SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI. Ultimo aggiornamento 13 gennaio 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI. Ultimo aggiornamento 13 gennaio 2015"

Transcript

1 COMUNE DI VICENZA REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Ultimo aggiornamento 13 gennaio 2015 Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 1 Generale e Organizzazione Pagina 1 di 41

2 INDICE TITOLO I - (DISPOSIZIONI GENERALI) 4 Art. 1 (oggetto, principi e finalità) 4 Art. 2 (indirizzo politico-amministrativo e funzioni di controllo) 4 Art. 3 (attività, funzioni e responsabilità gestionali) 4 Art. 4 (i criteri organizzativi) 5 Art. 5 (misurazione e valutazione della performance) 5 Art. 6 (soggetti cui è affidata la valutazione) 5 Art. 7 (Nucleo Interno di Valutazione) 6 TITOLO II - (L'ORGANIZZAZIONE) 6 Art. 8 (articolazione della struttura organizzativa) 6 Art. 9 (i dipartimenti) 6 Art. 10 (i settori) 7 Art. 11 (uffici di staff) 7 Art. 12 (area delle posizioni organizzative ed area delle alte professionalità) 9 Art. 13 (Budget delle posizioni organizzative e delle alte professionalità) 9 Art. 14 (unità di progetto) 9 TITOLO III - (LE FUNZIONI DIRIGENZIALI) 10 Art. 15 (articolazione delle funzioni dirigenziali) 10 Art. 16 (il segretario generale) 10 Art. 17 (il direttore generale) 11 Art. 18 (il vice segretario generale) 12 Art. 19 (il vice direttore generale) 12 Art. 20 (il direttore di dipartimento) 12 Art. 21 (il direttore di settore) 13 Art. 22 (funzioni e incarichi dirigenziali specialistici) 14 Art. 23 (comitato di direzione) 14 Art. 24 (individuazione e funzioni dei referenti di settore per particolari materie e obiettivi d interesse generale dell ente) 15 TITOLO IV - (LA DISCIPLINA DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI) 15 Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 2 Generale e Organizzazione Pagina 2 di 41

3 Art. 25 (attribuzione e revoca degli incarichi dirigenziali) 15 Art. 26 (incarichi aggiuntivi "ad interim") 16 Art. 27 (dirigenti con rapporto di lavoro a tempo determinato) 17 Art. 28 (collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità) 18 Art. 29 (responsabilità dirigenziali) 18 TITOLO V (IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE) 18 Art. 30 (L azione disciplinare) 18 Art. 31 (Il procedimento disciplinare e l'ufficio di disciplina) 19 Art. 32 (L azione disciplinare nei confronti dei dirigenti) 20 TITOLO VI (ORGANISMI DI GARANZIA) 21 Art. 33 (comitato dei garanti) 21 Art. 34 (comitato unico di garanzia) 21 TITOLO VII - (DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE) 21 Art. 35 (dotazione organica) 21 Art. 36 (inquadramento) 22 Art. 37 (mobilità interna) 22 Art. 38 (mobilità orizzontale) 22 Art. 39 (mobilità per inidoneità psico-fisiche) 22 Art. 40 (regime delle ferie) 23 Art. 41 (Collocamento a riposo per risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro al raggiungimento dei requisiti previsti per la pensione anticipata) 23 Art. 42 (Collocamento a riposo d ufficio per raggiunti limiti di età) 23 Art. 43 (Norme specifiche per il collocamento a riposo del personale dirigenziale) 24 Art. 44 (Norme finali in materia di collocamento a riposo) 24 Art. 45 (orario di servizio) 24 Art. 46 (abrogazione di norme) 25 Art. 47 (decorrenza) 25 ORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE DIRIGENZIALI 26 MATERIE ATTRIBUITE 28 Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 3 Generale e Organizzazione Pagina 3 di 41

4 REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI TITOLO I - (Disposizioni generali) Art. 1 (oggetto, principi e finalità) 1. Il presente regolamento disciplina l ordinamento degli Uffici e dei servizi del Comune di Vicenza, i metodi per la loro gestione operativa e l assetto della struttura organizzativa, in conformità a quanto disposto dalle vigenti norme di legge e dallo Statuto comunale. 2. L organizzazione degli Uffici e dei servizi è improntata a criteri di competenza, autonomia, funzionalità e flessibilità, assumendo quali costanti obiettivi l efficacia, l efficienza, l'economicità e la trasparenza con lo scopo di assicurare elevati livelli di rispondenza dell azione amministrativa al pubblico interesse. 3. La regolamentazione dell'ordinamento e l'organizzazione dell ente garantiscono parità di genere nelle opportunità per l'accesso al lavoro, per il trattamento giuridico ed economico, per la formazione, l'aggiornamento e lo sviluppo professionale. 4. L'ordinamento e l'organizzazione del Comune sono inoltre improntati al principio di distinzione tra gli organi cui competono le funzioni di indirizzo e di controllo e quelli preposti alla gestione e all attuazione degli indirizzi. 5. Le strutture organizzative operano, nella diversità dei ruoli e delle rispettive responsabilità organizzative, secondo criteri di cooperazione. 6. Gli altri regolamenti comunali relativi all organizzazione ed alla gestione del personale costituiscono parte integrante del presente regolamento. Art. 2 (indirizzo politico-amministrativo e funzioni di controllo) 1. L attività di indirizzo politico-amministrativo consiste nella definizione degli obiettivi strategici e prioritari, delle finalità, dei tempi, dei costi e dei risultati attesi dall azione amministrativa e nell allocazione delle complessive risorse necessarie, in relazione ai programmi, ai progetti e agli obiettivi, da attuarsi attraverso il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) ed il Piano della Performance. 2. Le attività di indirizzo politico-amministrativo e di controllo spettano agli organi di governo e vengono esercitate rispettivamente tramite atti di programmazione, pianificazione, indirizzo, direttiva e mediante ispezioni e valutazioni. Tali atti sono predisposti con il concorso dei dirigenti che compiono attività istruttorie, di analisi, di proposta, di supporto tecnico, di espressione di pareri preventivi di legittimità, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge, allo Statuto ed ai regolamenti comunali, anche avvalendosi delle competenze professionali degli uffici assegnati. Art. 3 (attività, funzioni e responsabilità gestionali) 1. L attività di gestione consiste nello svolgimento di servizi e di tutte le attività amministrative, Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 4 Generale e Organizzazione Pagina 4 di 41

5 tecniche, finanziarie e strumentali del Comune. 2. In attuazione degli indirizzi posti dagli organi politici, l attività di gestione è attribuita ai dirigenti e ai funzionari in ragione dei compiti assegnati. 3. Ai dirigenti compete in via esclusiva la responsabilità dei risultati e della loro rendicontazione all organo di governo. 4. Per il perseguimento degli obiettivi assegnati dalla Giunta comunale, il Direttore Generale, i direttori di dipartimento e i direttori di settore, nel rispetto delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti, organizzano in modo flessibile le risorse assegnate anche costituendo con provvedimento motivato, senza che ciò costituisca modifica della struttura organizzativa, appositi uffici, interdipartimentali, intersettoriali e settoriali assumendone direttamente la direzione o affidandola ai funzionari. 5. L istituzione e la soppressione dei Settori e degli incarichi dirigenziali specialistici facenti capo ad un dipartimento, nonché l assegnazione e la modifica delle relative competenze, sono sottoposte alla Giunta dal Direttore Generale, anche su proposta del Direttore di Dipartimento. Art. 4 (i criteri organizzativi) 1. L'assetto organizzativo è ordinato secondo i principi generali dettati dalla legge, dai contratti collettivi nazionali di lavoro, nel rispetto dei criteri stabiliti dallo Statuto comunale e delle direttive del Consiglio Comunale. In particolare l'ordinamento degli uffici e dei servizi tiene conto dei seguenti principali criteri direttivi: organizzazione della struttura secondo il modello "dipartimentale" ad eccezione del Corpo di Polizia Locale e della Istituzione Biblioteca Civica Bertoliana; organizzazione e differenziazione delle strutture per aggregati di compiti omogenei e per centri di imputazione delle responsabilità; articolazione dei dipartimenti in settori "operativi", cui vanno attribuite le specifiche competenze di cui agli allegati; previsione di uffici di staff extra settoriali che, diretti da dirigenti o da funzionari, operano a supporto degli organi di indirizzo, del Segretario Generale, del Direttore Generale e dei direttori di dipartimento. Art. 5 (misurazione e valutazione della performance) 1. Il sistema di misurazione e valutazione della performance, che si inserisce nel ciclo di programmazione e controllo e di bilancio integrandosi con i documenti di programmazione strategica, ha come obiettivo l annuale valutazione dei risultati dell attività dell ente articolata come indicato nel Sistema di Valutazione di cui alle vigenti disposizioni di legge. Art. 6 (soggetti cui è affidata la valutazione) 1. I soggetti che hanno la funzione di valutare la performance sono i seguenti: Il Nucleo Interno di Valutazione, di cui al successivo art. 7, cui compete la valutazione della performance di ciascuna struttura organizzativa nel suo complesso, nonché la valutazione annuale dei dirigenti; i dirigenti cui compete la valutazione del personale assegnato al proprio settore. Il Segretario Generale parteciperà alla valutazione del personale assegnato alle sezioni dei controlli interni. 2. Il sistema di misurazione a valutazione della performance individua le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance, nonché le Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 5 Generale e Organizzazione Pagina 5 di 41

