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1 IL MINORE dall Anagrafeallo allo Stato t Civile il LucaTavani ANUSCA

2 Le iscrizioni anagrafiche per nascita, si effettuano nell anagrafe del comune ove in cui iscritti i genitori o nel comune ove è iscritta la madre se i genitori sono iscritti in anagrafi diverse. Qualora la madre sia sconosciuta (o non sia residente) l iscrizione avviene nel comune di residenza del padre; se anche il padre è sconosciuto, il nato viene iscrittoi nell anagrafeoveèiscrittalapersonaolaconvivenzacuiè stato affidato (art. 7 del regolamento anagrafico). L iscrizione per nascita avviene in ogni caso nel comune di residenza dei genitori o della madre anche se il nato assume immediatamente un altra dimora abituale. In questo caso si provvederà subito dopo allo svolgimento dell eventuale pratica migratoria con il comune dove il nato, per ipotesi, fosse trasferito di fatto. L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori

3 L iscrizione per l evento naturale della nascita è un atto dovuto e obbligatorio, viene effettuata d ufficio senza che siano necessari accertamenti. Ciò anche nei riguardi dei neonati stranieri (Consiglio di Stato, Sezione prima Parere n. 5453/03 dl del 4 fbb febbraio 2004) L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori

4 Codice civile Art. 316 Responsabilità genitoriale I genitori di comune accordo stabiliscono sco o la residenza abituale del minore. In caso di contrasto su questioni i di particolare importanza ciascuno dei genitori può ricorrere, senza formalità, al giudice indicando i provvedimenti che ritiene più idonei. L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori

5 L esercizio della responsabilità genitoriale dopo la separazione o il divorzio e nei confronti dei fg figli nati fuori dal matrimonio Codice civile Art. 337 ter Provvedimenti riguardo i figli La responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative [ ] alla scelta della residenza abituale dl del minore sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di disaccordo la decisione è rimessa al giudice. L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori

6 L esercizio della responsabilità genitoriale dopo la separazione o il divorzio e nei confronti dei fg figli nati fuori dal matrimonio Codice civile Art. 337 sexies Provvedimenti riguardo i figli In presenza di figli minori, ciascuno dei genitori è obbligato a comunicare all'altro, entro il termine perentorio di 30 giorni, l'avvenuto cambiamento di residenzaodi di domicilio. ili La mancata comunicazione obbliga al risarcimento del danno eventualmente verificatosi a carico del coniuge o dei figli per la difficoltà di reperire il soggetto. L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori

7 La nozione di familiari ascendenti e discendenti diretti include le relazioni adottive e di affidamento di minori a un affidatario permanente; in caso di affidamento temporaneo, il diritto di soggiorno dipende dall'intensità del legame nel caso specifico. Comunicazione della Commissione UE COM(2009) 313/4 Minori non accompagnati All iscrizione anagrafica sulla base della decisione dell Autorità giudiziaria minorile che ne dispone l affidamento o la tutela. L iscrizione anagrafica del minore sarà curata dal tutore o dall affidatario esibendo il provvedimento del Tribunale. (Circolare Ministero dell'interno n. 39/2007) L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori comunitari

8 Il minore e i suoi diritti di cittadino europeo Sentenza Chen, Corte di Giustizia 19 ottobre 2004, causa C 200/02 L iscrizione anagrafica dei minori comunitari

9 Il minore e i suoi diritti di cittadino europeo Sentenza Zambrano, Corte di Giustizia causa C 34/09 L iscrizione anagrafica dei minori comunitari

10 Il minore e i suoi diritti di cittadino europeo Qualunque provvedimento che possa comprimere le libertà fondamentali del cittadino europeo minorenne non è giustificato (salvo che per cause espressamente previste dalle fonti comunitarie). Fintanto che sussiste un legame di dipendenza con un genitore, anche a questi deve essere garantito il diritto di soggiorno. L iscrizione anagrafica dei minori comunitari

