PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNITA MONTANA DEL PINEROLESE EX VALLI CHISONE E GERMANASCA PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE AGGIORNAMENTO 2011 Allegato 7 LIVELLI E SCENARI DI RISCHIO UTILIZZATI DAL SISTEMA DI ALLERTAMENTO METEO REGIONALE
2 IRTECOPLAN s.n.c. COMUNITA MONTANA DEL PINEROLESE EX VALLI CHISONE E GERMANASCA PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Allegato 7 Livelli e scenari di rischio utilizzati dal sistema di allertamento meteo regionale Data: Aprile 2012 Redazione: Irtecoplan s.n.c. Responsabile di progetto: Dott. Arch. Alberto Brasso Copyright 2012 Irtecoplan s.n.c. di Brasso A. & Villa A.
3 LIVELLI E SCENARI DI RISCHIO UTILIZZATI DAL SISTEMA DI ALLERTAMENTO METEO REGIONALE INDICE INTRODUZIONE... 4 RISCHI METEOROLOGICI... 5 RISCHIO PIOGGE... 5 RISCHIO NEVICATE... 6 RISCHIO TEMPORALI... 7 RISCHIO VENTI... 8 RISCHIO ANOMALIE TERMICHE... 9 RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO..10 RISCHIO IDROGEOLOGICO. 10 RISCHIO IDRAULICO.. 11 RISCHIO NEVICATE.12 RISCHIO VALANGHE...1
4 4 LIVELLI E SCENARI DI RISCHIO UTILIZZATI DAL SISTEMA DI ALLERTAMENTO METEO REGIONALE INTRODUZIONE La Regione Piemonte mediante deliberazione della Giunta Regionale (D.G.R. 0 luglio 2007, n dal titolo Approvazione del nuovo disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del Sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile ), ha formalizzato ufficialmente la definizione del nuovo sistema di allertamento meteo regionale, considerato formalmente operativo dal 15 settembre La prima sezione del Disciplinare, il cui testo integrale è consultabile all Allegato n. 8 Disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del Sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile - D.G.R. n del 0 luglio 2007, riporta la definizione dei livelli e degli scenari per i rischi di origine naturale che possono avere una componente previsionale (rischi con preavviso). Nelle pagine successive sono riportati per ciascun rischio individuato dalla suddetta D.G.R. gli schemi riassuntivi delle condizioni di previsione e delle informazioni riportate dai documenti previsionali (Bollettino di Allerta Meteoidrologica, contenente il Bollettino di Vigilanza Meteorologica e il Bollettino del Rischio Idrogeologico ed Idraulico/Nevicate) emessi dal Centro Funzionale Regionale per ogni giorno dell anno, al fine della definizione degli scenari attesi di rischio e delle conseguenti procedure operative.
5 5 RISCHI METEOROLOGICI RISCHIO PIOGGE La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione eventi di precipitazione intensa prolungata e diffusa, tali da coinvolgere ambiti territoriali estesi corrispondenti a bacini idrografici principali con estensione superiore ad alcune centinaia di chilometri quadrati. Scala di intensità Assenti Deboli Presenza di icona Scenario atteso Livello operativo Forti Avvicinamento o superamento dei livelli pluviometrici critici e dei livelli idrometrici sui corsi d acqua, con conseguente possibile sviluppo di fenomeni di dissesto come meglio specificato nel bollettino idrologico ed idraulico Procedura di emergenza per Piogge Forti Livello operativo in funzione delle specifiche contenute nel Bollettino Rischio Idrogeologico ed Idraulico Livello Op. - Attenzione Livello Op. - Allarme Livello Op. - Emergenza Il livello operativo di attenzione è definito al momento di emissione del Bollettino di Allerta Meteo. I livelli operativi di allarme ed emergenza sono definiti nelle ore successive in funzione: del livello di criticità del Bollettino del Rischio Idrogeologico ed Idraulico; dell intensità effettiva del fenomeno nell ambito locale, dei danni e dei disagi realmente verificati sul territorio agli edifici, alla viabilità, nonché allo svolgimento delle attività ordinarie all aperto.