6 modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio. Art. 7 (Nucleo Interno di Valutazione) 1. E istituito presso il Comune di Vicenza un Nucleo Interno di Valutazione costituito da tre componenti esterni, i cui compiti e funzioni sono disciplinati nell apposito regolamento che costituisce parte integrante del presente. 2.Agli incontri con il Nucleo Interno di Valutazione partecipano il Direttore Generale, il Dirigente del Settore Risorse Umane e, in ragione delle funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, il Segretario Generale. Per fornire assistenza e per svolgere attività istruttoria, su espressa richiesta del Direttore Generale e/o del Segretario Generale, possono altresì partecipare altri funzionari comunali. TITOLO II - (L'organizzazione) Art. 8 (articolazione della struttura organizzativa) 1. L'ordinamento degli uffici e dei servizi si articola nelle seguenti unità organizzative: Dipartimenti; Settori; Uffici di staff; Unità di progetto; Ufficio di controllo interno. 2. I dipartimenti e i settori sono individuati nell allegato A. Art. 9 (i dipartimenti) 1. I dipartimenti sono unità organizzative di elevata complessità di livello dirigenziale costituite per assicurare l'esercizio organico e integrato di funzioni. Ai dipartimenti sono attribuiti compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee, ivi compresi quelli di indirizzo e di coordinamento dei settori in cui si articolano i dipartimenti stessi. 2. La struttura dipartimentale si articola come di seguito: - Dipartimento Servizi ai Cittadini e alle Imprese, articolato nei settori indicati nell allegato A, sono attribuite le funzioni di programmazione e coordinamento dell intervento comunale nell ambito sociale, di sostegno abitativo, culturale, museale, educativo, delle politiche giovanili, turistico, di promozione economica, partecipativo, sportivo, demografico ed elettorale, autorizzativo nelle materie edilizie, commerciali, produttive, etc; - Dipartimento Tutela e Gestione del Territorio, articolato nei settori indicati nell allegato A, sono attribuiti i compiti e le funzioni di pianificazione, programmazione e coordinamento in tutte le materie attinenti alla gestione e controllo del territorio; - Dipartimento Affari Generali, articolato nei settori indicati nell allegato A, sono attribuiti i compiti e le funzioni di programmazione e coordinamento delle attività degli organi istituzionali di segreteria amministrativa, delle risorse umane, delle attività informatiche, della contrattualistica e delle gare, gestione degli acquisti, partecipazione ; - Dipartimento Risorse economiche e finanziarie, articolato nei settori indicati nell allegato A, sono attribuiti i compiti e le funzioni di programmazione e coordinamento della gestione economicofinanziaria, delle entrate e della gestione del patrimonio. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 6 Generale e Organizzazione Pagina 6 di 41

7 Art. 10 (i settori) 1. I settori individuati nell allegato A sono unità organizzative complesse di livello dirigenziale costituite per assicurare l esercizio operativo delle attività e delle funzioni di competenza. 2. I settori "extradipartimentali", unità organizzative complesse di livello dirigenziale costituite per ambiti peculiari di attività del Comune, sono i seguenti: Corpo Polizia Locale; Biblioteca Civica Bertoliana. 3. I compiti attribuiti al Corpo Polizia Locale sono indicati nell allegato A. 4. I compiti dell Istituzione Biblioteca Civica Bertoliana sono indicati nell atto costitutivo e nel relativo regolamento. 5. Ai settori sono attribuiti i compiti di programmazione operativa, di realizzazione degli interventi di competenza, di controllo delle operazioni e di verifica dei relativi risultati. Art. 11 (uffici di staff) 1. Gli uffici di staff sono unità organizzative che non sono inserite nell ambito di settori. 2. Gli uffici di staff sono: Segreteria del Sindaco; Avvocatura Comunale; Ufficio Stampa; Ufficio Relazioni con il Pubblico; Segreteria del Direttore Generale; Segreterie dei direttori di dipartimento; Ufficio Statistica; Ufficio Aziende Partecipate; Ufficio controlli interni. 3. Agli uffici di staff possono essere assegnati, in via temporanea, anche dipendenti di altre unità organizzative. 4. La Segreteria del Sindaco, l Avvocatura Comunale, l Ufficio Stampa e l Ufficio relazioni con il pubblico sono uffici di staff del Sindaco, posti alle sue dirette dipendenze e strumentali all esercizio delle funzioni di rappresentanza, di cerimoniale, di organizzazione, di manifestazioni, di comunicazione, di informazione, di indirizzo e di controllo. La responsabilità della gestione amministrativa di detti uffici è affidata al Direttore del settore Risorse Umane, Organizzazione, Segreteria Generale e Partecipazione o ad altro dirigente. 5. L incarico di Capo della Segreteria del Sindaco, denominato Capo di Gabinetto, può essere affidato ai sensi dell art. 90 del D.Lgs. 267/ Il Portavoce del Sindaco, il cui incarico può essere affidato ai sensi dell art 90 del D.Lgs. 267/2000, coadiuva il Sindaco con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionali con gli organi di informazione. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 7 Generale e Organizzazione Pagina 7 di 41

8 7. L avvocatura comunale è ufficio di staff del Sindaco costituita ad ogni effetto di legge e di contratto collettivo nazionale di lavoro. 8. L Ufficio Stampa è la struttura a cui è affidato il compito di curare l informazione istituzionale e di diffondere le notizie relative alle attività degli organi e degli uffici comunali anche mediante l utilizzo del sito internet. 9. L'Ufficio Relazioni con il Pubblico gestisce, anche in raccordo con le altre strutture amministrative, le relazioni con il pubblico per fornire comunicazioni d interesse dei cittadini e delle imprese per accedere ai servizi e agli uffici comunali. 10. L Ufficio Relazioni con il Pubblico e l Ufficio Stampa coordinano il gruppo dei referenti della comunicazione individuati in ogni settore dai rispettivi dirigenti. 11. L ufficio aziende partecipate e l ufficio statistica sono sottoposte alla direzione del Direttore Generale o di altro Dirigente dell Ente incaricato dal Sindaco. Per la gestione operativa e tecnica degli uffici di staff il Direttore generale può avvalersi della collaborazione dei dirigenti o di altri dipendenti con idonea competenza. 12. L Ufficio Controlli Interni, istituito per coadiuvare il Segretario Generale e il Direttore Generale nell esercizio delle attività di controllo agli stessi conferite dalle vigenti disposizioni di legge e di regolamento, è costituito da personale con specifica competenza ed elevata professionalità e si articola nelle seguenti sezioni: sezione autonoma di controllo e di prevenzione della corruzione, diretta dal Segretario Generale; sezione autonoma di controllo strategico, di gestione e di qualità, diretta dal Direttore Generale. 13. La sezione autonoma di controllo e di prevenzione della corruzione coadiuva il Responsabile dei controlli interni, dell anticorruzione e della trasparenza nell esercizio delle attività allo stesso conferite dalle vigenti disposizioni di legge e di regolamento. 14. La sezione autonoma di controllo e di prevenzione della corruzione è composta dal Responsabile dei controlli interni, dell anticorruzione e della trasparenza che la dirige e coordina e da dipendenti dell ente nominati dallo stesso sulla base di requisiti di elevata professionalità. 15. Il Responsabile dei controlli interni, dell anticorruzione e della trasparenza, per il compimento di specifiche attività, può integrare la sezione autonoma di controllo e di prevenzione della corruzione con esperti muniti di specifiche qualità professionali, anche estranei al personale in dotazione all Ente. 16. La sezione autonoma di controllo strategico, di gestione e di qualità coadiuva il Direttore Generale nell esercizio delle attività di controllo allo stesso conferite dalle vigenti disposizioni di legge e di regolamento. 17. La sezione autonoma di controllo strategico, di gestione e di qualità è composta dal Direttore Generale che la dirige e coordina e da dipendenti dell ente nominati dallo stesso sulla base di requisiti di elevata professionalità. 18. Il Direttore Generale, per il compimento di specifiche attività, può integrare la sezione di controllo strategico, di gestione e di qualità con esperti muniti di specifiche qualità professionali, anche estranei al personale in dotazione all Ente. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 8 Generale e Organizzazione Pagina 8 di 41

