DISTANZA DI UN AMMASSO APERTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DISTANZA DI UN AMMASSO APERTO"

Transcript

1 PERCORSO DI APPROFONDIMENTO CICLO DISTANZA DI UN AMMASSO APERTO Calcolo della distanza dell ammasso h Persei, prendendo come riferimentoχpersei 21 dicembre 2010 Bernard Martino, Chinaglia Stefano, Larcher Fabrizio, Riz Luca 1

2 1 INTRODUZIONE 1.1 Ammassi aperti Gli ammassi aperti sono oggetti astronomici tra i più studiati ed interessanti. Sono gruppi di stelle relativamente giovani, pertanto luminosi e di facile osservazione. In particolare χ e h Persei sono molto ricchi di stelle e tra i più osservati. Gli ammassi aperti sono classificati in base ad una tripla serie di parametri: numeri romani: numeri arabi: lettere: I) ammassi molto concentrati e risaltanti chiaramente sul fondocielo II) ammassi poco concentrati ma comunque risaltanti III) ammassi non concentrati ma comunque risaltanti IV) ammassi non concentrati e poco distinguibili dalle stelle di fondocielo 1 3: da piccola a grande escursione di luminosità tra le stelle appartenenti all ammasso p: poor, meno di 50 stelle m: moderate, tra 50 e100 stelle r: rich, più di 100 stelle Figura 1: AmmassiχehPersei 2

3 Nello specifico, gli ammassi χ e h Persei sono classificati entrambi I3r. Lo studio degli ammassi aperti è importante al fine della comprensione dell evoluzione stellare, perché le stelle di un ammasso hanno una storia comune, e le differenze evolutive sono determinate dalla sola differenza di massa (infatti le stelle di grande massa consumano più velocemente la loro riserva di idrogeno e dunque tendono ad evolversi molto rapidamente). 1.2 Distanza di ammassi Un altro importante aspetto per il quale sono studiati è la calibrazione della scala delle distanze cosmiche, basata proprio sulle misurazioni, con metodi trigonometrici di misura della parallasse e di misura di effetto Doppler, degli ammassi aperti più vicini. Una volta stabilite le distanze degli ammassi più vicini, queste prime tecniche possono essere estese per calcolare la scala delle distanze di ammassi più lontani. Infatti le stelle di un ammasso sono pressochè tutte alla stessa distanza dalla Terra, quindi le differenze di magnitudine apparenti sono uguali a quelle vere. Si sono trovate sperimentalmente delle correlazioni: ad esempio tra la magnitudine totale e la differenza di intensità emessa in vari colori. Le stelle si dispongono lungo curve piuttosto definite in questo genere di diagrammi. Utilizzando la sliding fit tecnique che consiste nel sovrapporre la sequenza principale sul diagramma di Hertzsprung-Russell per un ammasso ad una distanza nota con quella di un altro ammasso più lontano, si può stimare la distanza di quest ultimo ammasso. La misura delle distanze di ammassi aperti (come dei globulari) con questo metodo, rispetto ai metodi trigonometrici e di moto proprio (che rimangono comunque fondamentali per i riferimenti anche di questo metodo), è assai più agevole, in quanto tali metodi richiederebbero precisioni difficilmente ottenibili da terra (dell ordine dei millesimi di secondo d arco). 3

4 2 CAMERA CCD Uno dei primi modi di ottenere delle misurazioni archiviabili è stata l introduzione della fotografia su lastra. Al giorno d oggi, una tecnica largamente più diffusa, rapida e vantaggiosa è quella dell aquisizione attraverso una camera CCD. Queste camere, similmente alle lastre, permettono di aquisire immagini ben definite per proporzioni ed intensità, da cui poi ricavare dei dati numerici attraverso il calcolatore. I fotodetectors sono stati introdotti nel Struttura Una fascia di condensatori di ossido metallico (photosites), caricati prima dell acquisizione su un substrato isolante di silicio. Le dimensioni dei fotositi variano tra 6 e 25 micron e sono disposti in quadrati di lato compreso tra 102 e 8192 fotositi, con un tempo di risposta tra da 0.1 a10 secondi circa. 2.2 Funzionamento Quando il CCD è colpito da fotoni, gli elettroni della banda di valenza sono eccitati nella banda di conduzione; si crea una corrente che scarica i condensatori colpiti, proporzionale al numero di fotoni incidenti. Al termine dell esposizione una sequenza di impulsi di clock trasferisce gli elettroni rimasti a un sensore; il segnale è amplificato e misurato. (Il tempo di esposizione utilizzato per la camera CCD è stato di 1 secondo). Il silicio ha una piccola differenza energetica tra la banda di valenza e quella di conduzione (ca. 1.1 ev) e riflette gli elettroni troppo energetici: la sua efficienza è tra il40% e il90% per lunghezze d onda tra500 nm e1100 nm circa. Poichè i fotositi sono ben isolati tra loro, la risposta di ciascuna cella resta lineare fintanto che la carica in ogni cella è la metà della carica iniziale. 2.3 Tipi di CCD Figura 2: Tipi di CCD Progressive scan: contengono una fascia di fotositi (figura 1, in giallo) ad alta conduzione. Terminata l esposizione, un segnale di clock trasferisce gli elettroni delle colonne nel rispettivo fotosito e il segnale è poi tramsesso; si ottiene così una corrente (funzione del tempo), digitalizzabile. Frame transfers: funzionano sullo stesso principio; in questo caso viene trasferita l intera regione esposta: durante l acquisizione metà del rilevatore (figura 2, in rosso) resta coperta; al termine della esposizione la carica nella metà superiore del CCD viene trasferita in quella inferiore e quindi alla fascia conduttrice. Interline transfer: hanno alternativamente una colonna esposta e una coperta (figura 3, in rosso); la carica sulle colonne esposte passa a quelle coperte e quindi alla fascia conduttrice. 4