11 Il genitore comunitario di minore italiano Va iscritto in anagrafe senza alcuna verifica dei requisiti, non essendo possibile che sia a carico del minore. Diversamente, vi sarebbe una discriminazione del cittadino Ue rispetto all extracomunitario, per cui si applica l art. 30 comma 1, lett. D) del d.lgs n. 286/1998, in base al quale il permesso di soggiorno viene rilasciato al genitore di minore residente in Italia a prescindere dal possesso di un valido titolo di soggiorno. Ministeroi dll I dell Interno, risposta aquesito dl del 16/11/2007 L iscrizione anagrafica L iscrizione anagrafica dei minori comunitari

12 Il genitore extracomunitario di minore comunitario Può ottenere l iscrizione anagrafica prima del rilascio del permesso di soggiorno come avverrebbe nel caso di ricongiungimento familiare disciplinato dal T.U. 286/1998? Va consentita l'iscrizione anche nelle more del rilascio del Permesso di soggiorno per motivi familiari applicando la norma di maggior favore che esenta lo straniero dal nulla osta, la quale potrà, arigor di logica e sulla base dldi del dirittoi dl del minore cittadino UE, essere applicata anche in anagrafe così da non discriminare il genitore di minore comunitario da quello di minore extracomunitario. Documenti da richiedere: passaporto con regolare visto, documentazione attestante il legame di parentela e ricevute di avvenuta richiesta del titolo di soggiorno. L iscrizione anagrafica dei minori comunitari

13 Sono regolarmente soggiornanti ai fini anagrafici anche senza permesso o carta di soggiorno gli stranieri i che nascono in Italia da genitori già regolarmente soggiornanti (Circolare n. 32/2004) L iscrizione anagrafica dei minori stranieri

14 La posizione del minore nell ambito della regolamentazione del soggiorno dello straniero sul territorio dello Stato appare del tutto peculiare ed autonoma rispetto a quella dei suoi familiari, presenti o meno anch essi sul territorio dello Stato. Al divieto di espulsione del minore straniero (art. 19, comma 2, lettera a) del d.lgs. n. 286/1998) corrisponde il diritto del minore stesso ad ottenere un permesso di soggiorno fino al raggiungimento della maggiore età (art. 28, comma 1, lettera a) del d.p.r. n. 394/1999) e dunque, indipendentemente d dll dalla posizione ii giuridica dei genitori, non è possibile ritenere un minore straniero in condizione di irregolarità quanto alla sua presenza sul territorio dll dello Stato. t Non risulta rilevante il fatto che il minore, pur avendone pieno titolo, in concreto non sia (formalmente) titolare di permesso di soggiorno in quanto evidentemente tale omissione non potrebbe essere ad esso addebitabile al punto da compromettere l esercizio dei diritti ad esso spettanti. Ordinanza del Tribunale di Milano, n febbraio 2008 L iscrizione anagrafica dei minori stranieri

15 Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome. Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 22 Il diritto al nome è tutelato costituzionalmente quale diritto irrinunciabile ed inviolabile, del quale nessuno può essere privo. Si caratterizza per essere un diritto della personalità o personalissimo e, come tale, rientra nella categoria dei diritti soggettivi assoluti, cioè quei diritti fondamentali dell'uomo uomo, di natura non patrimoniale, riconosciuti e garantiti dalla Costituzione e dai principali strumenti convenzionali internazionali. Secondo quanto stabilito dal Codice Civile, il nome è composto dal prenome edal cognome. L identità: nome e cognome

16 IL COGNOME NELL ORDINAMENTO ITALIANO Al cittadino italiano, nato in Italia, deve essere attribuito l intero cognome paterno, anche se composto da più elementi. La Corte costituzionale, con sentenza n. 61/2006, pur ribadendo che la regola della trasmissione del cognome del padre ai figli «è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia non più coerente con i principi dell'ordinamento e con il valore costituzionale dell'uguaglianza tra uomo e donna», ha ritenuto inammissibile la questione sollevata, perché la dichiarazione di incostituzionalità di tale regola richiederebbe una operazione manipolativa esorbitante dai suoi poteri, anche tenendo conto «del vuoto di regole che determinerebbe una caducazione della disciplina denunciata». L identità: L identità: nome e cognome

