RELAZIONE DI SCREENING N.74 (art. 10 della l.r. n.38/98)
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- Evangelista Manca
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1 RELAZIONE DI SCREENING N.74 (art. 10 della l.r. n.38/98) OGGETTO: Progetto di ristrutturazione ed ampliamento del porto dedicato alla nautica da diporto D.P.R. 509/97 Comune di Diano Marina. PREMESSA PROPONENTE: Comune di Diano Marina TIPOLOGIA PROGETTUALE: punto 10e) dell allegato 3 della L.R. 38/98 PROCEDIMENTO: avvio 25/05/1999 rientrante nella procedura prevista dal D.P.R. 509/97 COLLABORAZIONI ATTIVATE: INTERNE: Ufficio Ambiente marino costiero Ufficio Assetto del Territorio e Controllo Tecnico Struttura Mobilità, Trasporti ed Infrastrutture Ufficio Tutela Paesistica Settore Pianificazione Territoriale e Paesistica Settore Politiche e Programmi Ambientali -Posizione Inquinamento Acustico QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
2 La superficie attuale del porto di Diano Marina è di circa mq di cui mq di specchio acqueo lordo e mq di banchine e piazzali. Il progetto prevede la concessione di mq. L ampiezza totale, esclusa la spiaggia, del progetto risulta di mq. La proposta interessa l area portuale esistente e quella attigua compresa tra l attuale molo di sottoflutto ed il Molo delle Tartarughe. L intervento si propone di ribaltare la bocca portuale da ponente a levante, posizionandola su fondali più idonei (4.5 m 5.5 m di profondità). Per ottenere tale risultato viene prevista una funzione di sottoflutto per l attuale molo foreneo e la realizzazione del nuovo molo sopraflutto con radicamento quasi coincidente con l attuale Molo delle Tartarughe e suddiviso in due tronchi, uno parallelo al suddetto pennello ed uno perpendicolare a chiusura dell area portuale. Inoltre la forma del molo nuovo è articolata in modo da realizzare, ad Ovest, un appoggio per i sedimenti con la creazione di una spiaggia in prosecuzione di quella attualmente adiacente alla passeggiata. Una colmata parallela alla strada statale permette la realizzazione di aree a terra per servizi e parcheggi. Inoltre: Il numero di posti barca subirà un aumento di 300 ormeggi per un totale di circa 500 posti barca. I posteggi, in parte alloggiati in un silos sotterraneo di mc, saranno in totale 403. Le aree a verde e di svago saranno circa di mq. I lavori avranno durata di 2 anni, con interruzione nei periodi estivi. La viabilità d accesso è coincidente con l attuale. L accessibilità prevede due ingressi che si diramano dalla limitrofa S.S. n.1 Aurelia: un accesso principale a servizio di un parcheggio interrato e delle banchine, ed un accesso, localizzato a ponente della precedente, attraverso rampa di esclusivo utilizzo al parcheggio. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO La parte sulla terraferma del progetto insiste su una zona che il PTCP definisce: - Aspetto insediativo: Ai- MA, volta al mantenimento dell attuale configurazione del porto. Il Piano della Costa, prevedendo un notevole incremento della superficie portuale, evidenzia la necessità di una variante ad AI - CO: consolidamento - l impianto non presenta una configurazione sufficientemente definita né un corretto
3 inserimento ambientale e quindi sono consentiti, al fine di consentirne l adeguamento sotto il profilo funzionale e paesistico ambientale, interventi di modificazione delle strutture esistenti, ampliamenti che ne consolidino la presenza e ne migliorino l inserimento nel contesto ambientale. Verrebbero mantenuti immutati i punti di radicamento a terra. - Aspetto vegetazionale: COL - ISS: consolidamento - coltivazioni ed impianti di serre caratterizzanti il paesaggio agrario in forme tali che lo stesso non risulta passibile di significative alterazioni. Il regime, di consolidamento, individua coltivazioni ed impianti di serre caratterizzanti il paesaggio agrario in forme tali che lo stesso non risulta passibile di significative alterazioni. - Aspetto geomorfologico: CO: consolidamento - territorio con condizioni idrogeologiche comportanti rischi di compromissione per l ambiente e/o