9 Art. 12 (area delle posizioni organizzative ed area delle alte professionalità) 1. I dipendenti appartenenti alla categoria D assegnatari di incarico di posizione organizzativa o di alta professionalità, assumono la responsabilità diretta di prodotto e di risultato per le materie e i procedimenti affidati. 2. L'incarico di posizione organizzativa e di alta professionalità è attribuito, con provvedimento motivato e durata determinata, dal direttore del dipartimento o del settore di appartenenza, in applicazione delle disposizioni contrattuali e regolamentari, sulla base di criteri di competenza, capacità operativa e relazionale e in correlazione alle materie di competenza del settore e degli obbiettivi da conseguire. 3. La valutazione di risultato, disciplinata dalle disposizioni normative, contrattuali e regolamentari è di competenza del direttore di riferimento. 4. Gli incarichi di posizione organizzativa e di alta professionalità hanno la durata stabilita con il provvedimento di incarico, con possibilità di rinnovo. Tali incarichi cessano con la scadenza del mandato elettivo del Sindaco e dopo detta scadenza si intendono prorogati per un periodo necessario a consentire alla Amministrazione entrante di adottare le decisioni in merito alla copertura di detti incarichi. Successivamente alla costituzione della nuova Giunta Comunale la posizione organizzativa o alta professionalità decade automaticamente in caso di nomina di un altro dipendente per lo stesso incarico. 5. Il direttore di settore, sentito il dipendente di cui al comma 1, definisce le attività a lui assegnate nell'ambito dei compiti attribuiti al settore. 6. I direttori di settore o dipartimento possono delegare, con provvedimento motivato, ai dipendenti di cui al comma 1 per un periodo determinato, alcune delle competenze inerenti alle funzioni dirigenziali. Non si applica in ogni caso l'art del codice civile. 7. I titolari di posizione organizzativa o di alta professionalità hanno l obbligo di formulare apposito parere tecnico per i procedimenti e i provvedimenti istruttori loro assegnati. Art. 13 (Budget delle posizioni organizzative e delle alte professionalità) 1. La proposta di deliberazione per l attribuzione del fondo relativo agli incarichi di Posizione Organizzativa e di Alta Professionalità ai settori è presentata dal Direttore generale, sentiti i direttori di dipartimento e i direttori dei settori extra dipartimentali; 2. In caso di variazioni organizzative, di qualsiasi natura e comunque denominate, il Direttore generale, acquisite le proposte dei direttori di dipartimento, dispone la variazione della distribuzione del fondo tra i vari settori del dipartimento, al fine di adeguarla alle mutate esigenze organizzative; 3. I direttori di dipartimento e i direttori dei settori extra dipartimentali, in sede di ripartizione del fondo per gli incarichi di Posizione Organizzativa e di Alta Professionalità, sono tenuti a sentire i direttori di settore e a verificare che gli importi proposti al Direttore generale rispondano a criteri di proporzionalità in riferimento all effettivo assetto organizzativo, alla complessità delle funzioni e degli obiettivi. Art. 14 (unità di progetto) 1. Possono essere istituite unità di progetto, quali strutture organizzative temporanee, anche Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 9 Generale e Organizzazione Pagina 9 di 41

10 interdipartimentali o intersettoriali, allo scopo di realizzare obiettivi specifici rientranti nei programmi dell'amministrazione. 2. Per tali unità dovranno essere definiti gli obiettivi, individuato il responsabile unico del procedimento, di qualifica dirigenziale e/o di posizione organizzativa o alta professionalità, che assume la denominazione di "responsabile di progetto", determinati i poteri, assegnate le risorse umane e strumentali necessarie, fissati i tempi di realizzazione. 3. Le unità di progetto sono istituite con deliberazione della Giunta Comunale. 4. Raggiunto l obiettivo, l unità di progetto di scioglie e le risorse assegnate rientrano nelle strutture organizzative permanenti. TITOLO III - (Le funzioni dirigenziali) Art. 15 (articolazione delle funzioni dirigenziali) 1. Nell'ambito dell'organizzazione del comune sono funzioni dirigenziali: la funzione di Segretario Generale; la funzione di Direttore Generale; la funzione di vice Segretario Generale; la funzione di vice Direttore Generale; la funzione di Direttore di dipartimento; la funzione di Direttore di Settore; la funzione di Direttore con incarico specialistico; la funzione di Direttore di istituzione pubblica. 2. I provvedimenti assunti dalla dirigenza assumono la forma della "determinazione", salvo che l'atto non rivesta una natura diversa già tipicizzata nominalmente. I provvedimenti dirigenziali devono contenere i requisiti propri dell'atto amministrativo e hanno, di norma, efficacia immediata, salva diversa espressa statuizione. 3. L'espletamento dell'incarico dirigenziale implica: le responsabilità connessa alla gestione delle risorse attribuite; l'adozione dei provvedimenti di competenza delle strutture assegnate; lo svolgimento delle attività attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti comunali; l'osservanza delle direttive emanate dagli organi di indirizzo; l'attuazione delle direttive del Direttore Generale; la collaborazione con gli altri dirigenti dell'ente; la sovrintendenza, l'impulso e il controllo sulle attività del personale assegnato; il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente e degli obbietti assegnati con il P.E.G.; la costante azione di efficientamento e miglioramento gestionale in attuazione dei principi di efficienza, efficacia, trasparenza, economicità e pubblicità della Pubblica Amministrazione. Art. 16 (il segretario generale) 1. Il comune ha un Segretario Generale, nominato dal Sindaco con le modalità stabilite dalla legge, dal quale dipende funzionalmente. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 10 Generale e Organizzazione Pagina 10 di 41

