La Certificazione di Sostenibilità Ambientale degli Edifici: le opportunità, le procedure, le novità

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1 La Certificazione di Sostenibilità Ambientale degli Edifici: le opportunità, le procedure, le novità Terni 16 dicembre 2011 Ing. Massimiliano Bagagli

2 Le opportunità della Certificazione L.R. 13/09 e s.m.i. Cosa è la Certificazione Strategie per un buon risultato L.R. 17/08, procedure, il Protocollo Itaca, schede e strumenti di calcolo Soluzioni progettuali Gli sviluppi della Certificazione Controlli, nuovi modelli I risultati della Certificazione

3 Perché usufruire della Certificazione? BENEFICI VS COSTI Risparmi Benessere Bonus volumetrico Sgravi sugli oneri Certificarsi è un opportunità

4 Art. 32 comma 1 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Nuovi edifici che ottengono la Certificazione di Sostenibilità Ambientale la potenzialità edificatoria stabilita in via ordinaria dallo strumento urbanistico generale, dal piano attuativo o da specifiche normative sul lotto oggetto di intervento, con esclusione degli interventi nei centri storici, è incrementata del: 25% classe A 15% classe B

5 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Art. 32 comma 1 bis Edifici esistenti sui quali si eseguono interventi di ristrutturazione che conseguono la Certificazione di Sostenibilità Ambientale, gli incrementi di cui al comma 1 si applicano alla SUC esistente. 25% classe A 15% classe B Cioè L Art. 32 non ha scadenza Qualora l edificio esistente ricade in zona agricola le percentuali di incremento di cui al comma 1 sono applicate alla SUC di ampliamento prevista all articolo 34, commi 3- bis e 3-ter

6 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Art. 33 comma 5 bis Gli ampliamenti o incrementi della SUC previsti agli articoli 34, 35 e 36 sono cumulabili con la premialità prevista all articolo 32 comma 1-bis per una quota di un ulteriore 10% nel caso di Certificazione di Sostenibilità Ambientale dell edificio in classe A. Cioè A tutti gli ampliamenti su edifici residenziali esistenti, piani attuativi, edifici produttivi esistenti se si ottiene la CLASSE A è previsto un +10% o sulla SUC complessiva oppure sulla SUC di ampliamento, cioè 35% L Art. 33 scade il 30/12/2012

7 Perché riqualificare gli edifici esistenti? BENEFICI VS COSTI Risparmi Benessere Bonus volumetrico In realtà già possibile ottenere il bonus volumetrico senza dover riqualificare, come?

8 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Art. 34 comma 1 e comma 3 Sono consentiti interventi edilizi di ampliamento entro il limite massimo del 25% di ciascuna unità immobiliare per gli edifici esistenti a destinazione residenziale.. La parte ampliata degli edifici esistenti deve essere realizzata con materiali e secondo tecniche di elevata efficienza energetica definite dalla Giunta regionale entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, anche a prescindere dal resto dell'edificio. (attualmente la DGR 1063/09 modificata dalla DGR 855/11) Edificio in zona agricola Realizzato prima del 13/11/1997 Ampliamento fino a 100 m2 Realizzato dopo il 13/11/1997 L Art. 34 scade il 30/12/2012 Ampliamento fino a 80 m2 Edificio non in zona agricola Fino a 80m2 a) tipologia unifamiliare o bifamiliare; b) tipologia diversa da quella precedente avente SUC non superiore a 400 metri quadrati, indipendentemente dal numero delle unità immobiliari.

