BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Mercoledì 02 gennaio 2013 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

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1 Anno XLIII N. 1 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 1 Serie Ordinaria - Mercoledì 02 gennaio 2013 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 28 dicembre n. IX/4597 Attuazione della d.g.r. 6 dicembre 2011, n Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2012 : abrogazione della d.g.r. 6 aprile 2001 n. 4141, Definizione ed adozione in provvisoria e sperimentale del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile Deliberazione Giunta regionale 28 dicembre n. IX/4615 Proroga del termine per la compilazione delle carte di esercizio e relativa vidimazione dei titoli in esse presenti nonchè per il rilascio dell attestazione annuale di cui all articolo 21 della l.r. 2 febbraio 2012 n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» Deliberazione Giunta regionale 28 dicembre n. IX/4619 Determinazioni in ordine ai piani di rinnovo del parco autobus adibito a servizi di trasporto pubblico locale approvati in attuazione del piano di riparto regionale 2009 finanziato ai sensi delle leggi 296/2006, art. 1, comma 1031, e 133/2008, art. 63, comma Deliberazione Giunta regionale 28 dicembre n. IX/4636 Manifestazione di favorevole volontà d intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al Progetto n. 4/2012. Comuni di Milano e Pero (MI). Progetto definitivo dei lavori del canale della Via d acqua, tratto sud: canale e collegamento darsena Expo- Fiera. Conferenza dei servizi permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Semplificazione e digitalizzazione Decreto dirigente unità organizzativa 28 dicembre n Bando «Impresa Digitale» per le micro, piccole e medie lombarde (d.d.u.o. 9 agosto 2012, n. 7286) Approvazione graduatoria D.G. Agricoltura Decreto dirigente unità organizzativa 20 dicembre n Misure fitosanitarie obbligatorie contro la diffusione di Erwinia Amylovora (colpo di fuoco batterico) in provincia di Como Decreto dirigente unità organizzativa 21 dicembre n Misure fitosanitarie obbligatorie contro la diffusione di Erwinia Amylovora (colpo di fuoco batterico) in provincia di Varese Decreto dirigente unità organizzativa 27 dicembre n Misure fitosanitarie obbligatorie contro la diffusione di Erwinia Amylovora (colpo di fuoco batterico) in provincia di Monza Brianza D.G. Commercio, turismo e servizi Decreto dirigente unità organizzativa 27 dicembre n Osservatorio del commercio: sistema informativo commercio - Atto ricognitivo della rilevazione dei punti di vendita effettuata con i comuni - Sezione riguardante il commercio al dettaglio in sede fissa autorizzato al 30 giugno G) PROVVEDIMENTI ALTRI ENTI Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di indirizzo - Delibera n. 20 del 22 novembre 2012 Presa d atto del d.p.r.l. n del 22 ottobre 2012 e della conseguente modifica della composizione del comitato di indirizzo Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 21 del 22 novembre 2012 Nomina del nuovo componente del comitato tecnico ex art. 8 dell accordo costitutivo, in rappresentanza della Regione Piemonte, in sostituzione dell ing. Giovanni Ercole Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 22 del 22 novembre 2012 Ratifica della quarta variazione al bilancio di previsione 2012, ai sensi dell art. 7, comma 2, lettera e) dell accordo costitutivo dell agenzia e dell art. 14 ter del regolamento di contabilità

2 2 Bollettino Ufficiale Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 23 del 17 dicembre 2012 Ratifica della quinta variazione al bilancio di previsione 2012, ai sensi dell art. 7, comma 2, lettera e) dell accordo costitutivo dell agenzia e dell art. 14 ter del regolamento di contabilità Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 24 del 17 dicembre 2012 Approvazione del bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale per gli esercizi finanziari 2013/ Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato diindirizzo - Delibera n. 25 del 17 dicembre 2012 Proroga della convenzione rep. 4115/2010 tra Regione Emilia-Romagna ed AIPo per l avvalimento nell esercizio delle funzioni in materia di navigazione interna Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 26 del 17 dicembre 2012 Approvazione schema di convenzione tra Regione Lombardia e AIPo nell ambito del progetto LIFE LIFE11/NAT/IT/188 Restoring connectivity in Po river basin opening migratory route for Acipenser naccarii and 10 fish species in Annex II CON. FLU.PO Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 27 del 17 dicembre 2012 Attività di vigilanza, gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria realizzazione delle opere di difesa idraulica (C.S.N.O. ed altre opere indicate nella convenzione di cui all accordo di programma per la difesa idraulica dell area metropolitana milanese) Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 28 del 17 dicembre 2012 Approvazione dello schema di convenzione tra AIPo e Regione Lombardia relativo alla progettazione e realizzazione della rete di monitoraggio remota e di sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni riguardante il rischio idraulico sull area metropolitana milanese Agenzia Interregionale per il fiume Po - AIPO - Atti del Comitato di Indirizzo - Delibera n. 29 del 17 dicembre 2012 Valutazione del lavoro svolto dal direttore nell anno

3 Bollettino Ufficiale 3 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 28 dicembre n. IX/4597 Attuazione della d.g.r. 6 dicembre 2011, n Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2012 : abrogazione della d.g.r. 6 aprile 2001 n. 4141, Definizione ed adozione in provvisoria e sperimentale del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile LA GIUNTA REGIONALE Vista la seguente normativa nazionale: l. 29 luglio 1975 n. 405 «Istituzione dei Consultori Familiari»; d.m. sanità 10 settembre 1998, n. 124 «Aggiornamento del decreto ministeriale 6 marzo 1995 concernente l aggiornamento del decreto ministeriale 14 aprile 1984 recante i protocolli di accesso agli esami di laboratorio e di diagnostica strumentale per la donna in stato di gravidanza e a tutela della maternità» che dispone l obbligatorietà della prescrizione delle prestazioni che può essere effettuata dai medici di cure primarie o dagli specialisti operanti presso le strutture accreditate, pubbliche o private; decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito in legge dall art. 1 c.1, legge 30 luglio 2010, n. 111 «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria»; decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza» con il quale, tra l altro si dispone che rientrano tra i livelli essenziali le prestazioni medico specialistiche, psicoterapeutiche, psicologiche, di indagine diagnostica alle donne, ai minori, alla coppia e alla famiglia, ivi comprese le famiglie adottive ed affidatarie, il supporto psicologico ai minori vittime di abusi; l. 1 ottobre 2012, n. 172 «Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell ordinamento interno.»; Viste le seguenti leggi regionali: 6 settembre 1976, n. 44 «Istituzione del servizio per l educazione sessuale, per la procreazione libera e consapevole, per l assistenza alla maternità, all infanzia e alla famiglia»;6 dicembre 1999, n. 23 «Politiche regionali per la famiglia»; 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; Richiamate le regole di sistema per il Servizio Sociosanitario regionale relative agli anni 2011 e 2012: d.g.r. 1 dicembre 2010 «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Sociosanitario regionale per l esercizio 2011 ed in particolare l allegato 17 che riconduce all interno dei consultori le attività di valutazione e preparazione delle famiglie all adozione ed all affido; d.g.r. 6 dicembre 2011, n «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio che all allegato15 oltre a prevedere l adeguamento del tariffario per le prestazioni consultoriali connesse al percorso adottivo e di affidamento, introduce l utilizzo del ricettario nazionale per i consultori privati accreditati, al fine di rendere tracciabile la prestazione erogata; Richiamate inoltre le seguenti deliberazioni della Giunta regionale: d.g.r. 6 aprile 2001 n. 4141, «Definizione ed adozione in provvisoria e sperimentale del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile» che, all allegato 1, identifica sperimentalmente: 1. le prestazioni socio sanitarie ad elevata integrazione e quelle di specialistica ambulatoriale e la loro tariffazione; 2. le funzioni non tariffabili e la loro remunerazione; d.g.r. 22 gennaio 2008, n «Determinazioni relative al sostegno delle attività dei consultori familiari pubblici e privati accreditati della Regione Lombardia» che ha consentito il potenziamento delle attività dei consultori familiari attraverso l incremento della remunerazione delle prestazioni non tariffabili nonché il potenziamento del personale; d.g.r. 19 marzo 2008, n «Attività dei consultori familiari pubblici e privati accreditati Attuazione della d.g.r. n. 6453/2008»con cui, tra l altro, vengono riadeguate le remunerazioni delle prestazioni sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria; d.g.r. 28. Luglio 2011, n «Ulteriori determinazioni in ordine all applicazione dell art. 17 c. 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111 in materia di compartecipazione alla spesa sanitaria»; d.g.r. 4 aprile 2012, n «Linee guida per l attivazione di sperimentazioni nell ambito delle politiche di welfare» con cui, tra l altro, i consultori pubblici e privati accreditati vengono individuati quale ambito di sperimentazione di azioni progettuali innovative; Ritenuto opportuno procedere ad un armonizzazione del tariffario regionale delle prestazioni consultoriali, di cui alla d.g.r. 4141/2001 con la normativa nazionale e regionale successivamente intervenuta, con particolare riferimento alle succitate deliberazioni di definizione delle regole di sistema per il Servizio Sociosanitario regionale relative agli anni 2011 e 2012; Dato atto che per l armonizzazione del tariffario regionale delle prestazioni consultoriali è stato costituito apposito gruppo tecnico di lavoro composto da funzionari di Regione Lombardia, ASL e gestori di consultori privati accreditati; Preso atto altresì, che il succitato gruppo tecnico ha analizzato la normativa nonché i dati di rendicontazione delle prestazioni con particolare riferimento all anno 2011 elaborando un documento utile alla razionalizzazione e aggiornamento del tariffario regionale; Ritenuto pertanto: di approvare l Allegato 1 «Tariffe relative a prestazioni socio sanitarie ad elevata integrazione sanitaria» e Allegato 2 «Prestazioni erogate in regime di esenzione dai consultori accreditati», parti integranti e sostanziali del presente provvedimento che raccoglie gli elementi pervenuti dal gruppo di lavoro; di abrogare la d.g.r. 6 aprile 2001 n. 4141, «Definizione ed adozione in provvisoria e sperimentale del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile»; di demandare l attuazione del presente provvedimento a successivi atti della Direzione Generale competente; Verificata da parte della Direzione Generale competente la compatibilità economica con le risorse disponibili sul capitolo del Bilancio 2013 per le attività sociosanitarie integrate; Stabilito di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, nonché la pubblicazione sul sito internet della Direzione generale famiglia, Conciliazione, Integrazione e solidarietà sociale ai fini della più ampia diffusione; A voti unanimi, espressi in forma di legge; DELIBERA 1. di approvare l Allegato 1 «Tariffe relative a prestazioni socio sanitarie ad elevata integrazione sanitaria» e Allegato 2 «Prestazioni erogate in regime di esenzione dai consultori accreditati», parti integranti e sostanziali del presente provvedimento che raccoglie gli elementi pervenuti dal gruppo di lavoro; 2. di abrogare la d.g.r. 6 aprile 2001 n. 4141, «Definizione ed adozione in provvisoria e sperimentale del tariffario delle prestazioni consultoriali in ambito materno infantile»; 3. di demandare l attuazione del presente provvedimento a successivi atti della Direzione Generale competente; 4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, nonché la pubblicazione sul sito internet della Direzione generale famiglia, Conciliazione, Integrazione e solidarietà sociale ai fini della più ampia diffusione. II segretario: Marco Pilloni

