INCHIESTA. Le province di Parma e Piacenza. A di Giorgio G. Mongiello - Rilevazioni dati Centro Marketing, Milano GEC

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1 INCHIESTA A di Giorgio G. Mongiello - Rilevazioni dati Centro Marketing, Milano Le province di Parma e Piacenza Nella prevalenza di una cartoleria tradizionale, in crescita I cartolai nelle province Nelle due province più a nord dell Emilia Romagna si nota una prevalenza delle piccole cartolerie tradizionali (in crescita) e delle cartolibrerie (in flessione); in leggera flessione sono le attività orientate all ufficio, mentre crescono quelle che offrono servizi e articoli da regalo; assenti le grandi strutture 22

2 l offerta dei servizi di Parma e Piacenza 23

3 INCHIESTA Le province di Parma e Piacenza Piccola cartoleria tradizionale Cartolibreria Cartoleria specializzata in servizi Cartoleria specializzata in articoli di lusso e da regalo Cartoleria orientata all'ufficio Cartoleria di grandi dimensioni 0,0% TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ 7,3% 10,9% 14,5% 23,6% 43,6% Buona la diffusione dei prodotti legati al mondo della scuola, come i prodotti cartacei e per la scrittura, ed il materiale per ufficio, cala la diffusione di calcolatrici e macchinari in genere. Come sempre il nucleo più consistente di clienti è costituito dai privati, ma si nota una crescita anche delle imprese e degli esercenti arti e professioni. Tra le aziende è diffusa l attività mista assistita e libero servizio, in calo l attività assistita, quasi assente l attività di libero servizio. La tipologia strutturale delle attività è quasi totalmente autonoma, assenti le attività inserite in centri commerciali, stabili, ma molto poche, le strutture alternative. Tutti i servizi offerti risultano percentualmente superiori alla media nazionale, particolarmente alta la quota del servizio di fotocopia e fax, ma crescono anche servizi come la rilegatura di testi e la realizzazione di timbri e targhe. Buona la crescita anche dei servizi più tecnici come traduzioni, ricezione ordini on-line e assistenza tecnica. Il fornitore preferito è sempre il commerciante all ingrosso, si riduce il ricorso diretto ai produttori ed ai gruppi d acquisto, cresce il ruolo dei franchisor. A livello organizzativo prevalgono le strutture indipendenti, crescono quelle affiliate o in franchising, mentre non sono rappresentate le cartolerie associate a gruppi d acquisto. Superiore alla media il livello di fatturato praticamente in tutte le fasce analizzate. Il territorio La precisione statistica richiesta per la nostra inchiesta ci consente di arrotondare i valori percentuali alla prima cifra decimale. L inchiesta si basa sui dati forniti da 55 cartolerie, 25 presenti nei comuni di Parma e Piacenza, 30 sul resto del territorio provinciale delle due province. All interno delle parentesi tonde, dove non diversamente indicato, sono riportate le percentuali di differenza rispetto al valore medio relativo alle inchieste realizzate in precedenza. La provincia di Parma è suddivisa in 47 comuni che occupano un estensione di km 2 (1,1% del territorio nazionale e 15,6% di quello regionale) con una densità di 115 ab/km 2, un valore nettamente più basso sia del dato nazionale che è di 190 ab/km 2 (61% rispetto al dato nazionale) sia della quota regionale che è di 182 ab/km 2 (63% rispetto al dato regionale). Se ai dati complessivi della provincia di Parma sottraiamo quelli relativi al comune di Parma (dove si registra una densità di 632 ab/km 2 ), la densità media effettiva della provincia passa da 115 a 73 ab/km 2, quindi un valore decisamente basso se confrontato con la media delle province italiane. La provincia di Parma ha poca popolazione (72,7% della popolazione media delle province nazionali) così come è bassa la densità abitativa (60,5% della media tra le province nazionali), di conseguenza l estensione superficiale si mantiene poco oltre la norma rispetto la media (120,2% della superficie media delle province nazionali), basso il numero di comuni (61% della media delle province nazionali). La popolazione della provincia è di abitanti (0,7% della popolazione nazionale e 9,8% di quella regionale); il 66,8% della popolazione risiede in pianura occupando il 47,8% del territorio, il 28,2% risiede in collina occupando il 27,1% del territorio ed il restante 5% in montagna sul 25,1% di territorio. In questa provincia troviamo molti comuni con meno di cinquemila abitanti (63,8% del totale), un numero normale di comuni compresi tra cinquemila e quindicimila abitanti (29,8% del totale), e pochi comuni con oltre quindicimila abitanti (6,4% del totale). La provincia di Piacenza è suddivisa in 48 comuni che occupa- 24

4 no un estensione di km 2 (0,9% del territorio nazionale e 11,7% di quello regionale) con una densità di 103 ab/km 2, anche in questo caso un valore decisamente più basso sia del dato nazionale che è di 190 ab/km 2 (54% rispetto al dato nazionale) sia di quello regionale che è di 182 ab/km 2 (57% rispetto al dato regionale). Se ai dati complessivi della provincia di Piacenza sottraiamo quelli del comune di Piacenza (dove si registra una densità di 821 ab/km 2 ), la densità media effettiva della provincia passa da 103 a 69 ab/km 2, anche in questo caso un valore basso se confrontato con la media delle province italiane. La provincia di Altri articoli e offerta servizi Calcolatrici, macchinari per l'ufficio, macchine per scrivere e prodotti informatici Libri, manuali, guide turistiche Articoli regalo, gadgets, poster cartoline, album per foto, giochi da tavolo Testi scolastici Cartelle, zaini astucci Articoli da pittura e da disegno Penne, articoli per la scrittura e inchiostri Articoli per l archivio, bollettari, modulistica Carta per fotocopie, per stampa, per pacchi, articoli in carta per la casa Carta per scuola per disegno, quaderni, blocchi, agende IL PESO DEI SEGMENTI 21,8% 34,5% 47,3% 81,8% 76,4% 81,8% 90,9% 74,5% 100% 94,5% 100% Piacenza ha poca popolazione (49% della popolazione media delle province nazionali), la densità abitativa è bassa (54,2% della media tra le province nazionali) mentre l estensione superficiale è nella norma (90,2% della superficie media delle province nazionali), basso il numero di comuni (62,3% della media delle province nazionali). La popolazione della provincia è pari a abitanti (0,5% della popolazione nazionale e 6,6% di quella regionale); il 66,8% della popolazione risiede in pianura occupando il 47,8% del territorio, il 28,2% risiede in collina occupando il 27,1% del territorio, ed il restante 5% in montagna nel residuo 25,1% di territorio. In questa provincia troviamo moltissimi comuni con meno di cinquemila abitanti (79,2% del totale), un numero normale di comuni compresi tra cinquemila e quindicimila abitanti (18,8% del totale), e pochi comuni con oltre quindicimila abitanti (2,1% del totale). I NUMERI 55 Il campione dell inchiesta (25 a Parma e Piacenza, 30 nel comune di Piacenza e nel comune di Parma) 43,6% Le piccole cartolerie tradizionali Il prodotto più venduto: 100,0% la carta per scuola e per disegno, quaderni, blocchi, agende e le penne, articoli per la scrittura e inchiostri, penne 0,0% La localizzazione nei centri commerciali 14,5% Gli affiliati in franchising L economia Nel corso degli anni novanta la popolazione emiliana è aumentata in alcune province mentre in altre è diminuita; tra le province che hanno aumentato la popolazione troviamo Parma, che dopo una flessione registrata nel decennio precedente ha visto espandersi i centri industriali sia dei comuni che circondano il capoluogo sia di quelli disposti lungo la statale della Cisa, registrando le percentuali di crescita più alte nei comuni di Torrile, Lesignano, Trecasali, Felino, Collecchio e Sala Baganza; al contrario i centri montani continuano a registrare perdite demografiche, le più cospicue delle quali nei comuni di Varsi, Corniglio, Monchio, Valmozzola e Solignano. Tra le industrie della zona vi sono grandi imprese nel settore agroalimentare e 25

