IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA

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1 IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA Nota congiunturale trimestrale Luglio 2 In breve I dati sull andamento del mercato del lavoro nel I trimestre 2 mostrano segnali molto positivi, con una ripresa forte (e inaspettata) dell occupazione lombarda trainata dal risveglio dell economia mondiale e dal consolidamento della domanda interna. La crescita della produzione, pur moderata, ha consolidato il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro; il numero degli occupati si è ormai stabilizzato al di sopra dei valori pre-crisi e, nel I trimestre 2, recupera anche il tasso di occupazione che si attesta al suo massimo dal 2 ad oggi. Le ore di lavoro sono in aumento mentre si riduce ulteriormente il ricorso agli ammortizzatori sociali e alla disoccupazione, compresa quella di lunga durata. La base occupazionale si amplia di ben mila occupati, il 2,6% in più rispetto al I trimestre 26, e supera il tetto dei 4,4 milioni, raggiungendo il suo massimo storico e superando il livello pre-crisi di inizio 28 (+,%, corrispondenti a circa +64 mila lavoratori). Anche il tasso di occupazione (-64 anni) supera i livelli pre-crisi e con un aumento di,pp su base annua raggiunge anch esso il suo massimo storico al 6,%. L incremento occupazionale riguarda tutti i settori ad eccezione dell agricoltura: l occupazione nell industria in senso stretto è aumentata su base annua dell,% (+6 mila lavoratori), mentre nei servizi il numero di addetti è cresciuto del 2,% (+ mila). In aumento anche l occupazione nel settore delle costruzioni che, con un aumento dell,2%, conta 2 mila lavoratori in più rispetto ad inizio 26. L occupazione cresce per entrambe le componenti di genere. Il tasso di occupazione maschile sale al,2% (+,pp a/a) e quello femminile raggiunge il suo massimo al,%,,pp in più del I trimestre 26, pur rimanendo ancora inferiore alla media UE (6,6%). Si conferma anche la ripresa dell occupazione giovanile che nel I trimestre 2 cresce su base annua del,4% (6 mila unità), crescita però non ancora sufficiente al recupero dei livelli pre-crisi: il tasso di occupazione giovanile si attesta al 2% (+,6pp a/a), ancora ben al di sotto del,8% di inizio 28. Nel I trimestre 2 la crescita dell occupazione è stata ancora prevalentemente determinata dal lavoro dipendente, in aumento del,% senza sostanziali differenze di genere; crescono entrambe le componenti del lavoro dipendente, anche se, in assenza di incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato, è il lavoro a tempo determinato a trainare la crescita con un aumento dell,8% vs il + 2,2% del tempo indeterminato. Si allungano anche gli orari di lavoro: il numero di occupati full-time aumenta del,2% a fronte di una sostanziale stabilità del lavoro part-time (-,%) che, fortemente utilizzato negli anni più intensi della crisi, si sta progressivamente riducendo, anche in riferimento alla componente involontaria (-,%). Segnali di ripresa anche rispetto al tasso di disoccupazione che, dopo due trimestri di sostanziale stabilità, nel I trimestre 2 si riduce al % (-,8pp a/a), un valore che rimane comunque quasi doppio rispetto al,6% di inizio 28. Le persone in cerca di occupazione sono circa mila, 4 mila in meno rispetto al I trimestre del 26. Si contrae anche la disoccupazione di lunga durata, più strutturale e di difficile riassorbimento, che si attesta al,% (-,6pp a/a); la disoccupazione si riduce sia per gli uomini che per le donne, con i rispettivi tassi che scendono al 6,% (-,pp a/a) e all 8,% (-,pp). Il miglioramento dell occupazione è confermato anche dai dati di flusso delle COB e dall indagine condotta da Regione Lombardia, Unioncamere che mostrano saldi positivi, anche al netto dei fattori stagionali. Prosegue il ridimensionamento della CIG che con,6 milioni di ore autorizzate si è ridotta su base annua del -,%; la contrazione riguarda tutte le componenti: la CIGO si riduce del 2,8%, la CIGS del 68% e la CIGD del,2%. Questo recente miglioramento si riflette nelle prospettive dichiarate dagli imprenditori circa l occupazione del prossimo trimestre, che sono improntate al miglioramento in tutti i comparti e positive nell industria e dei servizi. Nonostante il consolidamento delle condizioni del mercato del lavoro, una certa cautela è comunque necessaria per le consuete incertezze legate da un lato alla debolezza della ripresa e, dall altro, agli effetti dei cambiamenti del contesto geo-politico avvenuti nel 26.