4 4 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 1 TARIFFE RELATIVE A PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE AD ELEVATA INTEGRAZIONE SANITARIA Note Codice tariffa Prestazione e descrizione TARIFFA -001 VISITA COLLOQUIO ( sino ad un massimo di 5 colloqui) Intervento per situazioni complesse. La visita colloquio è finalizzata ad una valutazione multidisciplinare integrata della richiesta, della situazione psicologica, sanitaria e sociale e della situazione familiare della persona, finalizzata a comprendere i bisogni espressi e non espressi e che giunga a formulare un progetto d intervento. Viene svolta da almeno due operatori, tra le figure professionali presenti in Consultorio, che sottoscrivono la registrazione in Cartella. Rientrano in questa tipologia di intervento le valutazioni dei singoli, delle coppie e delle famiglie, nonché le visite colloquio per le adozioni, l affido familiare e la tutela minori. Criteri: - è finalizzata ad aiutare l utente a meglio comprendere le proprie problematiche, - avviene in uno studio o in luogo comunque protetto che garantisca la riservatezza della comunicazione; - è preventivamente concordata fra operatore e utente, - il contenuto viene sinteticamente registrato sulla cartella personale dell utente, unitamente alla valutazione. - per le caratteristiche proprie della valutazione multidisciplinare integrata, deve essere svolta da due operatori con professionalità diverse - Non sono considerati visita colloquio le comunicazioni telefoniche, i colloqui svolti in modo informale, l attività di consulenza e altri accertamenti non strettamente connessi alla comprensione dei bisogni di cui l utente è portatore COLLOQUIO DI ACCOGLIENZA/ORIENTAMENTO (sino ad un massimo di 2 colloqui) Primo spazio di ascolto diversificato per accogliere ed orientare la domanda espressa dall utente. Viene svolto da un operatore tra le diverse figure professionali presenti nel CF. Non sono considerati colloquio di accoglienza/orientamento le comunicazioni telefoniche, i colloqui svolti in modo informale, l attività di consulenza e altri accertamenti non strettamente connessi alla comprensione dei bisogni di cui l utente è portatore Il contenuto del colloquio di accoglienza/orientamento viene sinteticamente registrato nella cartella personale dell utente 60,00 25,00 COLLOQUIO di consultazione, valutazione psicodiagnostica e sostegno Intervento finalizzato ad un approfondimento della situazione personale e relazionale, con finalità di consultazione, valutazione, e sostegno per problemi specifici dell area consultoriale ivi compresi gli interventi richiesti dall Autorità Giudiziaria. L intervento può connotarsi per le seguenti finalità: Consultazione: ( fino ad massimo di 4 colloqui) effettuata da ogni figura professionale presente nei consultori secondo le competenze proprie della professione. Spazio espressamente concordato di competenza di una specifica figura professionale, con la finalità di comprendere la domanda formulata, avere una cornice generale del problema (contesto e sintomo), riformulare la motivazione sottesa alla richiesta, indicare un eventuale progetto di intervento. Valutazione Psico-diagnostica (fino ad un massimo di 4 colloqui) effettuata da psicologo/ psicoterapeuta: oltre a quanto sopra, comprende una raccolta approfondita di anamnesi personale/familiare (transgenerazionale), approfondimento del funzionamento complessivo dell utente, restituzione del profilo e indicazione dell intervento necessario per affrontare/risolvere il problema presentato. Sostegno (massimo 10 colloqui) effettuato dagli operatori dell area psicologia, sociale, educativa: intervento rivolto al singolo utente/coppia/famiglia volto a fornire aiuto nelle situazioni di crisi. 30,00 30,00 30,00

5 Bollettino Ufficiale 5 Note Codice tariffa Prestazione e descrizione TARIFFA CONSULENZA FAMILIARE (sino ad un massimo di 8 colloqui) 30,00 Percorso guidato per la prevenzione e la ricerca della ricomposizione del conflitto di coppia, al fine di: favorire le relazioni nell ambito della famiglia, sostenere le famiglie in difficoltà sociali e culturali, prevenire situazioni di disagio e violenza nell ambito familiare e promuovere le risorse personali e relazionali; garantire uno spazio di incontro neutrale, nel rispetto della riservatezza, alle coppie o nuclei familiari in ordine alla sessualità, alla maternità e paternità responsabile, all educazione dei figli, alla promozione ed al mantenimento di equilibrati rapporti interpersonali. E svolto da personale laureato in discipline umanistiche, in psicologia, in scienze dell educazione, o diplomato in servizio sociale, o dal consulente familiare in possesso di riconoscimento MEDIAZIONE FAMILIARE (sino ad un massimo di 8 colloqui) Percorso guidato per la ricerca di accordi in caso di separazione o divorzio per: promuovere e sostenere la genitorialità messa a rischio dal conflitto coniugale garantire uno spazio di incontro neutrale nel rispetto della riservatezza, per affrontare tutti gli argomenti connessi alla separazione o il divorzio, garantire un contesto per cercare soluzioni comuni e reciprocamente accettabili in un clima di rispetto, dignità ed equità. E svolto dalle figure professionali in possesso di formazione specifica in mediazione familiare. 003 RELAZIONI COMPLESSE Stesura di relazioni Sono redatte da psicologi, assistenti sociali, laureati in scienze dell educazione, in particolare nelle seguenti aree tematiche: Adozione nazionale/internazionale Affido familiare Tutela dei minorenni (Tribunale per i minorenni, Tribunale ordinario) Interruzione volontaria della gravidanza di adulti Interruzione volontaria della gravidanza di minorenni Matrimoni tra minorenni Nullità presso tribunale ecclesiastico 004 INCONTRO DI GRUPPO CON UTENTI Incontro periodico multidisciplinare della durata minima di un ora, realizzato da almeno due operatori con un gruppo di almeno 4 utenti e sino ad un massimo di Finalizzato a discutere le difficoltà: familiari, genitoriali, dell infanzia e dell adolescenza, dell affido e dell adozione, quelle legate alla convivenza con soggetti anziani/disabili, nonché ad ogni altro aspetto che faciliti il benessere del nucleo familiare, in particolare nelle seguenti tematiche: educazione sessuale contraccezione prevenzione tumori menopausa gravidanza rapporto genitori-figli infanzia/adolescenza convivenza con soggetti anziani/disabili affido familiare adozione sostegno alla genitorialità altre tematiche specifiche (bullismo, gruppi di parola, ecc.) Può essere svolto da tutte le figure professionali presenti in consultorio. Criteri: - viene svolto con gruppi caratterizzati da problematiche comuni, - ogni gruppo deve prevedere almeno 2 incontri - gli operatori devono essere presenti in modo stabile durante gli incontri, - è concordato fra i partecipanti al gruppo e gli operatori, - non viene registrato su schede personali, ma prevede registrazione autonoma con l identificazione degli operatori e degli utenti. 005 VISITA AL DOMICILIO Visita di uno o più operatori al domicilio dell utente per la valutazione dell ambiente, del clima familiare e in relazione a situazioni particolari. Può essere svolta da tutte le figure professionali presenti in Consultorio. Viene svolta in accordo con l utente e registrata sulla scheda personale. 30,00 75,00 155,00 per gruppo di 4 persone + 2,00 per persona sino a 16 persone 60,00

6 6 Bollettino Ufficiale Note Codice tariffa Prestazione e descrizione TARIFFA 006 OSSERVAZIONE/SOMMINISTAZIONE TEST 50,00 Si intende: - Somministrazione test attraverso strumenti standardizzati (test, interviste, scale) Possono essere effettuati da psicologi/ psicoterapeuti. Comprende la lettura quali-quantitativa (scoring) nonché la sintesi diagnostica., - Osservazione specifica compresa la videoregistrazione. Può essere effettuata da psicologi, psicoterapeuti, laureati in scienze dell educazione ed educatori professionali. 007 INTERVENTI DI PSICOTERAPIA nelle aree di competenza consultoriale Interventi strutturati mirati alla cura dei disturbi psicologici e delle disfunzionalità relazionali, nell area di competenza consultoriale. Criteri: - Viene svolta da psicoterapeuti abilitati - Prevede l utilizzo di tecniche specifiche - La frequenza, la collocazione oraria e la durata sono prestabilite, anche se con modalità diverse, a seconda della psicoterapia considerata. - Gli interventi di psicoterapia si devono orientare di norma ad una ciclo di 10 sedute. - Le prestazioni vengono registrate nella cartella personale dell utente INTERVENTI DI PSICOTERAPIA RIVOLTA AL SINGOLO/COPPIA, NELLE AREE DI COMPETENZA CONSULTORIALE, 40, INTERVENTI DI PSICOTERAPIA RIVOLTA ALLA FAMIGLIA, NELLE AREE DI COMPETENZA CONSULTORIALE, 60, INTERVENTI DI PSICOTERAPIA DI GRUPPO, NELLE AREE DI COMPETENZA CONSULTORIALE, ATTIVITÀ CON ALTRI ENTI E SERVIZI 15,00 per seduta e per partecipante Incontri operativi mirati alla presentazione e alla discussione del caso, alla presa in carico, alla programmazione, al coordinamento e alla verifica del progetto di intervento incentrato sul singolo utente/famiglia. Avviene tra operatori del consultorio ed operatori di altri Enti/Servizi La prestazione può essere effettuata da tutte le figure professionali del consultorio: in sede 30, fuori sede 50,00 Criteri: - È un incontro programmato, è incentrato sul singolo caso. - I contenuti vengono registrati nella cartella personale dell utente. PREVENZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE Attività di accompagnamento ai processi di cambiamento dei comportamenti, volta ad aumentare il benessere del soggetto e a promuovere abilità per affrontare i compiti evolutivi, stimolando la consapevolezza di sé Comprende le funzioni di prevenzione ed educazione alla salute, rivolte alla popolazione, all interno di un programma concordato con l ASL. In particolare comprende programmi di prevenzione ed educazione nei seguenti ambiti: - Relazioni di coppia e familiari - Sostegno alla genitorialità - affettività e alla sessualità - contraccezione e procreazione responsabile - educazione alla salute in rapporto a malattie sessualmente trasmesse - preparazione alle diverse fasi della vita Criteri: - gruppi omogenei di utenti (max gruppo di 15/25 persone o gruppo classe) - incontri condotti da due operatori - incontri della durata di 90/120 minuti - almeno 2 incontri per ogni percorso di educazione alla salute fino a 500 utenti : 50,00 a utente da 501 utenti a 1000 : 40,00 a utente da 1001 utenti a 2000: 35,00 a utente