pericoli per le attività insediate, nel quale si riscontrano valori paesaggistici o di fruizione che richiedano particolare attenzione. Gli interventi dovranno tenere conto la salvaguardia di tali valori. Il Piano della Costa prevede un ampliamento di circa tre volte il numero di posti barca attuali, passando da 150 PE12 a 450 PE12. Lo stesso Piano della Costa rimanda alla procedura di VIA l approfondimento delle implicazioni di ordine ambientale del progetto. Il P.d.C., nella relazione su Diano Marina evidenzia alcune problematiche di rilievo: l interferenza delle nuove opere di difesa sulla circolazione dei sedimenti, la volumetria dei nuovi manufatti (sia servizi che opere a mare) che verosimilmente implicheranno un cospicuo impatto visivo, la sicurezza del nuovo accesso. Il PRG del Comune di Diano Marina disciplina l area su cui insiste il progetto come Zona Costiera (art. 29). Il PRG prevede la redazione di un SUA con finalità preminente di recupero e potenziamento delle aree da destinare a spiagge ed arenili mediante la previsione di opere di consolidamento della costa, che non dovranno turbare l equilibrio geologico e geofisico dell intero arco costiero. Si segnalano inoltre: - Il documento legale, pervenuto per conoscenza all Ufficio V.I.A., in cui la Sig. Giuseppina Mistretta si oppone alla richiesta del Sindaco del Comune di Diano Marina di Concessione Demaniale. - Il documento redatto dal Servizio Interventi ed Opere Pubbliche che, trattando del porto di Diano Marina, ne segnala le carenze per quanto riguarda l agibilità e la tendenza
4 all interrimento. Tale documento cita la nota 7324 del 22 aprile 1999 in cui il Comune di Diano Marina sottolinea come la maggiore emergenza funzionale si quella del continuo e progressivo interrimento anche dello specchio interno, dovuto in massima parte alla conformazione della bocca aperta a ponente, segnalando, in seguito, l esigenza di manutenzione: lavori di escavazione dello specchi acqueo, rimpascimento della scarpata del molo foraneo in massi lapidei, ricostituzione dei piani di banchina, rinnovo dei pontile, per un totale previsto di circa QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE RIFIUTI E RISORSE DA IMPIEGARE: in fase di cantiere le demolizioni propedeutiche alla costruzione delle nuove opere (materiale inerte) verrà impiegato nelle nuove realizzazioni. Le aree di stoccaggio temporaneo vengono individuate nella zona tra il vecchio sottoflutto ed il nuovo sopraflutto, dove quindi dovrà essere interdetta la balneazione. Viene proposto l inizio immediato, d altra parte, degli interventi sul molo delle Tartarughe (radicamento del nuovo sopraflutto) in modo da creare il tronco ovest del secondo tratto del molo sopraflutto e quindi ottenere le condizioni per la costituzione della spiaggia ad esso addossata. Le operazioni di scavo prevedono il versamento della maggior parte dei prodotti cavati sulla spiaggia che quindi verrà creata a ponente o l impiego nelle previste opere marittime. Il materiale dragato che non potrà essere così utilizzato verrà destinato ad impieghi diversi previa trasformazione od eliminazione delle sostanze non compatibili con il versamento in mare. In fase di gestione l impianto usufruirà dei servizi presenti sul territorio urbano per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nella zona. TURISMO: la realizzazione delle opere in progetto sul lato nord ovest non avverrà nel periodo di massimo afflusso turistico (15 giugno 15 settembre), eliminando quindi anche il transito di mezzi pesanti incompatibile con l uso turistico dei territori attraversati. ACQUA: in fase costruttiva ed in fase gestionale, l utilizzo di acqua, come risulta dalla relazione di inserimento ambientale presentata dal proponente, risulta estremamente contenuta. In particolare, a porto ultimato, si stima un consumo di circa 50 mc/giorno, corrispondente ad un consumo medio di 200 persone in campo urbano. Tale stima tiene conto dell acqua utilizzata per le pulizie, per l innaffiamento delle aree a verde, degli usi estivi dei fruitori degli ormeggi, e di altri usi minori.