5 INCHIESTA Le province di Parma e Piacenza La cartoleria nella provincia di Piacenza e Parma Azienda ABC Carta per la scuola e per disegno, quaderni, blocchi, agende Carta per fotocopie, per stampa, per pacchi, articoli in carta per la casa Articoli per l'archivio, bollettari, modulistica Penne, articoli per la scrittura e inchiostri Articoli da pittura e da disegno Cartelle, zaini, astucci Testi scolastici Articoli da regalo, gadgets, poster, cartoline, album per foto, giochi da tavolo Libri, manuali, guide turistiche Calcolatrici, macchinari per l'ufficio, macchine per scrivere e prod. informatici Altri articoli e offerta servizi BE MA PROFESSIONE UFFICIO SNC BELLI RAG. GIORGIO BERETTA MAURA BOCELLI GIANCARLO CAMONI LUCIANA CAPOLINEA DI CECI ROBERTO CARTOLERIA CARTABELLA DI SAVI ORETTA CARTOLERIA CIAO DI GIUDITTA COPERCHINI & C. CARTOLERIA GENNY DI ARABIA GENNY CARTOLERIA LA COMMERCIALE S.R.L. CARTOLERIA LEONI MARCELLO S.N.C. CARTOLERIA LIBRERIA FAGNOLA CARTOLERIA PERGAMENA DI MONICA CAGGIATI CARTOLERIA PUNTO UFFICIO CARTOLIBRERI SKARABOKKIO SNC CARTOLIBRERIA BIXIO DI SARRACINO MARIANNA CARTOLIBRERIA CIAO S.N.C. CARTOLIBRERIA DELGROSSO UMBERTO CARTOLIBRERIA GIOTTO DI D'AREZZO MARIASTELLA CARTOLIBRERIA IL PAPIRO DI CROCI GABRIELLA CARTOLIBRERIA MIRELLA CARTOLIBRERIA STELLA CARTOLIBRERIA STELLA DI FONTANINI SILVIA ROSSELLA CARTOPOINT S.N.C. COPPI E C. DI COPPI EMANUELA DINAMIC GRAFIC DI SPAGNOLI ROBERTO ELIOLAB S.N.C. EMMEMME SNC EURO OFFICE DI BARBIERI BRUNO - DIVISIONE ELIOCOPY F. & A. UFFICIO S.N.C. FABBRIZIO PAOLO FANTASIA DI BARONI MARCO & C. S.N.C. FOLETTI CRISTINA FOR.U.M. S.A.S. GIERRE S.A.S GIOCART 36 GIROMETTA RAFFAELLA GRAFFITI S.N.C. 26

6 Società e imprese Esercenti arti e professionisti Consumatori privati Assistita Assistita e libero servizio Libero servizio 1,8% IL PESO DEI CLIENTI 36,4% 36,4% LA TIPOLOGIA DI VENDITA 36,4% 61,8% 90,9% zootecnico, ma è anche aumentata la piccola e media industria (meccanica, chimica, mobiliero). Forte il polo fieristico specializzato nella promozione del turismo enogastronomico. Il reddito pro-capite parmense (dati 2002) è fra i più alti a livello nazionale, tale da collocare la provincia al 6º posto nella graduatoria nazionale (era al 7º posto nel 1995) con una cifra di ,70 euro (+27,9% rispetto la media nazionale di ,70 euro). Analizzando i dati relativi alla provincia di Piacenza osserviamo che nell ultimo decennio del ventesimo secolo si è registrato un tasso demografico in calo, ad eccezione di alcuni comuni di più recente industrializzazione disposti lungo la Via Emilia. Un certo numero di comuni hanno subito un forte spopolamento come Cerignale, Farini, Ferriere, Morfasso e Ottone, altri invece hanno registrato una buona crescita, come Gossolengo, Rivergaro, Gazzola e Podenzano. L agricoltura occupa un ruolo preminente nell economia provinciale con produzioni altamente specializzate, così come è determinante il ruolo del settore fieristico, in particolare nella promozione di comparti specializzati legati all industria dell abbigliamento. Anche la provincia di Piacenza dispone di un reddito pro-capite elevato, anche se non raggiunge lo stesso livello della provincia di Parma, infatti la troviamo al 34º posto nella graduatoria nazionale (era al 39º posto nel 1995) con una cifra di ,00 euro (+9,1% rispetto la media nazionale di ,70 euro). Analisi su altri indicatori economici In Emilia-Romagna il settore dell agricoltura occupa circa addetti (4,8% del totale occupati della regione e 9% degli addetti in agricoltura in Italia), l industria dispone di circa addetti (35,3% del totale occupati della regione e 9,5% degli addetti nell industria in Italia) ed il terziario impegna circa addetti (60% del totale occupati della regione e 7,6% degli addetti nel terziario in Italia). Questi dati forniscono un quadro abbastanza chiaro sulla situazione economica regionale, infatti ci dicono che l agricoltura, pur essendo importante a livello nazionale, impegna pochi addetti a livello regionale ciò significa la presenza di un alto tasso di meccanizzazione, che l industria ha un ancora un forte ruolo sia a livello regionale sia nazionale, e che il terziario, pur impegnando un alta quota della forza lavoro regionale, risulta leggermente meno incisivo a livello nazionale, pur mantenendosi a livelli molto alti. Le persone in cerca di occupazione sono il 4% della forza lavoro, una quota decisamente più bassa rispetto al dato nazionale che si attesta all 11,4%. L Emilia-Romagna è una delle uniche due regioni italiane che mostrano un tasso di occupazione vicino all obiettivo del 70%, fissato dalla strategia di Lisbona per il Il reddito pro-capite dell Italia è superiore di 9 punti rispetto la media comunitaria, ma solo sei regioni italiane, tra cui l Emilia-Romagna, hanno un reddito pro-capite superiore al 25% della media (esattamente 136,4%). Per quanto riguarda la situazione distributiva notiamo che in Emilia-Romagna si trovano 33 ipermercati, 53 grandi magazzini (3 sono in franchising e 8 in gruppi d acquisto), 93 grandi superfici specializzate (in forte espansione) e 653 supermerca- 27