11 2. Il Segretario assume le funzioni e provvede ai compiti allo stesso attribuiti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti o conferitigli dal Sindaco. 3. Il Segretario Generale è responsabile dei procedimenti elettorali e di consultazione referendaria che la legge attribuisce direttamente al medesimo. Art. 17 (il direttore generale) 1. Il Sindaco può assumere un Direttore Generale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato, scegliendolo a sua discrezione tra persone in possesso di qualificata esperienza professionale desunta dal corso di studi e dalle concrete esperienze di lavoro. 2. Prima del provvedimento di nomina, il Sindaco acquisisce il parere, non vincolante, della Giunta Comunale il quale è espresso in un atto deliberativo e può avere ad oggetto la proposta del Sindaco di un unico nominativo, oppure di una rosa di nominativi; la Giunta Comunale può anche semplicemente limitarsi a formulare un giudizio di idoneità nei confronti di uno, più di uno, tutti o nessuno dei candidati. Con la stessa deliberazione la Giunta Comunale approva i contenuti del contratto, il quale deve in particolare stabilire il trattamento economico e i casi di risoluzione anticipata del rapporto, nonché prevedere il recesso in relazione alla cessazione dalla carica del Sindaco comunque essa avvenga. 3. Il Sindaco può conferire le funzioni del Direttore Generale al Segretario Generale, cui spetta, per tale incarico, una specifica indennità nella misura disciplinata dal C.C.N.L.. 4. L incarico di Direttore Generale può essere affidato, sempre al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato, anche a dipendenti dell Ente di qualifica dirigenziale. In tal caso il dipendente di ruolo viene collocato in aspettativa senza assegni per tutta la durata del contratto stesso, mentre il contratto del dipendente a tempo determinato si intende risolto consensualmente. 5. Il trattamento economico da corrispondere al Direttore Generale, equivalente a quello previsto dal vigente C.C.N.L. per il personale dirigente degli enti locali, è integrato, con provvedimento motivato della Giunta Comunale, da una indennità ad personam commisurata allo specifico incarico, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. Il trattamento economico e l'indennità ad personam sono definiti in stretta correlazione con il bilancio del comune e non vanno imputati al costo contrattuale e del personale. 6. Gli incarichi e i contratti di cui al presente articolo non possono avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco. L incarico si intende prorogato per il periodo di tempo necessario a consentire all Amministrazione entrante di adottare le decisioni in merito alla relativa copertura. La proroga decade automaticamente in caso di nomina di un altro incaricato. 7. Il Direttore Generale è organo di coordinamento dell'apparato comunale, cui rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate e in base al modello organizzativo, i dirigenti del comune. Competono al Direttore Generale: i compiti attribuitigli dalla legge e dai regolamenti comunali; l'iniziativa delle proposte al Sindaco finalizzate a migliorare l'assetto organizzativo del comune; l'esercizio dei poteri di risoluzione dei conflitti di competenza tra i dirigenti; il coordinamento e la programmazione generale delle ferie dei dirigenti; la direzione degli uffici di staff di sua competenza; il controllo sull andamento delle attività degli uffici; ogni altro compito attribuitogli con il contratto di lavoro o con l'atto di conferimento dell'incarico. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 11 Generale e Organizzazione Pagina 11 di 41

12 le modalità per lo svolgimento di funzioni e attività di coordinamento e operative che interessino le strutture comunali; l individuazione, sentiti i direttori di Dipartimento, dei referenti di settore per le attività che richiedono una trattazione omogenea e coordinata; 8. Il Direttore Generale, o il Segretario Generale ove mancante, adotta sulla base di un provvedimento del Sindaco, gli atti di competenza dei dirigenti che non siano attribuiti o attribuibili alla responsabilità di un dirigente ovvero in caso di vacanza del posto. 9. I rapporti tra il Direttore Generale e il Segretario Generale sono disciplinati dal Sindaco all'atto della nomina del primo, fermo restando che è esclusa ogni forma di dipendenza gerarchica dell'uno dall'altro, così come restano ferme le competenze attribuite in via esclusiva dalla legge ad ognuno dei due soggetti. Art. 18 (il vice segretario generale) 1. Il Sindaco, sentito il Segretario Generale, nomina un vice Segretario Generale con il compito di coadiuvare il Segretario Generale, nonché di sostituirlo in via generale in tutte le funzioni ad esso spettanti in base alla legge, allo statuto, ai regolamenti o all'atto di conferimento di compiti aggiuntivi attribuitigli dal Sindaco, in caso di vacanza, assenza o impedimento. 2. La funzione di vice Segretario Generale è attribuita ad un dirigente dotato di idonea competenza professionale e la specifica funzione è aggiuntiva a quella di direttore di dipartimento o di settore. 3. La funzione di vice Segretario Generale può essere revocata in ogni momento con provvedimento del sindaco. 4. In caso di assenza del vice Segretario, il Sindaco può incaricare temporaneamente un altro dirigente in possesso dei requisiti di legge. Art. 19 (il vice direttore generale) 1. Il Sindaco, sentito il Direttore Generale, nomina un vice Direttore Generale con il compito di coadiuvare il Direttore Generale, nonché di sostituirlo in tutte le funzioni ad esso spettanti in base alla legge, allo statuto, ai regolamenti o all'atto di conferimento dell incarico, in caso di vacanza, assenza o impedimento. 2. La funzione di vice Direttore Generale è attribuita ad un dirigente e la specifica funzione è aggiuntiva a quella di direttore di dipartimento o di settore e remunerata attraverso apposita maggiorazione della retribuzione di posizione. 3. La funzione di vice Direttore Generale può essere revocata in ogni momento con provvedimento del Sindaco. Art. 20 (il direttore di dipartimento) 1. I dirigenti preposti alla direzione di un dipartimento, individuati tra i direttori di settore e nominati dal Sindaco, sono i referenti del Direttore Generale per tutti i settori che costituiscono il dipartimento stesso, particolarmente per quanto attiene al processo di pianificazione e controllo della gestione. Al Direttore Generale può essere affidato l'incarico di Direttore di Dipartimento. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 12 Generale e Organizzazione Pagina 12 di 41

13 2. I direttori di dipartimento, nel rispetto dell'autonomia dei singoli direttori di settore, hanno il compito di assicurare il coordinamento delle attività dei settori dipartimentali per il perseguimento di determinati fini comuni. Allo scopo del raggiungimento degli stessi, mediante l'utilizzo delle risorse attribuite, svolgono le attività per l'ottenimento dei risultati finali ed esercitano le funzioni di coordinamento dei direttori di settore attraverso atti d impulso, direttiva e verifica. Possono disporre la costituzione di gruppi di progetto intersettoriali, stabilendo altresì i mezzi di funzionamento. 3. I Direttori di Dipartimento esercitano le funzioni previste dal presente regolamento e in particolare: coadiuvano il Direttore Generale e il Segretario Generale nello svolgimento delle funzioni a loro assegnate; formulano, di concerto con il Direttore Generale, proposte ed esprimono pareri all'amministrazione nelle materie di loro competenza; sovraintendono all'attuazione dei piani, dei programmi, dei progetti e delle direttive definiti dagli organi di governo; attribuiscono ai direttori di settore gli incarichi e le responsabilità di specifici progetti e gestioni; adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza del proprio ufficio; nominano i responsabili dei procedimenti di propria competenza; collaborano con il Direttore Generale nella predisposizione del PEG, nella definizione degli obbiettivi operativi e nella formazione e successivo monitoraggio del Piano delle Performance; definiscono, in accordo con il Direttore Generale, la distribuzione nei settori della dotazione organica complessiva del Dipartimento, secondo criteri di adeguatezza funzionale e professionale, di economicità, di flessibilità e di razionale suddivisione dei compiti; gestiscono, congiuntamente ai Direttori di settore, le relazioni sindacali relative a tematiche settoriali, nell'ambito delle direttive impartite dal Direttore Generale sulle relazioni sindacali; sovrintendono all'attività dei Direttori di settore che a loro rispondono, ed esercitano, con idonea motivazione e previa diffida ad adempiere, il potere sostitutivo in caso di inerzia, assenza o impedimento dei direttori di settore; partecipano con i Direttori di settore alla formulazione degli atti concernenti l attuazione degli obiettivi prioritari dell ente, così come indicati nei documenti di programmazione. Art. 21 (il direttore di settore) 1. I dirigenti preposti alla direzione di un settore, assumono la denominazione di Direttore, curano in accordo con il direttore di dipartimento la programmazione degli obiettivi e gestiscono le attività e le risorse umane, finanziarie e strumentali attribuite nell'ambito degli obiettivi assegnati al settore. 2. I direttori di settore, nell'ambito dei compiti loro attribuiti, esercitano le funzioni, esprimono i pareri e adottano gli atti e i provvedimenti riservati alla dirigenza dalla legge, dai contratti collettivi nazionali di lavoro, dallo statuto, dai regolamenti, o ad essi attribuiti o delegati dal Sindaco, dal Direttore Generale e dal Direttore di Dipartimento. Al Direttore Generale può essere affidato l'incarico di direttore di dipartimento e di direttore di settore. 3. Spetta in particolare ai direttori di settore: coadiuvare il Direttore Generale, il Segretario Generale e il direttore di dipartimento nello svolgimento delle funzioni loro assegnate; collaborare con il Segretario Generale nelle sue funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi di governo; definire, sentito il direttore di dipartimento, l'organizzazione interna del settore; dirigere, coordinare e controllare l'attività degli uffici e dei servizi che da essi dipendono; Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 13 Generale e Organizzazione Pagina 13 di 41