2 Sezione Tendenze del mercato del lavoro regionale. Le dinamiche di medio periodo La significativa e inaspettata crescita dell occupazione I dati della rilevazione ISTAT sulle Forze di Lavoro riferiti al I trimestre 2 mostrano segnali positivi in riferimento all occupazione, che raggiunge il suo valore massimo dal 2 ad oggi e si stabilizza al di sopra dei livelli pre-crisi. Sostenuta dal rafforzamento, parzialmente inatteso, del quadro economico degli ultimi mesi, nel I trimestre 2 la base occupazionale lombarda si amplia di ben mila occupati, il 2,6% in più rispetto al I trimestre 26, e supera il tetto dei 4,4 milioni, il suo massimo degli ultimi 2 anni e ben superiore al livello pre-crisi di inizio 28 (+,%, corrispondenti a circa +64 mila lavoratori). Anche il tasso di occupazione -64 anni supera i livelli pre-crisi e, con un aumento di,pp su base annua raggiunge anch esso il suo massimo dell ultimo ventennio al 6,% (Figura ). L incremento occupazionale registrato nel I trimestre 2 riguarda tutti i settori ad eccezione dell agricoltura (Figura 2). Rispetto al I trimestre 26, l occupazione nell industria in senso stretto è aumentata dell,% (+6 mila lavoratori), mentre nei servizi il numero di addetti è cresciuto del 2,%% (+ mila). In aumento anche l occupazione nel settore delle costruzioni, particolarmente colpito dalla crisi con andamenti molti incerti negli scorsi trimestri, che con un aumento dell,2% conta 2 mila lavoratori in più rispetto ad inizio 26. Nonostante l impennata dell occupazione gli stock occupazionali nel manifatturiero ancora non raggiungono i livelli pre-crisi: i posti di lavoro nel comparto industriale sono ancora il 2,6% in meno (- mila lavoratori), di cui circa mila in meno nell industria in senso stretto (-,%) e 2 mila nelle costruzioni, la cui base occupazionale si è ridotta dell 8,%. E invece aumentata l occupazione nei servizi che conta l 8,2% di lavoratori in più rispetto ad inizio 28 (+22 mila), presumibilmente anche per effetto della regolarizzazione delle donne straniere impiegate nei servizi alla persona. Figura Evoluzione dell occupazione e del tasso di occupazione in Lombardia (-64 anni) serie ricostruite Tasso di occupazione (-64) 66. Numero di occupati I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I Figura 2 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per settore I Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi Totale I I I I I I I I I I I I I I I I La significativa crescita dell occupazione riguarda entrambe le componenti di genere (Figure e 4): si rafforza la crescita del tasso di occupazione maschile che sale al,2%, +,pp su base annua, con un incremento della base occupazionale di ben 68 mila lavoratori, particolarmente significativo nelle costruzioni (+,%) e nel commercio (+4,%), mentre è in lieve riduzione nell industria in senso stretto (-,%) (Figura ). Questi aumenti portano la base occupazionale maschile (2 milioni e 4 mila lavoratori) al recupero dei livelli pre Sezione L andamento degli indicatori congiunturali 2

