PROPOSTA DI DELIBERA N 63 DEL 21 SETTEMBRE Relazione: vedi interno

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1 Oggetto: APPROVAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA PER IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D USO E L AMPLIAMENTO DI UN FABBRICATO AGRICOLO UBICATO IN FABBIANO, LOC. LA CAPPELLA, VIA AZZANO. PROPOSTA DI DELIBERA N 63 DEL 21 SETTEMBRE 2015 Relazione: vedi interno

2 Oggetto: APPROVAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA PER IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D USO E L AMPLIAMENTO DI UN FABBRICATO AGRICOLO UBICATO IN FABBIANO, LOC. LA CAPPELLA, VIA AZZANO. Premesso che il Comune di Seravezza è dotato di Piano Strutturale approvato ai sensi della legge regionale 1/2005 con delibera del Consiglio comunale n 102 del 19 dicembre 2006; che il Comune di Seravezza è dotato di Regolamento Urbanistico approvato ai sensi della legge regionale n 1/2005 con delibera del Consiglio comunale n 101 del 2 dicembre 2009; che il Regolamento Urbanistico è divenuto pienamente efficace a seguito di pubblicazione del relativo avviso sul BURT n 16 del 21 aprile 2010; che l articolo 4 del vigente Regolamento Urbanistico definisce la validità, l operatività e l efficacia dell atto di governo del territorio, in conformità con i disposti dell ex articolo 55, comma 4 della legge regionale n 1/2005; che ai sensi del citato articolo 4 il Regolamento Urbanistico del Comune di Seravezza è direttamente precettivo ed operativo ed è valido a tempo indeterminato, fatto salvo quanto previsto ai commi da 2 a 4 dello stesso articolo; che il comma 4 dell articolo 4 del Regolamento Urbanistico, in particolare, individua e definisce le previsioni e gli interventi soggetti a decadenza quinquennale, ai sensi del comma 4 dell articolo 55 della legge regionale n 1/2005; che tra questi non rientrano i piani attuativi per il mutamento di destinazione d uso dei fabbricati rurali da adottare ed approvare ai sensi dell articolo 37 del Regolamento Urbanistico in quanto ritenuti interventi di gestione del patrimonio edilizio esistente e come tali inseriti all interno della disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti (Titolo II delle Norme) che in data 20 aprile 2015 sono scaduti i termini di validità quinquennale delle previsioni relative alla disciplina delle trasformazioni degli assetti ambientali insediativi ed infrastrutturali tra le quali non rientrano i piani attuativi adottati e approvati ai sensi dell articolo 37 del Regolamento Urbanistico; che nell ambito del procedimento di approvazione del Regolamento Urbanistico vigente è stato espletato il processo di valutazione integrata, ai sensi dell articolo 11 della legge regionale n 1/2005 e del Regolamento n 4/R approvato con DPGR del 9 febbraio 2007, ma non è stata espletata la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in quanto allora non obbligatoria; che, comunque, all interno della valutazione integrata del Regolamento Urbanistico è stata effettuata una valutazione approfondita degli effetti ambientali delle trasformazioni previste; Preso atto che il Responsabile del procedimento per la formazione degli atti di governo del territorio è il funzionario responsabile arch. Andrea Tenerini in qualità di responsabile del Settore Urbanistica ed Edilizia privata, in virtù della disposizione del Sindaco prot del 23 dicembre 2014; Considerato che il Regolamento Urbanistico all articolo 37 delle Norme disciplina le destinazioni d uso e modalità per il cambio di destinazione degli edifici rurali; Rilevato che, in particolare, al comma 2 di detto articolo è previsto che ai sensi dell ex articolo 45 della legge regionale n 1/2005, il cambio di destinazione d uso di edifici rurali a destinazione agricola (ivi compresi quelli per i quali siano decaduti gli impegni assunti ai sensi dell articolo 5 della ex legge regionale n 10/1979, ai sensi dell articolo 4 della ex legge regionale n 64/1995 e ai sensi dell articolo 43 della ex legge regionale n 1/2005), è consentito dal Regolamento Urbanistico

