COMUNE di NOICÀTTARO I. M. U. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA SERVIZIO TRIBUTI SETTORE FINANZE E TRIBUTI

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1 COMUNE di NOICÀTTARO SETTORE FINANZE E TRIBUTI SERVIZIO TRIBUTI I. M. U. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Approvato con atto del Consiglio Comunale n. 48 del

2 I N D I C E Art. 1 Oggetto del regolamento Pag. 3 Art. 2 Soggetti passivi dell imposta Pag. 3 Art. 3 Aree fabbricabili condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli Pag. 3 Art. 4 Abitazione principale e pertinenze Pag. 4 Unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie nonché Art. 5 alloggi assegnati agli istituti pubblici Pag. 4 Art. 6 Valore aree fabbricabili Pag. 5 Art. 7 Fabbricati inagibili o inabitabili e di interesse storico artistico Pag. 5 Art. 8 Esenzioni Pag. 6 Art. 9 Modalità di versamenti e differimenti Pag. 6 Art. 10 Dichiarazioni Pag. 7 Art. 11 Funzionario Responsabile Pag. 7 Art. 12 Disciplina dei controlli Pag. 7 Art. 13 Accertamento Rinvio - Riscossione - Contenzioso - Sanzioni Rimborsi Pag. 8 Art. 14 Rinvio Pag. 8 Art. 15 Entrata in vigore Pag. 8 2

3 Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente Regolamento, adottato nell ambito della potestà regolamentare prevista dagli articoli 52 e 59 del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, disciplina l applicazione dell Imposta Municipale Propria di cui all art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 e dagli art. 8 e 9 del D. Lgs. 14 marzo 2011, n Per quanto non previsto da presente regolamento si applicano le disposizioni di legge vigente. Art. 2 Soggetti passivi dell imposta 1. Soggetti passivi dell Imposta Municipale Propria sono i proprietari di immobili, inclusi i terreni e le aree fabbricabili, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l attività d impresa, ovvero i titolare di diritto reale, di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. Nel caso di concessione di aree demaniali, soggetto passivo è il concessionario. Per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo è il locatore a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto. Art. 3 Aree fabbricabili condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli 1. Al fine dell applicazione delle disposizioni contenute nel secondo periodo della lettera b) del comma 1 dell art. 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, sono considerati non fabbricabili i terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli a titolo principale, mediante l esercizio di attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura ed all allevamento di animali, alla seguente condizione: - il soggetto passivo dell I.M.U. deve essere coltivatore diretto o imprenditore agricolo a titolo principale, iscritto al Registro delle Imprese Agricole e negli appositi elenchi comunali previsti dall art. 11 della legge 09 gennaio 1963, n. 9, con obbligo di assicurazioni per invalidità, vecchiaia e malattia. La cancellazione dai predetti elenchi ha effetto dal primo gennaio dell anno successivo. 2. L agevolazione suddetta deve essere comunicata entro il termine di presentazione della 3

4 dichiarazione relativa all anno in cui sussiste tale condizione e decade con il cessare della condizione sopra richiamata, con l obbligo da parte del medesimo di dare comunicazione al Comune. Art. 4 Abitazione principale e pertinenze 1. Si intende per abitazione principale l immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Si precisa che, per aver diritto alle agevolazioni, le due condizioni devono necessariamente sussistere. 2. Per pertinenze dell abitazione si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all unità ad uso abitativo. 3. Si considera direttamente adibita ad abitazione principale l unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. 4. Si considera direttamente adibita ad abitazione principale l unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato iscritti nell AIRE, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata. Art. 5 Unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie nonché alloggi assegnati agli istituti pubblici 1. Per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, nonché per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari, si applica la detrazione prevista per l abitazione principale. Alle stesse non spettano le maggiori detrazioni per i figli, trattandosi di immobili posseduti da persone giuridiche. 2. Per le fattispecie di cui al comma precedete il Comune può ridurre l aliquota di base fino allo 0,4 per cento con provvedimento da parte del Consiglio Comunale. 3. Il versamento va effettuato interamente a favore del Comune in quanto non trova applicazione la riserva a favore dello Stato. 4

5 Art. 6 Valore aree fabbricabili 1. Fermo restando che il valore delle aree fabbricabili è quello venale in comune commercio al 01 gennaio dell anno d imposizione, come stabilito dal comma 5 dell art. 5 del decreto legislativo 504/92, nell intento di ridurre al massimo l insorgenza del contenzioso, la Giunta Comunale, su proposta dell Ufficio Urbanistico d intesa con l Ufficio Tributi fissa i valori venali delle aree fabbricabili, per zone omogenee e per grado di attuazione dello strumento urbanistico, ai fini del potere di accertamento IMU. 2. Detti valori devono essere deliberati entro i termini previsti da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione e, se approvati successivamente all inizio dell esercizio, purchè entro tale termine, esplicano efficacia dal 01 gennaio dell anno di riferimento. Qualora non deliberato diversamente, gli stessi valori si ritengono confermati anche per gli anni successivi. 3. Il Comune non procede all accertamento di maggiore valore delle aree fabbricabili qualora l imposta dovuta per le stesse sia tempestivamente versata sulla base di valori imponibili non inferiori a quelli stabiliti dalla Giunta Comunale ai sensi del su indicato 1 comma. 4. Qualora il contribuente abbia dichiarato il valore delle aree fabbricabili in misura superiore a quella che risulterebbe dall applicazione dei valori predeterminati ai sensi del 1 comma, al contribuente non compete alcun rimborso relativamente all eccedenza d imposta versata a tale titolo. Art. 7 Fabbricati inagibili o inabitabili e di interesse storico artistico 1. L imposta è ridotta del 50 per cento: - per i fabbricati di interesse storico o artistico di cui all articolo del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; - per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati a nessun titolo, limitatamente al periodo dell anno durante il quale sussistono tali condizioni e si applica soltanto alle unità immobiliari per le quali persiste una inutilizzabilità strutturale e cioè in questi casi: a) per i quali è stata emessa ordinanza sindacale di demolizione o ripristino atta ad evitare danni a cose o persone; 5