3 Totale Totale industria Industria in s.s. Costruzioni Totale servizi Commercio Altre attività dei servizi Totale Totale industria Industria in s.s. Costruzioni Totale servizi Commercio Altre attività dei servizi crisi (+,%), contrariamente al rispettivo tasso di occupazione che, per via dell aumento della popolazione in età lavorativa degli ultimi anni, rimane ancora al di sotto dei livelli di inizio 28 (6%). Si rafforza anche la crescita dell occupazione femminile, che più aveva tenuto durante la crisi e che conferma il suo trend positivo, anche se in misura meno marcata rispetto agli uomini. Le donne occupate crescono del 2,% su base annua e, con ben 4 mila unità in più, la base occupazionale femminile raggiunge milione mila lavoratrici. L aumento dell occupazione femminile riguarda soprattutto l industria (,%), mentre sono più contenuti gli incrementi nel commercio (+,8%) e negli altri servizi (+,%). Il tasso di occupazione femminile raggiunge il suo massimo al,%,,pp in più del I trimestre 26 e superiore di 2,4pp rispetto al livello precrisi (,%), pur rimanendo ancora al di sotto della media UE (6,6%). Le donne occupate contano oggi ben 24 mila lavoratrici in più rispetto ai livelli pre-crisi (+6,%) contribuendo, per ora, interamente all incremento dei livelli occupazionali. Figura 4 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per sesso Femmine Maschi Totale I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Figura - Numero di occupati per sesso e settore- Variazioni % tendenziali (I trimestre 2-26) Figura Evoluzione del tasso di occupazione per genere in Lombardia (-64 anni) serie ricostruite - -. Maschi Femmine Maschi Femmine I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I Pur riguardando tutte le fasce di età, la crescita degli occupati si conferma particolarmente significativa per la fascia più adulta della popolazione. Come già sottolineato per i trimestri precedenti, l occupazione sta subendo un progressivo invecchiamento dovuto, da un lato, agli effetti demografici, con il progressivo assottigliamento delle coorti più giovani dati i bassi tassi di natalità e, dall altro, alle modifiche nei comportamenti sia dei più giovani, che scelgono di continuare gli studi e ritardare l ingresso nel mercato del lavoro, che degli over, che rimangono nell occupazione per maturare i diritti pensionistici. Dopo le pesanti perdite occupazionali durante la crisi, si conferma il lieve trend di ripresa dell occupazione giovanile che nel I trimestre 2 cresce su base annua del Sezione L andamento degli indicatori congiunturali

4 I 6 I I I I 8 I I I I I I I I 2 I I I I 4 I I I I 6 I I,4% (+6 mila unità), una crescita comunque non ancora sufficiente al pieno recupero dei livelli pre-crisi. Sono ancora 8 mila in meno i giovani occupati rispetto ad inizio 28, con la base occupazionale giovanile che si è ridotta di quasi un terzo; il tasso di occupazione giovanile si attesta al 2%, in crescita di,6 punti percentuali su base annua, ma ancora ben al di sotto del,8% pre-crisi. Tiene l occupazione nella fascia più adulta (+,6% su base annua), mentre sono gli over a registrare la crescita occupazionale più significativa, pari al,% su base annua e quasi il % in più da inizio 28. Figura 6 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per età Il lavoro a termine cresce dell,8%, soprattutto tra gli uomini (+8,8% vs +4,% delle donne); il lavoro a tempo indeterminato cresce invece solo del 2,2%, con una crescita più accentuata per le donne (+%) rispetto agli uomini (+,4%). Figura - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per posizione professionale 4 2 Dipendenti Indipendenti Totale Over Totale I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat Figura 8 Numero di occupati Variazioni % a/a e contributi alla variazione per tipologie contrattuale 4.. PT Flessibili FT* Indeterminato FT Altro Totale Come negli ultimi trimestri del 26, anche nel I trimestre 2, la crescita dell occupazione è stata prevalentemente determinata dal lavoro dipendente: i contratti di lavoro dipendente sono aumentati del,%, senza sostanziali differenze di genere. In controtendenza rispetto ai trimestri precedenti, cresce leggermente (+,6%) anche il lavoro indipendente, con dinamiche di genere contrapposte che vedono un aumento del lavoro autonomo tra gli uomini (+2,%) a fronte di una contrazione del 2,% per le donne. Nell ambito del lavoro dipendente crescono entrambe le componenti, sebbene sia il lavoro a tempo determinato a trainare la crescita: in assenza di incentivi generalizzati, e a seguito delle semplificazioni introdotte del Decreto di Legge 4/24 (il c.d. decreto Poletti), il contratto a tempo determinato risulta essere più conveniente per le imprese, spiazzando le altre forme contrattuali * Sono considerati Flessibili i lavoratori con contratto a tempo determinato e i collaboratori (a progetto o i prestatori di opera occasionali). Non è più possibile conteggiare i professionisti non regolamentati perché dal I trimestre 2, Istat non diffonde più il dato sull iscrizione all albo. Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat Si confermano anche i segnali positivi in riferimento all orario di lavoro, con l aumento del lavoro full-time time (+,2%), a fronte di una sostanziale stabilità del lavoro part-time (-,%) che, fortemente utilizzato negli anni più intensi della crisi, si sta progressivamente riducendo, anche nella sua componente involontaria (-,%), che continua però ad essere significativa Sezione L andamento degli indicatori congiunturali 4

