Gli Us Open hanno riproposto, con un risalto senza precedenti, l incredibile dicotomia del tennis

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5 il fondo» L Italia è donna (ma non soltanto nel tennis) Gli Us Open hanno riproposto, con un risalto senza precedenti, l incredibile dicotomia del tennis italiano. Scrivo quest articolo nel pomeriggio del 5 settembre e dunque non so come andrà a finire il torneo di Flavia Pennetta e compagne, però è sin d ora lampante la schiacciante superiorità dei risultati di cui sono ancora una volta state capaci le nostre ragazze rispetto a quelli ottenuti dai ragazzi. In campo maschile, infatti, i cinque azzurri presenti nel main draw sono stati eliminati al primo turno raccogliendo, tutti assieme, appena uno dei 16 set giocati. Ho vanamente sperato di leggere, sui giornali e sui blog, una riflessione seria su questo abnorme fenomeno. Fra gli osservatori la tendenza generale è infatti, per antico vezzo direi quasi un riflesso condizionato quella di dare la colpa alla FIT, come se i giocatori di sesso maschile fossero italiani allenati personalmente da Binaghi e le loro colleghe di sesso femminile fossero invece straniere in terra straniera (destinate a tornare italiane, è ovvio, non appena perdono ). Tant è vero che quando Flavia Penetta è entrata fra le Top 10 della classifica WTA, colmando una lacuna nazionale di 31 anni, i soliti psicolabili, quelli che stanno male quando l Italia sta bene, si sono affrettati a chiarire che ormai va considerata spagnola. Naturalmente qualcun altro s è spinto addirittura a sminuire la portata dei successi di Flavia e delle altre. Sapete com è, no? Prima attaccano l Italia perché non fa risultati nei Grandi Slam e da 30 e passa anni non ha un Top 10; poi, quando ci sono i risultati e il Top 10 arriva, questi traguardi diventano secondari e/o facilitati da altrui manchevolezze. Schemi cui siamo abituati e le cui motivazioni recondite lasciamo agli psicanalisti (quelle non recondite le capisce anche un bambino ). Tanto non stiamo discutendo di questo ma della dicotomia maschi-femmine. Tornando perciò al nostro argomento, la prima osservazione che mi viene in mente e che è sotto gli occhi di tutti riguarda il fatto che il tennis è in ottima compagnia. In campo sportivo la supremazia delle italiane sugli italiani è ormai comune a quasi tutte le discipline, cominciando da quelle olimpiche per eccellenza, cioè l atletica leggera e il nuoto. Fatta eccezione per la Nazionale di calcio e per Valentino Rossi, tutte le eccellenze mondiali azzurre sono di sesso femminile. Persino negli sport di squadra le nazionali rosa sono spesso meglio di quelle maschili, a cominciare da volley e pallanuoto dove, pure, in passato l Italia ricopriva il ruolo di autentica corazzata iridata. La prima domanda da porsi, dunque, deve secondo me essere: perché le italiane sono diventate competitive a livello mondiale mentre gli italiani hanno smesso di esserlo? Trovare una risposta seria, credo, esula dalle modeste capacità di analisi di noi che ci siamo sempre occupati soltanto di sport. Qui c entrano sicuramente fattori sociali e psicologici di enorme vastità. Anche a prima vista, comunque, è evidente che ad aver subito un mutamento epocale è la società nazionale nel suo complesso, un mutamento che ha reso le donne mediamente più competitive degli uomini in quasi tutti i settori di attività, dalla scuola al lavoro e, appunto, allo sport. In questo quadro generale, il tennis ha probabilmente esaltato l inversione del rapporto di forze fra uomini e donne a causa delle mutate caratteristiche della tecnica di gioco. Io sono convinto che la causa più profonda di tutto sia la progressiva sostituzione degli aspetti ludici del gioco con quelli legati alla forza atletica e soprattutto mentale. Finché giocare a tennis era divertente e bastava la classe, i Pietrangeli e i Panatta riuscivano a vincere. Oggi che a tennis ci giocano tutti (e non soltanto in Paesi) e che persino per battere il numero 150 del mondo devi sputare sangue, invece, essere bravi non basta più. Bisogna anche saper soffrire, e le donne italiane che fin da piccole per farsi largo nella vita devono superare più ostacoli dei loro iperprotetti coetanei maschi hanno una maggiore capacità di stringere i denti e di lottare per ottenere quello che vogliono. In questo quadro generale si innestano naturalmente i singoli casi. Dai 18 anni in poi, col passaggio al professionismo, ogni tennista percorre infatti il proprio cammino in modo autonomo e indipendente. Ed è qui, forse, che il discorso Italia-Spagna può ragionevolmente fare capolino. Perché se uno parte dal presupposto che nel tennis d oggi è fondamentale la figura del coach, come si fa a non notare certe differenze? Alzi la mano chi conosce un coach spagnolo (tipo quelli della Pennetta e della Errani) che, invece di stare tutto il giorno sul campo a migliorare il gioco dei suoi allievi, passa il suo tempo a fare il manager, l opinionista, l organizzatore di circuiti, l addetto stampa o addirittura il capopolo, come invece in passato succedeva qui da noi? Giancarlo Baccini PENALTY POINT LA VENDETTA DEL MITOMANE Rea di non scatenare i casini anti-pennetta che il suo persecutore avrebbe voluto scatenasse, Francesca Schiavone è stata punita dal mitomane del web con un silenziostampa alla rovescia: niente sue interviste online. Con una scusa patetica: che alle ore è troppo tardi per metterle sul giornale. Giornale? COVER STORY Dopo la sequenza di 15 vittorie una in fila all altra (record italiano di tutti i tempi), l ingresso fra le Top 10 della classifica WTA e le imprese americane, Flavia Pennetta sta per capitanare la Nazionale azzurra nella sua terza finale di Fed Cup in quattro anni. SuperTennis Magazine ripercorre le tappe di questa ascesa e presenta la grande sfida agli Usa delle sorelle Williams, in programma a inizio novembre a Reggio Calabria. 5 Agosto/Settembre Il fondo

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7 Sommario»»» 8/9 IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Anno VI Agosto-Settembre 2009 FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Presidente Angelo Binaghi Consiglio Federale Angelo Binaghi (Presidente) Emanuele Scarfiotti (Vicepresidente vicario) Fabrizio Gasparini (Vicepresidente) Gianni Milan (Vicepresidente) Giuseppe Adamo Isidoro Alvisi Carlo Bucciero Federico Ceppellini Sebastiano Monaco Roland Sandrin Emilio Sodano Daniele Bracciali (atleti) Raimondo Ricci Bitti (atleti) Graziano Risi (tecnici) Segretario Generale Massimo Verdina Collegio dei Revisori dei Conti Presidente: Filippo Bonomonte Componenti: Lucio Brundu Valeriano Corona Giorgio Mario Ledda Giuseppe Toscano Supplenti: Corrado Caddeo Vittorio Massimo Irano FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G Roma Telefono: / 8406 Fax: segreteria@federtennis.it 8 Il Grande Tennis Flavia riporta l Italia al vertice...e adesso la Fed Cup Roland Garros Sotto a chi tocca: ecco le Williams La carica dei Io e il tennis Richard Williams Un numero uno per papà 20 Focus Serie A1 Il via l 11 ottobre 33 Tennis in carrozzina Junior all attacco 34 L angolo della tecnica Il gioco di approccio 36 Beach tennis L Europa è azzurra! Le Rubriche Il processo del mese Fed Cup e Top Ten: fu vera gloria? Largo ai giovani Federica Di Sarra La lavagna Azzurre esempio da seguire Chiedetelo al medico sportivo Il dottor Parra risponde ai lettori Campionati Italiani Seconda categoria: trionfa Martina Trevisan News&Friends Che cosa succede nel tennis italiano e all estero La voce delle regioni Notizie dai Comitati regionali italiani DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Giancarlo Baccini, Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Gianni Romeo, Felicetta Rossitto DIRETTORE RESPONSABILE Giancarlo Baccini COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPERTENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor) Amanda Lanari Roberta Micchi (grafica) Annamaria Pedani (grafica) Martina Cipriani FOTO Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Alessandra Boccia, Roberto Bonigolo, Roberto Commentucci, Lazzaro Cadelano, Massimo Caputi, Maria Grazia Ciotola, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Nicola Gardini, Marcello Giordani, Marianna La Forgia, Amanda Lanari, Roberto Lombardi, Roberto Longo, Ettore Marte, Ugo Massa, Sergio Mirabile, Carlo Nardello, Gabriele Palpacelli, Francesca Paoletti, Pier Francesco Parra, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Sergio Pioppi, Marco Preti, Federica Putortì, Enrico Roscitano, Federico Rossi, Ida Santilli, Simone Sbardellati, Roberto Senigalliesi, Tiziana Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE E STAMPA Marchesi Grafiche Editoriali SpA Via Flaminia 995/ Roma REDAZIONE PUBBLICITÀ E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G Roma Telefono: Fax: supertennis@federtennis.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell 8 gennaio 2004 La rivista non è in vendita in edicola e viene spedita in abbonamento postale. Abbonamento annuale (10 numeri): 30,00 Metodo di pagamento: con assegno circolare, non trasferibile, intestato a Federazione Italiana Tennis da spedire a mezzo raccomandata a/r a FIT - Direzione Comunicazione, Stadio Olimpico, Curva Nord, Ingresso 44, Scala G, Roma con bonifico bancario intestato a Federazione Italiana Tennis c/o Banca Nazionale del Lavoro - Ag. CONI IBAN IT31Y Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