9 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa non in zona agricola Classe A: 25% SUC totale Classe B: 15% SUC totale Art. 34 Edificio ristrutturato in zona agricola Realizzato prima del 13/11/1997 Ampliamento fino a 100 m2 Classe A: 25% SUC ampliamento Classe B: 15% SUC ampliamento Realizzato dopo il 13/11/1997 Ampliamento fino a 80 m2 Classe A: 25% SUC ampliamento Classe B: 15% SUC ampliamento

10 L opzione di avere il bonus volumetrico previsto dall art.34 della L.R. 13/09 e s.m.i. per edifici esistenti residenziali scade a fine 2012 ma è possibile: a)avere il bonus anche dopo tale data b) Avere un bonus maggiore entro la scadenza indicata

11 Art. 35 comma 1 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Gli edifici a destinazione residenziale possono essere demoliti e ricostruiti con un incremento della SUC entro il limite massimo del venticinque per cento di quella esistente. Gli edifici devono ottenere almeno la CLASSE B Singolo edificio CLASSE B +25% CLASSE A +35% (25+10) Qualora gli interventi prevedano la realizzazione di locali adibiti ad asili nido o ad altre funzioni socio-culturali pubbliche o di interesse pubblico, la SUC è incrementata di un ulteriore 5% L Art. 35 comma 1 scade il 30/12/2012 CLASSE B +30% (25+5) CLASSE A +40% ( )

12 Art. 35 comma 4 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Piano attuativo con almeno 3 edifici CLASSE B +35% CLASSE A +45% (25+10) Qualora gli interventi prevedano la realizzazione di locali adibiti ad asili nido o ad altre funzioni socio-culturali pubbliche o di interesse pubblico, la SUC è incrementata di un ulteriore 5% CLASSE B +40% (35+5) L Art. 35 comma 4 non ha scadenza CLASSE A +50% ( )

13 Art. 36 L.R. 13 e L.R. 27/10 Piano Casa Gli edifici a destinazione non residenziale per almeno il settantacinque per cento,. ad esclusione di quelli commerciali per medie e grandi strutture di vendita e dei centri o poli commerciali, possono essere ampliati ovvero oggetto di interventi di ristrutturazione urbanistica ed edilizia, o comunque di demolizione e ricostruzione,.. anche al fine di insediare funzioni sostitutive di quelle dismesse o integrative di quelle esistenti con incremento massimo della SUC non residenziale del 30% Rimozione cemento amianto +35% (30+5) CLASSE A +45% ( ) NO CERTIFICAZIONE DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE L Art. 36 non ha scadenza CLASSE A Rimozione cemento amianto e fotovoltaico +40% (30+5+5) CLASSE A +50% ( )

14 Legge Regionale n. 17 del 18/11/2008 Misure obbligatorie Strumenti volontari Certificazione ambientale degli edifici Incentivazioni Disciplinare tecnico per gli edifici residenziali (aggiornato dalla D.G.R. 1322/2009) Schede di valutazione Norme cogenti per l edilizia e l urbanistica Certificazione ambientale degli edifici pubblici Valutazione preliminare e certificazione ambientale per gli edifici che richiedono bonus edilizio Disciplinare tecnico per gli edifici non residenziali Schede di valutazione

15 Certificazione volontaria degli edifici privati Certificazione obbligatoria degli edifici pubblici Certificazione di Sostenibilità Ambientale degli Edifici L.R. 13/09 e L.R. 27/10 Piano Casa Certificazione obbligatoria degli edifici privati Incentivazioni Altro Bandi L.R. 17/08 Valutazione Preliminare

16 Legge Regionale n. 17 del 18/11/2008 La Legge assegna ad ARPA Umbria alcuni compiti: Rilascia il Certificato di Sostenibilità Ambientale Supporta i Comuni nel controllo della rispondenza degli interventi sottoposti a certificazione Avvia progetti e programmi di informazione, educazione e formazione Il Disciplinare Tecnico precisa che ARPA Umbria: Rilascia la Valutazione Preliminare di Sostenibilità Ambientale Attua controlli di conformità nella fase di realizzazione degli interventi

17 PROCESSO DI CERTIFICAZIONE Presentazione documentazione Valutazione Preliminare progetto 30 giorni Rilascio Valutazione Preliminare Edificio completato Presentazione documentazione Certificazione Cantiere Controlli Presentazione in comune della Valutazione Preliminare 30 giorni Rilascio Certificazione

