Presentazione del settore Compostaggio in Italia
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1 Presentazione del settore Compostaggio in Italia A cura del Consorzio Italiano Compostatori, (CIC) Roma, 2 marzo Commissione Ambiente, Senato della Repubblica. Leonardo Ghermandi, Presidente David Newman, Segretario Generale
2 IL CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI (CIC) Il CIC è un Consorzio volontario di imprese nato nel 1992 Rappresenta circa 100 aziende in Italia che trattano rifiuti organici. Sono aziende che spesso gestiscono anche altri impianti, inceneritori, discariche, selezione, in un sistema integrato di gestione dei RU Il fatturato nel settore specifico del compost è di circa 900 milioni /anno e gli addetti circa Il CIC gestisce il Marchio di Qualità Nazionale per il Compost cui aderiscono 12 aziende. Le aziende aderenti al CIC sono sia pubbliche che private Sono Soci Generali di Categoria del CIC FEDERAMBIENTE (ambito Confservizi) e FISEASSOAMBIENTE (ambito Confindustria)
3 E un processo industriale di trasformazione biologica con degradazione e umificazione della materia organica presente nei rifiuti E un processo naturale che velocizza la decomposizione dei rifiuti organici per produrre il compost Possono essere applicate diverse tecnologie, dalle più semplici da condurre anche a cielo aperto, a quelle più complesse in impianti industriali Le quantità trattate presso un singolo impianto variano tra le e le t/a. I rifiuti che entrano negli impianti sono scarti di cucina, verde dai giardini privati e pubblici, dai mercati, ristoranti, industria alimentare, fanghi da depurazione IL PROCESSO DI COMPOSTAGGIO
4 La crescita del settore IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI AMMENDANTE COMPOSTATO IN ITALIA R 2 = 0,9106 n anno
5 IL COMPOSTAGGIO IN ITALIA Oggi, il sistema compostaggio italiano è uno dei più significativi in Europa: nel 2004 abbiamo trattato circa t di rifiuti organici selezionati, e prodotto circa t di compost di qualità, interamente collocate sul mercato Impianti di compostaggio anno (Rapporto Rifiuti, APAT 2003) Regioni italiane per n impianti 18 a 53 (5) 10 a 18 (3) 6 a 10 (1) 5 a 6 (1) 2 a 5 (6) 0 a 2 (4)
6 Il Compost Gli impianti producono compost, classificato dalla Legge 748/84 e s.m. come ammendante compostato verde e misto. Il compost può essere impiegato in agricoltura biologica ai sensi dei Reg. comunitari n.1488/1997 e 2092/91 e sono 102 compost già consentiti. AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO AMMENDANTE TORBOSO COMPOSTO E un prodotto liberamente commercializzabile e lo troviamo nelle confezioni di terriccio nei supermercati, nelle serre dei vivai e nei campi agricoli.
7 Il Mercato del Compost t nel % 2% 6% 27% 52% Ripristino Agricultura di pieno campo Altri Paesaggistica Florovivaismo hobbystico
8 L uso di compost, alcuni esempi
9 Perché compostare i rifiuti organici? 1) Ridurre la presenza di materiale organico in discarica 2) Bassi costi di trattamento 3) Gli impianti richiedono investimenti e tempi di realizzazione relativamente bassi e sono generalmente facili da far accettare alla cittadinanza; sono già oltre 200 nel paese. 4) Il compost prodotto è un materiale utile, totalmente derivato dal recupero di risorse altrimenti destinate allo smaltimento 5) E un Carbon Sink ai sensi del Trattato di Kyoto (uno 0,14% di sostanza organica in più nel suolo equivale a fissare nello stesso una quantità di CO2 corrispondente alle emissioni complessive dell intera nazione italiana per un anno) 6) Migliora la ritenzione idrica e combatte la desertificazione dei suoli (vedi campagna del Ministro Alemanno) 7) Nella Strategia Europea dei Suoli il recupero e l utilizzo sui suoli dei rifiuti organici è considerata una priorità. E la chiusura del ciclo.
10 La RD della Sostanza Organica Interessa già il 25% dei cittadini I sistemi comprendono porta a porta, stradale, grandi utenze, mercati, ristoranti Soltanto con la RD dell organico è possibile raggiungere gli obiettivi del D.Lgs. 22/97 perché la frazione organica rappresenta il 30% dei RSU Al Nord le RD dell organico sono affermate, ma anche al Sud si è già superato in alcune aree il 50% di raccolta differenziata Anche in base a quanto affermato da CONAI e Consorzi, con la RD dell organico, migliora il recupero delle altre frazioni (carta, plastica, ecc.) Migliora anche la qualità e il potere calorifico dei rifiuti da inviare all incenerimento. Che senso ha bruciare acqua?
