OBIETTIVI STRATEGICI AFFIDATI AL RESPONSABILE: Dott. Giuseppe Notaro

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1 OBIETTIVI STRATEGICI AFFIDATI AL RESPONSABILE: Dott.. 1 Denominazione Obiettivo: DE-ISTITUZIONALIZZAZIONE 4 MINORI ATTRAVERSO PROCEDURE ALTERNATIVE AL RICOVERO funzione Descrizione sintetica: I minori sono seguiti dalle Assistenti Sociali del Comune e dagli altri servizi specialistici dell Asp presenti sul territorio. A seguito provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta vengono inseriti nelle Comunità Alloggio. Nel 2010 i minori ricoverati sono stati mediamente 30 per una spesa complessiva pari a circa ,00 che per l 80% viene, normalmente, rimborsata dal competente Assessorato Regionale. Si prevede la de-istituzionalizzazione di n. 4 minori attraverso la sperimentazione di percorsi alternativi al ricovero. Personale di supporto Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Int/Est al Settore 1 VERIFICA FATTIBILITA' PALERMO G. GIORDANI M. 1.1 Analisi situazione minori ricoverati c.s 1.2 c.s Formulazione proposte di progetto individualizzati PALERMO GIORDANI 2 CONCERTAZIONE CON ALTRI ENTI COINVOLTI (TRIBUNALE MINORENNI, ASP. ECC.) 2.1 Incontri con Magistrato Tribunale Minorenni 2.2 Incontri con responsabili servizi specialistici ASP 2.3 Verifica condivisione progetti individualizzati da parte Enti coinvolti e/o eventuali aggiustamenti 3 INTERVENTO ALTERNATIVO AL RICOVERO 3.1 Stesura progetto individualizzato 3.2 Proposta Provvedimento e/o ratifica del Tribunale 3.3 Monitoraggio e controllo andamento servizio

2 4 MONITORAGGIO FINANZIARIO 4.1 Controllo regolarità amministrativa prima delle liquidazioni mensili 4.2 Archiviazione fatture liquidazione e mandati di pagamento GIUSEPPE BRIGHINA MANTEO CONTINO MANTEO 4.3 Predisposizione report risparmio economico rispetto al ricovero BRIGHINA DI BENEDETTO Indicatori di risultato: numero di minori deitituzionalizzati rispetto al numero previsto (4) Capitolo di nuova istituzione: finanziamento interventi alternativi al ricovero. L OBIETTIVO IN TANTO SARA RAGGIUNGIBILE IN QUANTO L AMMINISTRAZIONE ASSEGNERA LE RISORSE PER FAR FRONTE A PERCORSI ALTERNATIVI AL RICOVERO (AFFIDAMENTO FAMILIARE, PROGETTI INDIVIDUALIZZATI ALTERNATIVI AL RICOVERO).

3 .2 Denominazione Obiettivo: SERVIZIO ASILO NIDO - L.R. N.214/79. funzione Descrizione sintetica: Il servizio socio-educativo è affidato ad un Consorzio di Cooperative che fornisce parte del personale in servizio, il restante personale è comunale. La Struttura è di proprietà comunale. I bambini frequentanti sono 60 (ricettività massima consentita dalla Legge). E attivo il servizio mensa al quale provvede il Comune. Gli utenti versano una retta di frequenza prestabilita secondo diverse fasce ISEE di appartenenza. Per l anno 2011 è prevista una diversa modalità di affidamento: Con delibera di G. M. n. 63 dell 11/04/2011, l Amministrazione Comunale ha impartito apposito atto di indirizzo al fine di affidare l Asilo Nido Comunale Miriam Schillaci in concessione ad Ente del privato sociale, ai sensi dell art. 30 del Codice dei Contratti (D. Lgs. N.163/2006 e s.m.i.). Il servizio, quindi, in seguito ad atto di indirizzo del Consiglio Comunale, sarà concesso nella sua interezza, comprendendo il servizio educativo, la cura e l igiene personale del bambino, la fornitura di generi alimentari e la conseguente preparazione, la distribuzione e l assistenza ai pasti, la gestione ordinaria dell immobile, il servizio di igiene e pulizia dei locali. La controprestazione a favore del concessionario consisterà nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio (immobile, arredi, cucine, attrezzature, ecc.). E stato stabilito un contributo forfettario annuo pari a ,00 (oltre IVA), posto a base di gara, a favore del concessionario poiché è necessario assicurare allo stesso il perseguimento dell'equilibrio economico-finanziario, tenuto conto che le rette massime a carico degli utenti saranno stabilite dal Comune e saranno inferiori a quelle corrispondenti alla somma del costo del servizio e dell'ordinario utile di impresa. Le rette andranno al concessionario, con modalità che consentano il pieno controllo da parte del Comune il quale si riserva ogni facoltà di supercontrollo a garanzia del rispetto, da parte del concessionario, degli standard organizzativi previsti dalla Legge e richiesti in sede di gara che sarà esperita dal Settore Politiche Sociali a procedura aperta, in modo da perseguire una maggiore trasparenza nell affidamento, e secondo il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, per assicurare la qualità del servizio. L obiettivo è quello di perseguire la razionalizzazione e il contenimento della spesa per i servizio asilo nido. Lo scopo non è solo quello di recuperare risorse ma anche e soprattutto quello di realizzare condizioni di sostenibilità del servizio nel medio e lungo periodo. 1 GARA AD EVIDENZA PUBBLICA Personale di supporto Int/Est al Settore Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic 1.1 Studio normativa e fattibilità Raccolta buone prassi Delibera ATTO DI INDIRIZZO da parte della G.M. Delibera ATTO DI INDIRIZZO da parte del C.C. Predisposizione atti di gara (determina a contrarre, bando, capitolato, disciplinare di gara, ecc.) 1.7 Pubblicazione c.s c.s X X