5 La camera CCD dell Osservatorio Astronomico del Celado è una SBIG ST10 XME (sensore KAF3200 XME da 14.9 mm X 10 mm, 2184 pixel X 1472 pixel di 6.8 micrometri di lato, campo inquadrato 14 X 11 ). Uleriori informazioni sulla camera CCD utilizzata sono reperibili all indirizzo 5

6 3 ELABORAZIONE DATI 3.1 Raccolta dati All osservatorio di Celado sono state effettuate delle fotografie con camera CCD sui due ammassi aperti h Persei e χ Persei, utilizzando per ciascun ammasso i seguenti filtri: Ultravioletto (λ eff = 355 nm) Blu (λ eff = 435 nm) Figura 3: Filtri U, B, V Visibile (λ eff = 540 nm) Il telescopio con il quale abbiamo lavorato ha le seguenti specifiche tecniche: diametro = 800 mm, focale = 3200 mm, fuoco Newton, correttore di coma Baader, filtri UBV di Johnson secondo Bessell. Le coordinate della posizione del telescopio sono N 46:01:46.39;E 11:39: Le coordinate a cui è stato puntato il telescopio sono: ascensione retta (a.r.) 02h18m54.9 e declinazione (d.) per l ammasso h Persei e a.r. 02h22m28.5 e d per χ Persei. 3.2 Analisi dei dati del telescopio Abbiamo seguito la numerazione delle stelle della NASA Astrophysics Data System. Di seguito viene riportata un immagine: Figura 4: Numerazione (a) h Persei (b) χ Persei La camera CCD restituisce dei file immagine.fits che sono delle matrici contenenti un conteggio proporzionale al numero dei fotoni rilevati nel fotosito ij. Abbiamo usato il programma IRIS (version 5.59, per poter raccogliere le intensità delle stelle di entrambi gli ammassi per tutti e tre i filtri U, B e V. Per ogni stella abbiamo usato la Point Spread Function per ottenere FWHM (in intensità), e abbiamo raccolto i conteggi ridotti a un pixel già detratti del fondocielo calcolati su una circonferenza con raggio 2.5 volte la FWHM. Il fondocielo tiene conto della luce rilevata dallo strumento ma non appartenente 6

7 alle stelle in osservazione, che deve quindi essere sottratta. Il fondocielo è stato calcolato come la mediana dei conteggi sulla corona circolare tra la circonferenza attorno alla stella e una circonferenza di raggio circa doppio. Per motivi statistici il fondocielo non è la media dei conteggi sulla corona circolare teorica che risentirebbe pesantemente di eventuali altre stelle parassite, ma la mediana. Figura 5: Immagine catturata dal telescopio diχpersei - filtro B Per ogni filtro la mediana del fondocielo è risultata essere sostanzialmente costante con bassissima deviazione standard. La magnitudine strumentale m strum si ottiene come log 10 (N) mentre l errore sulla magnitudine è 1/N con N numero di conteggi. Il contributo all errore totale dato dall errore del fondocielo è risultato trascurabile. Si sono quindi ottenute sei magnitudini strumentali: una per ogni colore per entrambi gli ammassi. 3.3 Calibrazione dello strumento Abbiamo poi graficato m strum di χ contro i valori teorici presi dalla NASA Astrophysics Data System per ogni filtro, ottenendo tre coppie di parametri sperimentali fittando rette y = a + bx. Figura 6: Valori teorici e valori sperimentali dei filtri u fit Teorici Teorici u fit Sperimentali (a) Filtro U Sperimentali (b) Filtro U 7

8 Figura 7: Valori teorici e valori sperimentali dei filtri.2 14 v 14 b fit fit Teorici 11 Teorici Sperimentali Sperimentali (a) Filtro V (b) Filtro B Riportiamo una tabella con i paramentri ottenuti sperimentalmente. Tabella 1: Parametri strumento U V B a ± ± ± 0.21 b 1.10± ± ±0.02 Abbiamo dovuto scartare una coppia di stelle, in quanto erano visibilmente lontane dalla regressione lineare. In particolare abbiamo scartato la 40 e la 283, come si vede in figura. Tabella 2: Stelle χ Persei N. stella Scartate N. stella Scartate N. stella Scartate N. stella Scartate x x Utilizzando questi parametri abbiamo poi ricavato delle magnitudini apparenti per l ammasso h operando un antiregressione con i parametri ottenuti. Quindi, per ogni filtro: m apparente = a+b m strum Alleghiamo una tabella delle stelle che abbiamo utilizzato per h Persei e quelle che abbiamo dovuto scartare perché troppo poco intense sul filtro U o di difficile lettura in quanto troppo vicine tra loro. 8