7 INCHIESTA Le province di Parma e Piacenza La cartoleria nella provincia di Piacenza e Parma Azienda Carta per la scuola e per disegno, quaderni, blocchi, agende Carta per fotocopie, per stampa, per pacchi, articoli in carta per la casa Articoli per l'archivio, bollettari, modulistica Penne, articoli per la scrittura e inchiostri Articoli da pittura e da disegno Cartelle, zaini, astucci Testi scolastici Articoli da regalo, gadgets, poster, cartoline, album per foto, giochi da tavolo Libri, manuali, guide turistiche Calcolatrici, macchinari per l'ufficio, macchine per scrivere e prod. informatici Altri articoli e offerta servizi IL PAPIRO DI POSTAIA ANNAMARIA LA CARTOLIBRERIA DI ANCESCHI MONICA LOFFI FAVA CARLA MARTINI ELENA MENTA CAMILLA MUSSI ENZO PISARONI SANDRA POIS S.N.C. DI MAZZANTI PAOLA MARIA E C. PRANDI LUIGI PUNTO E VIRGOLA REBUS S.A.S. ROSCIO GIOVANNI SCHERZ SRL SCUOLA & UFFICIO TECNOCOPY DI BERTOZZI LUCA & PISCINA ALESSANDRO SNC ZINELLI SERENA ti (24 in franchising, 16 in unioni volontarie e 362 in gruppi d acquisto). Passando a livello provinciale vediamo che nel parmense sono presenti 3 ipermercati (2 in gruppi d acquisto) e 11 minimercati (1 in franchising e 7 in gruppi d acquisto), mentre nella provincia di Piacenza si trova 1 solo ipermercato (1 in gruppi d acquisto) e 24 minimercati (8 facenti parte di gruppi d acquisto). Sempre diffuse le piccole cartolerie tradizionali, calano le cartolibrerie La prima domanda ha lo scopo di stabilire la suddivisione delle aziende basandosi sulla categoria d appartenenza dichiarata. Quesito a risposta singola, valore complessivo non superiore al 100%. Come al solito le piccole cartolerie tradizionali sono le strutture più diffuse del settore essendo rappresentate dal 43,6% (+1,8%), leggermente sotto la media le cartolibrerie che si attestano a quota 23,6% (-5,3%); insieme queste due categorie formano il 67,2% delle attività delle due province. In leggera flessione le strutture orientate all ufficio, rappresentate dal 14,5% (-2,8%), in crescita le cartolerie specializzate in articoli di lusso e da regalo che raggiungono il 10,9% (+5,6%), crescono le strutture specializzate in servizi rappresentate dal 7,3% (+4,4%), assenti le strutture di grandi dimensioni (- 3,7%). Diffusi i prodotti per la scuola come carta e articoli per la scrittura, in flessione calcolatrici e macchinari in genere Con il secondo quesito abbiamo chiesto alle cartolerie di indicare, in base ad una lista di categorie predefinite, che tipo di prodotti vende. Quesito a risposta multipla, il valore complessivo può superare il 100%. I prodotti che mostrano la crescita più sensibile, rispetto la media nazionale, sono quelli associati al materiale da ufficio (archivio, bollettazione ecc.) ed i testi scolastici, in flessione calcolatrici e macchinari in genere. Stabili gli articoli per il tempo libero ed i classici prodotti da cartoleria come carta e penne. 28

8 LA TIPOLOGIA DI LOCALIZZAZIONE IL PESO DEI SERVIZI OFFERTI Autonoma 98,2% Rilegatura testi 54,5% Inserita in centro commerciale 0,0% Realizzazione timbri e targhe 9,1% Inserita in altra struttura 1,8% Assistenza tecnica 4,5% Analizzando nel dettaglio le categorie osserviamo che sono due i prodotti trattati dal 100% delle cartolerie: la carta per scuola e per disegno, quaderni, blocchi, agende (+2,5%) e le penne, articoli per la scrittura e inchiostri (+0,7%). Sempre alta la diffusione di carta per fotocopie, per stampa, per pacchi, articoli in carta per la casa pari al 94,5% (-0,9%) e degli articoli da regalo, gadgets, poster, cartoline, album per foto, giochi da tavolo disponibili nel 90,9% (+6,5%) delle rivendite. Buona la diffusione degli articoli per l archivio, bollettari e modulistica, rappresentati dall 81,8% (+13,5%) e le cartelle, zaini, astucci, disponibili sempre nell 81,8% (+0,2%) delle strutture. Superiore alla media la disponibilità di testi scolastici, presenti nel 74,5% (+11,1%) degli esercizi, così come cresce la diffusione dei prodotti per il tempo libero, come gli articoli da pittura e da disegno, disponibili nel 76,4% (+2,5%) dei negozi. La presenza nelle cartolerie di libri, manuali e guide turistiche è nella media, infatti si attesta al 34,5% (+0,7%), mentre è leggermente sotto la media la disponibilità di altri articoli e offerta servizi, disponibili nel 47,3% (-3,3%); più consistente il calo delle calcolatrici, macchinari per l ufficio, macchine per scrivere e prodotti informatici, reperibili solo nel 21,8% (-20,1%) delle rivendite. I privati costituiscono la clientela più diffusa, crescono le imprese ed i professionisti L inchiesta ha cercato individuare come è suddivisa la clientela servita dalle cartolerie in base ai dati relativi alle seguenti tre tipologie individuate: Società e imprese, Esercenti arti e professionisti, Consumatori privati. Quesito a risposta multipla, il valore complessivo può superare il 100%. Ricezione ordini on line Traduzione e/o battitura testi, stampa da dischetti Invio e/o ricezione fax Fotocopie 1,8% 1,8% Consegna della merce a domicilio 0,0% 85,5% 94,5% La clientela privata costituisce il nucleo portante dell economia delle cartolerie essendo disponibile nel 90,9% (-2,9%) delle strutture, le società e imprese, rappresentate dal 36,4% (+2,5%), sono in leggera crescita così come aumenta la diffusione degli esercenti arti e professioni, che raggiungono quota 36,4% (+4,6%). Unendo i dati dei professionisti e delle società si ottiene una percentuale pari al 72,8% (+7,1%). In crescita l attività mista: assistita e libero servizio Lo scopo di questo quesito è di determinare la tipologia di vendita adottata dai cartolai intervistati. Le possibili scelte sono tre: Assistita, Assistita e libero servizio, Libero servizio. Quesito a risposta singola, valore complessivo non superiore al 100%. Ben il 61,8% (+14,3%) delle rivendite hanno indicato un attività prevalente di tipo misto, assistita e libero servizio, poche le attività di libero servizio pari all 1,8% (-1,2%), in flessione l attività assistita, che si ferma al 36,4% (-13,1%). 29