6 6 RISCHIO NEVICATE La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione le nevicate previste sul territorio regionale. I valori di confronto sono differenziati tra zone di pianura o appenniniche e zone alpine. Scala di intensità Assenti Deboli Presenza di icona Scenario atteso Livello operativo Abbondanti Problemi di mobilità causata dai rallentamenti della circolazione e dallo svolgimento delle operazioni di sgombero neve Procedura di emergenza per nevicate abbondanti Livello operativo in funzione delle specifiche contenute nel Bollettino Rischio Idrogeologico ed Idraulico Livello Op. - Attenzione Livello Op. - Allarme Livello Op. - Emergenza Il livello operativo di attenzione è definito al momento di emissione del Bollettino di Allerta Meteo. I livelli operativi di allarme ed emergenza sono definiti nelle ore successive in funzione: del livello di criticità del Bollettino del Rischio Idrogeologico ed Idraulico; dell intensità effettiva del fenomeno nell ambito locale, dei danni e dei disagi realmente verificati sul territorio agli edifici, alla viabilità, nonché allo svolgimento delle attività ordinarie all aperto.
7 7 RISCHIO TEMPORALI La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione i fenomeni di precipitazione molto intensa, ai quali si possono associare forti raffiche di vento, grandine e fulminazioni: i fenomeni si sviluppano in limitati intervalli di tempo, su ambiti territoriali localizzati, corrispondenti a porzioni di bacino idrografico principale con estensione inferiore a qualche centinaio di chilometri quadrati. Scala di intensità Assenti Presenza di Scenario atteso icona Livello operativo Bassa probabilità di temporali forti Alta probabilità di temporali forti - - Locali allagamenti ad opera di rii e sistemi fognari, con coinvolgimento, nelle aree topograficamente più depresse o prossime ai rii, di locali interrati, sottopassi stradali, campeggi Problemi alla viabilità, alla fornitura di servizi e danni a persone o cose cagionati dalla rottura di rami o alberi o dal sollevamento parziale o totale della copertura degli edifici in relazione a forti raffiche di vento Danni alle coltivazioni causate dalla grandine Incendi, danni a persone o cose, causate da fulmini Procedura di emergenza per alta probabilità di temporali forti Livello operativo in funzione delle specifiche contenute nel Bollettino Rischio Idrogeologico ed Idraulico Livello Op. - Attenzione Livello Op. - Allarme Livello Op. - Emergenza Il livello operativo di attenzione è definito al momento di emissione del Bollettino di Allerta Meteo. I livelli operativi di allarme ed emergenza sono definiti nelle ore successive in funzione: del livello di criticità del Bollettino del Rischio Idrogeologico ed Idraulico; dell intensità effettiva del fenomeno nell ambito locale, dei danni e dei disagi realmente verificati sul territorio agli edifici, alla viabilità, nonché allo svolgimento delle attività ordinarie all aperto.
8 8 RISCHIO VENTI La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione le condizioni di vento previste sul territorio regionale. I valori di confronto sono differenziati tra zone di pianura o appenniniche (vento al suolo) e zone alpine (vento a m. s.l.m.). Scala di intensità Assenti Da tesi a forti Presenza di icona Scenario atteso Livello operativo Molto forti Danni alle strutture provvisorie; Disagi alla viabilità, in particolare per gli autocarri; Possibile crollo di padiglioni; Disagi allo svolgimento di attività ordinarie; Problemi per la sicurezza dei voli Procedura di emergenza per venti molto forti Livello Op. - Attenzione Livello Op. - Allarme Livello Op. - Emergenza Il livello operativo di attenzione è definito al momento di emissione del Bollettino di Allerta Meteo. I livelli operativi di allarme ed emergenza sono definiti nelle ore successive in funzione dell intensità effettiva del fenomeno nell ambito locale, dei danni e dei disagi realmente verificati sul territorio alle strutture provvisorie, alle coperture degli edifici, alla viabilità, nonché allo svolgimento delle attività ordinarie all aperto.
9 9 RISCHIO ANOMALIE TERMICHE La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione le temperature anomale rispetto alla media stagionale, sia in riferimento a significative condizioni di freddo nei mesi invernali e di caldo nei mesi estivi. Anomalie termiche di freddo Scala di intensità Assenti Presenza di Scenario atteso icona Livello operativo Lieve anomalia di freddo - - Elevata anomalia di freddo Problemi per l incolumità delle persone senza dimora, esposte a livelli di freddo elevati Danni alle coltivazioni in funzione dello stadio di sviluppo Condizioni di temperatura potenzialmente favorevoli alla formazione di gelate sulle strade Procedura di emergenza per elevate anomalie di freddo Livello Op. - Attenzione Livello Op. - Allarme Livello Op. - Emergenza Anomalie termiche di caldo Scala di intensità Assenti Presenza di Scenario atteso icona Livello operativo Lieve anomalia di caldo - - Elevata anomalia di caldo Problemi per l incolumità delle persone fisicamente più vulnerabili, esposte a livelli di caldo elevati Possibili interruzioni delle forniture energetiche Procedura di emergenza per elevate anomalie di caldo Livello Op. - Attenzione Livello Op. - Allarme Livello Op. Emergenza Il livello operativo di attenzione è definito al momento di emissione del Bollettino di Allerta Meteo. I livelli operativi di allarme ed emergenza sono definiti nelle ore successive in funzione dell intensità effettiva del fenomeno nell ambito locale, dei disagi realmente verificati sul territorio alle persone ed allo svolgimento delle attività ordinarie all aperto.