9 Tabella 3: Stelle h Persei N. stella Scartate N. stella Scartate N. stella Scartate N. stella Scartate x x x x x x x x x x 287 x Determinazione di E(B-V) Abbiamo costruito un grafico U-B / B-V con le magnitudini apparenti da noi ricavate per h Persei nei tre colori U,B,V. Abbiamo notato che tutte le nostre stelle si trovano nella regione alta e molto lineare della curva empirica tratta da Compendium of practical Astronomy, volume 3 pag 142, fig Figura 8: Diagramma a due colori teorico Abbiamo quindi realizzato una regressione lineare per trovare la retta a pendenza fissata che meglio approssimi i nostri dati. La traslazione della curva lungo l ordinata è dovuto all arrossamento per effetto del pulviscolo interstellare ed è chiamato eccesso di colore E(B-V). Abbiamo sovrapposto i dati utilizzando la sliding fit tecnique. 9

10 Figura 9: Diagramma a due colori h sper teo -0.4 U-B B-V 3.5 Diagramma Hertzsprung-Russell L effetto del pulviscolo interstellare può essere modellizzato come un assorbimento A(λ) che ha effetto sulla magnitudine e il già ricavato eccesso di colore E(B-V) dovuto al fatto che l assorbimento da parte della materia interstellare è maggiore a frequenze basse e tende a zero al crescere della lunghezza d onda (è cioè meno opaca per il rosso che per il blu). Come si può vedere dalla figura 10 l andamento è molto lineare nella zona attorno al visibile e in generale in tutta la zona interessata dai filtri U, B e V. Ci è quindi possibile definire il rapporto A(λ) R=. Nel nostro caso siamo inte- E(λ 1 λ 2 ) ressati ad A nel visibile e E(B-V). Il valore di R ottenuto da osservazioni sperimentali trovato in letteratura è R= 3. Grazie alla magnitudine Figura 10 apparente nel visibile m V e al coefficiente di assorbimento R E(B-V) abbiamo calcolato la magnitudine non arrossata m V0 = 3 E(B-V), cioè la magnitudine con cui ci apparirebbe la stella, lo spazio interstellare fosse idealmente trasparente. Con la magnitudine non arrossata nel visibile m V0 è possibile costruire un diagramma H-R graficando m V0 contro (B-V) 0 (cioè B-V - E(B-V)) ed eseguire una sliding fit tecnique utilizzando il diagramma sperimentale M V contro (B-V) 0, tratto da COELVM, G. Chincarini, N.11-12, Vol XXX Anno XXXII, Bologna, novembre-dicembre 1962 pag

11 Figura 11: Diagramma Hertzsprung-Russell teorico Figura 12: Diagramma Hertzsprung-Russell -5 h teo sper 0 V B-V Abbiamo trovato che M V m V Distanza dell ammasso h Persei Si è calcolata infine la distanza dell ammasso h Persei, utilizzando la relazione: M V = m V0 +5 5log 10 r r = 10 5+m V M 0 V 5 Si è trovato r 1905pc. Il valore ottenuto è un ottima stima del valore teorico (2207pc), dal quale si discosta di circa il 14%. La ragione sull errore sulla differenza di magnitudine potrebbe 11

12 essere una sottostima dell arrossamento. Si potrebbe migliorare estendendo lo studio alla parte bassa della sequenza mediante una posa molto più lunga (una posa di 100 secondi permetterebbe di allungare di cinque magnitudini la sequenza) di quella usata. Riferimenti bibliografici [1] G.D. Roth, Compendium of pratical astronomy, Springer, 1994; [2] NASA Astrophysics Data System [3] V. Castellani, Fondamenti di astrofisica stellare, [4] G. Chincarini, COELVM, N.11-12, Vol XXX Anno XXXII, Bologna, novembre-dicembre 1962 pag 166; [5] Hawley J.F., Lectures on Astronomy, 1999; [6] HR TRACE, 12

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto INAF Osservatorio Astrofisico di Catania gcutispoto@oact.inaf.it Versione: 4 febbraio 018 Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI Olimpiadi Italiane di Astronomia Preparazione alla fase interregionale delle Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI By Giuseppe Cutispoto Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una

Dettagli

1. La luce delle stelle

1. La luce delle stelle 1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

L ammasso aperto NGC659

L ammasso aperto NGC659 Il Cielo come Laboratorio L ammasso aperto NGC659 Giulio Cabrelle, Fabio Denti, Nicola di Pietro, Alessia Fasolo, Ruggero Milazzo, Gregorio Trevisan, Elia Vettore Liceo Scientifico E. Curiel Padova 24-27