17 IL COGNOME NELL ORDINAMENTO ITALIANO Il figlio assume il cognome del genitore che lo ha riconosciuto per primo. Nel caso di riconoscimento congiunto, assume il cognome del padre. Nel caso di riconoscimento paterno, successivo a quello materno, se il figlio è minorenne, sarà il Tribunale a decidere circa l attribuzione di cognome. Il figlio potrà: conservare il cognome della madre, assumere il cognome del padre sostituendolo, aggiungendolo od anteponendolo a quello della madre. Articolo 262 Codice Civile Nll i Nell ipotesii di genitori i che riconoscano il figlio nell atto di matrimonio, in relazione all attribuzione del cognome si applica l art. 262 del codice civile, non potendo più ricorrere l ipotesi contemplata nel D.P.R. 396/2000, all art art. 33, comma 1, («II figlio legittimato ha il cognome del padre»). Nel caso di figlio non riconosciuto, il cognome viene attribuito dall Ufficiale dello Stato Civile ai sensi dell art. 29 del Regolamento di Stato Civile. L identità: nome e cognome

18 NOMI E COGNOMI STRANIERI Per quanto riguarda l attribuzione del cognome e del nome a cittadini stranieri si dovrà far riferimento all articolo l 24 dll della legge n. 218/1995 secondo cui l'esistenza ed il contenuto dei diritti della personalità sono regolati dalla legge nazionale del soggetto. Per quanto attiene la disciplina dl del cognome, saranno i genitori i a rendere la dichiarazione direttamente nell atto; dopo la dicitura: Il dichiarante dà il nome di:.. verrà inserito ed il cognome di:.. L identità: L identità: nome e cognome

19 IL COGNOME DELL ITALIANO NATO ALL ESTERO Il cittadino italiano nato all estero conserva il cognome attribuito al momento della sua nascita, a meno che all atto dll della richiesta ihi dll della trascrizione ii non venga trasmessa all ufficiale dello stato civile un istanza con la quale si richiede l applicazione della legge italiana. LA SENTENZA GARCIA AVELLO Nel giugno 2008 il Ministero dell'interno ha diramato una circolare con cui, facendo riferimento alla decisione Garcia Avello della Corte di Giustizia «ritiene opportuno, nella predisposizione dei decreti di concessione della cittadinanza italiana, conformarsi pienamente alla ratio della cennata pronuncia della Corte, considerando quindi presupposta la volontà dll'i dell'interessato a mantenere il dirittoi al cognome acquisito alla nascita»: d'ora in avanti, pertanto, i decreti di conferimento della cittadinanza, per tutti i cittadini dll'ui dell'unione europea di nazionalità spagnola eportoghese, recheranno le generalità ad essi attribuite al momento della nascita senza che l'interessato debba farne richiesta. L identità: L identità: nome e cognome

20 LA SENTENZA GRUNKIN PAUL Il caso riguarda un bambino tedesco, nato in Danimarca da genitori tedeschi: il signor Grunkin e la signora Paul. Al bambino viene attribuito, in base al diritto danese, il cognome Grunkin Paul. Le disposizionii i i preliminari i i al codice civile iil tedesco stabiliscono però che «Il cognome di una persona è disciplinato dalla legge dello Stato di cui essa possiede la cittadinanza» e la legislazione tedesca non contempla la possibilità del doppio cognome. L identità: L identità: nome e cognome

