contro per l'accertamento ha pronunciato la presente

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1 N /2014 REG.PROV.COLL. N /2013 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale -OMISSIS- del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da: -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv. Francesco Trebeschi, Umberto Fantigrossi, con domicilio eletto presso Umberto Fantigrossi in Milano, corso Italia, 7; contro Comune di Merlino, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Militerno, con domicilio eletto presso Gianluca Manini in Milano, c.so P.Ta Vittoria, 28; per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato in relazione all'istanza depositata in data ; e per l annullamento, con motivi aggiunti, della nota n del segretario comunale-responsabile del servizio, la nota n. 334 del responsabile del servizio, la DGC n. 26, il Regolamento dei servizi sociali di

2 cui alla DCC n.7 e comunque tutti gli atti preordinati, conseguenti e comunque connessi, tra cui in particolare i provvedimenti e i regolamenti con i quali il Comune, ha disciplinato la compartecipazione al costo del servizio fruito da Miriana Cozzo Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Merlino; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Visto l'art. 22 D. Lgs n. 196, comma 8; Relatore nella camera di consiglio del giorno 28 gennaio 2014 il dott. Alberto Di Mario e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO 1. Il ricorrente, in qualità di genitore di persona disabile, ha presentato in data istanza al Comune di compartecipazione al costo dei servizi sociali per persona disabile grave ricoverata presso il CCD Sant Alberto di Rivolta d Adda. Con nota n. 334, avente ad oggetto riscontro a vs. istanza di contributo il responsabile del servizio comunicava che l'amministrazione avrebbe vagliato l 'istanza alla luce delle norme regolamentari e delle previsioni finanziarie che verranno approvate per l 'esercizio finanziario 2013, e che per fare ciò sarebbe stato necessario disporre anche della dichiarazione ISEE 2013 relativa ai redditi Il ricorrente ha depositato la documentazione richiesta ma non avendo ottenuto risposta ha presentato ricorso contro il silenzio.

3 Il Comune, con nota del 20/05/2013, ha risposto che il contributo del Comune può riguardare solo l anno 2013 e che il relativo provvedimento potrà essere emanato solo dopo l approvazione del bilancio e dovrebbe attestarsi intorno al 25% della retta. Contro il silenzio il ricorrente ha sollevato i seguenti motivi di ricorso: violazione di legge: art. 2 e 5 L. 241/1990 illegittimità del silenzio serbato in relazione alle istanze e , art. 2, 7 e 8 L.R. 3/2008, 6 L. 328/2000, 4 co. 2 DPCM Contro il successivo provvedimento solleva i seguenti motivi di ricorso. I) VIOLAZIONE DI LEGGE: artt. 433 e 438 c.c.; artt. 1, 2, 3 D.lgs. 109/1998; l bis D.P.C.M ; art. 4 e 5 D.P.R. 223/1989, art. 24 del D-L 112/2008, artt. 4 e 6 e tab. l D.P.C.M ; artt. 8 e L. 328/2000; artt. 117 co. 2 lett.l) ed m) ECCESSO DI POTERE: contraddittorietà, sviamento, difetto di motivazione e di istruttoria. II) VIOLAZIONE DI LEGGE: art. 8 co. 2 lett. h) L.R. 3/2008, art. 3 co. 2 ter D.Lgs 109/1998, art. 3, 12, 25 Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con L. 18/2009, art. 3, 23, 38 e 53 Cost., - ECCESSO DI POTERE: contraddittorietà, sviamento, irragionevolezza, disparità di trattamento, difetto di istruttoria. III) VIOLAZIONE DI LEGGE: violazione artt. 3, 32 e 117 co. 2 lett. m) Cost.; art. 54 L 289/2002, art. 1 L. 833/1978, art. 1 co.4 L.R. 31/1997, 3, 4 e tab. 1 D.P.C.M ; D.P.C.M ali. 1C e a11.4, art. 3 L. 104/1992 INCOMPETENZA - ECCESSO DI POTERE: sviamento, carenza di motivazione, disparità di trattamento. IV) VIOLAZIONE DI LEGGE: art. 32 e 38 Cost., artt. 2 e 7 L.R. 3/2008, artt. 6 e 22 L. 328/2000 art. 4 e tab. l D.P.C.M , ali. lc D.P.C.M , art. 54 L. 289/2002, artt. 3 e 11 L. 241/1990 ECCESSO DI POTERE: sviamento,