Dettagli

Transito di TrEs-4, 17 Agosto 2007

Transito di TrEs-4, 17 Agosto 2007 Daniele Gasparri Perugia, 22 Agosto 2007 danielegasparri@yahoo.it www.danielegasparri.com Transito di TrEs-4, 17 Agosto 2007 Le condizioni del cielo erano molto buone, con magnitudine limite allo zenith

Dettagli

STUDIO DI AMMASSI STELLARI

STUDIO DI AMMASSI STELLARI Il cielo come laboratorio 2017 STUDIO DI AMMASSI STELLARI di Lorenzo Beltrame - Guglielmo Bordin - Lorenzo Borsoi - Lilian Mendicino - Ilaria Schiocchet Andrea Tarzariol - Renato Tommasi 1 AMMASSI STELLARI

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013

SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013 SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI (davide@astrotrezzi.it) 08/04/2013 In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d onda delle linee telluriche (più

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748

Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Marco Berton, Liceo Scientifico U. Morin - Mestre Alessio Dalla Valle, Liceo Scientifico G. Bruno Mestre Luca Marafatto, Liceo Classico M. Foscarini

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA

Dettagli

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona Metodo dei Minimi Quadrati Dott. Claudio Verona E in generale interessante studiare l andamento di una variabile in funzione di un altra e capire se c è una funzione matematica che le lega. Viceversa è

Dettagli

IL CIELO COME LABORATORIO

IL CIELO COME LABORATORIO IL CIELO COME LABORATORIO STAGE 8-10 FEBBRAIO 2012 POLO DI PADOVA FOTOMETRIA DELL AMMASSO GLOBULARE NGC 5272 A cura di: Tobia Zorzetto (Liceo Tito Lucrezio Caro - Cittadella) Federica Niola (Liceo Tito

Dettagli

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce Stelle - corpo celeste di forma più o meno sferica - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce - il Sole è una stella - Quasi tutto ciò che sappiamo

Dettagli

Quesito N Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e

Quesito N Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e K e un raggio di raggi solari La parallasse di questa stella sia di (secondi d arco) Di questa stella

Dettagli

STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER

STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER La stima della magnitudine di una variabile con il metodo di Argelander si basa, come per gli altri metodi (metodo frazionario, metodo di Pogson) sul confronto della

Dettagli

Osservatorio di Bassano Bresciano Supernova SB211BY

Osservatorio di Bassano Bresciano Supernova SB211BY Sommario Premesse... 1 Dati... 1 Le misure... 1 Conclusioni... 11 Premesse La supernova SN2011BY è stata osservata all osservatorio di Bassano Bresciano al fine di verificare se la curva di luce nella

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 07-8 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 6 Diagramma HR Classi di luminosità Subgiganti Classe I Classe II Classe III Sole: G V Parallasse spettroscopica L Nota la luminosità assoluta

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 2017-18 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 8 Masse stellari Relazione massa-luminosità per stelle di MS (relazione empirica): 288 stelle binarie L L M M α α 3.5 α 2 α 4 α 3 M < 0.3M

Dettagli

INTERPOLAZIONE. Introduzione

INTERPOLAZIONE. Introduzione Introduzione INTERPOLAZIONE Quando ci si propone di indagare sperimentalmente la legge di un fenomeno, nel quale intervengono due grandezze x, y simultaneamente variabili, e una dipendente dall altra,

Dettagli

AC5 Distanze nella Via Lattea

AC5 Distanze nella Via Lattea AC5 Distanze nella Via Lattea Misure di parallasse. Il satellite Hypparcos La misura della temperatura superficiale delle stelle ( corpo nero, larghezza delle righe, luminosità ) Spettri stellari e loro

Dettagli

Ciò significa che uno strumento molto sensibile riesce a percepire piccole variazioni della grandezza presa in esame.

Ciò significa che uno strumento molto sensibile riesce a percepire piccole variazioni della grandezza presa in esame. P a g i n a 1 Taratura di una bilancia dinamometrica Esperienza n, svolta giorno 7/11/017 Gruppo 7: Alessandro Catalano, Gabriele Lo Cascio, Dario Panfalone, Filippo Modica, Santi Macaluso, Gabriel Ingrassia.

Dettagli

Studio di stabilità per una curva di luce ottenuta con CCD SBIG ST10XME e software di elaborazione MaximDL. (A cura di Fabio Zara)

Studio di stabilità per una curva di luce ottenuta con CCD SBIG ST10XME e software di elaborazione MaximDL. (A cura di Fabio Zara) Studio di stabilità per una curva di luce ottenuta con CCD SBIG ST10XME e software di elaborazione MaximDL (A cura di Fabio Zara) Introduzione La fotometria stellare in genere riguarda lo studio di una