9 INCHIESTA Le province di Parma e Piacenza Commercianti all ingrosso LE MODALITÀ DI ACQUISTO 83,6% ma comunque in crescita, per i servizi più tecnici come la traduzione e/o battitura dei testi, disponibile nel 21,8% (+4,5%), la ricezione ordini on line, presente sempre nel 21,8% (+6%) e l assistenza tecnica, fornita dal 14,5% (+2,5%) delle cartolerie. Franchisor 14,5% Gruppi d acquisto,6% Produttori 1,8% Molto diffusa la struttura autonoma Abbiamo quindi chiesto ai cartolai di indicare la tipologia di localizzazione del proprio esercizio, scegliendo una delle tre possibili scelte: Autonoma, Inserita in centro commerciale, Inserita in altra struttura. Quesito a risposta singola, valore complessivo non superiore al 100%. Quasi la totalità degli esercizi, pari al 98,2% (+3,2%), opera in una struttura autonoma, completamente assenti le attività inserite all interno di centri commerciali (-3,6%); sostanzialmente stabile la quota di cartolerie localizzate all interno di altre strutture, pari all 1,8% (+0,2%). Ampia l offerta di servizi Con questo quesito abbiamo chiesto ai cartolai di indicare i servizi che sono offerti al cliente nella propria struttura di vendita. Quesito a risposta multipla, il valore complessivo può superare il 100%. Come sempre il servizio più diffuso è la fotocopiatura, disponibile nel 94,5% (+10,3%) degli esercizi, segue l invio e/o ricezione fax presente nell 85,5% (+9,3%) delle strutture contattate. Decisamente sopra la media nazionale il servizio di rilegatura di testi, presente nel 54,5% (+9,9%). Buona la diffusione del servizio di realizzazione di timbri e targhe, assicurato dal 49,1% (+0,6%) delle strutture interpellate. Cresce la disponibilità del servizio di consegna della merce a domicilio, offerto nel 40% (+5,7%) delle cartolerie. Percentuali contenute, Il fornitore preferito è sempre il commerciante all ingrosso, si riduce il ricorso ai produttori ed ai gruppi d acquisto, crescono i franchisor Questo quesito ha lo scopo di individuare quali sono le modalità d acquisto preferite dei cartolai intervistati. Quesito a risposta multipla, il valore complessivo può superare il 100%. I commercianti all ingrosso restano i fornitori preferiti dalle cartolerie, infatti sono stati scelti dall 83,6% (+2%), cala sensibilmente il ricorso ai produttori, utilizzati nel 21,8% (-13,9%), così come cala il canale dei gruppi d acquisto che si attesta al 3,6% (-5,7%), cresce invece il canale dei franchisor al quale si rivolge il 14,5% (+6,9%) delle cartolerie. Cresce l organizzazione in strutture indipendenti e quelle in franchising, assente l associazione a gruppi d acquisto Con la penultima domanda abbiamo chiesto ai cartolai di definire la propria modalità organizzativa indicando una delle tre tipologie organizzative individuate: Associato a gruppi d acquisto e/o unione volontaria, In franchising o affiliato, Indipendente. Quesito a risposta singola, valore complessivo non superiore al 100%. I risultati ottenuti mostrano una netta prevalenza delle strutture Indipendente Associato a gruppi d acquisto In franchising o affiliato 0,0% IL TIPO DI ORGANIZZAZIONE 0,9% 89,1% 30

10 Fino a Da a Da a ,5% FATTURATO ANNUO 32,7% 27,3% 5,5% (-0,8%), mentre è in crescita sia lo scaglione da a euro, rappresentato addirittura dal 7,3% (+3%), sia lo scaglione più alto, oltre euro, indicato dal 3,6% (+0,4%). Unendo i dati possiamo osservare che il 43,7% (+7,6%) delle aziende fatturano più di euro (somma degli ultimi quattro scaglioni), il 16,4% (+2,6%) supera la soglia dei euro (somma degli ultimi tre scaglioni) ed il 10,9% (+3,4%) fattura più di euro (somma degli ultimi due scaglioni). Da a ,3% I DATI RACCOLTI DALLE INCHIESTE DI Oltre ,6% Non risponde 23,6% organizzate in modo indipendente, rappresentate dall 89,1% (+2,2%); crescono le strutture che operano in franchising o come affiliato, indicate dal 10,9% (+3,6%), mentre non sono rappresentate le cartolerie associate a gruppi d acquisto e/o unione volontaria (-5,5%). Fatturato: superiore alla media nazionale L ultima domanda sottoposta ai cartolai è legata all indicazione del livello di fatturato annuo. Gli scaglioni disponibili proposti sono cinque: Fino a euro, da a euro, da a euro, da a euro, oltre euro. Quesito a risposta singola, valore complessivo non superiore al 100%. Le attività presenti nelle province di Parma e Piacenza mostrano un livello di fatturato di buon livello in tutti gli scaglioni presi in considerazione. Nella media la quota d aziende che non hanno fornito alcuna risposta, pari al 23,6% (-3,2%). Il primo scaglione, fino a euro, è in crescita rispetto al valore medio nazionale, infatti si attesta al 32,7% (+4,9%), cresce anche lo scaglione seguente, da a euro, assestandosi a quota 27,3% (+5%). Stabile lo scaglione seguente, da a euro, rappresentato dal BL UD SO VB TN PN LC VA CO AO BG TV BI BS VI VE GO NO MI VR TS TO VC PD PV LO CR MN RO AT AL PC PR RE FE CN GE BO RA SV SP MS MO IM LU PT PO FC RN FI PU PI AR AN OR SS CA NU LI GR BZ SI VT PG TR RM TP RI LT MC AP AQ FR PA AG TE PE CE IS CH NA EN CB BN CT AV SA ME CL SR RG NUOVO SERVIZIO PER I LETTORI Coloro che desiderano la collezione completa, in formato elettronico, delle inchieste provinciali sin qui realizzate possono farne richiesta chiamando l ufficio abbonamenti di Tecniche Nuove (Tel. 02/ ) o scrivendo all indirizzo abbonamenti@tecnichenuove.com. FG PZ RC VV CS MT CZ BA KR TA BR LE 31