5 rappresentando il 2,% del lavoro a tempo parziale (vs,4% del 26). Il rallentamento del lavoro part-time e l aumento degli occupati a tempo pieno portano ad un significativo aumento anche del tasso di occupazione espresso in equivalenti a tempo pieno (Figura ), che raggiunge il 62%, in crescita di,6pp rispetto al 26, un incremento in linea a quello registrato dal tasso ufficiale. Figura - Tasso di occupazione in Lombardia: un confronto tra il valore ufficiale basato sulle teste e quelle espresso in equivalenti a tempo pieno FTE presumibilmente i più giovani (-,%); si confermano invece in aumento gli ex inattivi che, spinti dal miglioramento del quadro economico, tornano a cercare lavoro (+6,8%). Il numero di disoccupate donne si riduce del 6% e scende a 6 mila unità; come per gli uomini di riducono le disoccupate ex-occupate (-,4%) e quelle senza esperienza di lavoro (-2,%), mentre, al contrario della componente maschile, diminuiscono anche le ex-inattive (-2,%). Figura - Andamento del tasso di disoccupazione per genere in Lombardia serie ricostruite Totale.8.. I I I 8 I I I I I I I I 2 I I I I 4 I I I I 6 I I 2 I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat Dopo due trimestri di sostanziale stabilità, nel I trimestre 2 il tasso di disoccupazione registra una significativa contrazione su base annua (-,8pp) scendendo al %, un valore che rimane comunque quasi doppio rispetto al,6% di inizio 28. Le persone in cerca di occupazione sono circa mila, 4 mila in meno rispetto al I trimestre del 26. Segnali positivi anche in riferimento alla disoccupazione di lunga durata, più strutturale e di difficile riassorbimento, che si riduce di,6pp su base annua attestandosi al,%, un valore però più elevato dell,4% pre-crisi. La disoccupazione si riduce sia per gli uomini che per le donne, con i rispettivi tassi che scendono al 6,% (-,pp a/a) e all 8,% (-,pp). I disoccupati uomini nel I trimestre 2 sono 6 mila (-2,4%); in particolare si riducono fortemente i disoccupati in senso stretto (che prima erano occupati, -,%) e quelli senza esperienza di lavoro, Il tasso espresso in equivalenti a tempo pieno conta gli occupati in misura proporzionale all orario medio di lavoro effettivo nella settimana di riferimento. Si veda la nota metodologica. Maschi Femmine I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I Il quadro rimane comunque ancora critico rispetto ad inizio 28, con mila disoccupati in più (+%), di cui 86 mila uomini (+%) e 88 mila donne (+8%), e i tassi di disoccupazione in aumento rispettivamente di,pp (dal % al 6,%) e di,pp (dal,4% al 8,%). Le condizioni dei giovani migliorano anche in riferimento alla disoccupazione: il tasso di disoccupazione giovanile nel I trimestre 2 si riduce significativamente e si attesta al 2,%, un valore comunque ancora molto più elevato del,% di inizio 28. La diminuzione della disoccupazione è ancor più significativa se letta alla luce della partecipazione al mercato del lavoro che, spinta dal miglioramento delle Sezione L andamento degli indicatori congiunturali