Dettagli

CLASSIFICAZIONE SPETTRALE DI STELLE DELL AMMASSO APERTO NGC 2420

CLASSIFICAZIONE SPETTRALE DI STELLE DELL AMMASSO APERTO NGC 2420 CLASSIFICAZIONE SPETTRALE DI STELLE DELL AMMASSO APERTO NGC 2420 Spectral classification of stars in the open cluster NGC 2420 Giacomo Coran Nicolò Forcellini Giulio Pegorer Liceo Scientifico L. da Vinci

Dettagli

P L. (W) P(mW) 0,88 0,09 1,10 0,11 1,19 0,12 1,55 0,16 1,92 0,20 3,2 0,28 4,7 0,38

P L. (W) P(mW) 0,88 0,09 1,10 0,11 1,19 0,12 1,55 0,16 1,92 0,20 3,2 0,28 4,7 0,38 I fotoni che colpiscono un materiale fotoconduttore, ne eccitano gli elettroni, che si portano perciò in una banda di energia più elevata. In questa maniera si determina una diminuzione della resistenza

Dettagli

Laboratorio di Astrofisica Corso per la Laurea Magistrale in Astrofisica e Cosmologia

Laboratorio di Astrofisica Corso per la Laurea Magistrale in Astrofisica e Cosmologia Università di Bologna DIFA Silvia Galleti Schede utilizzate per le lezioni di Laboratorio di Astrofisica Corso per la Laurea Magistrale in Astrofisica e Cosmologia Note: Le immagini e le tabelle non sono

Dettagli

Circolare n. 15/2007

Circolare n. 15/2007 C.F.F.L.M.P. Planetary Research Team Associazione Astronomica Nazionale di Liberi Pensatori Sede: c/o Osservatorio Astronomico Comunale di S. Giovanni Persiceto - BO - Italy Circolare n. 15/2007 a cura

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P

Dettagli

Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid

Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid Cognome Nome Data Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid Attività A_ Filtri rifrangenti. Si dispongono: un sensore e una torcetta tipo penlight ad una fissata distanza in

Dettagli

L Effetto Fotoelettrico

L Effetto Fotoelettrico L Effetto Fotoelettrico Alessio Bianchi 7 giugno 2017 Sommario Osservazione dell effetto fotoelettrico e determinazione sperimentale della costante di Planck (h). Verifica dell equipotenzialità di stopping

Dettagli

Astronomia Lezione 23/1/2012

Astronomia Lezione 23/1/2012 Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics

Dettagli

Esperienza di laboratorio: Misura di alcuni parametri di una Camera CCD

Esperienza di laboratorio: Misura di alcuni parametri di una Camera CCD Esperienza di laboratorio: Misura di alcuni parametri di una Camera CCD Lo scopo dell esperienza è la misura di alcuni parametri della camera CCD a disposizione. I parametri da misurare sono: Corrente

Dettagli

Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid

Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid Cognome Nome Data Scheda_PolTras Trasmittività di filtri rifrangenti e filtri polaroid Attività A_ Filtri rifrangenti. Si dispongono: un sensore e una torcetta tipo penlight ad una fissata distanza in

Dettagli

Ogni misura è composta di almeno tre dati: un numero, un'unità di misura, un'incertezza.

Ogni misura è composta di almeno tre dati: un numero, un'unità di misura, un'incertezza. Ogni misura è composta di almeno tre dati: un numero, un'unità di misura, un'incertezza. Misure ripetute forniscono dati numerici distribuiti attorno ad un valore centrale indicabile con un indice (indice

Dettagli

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo;

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo; Prova scritta di Elettromagnetismo e Ottica (CCS Fisica), 21 gennaio 2013 Nel piano x = 0 giace una lastra conduttrice collegata a terra. Nei punti di coordinate (a, a, 0) e (a, a, 0) si trovano due cariche,

Dettagli

Misura delle magnitudini apparenti della galassia M 87 in banda B, V ed R e determinazione della sua massa luminosa.

Misura delle magnitudini apparenti della galassia M 87 in banda B, V ed R e determinazione della sua massa luminosa. ESPERIENZA 3 Misura delle magnitudini apparenti della galassia M 87 in banda B, V ed R e determinazione della sua massa luminosa. Obbiettivi: Misurare, tramite acqusizione di immagini a lunga posa, le

Dettagli

La classificazione delle stelle

La classificazione delle stelle La classificazione delle stelle Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA I

LABORATORIO DI FISICA I UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 13 Dicembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Nigrelli Giulia Valenti Giuseppe

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

I Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung

I Diagrammi HR. Russell. Hertzsprung Diagramma H-R I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l americano Henry Norris Russell, indipendentemente l uno dall altro, confrontarono

Dettagli

Astronomia Lezione 7/11/2011

Astronomia Lezione 7/11/2011 Astronomia Lezione 7/11/011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Attenzione! on abbiamo lezione il 10/11/011 Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo:

Dettagli

1 RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 DEL DICEMBRE 2017 GRUPPO N.3

1 RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 DEL DICEMBRE 2017 GRUPPO N.3 1 RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 DEL 14-18 DICEMBRE 2017 GRUPPO N.3 COMPONENTI DEL GRUPPO: 1. Castronovo Pietro 2. Giuffrè Jasmine 3. Nicoletti Gabriele 4. Palladino Pietro 5. Pellicane Francesco

Dettagli

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico NapoliAstronomia2010 XLIII Congresso UAI INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte 23-26 settembre Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico L obiettivo e

Dettagli

Obiettivo:determinazione della densità elettronica nella galassia NGC 3659.