11 INCHIESTA A di Giancarlo Emanuel Le province di Parma e Piacenza La parola agli agenti Grandi differenze e attenzione al servizio Nelle più o meno specifiche differenze di approccio ai prodotti e alle novità di catalogo, i cartolai parmensi e piacentini si trovano accomunati dall esigenza di saper essere al passo con le nuove richieste dell utenza DELINO FERRARI Campionario organizzato: la pianificazione è basilare con tempi diversi: un prodotto ordinato a settembre sarà consegnato a gennaio-febbraio. Il mio portafoglio clienti è compo- questo momento non mi capita spesso di dare consigli ai clienti. Come detto, sono abbastanza giovane in questa azienda e non Il mio incarico per Artena pre- sto da circa 140 punti vendita ho ancora tutta la confidenza vede la copertura delle province la metà dei quali sono in provin- necessaria. Mi rendo però conto di Parma e Piacenza, oltre alla cia di Parma; per il resto il 30 che chiacchierando con i carto- città di Reggio Emilia. Lavoro per cento è a Piacenza e il resto lai è facile entrare nelle loro gra- per questa azienda da un anno, prima ero con Buffetti: marchi a Reggio Emilia. Pur essendo città della stessa regione hanno DELINO FERRARI zie anche perché gli argomenti a mia disposizione sono di grande diversi ma, in definitiva, lo stes- delle differenze sostanziali per il importanti, ti dà lo spazio per qualità. E poi capisco che, con- so mondo. Ho 50 anni e sono riscontro commerciale che mi crescere. Se poi, come nel mio frontandosi con altri colleghi, i di Reggio Emilia: con la mia interessa. Il parmense, come il caso, l azienda propone marchi negozianti finiscono per capire Peugeot, che è anche il mio uffi- reggiano o il modenese, è più esplosivi si sta ancora meglio che gli si stanno proponendo cio, macino ogni anno 50mila ben disposto, mentalmente, al- perché le richieste e le vendite si prodotti di sicuro successo. chilometri. La nostra è una la novità. Ha una apertura verso moltiplicano. Io prediligo vende- azienda molto vivace, con continue campagne e proposte incalzanti: essere organizzati è basilare per potermi presentare ai punti vendita con il campio- il prodotto che non significa necessariamente che lo acquisterà, ma è certo che lo prenderà in considerazione: è meno titubante verso le novità. Il pia- re le linee moda e regalo, non mi sento invece a mio agio nel proporre articoli tecnici pur avendo lavorato per Buffetti dove per il regalo c è ben poco. CARLO CIARLA Il nostro cavallo di battaglia è la consegna veloce nario che è sempre fatto di nuo- centino invece è come il cremo- I miei clienti più munifici sono Copro, per la ditta Vanni, la ve proposte da trattare con i nese e il mantovano: commer- nei centri commerciali: ovvia- città di Piacenza e le zone limi- cartolai. In genere un cliente ri- cianti attenti e sempre sul mer- mente si tratta dei rivali dei car- trofe. La proposta che fa la no- ceve la mia visita ogni due me- cato ma con molto più timore e tolai tradizionali. Il mio impegno stra azienda ai cartolai è relativa si: il nostro lavoro è organizzato ritrosia nell accettare proposte è dunque nello spiegare che la ad articoli da cancelleria, per in canvass, cioè in campagne. nuove. In questa zona, e con forza del cartolaio è proprio ufficio, per festività particolari A differenza di chi vende pro- questo tipo di lavoro, si vive be- quella di proporre prodotti diver- come la Pasqua e il Natale, per dotti di cartoleria spicciola - ma- ne: sono soddisfatto perché mi si, anche con prezzi diversi. Noi il Carnevale e ovviamente per il tite e quaderni - noi forniamo sono reso conto che questo è un proponiamo loro marchi che regalo. Il cavallo di battaglia articoli che non necessariamen- mestiere che se ci metti dell im- fanno la differenza: è chiaro che della Vanni, oltre ovviamente te vengono venduti il giorno do- pegno, se sei bravo e hai la for- ne devono ordinare quantitativi alla qualità, sono le consegne po. Proprio per questo si viaggia tuna di avere alle spalle aziende convincenti per il cliente. In veloci. Logicamente abbiamo 32

12 molta concorrenza nella zona, nizzata, ma non solo questo. comunque non legato alla sta- nelle cinque canvass di vendita ci sono parecchi grossisti che Non sta bene neppure chi non gionalità. E in questo contesto in cui è diviso il territorio, delle operano ed anche in questa ha saputo adeguarsi ai tempi. che ho visto cambiare le carto- visite ai commercianti. Prendo maniera cerchiamo di essere Ci sono prodotti che sono anda- lerie, che ora sconfinano in pro- appuntamenti al sabato e mi apprezzati. E comunque una ti scomparendo, che sono di- poste ben lontane dal nome programmo così tutta la setti- lotta molto dura. La nostra sede ventati di nicchia, che è inutile proposto nell insegna: dalle ri- mana successiva. La visita ad è a Milano, abbastanza vicino a tenere in quantità, anche se le cariche dei telefonini in giù c è un cartolaio consiste nel mo- Piacenza, siamo ben strutturati cartolerie magari sono ancora di tutto. Mi chiedo: farebbero strargli i cataloghi delle nuove perché il cliente capisca e sap- pensate proprio per quelli. meglio a specializzarsi fino al- collezioni: si tratta di una offerta pia che si affida a una azienda Arranca anche chi non ha sapu- l esasperazione, oppure la ne- molto ampia. E la gran parte del seria e programmata che dà si- to adeguarsi ai nuovi trend del cessità di guardare che cosa c è fatturato che realizzo deriva dal curezze. Faccio questo lavoro mercato. Senza dimenticare in cassa a fine giornata fa sì che settore scolastico. Fare parte di da 26 anni, sono stato con altri che se una volta da una cartole- anche gli euro di una ricarica una azienda leader come la mia grossisti, ormai da 16 propongo ria vivevano intere famiglie ora siano utili? Sono in molti a do- è un vantaggio: lo siamo diven- i prodotti distribuiti da Vanni. non è più così: tra affitti e tasse mandarselo ed a soffrire, però tati nel corso degli anni, portan- La giornata lavorativa è quella sono notevolmente tartassati e spesso rispondo che, facendo do novità rivoluzionarie in carto- tradizionale dell agente di com- lo siamo anche noi agenti. I più proposte, hanno maggiori leria. Quando entro in un nego- mercio: visite ai punti vendita, margini si sono ridotti di molto, probabilità che il cliente entri in zio il titolare già sa che gli mo- colloqui con i negozianti. Non è aumentano invece i negozi che negozio. strerò un marchio molto affer- una semplice raccolta di ordini: chiudono. Il problema principa- mato, sempre con brand nuovi si propongono novità, ma si ascoltano anche le necessità e, quando possibile, si prova pure a risolvere qualche problema. Vivo a Saronno e mi occupo an- le sono le tasse: sono troppo elevate. E però questa comunanza di destini che crea rapporti ottimi, quasi a livello di amicizia. Mi capita a volte di CLAUDIO CAPITANO Avere cura del cartolaio: la post-vendita ha un grande valore e in linea con la moda. Il cartolaio ne ha bisogno per vivere. Anche perché ha perso certe caratteristiche di un tempo e si è trasformato in un commerciante che del Basso Varesotto, arrivo essere quasi un consulente an- Ho 47 anni e lavoro per il a tutti gli effetti. E ovvio che fino a Novara e il venerdì sono a che se non userei questo termi- Gruppo Cartorama, divisione l attività debba dare una resa. Piacenza. Essendo la nostra ne così pomposo: ormai per lo- Cartorama. La mia area operati- Inoltre il suo impegno adesso è azienda molto precisa, si tratta ro sono una presenza abituale, va è la provincia di Piacenza do- anche quello di fiutare il merca- sempre di giri programmati in con la quale si confrontano sui ve il mercato è piuttosto povero. to, intuirne i cambiamenti ed maniera che al massimo due vari problemi. E diciamo che Da quando poi ha aperto l iper- essere pronto a seguirli. Ma so- giorni più tardi il cartolaio possa fornisco qualche consiglio in mercato Auchan, nella zona di prattutto deve sapersi inserire in ricevere la merce ordinata. base all esperienza che racimo- San Rocco al Porto, tutti i com- tutte quelle situazioni nelle qua- Lavoro in un mondo che nel lo sentendo anche altri colleghi mercianti hanno risentito nega- li il grande rivale che è la distri- corso di questi ventisei anni è e concorrenti. Insomma sono tivamente della novità. Prima, buzione organizzata non può es- cambiato moltissimo. Ed ovvia- pronto ad ascoltare e risolvere, qui, il commercio era più florido sere competitivo. Abbiamo ad mente non in meglio. Quella dei quando possibile, le loro neces- e quindi l apertura dell iper ha esempio visto che, quando han- cartolai è una categoria in soffe- sità. Per il tipo di prodotto che portato via una grossa fetta di no provato a vendere i libri di te- renza: patiscono la presenza propongo, il mio passaggio è vendite. La fase centrale del mio sto hanno fallito, lasciando tra della grande distribuzione orga- settimanale e non saltuario e lavoro riguarda l organizzazione, l altro i clienti nei guai. Insom- 33