8 il grande tennis» Flavia riporta l Italia al vertice Trentuno anni dopo Barazzutti un azzurra tra le Top Ten: la Pennetta è diventata la prima italiana a centrare lo storico traguardo. Un estate d oro per la ventisettenne brindisina vincitrice a Palermo e Los Angeles. Grazie alla sua impresa riflettori ancora una volta accesi sul tennis azzurro in rosa. di Angelo Mancuso Quattordici agosto, ore 23.18: Flavia Pennetta entra nella storia del tennis italiano. La ventisettenne brindisina battendo la slovacca Daniela Hantuchova e qualificandosi alle semifinali del torneo Wta di Cincinnati, in Ohio, ha centrato finalmente, prima azzurra di sempre, il sospirato ingresso nelle top-ten. Con la decima posizione Flavia ha migliorato il suo best ranking (numero 11, raggiunto lo scorso 9 febbraio) e superato sia Silvia Farina, numero 11 il 20 maggio 2002, che Francesca Schiavone, numero 11 il 30 gennaio Un estate d oro per l azzurra di Fed Cup, che ha vinto consecutivamente i tornei di Palermo (terra rossa) e Los Angeles (cemento) e raggiunto le semifinali a Bastad (terra rossa), Cincinnati (cemento) e New Haven (cemento) ed i quarti (per il secondo anno consecutivo) agli US Open, cedendo solo ad 8 Agosto/Settembre Il grande tennis

9 Capitan Barazzutti: «Flavia e le azzurre stanno riscrivendo la storia del tennis italiano» E ra l ultimo azzurro ad essere riuscito ad entrare nei top ten: era il 21 agosto 1978 e Corrado Barazzutti, attuale capitano di Coppa Davis e Fed Cup, salì fino al numero 7 del ranking Atp. Oggi tocca alla Pennetta varcare la soglia delle top ten. Un primato storico quello di Flavia visto che è la prima tennista italiane ad entrare tra le prime dieci giocatrici della classifica mondiale - dice Corrado - essere tra le top ten la dice lunga sulle qualità della brindisina. Un traguardo che si aggiunge alle tre finali di Fed Cup conquistate dall Italia negli ultimi quattro anni. Flavia e le altre azzurre stanno riscrivendo la storia del tennis femminile azzurro e questo fa bene all intero movimento, è di fondamentale importanza. E fa bene in vista dell impegno di novembre quando affronteremo gli Stati Uniti nella finale di Fed Cup. Negli ultimi anni la squadra e le azzurre hanno avuto un rendimento eccezionale. L esultanza di Flavia Pennetta provate dopo aver tagliato lo storico traguardo: Appena uscita dal campo dopo la vittoria sulla Hantuchova sono cominciati ad arrivare mille sms sul mio telefonino... Ringrazio la mia famiglia e tutti coloro che hanno lavorato in questi anni al mio fianco e che hanno creduto in me. Questo successo lo dedico a loro, finalmente ho realizzato un mio sogno nel cassetto. Gli obiettivi che si prefigge ogni giocatrice professionista sono vincere uno Slam, conquistare la Fed Cup ed essere tra le prime della classifica mondiale. E per una tennista italiana vincere a Roma Ora due di questi obiettivi li ho realizzati. Il bello è che Flavia non ha nessuna intenzione di fermarsi e guarda avanti: Spero di riuscire a salire ancora. Entrare nella top ten del ranking Wta era un obiettivo molto importante al quale tenevo, ma non è certo finita qui. Ora sarà imporuna Serena Williams formato super. Il tutto mettendo ko avversarie fortissime, tra le migliori del circuito, comprese tre top ten: Nadia Petrova e Vera Zvonareva a Los Angeles, Venus Willams a Cincinnati. Numeri da record per Flavia: grazie al successo sulla Hantuchova (15esima vittoria consecutiva), l azzurra ha superato la striscia vincente di Sara Errani, che lo scorso anno arrivò a quota dieci (grazie all accoppiata Palermo-Portoroz), ma anche quelle di Adriano Panatta - 14 nel 1976: vittoria a Roma (6) e al Roland Garros (7) più il primo turno a Nottingham - e Davide Sanguinetti - 13 nel 2002: vittoria a Milano (5) e nel challenger di Wroclaw (5) fino alla semifinale di Copenaghen (3). Sono contentissima, essere tra le prime dieci giocatrici della classifica mondiale è una grandissima soddisfazione. Flavia ricorda le sensazioni 9 Agosto/Settembre Il grande tennis