3 esclusivamente per la categoria edifici e manufatti storici di cui all articolo 36 comma 1 e articolo 38 del medesimo Regolamento Urbanistico, con esclusione di quelli classificati di valore storico architettonico (1) nello stesso articolo 38 delle Norme, che ricadano nel Sistema Territoriale della Montagna Versiliese, mediante la preventiva formazione di un Piano di Recupero; Osservato che, ai sensi del comma successivo il Piano di recupero, sulla base di specifici approfondimenti conoscitivi di natura storico cartografica e documentale, nonché con rilievi dettagliati di campagna, deve comprendere in particolare l identificazione e quantificazione delle aree di pertinenza degli edifici per le quali si applicano le disposizioni di cui ai commi 2, 3 e 4 dello stesso articolo 45 della ex legge regionale n 1/2005 e nelle quali i proprietari si impegnano alla realizzazione di interventi di sistemazione ambientale, secondo modalità e prescrizioni definite all articolo 12 del Regolamento di attuazione di cui dalla DPGR n 5/R del 2007 e meglio dettagliati nel Regolamento edilizio comunale; Considerato che il Piano di Recupero deve comprendere, inoltre, la convenzione o l atto d obbligo unilaterale, da registrare e trascrivere a cura del comune e a spese del richiedente, nell ambito del quale sono regolate le modalità di attuazione degli interventi, gli oneri da corrispondere al comune e gli obblighi a carico dei proprietari; Tenuto conto che al fine di quanto disposto dall articolo 45 comma 5 della ex legge regionale n 1/2005, in riferimento al dimensionamento e al fabbisogno assegnato dal Piano Strutturale al primo Regolamento Urbanistico, quest ultimo prevede la possibilità del cambio d uso di edifici rurali fino ad un massimo di 20 unità immobiliari; Preso atto che dal 27 novembre 2014 è in vigore la nuova legge regionale sul governo del territorio (n 65/2014) e che la stessa, all articolo 33, definisce il procedimento per l approvazione dei piani attuativi e al capo II del Titolo V le finalità, contenuti e procedure di approvazione degli stessi; Rilevato che i piani di recupero del patrimonio edilizio sono disciplinati, in particolare, dall articolo 119 della legge regionale n 65/2014; Osservato che, ai sensi dell articolo 33 della legge regionale n 65/2014, per l adozione e l approvazione dei piani di recupero del patrimonio edilizio si applica la disciplina dell articolo 111 della medesima legge regionale; Preso atto che in data 24 marzo 2015, con nota protocollo generale n 6.607, la Signora Galleni Ilia, nata a Seravezza, il 19 settembre 1980 (CF/GLLLII80P59I622Q), residente in Seravezza, località La Cappella, Via Cappella, 782 ha presentato una richiesta di piano attuativo ai sensi dell articolo 37 del vigente Regolamento Urbanistico per il mutamento di destinazione d uso e l ampliamento di un fabbricato agricolo posto nel sistema territoriale della montagna, classificato AS2, e ubicato in località La Cappella ; Considerato che, a seguito di ciò, il 17 giugno 2015 con delibera consiliare n 37 - ai sensi dell articolo 119 della legge regionale n 65/2014 e dell articolo 37 del Regolamento Urbanistico - è stato adottato il Piano di Recupero di iniziativa privata per il mutamento di destinazione d uso e l ampliamento di un fabbricato agricolo ubicato in Fabbiano, loc. La Cappella, via Azzano; Rilevato che in data 29 maggio 2015 sono stati depositati all Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio e delle Acque di Lucca gli elaborati previsti dalle istruzioni tecniche di cui al decreto del Presidente della Giunta regionale 25 ottobre 2011, n. 53/R (Regolamento di attuazione dell articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 Norme per il governo del territorio in materia di