10 10 RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO RISCHIO IDROGEOLOGICO Tale rischio corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli pluviometrici critici sui settori montuosi e collinari, dei livelli idrometrici critici lungo i corsi d acqua a regime torrentizio e lungo la rete idrografica minore e di smaltimento delle acque piovane. La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione sia eventi di precipitazione intensa prolungata e diffusa (piogge forti), tali da coinvolgere ambiti territoriali estesi corrispondenti a bacini idrografici principali con estensione superiore ad alcune centinaia di chilometri quadrati e/o fenomeni di precipitazione molto intensa (temporali forti), ai quali si possono associare forti raffiche di vento, grandine e fulminazioni: i fenomeni si sviluppano in limitati intervalli di tempo, su ambiti territoriali localizzati, corrispondenti a porzioni di bacino idrografico principale con estensione inferiore a qualche centinaio di chilometri quadrati. Il Bollettino è emesso dal Centro Funzionale Regionale del Piemonte tutti i giorni entro le ore 1,00 con validità 6 ore. La previsione d insorgenza di questo rischio può essere riferita sia all intera zona di allerta nel caso in cui la situazione critica sia determinata da precipitazioni di media e lunga durata (rischio diffuso), sia ad una o più parti della zona di allerta, nel caso in cui la situazione critica sia determinata da precipitazioni di breve durata (rischio localizzato). Livello di criticità 1 ORDINARIA Presenza di icone Ambiti Fenomeni di dissesto attesi Scenario (effetti attesi) Livello operativo Tutti Bassa probabilità che si verifichino fenomeni di dissesto - per rischio (è comunque necessario prestare attenzione all evoluzione della idrogeologico - criticità ordinaria situazione) Livello operativo 1 - Attenzione 2 MODERATA Versanti Corsi d acqua a regime torrentizio Ambito urbano rete idrografica minore, canali irrigui, rete di smaltimento delle acque Limitati fenomeni di instabilità Possibile attivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni, in aree note, legati a contesti geologici particolarmente critici Limitati fenomeni di trasporto in massa con parziale riattivazione di conoidi, contenuta attività corrosiva e modesti fenomeni di inondazione e di alluvionamento Possibile attivazione di singoli fenomeni di grandi dimensioni Allagamenti ad opera dei canali e dei rii e di fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento delle aree urbane più depresse (corrispondente allo Scenario 1 del GNDCI (Gruppo Nazionale per la Difesa delle Catastrofi Idrogeologiche, Inondazione urbana o delle infrastrutture periurbane da rigurgito di fognature o di fossi e scoli di drenaggio ) Danni ai singoli edifici Limitate interruzioni della viabilità (in particolare sulle strade a modesta percorrenza) Danni a singoli edifici Interruzione delle vie di comunicazione limitatamente alle aree prossimali alle incisioni ed agli sbocchi vallivi Danneggiamento di modeste opere di attraversamento (ponti minori e passerelle), fenomeni di occlusione parziale o totali delle rispettive luci Danni modesti alle opere di regimazione dei corsi d acqua Allagamenti e danni ai locali interrati Provvisoria interruzione della viabilità specie nelle zone più depresse per rischio idrogeologico - criticità moderata Livello operativo 2 - Allarme ELEVATA Versanti Corsi d acqua a regime torrentizio Ambito urbano rete idrografica minore, canali irrigui, rete di smaltimento delle acque Numerosi ed estesi fenomeni di instabilità Possibile attivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni Probabile riattivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni in aree note Numerosi e marcati fenomeni di trasporto in massa con riattivazione di estesi settori di conoide Notevoli fenomeni di inondazione e di alluvionamento (corrispondente allo Scenario 2 del GNDCI Gruppo Nazionale per la Difesa delle Catastrofi Idrogeologiche, Inondazione urbana o delle infrastrutture periurbane o delle infrastrutture viarie e ferroviarie extraurbane conseguente ad esondazione dei corsi d acqua minori ) Estesi allagamenti ad opera dei canali e dei rii Rilevanti fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento di aree urbane estese (corrispondente allo Scenario 1 del GNDCI Gruppo Nazionale per la Difesa delle Catastrofi Idrogeologiche, Inondazione urbana o delle infrastrutture periurbane da rigurgito di fognature o di fossi e scoli di drenaggio ) Danni ad interi centri abitati Numerose interruzioni della viabilità minore e principale Danni ad interi centri abitati Numerose interruzioni delle vie di comunicazione nelle aree attraversate dal corso d acqua ed in corrispondenza degli sbocchi vallivi Danneggiamento o completa distruzione di opere di attraversamento Fenomeni di occlusione parziale o totali delle luci dei ponti stessi Danni marcati alle opere di regimazione dei corsi d acqua Estesi allagamenti e danni rilevanti e diffusi ai locali interrati Interruzione della viabilità in aree urbane estese per rischio idrogeologico - criticità elevata Livello operativo - Emergenza