Obiettivo:determinazione della densità elettronica nella galassia NGC 3659. Relazione sullo stage ad Asiago 18-20 febbraio 2005 Licei Scientifici Statali U. Morin e G. Bruno Mestre (VE) Studenti: Ferrara Roberto, Pagan Andrea, Tanese Dimitri Docenti: Del Negro Antonio, Tegon Antonio

Dettagli

Corso in Statistica Medica

Corso in Statistica Medica Corso in Statistica Medica Introduzione alle tecniche statistiche di elaborazione dati Regressione e correlazione Dott. Angelo Menna Università degli Studi di Chieti G. d Annunziod Annunzio Anno Accademico

Dettagli

ANALISI ATTIVITA SOLARE DAL 2008 AL 2013

ANALISI ATTIVITA SOLARE DAL 2008 AL 2013 ANALISI ATTIVITA SOLARE DAL 2008 AL 2013 Di seguito trovate un analisi dei dati raccolti dal 2008 ad oggi (Dicembre 2013), in tutti questi anni ho visto crescere l attività solare e ho raccolto molta esperienza

Dettagli

Esperimento di Ottica

Esperimento di Ottica Esperimento di Ottica studio dei fenomeni di interferenza e diffrazione Capitolo 24 del Giancoli (Fisica con Fisica Moderna) Onde cresta valle x = lunghezza d onda A = ampiezza Onde elettromagnetiche la

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 6 01/02/2018 1. (12 Punti) Quesito. In un esperimento è stata misurata la grandezza Y in funzione

Dettagli

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia

Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia Valutazione di rotazione e massa di NGC7331 tramite l'effetto Doppler con aggiunta di deduzioni riguardanti la materia oscura nella galassia A cura di: Casarin Luca, Izzo Elena e Salvalaggio Jacopo 1 NGC7331

Dettagli

Anche nell acquisizione dati con CCD si punta ad ottenere il migliore S/N possibile.

Anche nell acquisizione dati con CCD si punta ad ottenere il migliore S/N possibile. IL RAPPORTO EGNALE/RUMORE NEI DATI CCD In tutte le misure fisiche la precisione associata alla misura è altrettanto importante che la misura stessa. La precisione è misurata dall indeterminazione (errore)

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 8 1. (12 Punti) Quesito. La misurazione della massa di una certa quantità di una sostanza liquida

Dettagli

Studio fotometrico delle Galassie Early type dell ammasso della Vergine (Virgo Cluster)

Studio fotometrico delle Galassie Early type dell ammasso della Vergine (Virgo Cluster) Studio fotometrico delle Galassie Early type dell ammasso della Vergine (Virgo Cluster) Progetto Educativo Il Cielo come laboratorio a.s. 2003-2004 Scuola Polo Liceo Scientifico E.Curiel Lavoro realizzato

Dettagli

Interferenza da doppia fenditura

Interferenza da doppia fenditura Corso di Fisica per Scienze Biologiche A.A. 2016-17 Esperienza di laboratorio: OTTICA - ESPERIMENTO DI YOUNG Interferenza da doppia fenditura Nomi degli studenti:......... Data:... Introduzione L'obiettivo

Dettagli

7. STATISTICA DESCRITTIVA

7. STATISTICA DESCRITTIVA 7. STATISTICA DESCRITTIVA Quando si effettua un indagine statistica si ha a che fare con un numeroso insieme di oggetti, detto popolazione del quale si intende esaminare una o più caratteristiche (matricole

Dettagli

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati.

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. Un indicatore che sintetizza in un unico numero tutti i dati, nascondendo quindi la molteplicità dei dati. Per esempio,

Dettagli

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Padova, gennaio 00 Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Indicare il numero identificativo e le caratteristiche geometriche della lente utilizzata: Lente num. =... Spessore =... Spigolo =... Indice

Dettagli

Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014. Programma svolto

Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014. Programma svolto Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014 Programma svolto Lezione 1 Astronomia ad occhio nudo Com'è fatto l'occhio. Elementi di base della visione ad occhio nudo. La risoluzione angolare dell'occhio,

Dettagli

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km) LE STELLE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole (149 600 000 km) Anno luce = distanza percorsa in un anno dalla luce, che viaggia ad una velocità di 300 000 km/sec. (9

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11. Taratura di una bilancia dinamometrica

LABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11. Taratura di una bilancia dinamometrica LABORATORIO DI FISICA I A.A. 2017-2018 ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11 Taratura di una bilancia dinamometrica Fabio Tortora Sebastiano Mirabile Eugenio Sapia Alberto Ferrara 1. Obiettivo dell'esperienza