4 indagini geologiche) e che gli stessi sono stati iscritti nell apposito registro al numero di deposito 1695; Preso atto che, con nota prot del 15 giugno 2015, l Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio e delle Acque di Lucca ha comunicato che, in data 10 giugno 2015 è stato effettuato il sorteggio delle indagini geologico-tecniche e che quelle relative al piano di recupero in oggetto sono state archiviate; Preso atto che l 8 luglio 2015 l avviso di adozione è stato pubblicato sul BURT n 27 e da quella data per trenta giorni è stato possibile per i privati, le associazioni, ecc. presentare osservazioni alla variante e che tale termine è scaduto il 7 agosto scorso; Considerato che entro tale termine non sono pervenute osservazioni da parte di privati, associazioni, ecc. al piano di recupero; Osservato che in data 26 giugno 2015, con nota prot , l atto è stato inviato alla Provincia di Lucca (ricevuto il 2 luglio 2015) ai fini quanto stabilito dall articolo 111, comma 3, della legge regionale n 65/2014 e alla Società Gaia Spa (ricevuto il 3 luglio 2015) e all Autorità Idrica Toscana, ai fini della tutela delle risorse idriche; Preso atto che la Società Gaia Spa, in data 14 luglio 2015, prot , ha inviato una nota nella quale si conferma il nulla osta al Piano di Recupero, già espresso in sede di assoggettamento a VAS; Preso atto che l Autorità Idrica Toscana non ha mai ricevuto l atto in quanto Poste Italiane non è stata in grado di recapitare il plico né all indirizzo al quale fino ad oggi sono stati gli atti né alla Casella postale n 1485 individuata dal servizio Seguimi ; Tenuto conto che, la nota inviata dalla Società Gaia in data 14 luglio 2015, prot , è stata trasmessa per conoscenza anche all Autorità Idrica Toscana (all indirizzo segnalato dal servizio Seguimi ) e che la medesima Autorità, a seguito di ciò, non ha inviato nessuna comunicazione; Considerato che l atto è stato inviato regolarmente all Autorità Idrica Toscana e tenuto conto che la stessa Autorità già in sede di assoggettamento a VAS aveva comunque ricevuto il materiale relativo al piano attuativo nonché che la Soc. Gaia Spa ha inviato il proprio parere favorevole all Autorità senza che questa abbia avuto nulla da ridire in merito, si può giustamente ritiene di aver adempiuto a quanto stabilito dall articolo 79, comma 5 delle Norme del Regolamento Urbanistico ai fini della tutela della risorsa idrica; Preso atto che nei trenta giorni successivi al ricevimento dell atto la Provincia di Lucca non ha inviato comunicazioni o osservazioni in merito al piano di recupero; Preso atto che non essendo state presentate osservazioni da parte di privati e/o associazioni, ecc. e avendo la Società Gaia Spa dato il proprio nulla osta sulla base delle considerazioni già espresse in sede di procedura di assoggettamento a VAS, confluite nell atto di governo del territorio non è necessario esprimersi sulle osservazioni; Considerato che in data 2 luglio 2014 è stata adottata e in data 27 marzo 2015 approvata l integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano paesaggistico ma che il piano attuativo non incide sui beni riconosciuti di interesse paesaggistico dallo strumento della pianificazione territoriale regionale;

5 Osservato che, in particolare, nella cartografia ricognitiva su CTR in scala 1: delle aree tutelate per legge ex articolo 142 del Codice allegata al PIT con valenza di piano Paesaggistico il fabbricato e l area di intervento non risultano vincolati, ancorché posti in zona prossima alle aree perimetrate come boscate; Rilevato che l area non è ricompresa neppure tra gli immobili ed aree riconosciute di notevole interesse pubblico ai sensi dell articolo 143 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e che quindi non è necessario trasmettere alla Regione gli atti relativi al piano attuativo, ai sensi dell articolo 23, comma 3 del PIT vigente, ai fini dello svolgimento della conferenza dei servizi per la verifica del rispetto delle prescrizioni della specifica disciplina dei beni paesaggistici; Vista la relazione, redatta ai sensi dell articolo 33, comma 2 della legge regionale n 65/2014, a firma del responsabile del procedimento allegata alla presente sotto la lettera A che dà motivatamente atto della coerenza del piano attuativo con il Piano Strutturale e della conformità al Regolamento Urbanistico; Osservato che, ai sensi dell articolo 36 della legge regionale n 65/2014, nell ambito del procedimento di formazione dei piani attuativi, le forme e le modalità di informazione e partecipazione dei cittadini sono individuate dal comune in ragione dell entità e dei potenziali effetti degli interventi previsti, tenuto conto dei livelli prestazionali indicati dal regolamento delle funzioni del garante dell informazione e della partecipazione; Visti gli articoli 109 e 111 della legge regionale n 65/2014 nei quali vengono definiti i contenuti e le modalità di approvazione dei piani attuativi; Vista la relazione illustrativa che dà compiutamente conto della coerenza esterna ed interna e che motiva i contenuti del piano con riferimento agli aspetti paesaggistici e socio-economici rilevanti per l uso del territorio, a firma del responsabile del procedimento in allegato alla presente sotto la lettera B ; Visti gli elaborati del Piano di Recupero di iniziativa privata predisposti ai sensi dell articolo 119 della legge regionale n 65/2014 e dell articolo 37 del Regolamento Urbanistico per il mutamento di destinazione d uso e l ampliamento di un fabbricato agricolo ubicato in Fabbiano, loc. La Cappella, via Azzano, predisposti dall architetto Donatella Nardini costituiti da: a. Relazione illustrativa dello Stato attuale; b. Relazione illustrativa dello Stato di progetto; c. Elaborati grafici Quadro conoscitivo (11 Tavole) e Quadro progettuale (5 Tavole); d. Norme Tecniche di Attuazione; e. Relazione relativa agli interventi di sistemazione ambientale _ Computo metrico estimativo; f. Atto unilaterale d obbligo; g. Documento di Valutazione integrata h. Indagini geologico-tecniche (a firma del dott. geol. Silvia Salvatori); Dato atto che il piano attuativo di iniziativa privata non comporta riduzione delle dotazioni complessive degli standard; Considerato che al fine di quanto disposto dall ex articolo 45 comma 5 della legge regionale n 1/2005, in riferimento al dimensionamento e al fabbisogno assegnato dal Piano Strutturale al primo Regolamento Urbanistico, il dimensionamento residuo per le trasformazioni previste dall articolo 37 delle Norme del Regolamento Urbanistico riguardanti le destinazioni d uso e le modalità per il