10 il grande tennis» Silvia Farina: «Ora il Campione c è, si chiama Flavia!» È stata la prima azzurra a salire fino al numero 11 del ranking mondiale Silvia Farina. La milanese, classe 1972, era arrivata alle soglie della top-ten il 20 maggio 2002 e ci era rimasta per tre settimane: l ultimo passo però non le era riuscito. Ora Flavia Pennetta ha infranto il tabù, diventando la prima azzurra nella storia ad entrare nell elite del tennis mondiale: Indubbiamente questo risultato ha fatto scalpore perché si tratta di un traguardo storico per una giocatrice italiana - dice Silvia - ma per il valore cha Flavia sta dimostrando l ingresso nelle prime dieci non cambia nulla. Certo, la cosa ha avuto molta pubblicità per l importanza che riveste per la storia del tennis azzurro. È più che altro un risultato mediatico: tutti volevamo che Flavia lo raggiungesse, io per prima. Per la Farina, ritiratasi dall attività agonistica nell ottobre del 2005 dopo aver vinto tre titoli Wta (curiosamente tutti a Strasburgo: nel 2001, 2002 e 2003), però, la Pennetta può guardare ancora più lontano. Penso che Flavia possa fare ancora meglio: è consapevole dei propri mezzi e di essere progredita tantissimo. Ora sa di essere in grado di vincere ogni match che gioca - sottolinea l ex numero uno d Italia, oggi mamma felice di Leonardo (3 anni) e Giorgia (4 mesi) - i suoi non sono certo risultati casuali: basti pensare che ormai batte molto spesso le più forti. E comunque d ora in avanti mi auguro che non si continui più a dire che in Italia manca il campione: forse è vero a livello maschile, non certo in campo femminile. Da anni le ragazze sono protagoniste assolute. Ora, con Flavia nelle top-ten, voglio proprio vedere se finalmente cambierà qualcosa: se nell ambiente e sui media ci sarà un attenzione maggiore per il tennis femminile. Fino ad ora non era bastato nemmeno vincere una Fed Cup e raggiungere tre finali in quattro anni!. tante restare in alto e migliorare ancora. Ventisette anni è l età giusta per spiccare il volo e mantenersi in alta quota. Mi sento più forte che mai come tennista e come donna - dice Flavia - le due cose vanno di pari passo. E vedendo come è in forma Venus Williams che di anni ne ha due più di me, io che ne ho 27 davanti ho ancora tanto tempo e tante occasioni. Questo è solo l inizio. Intanto è diventata una giocatrice più determinata e grintosa. In campo non regala nulla: sa anche essere più cattiva. Solida da fondo campo (da manuale la risposta con il rovescio bimane), ottima al servizio, quando ne ha l occasione sale a rete a conquistarsi i punti, lucida nei momenti decisivi: insomma una sicurezza. La brindisina quest estate ha portato ad otto i titoli Wta conquistati in carriera: nella classifica delle azzurre più titolate della storia davanti a lei c è solo Sandra Cecchini, che di titoli ne ha vinti 12 (17 le finali, il record italiano di 18 appartiene sempre alla Cecchini). L azzurra ha vinto Sopot nel 2004, Bogotà e Acapulco nel 2005, Bangkok nel 2007, Vina del Mar e Acapulco nel 2008, Palermo e ora Los Angeles nel È ormai competitiva ai massimi livelli anche sul cemento, non solo sulla terra rossa. Lo dimostrano la vittoria sul veloce a Bangkok lo scorso anno (anche in quell occasione superò Venus Williams) e a Los Angeles quest anno (un Premier). Riesco ad essere più continua - spiega - non gioco più a sprazzi, magari un punto bene e due male. Le vittorie servono al morale e ti fanno crescere. So di potermela giocare sempre, su qualunque superficie e con qualunque avversaria, comprese le più forti. Nei momenti difficili o decisivi ha ora un arma in più, il servizio. Flavia sta dimostrando di aver raggiunto la piena maturazione fisica e mentale: Le due cose vanno insieme - spiega l azzurra - durante lo scorso inverno fisicamente ho lavorato tantissimo e ringrazio il mio allenatore Gabriel Urpi che a volte mi costringe a maratone di ore ed ore E più vinci più cresce la fiducia nei tuoi mezzi. Non era con lei a Cincinnati, ma ha gioito davanti alla tv per l impresa della figlia. Quella di papà Oronzo è la gioia di un padre, ma anche del primo tifoso di Flavia, che ha sempre seguito e spronato durante tutta la sua carriera. Flavia tra le prime dieci giocatrici del mondo è un sogno che si avvera - dice - una gioia che non riesco a descrivere. Sono strafelice. Poi aggiunge: Penso che Flavia abbia raggiunto la maturità fisica e mentale per esprimersi ad altissimi livelli come sta facendo. La conosco benissimo e so cogliere i suoi sguardi Ora quando gioca sfide importanti non è più condizionata e riesce ad esprimersi al massimo. Sorride Lea Pericoli, la signora del tennis italiano. Sono entusiasta che Flavia sia entrata nelle top-ten, ma credo che sia ancora più importante mettere in evidenza quanto bene questa fantastica ragazza stia giocando. La classifica è fatta di calcoli complicati, i risultati che sta ottenendo Flavia sono molto più significativi di un numero. Mi spiego: il valore della Pennetta va al di là del benedetto o maledetto ingresso nelle top-ten di cui da tanto si è parlato! Non bisogna lasciarsi intrappolare da un impresa arida e matematica, legata non solo ai propri meriti ma anche ai demeriti delle altre. Pensate che angoscia stare dietro a tante cifre oppure augurarsi che le altre giochino peggio di te. Quello che conta è ciò che Flavia è riuscita a fare, come battere Venus Williams, la giocatrice che serve meglio di ogni altra, sulla sua superficie preferita. E questo è un risultato che non arriva per caso. L impresa della 27enne brindisina ancora una volta ha acceso i riflettori sul tennis italiano in rosa. Altro che mancanza di campioni Ma la colpa è anche dei giornali - aggiunge Lea - spesso quando le ragazze ottengono risultati importanti riescono a strappare solo una notizia breve. Ma dico, ci pensate che l Italia di Fed Cup è di nuovo in finale?. 10 Agosto/Settembre Il grande tennis

11 Top Ten: l ultimo azzurro era stato Barazzutti nel 1978 P rima di Flavia Pennetta, numero 10 del ranking Wta (prima azzurra in assoluto a tagliare questo traguardo) il 17 agosto scorso, altri due tennisti italiani sono stati dal 1973, da quando la classifica viene elaborata al computer, tra i top ten mondiali. Si tratta di Adriano Panatta, numero 4 Atp il 24 agosto 1976, e di Corrado Barazzutti, attuale capitano azzurro di Coppa Davis e Fed Cup, numero 7 il 21 agosto Trentuno anni dopo Barazzutti, curiosamente sempre ad agosto, è toccato alla Pennetta centrare il prestigioso traguardo delle top ten. Prima dell era open, negli anni Cinquanta-Sessanta, quando ancora i computer non c erano, la classifica mondiale veniva stilata dal giornalista Lance Tingay, che scriveva per il Times. Nicola Pietrangeli, vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960 e agli Internazionali d Italia nel 1957 e 1961, era indicato come numero tre del mondo (numero uno sulla terra rossa). Le migliori italiane in classifica WTA Pennetta n. 10, Farina e Schiavone n. 1 1 F lavia Pennetta è la prima tennista italiana a varcare la fatidica soglia delle top ten. Queste le migliori italiane nella classifica Wta: Flavia Pennetta: n.10 il 17 agosto 2009 Francesca Schiavone: n.11 il 30 gennaio 2006 Silvia Farina: n.11 il 20 maggio 2002 Raffaella Reggi: n.13 il 25 aprile 1988 Sandra Cecchini: n.15 il 14 marzo 1988 Tathiana Garbin: n. 22 il 21 maggio Agosto/Settembre Il grande tennis