13 INCHIESTA Le province di Parma e Piacenza Anche il personale dovrà avere Questo lavoro mi diverte, mi coraggiare e spronare i nego- un rapporto diverso con la piace, mi dà anche soddisfazio- zianti. Nella maggioranza dei clientela che non sarà sempli- ni economiche. L azienda mi ha casi si tratta di persone che co- cemente quello di ascoltare l or- sempre trattato molto bene. me me da molti anni fanno que- dine ed esaudirlo. Detto questo, Avrei anche avuto possibilità di sto mestiere e magari hanno non credo che muterà di molto passare ad altre ditte, ma poi perso un po di mordente, sia il mio lavoro. Forse avrò meno sono rimasto: avrei dovuto per l evoluzione che ha avuto il CLAUDIO CAPITANO clienti da visitare ma è certo che chi resisterà venderà e gua- sconvolgere la vita della mia famiglia, non mi è sembrato il ca- settore che ha portato le cartolerie a trasformarsi, sia per la ma il cartolaio ha, verso il clien- dagnerà di più. so; e così sono rimasto qui e sopraggiunta concorrenza degli te un attenzione ed una cura ogni sera posso tornare a casa ipermercati che ovviamente che per la grande distribuzione organizzata sarebbe improponibile. Nei confronti del cartolaio, non mi sento un semplice agente, piuttosto un consulente di CARLO VERNI La vecchia cartoleria ha ancora e avrà sempre un suo spazio mia. La mia settimana lavorativa è organizzata in giri che programmo periodicamente, anche se poi ci sono passaggi straordinari in occasione di campagne hanno portato via una fascia di clientela. Io cerco di spiegare che la vecchia cara cartoleria ha comunque ancora un proprio spazio che la grande distribuzio- vendita, cioè un punto di riferi- Ho 59 anni e faccio questo la- particolari per le quali occorre ne non potrà mai occupare e mento non solo per l acquisto voro dal A un certo pun- trascorrere più tempo con il car- dunque suggerisco quali siano ma anche per le problematiche to della mia vita mi sono chie- tolaio per spiegare e trattare gli le maniere per appropriarsene del punto vendita, magari pro- sto se volevo accettare quello ordini. In generale noi trattiamo al meglio. Non è facile, lo so: vocate dal prodotto. Io tengo che mi proponeva la famiglia, articoli abbastanza generici per i molti punti vendita sono stati molto al post vendita, i miei cioè stare in negozio tutti i gior- cartolai. Vendiamo insomma chiusi. E questo è servito perlo- clienti possono sempre contare ni dell anno, oppure scegliere di carta alle tipografie e cancelleria meno a ridistribuire la clientela. su di me. Il rapporto con i miei uscire e girare. Un cugino mi ha alle cartolerie. Ciò non toglie C è stato ad esempio un corso clienti è sereno, onesto e leale. segnalato questa opportunità che spesso lanciamo iniziative per vetrinisti, molto interessante Non è stressato, non mi capita ed ho cominciato a lavorare per esclusive per dare slancio e vita- perché anche la maniera di pro- mai che una visita venga rifiuta- la Berni di Bologna. Da allora lità ad un settore che è in soffe- porre gli articoli alla clientela è ta. Faccio questo mestiere da non l ho mai lasciata. E una oc- renza. Da parte mia sono co- utile per sollecitare la vendita. 26 anni, con questa azienda da cupazione che mi piace. Mi stantemente impegnato nello Ebbene si sono presentati in 17. Termino parlando del futu- hanno mandato qui, a Piacenza spronare i cartolai, con i quali due: è stato un risultato sconfor- ro. Le chiusure non sono certo e da allora ho sempre coperto ho un rapporto ormai lunghissi- tante. Vedo che c è chi prova a finite, altri abbasseranno la ser- questa zona. Giro in auto, mo. Per me è un privilegio trat- vivacizzare le vendite con artico- randa. Ma chi resisterà, chi sa- quando si tratta di posti lontani, tare con loro, molti mi danno li non strettamente da cartoleria prà mantenersi al passo con il sulle strade della provincia, del tu, anche se io do sempre e chi invece prova a cavalcare la nuovo mercato avrà un punto mentre quando devo andare nel del lei: ci tengo a precisare che moda. Un dato però è certo: gli vendita altamente specializza- centro storico inforco il mio mo- si tratta di un rapporto di lavoro, articoli tipo quelli trattati dalla to. Non solo per quello che è la torino da 48cc ed è tutto più anche se con l andare del tem- mia azienda non andranno mai proposta da fare al cliente, cioè semplice. Oltre alla zona di po in tanti casi si è trasformato fuori moda, saranno sempre ne- con un magazzino all altezza Piacenza, copro anche il Basso in amicizia. Mi capita anche di cessari, anche se sono nate della situazione. Milanese, fino a Melegnano. dare consigli e soprattutto di in- molte alternative. 34

14 Love Collection. Ci abbiamo messo il cuore. VignoliAssociati Favoloso! Da Favorit le inimitabili buste e cartelline trasparenti colorate, ora con la stampa in più. Sono stampate su Naturene, il materiale ecologico naturale made in Italy. Sono disegnate e colorate per rendere il lavoro più piacevole e creativo. Favorit Art Love Collection: sarà amore a prima vista. Perché ci abbiamo messo il cuore. favorit@favorit.it