4 1.8 Espletamento gara 2 AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO 2.1 Costituzione inventario arredi e attrezzature Nadia Messina Marina Giordani Nadia Messina Sonia Sperlinga M. A. Domina Mariannina Brighina Di Benedetto Felicia 2.2 Consegna immobile 3 ISCRIZIONI X 3.1 Predisposizione bando 3.2 Istruttoria richieste di iscrizione 4 GESTIONE E MONITORAGGIO Felicia Di Benedetto Controllo regolarità amministrativa prima delle liquidazioni 4.1 mensili 4.2 Archiviazione fatture liquidazione e mandati di pagamento Predisposizione report risparmio economico rispetto alla 4.3 precedente gestione Felicia Di Benedetto Indicatori di risultato: Concessione del servizio (Si, No) / / Nell anno in corso è prevista una nuova modalità gestionale: il servizio sarà dato in concessione ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. N.163/2006 e s.m.i.

5 .3 Denominazione Obiettivo: MIGLIORAMENTO GESTIONE PIANO DI ZONA DISTRETTO SOCIO funzione SANITARIO D24 COMUNI DI PIAZZA ARMERINA (CAPOFILA) BARRAFRANCA PIETRAPERZIA - AIDONE Descrizione sintetica: PIANO DI ZONA - Tra le finalità che la legge n. 328 del 2000 persegue vi è quella fondamentale di razionalizzare e mettere a sistema le attività facenti capo alle singole Amministrazioni, al fine di migliorare il processo decisionale ai diversi livelli istituzionali e realizzare politiche, programmi e progetti con sempre maggiore efficienza ed efficacia, nell interesse della collettività. Il piano di zona, che ne è l espressione, rappresenta lo strumento principale di integrazione sociosanitaria per la realizzazione della rete dei servizi sociali. Questo Comune è Ente capofila del Distretto D24, che attraverso un piano sovra comunale coordina una molteplicità di servizi che hanno una ricaduta diretta sulle popolazioni dei quattro Comuni del Distretto (Aidone, Barrafranca, Pietraperzia, Piazza Armerina). L'assessorato alla Famiglia della regione Siciliana ha approvato il Piano di Zona di questo Distretto socio sanitario che attiene alla programmazione della triennalità e interviene su alcuni grandi aree di disagio: la povertà, gli anziani, le dipendenze, le disabilità, l'immigrazione, famiglia, minori e giovani, oltre alla cosiddetta area trasversale. Il Distretto nel triennio beneficerà di un finanziamento stimabile in circa due milioni di euro, tra i trasferimenti regionali, il cofinanziamento dei Comuni interessati e del Terzo Settore, grazie a cui le Amministrazioni interessate potranno potenziare, implementare, integrare, le politiche sociali. Il processo di costruzione e gestione del Piano di Zona è dunque molto articolato e complesso che interessa una pluralità di soggetti con ruoli e compiti differenti (Comitato dei Sindaci - Gruppo Piano Tavoli Tematici, etc.) al fine di attivare nuove modalità di intervento che superino la settorialità dei servizi, pervengano all integrazione e pongano al centro la persona, le famiglie e le loro esigenze. Da qui l impegno gravoso di questo Comune capofila del Distretto che coordina gli interventi del PdZ che comportano l avviamento delle procedure per l affidamento dei servizi (gare, stipula convenzioni, etc.) con ricaduta sui quattro Comuni del Distretto. 1 CONVOCAZIONE GRUPPO PIANO E DEFINIZIONE PROCEDURE Personale di supporto Int/Est al Settore Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Giuseppa Palermo Roberta Marino Mariannina Brighina 2 AVVIO AZIONI PROGETTUALI (GARE, AFFIDAM., ECC.) 3 GESTIONE E GOVERNANCE AZIONI PROGETTUALI 4 EVENTUALI CORRETTIVI PROPOSTI DAL GRUPPO PIANO AL COMITATO DEI SINDACI E/O VICEVERSA 5 RAPPORTI CON GLI ALTRI ENTI COINVOLTI (COMUNI, ASP, TERZO SETTORE, ENTI TERZI, ECC.) 6 PREDISPOSIZIONE ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMITATO DEI SINDACI E GRUPPO PIANO Indicatori di risultato: Azioni attivate su Azioni Attivabili (peso 60%); Entrata in vigore Regolamento (peso 40%) /10/

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