6 cambio di destinazione degli edifici rurali con l approvazione del presente piano di recupero assomma a 18 alloggi; Ritenuto il piano di recupero di iniziativa privata redatto ai sensi dell articolo 1197 della legge regionale n 65/2014 e dell articolo 37 del Regolamento Urbanistico per il mutamento di destinazione d uso e l ampliamento di un fabbricato agricolo ubicato in Fabbiano, loc. La Cappella, via Azzano, meritevole di approvazione; Visto il rapporto predisposto dal Garante dell Informazione e della Partecipazione relativamente all attività di comunicazione svolta nella fase precedente all adozione del piano attuativo, allegato al presente atto, quale parte integrante e sostanziale, nel quale si documenta il processo partecipativo della comunità locale all attività di definizione degli indirizzi per il governo del territorio comunale; Visto il parere favorevole del Responsabile del procedimento arch. Andrea Tenerini; Visto il parere di regolarità tecnica del responsabile del Settore gestione e tutela del territorio emesso ai sensi dell art. 49, 1 comma d.lgs. 18 agosto 2000, n 267, che si allega al presente atto per farne parte integrante e sostanziale e dato atto che il presente provvedimento non deve essere sottoposto al parere del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile in quanto non comporta impegno di spesa né diminuzione di entrata; DELIBERA 1) di approvare - ai sensi degli articoli 111, comma 4 e 119 della legge regionale n 65/2014 e dell articolo 37 del Regolamento Urbanistico - il Piano di Recupero di iniziativa privata per il mutamento di destinazione d uso e l ampliamento di un fabbricato agricolo ubicato in Fabbiano, loc. La Cappella, via Azzano, composto dai seguenti elaborati predisposti dall architetto Donatella Nardini: a. Relazione illustrativa dello Stato attuale; b. Relazione illustrativa dello Stato di progetto; c. Elaborati grafici Quadro conoscitivo (11 Tavole) e Quadro progettuale (5 Tavole); d. Norme Tecniche di Attuazione; e. Relazione relativa agli interventi di sistemazione ambientale _ Computo metrico estimativo; f. Atto unilaterale d obbligo; g. Documento di Valutazione integrata; h. Indagini geologico-tecniche (a firma del dott. geol. Silvia Salvatori); 2) di dare mandato al responsabile del Settore Urbanistica ed edilizia privata di trasmettere il piano attuativo alla Provincia di Lucca, di far pubblicare il relativo avviso sul BURT, in conformità con quanto disposto dai commi 4 e 5, dell articolo 111 della legge regionale n 65/2014, ai fini della sua messa in efficacia; 3) di prendere atto che, al fine di quanto disposto dall ex articolo 45 comma 5 della legge regionale n 1/2005, in riferimento al dimensionamento e al fabbisogno assegnato dal Piano Strutturale al primo Regolamento Urbanistico, il dimensionamento residuo per le trasformazioni previste dall articolo 37 delle Norme del Regolamento Urbanistico riguardanti le destinazioni d uso e le modalità per il cambio di destinazione degli edifici rurali è pari a 18 alloggi; di dichiarare, con separata votazione, il presente provvedimento immediatamente eseguibile.

7 In applicazione del DECRETO LEGISLATIVO N 267 DEL 16 AGOSTO 2000, ARTICOLO 49, a completamento dell istruttoria concernente: APPROVAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA PER IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D USO E L AMPLIAMENTO DI UN FABBRICATO AGRICOLO UBICATO IN FABBIANO, LOC. LA CAPPELLA, VIA AZZANO sono resi i seguenti pareri ed attestazioni da parte dei funzionari dell Ente firmatari: Parte 1 a Il sottoscritto Arch. ANDREA TENERINI, Funzionario Responsabile del Settore Urbanistica e Edilizia Privata interessato in qualità di proponente all adozione del provvedimento in argomento, ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo n 267 del 2000, articolo 49, rende sulla proposta il seguente parere di regolarità tecnica: FAVOREVOLE Seravezza, lì 21 settembre 2015 Firma Parte 2 a Il presente provvedimento non deve essere sottoposto al parere del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile in quanto non comporta impegno di spesa né diminuzione di entrata. Seravezza, lì 21 settembre 2015 Firma