15 INCHIESTA A di Teresa Magretti Le province di Parma e Piacenza Parma - Cartoleria Pois Una mamma per tutti gli studenti del quartiere universitario GLI STUDENTI, UN ENTITÀ ETEROGENEA Paola Mazzanti, titolare della cartoleria Pois Nel cuore del quartiere universitario è il punto di riferimento degli abitanti di una vivace e giovane parte del centro storico cittadino. Niente libri e niente fotocopie, nella serena Parma non ci si fa concorrenza. E neppure i centri commerciali danno fastidio. Si pronuncia Pois oppure Puà? Come vuole, lo sento dire in tutte le maniere e sono ormai diciassette anni che sono qui. Me ne sono fatta una ragione. Siamo a Parma, dall altra parte del torrente quasi in secca che porta lo stesso nome della città. La cartoleria Pois di Paola Mazzanti è un negozietto, con una tendina un po fané, di quelli che iniziano piccoli e stretti, ma dei quali non si vede la fine perché sfociano in un magazzino quasi mitologico nella sua grandezza e per quello che contiene. D altronde siamo nel quartiere universitario e gli studenti, tra un passeggio e una commissione vedono la signora Mazzanti quasi come una mamma, che naturalmente può risolvere molti problemi. Facevo la rappresentante di articoli da cartoleria, un bel giorno ho deciso di fermarmi e ho preso questo negozio che era un po a terra. Il giorno dell apertura feci il primo scontrino alle sette di sera: quattromila lire per una rubrica telefonica. E la mattina dopo non sapevo neppure se aprire. Invece sono ancora qui : è allegra e cortese la signora Paola che stava a Milano, ma per amore di un parmigiano ha cambiato città, senza pentirsene. Più dura è stata fermarsi, visto che era abituata a girare per i negozi: Stare ad aspettare i clienti è diverso dall andarseli a cercare. Ma sono contenta della scelta che ho fatto. PUNTO DI RIFERIMENTO... Gli zaini che vede qui, nei centri commerciali ci saranno tra un anno... L università è la grande risorsa di questa cartoleria: Anche se sono costretta a tenere i quaderni non è più però una cartoleria tradizionale. L università vale il 70 per cento del nostro venduto. E gli studenti sono una entità davvero eterogenea che vuole articoli lussuosi, come economici. Il boom delle vendite arriva con l inizio della stagione degli studi, tra settembre e dicembre; ma non crediate che negli altri mesi ci sia il tempo per riposar- 36

16 IL MERCATO È CAMBIATO I marchi in una cartoleria non possono mancare... hanno anche cambiato il rapporto con il cliente... si. Persino ad agosto passano i turisti oppure le madri che si fanno mettere via gli zaini per i figli. L altro trenta per cento è costituito soprattutto dai ragazzi e dai bambini delle scuole: Non vendo i libri, né faccio fotocopie: per quello ci sono una libreria e una copisteria più avanti sulla stessa strada. Ognuno deve avere una specializzazione, la libertà di mercato è controproducente in certi casi. Non trovo giusto fare concorrenze su articoli che gli altri trattano meglio. E poi è una questione di spazio. Io i libri proprio non li posso tenere. C è poi chi, per attirare i clienti, vende persino le ricariche dei telefonini. Ma io non ho bisogno di questi mezzucci per avere la gente in negozio. Parma è davvero il posto che molti idealizzano come isola felice; gente tranquilla e rilassata, si viaggia in bicicletta, si mangia divinamente. Ma è vero anche per chi ci sta? Tutto vero, nonostante la televisione ci abbia fatto cattiva pubblicità. Come commerciante dico che anche qui il mercato cinese dilaga. E non è bello. Nel mio settore il fastidio che possono dare con i loro prezzi stracciati ancora non si sente. Anzi devo dire che il mercato è cambiato tantissimo ed in meglio ora che molti articoli stanno piacendo. Sono i marchi che in una cartoleria di oggi non possono mancare. Ed hanno anche cambiato il rapporto con il cliente che una volta si accontentava delle nostre proposte ed oggi, invece, arriva con idee ben precise. La concorrenza ha, di recente, perso due capisaldi del centro storico. Il pericolo dei centri commerciali è abbastanza arginato: Nonostante ci siano, si lavora lo stesso. Adesso, poi, persino le poste vendono la cancelleria. La grande distribuzione dà fastidio perché vende articoli dell anno precedente a prezzi inferiori. Noi, abbiamo invece l arma della novità. Abbiamo imparato che è bene ordinare un po meno, a costo di restare senza un articolo. Ma è certo che non abbiamo giacenze. Gli zaini che vede qui, nei centri commerciali ci saranno tra un anno: insomma bisogna sempre essere alla moda, avere qualche cosa di diverso e cambiare di continuo la collocazione degli articoli esposti, in maniera che per l occhio del cliente abituale non sembrino vecchi. E i rapporti con gli agenti? Al 90 per cento fantastici anche se il restante dieci è fatto di arrampicatori che devono arrivare a grossi numeri e non guardano lo storico di un negozio e tanto meno i rapporti interpersonali. 37

17 INCHIESTA A di Giancarlo Emanuel Le province di Parma e Piacenza Piacenza - Cartoleria Rebus Dalla puntina alla segretaria: quando in cartoleria si può trovar lavoro AL POSTO GIUSTO Aldo Binagli, titolare della cartoleria Rebus, franchising Buffetti Nel centro di Piacenza tra tante biciclette e poche automobili il più classico dei marchi è ancora un grande richiamo per tutti. La città non è molto vivace ma allargando i propri orizzonti e trasformandosi in commerciante il titolare riesce a mantenere bene le proprie posizioni. C è un gran traffico sulla via Cavour a Piacenza. La cartoleria Rebus è al posto giusto per essere sulla strada di tutti, compresi i tanti che vanno ancora in bicicletta, come in ogni bella città di provincia che si rispetti. Nasciamo nel 1985 come punto vendita Buffetti ma da quando siamo nella sede attuale abbiamo allargato il settore merceologico alla scuola e al regalo. Prima non lo facevamo perchè eravamo legati al prodotto d ufficio classico. Qui ora siamo in pieno centro vicino al polo scolastico che comprende liceo classico, ragioneria, medie ed elementari. Il titolare è Aldo Binagli, 49 anni. Ora il rapporto con Buffetti è quello di franchising. Che cosa è cambiato alla Rebus con questa trasformazione? Abbiamo perso quella che era la prerogativa del Buffetti classico, con registri e cartaceo. Ora c è il computer. Tra l altro prima, su questo tipo di prodotti c era meno concorrenza e allora abbiamo dovuto diversificarci proprio per gestire il calo del prodotto tradizionale da ufficio con un altro tipo di merceologia. L insegna Buffetti resta, però, in grande evidenza ed è il solito, utilissimo richiamo. Sì, è sempre un bel vantaggio, è un marchio che conta, oltre tutto adesso si sono anche allargati con la cancelleria e quindi ci consentono di essere ancora più competitivi, perché abbiamo ogni articolo. L INSEGNA, UN UTILISSIMO RICHIAMO Quando parlo con altri fornitori, qualificandomi come franchising riesco ad avere un rapporto privilegiato... 38