7 Bollettino Ufficiale 7 ACCESSO e TUTORING Insieme delle attività relative al primo accesso dell utente; comprende le informazioni telefoniche, colloqui informali di informazione, eventuale compilazione della scheda personale. Possono essere svolte da tutti gli operatori e le figure professionali presenti nel Consultorio familiare. sino a 500 utenti tra 501 e ,00 a utente oltre 2000 utenti ,00 Tariffe relative a prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale Codice Descrizione Tariffa 5794 CATETERISMO VESCICALE 8, BIOPSIA MIRATA DELLA PORTIO A GUIDA COLPOSCOPICA 27, INSERZIONE DI DISPOSITIVO CONTRACCETTIVO INTRAUTERINO (I.U.D.) 13, VISITA GENERALE 22,5 897C2 PRIMA VISITA UROLOGICA/ANDROLOGICA 22, COLPOSCOPIA 10, BIOPSIA DELLE PARETI VAGINALI 20, ECOGRAFIA OSTETRICA 44, ECOGRAFIA GINECOLOGICA 31, ANAMNESI E VALUTAZIONE, DEFINITE BREVI 17,9 8901Q VISITA UROLOGICA DI CONTROLLO 17, PRIMA VISITA GINECOLOGICA 22, VISITA GINECOLOGICA DI CONTROLLO 17, PRIMA VISITA OSTETRICA 22, VISITA OSTETRICA DI CONTROLLO 17, TRAINING PRENATALE 175, INSERZIONE DI DIAFRAMMA VAGINALE 9, INSERZIONE DI ALTRO PESSARIO VAGINALE 9, RIMOZIONE DI DISPOSITIVO CONTRACCETTIVO INTRAUTERINO 9, BIOPSIA MIRATA DELLA PORTIO A GUIDA COLPOSCOPICA 27, BIOPSIA DELLE PARETI VAGINALI A GUIDA COLPOSCOPICA 25, BATTERI ANTIBIOGRAMMA DA COLTURA (M.I.C.) 12, ESAME COLTURALE CAMPIONI APPARATO GENITOURINARIO 6, ES. CITOLOGICO CERVICO VAGINALE PAP test 12, ES. CITOLOGICO DA AGOASPIRAZIONE sede unica 48, ES. CITOLOGICO DA AGOASPIRAZIONE sedi multiple 66, PRELIEVO CITOLOGICO 2,9 992A INIEZIONE O INFUSIONE DI FARMACI SPECIFICI 9,5

8 8 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 2 PRESTAZIONI EROGATE IN REGIME DI ESENZIONE DAI CONSULTORI ACCREDITATI Fermo restando le esenzioni dalla partecipazione alla spesa previste dalla normativa vigente per reddito, patologie (se rispondenti all offerta di cura del consultorio) status o condizione di cittadino extracomunitario, sono esenti (Cod. Esenzione 90) le seguenti prestazioni erogate dai Consultori accreditati: 1. le prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria di cui all allegato 1 che vengono erogate senza obbligo di prescrizione su ricettario regionale da parte del MMG e/o medico specialista: Colloquio di accoglienza/orientamento Colloquio di consultazione Colloqui di valutazione psicodiagnostica Colloquio di sostegno Visita colloquio Consulenza familiare Mediazione familiare Osservazione/somministrazione test Relazioni complesse Incontri di gruppo con utenti Assistenza al domicilio Tutti gli interventi di psicoterapia nelle aree di competenza del consultorio Attività con altri enti e servizi sia in sede che fuori sede. 2. Le prestazioni sociosanitarie, di cui al punto precedente, che il Consultorio familiare eroga in attuazione ai Livelli essenziali di assistenza previsti dal DPCM 29/11/2001, in particolare per la Tutela dei minori, gli Affidi e le Adozioni, ivi comprese le prestazioni mediche specialistiche erogate per il rilascio delle certificazioni ai fini dell accertamento dell idoneità fisica e psichica dei coniugi che hanno presentato dichiarazione di disponibilità ad adottare al Tribunale per i Minorenni. 3. Le prestazioni specialistiche erogate all interno di campagne e screening realizzate in attuazione del piano sanitario regionale o comunque promossi ed autorizzati dalla regione: Prestazioni diagnostiche per la diagnosi precoce dei tumori (Pap test ogni tre anni donne di età compresa tra i 25 ed i 65 anni - Posizione ticket =90 e codice esenzione= D02). 4. Le prestazioni specialistiche erogate all interno di particolari programmi di prevenzione su tematiche consultoriali approvati dall ASL ed autorizzati dalla regione; 5. Tutte le prestazioni connesse alla gravidanza, di cui al DM Ministero della sanità : ecografia ostetrica per un massimo di tre, prima visita e di controllo ginecologico, prima visita e di controllo ostetrico. 6. Prestazioni correlate alle pratiche vaccinali obbligatorie o raccomandate. Per le prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale, anche se esenti dalla compartecipazione alla spesa (corresponsione ticket, è obbligatoria la prescrizione su ricettario regionale. Per la sola prima visita e le visite successive di controllo, relativamente all area materno-infantile (art. 51 ACN per la medicina generale 2005 e succ.), è previsto l accesso diretto senza la richiesta del Medico di Medicina Generale (o Pediatra di famiglia). In questo caso sarà il medico specialista, che eroga la prestazione, a prescriverla secondo le modalità di ricettazione previste dalla normativa vigente.

9 Bollettino Ufficiale 9 D.g.r. 28 dicembre n. IX/4615 Proroga del termine per la compilazione delle carte di esercizio e relativa vidimazione dei titoli in esse presenti nonchè per il rilascio dell attestazione annuale di cui all articolo 21 della l.r. 2 febbraio 2012 n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la Legge Regionale 2 febbraio 2010 n. 6 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere) e successive modifiche ed integrazioni, e in particolare l art. 21 commi 9 e 10 secondo i quali i Comuni (avvalendosi anche della collaborazione delle associazioni di categoria): annualmente verificano se il titolare di autorizzazione per il commercio su aree pubbliche abbia assolto agli obblighi amministrativi, previdenziali, fiscali ed assistenziali, rilasciando una «attestazione annuale»; devono rilasciare una carta di esercizio nominativa contenente gli elementi di identificazione personale degli operatori e i titoli autorizzatori utilizzati per lo svolgimento dell attività nell ambito del mercato, della fiera o in forma itinerante; Vista la DGR 3 dicembre 2008 n. 8/8570 «Determinazioni in merito all individuazione delle aree mercatali e fieristiche (art. 4, comma 2, L.R. 15/2000)»; Vista la DGR 25 novembre 2009 n. 8/10615 «Secondo provvedimento attuativo dell art. 4 della L.R. n. 15/2000 in materia di disciplina del commercio al dettaglio su aree pubbliche Modifiche e integrazioni alla DGR n. 8570/08»; Vista la DGR 13 gennaio 2010 n. 8/11003 «Modifica alla DGR 25 novembre 2009 n. 8/ Secondo provvedimento attuativo dell art. 4 comma 2 della Legge Regionale 21 marzo 2000 n norme in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche»; Vista la DGR 10 ottobre 2012 n «Modifica alla DGR 25 novembre 2009 n. 8/10615 «secondo provvedimento attuativo dell art. 4 comma 2 della legge regionale 21 marzo 2000 n norme in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche» con la quale si prevede che l attestazione annuale di cui all art. 21 comma 9 della L.R. 6/2010 sia prodotta entro il 31 dicembre di ciascun anno; Visto il DDG 28 marzo 2012 n (allegato A, punti B e D) con il quale si specifica che tutte le carte di esercizio di cui all art. 21 comma 10 della L.R. n. 6/2010 devono essere convertite in modalità telematica entro il 31 dicembre 2012; Preso atto che, alla data del 18 dicembre 2012: n. 673 Comuni si sono profilati per l accesso al sistema; n. 171 Comuni profilati non hanno ancora provveduto a vidimare alcun titolo; Considerato che è stato rilevato un sovraccarico su tutti i servizi presenti all interno della piattaforma MUTA, che ha comportato una limitazione della sua operatività; Considerata, pertanto, la difficoltà per l utenza di operare in modo performante sul sistema, con conseguente impossibilità di ottenere la carta di esercizio e l attestazione annuale informatizzate entro i tempi previsti; Sentite le associazioni di categoria e gli operatori del settore, che hanno riscontrato le problematiche sopra esposte; Dato atto che, solo per l anno 2012 (anno di attivazione del sistema informatico), si rende necessario prevedere una proroga del termine del 31 dicembre sopra indicato per la compilazione delle carte di esercizio e relativa vidimazione dei titoli in esse presenti, nonché per il rilascio dell attestazione annuale; Ritenuto opportuno disporre la proroga fino al 28 febbraio 2013, considerata l entità delle problematiche insorte; A voti unanimi, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di prorogare fino al 28 febbraio 2013 compreso, il termine già fissato nel 31 dicembre 2012 per la compilazione delle carte di esercizio e relativa vidimazione dei titoli in esse presenti, nonché per il rilascio dell attestazione annuale; 2. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Marco Pilloni