12 il grande tennis» SuperTennis a Reggio Calabria con le Azzurre La squadra azzurra di Fed Cup C i sarà anche SuperTennis a Reggio Calabria per seguire la finale di Fed Cup tra Italia e Stati Uniti. La tv della FIT sarà al fianco delle azzurre per riprendere ogni sfumatura di questo prestigioso appuntamento regalando ai propri telespettatori approfondimenti, interviste esclusive e il dietro le quinte. Contenuti che renderanno ancora più imperdibile un avvenimento sportivo eccezionale per lo sport italiano. Grazie a Supertennis anche chi non sarà a Reggio Calabria potrà applaudire, tifare e sognare come se fosse seduto in panchina con il dream team tricolore....e adesso la Fed Cup! L ottimo momento delle azzurre fa sognare un Italia che gioca la finale per la terza volta in quattro anni, finalmente in casa. A Reggio Calabria contro gli Stati Uniti Pennetta & Co. vanno a caccia della seconda Fed Cup della storia, dopo quella conquistata nel 2006 contro il Belgio, e della definitiva consacrazione. Per Barazzutti non ci sono segreti: Sono semplicemente ragazze formidabili. di Tiziana Tricarico Da New York con furore! Dopo l eccezionale prestazione agli US Open Flavia Pennetta - che a Flushing Meadows ha confermato il proprio diritto più che pieno di occupare un posto tra le top-ten - è pronta a calarsi nel ruolo di condottiera delle azzurre nella prossima finale di Fed Cup. Per provare a rendere perfetto un 2009 già con i contorni dello straordinario. NON C È DUE SENZA TRE - Ecco arrivare la terza finale di Fed Cup in quattro anni per l Italtennis in rosa. La prima da giocare era ora! - in casa: a Reggio Calabria il 7 e l 8 novembre sul centrale in terra battuta del Ct Rocco Polimeni. Ha dello straordinario quello che Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani (ma anche Tathiana Garbin e Mara Santangelo), guidate da Corrado Barazzutti, hanno realizzato in questi ultimi quattro anni. Adesso per le fabolous four c è un ultimo ostacolo da superare: gli Stati Uniti. L INIZIO DELLA FAVOLA AZZURRA Tutto è cominciato quel 23 aprile Al Palais des Sports Jean Weille di Nancy si gioca il primo turno del Wolrld Group tra Francia ed Italia: sull uno pari scende in campo Francesca Schiavone, all epoca numero undici del mondo, che si toglie la soddisfazione di battere per 64 al terzo set Amelie Mauresmo, in quel momento regina del tennis femminile. La sfida finisce 4-1 per le azzurre (grazie alle vittorie di Pennetta su Dechy e di Santangelo/Vinci su Loit/Razzano. Poi arriva il 3-1 di Saragozza nel- la semifinale contro la Spagna firmato da Pennetta e Schiavone. Quindi la prima, storica Fed Cup conquistata nella terza trasferta consecutiva - a Charleroi nella finale vinta per 3-2 contro il Belgio di Justine Henin (a segno Schiavone, Santangelo ed il doppio Schiavone/Vinci). LA CONFERMA È SERVITA Archiviati festeggiamenti e titoloni le ragazze di capitan Barazzutti nel 2007 si mettono subito d impegno nel dimostrare che il trionfo dell anno precedente non è certo arrivato per caso. Finalmente tornano a giocare in casa e sulla terra rossa di Castellaneta Marina rifilano al primo turno un sonoro 5-0 alla Cina - firmato da Garbin, Pennetta, Santangelo e Vinci - e poi in semifinale ancora una volta mettono ko la Francia, superata per 3-2 grazie ad una Schiavone formato super che batte sia Mauresmo (ancora!) e Golovin e che sigla il successo in coppia con Roberta Vinci. La finale di Mosca contro la Russia, però, non va nel modo sperato, anche se il 4-0 con cui le padrone di casa chiudono la sfida è sicuramente un risultato troppo severo per quanto fatto vedere in campo da Francesca Schiavone che spreca l occasione di portare a casa sia il match contro Anna Chakvetadze che quello contro Svetlana Kuznetsova. DIMENTICARE NAPOLI Dopo tanti bei risultati, la batosta rimediata sul veloce del PalaVesuvio di Napoli contro la Spagna nel primo turno della Fed Cup 2008 arriva come una doccia gelida. Va tutto storto per le azzurre che perdono i primi tre match: ci pensa Sara Errani, vincendo il suo singolare ed il doppio con Tathiana Garbin, a rendere meno doloroso, almeno nelle proporzioni (3-2) l inatteso ko. Ma visto che coraggio e grinta non si perdono da un giorno all altro, immediato arriva il riscatto nello spareggio/salvezza contro l Ucraina: sulla terra di Olbia Schiavone, Errani e Knapp battono 3-2 l Ucraina delle sorelle Bondarenko garantendosi la permanenza nel World Group. 2009: È DI NUOVO FINALE Il resto e storia recente. I cinque ceffoni rifilati nel primo turno alla Francia ad Orleans, con Flavia che nell incontro d apertura annulla un match point alla Mauresmo, e Francesca, Sara e Roberta che rendono la sconfitta delle transalpine davvero dura da digerire. Nella semifinale, giocata di nuovo sulla terra rossa pugliese di Castellaneta Marina, il tennis azzurro femminile scrive un altra pagina indimenticabile della sua storia in Fed 12 Agosto/Settembre Il grande tennis