18 C ERA UNA VOLTA IL CARTOLAIO... Mi sento un commerciante, perché il cartolaio è destinato ad avere vita sempre più breve... Non dimenticando che quando parlo con altri fornitori, qualificandomi come franchising Buffetti riesco ad avere immediatamente un rapporto privilegiato. Piacenza è quasi una città di frontiera. Qui si incrociano quattro regioni e pur essendo Emilia risulta difficile individuare una peculiarità precisa. Questo incide anche sul commercio: È un mercato abbastanza fiacco rispetto a quelli che gravitano maggiormente su Milano: siamo provinciali e cerchiamo di sopperire fornendo di tutto, dalla puntina alla segretaria. Sì, non scherzo, c è un rapporto così confidenziale con i clienti che finiamo per essere un ufficio di collocamento. Sappiamo che un ufficio ha bisogno, magari di qui passa la persona che cerca lavoro. E allora Però, così è un rapporto gratificante, basato sul rispetto e la fiducia. Non è semplice vendita. Come ogni cartoleria che si rispetti, la Rebus di Piacenza è piena come un uovo di articoli e la circolazione tra gli scaffali non è facile. In questa allegra confusione Binagli si muove con grande padronanza della situazione: È indispensabile vendere di tutto, il mercato lo richiede. La concorrenza è agguerrita, ora persino con i cataloghi di vendita per corrispondenza. E ce ne accorgiamo anche se ritengo che questa sia un rivalità abbastanza sleale da parte loro. Noi però restiamo con una grande forza: quella della nostra faccia: noi siamo qui, diamo un servizio, e si instaura un rapporto di fiducia. C era una volta il cartolaio. Dicono gli agenti che sia una categoria in via d estinzione. Che ne pensa Binagli? Io mi sento un commerciante, perché il cartolaio è destinato ad avere vita sempre più breve, soprattutto per via della grande distribuzione. Che però non mi dà grande fastidio, perché noi controbattiamo con articoli che loro non hanno, di qualità maggiore. Ora chiamarsi cartolaio d altronde è riduttivo. Mi piacerebbe esserlo ancora perché sarebbe tutto più semplice. Perché il cliente apprezza ancora un negoziante che gli dà retta. È anche vero che cerca il prezzo vantaggioso, ma desidera qualcuno con una faccia credibile, cui esprimere le proprie necessità. Dunque c è ancora un modo di esistere. Non è facile, ma anche l ultimo anello della mondo della cartoleria ha una propria identità ben definita e fondamentale. Che cosa direbbe il signor Binagli ad agenti e produttori? Agli agenti non ho nulla da mandare a dire, già li vedo. Con loro il rapporto è discretamente buono, io sono uno schietto e leale, mi danno fastidio solo certi sotterfugi. Sono uno che non ha voglia di andare a ricontrollare l ordine sulla copia commissioni. Ai produttori invece una cosa la chiederei: maggiore qualità dei prodotti. Si è un po persa nella ricerca dei margini. 39

19 INCHIESTA A di Giancarlo Emanuel Le province di Parma e Piacenza Parma - Cartoleria Cartavoglio Stupire,con l occhio alle grandi firme senza tradire la biro TOCCARE E COMPERARE Roberta Arlandini, titolare della cartoleria Cartavoglio Inserito in un centro direzionale questo punto vendita ha deciso di rinunciare alla popolazione del quartiere per essere pronta nei confronti di chi vive questo agglomerato di negozi e uffici durante il giorno. Dodici anni all avanguardia e con molte soddisfazioni. Ma forse, il cartolaio tradizionale avrebbe qualche cosa da eccepire. Potrebbe anche dirsi uno dei tanti negozi che fanno da corollario a un Centro Commerciale. Invece, prima di tutto, trattasi del Centro Direzionale Lanfranco e, in secondo luogo, con le sue due vetrine su lati opposti, la cartoleria Cartavoglio dà una impressione di completezza e di allegria che non ha confronto con la maggioranza dei punti vendita concorrenti. Vista da fuori pare una galleria del divertimento e della curiosità, nella quale sfilare; ovviamente con il suggerimento di toccare e possibilmente comperare. Al banco troviamo Roberta Arlandini, una delle titolari: in questo progetto ha creduto sin dall inizio e sono ormai dodici anni che il suo negozio svolge un ruolo ben preciso in Parma: La nostra prima intuizione è stata quella relativa alla specializzazione ed alla attenzione al mercato. Era l epoca in cui cominciavano a fare la loro apparizione in questo mondo le griffe, alcune delle quali non esistono neppure più; però quella è stata la filosofia vincente che ci guida tuttora. Inizialmente la struttura nella quale Cartavoglio è inserita doveva essere però un centro commerciale e quindi la cartoleria avrebbe dovuto fungere anche da edicola. Rinunciarvi non è stato però UN PROGETTO PRECISO... La nostra prima intuizione è stata relativa alla specializzazione e attenzione al mercato 40

20 CARTOLERIA A 360 La nostra è una cartoleria a tutti gli effetti, anche se ci siamo subito specializzati in tre settori: scuola, ufficio e piccolo regalo un grosso sacrificio. In effetti il progetto è andato avanti come sognavo e come pensavo. Si è realizzato anche se si sapeva fin dall inizio che sarebbe costato impegno e sacrificio. Proprio l essere inseriti in un contesto come questo ha fatto sì che non patissimo in alcun modo la concorrenza di un centro commerciale: semplicemente perché i nostri articoli loro non li hanno. Subito siamo stati capiti dalla clientela che ci ha fatto pubblicità. Insomma abbiamo trovato un nostro equilibrio, seguendo il consumatore e offrendo il massimo della professionalità. Il nostro arrivo da Cartavoglio è quasi coincidente a quello di un agente. Una occasione buona per capire come siano i rapporti da queste parti: Sia con loro che con le aziende ci troviamo molto bene, in sintonia. Essere costretti a fare scelte anticipate è una condizione dettata dal mercato, entro la quale si può convivere, anche con un impegno finanziario notevole. Chi critica questa maniera di operare lo fa solo perché non vuole adeguarsi al trend. Sia chiaro, nessuno è obbligato a farlo però c è un beneficio del quale ci si accorge quando si ha poi un ritorno. L unica difficoltà imposta da questo contesto riguarda la velocità con la quale occorre fare le scelte: che a me piacerebbe invece ponderare. C è poco tempo per riflettere, ma ormai è diventato un problema relativo. Noi sappiamo, comunque, che il punto vendita deve proteggere la propria immagine e allora non ci resta che presentare tutto quel che può interessare. Non c è marchio importante che non sia presente in esposizione da Cartavoglio: Mi piace molto prosegue Roberta Arlandini - vendere articoli da regalo. E quando si tirano in ballo grandi firme la scelta è così vasta che diventa persino divertente stupire i clienti. Perché loro non si immaginano che in una cartoleria ci sia tutto questo. Ma attenzione: anche la biro Bic ha ancora il suo posto, ed abbiamo anche tutte quelle cosette che costano pochi centesimi. Da sei centesimi in su. E poi, proprio per la cancelleria, lavoriamo su grossi quantitativi rifornendo uffici. Ma il gusto di catturare l attenzione con quanto sta esposto non ce lo leva nessuno. Dunque il contatto con il passato non è stato interrotto, anche se, come spesso ribadisce la titolare, l adagiarsi nella corrente di mercato è stata una scelta pagante al massimo: La nostra è una cartoleria a tutti gli effetti, anche se subito ci siamo specializzati in tre settori: scuola, ufficio e piccolo regalo. Abbiamo scelto un arredamento signorile, accogliente, d immagine. Esponendo il più possibile a vista quegli articoli che attirano di più l attenzione del cliente piuttosto che il banale quaderno o la penna. E dunque, una cartoleria come questa il cartolaio tradizionale non la capirebbe neppure. Noi invece da dodici anni possiamo ritenerci costantemente al passo, non senza aver studiato la zona. Sappiamo che non possiamo contare su un quartiere popolato per lo più da anziani, dobbiamo puntare su tutto il centro direzionale che ci sta intorno. Ci siamo specializzati, nulla è stato lasciato al caso. Prese le misure, corretti eventuali piccoli errori, abbiamo trovato il nostro equilibrio. 41