14 assegnare il personale disponibile ai diversi compiti propri dell'unità organizzativa, curando in particolare la formazione, l'aggiornamento e la valutazione in coerenza con i programmi e gli indirizzi definiti dalla direzione del personale e nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti; assumere la responsabilità in ordine al trattamento dei dati personali di competenza; adottare gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitare i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza del proprio settore; nominare i responsabili dei procedimenti di propria competenza; adottare i provvedimenti disciplinari di competenza. 4. La responsabilità di direzione di una Istituzione Pubblica, prevista dallo Statuto, è attribuita a personale dipendente del comune con qualifica dirigenziale. 5. Il direttore della Biblioteca Civica Bertoliana, istituzione pubblica costituita con deliberazione del Consiglio Comunale 13 dicembre 1993 n. 143, esercita le funzioni e adotta gli atti e i provvedimenti riservati alla dirigenza dalla legge, dai contratti collettivi nazionali di lavoro, dallo statuto del comune, dal regolamento dell Istituzione. Il direttore della Biblioteca Civica Bertoliana svolge la funzione dirigenziale di direttore di settore. Art. 22 (funzioni e incarichi dirigenziali specialistici) 1. Ai dirigenti, anche non assegnati alla direzione di strutture, può essere attribuito un incarico per la realizzazione di specifici programmi o progetti, di attività di studio, ricerca e di carattere ispettivo aventi particolare rilevanza per l oggetto trattato e le professionalità richieste. I relativi compiti sono definiti in relazione all incarico attribuito. 2. Il direttore del settore "Sicurezza e prevenzione" assume la qualifica e le funzioni del datore di lavoro ai sensi di legge. 3. Il datore di lavoro, dotato delle risorse per l'espletamento delle relative attività e funzioni, sentiti il Direttore Generale e il direttore del personale, designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (R.S.P.P.) e nomina il medico competente. 4. Il datore di lavoro può delegare runzionari comunali dotati di idoneo profilo professionale e qualificati per le attività da svolgere gli adempimenti assegnati al datore di lavoro in conformità a quanto dispone il D.Lgs. 81/2008. La delega deve essere specifica e articolata, in forma scritta avente data certa, durata definita e accettata espressamente. Art. 23 (comitato di direzione) 1. E istituito il Comitato di Direzione composto dai dirigenti dell ente e presieduto dal Direttore Generale. Il Comitato di Direzione tratta gli argomenti di interesse generale relativi alla gestione delle strutture comunali e dei servizi per assicurare il coordinamento organizzativo, l integrazione funzionale, la semplificazione operativa e procedimentale, in attuazione dei principi e dei criteri generali stabiliti dalle leggi, dallo Statuto e dai regolamenti, e per l attuazione del P.E.G.. 2. Il Comitato di Direzione esprime il proprio parere sui seguenti argomenti: modifiche alla macrostruttura dell ente; piano della performance; piano occupazionale; piano della formazione; piano triennale di razionalizzazione e qualificazione della spesa; documenti economico-finanziari previsionali e consuntivi; Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 14 Generale e Organizzazione Pagina 14 di 41

15 pianificazione generale urbanistica e della mobilità; programmazione delle opere pubbliche; contratti di servizio per la manutenzione e la gestione degli immobili, infrastrutture e impianti; programmazione sociale, assistenziale ed educativa; pianificazione degli orari dei pubblici servizi; ogni altro argomento di rilevante interesse per il funzionamento delle strutture e dei servizi comunali. 3. Alle sedute del Comitato, su proposta dei direttori di dipartimento e di settore, possono essere invitati a partecipare i funzionari interessati alla trattazione degli argomenti all ordine del giorno. 4. Il Direttore Generale può costituire anche comitati ristretti per la trattazione coordinata di attività su particolari materie attinenti alla gestione dell ente, individuando quali referenti i dirigenti competenti i quali possono essere coadiuvati da funzionari da essi scelti sulla base della tipologia, del grado di responsabilità, della competenza professionale. Art. 24 (individuazione e funzioni dei referenti di settore per particolari materie e obiettivi d interesse generale dell ente) 1. Il Direttore Generale, o se mancante il Segretario Generale, provvede alla costituzione di uno o più comitati di referenti per la trattazione coordinata di attività su particolari materie attinenti alla gestione dell ente. 2. Ciascun direttore di settore, su richiesta del Direttore Generale, incarica un dipendente titolare e un sostituto per lo svolgimento delle attività di referente. L'incarico viene affidato in ragione della tipologia e del grado di responsabilità, del grado di autonomia gestionale nonché del grado di competenza professionale richiesto al referente. 3. La funzione di coordinamento di ciascun comitato è svolta, su incarico del Direttore Generale, da un dirigente o da un funzionario che opererà per le finalità stabilite nel provvedimento di costituzione del comitato e secondo le direttive impartite. TITOLO IV - (La disciplina degli incarichi dirigenziali) Art. 25 (attribuzione e revoca degli incarichi dirigenziali) 1. Gli incarichi dirigenziali sono attribuiti dal Sindaco in correlazione alle esigenze di organizzazione e sulla base di una procedura di comparazione di curricula. 2. Per il conferimento di ciascun incarico di direzione e per il passaggio di incarichi di funzioni dirigenziali diverse, il Sindaco - previa apposita informativa a tutti i dirigenti in servizio - si avvale di un istruttoria condotta dal Direttore Generale, se esistente, altrimenti dal Segretario Generale. Attraverso tale istruttoria, in conformità ai criteri previsti dall art. 19, commi 1 e 2 del D.Lgs. 165/2001 e con riferimento alla natura ed alle caratteristiche delle strutture da dirigere e dei programmi da realizzare, vengono evidenziate la professionalità, le attitudini e le capacità del singolo dirigente anche in relazione ai risultati conseguiti in precedenza, applicando, ove possibile, il criterio della rotazione. 3. Per il conferimento di incarichi dirigenziali ai sensi dell art. 110 del D.Lgs. 267/2000, l istruttoria di cui al comma 2 è condotta all esito della pubblicazione di un apposito bando all Albo pretorio e sul sito internet del Comune per almeno 20 giorni. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 15 Generale e Organizzazione Pagina 15 di 41

16 4. Nell'attribuzione degli incarichi si prescinde dalla precedente assegnazione di funzioni a seguito di concorso. La professionalità acquisita costituisce un elemento di valutazione ai fini dell affidamento dell incarico, ma non può considerarsi criterio primario per l individuazione del dirigente. 5. Il potere del Sindaco di conferire gli incarichi dirigenziali è, comunque, da considerarsi di ampia discrezionalità amministrativa. 6. Gli incarichi hanno durata contenuta entro il limite temporale del mandato del Sindaco e possono essere rinnovati. I dirigenti svolgono, comunque, le funzioni in precedenza attribuite fino alla loro sostituzione. 7. Gli incarichi dirigenziali, che cessano con la scadenza del mandato elettivo del Sindaco, si intendono prorogati per il periodo di tempo necessario a consentire all Amministrazione entrante di adottare le decisioni in merito alla relativa copertura. La proroga decade automaticamente in caso di nomina di un altro incaricato. 8. Il dirigente incaricato della direzione di dipartimento o di settore assume la denominazione di "direttore" riferita all'incarico attribuito. 9. L'incarico dirigenziale è soggetto a revoca, con provvedimento motivato del Sindaco, nei casi previsti dalla legge e dai contratti collettivi di lavoro. Art. 26 (incarichi aggiuntivi "ad interim") 1. In caso di assenza o di impedimento temporaneo di un direttore di dipartimento o extradipartimentale il relativo incarico è affidato con provvedimento del Sindaco ad altro dirigente dotato di professionalità adeguata all'incarico. Nelle more, l incarico è automaticamente attribuito al Direttore Generale se esistente o, in subordine, al Segretario Generale. 2. In caso di assenza o impedimento temporaneo a qualsiasi titolo di un direttore di settore intradipartimentale, il relativo incarico è automaticamente attribuito al direttore di dipartimento, salvo che venga attribuito con incarico del Sindaco ad altro dirigente dotato di professionalità adeguata. 3. Nei casi di cui ai commi 1, 2 l assenza deve essere tempestivamente comunicata al Direttore Generale se esistente o al Segretario Generale. 4. Per sostituzioni effettuate da parte del Segretario Generale e del Direttore Generale e da parte del Direttore di dipartimento relativamente ai settori che lo compongono non è previsto alcun compenso aggiuntivo. 5. Il Dirigente ad interim cumula alla propria una retribuzione di risultato legata agli obbiettivi del settore al quale è temporaneamente assegnato. La retribuzione di risultato deve complessivamente tenere conto della effettiva partecipazione del dirigente al raggiungimento degli obiettivi prefissati per ciascuna posizione dirigenziale. 6. Il Dirigente incaricato ad interim non può cumulare alla propria la retribuzione di posizione del dirigente sostituito per vacanza o assenza. 7. Al Direttore ad interim, salvo quanto previsto dal comma 4, può essere assegnato un obiettivo specifico di durata almeno trimestrale avente ad oggetto la gestione ordinaria del settore del quale ha Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 16 Generale e Organizzazione Pagina 16 di 41