18 PROTOCOLLO ITACA Qualità del sito Consumo di risorse Carichi ambientali COMPLETO: 47 schede (ora sono diventate 35) SINTETICO: 15 schede Aree di valutazione 5 4 Qualità ambiente interno Qualità del servizio Qualità della gestione Trasporti % Qualità ambiente esterno Consumo risorse Carichi ambientali Qualità ambiente interno Qualità servizio Gestione risorse Trasporti

19 APPLICABILITA SEMPLIFICAZIONE Riduzione numero schede Revisione strumenti di calcolo Revisione schede AGGIORNAMENTO NORME NAZIONALI NORME REGIONALI MODALITA COSTRUTTIVE REGIONALI NORME TECNICHE

20 Certificazione di Sostenibilità Ambientale degli Edifici Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo 5 Aree di valutazione: 1 Qualità del sito 2 Consumo di risorse 3 Carichi ambientali 4 Qualità ambientale indoor 5 Qualità del servizio

21 Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo S Area di valutazione 1 3 schede 2 schede con strumento di calcolo

22 Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo S E S S E E Area di valutazione 2 10 schede 10 schede con strumento di calcolo S S S E E E

23 Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo S S Area di valutazione 2 S 10 schede 10 schede con strumento di calcolo S

24 Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo S E Area di valutazione 3 3 schede 3 schede con strumento di calcolo S

25 Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo S Area di valutazione 4 4 schede 1 scheda con strumento di calcolo S

26 Strumento di valutazione generale 22 schede 16 schede con strumento di calcolo S Area di valutazione 5 2 schede 0 schede con strumento di calcolo

27 Obiettivo ambientale Grado di importanza rispetto all intero strumento di valutazione Parametro utilizzato per valutare la performance Riferimento per il calcolo del punteggio Procedura per calcolare o valutare l indicatore di prestazione

28 ENERGIA 2. Consumo di risorse 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di Vita Trasmittanza termica dell involucro edilizio 6,17% Energia primaria per il riscaldamento 6,17% Controllo della radiazione solare 6,17% Energia netta per il raffrescamento 6,17% 2.2 Energia da fonti rinnovabili Energia termica per ACS 6,17% Energia elettrica 6,17% 3. Carichi Ambientali 3.1 Emissioni di CO2 equivalente Emissioni previste in fase operativa 6,17%

29 Involucro Scheda 2.1.1: Energia primaria per il riscaldamento Maggiore isolamento Risoluzione ponte termici

30 Impianti Scheda 2.1.2: Trasmittanza termica dell involucro edilizio Nuovo impianto di riscaldamento Impianto centralizzato Contabilizzazione calorie Pompa di calore Integrazione Schermature Scheda 2.1.3: Controllo della radiazione solare Limitare l irraggiamento diretto nei mesi estivi Aggetti esterni Brise soleil Pergolati

31 Fonti rinnovabili Scheda 2.2.1: Energia termica per ACS Scheda 2.2.2: Energia elettrica Solare termico Solare fotovoltaico

32 ACQUA 2. Consumo di risorse 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di Vita Acqua potabile per usi indoor 5,27% 3. Carichi Ambientali 3.2 Acque reflue Acque meteoriche captate e stoccate 5,68% Permeabilità del suolo 5,32% Doppi tasti nei bagni Riduttori di flusso Serbatoio acqua piovana Parcheggi permeabili

33 Benessere indoor 4. Qualità ambientale indoor 4.1 Ventilazione Ventilazione 3,94% 4.2 Benessere termoigrometrico Temperatura dell aria 3,94% 4.3 Benessere visivo Illuminazione naturale 3,94% 4.4 Benessere Acustico Isolamento acustico involucro edilizio 3,94% Impianto a pavimento

34 Materiali 2. Consumo di risorse 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di Vita Materiali riciclati/recuperati 5,28% Materiali locali per finiture 4,28% Pavimenti Isolanti Infissi

35 Nuovi modelli Altro Residenziale Scuole Uffici Schede riviste o nuove Un mondo di novità Strumenti di calcolo rivisti o nuovi Seconda valutazione preliminare Modalità di presentazione Controlli Nuove procedure

