GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO

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1 GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO ROMA, 7 FEBBRAIO 2017 Gli alunni della classe I C della Scuola Secondaria di I Grado di Angeli di Rosora sono a Roma per conoscere e capire cosa si nasconde dietro le parole "bullismo" e "cyberbullismo". Quanto li accoglie dentro la ex caserma "Guido Reni" di Roma, sono cartelloni con slogan, disegni colorati, stand dove esperti sul tema li coinvolgono con domande, giochi, confronti; un palco sul quale molte persone si confrontano e raccontano la propria esperienza. Ciò che colpisce è che molti enti, associazioni, esponenti del governo, si trovino tutti riuniti per cercare di risolvere ciò che per molti adolescenti o pre-adolescenti rappresenta quotidianamente un dramma: il Garante per la protezione dei dati personali, il Corecom Lombardia, SOS Telefono Azzurro, Save The Children Italia, il Miur, Il Senato della Repubblica, l'autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza, la Polizia di Stato, il Movimento Difesa del Cittadino, la Cooperativa Educazione ai Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, l'università degli Studi di Firenze, DIRE Agenzia di Stampa Nazionale. Simbolo dell'evento è un nodo blu, come a dire di ricordarsi ogni giorno di osservare e di dire per comprendere o aiutare se stessi o l'altro; di chiedersi cosa o chi ci sia dietro lo schermo, affinché la rete sia un'opportunità e non un'insidia. Si tratta di tutelare la persona e la sua dignità, per questo è necessario, prima di scrivere o postare foto in rete, ragionare sul fatto che quei dati personali inseriti diventeranno come i granelli di sabbia presenti all'interno di una clessidra, ovvero memoria che rimane nonostante il trascorrere del tempo. Le parole inserite nella rete attraverso i social, pur nella loro semplicità e ricorrenza d'uso nella comunicazione orale, si trasformano in "pietre viventi" in grado di crescere e modificare i pensieri e la coscienza di chi legge. Anche viaggiare nella rete internet richiede un codice, delle regole che bisogna conoscere, un'educazione. Ora la parola agli alunni.

2 TOMMASO Ho capito l importanza di denunciare senza paura ALICE Ho imparato che, se subisci atti di bullismo o cyberbullismo, è importantissimo parlare con i genitori, i docenti e con i migliori amici LUCA Ho imparato molte cose interessanti ed importanti per poter combattere il bullismo ALESSANDRO Grazie a questo evento ho imparato che i bulli che ti offendono o ti picchiano non contano niente e, se vuoi veramente liberartene, devi denunciarli e vedrai che la situazione potrebbe migliorare SYRINE Ora so che la tecnologia è un male se utilizzata in modo eccessivo ed inconsapevole. SIMONE Bisogna utilizzare i social adatti alla nostra età e con cautela! DIEGO Anche se non ho partecipato all'esperienza, ho compreso che l'uso della tecnologia richiede conoscenza ed educazione: la rete non è uno strumento per deridere, minacciare o picchiare gli altri. ALEKS Attraverso questa esperienza molto interessante e inaspettata ho imparato che il bullismo e il cyberbullismo sono azioni da non compiere verso gli altri compagni. NICOLA A Roma ho imparato che stare online è importante per essere sempre aggiornati, ma attenti a non dare l amicizia agli sconosciuti, a non guardare video sospetti perché potrebbero essere "virali". SOFIA I social network sono molto interessanti e utili. Bisogna, però, stare attenti perché è come se ti aprissero una finestra sul mondo che, se non viene chiusa nei tempi e modi dovuti, lascia vedere tutto quello che c è dentro... di te. BIANCA, VERONICA, MICHAEL, VINCENZO Questa esperienza mi ha fatto capire cosa sono il bullismo e il cyberbullismo. Delle persone esperte, facendoci vedere dei video e intervistando sul palco persone vittime del bullismo, ci hanno permesso di comprendere come riconoscere tali atteggiamenti. VITTORIA Ho capito che bisogna stare molto attenti alle persone con cui parli attraverso i social network

3 DOPINDER Ho imparato tante cose: ho anche capito cosa significano le parole Bullismo e Cyberbullismo. Cyberbullismo significa fare arrabbiare gli altri tramite la rete. Bullismo significa picchiare le persone. MARIO Grazie a questa esperienza ho imparato che dietro ai social ci sono molte persone malintenzionate a cui non bisogna dire praticamente niente su di te; inoltre, ora so che cosa significa essere bullo, dato che prima non davo neanche importanza alla parola. GIULIA Questa esperienza mi è servita perché grazie ad alcune domande che gli esperti mi hanno posto, ho capito cose importanti; inoltre, la testimonianza di una ragazza che ha subito cyberbullismo, mi ha fatto riflettere sulle app che utilizzo quotidianamente. DANILO Anche se non ero presente, ho capito che il bullismo e il cyberbullismo non si devono permettere GIOVANNI PAOLO Ho imparato che sui social non bisogna parlare con persone sconosciute e che sarebbe opportuno non dare informazioni personali. IZABELA Ho imparato che cosa significa social network e ho capito che possono essere molto divertenti, ma anche molto pericolosi senza che tu te ne accorga AMEN Ho capito che usare Facebook prima dei 13 anni potrebbe essere pericoloso CHRISTIAN Dalla giornata contro bullismo ho imparato che non bisogna dare informazioni su di te nei social network, come Facebook, e bisogna sempre ricordarsi che l'utilizzo dei social network è consentito dall'età di 13 anni FRANCESCO Ho capito che il cyberbullismo e il bullismo sono modi e comportamenti che non si devono assumere nei confronti degli altri.

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7 Questo è quanto gli alunni avevano appreso da quell'esperienza. Ora, a distanza di mesi, l'istituto ha progettato attività con associazioni, figure istituzionali ed esperti, con Generazioni Connesse Safer Internet Center, per sensibilizzare gli alunni, per favorire la formazione/informazione per docenti e famiglie, con l'obiettivo di trovare un equilibrio tra tutela della libertà d espressione e salvaguardia dei diritti umani sia nella vita quotidiana quanto sulla rete Internet.