6 condizioni economiche e del mercato del lavoro, cresce sia tra gli uomini che per le donne; il tasso di attività maschile guadagna infatti,2pp e sale all 8,2% mentre quello femminile raggiunge il suo massimo storico e si attesta al 6%, guadagnando,pp su base annua e ben,pp sul livello di inizio 28. Diminuisce infatti anche lo scoraggiamento: le persone che dichiarano di non cercare lavoro perché convinte di non trovarne che nel I trimestre 2 si sono ridotte di quasi un quarto rispetto al I trimestre 26. Figura Andamento del tasso di attività per genere in Lombardia serie ricostruite Maschi 8.. Femmine I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I Nel caso dei giovani oltre che la disoccupazione è importante considerare il numero dei giovani NEET (non occupati e non impegnati in percorsi di istruzione e/o formazione). I NEET -2enni rappresentano il 4,% dei giovani lombardi in questa fascia di età (2 mila giovani), una incidenza in miglioramento su base annua di 2pp..2 I flussi e le dinamiche congiunturali Segnali positivi sul fronte dei saldi occupazionali Nel I trimestre 2 le COB registrano circa mila avviamenti, un valore sostanzialmente stabile rispetto al I trimestre 26 (+,% su base annua), mentre le cessazioni, pari a 2 mila unità, aumentano in misura significativa (+2,2%). Il saldo è quindi positivo (+4mila unità), sebbene il marcato aumento delle cessazioni si rifletta in una riduzione del saldo del 8,6% rispetto ad inizio 26, per via presumibilmente dell effetto di trascinamento dell impennata delle assunzioni a tempo indeterminato avvenuta a fine 2 per beneficiare dei più consistenti sgravi fiscali poi ridotti nel 26 (Legge di Stabilità 2). Nel 2, inoltre, l avvio dei contratti, tipico di inizio anno, è stato in parte alterato dal venir meno degli incentivi fiscali che ha spinto le aziende ad anticipare a fine 26 le assunzioni già programmate al fine di beneficiare degli sgravi contributivi. I saldi sono positivi in tutti i comparti; rispetto al I trimestre 26 si dimezza il saldo nei servizi (2 mila unità vs 48 mila) e si conferma la riduzione nell industria (- mila unità); sono invece sostanzialmente stabili i saldi nell agricoltura e nelle costruzioni, pari rispettivamente a 8, mila e 2, mila movimenti. La forte contrazione del saldo nei servizi è ascrivibile, oltre ad un marcato aumento delle cessazioni (+,2% a/a), anche una contrazione degli avviamenti (-,2%) (Figura ); nell industria le assunzioni aumentano (+6,8%), ma meno marcatamente rispetto alle cessazioni (+,%); nelle costruzioni, invece, il lieve miglioramento del saldo è ascrivibile ad un maggior aumento degli avviamenti (+4,4%) rispetto alle cessazioni (+,%). La stabilità degli avviamenti a fronte della crescita della base occupazionale, si è riflessa nella lieve diminuzione su base annua del tasso di avviamento (Tabella ), dall 8,% del I trimestre 26 al,% del I trimestre 2. Sezione L andamento degli indicatori congiunturali 6

7 Figura 2 Avviamenti, Cessazioni e Saldi per settore confronto 2-26 (I trimestre) Regione Lombardia Avviamenti (I trimestre 2) Cessazioni (I trimestre 2) Agricoltura Agricoltura Commercio e servizi Commercio e servizi Fonte: ARIFL Regione Lombardia Costruzioni Industria Totale Saldo 2 Saldo 26 Costruzioni Industria Totale Figura Composizione percentuale degli Avviamenti per settore e variazioni tendenziali (I trimestre 2) Regione Lombardia Quota % Variazione % a/a Agricoltura Commercio e Servizi Costruzioni Industria Fonte: ARIFL Regione Lombardia Tabella Tassi di Avviamento per settore confronto 26-2 (I trimestre) Regione Lombardia - % 6.8 I trim. 26 I trim. 2 Agricoltura.6 2. Commercio e Serv izi Costruzioni Industria Totale 8.. Fonte: ARIFL Regione Lombardia e Istat, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro In riferimento ai contratti di assunzione, continua ad inizio 2 la progressiva riduzione degli avviamenti a tempo indeterminato (-,6%); la riduzione, come già evidenziato, è ascrivibile al comportamento delle imprese che hanno anticipato a fine 26 le assunzioni già programmate per beneficiare della decontribuzione sui contratti a tempo indeterminato prevista dalla Legge di Stabilità 26. Continua la riduzione degli avviamenti dei contratti a progetto (-24,%), limitati del Jobs Act. Nel I trimestre 2 crescono invece le assunzioni a tempo determinato (+,%), che rappresentano il % delle assunzioni, e l apprendistato, che registra un aumento del 2,% rispetto ad inizio 26. Figura 4 Composizione percentuale degli avviamenti per tipologia contrattuale e variazioni tendenziali (I trimestre 2) Regione Lombardia Quota % Variazione % a/a Determinato Indeterminato Progetto Somministrazione Apprendistato Fonte: ARIFL Regione Lombardia L Osservatorio sul precariato dell Inps 2 conferma il minor ricorso alle assunzioni a tempo indeterminato a fronte della crescita del tempo determinato e dell apprendistato. Nel periodo gennaio-marzo 2 le assunzioni a tempo indeterminato risultano il,% in meno rispetto al 26, pari a circa mila assunzioni in meno; si contraggono anche le trasformazioni in tempo indeterminato dei contratti a termine o di apprendistato (-,4%). Nel I %b4644%b&lastMenu=4644&iMenu=2&iNodo=4644&p4 =2 Sezione L andamento degli indicatori congiunturali