11 L importanza della raccolta differenziata per il compost Percentuale di materiali estranei nelle raccolte secco/umido (fonte ARPAV Veneto,2000) nella FORSU (materiale organico, o umido ): con porta a porta: < 2% in peso con contenitore stradale: > 5% in peso (fino a 30-40% in volume) nel RUR (Rifiuto Urbano Residuo, o secco ): con porta a porta: < 20% in peso con contenitore stradale: > 30% in peso
12 Scenario Futuro per il Sistema Crescita produzione rifiuti 2% annua. Con il D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 (attuazione direttiva 1999/31/CE sulle discariche di rifiuti) si dovrà ridurre fino al 65% il rifiuto organico da avviare a discarica. Entro il 2011 saranno disponibili circa 14 milioni/t di rifiuto organico di cui la metà potrà essere intercettata, 7 milioni/t. *1000 t Frazione Organica Verde Fanghi Scarti Agroind. Totale
13 Criticità del Sistema 1: rilancio delle raccolte differenziate L utilità del compost sta nelle qualità migliorative che porta ai suoli e per essere applicato sul suolo deve essere privo di sostanze tossiche, nocive. Deve essere prodotto da matrici organiche che entrano negli impianti già pulite e selezionate. Senza la RD della sostanza organica il sistema non funziona; ma molti Comuni non hanno le risorse economiche per avviare le RD. Riteniamo fondamentale per il sistema integrato rafforzare gli obiettivi del D.Lgs. 22/97 sulle R.D. Per incentivare i Comuni inadempienti una parte delle Ecotasse regionali dovrà essere destinata allo sviluppo delle raccolte differenziate, come in Umbria e in Piemonte.
14 Criticità del sistema 2: conferimenti agli impianti Molte frazioni di rifiuto organico oggi non vengono trattate in nessun impianto. In particolare i rifiuti organici dall agro-industria spesso vengono smaltiti in modo sconosciuto. Valutiamo queste frazioni in quantitativi superiori ai rifiuti organici urbani. Possono contribuire in modo significante al miglioramento della qualità del compost. E una pratica potenzialmente pericolosa per l ambiente e la salute. Il CIC ritiene che anche queste frazioni debbano essere obbligatoriamente trattate per tutelare la salute umana e la qualità ambientale.
15 Criticità 3: libera competizione sul mercato Il sistema non è uguale per tutti. La gestione delle frazioni organiche non ha avuto nessun incentivo: nessun CIP6; nessun Certificato Verde; nessun Contributo Ambientale. Il rapporto con i Consorzi obbligatori (CONAI) (se rimangono obbligatori) va rivisitato per integrare il C.I.C. nel quadro, e per riconoscere l importanza del sistema del recupero delle frazioni organiche. Il CIC ritiene che sia giusto operare in un ambiente imprenditoriale uguale per tutti e non deformato da misure di incentivo che ostacolano la libera concorrenza.
16 Criticità 4: un piano per il recupero della sostanza organica nei suoli L utilizzo del compost è riconosciuto come obiettivo prioritario dal Trattato di Kyoto, dal Trattato sulla Desertificazione, dalla Strategia Europea sui Suoli. L accettabilità di un prodotto che ha le proprie origini nei rifiuti è una barriera all impiego laddove l impiego sarebbe più necessario. Il C.I.C. propone l elaborazione di un piano nazionale e forme di incentivo al recupero della qualità dei suoli impoveriti dalla carenza di sostanza organica, come in Piemonte e Emilia Romagna
17 Criticità 5: decreto tecnico per il settore Per ultimo, da quando è entrato in vigore il D.Lgs. 22/97, non sono mai stati definiti i decreti tecnici attuativi che fissano i parametri per la produzione di compost. Così gli operatori lavorano nella totale incertezza e gli Enti di controllo non hanno un quadro normativo chiaro. Inoltre, serve un quadro normativo che premi la Qualità. Il CIC ritiene che sia opportuno concertare e concludere rapidamente il Decreto Tecnico per il settore con il riconoscimento del Marchio di Qualità CIC premiando la qualità del riciclo.
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