10 10 Bollettino Ufficiale D.g.r. 28 dicembre n. IX/4619 Determinazioni in ordine ai piani di rinnovo del parco autobus adibito a servizi di trasporto pubblico locale approvati in attuazione del piano di riparto regionale 2009 finanziato ai sensi delle leggi 296/2006, art. 1, comma 1031, e 133/2008, art. 63, comma 12 LA GIUNTA REGIONALE Visto il decreto legislativo 19 novembre 1997 n. 422 «Conferimento alle Regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale a norma dell art. 4 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 27 dicembre 2006 n. 296 «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)» che, al fine di realizzare una migliore correlazione tra lo sviluppo economico, l assetto territoriale e l organizzazione dei trasporti e favorire il riequilibrio modale degli spostamenti quotidiani in favore del trasporto pubblico locale attraverso il miglioramento dei servizi offerti, istituisce presso il Ministero dei trasporti un Fondo per gli investimenti destinato all acquisto di veicoli adibiti a tali servizi; Vista la legge 24 dicembre 2007 n. 244 «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge finanziaria 2008) che, all art. 1, comma 304, istituisce, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Fondo per la promozione e il sostegno del trasporto pubblico locale; le risorse del Fondo sono destinate alle finalità di cui all articolo 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, come modificato dal comma 306 della medesima Finanziaria 2008, e di cui all articolo 9 della legge 26 febbraio 1992, n. 211; Considerato che l art. 1, comma 1031, della legge n. 296/2006 stabilisce che le risorse siano finalizzate alla concessione di contributi nella misura massima del 75 % per l acquisto di veicoli come di seguito indicati: a) veicoli ferrori da destinare ai servizi di competenza regionale di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 19 novembre 1997 n. 422 e successive modificazioni; b) veicoli destinati a servizi su linee metropolitane, tranrie e filorie; c) autobus a minor impatto ambientale o ad alimentazione non convenzionale; d) elicotteri e idrovolanti destinati a un servizio minimo di trasporto pubblico locale per garantire collegamenti con isole minori con le quali esiste un fenomeno di pendolarismo; Visto il decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, in particolare l art. 63, comma 12 e 13; Viste: la legge regionale 11 dicembre 2006 n. 24 «Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell ambiente»; la legge regionale 4 aprile 2012 n. 6 «Disciplina del settore dei trasporti»; la deliberazione di Giunta regionale 7 novembre 2003 n. VII/14957 «Finanziamento per gli investimenti nel trasporto pubblico locale. Modifiche e integrazioni allo schema di accordo tra la Regione Lombardia e gli enti locali approvato con la d.g.r. n. VII/11141 del 14 novembre 2002 e n. VII/13109 del 23 maggio ( )»; la deliberazione di Giunta regionale 23 luglio 2004 n. VII/18356 «Accordo di programma tra la Regione Lombardia e il Comune di Milano per il rinnovo del parco autobus e per la realizzazione delle relative infrastrutture di deposito e rifornimento»; la deliberazione di Giunta regionale 30 dicembre 2009 n. VIII/10934 «Modifiche ed integrazioni all accordo di programma tra la Regione Lombardia e il Comune di Milano per il rinnovo del parco autobus e per la realizzazione delle relative infrastrutture di deposito e rifornimento approvazione dell ipotesi»; Richiamati: il decreto ministeriale 3 dicembre 2007 n che definisce il riparto tra le Regioni delle risorse di cui all art. 1, comma 1031, della legge n. 296/2006, assegnando a Regione Lombardia un finanziamento di ,00; la deliberazione 2 aprile 2008 n. VIII/6953 «Programma di acquisto di materiale rotabile per il trasporto pubblico locale ai sensi della legge 296/2006, art. 1, commi » con la quale la Giunta regionale ha autorizzato il finanziamento per il rinnovo del materiale rotabile automobilistico secondo i criteri e le procedure previste dalla d.g.r /2003 e 18356/2004 e definisce le caratteristiche di massima delle forniture e le risorse disponibili a valere sul sopra citato d.m. 4223/2007; la «Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Lombardia ai fini dell erogazione delle risorse previste dall art. 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007)», sottoscritta il 12 giugno 2008, con cui sono state determinate le modalità di erogazione del contributo di ,00 per l acquisto di veicoli nuovi; Richiamati altresì: il decreto ministeriale 18 maggio 2009 n. 413T che ha approvato il riparto delle risorse stanziate con l art. 63, comma 12, della legge n. 133/2008 per la finalità relativa all acquisto dei veicoli e che ha assegnato alla Regione Lombardia un finanziamento di ,00; la delibera di Giunta regionale 1 ottobre 2008 n. VIII/8132 «Programma di acquisto del materiale rotabile per il trasporto pubblico locale (D.L. n. 112/2008, convertito nella L. n. 133/2008)»; la «Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Lombardia ai fini dell erogazione delle risorse previste dall art. 63, comma 12, della legge n. 133/2008», sottoscritta il 26 novembre 2009, con cui sono stati determinati i tempi di attuazione e le modalità di erogazione del contributo di ,00 per l acquisto di veicoli nuovi; l»atto aggiuntivo alla Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Lombardia ai fini dell erogazione delle risorse previste dall art. 63, comma 12, della legge n. 133/2008», sottoscritto il 20 gennaio 2010; Visto il decreto della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità 30 settembre 2009 n di assegnazione agli enti locali dei contributi destinati all acquisto di materiale rotabile per il trasporto pubblico locale (Piano di riparto 2009), con il quale si procede al riparto alle Province ed ai Comuni capoluogo di complessivi ,00 di cui ,00 a valere sulle risorse di cui alle d.g.r. 6953/2008 e 8132/2008; Considerato che con note prot. n. S del 11 giugno 2012 e prot. n. S del 2 agosto 2012 Regione Lombardia ha trasmesso istanza per il trasferimento delle risorse della seconda annualità di cui al Fondo per la promozione e il sostegno del trasporto pubblico locale - L. 133/2008, inndo la rendicontazione relativa all avanzamento della fornitura di materiale rotabile ferrorio ed automobilistico; Richiamati gli art. 7 e 8 del d.m. 413/2009 che prevedono che i veicoli acquistati con le risorse di cui alla legge 133/2008: possano essere di proprietà di un soggetto terzo purché ricorra un vincolo di reversibilità all Ente pubblico istituzionalmente competente per il servizio ovvero ai soggetti aggiudicatari di gare per il riaffidamento del servizio, previo riscatto della eventuale quota residua di investimento del soggetto terzo stesso; possano essere utilizzati esclusivamente per servizi di trasporto pubblico locale; Considerato che la legge regionale 24/2006, art. 22, comma 8, prevede che i beneficiari di contributi pubblici per acquisto di autobus sono tenuti a trascrivere, presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), una formale annotazione contenente il vincolo di inalienabilità dei mezzi trasporto oggetto della contribuzione pubblica, per la durata e per le tipologie sotto elencate: a) otto anni per gli autobus urbani; b) dieci anni per gli altri autobus; Considerato altresì che l Accordo tra la Regione e gli Enti Locali approvato con d.g.r /2003, art. 13, prevede che il materiale rotabile acquisito ai sensi della stessa non possa essere destinato ad uso diverso dal trasporto pubblico di linea (sulla rete affidata in esercizio a seguito di gara dallo stesso ente che ha erogato il finanziamento) e non possa essere alienato, salvo specifiche autorizzazioni da parte degli Enti locali, prima di: a) otto anni per gli autobus urbani; b) dieci anni per gli autobus suburbani e interurbani; Rilevato che, con nota prot. R.U del 12 settembre 2012 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione Generale Trasporto Pubblico Locale Div. 3, richiamando la d.g.r.