Dettagli

UTILITA E FILES DI SUPPORTO IN HR TRACE

UTILITA E FILES DI SUPPORTO IN HR TRACE UTILITA E FILES DI SUPPORTO IN HR TRACE Pag.1 82 I FILES DI SUPPORTO I files di supporto ad Hr Trace sono sostanzialmente di due tipi di tutoraggio e di aiuto. I files di tutoraggio Tutti i files di tutoraggio

Dettagli

Elaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica

Elaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica Problemi di Fisica Elaborazione dei dati sperimentali Nella seguente tabella riportiamo alcune regole per esprimere ualunue numero mediante una potenza di 0: 00000000 = 0 9 456789 = 45,6789 0 4 3, = 0,3

Dettagli

Complementi di Matematica e Calcolo Numerico A.A

Complementi di Matematica e Calcolo Numerico A.A Complementi di Matematica e Calcolo Numerico A.A. 2016-2017 Laboratorio 6 - Minimi quadrati e spline APPROSSIMAZIONE DI FUNZIONI O DI DATI Consideriamo il problema di valutare una funzione nota soltanto

Dettagli

Corso di Laboratorio di astrofisica (Laurea specialistica in Astronomia e Astrofisica)

Corso di Laboratorio di astrofisica (Laurea specialistica in Astronomia e Astrofisica) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Dipartimento di Fisica Corso di Laboratorio di astrofisica (Laurea specialistica in Astronomia e Astrofisica)

Dettagli

M.PAOLILLO (E IL GRUPPO DI ASTROFISICA) MISURE ASTRONOMICHE CON IL TELESCOPIO DE RITIS

M.PAOLILLO (E IL GRUPPO DI ASTROFISICA) MISURE ASTRONOMICHE CON IL TELESCOPIO DE RITIS M.PAOLILLO (E IL GRUPPO DI ASTROFISICA) MISURE ASTRONOMICHE CON IL TELESCOPIO DE RITIS PRINCIPI DI OTTICA: RIFRATTORE RITCHEY- CHRÉTIEN Il Planewave CDK 20 della Baader Planetarium è un telescopio rifrattore

Dettagli

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi

Dettagli

Astronomia INTRODUZIONE

Astronomia INTRODUZIONE Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica

Dettagli

Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI

Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI RAPPORTO N 9 Attività 2 Definizione di curve di maturazione di mirtillo, uva e mela e valutazione non distruttiva

Dettagli

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle

Dettagli

Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice.

Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice. Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice. Esperienza n.3 13 Dicembre 2018 Gruppo 9: Gucciardo Gloria; Mazzola Luca Rosario; Nolfo Gloria;

Dettagli

Spettroscopia: Calibrazioni, caratteristiche del proprio spettrometro, scelta delle condizioni operative. Preparazione ad una notte osservativa.

Spettroscopia: Calibrazioni, caratteristiche del proprio spettrometro, scelta delle condizioni operative. Preparazione ad una notte osservativa. Spettroscopia: Calibrazioni, caratteristiche del proprio spettrometro, scelta delle condizioni operative. Preparazione ad una notte osservativa. Paolo Valisa - Oss. Astro Schiaparelli - Varese 30 Caratteristiche

Dettagli

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Seconda lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo Seconda lezione Antonio Maggio INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Argomenti e concetti già introdotti Astrometria: posizione

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 19/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

TEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE

TEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE TEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE Errore di misura è la differenza fra l indicazione fornita dallo strumento e la dimensione vera della grandezza. Supponendo che la grandezza vera

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Scopo dell'esperienza ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:

Dettagli

ASTROFISICA (3 moduli da 3 ore)

ASTROFISICA (3 moduli da 3 ore) ASTROFISICA (3 moduli da 3 ore) Argomenti trattati: Struttura stellare Equazioni di equilibrio Evoluzione stellare Testo di riferimento: Appunti modellati sul libro di Vittorio Castellani ASTROFISICA STELLARE

Dettagli

La misura delle distanze stellari

La misura delle distanze stellari La misura delle distanze stellari Gisella Clementini INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Eratostene di Cirene, 240 a.c. - raggio Terrestre Ipparco di Nicea, 150 a.c. - distanza Terra-Luna Giovanni

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior

Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Olimpiadi Italiane di Astronomia Corso di preparazione per la Gara Interregionale Categoria Senior Problema 1. Utilizzando i logaritmi in base 10 determinare: log 10 =? log 1000 =? log 1 =? log (a b) =?