5 ARIA: in fase di cantiere possono essere movimentate notevoli quantità di materiale, determinando polveri in atmosfera. Il cantiere dovrà quindi provvedersi di un idonea attrezzatura per l innaffiamento con acqua di mare e prevedere una fase di decantazione in perimetri controllati. RUMORE: il parere rilasciato dalla competente Posizione Inquinamento fisico e rischio industriale rileva che, alla luce delle carenze individuate nella documentazione presentata relativa all impatto acustico, è necessaria una riformulazione dello studio redatto sulla base delle indicazioni fornite dalla Giunta Regionale con propria deliberazione n 534 del ASPETTI GEOLOGICI: la relazione tecnica fornisce un inquadramento geologico, geomorfologico, idrogeologico e geotecnico dell areale costiero interessato dal progetto sufficiente. In particolare, la stessa relazione pone in rilievo le difficoltà che dovranno essere affrontate nella realizzazione del grande interrato e delle infrastrutture che interesseranno l esecuzione degli scavi di splateamento con necessità di abbassamento del livello della falda. Relativamente alla dinamica dei trasporti dei materiali e della linea di costa si rileva che, sebbene la spiaggia di Diano Marina risulti in condizioni di equilibrio, la spiaggia a levante del porto e quella di S. Bartolomeo appaiono in erosione. Tuttavia, per il tratto di costa in esame appare legittimo pensare ad un trasporto solido prevalente perpendicolare alla riva. Il parere del competente Settore rileva che, per valutare le successive fasi procedurali e attuativo-progettuali dovrà essere eseguito uno studio sedimentologico di dettaglio per meglio evidenziare l influenza delle nuove opere sulla dinamica del litorale. ASPETTI IDRAULICI: sebbene la mappatura del rischio di inondazione del territorio regionale ligure approvata con D.G.R. 2615/98 e s.m. non riporti aree a rischio in prossimità della zona d intervento, alla relazione di screening prodotta dal Comune di Diano Marina è allegato uno studio di fattibilità riguardante interventi di eliminazione del rischio idraulico di esondazione alla foce del Torrente S. Pietro datato Ottobre Tale studio evidenzia che la zona interessata dalla nuova infrastruttura portuale è soggetta a rischio di inondazione cinquantennale. Il settore regionale competente ha pertanto fornito un parere che sottolinea come il progetto non sia in contrasto con gli attuali provvedimenti riguardanti il rischio d inondazione ma debbano altresì essere soddisfatte alcune condizioni poste dalla normativa specifica per le aree a rischio d inondazione stabilite dalla D.G.R. 2615/98. VIABILITA E TRAFFICO: il traffico rilevato, come estrapolabile dai dati di regione Liguria, indicano come nel tratto Imperia Alassio, il numero di veicoli del cantiere (60 al giorno) non aggrava la situazione esistente in estate ( veicoli al giorno) e potrebbe modestamente modificare l andamento del traffico in
6 autunno ( veicoli). Il Settore Mobilità, Trasporti e Infrastrutture ritiene necessario, al fine del completamento dell istruttoria di sua competenza, richiedere le seguenti integrazioni: - Approfondimento del funzionamento dello svincolo principale sull Aurelia in rapporto all esame delle condizioni di sicurezza degli innesti e del funzionamento del sistema degli accessi connesso ai sensi di marcia nonché alla verifica della agibilità del sottopasso adiacente il torrente Evigno in relazione all altezza netta utilizzabile in tale localizzazione. - Verifica della configurazione delle aree a parcheggio, che nel progetto sono localizzate solamente nella struttura interrata, con particolare riferimento sia alla distinzione tra dotazione di parcheggi pubblici e privati, sia all utilizzo delle banchine portuali che sembrerebbero non essere interessate dalla presenza di aree di sosta a raso. - Approfondimento, in particolare per quanto riguarda l area lato nord prospiciente il nuovo edificio ed in prossimità dello svincolo sull Aurelia, dei rapporti e delle interazioni tra accessibilità veicolare e percorrenze pedonali in modo che una corretta separazione tra le due tipologie di mobilità citate, possa garantirne l utilizzo in adeguate condizioni di sicurezza. ECOSISTEMA MARINO: l area interessata dal progetto non ospita attualmente biocenosi di particolare pregio naturalistico. L Ufficio Ambiente Marino Costiero, nell ambito del parere di competenza prodotto, evidenzia che, in base ai dati in possesso, un estesa prateria di Posidonia oceanica si trova a partire dalla profondità di 7-8 metri, a circa 250 metri a largo dei moli previsti per il porticciolo. Ciò implica la previsione sia in fase di cantiere che in fase gestionale delle possibili alterazioni ambientali dannose per la prateria. Lo stesso documento sottolinea come, nello specchio portuale già esistente, si interessato da una abbondante presenza di Caulerpa taxifolia, con indici di ricoprimento del 100% nelle aree colonizzate. Occorrerà pertanto, nelle fasi di cantiere e gestionale prevedere tutti gli accorgimenti utili a non facilitare la propagazione di tale alga. PAESAGGIO: l Ufficio Tutela Paesistica ritiene gli interventi in generale ammissibili ai fini dell autorizzazione paesistico ambientale ai sensi del D.L. 490/99. Viene tuttavia sottolineato come sia necessario definire l esatta configurazione delle opere a mare e degli interventi a terra. Riguardo ai primi risulta opportuno approntare soluzioni alternative tese a ridurre per quanto possibile l incidenza paesistica dell opera, sentite anche le esigenze derivanti dalle problematiche legate ai trasporti solidi e nell ottica di considerare l area