11 Bollettino Ufficiale /2003 in merito ai vincoli di destinazione d uso e di inalienabilità dei mezzi, ha rilevato che il vincolo di destinazione apposto dalla disciplina regionale non sembra soddisfare le finalità di cui agli art. 7 e 8 del sopra citato d.m. 413/2009 ed ha chiesto a Regione Lombardia di rappresentare le modalità con cui viene assicurato il vincolo di reversibilità nonché di fornire chiarimenti circa la possibilità di mantenere il vincolo di destinazione oltre il termine previsto nei sopra citati atti regionali; Ritenuto necessario dare tempestivo riscontro all istanza presentata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche in relazione allo svincolo della seconda annualità delle risorse assegnate a Regione Lombardia a valere sul Fondo per la promozione e il sostegno dello sviluppo del trasporto pubblico locale di cui alla legge 133/2008; Rilevato che la legge regionale 6/2012, art. 19, prevede che la Regione: nel rispetto dei principi e delle disposizioni di cui alla legge regionale 24/2006, assegni alle agenzie per il trasporto pubblico locale e, sino alla loro costituzione, alle province ed ai comuni capoluogo di provincia, le risorse finanziarie volte a sostenere gli investimenti di rinnovo del materiale rotabile; definisca, previo accordo con le agenzie, e, sino alla loro costituzione, con le province e i comuni capoluogo di provincia, i vincoli temporali di destinazione e di inalienabilità e, con particolare riguardo al materiale rotabile su gomma, i criteri di assegnazione delle risorse; Visti i report degli incontri del 23 novembre 2012 e del 12 dicembre 2012 tra Regione Lombardia, Province e Comuni capoluogo titolari di contratti di servizio e/o di concessioni per lo svolgimento di servizi di trasporto pubblico locale nonché le associazioni rappresentative delle aziende ANAV e ASSTRA; Ritenuto di stabilire, in relazione agli incontri del 23 novembre 2012 e del 12 dicembre 2012 sopra richiamati, che: relativamente al materiale rotabile automobilistico di cui al Piano di riparto 2009 finanziato ai sensi dell art. 1, comma 1031, della legge n. 296/2006 e dell art. 63 della legge n. 133/2008, i vincoli di destinazione d uso e di inalienabilità di cui all art. 13 dell Accordo tra la Regione e gli Enti Locali approvato con d.g.r /2003 siano riferiti all intera vita tecnica del mezzo; la vita tecnica dell autobus sia fissata, ove non diversamente definita dai Contratti di Servizio, in 15 anni, coerentemente con l art. 8 dell Accordo tra la Regione e gli Enti Locali approvato con d.g.r /2003; nei capitolati di gara sia recepita la seguente clausola: in caso di subentro di un nuovo gestore a seguito dell aggiudicazione di una gara per l affidamento di contratto di servizio di trasporto pubblico locale, il gestore uscente sia tenuto a mettere a disposizione dell impresa aggiudicataria gli autobus oggetto di cofinanziamento; il gestore subentrante sia tenuto, a sua volta, ad acquisire gli stessi autobus, riconoscendo al gestore uscente l eventuale quota residua di investimento privato mancante al termine del vincolo di destinazione coincidente con la vita tecnica nonché le eventuali quote di investimenti per manutenzione straordinaria non ammortizzate. Tra gli interventi sul materiale rotabile, si individuano come riconducibili alla manutenzione straordinaria la sostituzione del motore, del cambio e degli organi di trasmissione; Ritenuto altresì necessario prevedere che: per gli autobus già oggetto di immatricolazione, le aziende beneficiarie dei contributi a valere sul Piano di riparto 2009, pena decadenza del finanziamento concesso, entro 45 giorni dalla pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e comunque entro 45 giorni dal ricevimento del provvedimento di liquidazione del contributo a saldo, trasmettano a Regione Lombardia e, contestualmente, all Ente locale titolare del Contratto di Servizio o della Concessione specifica dichiarazione, riportante gli estremi degli autobus oggetto di finanziamento, che attesti il rispetto delle disposizioni di cui al presente atto; per gli autobus di cui al precedente punto, le aziende beneficiarie dei contributi, entro 120 giorni dalla pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, procedano con l adeguamento delle carte di circolazione degli autobus cofinanziati a valere sul Piano di riparto 2009 apponendo sulla carta di circolazione il vincolo di destinazione d uso e inalienabilità esteso all intera vita tecnica del mezzo; per gli autobus che devono ancora essere immatricolati e che saranno finanziati con le risorse a valere sul Piano di riparto 2009, le aziende procedano apponendo sulla carta di circolazione il vincolo di destinazione d uso e inalienabilità esteso all intera vita tecnica del mezzo; Dato atto che la presente deliberazione non comporta ulteriori impegni finanziari a carico di Regione Lombardia; Valutate e fatte proprie le predette considerazioni; All unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. Di stabilire che: relativamente al materiale rotabile automobilistico di cui al Piano di riparto 2009 finanziato ai sensi dell art. 1, comma 1031, della legge n. 296/2006 e dell art. 63 della legge n. 133/2008, i vincoli di destinazione d uso e di inalienabilità di cui all art. 13 dell Accordo tra la Regione e gli Enti Locali approvato con d.g.r /2003 siano riferiti all intera vita tecnica del mezzo; la vita tecnica dell autobus sia fissata, ove non diversamente definita dai Contratti di Servizio, in 15 anni, coerentemente con l art. 8 dell Accordo tra la Regione e gli Enti Locali approvato con d.g.r /2003; nei capitolati di gara sia recepita la seguente clausola: in caso di subentro di un nuovo gestore a seguito dell aggiudicazione di una gara per l affidamento di contratto di servizio di trasporto pubblico locale, il gestore uscente sia tenuto a mettere a disposizione dell impresa aggiudicataria gli autobus oggetto di cofinanziamento; il gestore subentrante sia tenuto, a sua volta, ad acquisire gli stessi autobus, riconoscendo al gestore uscente l eventuale quota residua di investimento privato mancante al termine del vincolo di destinazione coincidente con la vita tecnica nonché le eventuali quote di investimenti per manutenzione straordinaria non ammortizzate. Tra gli interventi sul materiale rotabile, si individuano come riconducibili alla manutenzione straordinaria la sostituzione del motore, del cambio e degli organi di trasmissione; 2. Di prevedere che: per gli autobus già oggetto di immatricolazione, le aziende beneficiarie dei contributi a valere sul Piano di riparto 2009, pena decadenza del finanziamento concesso, entro 45 giorni dalla pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e comunque entro 45 giorni dal ricevimento del provvedimento di liquidazione del contributo a saldo, trasmettano a Regione Lombardia e, contestualmente, all Ente locale titolare del Contratto di Servizio o della Concessione specifica dichiarazione, riportante gli estremi degli autobus oggetto di finanziamento, che attesti il rispetto delle disposizioni di cui al presente atto; per gli autobus di cui al precedente punto, le aziende beneficiarie dei contributi, entro 120 giorni dalla pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, procedano con l adeguamento delle carte di circolazione degli autobus cofinanziati a valere sul Piano di riparto 2009 apponendo sulla carta di circolazione il vincolo di destinazione d uso e inalienabilità esteso all intera vita tecnica del mezzo; per gli autobus che devono ancora essere immatricolati e che saranno finanziati con le risorse a valere sul Piano di riparto 2009, le aziende procedano apponendo sulla carta di circolazione il vincolo di destinazione d uso e inalienabilità esteso all intera vita tecnica del mezzo; 3. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Marco Pilloni

12 12 Bollettino Ufficiale D.g.r. 28 dicembre n. IX/4636 Manifestazione di favorevole volontà d intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al Progetto n. 4/2012. Comuni di Milano e Pero (MI). Progetto definitivo dei lavori del canale della Via d acqua, tratto sud: canale e collegamento darsena Expo- Fiera. Conferenza dei servizi permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti Preso atto che: LA GIUNTA REGIONALE la documentazione attinente al «Progetto n. 4/2012. Comuni di Milano e Pero (MI). Progetto definitivo dei lavori del canale della Via d Acqua, tratto Sud: Canale e collegamento Darsena Expo-Fiera. Conferenza dei Servizi Permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti» è stata pubblicata in data 12 settembre 2012 sulla piattaforma telematica di gestione della Conferenza di servizi permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015,e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento (di seguitopiattaforma telematica); con nota n del 22 novembre 2012, nostro protocollo Z del 28 novembre 2012, il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente ha trasmesso a Regione Lombardia la documentazione progettuale depositata sulla piattaformatelematica il 12 settembre 2012; in data 22 novembre 2012 sono stati caricati sulla piattaforma telematica aggiornamenti e integrazioni agli elaborati di progetto; Preso atto dei pareri redatti dalla: struttura paesaggio della D.G. Sistemi verdi e Paesaggio, con nota n. F del 21 dicembre 2012; unità organizzativa infrastrutture rie e aeroportuali della D.G. Infrastrutture e Mobilità, con nota n. S del 18 dicembre 2012; u.o. tutela e valorizzazione del territorio della D.G. Territorio e Urbanistica, con Z del 19 dicembre 2012; struttura pianificazione acque, regolazione servizi e garante della D.G. Ambiente, Energia e Reti, con nota n. T del 13 dicembre 2012; u.o. sviluppo sostenibile e valutazioni ambientali della D.G. Ambiente, Energia e Reti, con nota n. T del 17 dicembre 2012; sede territoriale di Milano della D.C. Presidenza, con mail del 20 dicembre 2012; Rilevato che la «Via d Acqua» è il nuovo canale, lungo circa 20 Km, che porterà acqua dal Canale Villoresi al Naviglio Grande passando per il Sito di Expo Il collegamento tra il Canale Villoresi con il Naviglio Grande garantirà anche la continuità di fruizione ciclo-pedonale tra le alzaie di queste due vie d acqua esistenti dando compiutezza al circuito, di oltre 120 km, dell «Anello Verde-Azzurro», La Via d Acqua ed i percorsi ciclo-pedonali in affiancamento, sono suddivisi in due lotti: lotto 1 : da Canale Villoresi al sito Expo 2105 (approvato con d.g.r del 28 novembre 2012); lotto 2 : dal sito Expo 2105 alla Darsena oggetto della presente delibera. Il progetto n. 4/2012 Canale e collegamento Darsena- Expo-Fiera tratto Sud riguarda il Lotto 2 ovvero il collegamento idraulico fra il sito Expo ed il Naviglio Grande ed il collegamento ciclo-pedonale tra il sito Expo, Fiera e la Darsena; tutte le opere sono site in Comune di Milano ad eccezione di un diramazione del percorso ciclo-pedonale che interessa il Comune di Pero. Il tracciato della Via d Acqua, in uscita dal sito Expo fino allo sbocco del Naviglio Grande, dove termina il suo corso, ha una lunghezza complessiva di circa km 11,35; il canale della Via d Acqua, tratto Sud (connessione idraulica) si sviluppa in parallelo a quello della dorsale ciclo-pedonale a partire dall ambito di Cascina Merlata sino all attraversamento del Parco di Trenno compreso. Da questo punto i due tracciati tendono a separarsi raccordando ambiti naturali a valenza paesaggistica ai fini fruitivi; all incontro con il Naviglio Grande i tracciati si riavvicinano diventando i protagonisti della riqualificazione territoriale dell area posta tra lo scalo di San Cristoforo ed il corso d acqua; la soluzione progettuale della connessione ciclo-pedonale prevede la realizzazione di una dorsale ciclo-pedonale, in direzione nord-sud, fra il sito Expo ed il Naviglio Grande (in corrispondenza dell attuale cavalca di Giordani) e, successivamente, est-ovest lungo l alzaia del Naviglio Grande fino alla Darsena; a partire dal sito Expo la dorsale attraversa le aree di Cascina Merlata per entrare nel quartiere Gallaratese ed attraversare le aree del PII Bolla, il Parco Pertini ed il Parco di Trenno fino allo scavalco di Novara tramite l esistente passerella. Prima dell attraversamento della Novara un secondo ramo risale in direzione Nord Ovest per connettere la dorsale al sito della Fiera di Milano a Rho; a sud di Novara il tracciato attraversa il Parco delle Cave e, passata le Vie Cividale e Viterbo, percorre l asse di Bisceglie fino al cavalca Giordani; in corrispondenza del cavalca Giordani, che viene adeguato, il progetto prevede la realizzazione una passerella ciclo-pedonale di collegamento con l alzaia del Naviglio Grande; come sopra indicato è prevista la riqualificazione con l area di San Cristoforo anche con la realizzazione di un elemento di raccordo ciclopedonale «silos» che collega l area prospicente il Naviglio con la nuova pista affiancata al cavalca Giordani; il secondo tratto della connessione avviene attraverso il tracciato dell alzaia del Naviglio Grande fino alla Darsena; lungo il Naviglio Grande, in corrispondenza delle vie Lombardini e Parenzo, sono previsti due nuovi ponti pedonali. Entrambi i ponti collegano la Ripa con l Alzaia Naviglio Grande; Visti: il programma regionale di sviluppo della IX legislatura approvato con d.c.r. n. 56 del 28 settembre 2010 e la declinazione allo stesso nel PO 20 - Valorizzazione e Governance del Territorio, OS Governo del Territorio, come da allegato alla comunicazione del Presidente Formigoni approvata con d.g.r. 465 del 5 agosto 2010; il p.t.r., approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 951 nella seduta del 19 gennaio 2010; l art.29 della legge 17 agosto 1942, n «Legge Urbanistica»; il d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale»; le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112; la propria deliberazione n. VII/2464 del 1 dicembre 2000, avente per oggetto «Definizione delle modalità tecnicooperative per l esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere dello Stato e di Interesse Statale»; la legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme sul procedimento amministrativo» e s.m.i; la legge regionale 30 dicembre 1999, n. 30 «Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d accesso ai documenti amministrativi»; il Protocollo d Intesa avente per oggetto «Criteri di razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui al d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in data 6 dicembre 2001; la propria deliberazione n. VIII/ del 27 giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma annuale delle opere di interesse statale proposte da enti pubblici, nell ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»; Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell art. 3 del d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al Progetto n. 4/2012. Comuni di Milano e Pero (MI). Progetto definitivo dei lavori del