8 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- apr- lug- ott- gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- apr- lug- ott- gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- I I I I I I I I I I I I 2 trimestre 2 si è avuto anche un aumento delle cessazioni a tempo indeterminato (+,%), per cui complessivamente il saldo dei contratti a tempo indeterminato, dato dalla somma di avviamenti e trasformazioni meno le cessazioni, è ancora positivo (+2 mila unità), ma in netto peggioramento rispetto ai + mila movimenti del 26. L indagine condotta da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria nel I trimestre 2 presso un campione di imprese dell industria e dei servizi conferma un aumento dell occupazione con saldi positivi in tutti i comparti, anche al netto dei fattori stagionali. Nel comparto industriale l occupazione registra una variazione grezza positiva (+,pp), come di consueto ad inizio anno, leggermente inferiore però a quella registrata nel I trimestre 26 per via di un aumento del tasso di uscita (,%, +,4pp a/a) più marcato di quello del tasso di entrata (,%, +,pp); anche il dato destagionalizzato mostra un aumento congiunturale del numero di occupati (Figure e 6). Figura Variazione % addetti nel trimestre, indice destagionalizzato e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Industria Figura 6 La dinamica occupazionale dell industria Saldo Tasso d'ingresso Tasso d'uscita Cresce l occupazione nell artigianato (+,4pp), con un tasso di ingresso in crescita su base annua (2,% vs,8%) a fronte di un tasso di uscita dell,% (vs,% del 26); in aumento anche il dato al netto dei fattori stagionali (Figure e 8). Dopo le incertezze di fine 26, torna a crescere l occupazione sia nei servizi (+,pp) che nel commercio (+,4pp), (Figure e 2). Figura Variazione % addetti nel trimestre, indice destagionalizzato e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Artigianato 2 variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) Sezione L andamento degli indicatori congiunturali 8

9 I I I I I I I I I I I I 2 Figura 8 La dinamica occupazionale dell artigianato Saldo Tasso di ingresso Tasso di uscita 28 gen- apr- lug- ott- gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- 2 2 Figura Variazione % addetti nel trimestre e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Servizi variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) gen- apr- lug- ott- gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen Figura 2 Variazione % addetti nel trimestre e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Commercio variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) sempre più contenuto il ricorso alla CIG, ormai prossima ai valori pre-crisi Nel I trimestre 2 si riduce ancora fortemente il ricorso alla CIG; le ore autorizzate si dimezzano su base annua (-,%) e sono pari a,6 milioni, un valore prossimo al livello precedente la crisi 4. La contrazione della CIG anche in questo trimestre riguarda tutte le componenti: la CIGO si riduce del 2,8%, la CIGS del 68% e la CIGD del,2%. Si conferma l elevato peso degli interventi a carattere straordinario: nel I trimestre 2 le ore di CIGS rappresentano circa la metà del totale delle ore approvate (6, milioni), una incidenza comunque inferiore rispetto al peso che avevano ad inizio 26 (64,%). Tra i provvedimenti straordinari il 48,% è riferito a riorganizzazioni e crisi mentre il,% riguarda i contratti di solidarietà; le ore di CIGO sono, milioni (4,% vs 2%) e quelle di CIGD,8 milioni (,4% vs 2,%) (Figure 2 e 22). La riduzione della CIG è comune a tutti i comparti (Figura 2), ad eccezione di quello edile (+4,6%). Considerando i settori di attività con un numero elevato di ore autorizzate nel I trimestre 2, è particolarmente marcata la riduzione delle ore autorizzate nella metallurgia (-6,2%), nei servizi (-6,%), nel tessile (-6,6%) e nella meccanica (-6,8%) In data 2 Giugno 2 è stata effettuata da parte dell INPS la rilettura degli archivi. 4 La marcata riduzione della CIG si conferma anche nei mesi di Aprile e Maggio in cui sono state autorizzate 8,6 milioni di ore (-64,4%). Sezione L andamento degli indicatori congiunturali