4 contraddittorietà tra atti della medesima amministrazione, travisamento dei fatti, istruttoria carente, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, contraddittorietà. V) VIOLAZIONE DI LEGGE: art. 3 Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità, artt. 2, 3, 32, 38 e 53 Cost. artt. 2, 3, 6, 22 L. 328/2000, art. 1 D.Lgs 109/1998, ECCESSO DI POTERE: violazione principio di proporzionalità, sviamento, illogicità, contraddittorietà, violazione principio di indipendenza della persona disabile, difetto di istruttoria. VI) VIOLAZIONE DI LEGGE: art. 3 Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità, artt. 2, 3, 32, 38 e 53 Cost. artt. 2, 3, 6, 22, 23 e 24 co. lett. g) L. 328/2000, art. 8 e all.l D.Lgs 237/1998, art. l D.Lgs 109/1998, art. 34 co. 3 D.P.R. 601/1973 ECCESSO DI POTERE: violazione principio di proporzionalità, sviamento, illogicità, contraddittorietà, violazione principio di indipendenza della persona disabile, difetto di istruttoria. VII: VIOLAZIONE DI LEGGE: artt. l co. 4 e 5, 3 co. 21ett.b), 6 co. 2 lett. a), 8 co. 2 lett.a), 16 co.l L. 328/2000, Circ. reg n. 34 e n. 48- ECCESSO DI POTERE: difetto di istruttoria. Il Comune ha chiesto la reiezione del ricorso. Alla camera di consiglio del 28 gennaio 2014 la causa è stata trattenuta dal Collegio per la decisione. 2. Il ricorso contro il silenzio è parzialmente improcedibile. Dall esame degli atti risulta che il Comune ha negato il contributo per gli anni precedenti il 2013 ed ha dato una risposta non definitiva con il provvedimento impugnato. Il ricorso contro il silenzio è improcedibile per gli anni precedenti il 2013 e per l annullamento della nota impugnata. A tal fine il Collegio dispone la conversione del rito del silenzio in rito ordinario e fissa l udienza di merito per il 16 dicembre 2014.

5 3. Il ricorso contro il silenzio è procedibile per la contribuzione richiesta per l anno 2013 in quanto la risposta è soprassessoria. Il ricorso in tale parte è fondato. Poiché i servizi sociali costituiscono un servizio obbligatorio per il Comune è illegittima la sospensione del procedimento giustificata con la mancata approvazione del bilancio. Infatti durante l esercizio provvisorio gli enti locali possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nel bilancio deliberato, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi (art. 163 D. Lgs. 267/2000). Il Comune dovrà quindi pronunciarsi obbligatoriamente entro 30 giorni dalla comunicazione della presente sentenza. Nel merito, e riservata ogni statuizione sugli atti già impugnati alla fase del merito, il Comune dovrà applicare il D.P.C.M. 5 dicembre 2013 n. 159 con riferimento all ISEE e l art. 8 della Legge Regionale 12 marzo 2008, n. 3 in relazione alla condizione del disabile. Solo in via subordinata e per quanto non in contrasto con quanto indicato dalle fonti sovraordinate potrà applicare il regolamento comunale. Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come in dispositivo. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Terza) non definitivamente pronunciando sui ricorsi, come in epigrafe proposti, in parte dichiara improcedibile il ricorso principale ed in parte lo accoglie e per l effetto ordina al Comune di provvedere ai sensi e nei limiti di cui in motivazione entro 30 giorni dal ricevimento della presente sentenza. Fissa per l esame nel merito della restante parte dei ricorsi l udienza del 16 dicembre Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

6 Manda alla Segreteria di procedere, in qualsiasi ipotesi di diffusione del provvedimento, all'oscuramento delle generalità nonchè di qualsiasi dato idoneo a rivelare lo stato di salute delle parti o di persone comunque citate nel provvedimento. Così deciso in Milano nella camera di consiglio del giorno 28 gennaio 2014 con l'intervento dei magistrati: Adriano Leo, Presidente Alberto Di Mario, Primo Referendario, Estensore Antonio De Vita, Primo Referendario L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 07/02/2014 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)