13 Bollettino Ufficiale 13 canale della Via d Acqua, tratto Sud: Canale e collegamento Darsena Expo-Fiera. Conferenza dei Servizi Permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti; 2. di considerare quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo l Allegato A e l elenco degli elaborati identificati nell allegato B; 3. di dare atto che l intervento non risulta inserito nell elenco di cui alla deliberazione n.viii/ del 27 giugno 2008, citata in premessa; 4. di integrare l elenco di cui alla d.g.r. n.viii/ del 27 giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma annuale delle opere di interesse statale proposte da enti pubblici, nell ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»,con l inserimento del progetto di cui trattasi; 5. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Marco Pilloni

14 14 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A RELAZIONE RELATIVA AL PROGETTO N. 4/2012. COMUNI DI MILANO E PERO (MI). PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DEL CANALE DELLA VIA D ACQUA, TRATTO SUD: CANALE E COLLEGAMENTO DARSENA EXPO-FIERA. CONFERENZA DEI SERVIZI PERMANENTE PER L APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO DI IMPIANTO DELL ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2015, NONCHÉ DEI RELATIVI MANUFATTI. PRESO ATTO che: la documentazione attinente al Progetto n. 4/2012. Comuni di Milano e Pero (MI). Progetto definitivo dei lavori del canale della Via d Acqua, tratto Sud: Canale e collegamento Darsena Expo-Fiera. Conferenza dei Servizi Permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti ( di seguito: progetto n. 4/2012 Canale e collegamento Darsena- Expo-Fiera tratto Sud) è stata pubblicata in data sulla piattaforma telematica di gestione della Conferenza di servizi permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015, e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento (di seguito piattaforma telematica) con Decreto Provveditoriale n del , il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha indetto la Conferenza dei Servizi volta al conseguimento dell Intesa Stato-Regione ex d.p.r. 383/94; con nota n del , nostro protocollo Z del , il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente ha trasmesso a Regione Lombardia la documentazione progettuale; in data sono stati caricati sulla piattaforma telematica aggiornamenti e integrazioni agli elaborati di progetto; il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente, ha convocato l adunanza della Conferenza di Servizi Permanenti il 5 dicembre 2012 per la presentazione del progetto definitivo in sessione referente; il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente ha convocato la adunanza della citata conferenza per il giorno 11 gennaio 2013 per le determinazioni conclusive del progetto n. 4/2012 Canale e collegamento Darsena- Expo-Fiera tratto Sud; RILEVATO che la Via d Acqua è il nuovo canale, lungo circa 20 Km, che porterà acqua dal Canale Villoresi al Naviglio Grande passando per il Sito di Expo Il collegamento tra il Canale Villoresi con il Naviglio Grande garantirà anche la continuità di fruizione ciclo-pedonale tra le alzaie di queste due vie d acqua esistenti dando compiutezza al circuito, di oltre 120 km, dell Anello Verde-Azzurro. La Via d Acqua ed i percorsi ciclo-pedonali in affiancamento, sono suddivisi in due lotti: - Lotto 1 : da Canale Villoresi al sito Expo 2105 (approvato con d.g.r del 28/11/2012); - Lotto 2 : dal sito Expo 2105 alla Darsena oggetto della presente delibera. Il progetto n. 4/2012 Canale e collegamento Darsena- Expo-Fiera tratto Sud riguarda il Lotto 2 ovvero il collegamento idraulico fra il sito Expo ed il Naviglio Grande ed il collegamento ciclo-pedonale tra il sito Expo, Fiera e la Darsena. Tutte le opere sono site in Comune di Milano ad eccezione di un diramazione del percorso ciclo-pedonale che interessa il Comune di Pero. Il tracciato della Via d Acqua, in uscita dal sito Expo fino allo sbocco del Naviglio Grande, dove termina il suo corso, ha una lunghezza complessiva di circa km 11,35. Il canale della Via d Acqua, tratto Sud (connessione idraulica) si sviluppa in parallelo a quello della dorsale ciclo-pedonale a partire dall ambito di Cascina Merlata sino all attraversamento del Parco di Trenno compreso. Da questo punto i due tracciati tendono a separarsi raccordando ambiti naturali a valenza paesaggistica ai fini fruitivi. All incontro con il Naviglio Grande i tracciati si riavvicinano diventando i protagonisti della riqualificazione territoriale dell area posta tra lo scalo di San Cristoforo ed il corso d acqua. La soluzione progettuale della connessione ciclo-pedonale prevede la realizzazione di una dorsale ciclo-pedonale, in direzione nordsud, fra il sito Expo ed il Naviglio Grande (in corrispondenza dell attuale cavalca di Giordani) e, successivamente, est-ovest lungo l alzaia del Naviglio Grande fino alla Darsena. A partire dal sito Expo la dorsale attraversa le aree di Cascina Merlata per entrare nel quartiere Gallaratese ed attraversare le aree del PII Bolla, il Parco Pertini ed il Parco di Trenno fino allo scavalco di Novara tramite l esistente passerella. Prima dell attraversamento della Novara un secondo ramo risale in direzione Nord Ovest per connettere la dorsale al sito della Fiera di Milano a Rho. A sud di Novara il tracciato attraversa il Parco delle Cave e, passata le Vie Cividale e Viterbo, percorre l asse di Bisceglie fino al cavalca Giordani. In corrispondenza del cavalca Giordani, che viene adeguato, il progetto prevede la realizzazione una passerella ciclo-pedonale di collegamento con l alzaia del Naviglio Grande. Come sopra indicato è prevista la riqualificazione con l area di San Cristoforo anche con la realizzazione di un elemento di raccordo ciclopedonale silos che collega l area prospicente il Naviglio con la nuova pista affiancata al cavalca Giordani. Il secondo tratto della connessione avviene attraverso il tracciato dell alzaia del Naviglio Grande fino alla Darsena. Lungo il Naviglio Grande, in corrispondenza delle vie Lombardini e Parenzo, sono previsti due nuovi ponti pedonali. Entrambi i ponti collegano la Ripa con l Alzaia Naviglio Grande. PRESO ATTO inoltre che: - l intervento rientra nell ambito delle attività necessarie alla realizzazione del Grande Evento dell Esposizione Universale del 2015 (Expo Milano 2015) in attuazione dell adempimento degli obblighi internazionali assunti dal Governo Italiano nei confronti del Bureau International des Expositions (BIE); - EXPO 2015 S.p.A., proponente del progetto in esame, è la società di gestione di interesse nazionale, istituita ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri , competente allo svolgimento di tutte le attività indicate nell art. 1, comma 3, del citato DPCM, nonché di tutte le attività comunque utili od opportune ai fini della realizzazione dell evento Expo Milano 2015; - la procedura in oggetto si inserisce in quella autorizzatoria svolta nell ambito della Conferenza di servizi permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015, e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento istituita con Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia n del 21 ottobre 2011, in accoglimento della proposta formulata dal Commissario Straordinario del Governo per l Expo 2015; - l intervento risulta coerente con la programmazione regionale, in quanto il Piano Territoriale Regionale (PTR) partecipa al progetto Expo 2015 con l obiettivo di promuovere azioni di sistema, di riqualificazione ed innovazione territoriale ed urbana. Per la predisposizione dell atto di espressione della Regione Lombardia è stata svolta la necessaria istruttoria regionale così articolata: - acquisizione del parere della Struttura Paesaggio della D.G. Sistemi Verdi e Paesaggio che, con nota n. F del rileva che l ambito interessato dall intervento riguarda aree sottoposte a tutela paesaggistica ai sensi del D.lgs.