7 interessata dalla futura sistemazione a spiaggia, nel suo complesso, fino alla foce del Torrente Varcavello.. In riferimento alle opere a terra, occorre meglio definire le connessioni urbanistiche delle aree a fronte del preesistente edificio religioso e del contiguo giardino, valutando anche la possibilità di realizzazione di una piazza a fronte dell edificio religioso. CONSIDERAZIONI Considerando che: Come risulta dalla relazione istruttoria, la maggior parte delle problematiche di ordine sia ambientale sia urbanistico, alcune delle quali già sottolineate dal Piano della Costa, non trovano soddisfacente spiegazione e soluzione nella documentazione presentata dal proponente Comune di Diano Marina si ritiene di assoggettare a procedura di VIA il progetto definitivo la ristrutturazione e l ampliamento del porto dedicato alla nautica da diporto (D.P.R. 509/97) nel Comune di Diano Marina, richiedendo fin d ora che di richiedere che nell ambito del relativo Studio di Impatto Ambientale, in particolare, sia comunque prodotta la seguente documentazione necessaria alla pronuncia di V.I.A.: - Relazione sull ecosistema marino dell area interessata con particolare riferimento alla componente vegetale presente contenente, in particolare, uno studio di previsione delle possibili alterazioni ambientali dannose per la vicina prateria di Posidonia oceanica che potrebbero intervenire sia in fase di cantiere che in fase gestionale e delle conseguenti mitigazioni da adottare, ed uno studio sui possibili accorgimenti utili a non facilitare, né in fase di cantiere né in fase gestionale, la propagazione di Caulerpa taxifolia, ad oggi presente nello specchio portuale. - Descrizione delle caratteristiche progettuali relative alle nuove realizzazioni portuali necessarie a strutture insistenti in aree a rischio d inondazione (D.G.R. 2615/98) - Studio di impatto acustico redatto sulla base delle indicazioni fornite dalla Giunta Regionale con propria deliberazione n 534 del Studio di impatto del progetto sul traffico e sulle infrastrutture viarie contenente, in particolare: - Approfondimento del funzionamento dello svincolo principale sull Aurelia in rapporto all esame delle condizioni di sicurezza degli innesti e del funzionamento del
8 sistema degli accessi connesso ai sensi di marcia nonché alla verifica della agibilità del sottopasso adiacente il torrente Evigno in relazione all altezza netta utilizzabile in tale localizzazione. - Verifica della configurazione delle aree a parcheggio, che nel progetto sono localizzate solamente nella struttura interrata, con particolare riferimento sia alla distinzione tra dotazione di parcheggi pubblici e privati, sia all utilizzo delle banchine portuali che sembrerebbero non essere interessate dalla presenza di aree di sosta a raso. - Approfondimento, in particolare per quanto riguarda l area lato nord prospiciente il nuovo edificio ed in prossimità dello svincolo sull Aurelia, dei rapporti e delle interazioni tra accessibilità veicolare e percorrenze pedonali in modo che una corretta separazione tra le due tipologie di mobilità citate, possa garantirne l utilizzo in adeguate condizioni di sicurezza. - Descrizione degli eventuali dragaggi e riempimenti e bilancio di materiali. - Studio ecosistemico del tratto focivo del torrente Evigno. - Studio sedimentologico di dettaglio che evidenzi puntualmente l influenza delle nuove opere sulla dinamica del litorale. - Definizione delle caratteristiche del materiale dragato utilizzato per il rimpascimento degli arenili. - Descrizione delle metodologie di smaltimento rifiuti adottate in fase gestionale e di cantiere. - Approfondimenti sulle opere a terra con particolare riferimento ai volumi destinati a servizi ed a ospitare Autorità Marittima, Museo del Mare, Amministrazione Porto etc. e sulle connessioni urbanistiche delle aree a fronte del preesistente edificio religioso e del contiguo giardino, valutando anche la possibilità di realizzazione di una piazza a fronte dell edificio religioso. - Studio di soluzioni alternative tese a ridurre per quanto possibile l incidenza paesistica dell opera, sentite anche le esigenze derivanti dalle problematiche legate ai trasporti solidi e nell ottica di considerare l area interessata dalla futura sistemazione a spiaggia, nel suo complesso, fino alla foce del Torrente Varcavello.
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