21 LA SENTENZA GRUNKIN PAUL Richiamandosi al caso Garcia Avello, la Corte di Giustizia ribadisce che, sebbene allo stato attuale del diritto comunitario le normeche disciplinano il cognome di una persona rientrino nella competenza degli Stati membri, questi ultimi, nell esercizio di tale competenza, devono tuttavia rispettare il diritto comunitario. La Corte ritiene che il fatto di essere obbligati a portare, nello Stato membro di cui si è cittadini, un cognome differente da quello già attribuito e registrato nello Stato membro di nascita e di residenza leda il diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, sancito dall art. 18 CE, considerando i seri inconvenienti derivanti da una situazione di diversità di cognomi nello Stato membro di cui si ha la cittadinanza e in quello in cui si risiede. Secondo la Corte, dunque, l'art. 18 CE osta a che le autorità iàdi uno Stato membro, in applicazione del diritto nazionale, rifiutino di riconoscere il cognome di un figlio così come esso è stato dt determinato t eregistrato it t in unaltro Statot membro in cui tl tale figlio che, al pari dei genitori, possiede solo la cittadinanza del primo Stato membro è nato e risiede sin dalla nascita. L identità: L identità: nome e cognome

22 IL DIRITTO AL MANTENIMENTO DEL NOME Il Tribunale di Bologna in applicazione della sentenza Garcia Avello, con decreto del 9 giugno 2004, ha affermato che la doppia cittadinanza del minore legittima i suoi genitori a pretendere che vengano riconosciuti nell'ordinamento italiano il diritto e la tradizione spagnoli per cui il cognome dei figli si determina attribuendo congiuntamente il primo cognome paterno e materno. Solo così sono garantiti al minore il diritto ad avere riconosciuta nell'ambito dell'unione una sola identità personale e familiare e ad esercitare tutti i diritti fondamentali attribuiti da ciascuna delle normative nazionali, spagnola ed italiana, cui egli è legato da vincoli di pari grado e intensità. Il Tribunale di Roma, in data 18 novembre 2005, ordina all Ufficiale dello Stato civile del Comune di Roma di eseguire la registrazione dell atto di nascita di un minore con attribuzione dld del doppio cognomedel dlpadre e dll della madre. Questa volta, il padre cittadino italiano e la madre cittadina portoghese invocavano, sempre in base alla cittadinanza europea, per il figlio dotato t di doppia cittadinanza, l applicazioneli i dl del dirittoitt portoghese in base all art. 17 del trattato CE. L identità: L identità: nome e cognome

23 L ATTRIBUZIONE DEL NOME Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso e può essere costituito da uno o più nomi, anche separati, non superiori a tre. E vietato imporre lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella viventi, un cognome come nome, nomi ridicoli o vergognosi. g Il diritto alla scelta del prenome, pur rientrando nella sfera della vita privata dei genitori, non conferisce agli stessi una libertà assoluta, riconoscendo dall altra un interesse pubblico alla regolamentazione del suo uso che può realizzarsi anche mediante il rifiuto dll delle Autorità nazionali a consentire l imposizione di nomi inusitati, fermo restando che tale interesse deve sempre e comunque tenere conto del principio di tutela di dignità del minore Corte di Cassazione Nel caso in cui siano imposti due o più nomi separati da virgola, negli estratti e nei certificati rilasciati dall ufficiale dello stato civile e dall ufficiale di anagrafe deve essere riportato solo il primo dei nomi comma 2 dell art. 35 DPR n. 396/2000 L identità: nome e cognome

24 Fino al 29 marzo 2001 Il nome: I nomi: I nomi: Luca Maria Antonio Tutti hanno rilevanza giuridica Luca Maria Antonio Solo il primo ha rilevanza Luca, Maria, Antonio Solo il primo ha rilevanza N.B. Per dirimere le questioni legate alla difficoltà interpretativa nella certificazione, si può applicare l articolo 36 del d.p.r. n. 396/2000 Dal 30 marzo 2001 al 31 dicembre 2012 Il nome: Luca Maria Antonio Tutti hanno rilevanza giuridica Dal 1 gennaio 2013 Il nome: I nomi: I nomi: I nomi: Luca Maria Antonio Luca Maria Antonio Luca, Maria, Antonio Luca Maria, Antonio Tutti hanno rilevanza giuridica Tutti hanno rilevanza giuridica Solo il primo ha rilevanza I primi due hanno rilevanza L identità: nome e cognome