Dettagli

Telecamere per la vision artificiale. Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo

Telecamere per la vision artificiale. Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo Telecamere per la vision artificiale Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo Immagini monocromatiche Ogni cella corrisponde ad un bit. Y Row 1 1 1 1 q X 0: nero 1: bianco

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 017 Finale Nazionale - 5 Aprile Prova Pratica - Categoria Senior Il Sistema planetario Trappist-1 La mappa stellare nella pagina successiva indica la zona del cielo dove

Dettagli

Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice

Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Crisafulli Paride Curseri Federica Raia Salvatore Torregrossa M. Roberto Valerio Alessia Zarcone

Dettagli

Determinazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo

Determinazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOTECNOLOGIE Determinazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo Relatore:

Dettagli

Sulla Storia dell Astronomia: il Novecento. Gli strumenti, le scoperte, le teorie. GLOSSARIO

Sulla Storia dell Astronomia: il Novecento. Gli strumenti, le scoperte, le teorie. GLOSSARIO Sulla Storia dell Astronomia: il Novecento. Gli strumenti, le scoperte, le teorie. GLOSSARIO Asiago 22-26 Febbraio 2016 Prof.ssa Maria Margherita Carcò qual è la più luminosa? Fotometria stellare I primi

Dettagli

La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter

La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter INTRODUZIONE Lo spettro della luce visibile e costituito da radiazioni aventi lunghezze d onda comprese tra 400 a 700

Dettagli

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati.

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. Un indicatore che sintetizza in un unico numero tutti i dati, nascondendo quindi la molteplicità dei dati. Per esempio,

Dettagli

Prova Scritta del 9/07/2013

Prova Scritta del 9/07/2013 Prova Scritta del 9/07/2013 Esame di Struttura della Materia e di Fondamenti di Fisica Atomica e Molecolare Prof. A. Sgarlata Prof. M. Fanfoni Esercizio n.1 Consideriamo un atomo di Li il cui elettrone

Dettagli

RELAZIONE FINALE SPERIMESTATE IDENTIFICAZIONE SORGENTI CELESTI

RELAZIONE FINALE SPERIMESTATE IDENTIFICAZIONE SORGENTI CELESTI RELAZIONE FINALE SPERIMESTATE IDENTIFICAZIONE SORGENTI CELESTI Mattia Bazzani e Cheker Maamouri ABSTRACT Questo laboratorio ha come obiettivo l'identificazione di sorgenti celesti ignote rivelate alle

Dettagli

Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton

Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton Relatore interno: Prof. P. Pizzochero Relatore esterno: Dott. S. Mereghetti Sommario 1 2 3

Dettagli

Breve ripasso di statistica

Breve ripasso di statistica Breve ripasso di statistica D.C. Harris, Elementi di chimica analitica, Zanichelli, 1999 Capitolo 4 1 Il protocollo analitico Campionamento: 1. estrazione del campione dal lotto 2. conservazione e trasporto

Dettagli

catastrofe ultravioletta

catastrofe ultravioletta Fisica moderna Radiazione termica La radiazione termica è l insieme di onde elettromagnetiche che ogni corpo emette per effetto della sua temperatura Un corpo nero è un corpo che assorbe completamente

Dettagli

Effetto fotoelettrico

Effetto fotoelettrico Effetto fotoelettrico Grafici della corrente i in funzione della differenza di potenziale V Si irraggia un metallo e si misura la corrente estratta in funzione del potenziale tra catodo ed anodo. Curva

Dettagli

Astronomia Lezione 17/10/2011

Astronomia Lezione 17/10/2011 Astronomia Lezione 17/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley

Dettagli

Le stelle vanno a scuola. Le Magnitudini. M.Ciani, L.Donato, C.Zamberlan

Le stelle vanno a scuola. Le Magnitudini. M.Ciani, L.Donato, C.Zamberlan Le stelle vanno a scuola Le Magnitudini M.Ciani, L.Donato, C.Zamberlan 1 Introduzione storica La prima classificazione delle stelle in base alla loro luminosità risale al secondo secolo avanti Cristo ed

Dettagli

Soluzione i) possiamo cotruire una analoga tabella in funzione della frequenza ricordando che. Hz)

Soluzione i) possiamo cotruire una analoga tabella in funzione della frequenza ricordando che. Hz) Corso di Introduzione alla Fisica Quantistica (f) Soluzioni Prova scritta 19 Giugno 2006 1.) In tabella è riportato il valore del potenziale di arresto (V A ) per diverse lunghezze d onda incidenti su

Dettagli

La distribuzione normale

La distribuzione normale La distribuzione La distribuzione normale La curva normale (o curva di gauss) è una distribuzione teorica di probabilità che si applica a variabili continue Molti fenomeni di cui si occupano le scienze

Dettagli

SCANNER SPETTRALE: VERIFICA DELL ATTENDIBILITÀ DELLE MISURE

SCANNER SPETTRALE: VERIFICA DELL ATTENDIBILITÀ DELLE MISURE SCANNER SPETTRALE: VERIFICA DELL ATTENDIBILITÀ DELLE MISURE In questa ricerca sono state valutate le differenze fra le misure di riflettenza ottenute con scanner spettrale in sviluppo e quelle di uno spettrofotometro

Dettagli

Vi propongo esempi di due serate osservative con relativa analisi dei dati ricavati.

Vi propongo esempi di due serate osservative con relativa analisi dei dati ricavati. ESPERIENZE COL CCD Negli ultimi anni, grazie alla tecnologia, l'astronomia ha fatto passi da gigante (basti pensare alle immagini dell'hubble Space Telescope, ai dati raccolti dalle sonde interplanetarie,

Dettagli