17 la temporanea direzione. La retribuzione di risultato legata al raggiungimento dell obiettivo non può superare il 30% della indennità di posizione del dirigente assente. 8. Le retribuzioni di posizione e di risultato del dirigente sostituito ad interim debbono essere integralmente utilizzate nell anno di riferimento Art. 27 (dirigenti con rapporto di lavoro a tempo determinato) (art. modificato con delibera di GC n. 5 del 13/1/2015) 1. La copertura dei posti in organico di qualifica dirigenziale può avvenire, nella misura massima del 30%, conformemente a quanto prevede la legge e lo Statuto comunale, i CCNL con personale assunto con contratto a tempo determinato in possesso dei requisiti indicati nel comma Possono essere assunti dipendenti delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea specialistica o di laurea conseguita secondo l ordinamento antecedente la riforma di cui al D.M. n. 509/1999, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l accesso alle quali è richiesto il possesso di laurea. Possono, altresì, essere assunte, anche al di fuori di un pregresso servizio nella pubblica amministrazione, persone di comprovata qualificazione professionale, desumibile dal curriculum, in possesso di laurea specialistica o di laurea conseguita secondo il vecchio ordinamento, che abbiano, comunque, svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero in aziende pubbliche o private maturando, per almeno un quinquennio, concrete esperienze di lavoro di rilevanza pari o almeno di livello immediatamente inferiore di quelle previste per il posto dirigenziale da ricoprire. Possono, da ultimo, essere assunte persone che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche, da comprovato esercizio professionale, per almeno cinque anni, correlato al titolo di studio richiesto con relativa iscrizione all albo, ove necessaria, ovvero che provengano dai settori della ricerca e della docenza universitaria. 3. Al di fuori della dotazione organica definita per le strutture dirigenziali dal presente regolamento, può essere assunto, previa motivata deliberazione della giunta comunale, personale con funzione dirigenziale con contratto a tempo determinato, in possesso dei requisiti di cui al comma 2, in numero non superiore alla percentuale ex lege prevista rispetto alla dotazione organica. 4. E facoltà del Sindaco conferire incarichi di funzioni dirigenziali a copertura di posti vacanti nella dotazione organica di qualifica dirigenziale a dipendenti del Comune con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che abbiano maturato almeno cinque anni di servizio in categoria giuridica D e che siano in possesso di laurea specialistica o di laurea conseguita secondo il vecchio ordinamento. Al provvedimento di conferimento dell incarico accede un contratto individuale con cui è definito il corrispondente trattamento economico previsto dal vigente contratto collettivo nazionale e decentrato per il personale di qualifica dirigenziale a tempo indeterminato. Per il periodo di durata dell incarico, i dipendenti sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell anzianità di servizio. 5. Per il conferimento di ciascun incarico di cui al comma 4, il Sindaco fruisce di poteri ampiamente discrezionali sotto il profilo amministrativo, senza vincoli derivanti da aspettative di carriera dei funzionari che prestano servizio all interno dell Amministrazione, in ossequio al principio legislativo secondo cui, nell attribuzione delle qualifiche dirigenziali, deve privilegiarsi l obiettivo della piena efficienza della pubblica amministrazione attraverso la più ampia possibilità di reperimento dei soggetti ritenuti più capaci. La scelta dei soggetti cui conferire l incarico avviene con le modalità di cui al presente regolamento previa apposita informativa a tutti i dipendenti interni aventi i requisiti prescritti dal precedente comma I contratti di cui ai commi precedenti non possono avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco in carica. Gli incarichi dirigenziali che cessano con la scadenza del mandato elettivo del Sindaco, si intendono prorogati per un periodo di tempo necessario per consentire all Amministrazione entrante di adottare le decisioni in merito alla copertura delle posizioni Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 17 Generale e Organizzazione Pagina 17 di 41

18 dirigenziali. La proroga decade automaticamente in caso di nomina di un altro dirigente per lo stesso incarico. Art. 28 (collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità) 1. Per il perseguimento di specifici obiettivi predeterminati è ammesso il ricorso a collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità secondo quanto disposto dalle vigenti disposizioni legislative e dal regolamento per la disciplina del conferimento degli incarichi esterni, che costituisce parte integrante del presente testo regolamentare. Art. 29 (responsabilità dirigenziali) 1. I dirigenti sono responsabili del risultato dell'attività svolta dagli uffici ai quali sono preposti, della realizzazione dei programmi e dei progetti loro affidati, dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, delle direttive organizzative e della gestione del personale assegnato, della correttezza e della tempestività delle informazioni necessarie per il controllo interno di gestione nel rispetto delle norme e dei vincoli di finanza e di contabilità pubblica e delle direttive impartite. Titolo V (Il procedimento disciplinare) Art. 30 (L azione disciplinare) 1. La pubblicità al codice disciplinare avviene mediante pubblicazione sul sito internet del Comune, affissione all Albo Pretorio e all ingresso delle sedi di lavoro. Il codice disciplinare viene altresì consegnato a ciascun dipendente al momento dell assunzione. 2. L azione disciplinare è di competenza del direttore della struttura alla quale lo stesso sia stato formalmente assegnato. Sono fatti salvi i poteri sostitutivi di altri organi e le competenze dell Ufficio di disciplina nei casi previsti dal presente regolamento e dalle norme vigenti. L esercizio dell azione disciplinare non può essere delegato. 3. Il procedimento disciplinare è integralmente svolto dal soggetto che provvede alla contestazione dell addebito nei limiti della propria competenza, salvo quanto disposto dal comma seguente e salva la possibilità per l Ufficio di disciplina di applicare anche sanzioni inferiori a quelle di sua competenza. Gli atti del procedimento disciplinare sono adottati con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro ai sensi dell art. 5, comma 2 del D.Lgs. 165/ Qualora nel corso del procedimento emergano fatti nuovi o aggiuntivi rispetto a quelli già contestati, è fatta salva la possibilità di avviare un nuovo e distinto procedimento disciplinare nel rispetto dei termini previsti dalla legge. 5. La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso di cui all art. 55 quater, comma 2 del D.Lgs. 165/2001 si applica nel caso di valutazione di rendimento della prestazione individuale insufficiente o non positiva per due anni consecutivi, sulla base del sistema di valutazione in essere presso l Ente, laddove l insufficienza della valutazione sia espressamente motivata con la violazione degli obblighi concernenti la prestazione stessa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti dell'ente o dai codici di comportamento. La sanzione è applicata indipendentemente dall avvenuta instaurazione del contraddittorio o dalla contestazione della valutazione da parte del dipendente. La sanzione è applicata anche in caso di mancata contestazione disciplinare in occasione delle singole violazioni degli obblighi della Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 18 Generale e Organizzazione Pagina 18 di 41

