano un evento eccezionale sia per altre motivazioni, ad esempio Luigi Einaudi e Alcide De Gasperi celebrati da San Marino come Maestri di libertà. Ma è una ricerca piuttosto complessa sui cataloghi di mezzo mondo, che lascio a chi vuole divertir- 4 L ARTE DEL FRANCOBOLLO N 26 - GIUGNO 2013

3 LA STORIA NASCOSTA NEI BOLLI L a Detronizzata Re Vittorio Emanuele II giunse a Roma nel luglio del 1871 unitamente alla propria corte in concomitanza al trasferimento della capitale nella città eterna da Firenze, che ne era stata la precedente sede dal maggio del 1865 al giugno del Insediata la corte nel palazzo del Quirinale, lasciato libero da Pio IX subito dopo l occupazione della città nel settembre 1870 da parte delle truppe italiane, i responsabili del Ministero della Real Casa (l organo deputato alla gestione amministrativa degli affari generali del Re e della casa regnante istituito nel novembre del 1856) non ravvisarono la necessità di vio e la ricezione della corrispondenza in partenza dal Palazzo reale o ad esso diretta. Del resto nemmeno durante la tale necessità, tant è che le lettere che partivano dalla Real Casa erano ap- Al Quirinale c é anche un ufficio postale. Che però si trova da tutt altra parte di Emilio Simonazzi di cui recavano il bollo nominativo a un cerchio semplice e l eventuale annullo numerale a punti 12, come nel caso della lettera illustrata in questa pagina, spedita a Torino il 20 gennaio 1867 e da lì ritornata a Firenze due mesi più tardi, il 19 marzo, perchè Non domandata, come riporta il bollo lineare appostovi al verso. Per oltre un quarantennio da parte della Real Casa si continuò a ritenere postale dedicato e la corrispondenza in partenza o in arrivo transitava per stito nel palazzo della Posta centrale eretto fra il 1877 e il 1879 nella vicina piazza San Silvestro o presso i più vici- ROMA SUCCURSA- LE 10 in via dei Serpenti o di ROMA 13 (MINISTERO DELLA GUERRA) in via XX Settembre, come attesta la lettera in franchigia inoltrata al Ministro dell Interno nel gennaio del 1912, illustrata alla pagina seguente. Fintanto che il Decreto ministeriale del 10 marzo 1913, non stabilì che è istituito con effetto dal 1 marzo 1913 nel Real Casa e di quel Ministero con la denominazione di Roma Quirinale. Istituzione quest ultima di cui il 1 marzo di quest anno è stato celebrato Lettera spedita dalla Real Casa ai tempi in cui il Re godeva ancora della franchigia postale illimitata in arrivo, ma doveva affrancare come chiunque altro le corrispondenze che spediva N 26 - GIUGNO 2013 L ARTE DEL FRANCOBOLLO 45

4 L acasa Detronizzata il centenario con l emissione di una busta postale da 70 centesimi riproducente, oltre che la facciata del Palazzo del Quirinale, anche una serie di in questione, riprodotti in parte sulla fronte della busta e in parte al retro, come si può osservare qui sotto. Occorre precisare che l indicazione riportata nel testo del decreto ministe- nel Palazzo del Quirinale in quanto i locali erano e sono ubicati tuttora nel Palazzo Sant Andrea in via del Quirinale, al tempo sede degli uf- alla Porta Giardini che si apre a metà della cosiddetta manica lunga che delimita il lato est del Palazzo del Quirinale vero e proprio. La busta del centenario spedita in raccomandazione da Roma Quirinale il primo giorno Lettera spedita dalla Real Casa quando da tempo ormai la franchigia era ammessa anche in partenza, ma il Re, la famiglia reale e la corte non disponevano ancora di un ufficio postale sotto casa Palazzo che per tutto il periodo della monarchia fece parte della dotazione della stessa, ma che con l avvento della Repubblica transitò nel Demanio dello Stato, sia pur continuando a ospitare al proprio interno, come già che da qualche anno è tornato a essere nella disponibilità della Presidenza, che vi ha allestito il proprio Archivio storico. postale venne dotato di un bollo del tipo guller a un cerchio con lunette, recante le diciture ROMA nella parte superiore e QUIRINALE in quella sottostante, bollo che campeggia con superiore sinistra sul fronte della ricordata busta postale. Identica dicitura fu riportata a stampa sulle etichette per raccoman- regolarmente in franchigia al Ministro dell Interno il 31 agosto 1913, una delle date più antiche di utilizzo di tale bollo sin ora a me note. Occorre ricordare che in base alla legislazione postale, a partire dal 1 gennaio 1875, secondo quanto dispo- famiglia reale la franchigia completa su tutta la corrispondenza; mentre per il Ministero della Real Casa la franchigia postale venne concessa dal maggio del postale ROMA/QUIRINALE rimase immutata per quasi due decenni, sino al febbraio 1932 allorquando il bollo, 46 L ARTE DEL FRANCOBOLLO N 26 - GIUGNO 2013