15 Bollettino Ufficiale 15 42/2004 parte terza, in quanto comprese negli ambiti di cui all art. 142 comma 1 lett. c) f) del suddetto D.lgs. 42/2004. La tutela, la valorizzazione e il miglioramento del paesaggio, interessi prioritari della Regione Lombardia declinati dal P.P.R., sono gli obiettivi del presente parere. Il progetto in esame comprende un ulteriore collegamento da San Cristoforo fino alla Darsena, rispetto alla progettazione preliminare già oggetto di parere paesaggistico. Per quanto riguarda il progetto definitivo si formula un parere paesaggistico positivo con le seguenti condizioni: Si ritiene che il numero di attraversamenti ciclo pedonali lungo il percorso sia ridondante ed eccessivo, inoltre i percorsi ciclabili sono talvolta inutilmente tortuosi. Si chiede pertanto di ridurre i ponti di attraversamento e di ridefinire, di conseguenza, la linea del percorso ciclabile (ad esempio percorso parallelo alla Cilea- Parco Pertini); Per quanto riguarda sempre l ambito del Parco Pertini, le modifiche approntate al progetto preliminare hanno determinato, nell attuale configurazione, un aspetto meno naturale della d acqua, pertanto si richiede il mantenimento della proposta del progetto preliminare; Relativamente alla scala elicoidale ciclabile e alla scala pedonale poste nei pressi del ponte Giordani si rileva che le strutture risultano di grande e negativo impatto sull ambito del Naviglio. Al fine di diminuire tale percezione negativa si chiede di allocare in un unica struttura le due funzionalità e che tale opera sia progettata in modo da minimizzarne l impatto visivo con materiali e colori che si armonizzino con il ponte Giordani e il contesto circostante; Gli elementi identificativi delle intersezioni non risultano congruenti in particolare con gli ambiti sottoposti a tutela per colore e dimensione, pertanto si chiede di evitare il loro posizionamento o perlomeno di minimizzare in modo significativo l impatto di tali elementi; Per quanto riguarda il nuovo ponte pedonale posizionato nei pressi di Lombardini si valuta che esso non svolga funzioni di miglioramento della mobilità pedonale ne ciclabile, in quanto situato nei pressi di altro ponte storico. Pertanto non si ritiene utile la sua realizzazione. Si rileva inoltre che per materiali e tecniche costruttive tale proposta progettuale risulta non compatibile con i caratteri storico monumentali e paesaggistici di questo tratto di Naviglio Grande. Si sottolinea inoltre l allarme per la prevista demolizione di un significativo tratto di sponda del Naviglio e per l impatto dell opera sul delicato sistema paesaggistico. Si suggerisce che le scale del nuovo ponte previsto presso Parenzo e quelle dei ponti pedonali esistenti lungo il Naviglio vengano dotate di canalina fissa per il passaggio biciclette, in modo da agevolare l uso ciclabile. Viene raccomandato infine, l attenta progettazione dei diversi manufatti ciclopedonali di attraversamento che, considerata l unicità dell evento Expo, dovrebbero essere proposti secondo caratteri di riconoscibilità, coerenza e, per la parte relativa al sistema dei navigli, di rispetto del contesto paesaggistico monumentale; ciò non si rileva dal progetto complessivo del sistema della d acqua nelle diverse componenti. - acquisizione del parere dell Unità Organizzativa Infrastrutture Viarie e Aeroportuali della D.G. Infrastrutture e mobilità che, con propria nota n. S del , ha evidenziato che in generale, analizzate le possibili interferenze tra il canale della Via d Acqua e le esistenti infrastrutture stradali, ferrorie e metropolitane, per il successivo sviluppo della progettazione definitiva si ritiene indispensabile il coordinamento con i gestori delle diverse infrastrutture, in particolare per la rete ferroria nelle seguenti localizzazioni: RFI tratta Milano Certosa - Rho: attraversamento ferro all altezza della Stephenson e Triboniano; RFI linea Milano - Mortara: attraversamento ferro tra le vie Pietro Giordani/Gonin/Molinetto di Lorenteggio (perimetrazione indicativa) nel tratto compreso tra Milano S.Cristoforo e Corsico. Con riferimento al quadro programmatico infrastrutturale, l area sulla quale insiste il primo tratto del canale è interessata anche dal collegamento stradale SS11 da Molino Dorino all Autostrada dei Laghi, opera essenziale di accessibilità a Expo 2015 con soggetto attuatore Regione Lombardia per il tramite di Infrastrutture Lombarde S.p.A., il cui progetto definitivo è stato approvato, a seguito di Conferenza di Servizi, con d.g.r. n. IX/3740 del 16 maggio Verificata la congruenza e la compatibilità complessiva tra il progetto definitivo in esame e quello esecutivo del collegamento stradale già elaborato, viene raccomandato, vista la stretta relazione tra i due interventi, il costante coordinamento sia in fase di completamento delle fasi progettuali sia nel corso dell esecuzione dei lavori finalizzato a garantire l ottimale realizzazione di entrambi gli interventi. - acquisizione del parere della U.O. Tutela e Valorizzazione del Territorio della D.G. Territorio e Urbanistica che, con propria nota n. Z del , ha evidenziato che il tracciato interessa il t. Guisa, il f. Olona ed il Detore Olona. Il progetto prevede la realizzazione di scarichi di emergenza della Via d acqua Sud in tutti e tre i corsi d acqua citati. Per quanto riguarda le analisi idrauliche svolte per il f. Olona, si rileva che ai fini della valutazione della compatibilità idraulica degli scarichi di emergenza sono state utilizzate le portate dedotte dagli Studi di fattibilità dell Autorità di bacino del fiume Po (AdbPo) nell assetto di progetto. Considerando che ad oggi non tutti gli interventi previsti dagli Studi di fattibilità sono stati realizzati, si prescrive di aggiornare le analisi idrauliche utilizzando le portate transitanti a seguito della realizzazione della sola vasca di Ponte Gurone. Si rileva inoltre che lo scarico di emergenza in f. Olona ha origine da un tratto di Via d acqua in pressione. Si sottolinea la necessità di attuare tutte le necessarie precauzioni al fine di non ingenerare problemi al corso d acqua durante l attivazione di tale scarico. Per quanto riguarda il Detore Olona, si comunica che sono in corso i lavori di adeguamento del canale, che non saranno realizzati come previsto dallo Studio di Fattibilità dell AdbPo a causa di problemi legati al rigurgito degli scarichi fognari del Comune di Milano. L adeguamento in corso consentirà quindi il deflusso di una portata maggiore rispetto all attuale, ma inferiore rispetto alla capacità potenziale del Detore stesso (definita dallo Studio di Fattibilità citato). Si invita quindi a rivedere le verifiche di compatibilità svolte, considerando la portata che realmente defluirà nel Detore a seguito di adeguamento, nonché a rivalutare la compatibilità dello scarico di emergenza, considerando che, al fine di evitare problemi di rigurgito delle fognature milanesi, la massima capacità di smaltimento del Detore non corrisponde al completo riempimento della sezione del canale. Il progetto prevede che, fintanto che non sarà completata la realizzazione delle tratte 2B.2 e 2C, la totale portata della Via d acqua possa essere scaricata in modo continuativo nel Detore Olona. Si rammenta che tale scarico, una volta completate le tratte 2B.2 e 2C, potrà essere utilizzato solo come scarico di emergenza. In ogni caso, è consigliabile non attivare tali scarichi di emergenza in occasione di eventi di piena. Si rammenta che, in sede di Conferenza dei Servizi, dovrà essere richiesto parere formale all Agenzia Interregionale per il fiume Po per quanto riguarda il f. Olona e il Detore Olona. Prima dell avvio dei lavori dovrà inoltre essere richiesta alla Sede Territoriale di Milano e all Agenzia Interregionale per il fiume Po l autorizzazione allo scarico relativa ai previsti scarichi di emergenza.

16 16 Bollettino Ufficiale - acquisizione del parere della Struttura Pianificazione acque, regolazione servizi e garante della D.G. Ambiente, Energia e Reti che, con propria nota n. T del osserva che per gli aspetti di propria competenza, non rileva particolari criticità inerenti il progetto in esame. Tutta, nel corso delle successive fasi progettuali è auspicabile approfondire i seguenti aspetti: È opportuno individuare in maniera puntuale il soggetto responsabile della gestione e manutenzione delle parti di tracciato del canale. Il progetto dovrà prevedere, ove possibile, l utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica in alternativa all uso di tecniche realizzative tradizionali. Tale soluzione consentirebbe di accrescere gli effetti benefici inerenti la biodiversità e la naturalità degli interventi anche alla luce della fase post evento. Gli interventi non dovranno compromettere né direttamente né indirettamente il regime dei corsi d acqua garantendo non solo il corretto deflusso delle acque ma anche il mantenimento delle funzioni ecologicoambientali preesistenti. Si rileva infine che l intervento ricade all interno del bacino idrografico Olona Bozzente - Lura che è stato individuato da Regione Lombardia come area prioritaria di intervento in termini di tutela e riqualificazione del sistema delle acque superficiali e per il quale è stato sottoscritto apposito Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale(DGR n del 19 luglio 2004) denominato Contratto di Fiume. Si ritiene, quindi, prioritario che il progetto si correli, per quanto possbile, con gli scenari di sviluppo definiti dall AQST. È opportuno, quindi, che, qualora possibile, il progetto si integri con quanto già previsto creando nuove occasioni per la mitigazione delle criticità. - acquisizione del parere della U.O. Sviluppo Sostenibile e Valutazioni Ambientali della D.G. Ambiente, Energia e Reti che, con propria nota n. T del ribadisce, in riferimento al progetto definitivo del Canale della Via d Acqua - tratto Sud, le considerazioni già formulate con parere T del , relative al tratto Nord dell opera in esame cioè che: con D.D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità n del 11/10/2005, regolato da disciplinare n. 1 rep. del 05/10/2005, è stato concesso al Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villloresi, pre intesa con la Regione Piemonte, di derivare dal fiume Ticino, in località Panperduto del comuni di Somma Lombardo (VA) e Varallo Pombia (NO) a mezzo del Canale Adduttore Principale Villoresi, la portata stabilita in moduli massimi 550 ( l/s) e medi 460 ( l/s) nel periodo estivo e moduli massimi 200 ( l/s) e medi 150 ( l/s) nel periodo jemale. Le portate concesse, come specificato all art. 4 del disciplinare di concessione, sono destinate come segue: in prioritaria e prevalente ad uso irriguo (in ragione di una portata media di l/s estiva); in subordinata, all uso industriale (197 l/s), antincendio (0,10 l/s) e pescicoltura (489 l/s). Per tali portate e per tali usi viene pertanto corrisposto dal concessionario il canone demaniale. Alla luce delle condizioni della concessione il nuovo canale derivatore, che si configura come una modifica della rete interna di dispensa del Canale Adduttore Principale Villoresi, seguirà il destino di tutte le altre opere afferenti la concessione e pertanto al termine dell utenza ovvero nei casi di decadenza o rinuncia, troveranno applicazione le disposizioni di cui agli articoli 28, 29 e 31 del T.U. 1775/1933. In ogni caso, si evidenzia che: 1. la realizzazione del nuovo canale non può comportare alcun incremento delle portate derivate dal fiume Ticino rispetto alle quantità attualmente assentite con la concessione di cui sopra. 2. qualsiasi eventuale diversa destinazione d uso dell acqua rispetto a quella attualmente assentita ovvero qualunque variazione delle destinazione d uso agli effetti delle quantificazione e della corresponsione del canone demaniale dovrà essere preventivamente autorizzata dall Autorità concedente ai sensi degli artt. 25 e 26 del Regolamento Regionale 2/2006. Viene inoltre richiesto che venga verificata l ottemperanza alle prescrizioni poste nella fase di progetto preliminare come espressamente indicato nella nota n. T del 29/5/2012 nella quale si evidenziava quanto segue: dovranno essere considerate tra le interferenze con i tracciati individuati le eventuali aree oggetto di procedimenti di bonifica e, qualora tale verifica dia esito positivo, la Società dovrà garantire il coordinamento con i procedimenti in corso ai sensi della vigente normativa sulle bonifiche (Parte IV, Titolo V del citato D.Lgs. 152/2006), ricordando che gli interventi previsti dal progetto Vie D acqua dovranno essere subordinati all esecuzione delle fasi previste dall art. 242 del citato Decreto; dovranno essere indicate le modalità di gestione dei sedimenti dei canali storici che dovranno eventualmente essere movimentati; data la connessione che il progetto andrà a creare tra il canale Villoresi, il canale che circonda la piastra Expo e le aree agricole a sud, dovranno essere concordati e coordinati con il Servizio Fitosanitario gli interventi necessari per evitare la contaminazione la diffusione di specie invasive autoctone e alloctone potenzialmente dannose per l agricoltura e gli ecosistemi. A tal proposito si rimanda alle prescrizioni espresse nella deliberazione VIA n. IX 2969/2012 del 02/02/2012. Inoltre la compatibilità idraulica del canale circolare intorno alla piastra Expo dovrà essere aggiornata secondo le modifiche del progetto Expo in merito alle scelte che influiscono sul bilancio idrico (irrigazione, attingimenti, scarichi, ); dovrà essere inoltre specificato: il piano scavi; con quali portate e con quale continuità sarà presente l acqua nel canale anche dopo l evento Expo ; chi si occuperà della gestione futura del sistema di canali in progetto individuando in maniera puntuale il soggetto responsabile della gestione e manutenzione delle parti di tracciato del canale che non sono di competenza diretta del Consorzio Villoresi. Si faceva inoltre presente che il percorso d acqua proposto rappresenta una connessione ecologica di notevole importanza locale nell ambito della vasta conurbazione che si estende nell area dell ovest milanese. Tale fattore dovrebbe essere potenziato ulteriormente valutando, ove possibile, l utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica per la realizzazione del canale in alternativa all uso di tecniche realizzative tradizionali. Tale soluzione progettuale consentirebbe di accrescere gli effetti benefici inerenti la biodiversità e la naturalità degli interventi anche alla luce della fase post evento. Gli interventi di realizzazione del canale o di spostamento ed adeguamento degli alvei naturali esistenti non dovranno compromettere né direttamente né indirettamente il regime dei corsi d acqua garantendo non solo il corretto deflusso delle acque ma anche il mantenimento delle funzioni ecologicoambientali preesistenti. È opportuno, infine, chiarire le modalità realizzative dello scarico del canale nel Naviglio Grande in quanto le informazioni riportate nello Studio generale di prefattibilità ambientale sembrano essere discrepanti rispetto ai rendering ed agli elaborati progettuali proposti. Si rammentava che l infrastruttura in progetto ricade all interno del bacino idrografico Lambro Seveso Olona che è stato individuato da Regione Lombardia come area prioritaria di intervento in termini di tutela e riqualificazione del sistema delle acque superficiali e per il quale sono stati sottoscritti appositi Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale denominati Contratti di Fiume. Si ritiene, quindi, prioritario che il progetto si correli, per quanto possibile, con gli scenari di sviluppo definiti da ciascun AQST con particolare riferimento ai contenuti dei Programma delle Azioni e dell Atlante del sottobacino Lambro/Olona. In particolare si informa che, nell ambito dei Contratti di Fiume, sono stati avti una serie di interventi di riqualificazione flule