11 11 RISCHIO IDRAULICO Tale rischio corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici lungo i corsi d acqua a regime fluviale. La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione sia eventi di precipitazione intensa prolungata e diffusa (piogge forti), tali da coinvolgere ambiti territoriali estesi corrispondenti a bacini idrografici principali con estensione superiore ad alcune centinaia di chilometri quadrati e/o fenomeni di precipitazione molto intensa (temporali forti), ai quali si possono associare forti raffiche di vento, grandine e fulminazioni: i fenomeni si sviluppano in limitati intervalli di tempo, su ambiti territoriali localizzati, corrispondenti a porzioni di bacino idrografico principale con estensione inferiore a qualche centinaio di chilometri quadrati. Il Bollettino è emesso dal Centro Funzionale Regionale del Piemonte tutti i giorni entro le ore 1,00 con validità 6 ore. La previsione d insorgenza di questo rischio può essere riferita sia alle precipitazioni che cadono all interno della zona di allerta, sia alle precipitazioni che cadono all interno di una o più zone immediatamente a monte di quella per cui si esprime la previsione. Livello di criticità 1 ORDINARIA Presenza di icone Ambiti Tutti Fenomeni di piena attesi Fenomeni di dissesto attesi Portate di morbida (ovvero portate che occupano l intera larghezza del corso d acqua) Nessun fenomeno di dissesto atteso Scenario (effetti attesi) Bassa probabilità che si verifichino fenomeni di esondazione per rischio idraulico - criticità ordinaria Livello operativo 1 - Attenzione 2 MODERATA Corsi d acqua a regime fluviale Corsi d acqua a regime fluviale arginati Piene ordinarie con: limitati fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento delle aree prossimali al corso d acqua moderati fenomeni di erosione Piene ordinarie con: limitati fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento delle aree golenali moderati fenomeni di erosione Modesti danni alle attività agricole prossimali al corso d acqua, ai cantieri di lavoro presenti lungo le sponde, alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento Modesti danni alle attività agricole in area golenale, ai cantieri di lavoro presenti lungo le sponde, alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento per rischio idraulico - criticità moderata Livello operativo 2 - Allarme ELEVATA Corsi d acqua a regime fluviale Corsi d acqua a regime fluviale arginati Piene straordinarie con: estesi fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento delle aree distali al corso d acqua intensi fenomeni di erosione e di alluvionamento. Piene straordinarie con: estesi fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento di tutta l area golenale e di aree distali al corso d acqua con inondazione dovuti a puntuali fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini intensi fenomeni di erosione e di alluvionamento. Danni alle attività agricole ed agli insediamenti residenziali ed industriali sia prossimali che distali rispetto al corso d acqua Danni o distruzione di centri abitati, di rilevati ferroviari o stradali, di opere di contenimento e di attraversamento Danni alle attività agricole ed agli insediamenti residenziali ed industriali sia prossimali che distali rispetto al corso d acqua Danni o distruzione di centri abitati, di rilevati ferroviari o stradali, di opere di arginatura e contenimento e di opere di attraversamento per rischio idraulico - criticità elevata Livello operativo - Emergenza