6 b) nei quali solai tetti di copertura, muri pilastri od altre strutture verticali e orizzontali hanno subito gravi lesioni che possono costituire pericolo a cose o persone; 2. L inagibilità o l inabitabilità deve consistere in un degrado fisico sopravvenuto (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente) non superabile con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 3. Non costituisce motivo di inagibilità o inabitabilità il mancato allacciamento agli impianti di fornitura acqua, gas, luce elettrica, fognatura. 4. Per ottenere le agevolazioni di cui al precedente comma 1, riservate alla competenza del responsabile del servizio, gli interessati dovranno produrre apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15, con allegata idonea documentazione al fine di ottenere il beneficio ed avrà decorrenza dalla data in cui viene presentata. Art. 8 Esenzioni 1. L'esenzione di cui all'articolo 7 comma 1, lettera i), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, concernente gli immobili utilizzati da enti non commerciali, si applica soltanto ai fabbricati ed a condizione che gli stessi, oltre che utilizzati, siano anche posseduti dall'ente non commerciale utilizzatore a titolo di proprietà o di diritto reale di godimento od in qualità di locatario finanziario. Art. 9 Modalità di versamenti e differimenti 1. Le modalità di riscossione e di versamento sono previste dalla legge. 2. Nel caso di versamenti eseguiti da un contitolare per conto degli altri si considerano regolarmente eseguiti i pagamenti effettuati, anziché separatamente da ciascun contitolare per la parte corrispondente alla propria quota di possesso, cumulativamente per i versamenti da uno qualsiasi di essi anche per conto degli altri. 3. I termini per i versamenti di cui ai commi precedenti, sono differiti di 30 giorni nel caso in cui il contribuente sia stato colpito, nei dieci giorni precedente la scadenza per il pagamento, da lutto di famiglia per la morte di un convivente o di un parente entro il 2 grado. 4. Ai sensi dell art. 59, primo comma, lettera o) del D. Lgs. 446/1997 il Sindaco nel caso di calamità naturali di grave entità può stabilire con proprio provvedimento motivato il 6

7 differimento del versamento dell I.MU. Art. 10 Dichiarazioni 1. I soggetti passivi devono presentare la dichiarazione entro 90 giorni dalla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell imposta, redatta secondo il modello approvato con decreto ministeriale. 2. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell imposta dovuta. 3. Restano ferme le dichiarazioni presentate ai fini dell imposta comunale sugli immobili, in quanto compatibili. Art. 11 Funzionario responsabile 1. La Giunta Comunale designa un Funzionario Responsabile a cui sono attribuiti i poteri per l esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale relativa all Imposta Municipale Propria. Pertanto, il Funzionario Responsabile. Il predetto Funzionario sottoscrive i ruoli, le richieste, gli avvisi di liquidazione e di accertamento ed i relativi provvedimenti e dispone i rimborsi. 2. La designazione del Funzionario Responsabile è comunicata alla Direzione Centrale per la Fiscalità Locale del Ministero delle Finanze, entro sessanta giorni dalla nomina. Art. 12 Disciplina dei controlli 1. Con deliberazione annuale della Giunta Comunale sono fissati gli indirizzi per le azioni di controllo, sulla base delle potenzialità della struttura organizzativa e di indicatori di evasione e di elusione per diverse tipologie di immobili. 2. La Giunta Comunale ed il Funzionario Responsabile della gestione del tributo curano il potenziamento dell attività di controllo mediante collegamenti con i sistemi informativi dell Agenzia delle Entrate e con altre banche dati rilevanti per la lotta all evasione. 3. La giunta Comunale verifica inoltre le potenzialità della struttura organizzativa, disponendo le soluzioni necessarie agli uffici per la gestione del tributo ed il controllo 7

8 all evasione, perseguendo obiettivi di equità fiscale. Art. 13 Accertamento - Riscossione - Contenzioso - Sanzioni - Rimborsi 1. Per l accertamento, riscossione, contenzioso, sanzioni e rimborsi, si fa riferimento alle norme contenute dal vigente Regolamento generale per la disciplina delle entrate Comunali. Art. 14 Rinvio 1. Per quanto non specificatamente ed espressamente previsto dal presente Regolamento si rinvia alle norme legislative inerenti l imposta municipale propria in base agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e dell art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni con la legge 22 dicembre 2011, n. 214, ed alla legge 27 luglio 2000, n. 212 Statuto dei diritti del contribuente. Art. 15 Entrata in vigore 1. Il presente regolamento entra in vigore dal 1 gennaio