25 DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO Ogni documento munito di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una pubblica amministrazione italiana o di altri Stati, che consente l identificazione personale del titolare. DOCUMENTO DI IDENTITÀ Lacartadiidentitàedognialtrodocumentomunitodifotografia rilasciatosusupportocartaceo,magneticooinformatico,dalla amministrazione competente dello Stato italiano o di altri Stati, con la finalità prevalente di dimostrare l identità personale del suo titolare. (art. 1, D.P.R. DPR n. 445/2000) Documenti di Documenti di identificazione

26 Regio decreto 18 giugno 1931, n. 733 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza Articolo 3 Il sindaco è tenuto a rilasciare alle persone aventi nel comune la loro residenza o la loro dimora una carta d'identità conforme al modello stabilito dal Ministero dell'interno. La carta di identità ha durata di dieci anni e deve essere munita della fotografia della persona a cui si riferisce. Per i minori di età inferiore a 3 anni, la validità della carta d'identità è di tre anni; per i minori di età compresa fra 3 e 18 anni, la validità è di cinque anni. Sono esentati dll'bbli dall'obbligo di rilevamento dll delle impronte digitalii i minori di età inferiore a 12 anni. Lacarta d'identità è titolo validoperl'espatrio l' i anchepermotivi i di lavoro negli Stati membri dell'unione europea e in quelli con i quali vigono, comunque, particolari accordi internazionali.»»»»» La carta di identità: La carta di identità: quadro normativo

27 Regio decreto 18 giugno 1931, n. 733 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza Articolo 3 La carta di identità valida per l espatrio rilasciata ai minori di età inferiore ai 14 anni può riportare, a richiesta, il nome dei genitori o di chi ne fa le veci. L uso della carta di identità ai fini dell espatrio dei minori di anni 14 è subordinato alla condizione che essi viagghinoincompagniadiunodeigenitoriodichinefaleveci,o che venga menzionato, in una dichiarazione rilasciata da chi può dare l assenso o l autorizzazione, il nome della persona, dell ente o della compagnia di trasporto a cui i minori medesimi sono affidati. Tale dichiarazione è convalidata dalla questura o dalle autorità iàconsolari iincasodi rilascioall estero. i ll A decorrere dal 1 gennaio 1999 sulla carta di identità deve essere indicata la data di scadenza. a La carta di identità: La carta di identità: quadro normativo

28 RESIDENTI: Fino all acquisizione dei dati, l ufficiale d anagrafe del comune di nuova iscrizione rilascia certificati relativi alla residenza, allo stato di famiglia sulla base dei dati documentati, eadogni altro dato detenuto dall ufficio. Articolo 18, comma 3, Dpr n. 223/1989 Il sindaco è tenuto a rilasciare alle persone aventi nel comune la loro residenza o la loro dimora una carta d'identità didentità conforme al modello stabilito dal Ministero dell'interno. La persona è da subito residente (già dall iscrizione in tempo reale effettuata entro i due giorni dalla dichiarazione) D.p.R. 28 dicembre 2000, n. 445 Articolo 76 Norme penali 1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. 2. L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso. La carta di identità: La carta di identità: il rilascio

29 DIMORANTI: Non occorre alcun nulla osta del Comune di residenza. Il Sindaco (o il funzionario incaricato) del Comune richiesto, decide autonomamente se ricorrano le condizioni per ritenere il richiedente dimorante e quindi dotarlo di carta di identità. Il sindaco è tenuto a rilasciare alle persone aventi nel comune la loro residenza o la loro dimora una carta d'identità didentità conforme al modello stabilito dal Ministero dell'interno. Andrà semplicemente richiesta una conferma dei dati. La carta di identità: La carta di identità: il rilascio