10 Lavorazione minerali non metalliferi Alimentari Pelli, cuoio e calzature Legno Installazione impianti per l'edilizia Abbigliamento Carta, stampa ed editoria Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche Servizi e varie Metallurgiche Commercio Industria/artigianato edile Tessili Meccaniche Figura 2 Cassa Integrazione Guadagni Ore Autorizzate Ore di CIG autorizzate - Valori assoluti Ordinaria Straordinaria Deroga Figura 2 Cassa Integrazione Guadagni Ore Autorizzate Regione Lombardia - Incidenza % e variazione % 2/26 (I trimestre) 2 2 Incidenza % Variazione 2/ I I I I I I I I I I I I I I I I I I I % % 8% Ore di CIG autorizzate - Composizione percentuale Ordinaria Straordinaria Deroga * Si segnala che il simbolo indica un aumento del ricorso alla CIG Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS % 6% % 4% % 2% % % I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS Figura 22 Cassa Integrazione Guadagni Ore Autorizzate Regione Lombardia 2 Media mobile centrata di termini Ordinaria Straordinaria Deroga Convertendo le ore di CIG autorizzate in lavoratori equivalenti a ore, la Figura 24 mostra nel I trimestre 2 una incidenza sull occupazione dipendente pari allo,2%, molto inferiore rispetto al 26, soprattutto in riferimento alla componente straordinaria 6. Le province dove è maggiore il peso della CIG sull occupazione dipendente sono Como (,4%), Cremona (,4%), Brescia (,%) e Pavia (,2%) (Figura 2). Figura 24 CIG -Incidenza dei lavoratori equivalenti ore sull occupazione dipendente (Gennaio-Marzo) Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS CIGO CIGS CIGD Totale Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS (CIG) e Istat (n. occupati). La stima dei lavoratori in CIG equivalenti a ore tiene conto dell effettivo tiraggio delle ore di cassa integrazione. Si veda la Nota metodologica. 6 Al momento della redazione del presente progetto non sono disponibili informazioni aggiornate sui percettori/beneficiari della Naspi, che a partire dal gennaio 2 ha sostituto la mobilità, rimasta in vigore in regime transitorio dal 2 al 26. Sezione L andamento degli indicatori congiunturali

11 Lombardia,2% Figura 2 CIG - Incidenza dei lavoratori equivalenti ore sull occupazione dipendente per Provincia (I trimestre 2) Como Cremona Brescia Pavia Bergamo Milano Varese Mantova Lecco Lodi Sondrio.4. Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS (CIG) e Istat (n. occupati) Figura 26 Procedure concorsuali in Lombardia: i fallimenti e i concordati (22-2) Fallimento Concordato I I I I I I I I I I I Fonte: Registro delle imprese Il ridimensionamento della CIG è confermato anche dai dati sul suo effettivo utilizzo, con il numero di imprese che vi ricorrono e la quota di ore effettivamente utilizzata sul monte ore lavorato che si confermano ai minimi degli ultimi anni. L indagine congiunturale Unioncamere Lombardia mostra infatti che la quota di imprese industriali che hanno effettivamente utilizzato la CIG scende all 8,% (erano il,2% nel I trimestre 26) e la rispettiva quota di ore utilizzate sul monte ore pari all,2% (2% ad inizio 26). Scende al,% (vs 4,% del 26) anche la quota di imprese artigiane che sono ricorse alla CIG nel I trimestre 2, con la quota utilizzata sul monte ore lavorato stabile su valori minimi (,%). Segnali positivi anche in riferimento alle crisi aziendali con il numero di procedure concorsuali (Figura 26) ancora in ridimensionamento: nel I trimestre 2 sono state infatti registrate 628 procedure fallimentari (vs 684 del I trimestre 26, -8,2%) e 4 nuovi concordati, in più rispetto allo scorso trimestre ma comunque in riduzione su base annua (-,6%).. Si consolida la crescita e le prospettive sull occupazione sono positive I dati nel I trimestre 2 mostrano segnali molto positivi, con una ripresa maggiore del previsto dell occupazione lombarda trainata dal risveglio dell economia mondiale e dal consolidamento della domanda interna. La crescita della produzione, pur moderata, ha consolidato il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro; il numero degli occupati si è ormai stabilizzato al di sopra dei valori pre-crisi e, nel I trimestre 2, recupera anche il tasso di occupazione che si attesta al suo massimo dell ultimo ventennio. Le ore di lavoro sono in aumento e il ricorso agli ammortizzatori sociali e alla disoccupazione, compresa quella di lunga durata, sono in miglioramento. Questo recente miglioramento si riflette nelle prospettive dichiarate dagli imprenditori circa l occupazione del prossimo trimestre, che sono improntate al miglioramento in tutti i comparti e positive nell industria e dei servizi. Una certa cautela è comunque d obbligo per le consuete incertezze legate da un lato alla debolezza della ripresa e, dall altro, agli effetti dei cambiamenti del contesto geopolitico avvenuti nel 26. Sezione L andamento degli indicatori congiunturali