13 Risultati Tornei ATP-WTA Luglio/Agosto ATP NEWPORT 4-12 luglio, erba, dollari Finale Singolare (LL) R. Ram (USA) b. (3) Querrey (USA) 67 (3) Italiani Flavio Cipolla / 1t - (2) Santoro (FRA) WTA BASTAD 6-11 luglio, terra rossa, dollari Finale Singolare Martinez Sanchez (SPA) b. (1) Wozniacki (DAN) Finale Doppio (2) Dulko (ARG)/Flavia Pennetta b. Llagostera Vives (SPA)/Martinez Sanchez (SPA) Italiane (3) Flavia Pennetta / 1t + Francesca Schiavone 62 75; 2t + Zec Peskiric (SLO) 61 62; QF + Al. Kudryavtseva (RUS) 64 62; SF - (1) Wozniacki Francesca Schiavone / 1t - (3) Flavia Pennetta Karin Knapp / 1t - Kudryavtseva (RUS) WTA BUDAPEST 6-12 luglio, terra rossa, dollari Finale Singolare (4) Szavay (UNG) b. (1) Schnyder (SVI) Italiane Maria Elena Camerin / 1t + Dominguez Lino (SPA) ; 2t - (1) Schnyder (SVI) (7) Sara Errani / 1t - (q) Bacsinszky (SVI) Tathiana Garbin / 1t + (q) Fichman (CAN) 61 64; 2t - (4) Szavay (UNG) 67 (2) ATP BASTAD luglio, terra rossa, euro Finale Singolare (2) Soderling (SVE) b. Monaco (ARG) (4) Italiani (q) Potito Starace / 1t + Benneteau (FRA) 76 (5) 63; 2t - (5) Almagro (SPA) ATP STOCCARDA luglio, terra rossa, euro Finale Singolare Chardy (FRA) b. (4) Hanescu (ROM) Italiani Fabio Fognini / 1t + (7) Santoro (FRA) (3) 61; 2t + Mathieu (FRA) ritiro; QF + (2) Davydenko (RUS) ; SF- (4) Hanescu (ROM) (4) 26 WTA PRAGA luglio, terra rossa, dollari Finale Singolare (2) Bammer (AUT) b. (1) Francesca Schiavone 76 (4) 62 Italiane (1) Francesca Schiavone / 1t + Peer (ISR) 75 63; 2t + Hercog (SLO) 62 62; QF + K. Bondarenko (UCR) 61 61; SF + (Q) Bacsinszky (SVI) ; F - (2) Bammer (AUT) 67 (4) 26 WTA PALERMO luglio, terra rossa, dollari Finale Singolare (1) Flavia Pennetta b. (5) Sara Errani Italiane (1) Flavia Pennetta / 1t + (q) Parra Santonja (SPA) 62 63; 2t + Roberta Vinci 75 61; QF + (7) Rezai (FRA) 64 64; SF + Thatiana Garbin 61 61; F + (5) Sara Errani Roberta Vinci / 1t + Dominguez Lino (SPA) (3); 2t - (1) Flavia Pennetta (WC) Corinna Dentoni 1t / - Lepchenko (USA) Tathiana Garbin / 1t + Gallovits (ROM) 64 75; 2t + Martinez Sanchez (SPA) 62 63; Q + Govortsova (BIE) 62 61; SF - (1) Flavia Pennetta Maria Elena Camerin / - 1t Govortsova (BIE) (5) Sara Errani / 1t + Koryttseva (UCR); 2t + Mayr (AUT) 76 (6) 61; QF + Shvedova (KAZ) 62 75; SF + Groenefeld (GER) 43 ritiro; F (1) Flavia Pennetta (WC) Nathale Vierin / 1t - Shvedova (KAZ) Alberta Brianti / 1t + (4) Pavlyuchenkova (RUS) ritiro; 2t - Shvedova (KAZ) (WC) Anna Floris / 1t (q) Rus (OLA) 67 (3) 46 ATP AMBURGO luglio, terra rossa, euro Finale Singolare (2) Davydenko (RUS) b. (13) Mathieu (FRA) Italiani Andreas Seppi / 1t - Gabashvili (RUS) Fabio Fognini / 1t + Minar (CEK) 64 62; 2t - (3) Soderling (SVE) 36 76(3) 36 (q) Potito Starace / 1t + M. Gonzalez (ARG) ; 2t - (8) Kohlschreiber (GER) ATP INDIANAPOLIS luglio, cemento, dollari Finale Singolare Ginepri (USA) b. (3) Querrey (USA) Italiani Flavio Cipolla / 1t - (q) Bogomolov jr (USA) WTA PORTOROSE luglio, cemento, dollari Finale Singolare (1) Safina (RUS) b. (5) Sara Errani 67 (5) Italiane Maria Elena Camerin / + (Q) Karatantcheva (KAZ) 61 64; 2t + (7) Dushevina (RUS) ; QF - (1) Safina (RUS) Tathiana Garbin / 1t - (7) Dushevina (RUS) Alberta Brianti / 1t + Hercog (SLO) 75 64; 2t + Govortsova (BIE) 64 61; QF + Pin (FRA) 63 62; SF (1) Safina (RUS) (4) Roberta Vinci / 1t + (WC) Kolar (SLO) 62 60; 2t - De Los Rios (PAR) (5) Sara Errani / 1t + Rus (OLA) 61 60; 2t + Zakopalova (CEC) 61 61; QF + (WC) Martic (CRO) 61 61; SF + Voegele (SVI) 61 62; F (1) Safina (RUS) 76 (5) WTA BAD GASTEIN luglio, terra rossa, dollari Finale Singolare Petkovic (GER) b. Olaru (ROM) ATP LOS ANGELES 26 luglio-2 agosto, cemento, dollari Finale Singolare (6) Querrey (USA) b. (q) Ball (AUS) ATP GSTAAD 26 luglio-2 agosto, terra rossa, euro Finale Singolare (q) Bellucci (BRA) b. Beck (GER) (2) Italiani Flavio Cipolla / 1t Hernych (CEC) ATP UMAG 27luglio-2 agosto, terra rossa, euro Finale Singolare (1) Davydenko (RUS) b. (5) Ferrero (SPA) Italiani Simone Bolelli / 1t + (Q) Ramirez Hidalgo (SPA) 76 (7) 36 60; 2t + Fabio Fognini 63 64; Q (1) Davydenko (RUS) 67 (10) 61 Fabio Fognini / 1t + (8) Zverev (GER) ; 2t Simone Bolelli (WC) Filippo Volandri / 1t Ljubicic (CRO) Potito Starace / 1t + Zemlja (SLO) 61 63; 2t - (5) Ferrero (SPA) (7) Andreas Seppi / 1t + (q) Chela (ARG) ; 2t + Gil (POR) (5); QF + Massu (CIL) 64 64; SF (5) Ferrero (SPA) (1) 57 WTA STANFORD 25 luglio -2 agosto, cemento, dollari Finale Singolare (8) Bartoli (FRA) b. (2) V. Williams (USA) WTA INSTANBUL 25 luglio-2 agosto, cemento, dollari Finale Singolare (5) Dushevina (RUS) b. (8) Hradecka (CEC) 67 (5) Italiane Maria Elena Camerin / + (WC) Senoglu (TUR) 61 64; 2t - (5) Dushevina (RUS) ATP WASHINGTON 1-9 agosto, cemento, dollari Finale Singolare (2) Del Potro (ARG) b. (1) Roddick (USA) (6) WTA LOS ANGELES 3-9 agosto, cemento, dollari Finale Singolare (10) Flavia Pennetta b. (13) Stosur (AUS) Italiane Tathiana Garbin / 1t - (WC) Vandeweghe (USA) (10) Flavia Pennetta / 1t + (LL) Lepchenko (USA) ; 2t + (WC) Vandeweghe (USA) 62 64; 3t / + (5) Petrova (RUS) 63 63; QF + (2) Zvonareva (RUS) 64 62; SF + Sharapova (RUS) ; F + (13) Stosur (AUS) (16) Francesca Schiavone / 1t - (q) Craybas (USA) 67 (7) 26 ATP MASTER 1000 MONTREAL agosto, cemento, dollari Finale Singolare (3) Murray (GBR) b. (6) Del Potro (ARG) 67 (4) 76 (3) 61 WTA CINCINNATI agosto, cemento, dollari Finale Singolare (5) Jankovic (SER) b. (1) Safina (RUS) Italiane Roberta Vinci / 1t + (q) Malek (GER) 64 61; 2t (1) Safina (RUS) (14) Flavia Pennetta / 1t + (q) Morita (GIA) 62 63; 2t + Szavay (UNG) 62 64; 3t + (3) V. Williams (USA) 76 (2) 64; QF + Hantuchova (SVK) 63 63; SF (1) Safina (RUS) Sara Errani / 1t - Hantuchova (SVK) Francesca Schiavone / 1t (q) Wickmayer (BEL) ATP MASTER 1000 CINCINNATI agosto, cemento, dollari Finale Singolare (1) Federer (SVI) b. (4) Djokovic (SER) Italiani (Q) Simone Bolelli / 1t Petzschner (GER) 67 (6) 36 Andreas Seppi / 1t + (q) Hernych (CEC) ; 2t (2) Nadal (SPA) 67 (4) 67 (3) WTA TORONTO agosto, cemento, dollari Finale Singolare (4) Dementieva (RUS) b. Sharapova (RUS) Italiane Sara Errani / 1t (16) Cibulkova (SVK) (Q) Roberta Vinci / 1t + (WC) Dubois (CAN) 61 62; 2t (7) Zvonareva (RUS) (12) Flavia Pennetta / 1t + (q) Kirilenko (RUS) 63 63; 2t - Razzano (FRA) Francesca Schiavone / 1t + (15) Mauresmo (FRA) ; 2t Peer (ISR) 67 (2) 46 NEW HAVEN agosto, cemento Torneo Maschile ( dollari) Finale (2) Verdasco (SPA) b. (6) Querrey (USA) (6) Italiani Simone Bolelli / 1t + C. Rochus (BEL) 63 64; 2t + (13) Beck (GER) 64 64; 3t - L. Mayer (ARG) (16) Andreas Seppi / 1t + Bye; 2t + Lu (TPE) 67 (5) 63 75; 3t - (2) Verdasco (SPA) 67 (3) 26 Torneo Femminile ( dollari) Finale (2) Wozniacki (DAN) b. Vesnina (RUS) Italiane Francesca Schiavone / 1t - (q) Rybarikova (SVK) (3) Flavia Pennetta / 1t + (q) Olaru (ROM) 61 62; 2t + Benesova (CEC) 76 (1) 64; QF + (q) Rybarikova (SVK) 62 62; SF - (2) Wozniacki (DAN) (Q) Roberta Vinci / 1t - (5) A. Radwanska (POL) (5) Cup: il successo per 4-1 sullo squadrone russo - prima vittoria in cinque confronti diretti - è figlio di un gruppo unito (Pennetta, Schiavone, Errani, Vinci) capace di esaltarsi e di tirare fuori grinta e carattere. E lo squadrone dell Est che nelle ultime cinque edizioni aveva sempre portato a casa la Fed Cup tranne che nel 2006 (quando vinse l Italia) e che aveva perso solo tre incontri negli ultimi due anni finisce per perderne quattro in due giorni. L ULTIMO ATTO Nella finale contro gli Usa le ragazze irresistibili hanno l opportunità non solo di conquistare uno storico trofeo-bis dopo quello vinto a Charleroi nel 2006 contro il Belgio ma anche di superare i colleghi uomini. Tra il 1976 ed il 1980 l Italtennis maschile ha conquistato infatti una Coppa Davis (nel 1976 a Santiago del Cile) disputando altre tre finali: nel 1977 in Australia, nel 1979 negli Stati Uniti e nel 1980 in Cecoslovacchia. SODDISFAZIONE DA CAPITANO Sono ragazze formidabili che si rispettano e si sostengono molto sottolinea Corrado Barazzutti -. Sono un gruppo vero, una squadra ben amalgamata e quindi molto forte. Possono conquistare qualsiasi traguardo perché credono in questa Fed Cup e nella maglia azzurra. Con Francia e Russia abbiamo avuto due turni infernali: adesso ci manca di battere gli Stati Uniti, magari pure con le Williams!. 13 Agosto/Settembre Il grande tennis