19 prestazione lavorativa e indipendentemente dall esito dei singoli procedimenti disciplinari eventualmente avviati. 6. Laddove, in attuazione del sistema di valutazione della prestazione individuale del dipendente, venga espressa una valutazione insufficiente o non positiva espressamente motivata dall inefficienza o dall incompetenza professionale che abbia cagionato grave danno al normale funzionamento dell ufficio di appartenenza, si applica la sanzione prevista dall art. 55 sexies, comma 2 del D.Lgs. 165/2001. La sanzione è applicata indipendentemente dall avvenuta instaurazione del contraddittorio o dalla contestazione della valutazione da parte del dipendente. La sanzione è applicata anche in caso di mancata contestazione disciplinare in occasione dei singoli episodi e indipendentemente dall esito dei singoli procedimenti disciplinari eventualmente avviati. Art. 31 (Il procedimento disciplinare e l'ufficio di disciplina) 1. Il procedimento disciplinare è svolto secondo quanto disposto dalle vigenti norme e dai CCNL. I provvedimenti disciplinari, comprese le note con cui si dà riscontro dell avvenuto rimprovero verbale, e la relativa documentazione sono conservati nel fascicolo personale del dipendente secondo le norme sul trattamento dei dati, a tutti gli effetti di legge. 2. Quando l oggetto dell istruttoria disciplinare investe l esercizio di mansioni specialistiche, l organo che esercita l azione disciplinare, sentito il Segretario Generale o il Direttore Generale dell Ente, può designare un collaboratore, specialista della materia, in qualità di consulente. Nel caso di mancanza di adeguate professionalità all interno dell Ente, potrà incaricare consulenti esterni dipendenti di altre Amministrazioni. 3. L Ufficio di disciplina è competente per i procedimenti disciplinari allo stesso affidati dalle norme vigenti. Svolge altresì funzioni di assistenza nei procedimenti disciplinari di competenza dirigenziale e di prevenzione all insorgenza di controversie in materia di lavoro. L Ufficio può operare anche in forma associata ed in tal caso la disciplina di cui al presente titolo può essere derogata dalla convenzione istitutiva dell ufficio associato. 4. L Ufficio di disciplina dura in carica quattro anni ed è costituito da 3 componenti nominati dalla Giunta comunale: a) il Presidente, scelto tra il Segretario Generale o il Direttore Generale o altro dirigente dell Ente; b) due componenti scelti tra i dirigenti o dipendenti dell Ente di categoria D in possesso di adeguata professionalità; c) ciascun componente non può ricoprire l'incarico nel quadriennio successivo e la nomina è assoggettata, per quanto applicabili, alle disposizioni del Piano anti corruzione. 5. L Ufficio si avvale di un segretario scelto dal Presidente tra i dipendenti dell Ente. 6. L Ufficio di disciplina opera come organo collegiale perfetto e non sono ammesse supplenze nel corso del procedimento. In caso di impedimento iniziale di uno o più componenti dell Ufficio che possa compromettere la correttezza dell azione disciplinare, gli interessati ne danno immediata comunicazione alla Giunta comunale e, ove ciò precluda il rispetto dei termini di conclusione del procedimento, al Direttore generale o al Vice Direttore Generale e, invia ulteriormente subordinata agli altri componenti che provvedono alla nomina dei sostituti secondo i criteri di cui al comma 4. In caso di impedimento sopravvenuto, la cui durata non compromette il rispetto dei termini procedimentali, gli adempimenti programmati sono rinviati ad altra seduta. In caso contrario si procede alla sostituzione con la procedura di cui al secondo periodo del presente comma. In tutti i casi in cui debbano essere esercitati i poteri sostitutivi sopra descritti, ove non sussistano i tempi per una decisione della Giunta Comunale e il Direttore Generale o il Vice Direttore Generale siano a loro volta coinvolti da conflitto di interesse o incompatibilità ovvero assenti, il potere Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 19 Generale e Organizzazione Pagina 19 di 41

20 sostitutivo viene esercitato dai componenti dell ufficio non coinvolti da impedimento o conflitto di interesse. (comma così modificato con delibera di GC n. 5 del 13/01/2015). 7. L azione disciplinare di competenza dell Ufficio di disciplina è avviata in tutti i casi in cui lo stesso abbia avuto notizia dell infrazione, comunque pervenuta. La segnalazione da parte dei dirigenti di infrazioni di competenza dell Ufficio di disciplina deve pervenire in forma scritta anche ai fini della responsabilità disciplinare di cui all art. 55 sexies, comma 3 del D.Lgs. 165/ L Ufficio di disciplina, prima dell avvio del procedimento disciplinare, verifica la presenza di motivi di incompatibilità e di astensione ai sensi dell art. 51 c.p.c. in quanto applicabili e si applicano le disposizioni di cui al comma 6. L incompatibilità opera di diritto quando il componente dell Ufficio di disciplina è inquadrato o assegnato allo stesso Settore o Unità di progetto del dipendente interessato. 9. Il dipendente interessato può presentare motivata istanza di ricusazione di uno o più dei componenti dell Ufficio di disciplina entro 10 giorni dalla ricezione della contestazione, a pena di decadenza. Sull accoglimento dell istanza decide, nell ordine, il Direttore Generale ovvero, ove interessato dall incompatibilità il Vice Direttore Generale e in via ulteriormente subordinata i componenti dell ufficio di disciplina non coinvolti dall istanza di ricusazione. Con il provvedimento che accoglie l istanza di ricusazione il Direttore Generale, ovvero il Vice Direttore Generale, ovvero i componenti dell ufficio di disciplina non coinvolti dall istanza di ricusazione rimettono alla Giunta l individuazione dell eventuale sostituto secondo i criteri di cui al comma 4 ovvero, ove ciò precluda il rispetto dei termini di conclusione del procedimento, provvedono direttamente alla sostituzione. (comma così modificato con delibera di GC n. 5 del 13/01/2015) 10. Il rinvio del contraddittorio di cui all art. 55 bis, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 può essere concesso una sola volta per grave e oggettivo impedimento, purchè la richiesta pervenga prima dell inizio della seduta programmata. La malattia del dipendente non costituisce impedimento alla conclusione del procedimento che potrà avvenire sulla scorta delle difese scritte o delle comunicazioni effettuate per il tramite del procuratore o del dirigente sindacale che rappresenta il lavoratore. 11. Gli atti dell Ufficio di disciplina sono sottoscritti dal Presidente, mentre i verbali sono sottoscritti da tutti i componenti e dal segretario dell Ufficio. 12. L Ufficio di disciplina decide a maggioranza dei componenti. Le espressioni di voto non sono verbalizzate, salvo richiesta espressa. Art. 32 (L azione disciplinare nei confronti dei dirigenti) (art. modificato con delibera di GC n. 5 del 13/1/2015) 1. Per i procedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti è competente il medesimo ufficio di disciplina di cui all art Per le infrazioni disciplinari ascrivibili al dirigente ai sensi degli articoli 55-bis, comma 7, e 55- sexies, comma 3 l attività istruttoria viene svolta dall Ufficio di Disciplina ed il provvedimento finale è adottato dal Direttore Generale. 3. L Ufficio di disciplina, prima dell avvio del procedimento disciplinare, verifica la presenza di motivi di incompatibilità e di astensione ai sensi dell art. 51 c.p.c. in quanto applicabili. 4. si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 3l e 31. Comune di Vicenza - a cura del Settore Risorse Umane, Segreteria 20 Generale e Organizzazione Pagina 20 di 41

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

L.R. 28 luglio 2008, n. 23. (Capo IV La dirigenza)

L.R. 28 luglio 2008, n. 23. (Capo IV La dirigenza) Normativa comparata L.R. 28 luglio 2008, n. 23. (Capo IV La dirigenza) Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale. Pubblicata nel B.U.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI PREMESSA

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI PREMESSA REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI Allegato A PREMESSA Il presente regolamento definisce le procedure per l affidamento, la conferma e la revoca degli incarichi dirigenziali di

Dettagli

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

AREA DIRIGENZA MEDICA

AREA DIRIGENZA MEDICA AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA Servizio Sanitario Nazionale Regione Emilia-Romagna AREA DIRIGENZA MEDICA ACCORDO AZIENDALE Determinazione Fondo di Posizione Graduazione Economica delle Posizioni

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE, DEI REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA SELETTIVE.

DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE, DEI REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA SELETTIVE. DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE, DEI REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA SELETTIVE. Art. 1 - PRINCIPI GENERALI 1. Nel rispetto dell art. 36 del d.lgs. n. 29/93 e successive modificazioni le procedure

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Il ciclo della performance

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Il ciclo della performance 14 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE Il ciclo della performance APPROVATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 465 REG./.499 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 15/12/2010 TITOLO I Programmazione, controllo,

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance

Dettagli

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare: Riorganizzazione della struttura di supporto alle attività del CIV della V consiliatura e conseguenti modifiche al Regolamento di funzionamento del CIV Il regolamento di funzionamento del CIV prevede che

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE, DEI REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA SELETTIVE.

DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE, DEI REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA SELETTIVE. DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE, DEI REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA SELETTIVE. Art. 1 - PRINCIPI GENERALI 1. Nel rispetto dell art. 36 del d.lgs. n. 29/93 e successive modificazioni le procedure

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 22/2011 1 Art. 1 Nucleo di Valutazione - Definizione 1) Il nucleo di valutazione

Dettagli

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria Approvato con Delibera G.C. n. 20 del 30/01/2013 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ *** 2013 2015 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE Delibera del CdA del 25 luglio 2014 Pagina 1 di 6 INDICE ART. 1 PREMESSA... 3 ART. 2 PRINCIPI GENERALI... 3 ART. 3 SOGGETTI AZIENDALI COINVOLTI E LORO COMPITI...

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE CITTA' DI VARAZZE REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE approvato con deliberazione Giunta comunale n. 147 del 9 agosto 2012 1 SOMMARIO CAPO I MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

Regolamento del Personale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Decreto del Presidente del CNR del 4 maggio 2005 prot. n.

Regolamento del Personale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Decreto del Presidente del CNR del 4 maggio 2005 prot. n. Regolamento del Personale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Decreto del Presidente del CNR del 4 maggio 2005 prot. n. 0025035) SOMMARIO TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art.1 - Finalità e ambito di applicazione

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE NAPOLI 2015 Prefazione Con l art. 23 della L. 247/12, istitutiva del nuovo ordinamento forense, viene portato a termine

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA.

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. REGOLAMENTO DI SELEZIONE DI PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. (Approvato con Delibera del Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi dell'art. 18, secondo comma, D.L. 112/2008, convertito con

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato

Dettagli

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio Il Comune di (omissis) chiede se al Segretario Comunale, precedentemente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA. Regolamento di funzionamento degli Uffici amministrativi. Art. 1 Principi generali

ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA. Regolamento di funzionamento degli Uffici amministrativi. Art. 1 Principi generali ISTITUTO MUSICALE VINCENZO BELLINI CATANIA Regolamento di funzionamento degli Uffici amministrativi Art. 1 Principi generali 1. L Amministrazione dell Istituto è informata ai principi di imparzialità,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE COMUNE DI CASLINO D ERBA Provincia di Como REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (approvato con delibera della Giunta Comunale n. 21 del 08.03.2013) INDICE CAPO I - PRINCIPI

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

COMUNE DI ALTOPASCIO

COMUNE DI ALTOPASCIO COMUNE DI ALTOPASCIO PROVINCIA DI LUCCA Criteri per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa ed il conferimento di incarichi

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006.

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. Art. 1 Oggetto. I percorsi di stabilizzazione del personale

Dettagli

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO COMUNE DI MONTEBELLO JONICO CAPO X SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE ART.57 -FINALITA DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1. Le disposizioni contenute nel presente Titolo

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto IL COMITATO TECNICO ORGANIZZATIVO Visto il D.P.R. 11.7.1980, n. 382; Vista la legge 9.5.1989 n. 168, concernente l istituzione del Ministero

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010 Comune di Trapani Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance - Modifiche di raccordo ad alcuni articoli del Regolamento istituito dall' O.I.V.

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 12/2015 DEL 25 MARZO 2015

ALLEGATO ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 12/2015 DEL 25 MARZO 2015 ALLEGATO ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 12/2015 DEL 25 MARZO 2015 Articolo 5 Presidente 1) Il Presidente è responsabile delle attività dell ente e ne ha la rappresentanza legale, cura

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE ED ASSUNZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE ED ASSUNZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI Fondazione M I C Museo internazionale delle Ceramiche in Faenza Onlus REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE ED ASSUNZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il

Dettagli

INTESA SULLA COSTITUZIONE DELL UFFICIO SPECIALE PER I COMUNI DEL CRATERE

INTESA SULLA COSTITUZIONE DELL UFFICIO SPECIALE PER I COMUNI DEL CRATERE INTESA SULLA COSTITUZIONE DELL UFFICIO SPECIALE PER I COMUNI DEL CRATERE Il Ministro dell economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per la pubblica amministrazione

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l.

Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. 161/13 Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. Regolamento per l affidamento di incarichi professionali a soggetti esterni Sommario Articolo 1 Oggetto del Regolamento... 2 Articolo 2 Presupposti e limiti...

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo)

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo) OGGETTO: Approvazione Regolamento recante disciplina per il conferimento di incarichi di collaborazione, di studio di ricerca, di consulenze, ovvero ogni altra tipologia di collaborazione autonoma, a soggetti

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA. Disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA. Disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA Disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance APPROVATO CON DELIBERA 58 CG 2013 E MODIFICATO ED INTEGRATO CON DELIBERE 59 E 149CG/2013

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI Approvato con Delibera dell Amministratore Unico n 164 del

Dettagli

Art. 2 (Natura giuridica e forme di autonomia delle agenzie)

Art. 2 (Natura giuridica e forme di autonomia delle agenzie) L.R. 01 Febbraio 2008, n. 1 Norme generali relative alle agenzie regionali istituite ai sensi dell'articolo 54 dello Statuto. Disposizioni transitorie relative al riordino degli enti pubblici dipendenti

Dettagli

DOCCIA SERVICE SRL REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE ED IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI

DOCCIA SERVICE SRL REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE ED IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI DOCCIA SERVICE SRL REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE ED IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI Art. 1 Oggetto e norme di riferimento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure per

Dettagli

Art. 1 (Campo di applicazione)

Art. 1 (Campo di applicazione) Allegato C) alla deliberazione n. 29 del 31.10.2014 Regolamento per la definizione dei criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi delle posizioni organizzative

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, in base alla Legge

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

COMUNE DI VALLEDORIA REGOLAMENTO SULLA M O BILITA INTERNA DEL PERSONALE

COMUNE DI VALLEDORIA REGOLAMENTO SULLA M O BILITA INTERNA DEL PERSONALE COMUNE DI VALLEDORIA Provincia di Sassari REGOLAMENTO SULLA M O BILITA INTERNA DEL PERSONALE A p p r o v a t o c o n D e l i b e r a z i o n e d i G i u n t a C o m u n a l e n. 1 0 7 d e l 3 0. 1 2. 2

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA É UP O L I S LOMBAR D I A I STI T UT O SUP E R I O R E P E R L A RIC E R C A, L A STAT I S T I C A E L A F O R M AZ I O N E REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA Indice

Dettagli

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI SOMMARIO INTRODUZIONE. 1. PRINCIPI GENERALI 2. REGOLE GENERALI

Dettagli

CP_14 - PROCEDURE PER IL RECLUTAMENTO DI PERSONALE

CP_14 - PROCEDURE PER IL RECLUTAMENTO DI PERSONALE CP_14 - PROCEDURE PER IL RECLUTAMENTO DI PERSONALE 1. PREMESSA Il presente Regolamento disciplina le procedure di selezione del personale dipendente adottate da Turismo Torino e Provincia. Le assunzioni

Dettagli

DETERMINA DEL DIRETTORE GENERALE

DETERMINA DEL DIRETTORE GENERALE 1 DETERMINA DEL DIRETTORE GENERALE DELL AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE N. 122/DG DEL 25/11/2015 Oggetto: Nomina del Responsabile della conservazione dei documenti informatici

Dettagli

Procedure per l'acquisizione di personale, il conferimento di incarichi e gli appalti

Procedure per l'acquisizione di personale, il conferimento di incarichi e gli appalti In base all'art. 18 della Legge n. 133 /2008, le società a partecipazione pubblica totale o di controllo sono tenute all'adozione, con propri provvedimenti, di criteri e modalità per il reclutamento del

Dettagli