5 L etichetta di raccomandazione intestata all ufficio postale del Quirinale nella versione su carta rosa in uso per le corrispondenze di servizio sempre a un cerchio con lunette, iniziò a recare la dicitura ROMA/REAL CASA dall esigenza di meglio precisare la connessione con il Ministero della Real Casa, come peraltro in effetti era, ma anche dalla necessità di evitare ogni possibile equivoco nominalistico con l agenzia postale istituita nel dicembre del 1929 presso l Hotel Quirinale della vicina via Nazionale, che essendo dotata di un bollo annullatore dalla dicitura ROMA/(AGENZIA HO- TEL QUIRINALE) aveva creato inconvenienti nell instradamento della corrispondenza. Per lungo tempo poi non vi furo- lettera qui sotto, spedita in franchigia cipessa di Piemonte e recante il bollo ROMA/REAL CASA. Erano tuttavia già giunti i tragi- altresì a venire al pettine i tanti nodi Lettera di un membro della famiglia reale spedito dall ufficio postale della Real Casa e recante il particolare bollo di CARTEGGIO REALE (in questo caso il n. 5) e il contrassegno ovale di franchigia irrisolti di una dissennata politica che ben presto portò l Italia al disastro e la Allorquando nel settembre del con gli Alleati da parte del governo Badoglio, il re Vittorio Emanuele III lasciò precipitosamente Roma diretto a Pescara per raggiungere poi Brindisi, Roma rimase in balia delle forze militari tedesche ed il palazzo del Quirinale, privo della presenza istituzionale del Re ancorchè presidiato da quanti vi lavoravano per evitare che dovesse subire danneggiamenti. Cartolina illustrata che mostra via Nazionale e l Hotel Quirinale, spedita dall agenzia postale istituita nello stesso albergo il 2 dicembre 1929 e dotata di apposito bollo a date, applicato insolitamente con inchiostro rosso su rosso N 26 - GIUGNO 2013 L ARTE DEL FRANCOBOLLO 47

6 L acasa Detronizzata Mussolini nel frattempo, liberato dai tedeschi al Gran Sasso e trasferitosi sul Lago di Garda a Salò, dette vita alla Repubblica Sociale Italiana, la R.S.I., che da subito impose che tutti i simboli reali dovessero essere cancellati. versione verso tutto ciò che potesse in qualche modo richiamare la monar- re traditore si riverberò anche nel settore postale ed infatti sin dai primi provvedimenti in materia di poste è possibile individuare disposizioni tese a far obliterare tutti gli emblemi dell ex-casa regnante e la parola Regie su buste di servizio, stampati, insegne, cassette di impostazione e che nel contempo si provvedesse a scalpellare in tal senso i bolli e i suggelli. Disposizioni queste che vennero reiteratamente riproposte dalle autorità postali, come ebbe modo di riportare Renzo Rossignoli nell articolo Monarchia durante la R.S.I., pubblicato Due cancellature insieme: il bollo scalpellato dell ufficio postale del Quirinale, da cui la real Casa è fuggita, apposto su un francobollo in cui l effigie reale è stata cancellata mediante soprastampa con fascio e dicitura indicante il nuovo Stato Con il rientro al Palazzo del Quirinale del Principe Umberto nelle nuova veste di Luogotenente generale del Regno, subito dopo la liberazione della città da parte degli Alleati nel stale riacquistò la denominazione di I tre classici bolli del periodo prebellico su una corrispondenza spedita dall ufficio postale del Quirinale a guerra conclusa, nell ultimo anno di monarchia in Italia Filatelia. Fu in base a tali disposizioni che done la parola REAL, così da ridurlo come risulta nella riproduzione del frammento con un francobollo della serie Imperiale sovrastampato dalla Repubblica Sociale ed annullato con il citato bollo ROMA/... CASA in data ROMA/REAL CASA come vediamo in questa lettera spedita dall Aiutante di Campo del Luogotenente generale - - cento anni di distanza dalla sua isti- ROMA QUIRINALE. 48 L ARTE DEL FRANCOBOLLO N 26 - GIUGNO 2013