12 gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- apr- lug- ott- gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- apr- lug- ott- gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- Figura 2 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Industria saldo media mobile 4 termini Figura 28 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Artigianato saldo media mobile 4 termini Figura 2 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Commercio saldo media mobile 4 termini gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen- apr- lug- ott- gen-2 apr-2 lug-2 ott-2 gen- apr- lug- ott- gen-4 apr-4 lug-4 ott-4 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen- Figura Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Servizi saldo media mobile 4 termini Sezione L andamento degli indicatori congiunturali 2

13 Il lavoro in Lombardia Dati del I trimestre 2 Tasso di occupazione (%) Totale Uomini Donne 6,%,2%,% +, pp sul 26 +, pp sul 26 +, pp sul 26 Occupazione (migliaia) Totale Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi ,6% sul 26-2,6% sul 26 +,% sul 26 +,2% sul ,% sul 26 Tasso di disoccupazione (%) Totale Uomini Donne di lunga durata % 6,% 8,%,% -,8 pp sul 26 -, pp sul 26 -, pp sul 26 CIG (milioni di ore autorizzate) Totale CIGO CIGS CIGD,6, 6,,8 -,% sul 26-2,8% sul 26-68% sul 26 -,2% sul 26 -,6 pp sul 26 2% il tasso di occupazione giovanile (-24) (+,6pp sul 26) +,% gli occupati rispetto ai livelli pre-crisi 4,% il NEET rate -2 (- 2pp sul 26),2% gli equivalenti a ore sull occupazione dipendente La presente Nota Congiunturale è realizzata, sulla base dei dati disponibili al //2, dal gruppo di lavoro IRS diretto da Manuela Samek Lodovici e composto da Paolo Bonomi e Monica Patrizio.

14 Pubblicazioni ed eventi Eurostat News Release Euro area unemployment at.% e8d2d84c Economically inactive people in the EU: who are they? Job vacancy rate at.% in both euro area and EU28 Annual growth in labour costs at.% in euro area a2def2f Employment up by.4% in both the euro area and in the EU28 Statistics Expleined Employment rates of recent graduates Unemployment statistics ISTAT I gruppi sociali nel Rapporto Istat 2 Il 4 luglio 2 alle ore si svolge, presso l Aula Magna dell Istat in via Cesare Balbo 4, il seminario dal titolo "I gruppi sociali nel Rapporto Istat 2". L'incontro è l occasione per un confronto con la comunità scientifica sulla nuova chiave di lettura della società italiana proposta dall'istat nella venticinquesima edizione del Rapporto annuale. Presentazione Annuario Istat-Ice - Edizione 2 Giovedì luglio 2 si svolge a Milano la presentazione del Rapporto Ice L Italia nell economia internazionale e dell Annuario statistico Istat-Ice Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2.

15 Banca d Italia N. - L'economia della Lombardia Rapporto annuale Éupolis Lombardia Si è tenuto lo scorso luglio 2 a Milano il Convengo di presentazione del Rapporto Lombardia 2 su La sfida della sostenibilità regionale Con il nuovo Rapporto Lombardia 2 Éupolis Lombardia propone ai policy maker regionali in primis e, più in generale, ai decisori dei settori politici, economici e sociali della Lombardia uno strumento di analisi di contesto a supporto delle loro scelte. Obiettivo è proporre una prima declinazione lombarda dell Agenda 2 delle Nazioni Unite, anche in funzione della possibile implementazione a livello regionale della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, che l Italia dovrà adottare nel corso del &packedargs=TemplateDestinazione%DMIRedazionaleDettaglio2Col%26assetid%D286%26assettype%D Redazionale_P&pagename=RGNWrapper

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