12 12 RISCHIO NEVICATE Tale rischio corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli nivometrici critici sui settori montuosi, collinari e di pianura interessati da insediamenti e viabilità. La previsione contenuta nel Bollettino di Allerta Meteoidrologica prende in considerazione le nevicate previste sul territorio regionale. I valori di confronto sono differenziati tra zone di pianura o appenniniche e zone alpine. Il Bollettino è emesso dal Centro Funzionale Regionale del Piemonte tutti i giorni entro le ore 1,00 con validità 6 ore. Livello di criticità 1 ORDINARIA Presenza di icone Ambiti Fenomeni di precipitazione attesi Scenario (effetti attesi) Tutti Nevicate ordinarie Problemi di mobilità causati dai rallentamenti della circolazione e dallo svolgimento delle operazioni di sgombero neve per rischio nevicate - criticità ordinaria Livello operativo 1 - Attenzione 2 MODERATA Settori di montagna a quota compresa tra 700 e 1500 metri Settori collinari e di pianura al di sotto di 700 metri Nevicate particolarmente abbondanti Generalizzato rallentamento e possibile interruzione del traffico veicolare Interruzione della fornitura di servizi (energia elettrica, telefonia, ecc.) Isolamento di borgate e case sparse con conseguente temporanea difficoltà di approvvigionamento Possibile crollo di tettoie e coperture provvisorie per rischio nevicate - criticità moderata Livello operativo 2 - Allarme ELEVATA Settori di montagna a quota compresa tra 700 e 1500 metri Settori collinari e di pianura al di sotto di 700 metri Nevicate eccezionali Interruzione del traffico veicolare anche sulla viabilità urbana o di bassa quota Generalizzata interruzione della fornitura di servizi (energia elettrica, telefonia, ecc.) Isolamento di borgate e centri minori con conseguente difficoltà prolungata di approvvigionamento Possibile crollo delle coperture di edifici e capannoni per rischio nevicate - criticità elevata Livello operativo - Emergenza
13 1 RISCHIO VALANGHE Tale rischio corrisponde agli effetti indotti sul territorio da fenomeni di instabilità del manto nevoso che si verificano in particolari condizioni nivo-meteorologiche e che possono giungere ad interessare infrastrutture o centri abitati. Non è oggetto di questo sistema di allertamento la segnalazione di situazioni di criticità che possono interessare piste da sci, impianti di risalita o tratti di viabilità in alta quota esposti a valanghe con frequenza elevata, anche in condizioni nivo-meteorologiche che rivestono carattere di ordinarietà. La previsione contenuta nel Bollettino Nivologico per Rischio Valanghe prende in considerazione gli effetti previsti dovuti all attività valanghiva sul territorio regionale montano e pedemontano differenziato per zone di allerta. Eventuali approfondimenti sulla copertura nevosa, sulle condizioni del manto nevoso, sul grado di pericolo valanghe e sulla sua evoluzione sono reperibili nel Bollettino Valanghe. Entrambi i documenti sono emessi dal Centro Funzionale Regionale del Piemonte tutti i giorni entro le ore 1,00 nel periodo da novembre a maggio e, in ogni caso, in funzione delle condizioni di innevamento, con validità per il pomeriggio ed il giorno successivo. Livello di criticità 1 SITUAZIONE ORDINARIA Scala europea unificata di pericolo valanghe 1 DEBOLE 2 MODERATO Ambiti Tutti gli ambiti Condizioni della neve Fenomeni valanghivi attesi Condizioni di consolidamento o di stabilità del manto nevoso Nessun fenomeno valanghivo atteso Scenario (effetti attesi) - per rischio valanghe - criticità ordinaria Livello operativo 1 - Attenzione MARCATO 2 MODERATA 4 FORTE MARCATO (per contesti territoriali caratterizzati da forme significative di antropizzazione insediamenti o infrastrutture di rilievo) Vie di comunicazione Centri abitati Condizioni di debole consolidamento o di instabilità del manto nevoso Singole valanghe, anche di grandi dimensioni, in aree periodicamente esposte al rischio, legate a contesti particolarmente critici Condizioni di debole consolidamento o di instabilità del manto nevoso Singole valanghe, anche di grandi dimensioni, su singole abitazioni isolate o settori di nuclei abitati in contesti particolarmente critici Possibile interruzione di strade, anche a media o bassa quota Isolamento di alcuni tratti di viabilità delle valli alpine più interne Interruzione sporadica di alcuni servizi (telecomunicazioni, energia elettrica, ecc.) per rischio valanghe - criticità moderata Livello operativo 2 - Pre-Allarme Livello operativo - Allarme ELEVATA 5 MOLTO FORTE 4 FORTE (per contesti territoriali caratterizzati da forme significative di antropizzazione insediamenti o infrastrutture di rilievo) Vie di comunicazione Centri abitati Condizioni nivo-meteorologiche straordinarie o di instabilità generalizzata del manto nevoso Numerose valanghe, anche di grandi dimensioni e con caratteri di eccezionalità Condizioni nivo-meteorologiche straordinarie o di instabilità generalizzata del manto nevoso Numerose valanghe, anche di grandi dimensioni, e in aree non frequentemente esposte a valanghe Probabile interruzione di strade, anche a bassa quota Totale isolamento di alcune vallate alpine Interruzione dei principali servizi (telecomunicazioni, energia elettrica, ecc.) per rischio valanghe - criticità elevata Livello operativo 4 - Emergenza
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