14 il grande tennis» Sotto a chi tocca: ecco le Williams Finale numero 27 per le americane che vantano in bacheca ben 17 trofei. Sarà la decima sfida con l Italia. Gli Stati Uniti contro le azzurre hanno sempre vinto. L incognita-incubo sono Serena e Venus, le sorelle più forti del tennis mondiale. Alle loro spalle crescono le nuove leve: dalla ventenne Glatch alla diciottenne Oudin. di Tiziana Tricarico Ci sono gli Stati Uniti - con l incognita/incubo Williams sisters sulla strada dell Italia nella finale di Fed Cup in programma il 7 e 8 novembre a Reggio Calabria. Dopo le due finali giocate in trasferta il trionfo nel 2006 a Charleroi contro il Belgio e la sconfitta a Mosca nel 2007 contro la Russia - finalmente le azzurre di Barazzutti giocano una finale in casa, peraltro contro una squadra stellare, che potenzialmente può schierare la seconda e la terza giocatrice del ranking mondiale, vale a dire Serena e Venus Williams. Se Mary_Joe Fernandez, che ha raggiunto la finale al suo primo anno sulla panchina a stelle e strisce, riuscirà però a convincere le sorellone di Compton a venire a combattere in terra italica è tutta un altra questione. IMPRESA CECA - La vittoria del team americano, pur orfano delle Williams, a Brno in semifinale ha rappresentato una bella affermazione per il neocapitano: Serena e Venus sono le nostre migliori giocatrici, e probabilmente di tutto il mondo quindi spero che possano giocare la finale ha comunque sottolineato Mary_Joe Fernandez - in finale noi dobbiamo schierare la formazione migliore: le contatterò per fare in modo che ci siano. Ad ogni modo, anche senza le Williams, il team a stelle e strisce ha giocato un brutto scherzo alla Repubblica Ceca: nel doppio decisivo Liezel Huber e Bethanie Mattek-Sands hanno rimontato clamorosamente Iveta Benesova e Kveta Peschke imponendosi per 26 76(2) 61 (da sottolineare che le cece erano in vantaggio per ed avevano anche avuto un match point). CHE SORPRESA, RIECCO LA GLATCH - La rivelazione americana è stata Alexa Glatch, ventenne californiana di Newport Beach arrivata in questa stagione ad un passo dalle top-100. Da esordiente assoluta in semifinale ha concesso tre giochi ad una tennista esperta come Iveta Benesova (n. 29) ed altrettanti a Petra Kitova (n. 48). Una giocatrice ritrovata l americana (una ragazzona bionda di un metro ed 83 centimetri), nonostante la sua giovanissima età.alexa ha iniziato infatti a giocare a tennis all età di cinque anni: nel 2004 vince l Orange Bowl under 16 e l anno seguente sale fino al 5 posto del World Junior Ranking grazie alla finale raggiunta agli Us Open junior (dove passa un turno anche nel main draw). Nello stesso anno, il 2005, diventa professionista e raggiunge 14 Agosto/Settembre Il grande tennis

15 I Precedenti: Italia - Stati Uniti 0-9 Melanie Oudin la semifinale a Forest Hills. Poi, nel mese di novembre, l incidente: la Glatch è in giro con il suo scooter, un cane le taglia la strada e lei per evitare di investirlo perde l equilibrio e cade. Risultato: frattura del polso destro e del gomito sinistro ed otto mesi di dura riabilitazione prima di poter tornare a giocare regolarmente. La sua classifica naturalmente precipita, ben oltre il cinquecentesimo posto. Alexa però, non si dà per vinta: al servizio potente, ed ai due fondamentali giocati stile Jim Courier (cioè con la racchetta impugnata come una mazza da baseball) la Glatch aggiunge un rovescio slice imparato a causa del problema al polso.al rientro, a fine giugno 2006, vince a Fort Work il primo dei suoi cinque titoli Itf. Ora Alexa ha due coach: Kevin O Neill viaggia con lei mentre quando è in California lavora con Robert Vant Hof, già allenatore di Lindsay Davenport. Piccola nota di cronaca: quest anno al Roland Garros ha battuto per la Pennetta. Ma quella era un altra Flavia. IN FINALE, MA CHE FATICA - Per le americane due vittorie di misura nel percorso verso la finale contro le azzurre: già al primo turno infatti avevano superato l Argentina soltanto al doppio di spareggio. Gli Usa dunque avversari dell Italia, squadra contro la quale non hanno mai perso in 9 sfide: su 31 match disputati contro le azzurre ne hanno vinti 28. L ultima sfida si è giocata nel 2003 a Washington, con le padrone di casa vincitrici nei quarti per 5-0. UN PALMARES DA RINVERDIRE - Le statunitensi vantano in bacheca ben 17 Fed Cup (di cui sette conquistate consecutivamente tra il 1976 ed il 1982), ma hanno vinto il trofeo più recente nel 2000: sul supreme di Las Vegas Lindsay Davenport, Monica Seles, Jennifer Capriati e Lisa Raymond superarono per 5-0 la Spagna di Conchita Martinez ed Arantxa Sanchez-Vicario. Prima di quest anno l ultima presenza in finale (in tutto sono 27) era datata 2003, quando Shaughnessy, Raymond, Stevenson ed una certa Martina Navratilova furono battute dalla Francia. Lo scorso anno gli Stati Uniti hanno perso in semifinale dalla Russia, poi vincitrice del trofeo. LE WILLIAMS E L ITALIA Ranking Wta avaro di giocatrici statunitensi: oltre alle due Williams bisogna scendere parecchio, fino al numero 70, per trovare un altra americana, la 18enne Melanie Oudin (agli ultimi Us Open si è presa il lusso di eliminare le russe Pavlyuchenkova e, soprattutto, Dementieva), che precede Jill Craybas (n. 75) e Varvara Lepchenko (n. 84).Appena fuori dalle top-100 ecco Alexa Glatch (n. 103). C è inoltre da rilevare la poca propensione che le Williams hanno sempre dimostrato nei confronti della davis in rosa rispetto per esempio ai Giochi Olimpici. Venus, scesa in campo solo in otto sfide (la prima volta nel 1999 proprio contro l Italia ad Ancona), non gioca in Fed Cup dalla semifinale del 2007 persa contro la Russia e vanta un record di 14 vittorie contro 2 sconfitte in singolare (3 vittorie e 2 sconfitte in doppio). Serena, che ha disputato appena quattro sfide (la prima anche lei nel 1999 contro l Italia), è assente dal primo turno contro il Belgio nel 2007: è imbattuta sia in singolare (4 vittorie in altrettanti match) che in doppio (3 su 3). Di certo però giocare una finale proprio in Italia, la terra che le ha viste esordire in Fed Cup giusto dieci anni fa, sarà una gran bella tentazione per le Williams sisters. 2003, Washington (Usa), Quarti World Group, H Usa b. Italia 5-0 Shaughnessy (USA) b. Schiavone (ITA) Rubin (USA) b. Grande (ITA) Rubin (USA) b. Schiavone (ITA) Shaughnessy (USA) b. Grande (ITA) Raymond/Stevenson (USA) b. Garbin/Serra-Zanetti (ITA) , Ancona (Italia), Semifinali World Group, C Usa b. Italia 4-1 V.Williams (USA) b. Grande (ITA) Farina (ITA) b. Seles (USA) V.Williams (USA) b. Farina (ITA) S.Williams (USA) b Grande (ITA) S.Williams/V.Williams (USA) b. Garbin/Serra-Zanetti (ITA) , Praga (Repubblica Ceca), Quarti World Group, C Usa b. Italia 2-1 Cecchini (ITA) b. Evert-Lloyd (USA) Navratilova (USA) b. Reggi (ITA) Navratilova/Shriver (USA) b. Garrone/Reggi (ITA) , San Paolo (Brasile), Quarti World Group, C Usa b. Italia 2-1 Horvat (USA) b. Cecchini (ITA) Reggi (ITA) b. Garrison (USA) Jordan/Smith (USA) b. Cecchini/Reggi (ITA) , Bad Homburg (Rep. Federale Tedesca), 1 turno World Group, C Usa b. Italia 3-0 Hogan (USA) b. Bassi (ITAQ) Tuero (USA) b. Nasuelli (ITA) Hogan/Walsh (USA) b. Bassi/Marzano (ITA) , Perth (Australia), 1 turno World Group, G Usa b. Italia 3-0 Walsh (USA) b. Porzio (ITA) Hogan (USA) b. Nasuelli (ITA) Hogan/Walsh (USA) b. Nasuelli/Porzio (ITA) , Atene (Grecia), Quarti World Group, C Usa b. Italia 3-0 Richey (USA) b. Riedl (ITA) Heldman (USA) b. Pericoli (ITA) Bartkowicz/Richey (USA) b. Bassi/Pericoli (ITA) , Melbourne (Australia), Quarti World Group, G Usa b. Italia 3-0 Moffitt (USA) b. Pericoli (ITA) Graebner (USA) b. Gordigiani (ITA) Graebner/Moffitt (USA) b. Gordigiani/Pericoli (ITA) , Londra (Gran Bretagna), 1 turno World Group, G Usa b. Italia 3-0 Hard (USA) b. Pericoli (ITA) Moffitt (USA) b. Lazzarino (ITA) Caldwell/Hard (SA) b. Lazzarino/Pericoli (ITA) Agosto/Settembre Il grande tennis