17 Bollettino Ufficiale 17 di cui uno riguarda la riqualificazione del Torrente Guisa nell area dei comuni di Solaro, Cesate, Garbagnate M.se, Bollate e Baranzate. È opportuno, quindi, che, qualora possibile, il progetto della Via d acqua si integri con quanto già previsto creando nuove occasioni per la mitigazione delle criticità. Per quanto riguarda gli aspetti inerenti la presenza di aziende a rischio di incidente rilevante, nello studio generale di prefattibilità ambientale_marzo 2012 non si evince alcuna valutazione circa le possibili interferenze tra il nuovo secondario villoresi e la presenza di aziende a rischio di incidente rilevante lungo il tracciato in particolare in funzione dei previsti scenari di fruizione pubblica. La necessità, a lungo termine, di mantenere opportune distanze tra gli stabilimenti RIR ed edifici/zone frequentati dal pubblico deve essere presa in considerazione anche nel corso di procedure di valutazione di progetti specifici e/o rilascio di licenze edilizie individuali. Pertanto lo studio di prefattibilità dovrà contemplare la verifica di cui sopra, ovvero l ottemperanza di quanto disciplinato dal DM 09/05/2001 n acquisizione del parere della Sede Territoriale di Milano della D.C. Presidenza che, con mail del rileva che la proposta progettuale interferisce con il Reticolo Idrico Principale di competenza regionale solo nell intersezione con il torrente Guisa. Attualmente il canale Secondario Villoresi attraversa il Torrente Guisa immediatamente a valle del muro di cinta del Cimitero Maggiore di Milano in corrispondenza di Giona Emanuele. L attraversamento del torrente Guisa, attualmente è costituito da un sifone. Il progetto definitivo prevede, per quanto riguarda il torrente Guisa, la realizzazione delle seguenti interferenze: 1. Il potenziamento del Secondario Villoresi; 2. La realizzazione di uno scarico nel corso d acqua. POTENZIAMENTO DEL SECONDARIO VILLORESI L attraversamento del torrente Guisa del secondario Villoresi avverrà mediante la realizzazione di un sifone sottopassante l attuale alveo del corso d acqua; le camerette di imbocco e sbocco del sifone sono poste ad una distanza di ml. 4 dalle sponde in c.a. del corso d acqua. SCARICO NEL CORSO D ACQUA La presente pratica chiede la concessione di realizzare uno scarico nel torrente Guisa (o Fugone, o Merlata) in Comune di Milano. Tenuto conto che in base agli studi dell Autorità di Bacino del Po il corretto funzionamento della tombinatura si ha quando nella stessa transita una portata non superiore a 8,5 mc/sec. Mentre la portata di piena con tempo di ritorno di 100 anni è attualmente pari a 14 mc/sec, lo scarico può essere autorizzato alle seguenti condizioni: Nei periodi eccedenti la portata di 8,5 mc.sec., lo scarico dovrà risultare inattivo; Lo scarico sarà attivo solo quando la portata del corso d acqua in corrispondenza dello stesso è inferiore a di 8,5 mc./ sec.; Lo scarico dovrà essere dotato di sensore di livello automatico posto nei pressi dello scarico finalizzato al blocco istantaneo dell immissione; In corrispondenza della sezione terminale della tubazione di mandata sarà inserita una valvola di non ritorno per impedire eventuali rigurgiti nel caso di funzionamento in pressione della tombinatura del torrente Guisa. Per quanto sopra esposto viene espresso, per quanto concerne il potenziamento del secondario Villoresi, parere favorevole all attraversamento dell alveo del torrente Guisa con sifone a servizio del canale Secondario Villoresi denominato tratto Sud mentre per quanto concerne lo scarico nel corso d acqua, lo scarico nel torrente Guisa è autorizzabile alle seguenti condizioni: nei periodi eccedenti la portata di 8,5 mc.sec., lo scarico dovrà risultare inattivo; Lo scarico sarà attivo solo quando la portata del corso d acqua in corrispondenza dello stesso è inferiore a di 8,5 mc./ sec.; Lo scarico dovrà essere dotato di sensore di livello automatico posto nei pressi dello scarico finalizzato al blocco istantaneo dell immissione; In corrispondenza della sezione terminale della tubazione di mandata sarà inserita una valvola di non ritorno per impedire eventuali rigurgiti nel caso di funzionamento in pressione della tombinatura del torrente Guisa. Viene rammentato, infine, che tutte le interferenze con l area demaniale del corso d acqua, comprese quelle in soprasuolo e sottosuolo, dovranno essere oggetto di apposito procedimento concessorio. In relazione a quanto sopra evidenziato si ritiene che sussistano i presupposti per il raggiungimento dell intesa, con le prescrizioni e le indicazioni sopra riportate. Milano, Il dirigente della struttura Diego Terruzzi

18 18 Bollettino Ufficiale ALLEGATO B ELENCO ELABORATI Intesa Stato-Regione ai sensi del DPR 18 aprile 1994, n. 383, per interventi di competenza dello Stato. Progetto n. 4/2012. Comuni di Milano e Pero (MI). Progetto definitivo dei lavori del canale della Via d Acqua, tratto Sud: Canale e collegamento Darsena Expo-Fiera. Conferenza dei Servizi Permanente per l approvazione dei progetti del sito di impianto dell Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti. PROGETTO DEFINITIVO VIA D ACQUA SUD- CANALE E COLLEGAMENTO DARSENA EXPO/FIERA CAT OPERA PROG SCALA NOTE 1-PARTE GENERALE G CA Elenco elaborati G CA Relazione generale G CA 3781 Relazione descrittiva e di calcolo delle pavimentazioni G CN Cronoprogramma G CP Computo metrico estimativo G GA Relazione paesaggistica 2-ESPROPRI P ES Piano particolareggiato di esproprio - Relazione e Stima P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 A - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 B1 - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 B2 - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 C - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 D1 - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 D2 - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 E1 - Comune di Milano P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 E1 - Comune di Pero P ES Piano particolareggiato di esproprio - Elenco Ditte LOTTO 2 E2 - Comune di Milano P ES :5000 Piano particolareggiato di esproprio - Corografia - Tav. 1/3

19 Bollettino Ufficiale 19 CAT OPERA PROG SCALA NOTE P ES :5000 Piano particolareggiato di esproprio - Corografia - Tav. 2/3 P ES :5000 Piano particolareggiato di esproprio - Corografia - Tav. 3/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 A - Comune di Milano - Tav. 1/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 A - Comune di Milano - Tav. 2/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 A - Comune di Milano - Tav. 3/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 B1 - Comune di Milano - Tav. 1/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 B1 - Comune di Milano - Tav. 2/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 B2 - Comune di Milano - Tav. 1/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 B2 - Comune di Milano - Tav. 2/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 B2 - Comune di Milano - Tav. 3/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 C - Comune di Milano - Tav. 1/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 C - Comune di Milano - Tav. 2/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 C - Comune di Milano - Tav. 3/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 D1 - Comune di Milano - Tav. 1/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 D1 - Comune di Milano - Tav. 2/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 D2 - Comune di Milano - Tav. 1/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 D2 - Comune di Milano - Tav. 2/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 E1 - Comune di Milano - Tav. 1/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 E1 - Comune di Milano - Tav. 2/2 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 E1 - Comune di Pero P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 E2 - Comune di Milano - Tav. 1/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 E2 - Comune di Milano - Tav. 2/3 P ES :1000 Piano particolareggiato di esproprio - Planimetria catastale LOTTO 2 E2 - Comune di Milano - Tav. 3/3 3- PROGETTAZIONE GENERALE S VI :15000 Corografia S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2A S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2B1

20 20 Bollettino Ufficiale CAT OPERA PROG SCALA NOTE S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2B2 S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2C S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2D1 S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2D2 S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2E1 S VI :5000 Planimetria di inquadramento lotto 2E2 S VI :5000 Quadro d unione e suddivisione in lotti S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 1 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 2 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 3 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 4 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 5 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 6 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 7 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 8 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 9 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 10 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 11 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 12 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 13 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 14 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 15 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 16 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 17 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 18 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 19 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 20 S VI :500 Planimetria stato di fatto - tav. 21

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