30 La carta di identità ha durata di dieci anni e deve essere munita della fotografia della persona a cui si riferisce. Per i minori di età inferiore a tre anni, la validità della carta d'identità è di tre anni; per i minori di età Da zero a tre anni: 3 anni Da tre a diciotto anni: 5 anni minori di età inferiore a Da diciotto anni: 10 anni La carta di identità scade il giorno del compleanno successivo al termine di validità. di id i à d il i dl l compresa fra tre e La firma sul documento è richiesta dal compimento del 12 anno di età. La firma sarà omessa in tutti i casi di impossibilità a sottoscrivere. diciotto anni, la validità è di cinque anni. La carta di identità: La carta di identità: la durata

31 La carta di identità può essere rilasciata valida per l espatrio ai soli cittadini italiani, che dichiarino di non trovarsi in alcuna causa ostativa. Il coniugato con prole minore non deve esibire alcun atto di assenso. La carta d'identità è titolo valido per l'espatrio anche per motivi di lavoro negli Stati membri dell'unione europea e in quelli con i quali vigono, comunque, particolari accordi internazionali. Per i minorenni la dichiarazione è resa da entrambi i genitori (o da chi ne esercita la potestà) di comune accordo, anche in caso di separazione. Il rilascio della carta di identità valida per l espatrio è da annoverare tra quelle decisioni di maggiore interesse per i figli che, ai sensi dell articolo 155 del codice civile, devono essere adottate da entrambi i genitori. In assenza, necessita l autorizzazionedel i dl Giudice tutelare. La carta di identità: l espatrio

32 L adozione è un rapporto giuridico di filiazione che non si fonda sulla procreazione, ma su un provvedimento giurisdizionale. Rescinde i legami con la famiglia d origine i (fermi restando gli impedimenti matrimoniali dovuti ai rapporti di parentela). Il minore diviene figlio degli adottanti, è inserito nella loro famiglia, ne assume il cognome (paterno) e lo trasmette ai propri discendenti. L affidamento risolve la situazione di un minore privo temporaneamente di un ambiente familiare idoneo. Il minore è affidato in generead una famiglia, preferibilmente con figli minori, oppure ad una persona in grado, comunque di assicurargli il mantenimento, t l educazione e l istruzione. i E un provvedimento revocabile. L adozione Ladozione e l affido

33 L adozione Procedimenti e adempimenti Il Tribunale per i Minorenni nel cui distretto risiede il minore ne pronuncia lo stato di adottabilità, decide per l affidamento preadottivo ed emette il decreto di adozione. A seguito dell affidamento preadottivo il minore viene iscritto anagraficamente ed inserito nel nucleo familiare degli affidatari. Trascorso il periodo di affidamento preadottivo il Tribunale per i Minorenni emette il provvedimento di adozione (dopo la Legge 149/2001 sentenza e non più decreto) eloinvia all ufficiale di stato civile del Comune dove è registrato l atto di nascita, che lo trascrive nei registri di nascita in parte II serie B, esegue l annotazione nell atto di nascita, comunica i dti dati all ufficiale i l d anagrafe dl del comune di residenza. Gli effetti dell adozione si producono dal L adozione Ladozione momento della definitività della sentenza.

34 L adozione internazionale Procedimenti e adempimenti Il Tribunale per i Minorenni riconosce il provvedimento di adozione straniero come affidamento preadottivo. Trascorso il periodo di affidamento preadottivo il Tribunale per i Minorenni emette la sentenza di adozione (dopo la Legge 149/2001 sentenza e non più decreto) elainviaall ufficialedistato civile del Comune di residenza, che lo trascrive nei registri di nascita in parte II serie B, esegue l annotazione nell atto di nascita. L adozione Ladozione internazionale

35 L adozione internazionale da uno Stato aderente alla Convenzione dell Aja del 1993 Procedimenti e adempimenti Il Tribunale per i Minorenni riconosce inizialmente il provvedimento di adozione straniero come idoneo all affidamento preadottivo. Successivamente il medesimo Tribunale per i Minorenni riconosce l efficacia in Italia del provvedimento straniero di adozione, che avrà dccorrenza retroattiva. L adozione Ladozione internazionale

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