36 Nuove procedure Seconda valutazione preliminare DGR 1055/2011 Stessa versione del protocollo Passaggio da prima versione del protocollo a seconda versione Cambio di classe: Da Classe A a Classe B Da Classe B a Classe A Bonus volumetrici: Classe A: da 10 a 15% Classe B: da 20 a 25% Lavori iniziati Lavori non iniziati -Lavori involucro e impianti non iniziati -Lavori involucro e impianti fermi fino al rilascio nuova valutazione preliminare -Controllo ARPA in cantiere obbligatorio

37 Nuove procedure Modalità di presentazione -1 sola copia cartacea della documentazione -Compilazione on-line di schede e strumenti di calcolo Controlli -Eseguiti controlli test in cantiere per definire procedura di controllo -Foto, misure, schede tecniche, verbale di controllo

38 Nuovi modelli Residenziale NUOVO MODELLO RESIDENZIALE 20 schede 15 schede con strumento di calcolo MODELLO RESIDENZIALE schede 16 schede con strumento di calcolo

39 Nuovi modelli Materiali Involucro Scuole Acustica Illuminazione Uffici Fonti rinnovabili Impianti

40 Schede riviste o nuove Obiettivo ambientale Parametro utilizzato per valutare la performance Grado di importanza rispetto all intero strumento di valutazione Procedura per calcolare o valutare l indicatore di prestazione Riferimento per il calcolo del punteggio

41 Schede riviste o nuove Scheda 1.1.1: Livello di urbanizzazione del sito ELIMINATA Scheda 1.2.1: Accessibilità al trasporto pubblico Rivisto algoritmo Comuni distinti in 3 fasce Rivisto metodo di verifica Scheda 2.1.1: Trasmittanza termica dell involucro edilizio Ponti termici Dispersioni elementi di involucro Edificio standard Scheda 2.1.3: Controllo della radiazione solare Rivisto algoritmo Maggior peso delle finestre più grandi

42 Schede riviste o nuove Scheda 2.3.2: Materiali riciclati/riciclabili Introduzione isolanti, elementi di LCA Scheda 3.1.1: Emissioni previste in fase operativa Scheda 2.4.1: Acqua potabile per usi indoor Scheda 3.2.1: Acque meteoriche Fattori di emissione Nuova scheda che tiene conto dei risparmi di acqua potabile per usi indoor e dell acqua meteorica raccolta Scheda 3.2.2: Permeabilità del suolo

43 Schede riviste o nuove Scheda 4.1.1: Ventilazione Scheda 4.3.1: Illuminazione naturale Scheda 4.4.1: Isolamento acustico involucro edilizio Scheda 5.2.1: Domotica NUOVA SCHEDA Rivisto algoritmo Introduzione elementi di classificazione acustica

44 Strumenti di calcolo rivisti o nuovi Strumento di calcolo 2.1.1: Trasmittanza termica dell involucro edilizio Ponti Termici Dispersioni Totali

45 Strumenti di calcolo rivisti o nuovi Strumento di calcolo 2.1.3: Controllo della radiazione solare

46 Strumenti di calcolo rivisti o nuovi Strumento di calcolo 2.1.3: Controllo della radiazione solare

47 La volontà è quella di dare agli addetti ai lavori uno strumento di lavoro, un mezzo che sia in grado di indirizzare le scelte progettuali lasciando piena libertà alle interpretazioni del tecnico e che permetta ai proprietari di assicurarsi un edificio attento agli aspetti ambientali, che sia gradevole da abitare ed economico nella gestione.

48 RISULTATI: 218 istruttorie, 138 in provincia di Perugia, 80 in provincia di Terni Trend crescente: 65 istruttorie nel 2010, 153 finora nel 2011 L Umbria è la prima regione in cui la Certificazione è pienamente attiva Oltre 700 contatti con addetti ai lavori (appuntamenti o telefonate per informazioni su certificazione e valutazione preliminare) Oltre 1500 presenze ai 19 momenti di formazione/informazione in cui siamo stati presenti 5 controlli in cantiere

49 Per informazioni

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