16 il grande tennis» Reggio Calabria La carica dei Il Circolo Polimeni in vista dell attesissima finale di Fed Cup ha adeguato le strutture provvedendo alla realizzazione di un nuovo centrale: lo stadio sarà dotato di una capienza di 5000 posti. Tante le iniziative per far conoscere le bellezze di una città ricca di cultura, arte e storia, posta in un sito naturale che lascia senza fiato. di Federica Putortì Il Circolo Tennis Rocco Polimeni, che il 7 e 8 novembre ospiterà la finale di Fed Cup tra Italia e Stati Uniti, grazie alla sua gloriosa tradizione, ha, ormai da tanti anni, abituato i cittadini di Reggio Calabria a prestigiosi appuntamenti tennistici che contribuiscono ad esaltare ed apprezzare in pieno le qualità di uno sport che sta acquisendo un bacino di appassionati sempre più ampio in questo territorio. Il Club reggino, baluardo storico del movimento tennistico meridionale, ha contribuito a porre in primo piano lo sport nella rinascita della città. Infatti, oltre al principale aspetto strettamente sportivo di questa manifestazione di altissimo livello, questo evento consente di far apprezzare agli spettatori- turisti le bellezze che Reggio Calabria offre; una città ricca di cultura, arte e storia, posta in un sito naturale che lascia senza fiato, che riesce a sorprendere con i suoi caratteristici paesaggi di terra e di mare, i miti e le leggende da cui è stata originata. Il centro storico ha il suo cuore nel Corso Garibaldi, con le piazze vivaci e le eleganti sedi amministrative, il fastoso Teatro Comunale Francesco Cilea e la maestosa Cattedrale. Pochi metri e ci si trova di fronte ad uno degli scenari più incantevoli del mondo, il lungomare I. Falcomatà, definito da D Annunzio il più bel chilometro d Italia, un apoteosi di palme, ficus, rarissime specie tropicali ed esotiche. Sorge proprio in questo contesto Villa Genoese Zerbi, importante edificio storico e principale sede espositiva di numerose mostre di pittura, scultura, architettura e fotografia. Proseguendo per questo iter virtuale, emerge l imponente fortificazione della città, il Castello Aragonese, danneggiato lievemente dal terremoto del 1908 e successivamente restaurato. Un glorioso passato che rivive nei famosi Bronzi di Riace, i due combattenti dalla corporatura perfetta, simbolo per eccellenza del valoroso guerriero al servizio della patria. Al fine di offrire ai turisti la possibilità di immergersi nello splendore della Magna Grecia, il Museo Nazionale della Città ha previsto, dall 1 all 8 novembre, particolari visite guidate, usufruendo così del circuito turistico già da tempo avviato, garantendo una piacevole permanenza. A tal proposito sono state avviate diverse iniziative in sinergia con le Istituzioni, Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio, Industria e Artigianato, oltre che numerose collaborazioni con le strutture alberghiere per l enorme affluenza che si prevede. Già si coglie un fermento di iniziative organizzative- pianificatorie, tese alla migliore riuscita di un evento prestigioso come la finale di Fed Cup. Parte proprio dai cittadini il desiderio che gli ospiti di questa manifestazione possano apprezzare i sapori ed i profumi di questa terra con la realizzazione di un villaggio commerciale- artigianale per la promozione di prodotti tipici locali, tra i quali il bergamotto, il profumatissimo agrume conosciuto anche come l oro verde della costa reggina ed impiegato tradizionalmente in profumeria ed in farmaceutica che trova solo in tale zona le condizioni climatiche favorevoli alla sua coltivazione. Un intermezzo, quindi, teso anche ad una migliore conoscenza del territorio calabrese, delle sue tradizioni locali, della cultura dell ospitalità e del calore dei cittadini entusiasti. Reggio Calabria, orgogliosa di aver raggiunto un ulteriore traguardo con il conferimento dello status di Città Metropolitana, si raccoglie attorno al Circolo Polimeni che, in vista dell attesissima finale di Federation Cup, ha adeguato le strutture tennistiche di cui dispone, ai requisiti dettati da precisi regolamenti internazionali. In particolare, provvedendo alla realizzazione di un nuovo campo da tennis su cui saranno disputati gli incontri. Lo stadio sarà dotato di una capienza di 5000 posti, proprio per venire incontro alle numerosissime richieste di partecipazione provenienti non solo dagli entusiasti soci del circolo, ma anche dal pubblico di casa, dai club gemellati, club calabresi ed altri viciniori. Parlare del Circolo Tennis Rocco Polimeni si traduce inevitabilmente in un appassionante ed intenso excursus che ne illustra la sua storia. Il Circolo, che proprio quest anno festeggia 80 anni dalla sua fondazione, è risultato, sin dagli Anni Sessanta, una tappa internazionale irrinunciabile per grandi atleti del calibro di Pietrangeli, Merlo, Pericoli, Emerson, Fraser, Mulligan E nel 1972 ha ospitato la sua prima Coppa Davis, Italia- Austria: l esordio azzurro di Barazzutti e Bertolucci, l indimenticabile doppio Panatta-Pietrangeli. Successivamente, di nuovo protagonista nel 1983, in occasione della Coppa Davis Italia- Irlanda. Dal 1995 al 1998 il Circolo ha ospitato nell adiacente Palasport F. Calafiore il Campionato Europeo a squadre maschili con la vittoria dell Italia due volte su tre. Nel 1999 l ITF ha individuato il Polimeni quale sede per una delle fasi più prestigiose della storia azzurra femminile, la Federation Cup tra Italia- Spagna con la presenza di S. Farina, R. Grande, T. Garbin e A. Serra Zanetti, capitanate da Raffaella Reggi, che hanno raggiunto per la prima volta nel mondo del tennis femminile italiano il traguardo delle semifinali. Nel 2002 il Circolo ha ospitato nuovamente la Coppa Davis, Italia- Finlandia e, a partire dal 2004, è diventata sede abituale di numerosi tornei internazionali. In conclusione, il Circolo e la Città sono in attesa di dare avvio alla manifestazione e di ospitare le massime Autorità sportive internazionali e nazionali, il numeroso pubblico e le squadre con i rispettivi capitani, in particolar modo accogliere nuovamente Flavia Pennetta, la prima giocatrice italiana ad entrare nelle top ten, affacciatasi nel panorama tennistico internazionale proprio al Circolo Polimeni, in occasione del torneo Futures disputato nel Agosto/Settembre Il grande tennis

17 Io e il tennis» Richard Williams Un numero uno per papà 17 Agosto/Settembre Io e il tennis

18 Io e il tennis» Dietro i trionfi delle sorelle più forti del tennis mondiale c è un padre che ha sempre creduto nel successo delle figlie e le ha portate fino ai vertici del ranking creando un fenomeno anche mediatico. Un personaggio mai banale, che ha insegnato a Serena e Venus come essere campionesse e protagoniste al di là delle vittorie sportive. di Amanda Lanari Il sigaro in bocca, la barba brizzolata e un andatura dinoccolata che lo rendono inconfondibile. Questo è Richard Williams, che da tempo ormai vive di luce propria a dispetto dei riflettori che illuminano le sue figlie Venus e Serena. È personaggio, Richard. Né più né meno di quanto lo siano le sue plurititolate pargole. È subito evidente quando lo vedi seduto in tribuna a seguire accigliato l andamento di una partita, che necessariamente non è quella di Venus e Serena. Perché Richard a 67 anni è ancora innamorato del tennis e, soprattutto, sa di avere un debito di riconoscenza verso questo sport che ha affrancato le figlie da una vita difficile nei sobborghi californiani. A mettergli la racchetta in mano è stato proprio lui, papà Williams, lungimirante più di un indovino. Richard, però, a Venus e Serena ha insegnato molto di più del diritto e della tattica di gioco. Ha insegnato alle proprie figlie come essere campionesse al di là delle vittorie sportive e, soprattutto, ha insegnato loro ad essere personaggi e ad apparire sempre e solo nel modo migliore. Non è stato difficile perché il primo ad essere personaggio è proprio lui, capace di non essere mai banale nel raccontare se stesso e le figlie. Di solito le viene chiesto se ricorda la prima volta che Venus e Serena hanno impugnato una racchetta Può invece raccontarci il suo debutto come tennista? È stato ovviamente molto tempo fa Ricordo che mi capitò di assistere ad una partita di tennis a Los Angeles e mi venne voglia di provare perché sembrava uno sport così semplice e divertente. Direi che è stato amore a prima vista! Quando ha deciso di trasmettere questo amore a Venus e Serena? Erano veramente molto piccole! Soprattutto Venus, ma devo dire che mi hanno subito sorpreso per la facilità con cui imparavamo a muoversi in campo. Quando ha capito che sarebbero diventate delle campionesse? Quando io e Venus siamo entrati per la prima volta in un campo da tennis lei era davvero piccola e ha avuto grandi difficoltà a colpire la pallina. Ha mandato un intero cesto di palle in rete! Ne era rimasta una sola e lei piangeva Lei cosa gli disse? Semplicemente: provaci, questa è l ultima Lei la colpì bene, la palla andò oltre la rete e la sua carriera ebbe veramente inizio. Ho capito che era una campionessa perché nonostante le lacrime e la delusione aveva continuato a provare fino all ultima palla del cesto. Un vero campione di tennis, oltre al talento e alla tattica, deve saper essere forte di testa. Quando ha realizzato che anche Serena avrebbe seguito le orme della sorella maggiore? Per Serena scegliere di giocare a tennis è stato ancora più naturale perché lei ha sempre voluto fare quello che faceva Venus. Praticamente ci ha sempre girato intorno fin da quando la sorella più grande ha cominciato a giocare. Quali sono i ricordi più belli pensando alla carriera delle sue figlie? Il primo ricordo che mi viene in mente riguarda Serena. Eravamo ad un torneo giovanile e Venus ha battuto Serena proprio nel primo match L abbiamo persa di vista e poi alla fine della giornata non riuscivamo a trovarla. Erano entrambe molto giovani e quindi stavamo quasi per chiamare la polizia, quando abbiamo scoperto che stava ancora giocando nei campi di allenamento e provava quello che non aveva funzionato in gara. Mi porterò sempre dietro l immagine della mia bambina così giovane ma già determinata a non arrendersi davanti ad una sconfitta. Per Serena scegliere di giocare a tennis è stato naturale perché lei ha sempre voluto fare quello che faceva Venus Venus e Serena si sono incontrate moltissime volte in match importanti come le finali di uno Slam. Che consiglio dà in quel caso papà Richard? Nessun consiglio, anzi non vado mai a vederle in tribuna. Per me è impossibile scegliere e mi godo solo la sensazione di saperle entrambe al top. Lei si è ormai guadagnato la fama di massimo esperto del settore. Qual è la sua opinione rispetto al tennis femminile? Direi che il livello di gioco è ottimo anche oggi e ci sono molte buone giocatrici. Per essere grandi campionesse, però, serve davvero qualcosa di speciale e se hai le doti giuste te ne accorgi subito come è successo per Venus, Serena o Martina Hingis, che già da giovanis- 18 Agosto/Settembre Io e il tennis

19 I successi di Venus e Serena Le mie figlie giocano sempre pensando di essere le numero uno del mondo anche se la classifica dice un altra cosa sime erano ai vertici della classifica mondiale. Cosa rende Serena e Venus così speciali per il grande pubblico? Credo che i fans percepiscano che le mie figlie giocano sempre pensando di essere le numero uno del mondo anche se la classifica dice un altra cosa. Per Serena, essere la leader mondiale ha sempre contato moltissimo. Per Venus no? Anche per lei ovviamente, ma Venus si è sempre concentrata sul giocare bene. Per lei è la cosa più importante, il ranking viene di conseguenza. Lei è anche un esperto di tennis maschile, cosa pensa dei campioni di oggi? Ritengo che siano fantastici, io trovo davvero eccitante assistere ai match dei top-10 di oggi Però rimango dell idea che il tennis femminile è molto più divertente, almeno per come la vedo io. Si ha la possibilità di guardare scambi più lunghi, battaglie più serrate. Venus e Serena Williams sono nate rispettivamente il 26 settembre 1981 e il 17 giugno 1980 Sono cresciute a Compton, un piccolo sobborgo di Los Angeles Hanno altre due sorelle: Lyndrea e Isha. Yetunde è morta il 14 settembre 2003, colpita da un proiettile durante una sparatoria a Compton Il padre Richard e la madre Oracene hanno divorziato nel 2005 Sono state entrambe numero uno della classifica mondiale Serena ha vinto 11 titoli dello Slam (prima della conclusione degli Us Open 2009) Venus ha vinto 7 titoli dello Slam Entrambe, oltre al tennis, hanno altri interessi ed attività nel campo della moda e della tv. Venus disegna una sua linea di abbigliamento sportivo chiamata EleVen, mentre Serena ne ha creata una dal nome Aneres. Si occupano anche di attività benefiche ed umanitarie Qual è la sua opinione riguardo al tennis americano? Direi che non è buona soprattutto per quanto riguarda il futuro. Non vedo giovani con grandi possibilità. Se potesse mettere insieme una qualità di Venus ed una di Serena e creare la giocatrice perfetta, cosa sceglierebbe? Dovrebbe essere un perfetto mix di entrambe con un gioco di gambe migliore e più attitudine alla rete. Oltre al tennis lei ha la passione della fotografia. Come è nata e perché? È nata moltissimo tempo fa perché mi piace sfogliare gli album e poter vedere attraverso le fotografia i cambiamenti che avvengono nella vita e nel mondo nel corso del tempo. Per questo mi piace concentrarmi sulle espressioni dei visi, ci si può leggere un sacco di cose se sei un bravo fotografo. L ultima domanda non può che essere sulla finale di FedCup tra Italia e Stati Uniti. Venus e Serena saranno tra le protagoniste? Chi può dirlo? Certamente ci proveranno, ma dipenderà dalla loro condizione fisica a fine stagione Sarà comunque una bella sfida, da non perdere! Richard Williams al Foro Italico 19 Agosto/Settembre Io e il tennis

20 focus» Serie A1: il via l 11 ottobre Due gironi per gli uomini, uno per le donne. L obiettivo di 19 delle 21 squadre in gara è fermare il dominio del Capri Sports Academy e del Tc Viterbo, campioni in carica da tre anni. Una manifestazione in costante e significativa crescita: migliora il livello di gioco, aumenta la popolarità sia nei circoli, sia all esterno del movimento tennistico. di Giovanni Di Natale è finita. Torna la serie A1 a squadre, torna la corsa allo scudetto. Il campionato più bello d Italia scalda i L attesa muscoli, prepara i campi e accorda le racchette. Si parte l undici ottobre, puntuali alle 9. L obiettivo di 19 delle 21 squadre impegnate è fermare il dominio del Capri Sports Academy e del Tc Viterbo, campioni in carica da ormai tre anni. Impresa ardua, perché le rose dei team scudettati sono altamente competitive. La fase finale in sede unica potrebbe comunque regalare sorprese ed emozioni, come già successo lo scorso anno a Bra. A1 UOMINI - Il Capri è sicuramente favorito. La formazione campana ai nastri di partenza del 2009 si presenta più forte di prima. È arrivato anche Andreas Seppi ad arricchire una rosa già competitiva. Farà squadra con Potito Starace, Filippo Volandri, Marc Gicquel, Giancarlo Petrazzuolo e Daniele Giorgini. L avversario principale? Ancora una volta la Canottieri Aniene di Philip Kohlschreiber e Flavio Cipolla. Il club romano punta al titolo e vuole riscattare la sconfitta subita in finale la scorsa stagione. Aniene che guida la nutrita truppa romana. La capitale è infatti la città più rappresentata in A1, con tre team maschili (Aniene, Anzio, Empire) ed uno femminile (Parioli). Nella fase preliminare, dunque, non mancherà un interessante derby tra Anzio e Empire. Si giocherà il primo novembre, in occasione della quarta giornata di campionato. Nel gruppo 1 anche il Capri Sports Academy ed il Tc Alba, principali favorite per i play-off; il Bassano; le matricole Tc Pistoia e Castellazzo, che punteranno alla salvezza. 20 Agosto/Settembre Focus