Giornata della Trasparenza 2013

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1 giovedì 27 giugno 2013 Giornata della Trasparenza 2013 Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e Il Programma per la Trasparenza e l Integrità nell Università di Torino Intervento parte 2 (sessione pomeridiana) A. Saccà Responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione

2 Il Piano triennale di prevenzione della corruzione dell Università degli Studi di Torino Il Piano triennale di prevenzione della corruzione dell Università degli Studi di Torino, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Ateneo il 26 marzo 2013, prevede una serie di azioni per la prevenzione della corruzione 2

3 Azioni di attuazione del Piano anticorruzione per l anno 2013: -Definizione del perimetro di azione delle attività di monitoraggio e controllo del Piano di prevenzione della corruzione (es. società partecipate) -Revisione del Piano, in particolare per quanto riguarda le aree di rischio e il livello di queste, di concerto con i Direttori/Dirigenti delle diverse strutture organizzative dell Ateneo -Definizione delle procedure per l individuazione del mancato rispetto delle tempistiche dei procedimenti, con particolare riferimento ai pagamenti -Prima applicazione delle procedure di verifiche e controllo, che costituiranno elementi della relazione che il Responsabile presenterà entro il 15 dicembre -Predisposizione del sistema di acquisizione delle segnalazioni e procedura di acquisizione periodica di dati/informazioni inerenti alle attività di monitoraggio e controllo da parte dei soggetti (individui e/o unità organizzative) coinvolti -Attuazione delle azioni previste nel piano di formazione di cui al punto 5.a) e delle azioni indotte, ivi compresa l individuazione nominativa dei soggetti destinatari 3

4 Azioni di attuazione del Piano anticorruzione per l anno 2013: -Azione di comunicazione attraverso vari mezzi (infonews, Giornata della trasparenza, e- mail, social network, Portale etc.) -Adozione del Codice di comportamento dell Università secondo le modalità definite dalla Legge 190/2012 -Acquisizione presa d atto, da parte dei dipendenti, del Piano Triennale di prevenzione della corruzione -Predisposizione di Linee guida di condotta al fine di prevenire fenomeni corruttivi, in relazione ai comportamenti e alle prassi concretamente adottati -Censimento delle procedure di controllo a carico dei responsabili di unità organizzative e/o di procedimenti relativamente a fenomeni di corruzione -Linee guida per le procedure di controllo effettuate dai responsabili all interno dell unità organizzativa e del procedimento di cui sono incaricati, a prescindere dai controlli effettuati dal Responsabile della prevenzione della corruzione 4

5 Il Gruppo di Lavoro Trasparenza e AntiCorruzione (TAC) èstato istituito al fine di procedere in modo strutturato e condiviso alla realizzazione di adempimenti complessi e trasversali a tutte le strutture dell Ateneo relativi ai temi della trasparenza e della prevenzione della corruzione, sfruttando le migliori sinergie professionali e organizzative presenti nelle Direzioni dell Amministrazione Centrale, nei Dipartimenti e nelle Scuole. 5

6 Le attività che la Legge 190 e il Piano anticorruzione individuano come a più elevato rischio di corruzione sono state esplose in 25 ambiti di attività, soggetti a verifica ed eventuale integrazione e/o modifica dal Gruppo di Lavoro TAC: 1) pagamento (liquidazione) fatture 2) pagamento compensi 3) autorizzazione e liquidazione spese missioni 4) pagamento borse e premi di studio 5) buoni d ordine o documenti generici di spesa 6) affidamenti di docenza 7) collaborazioni a progetto 8) convenzioni 9) c/terzi 10) verbalizzazione esami 11) gestione carriere studenti 12) timbrature 13) bandi per acquisti beni e servizi 14) bandi e commissioni per assunzione di personale a tempo indeterminato e determinato 15) progettazione, direzione lavori, collaudo, dichiarazioni di conformità 16) fondo economale 17) carta di credito 18) telefonia 19) rimborsi vari 20) attività commerciali 21) incassi piccole prestazioni (in contanti o con ricevute varie) 22) bandi e commissioni per scuole di specializzazione, numero chiuso, ecc. 23) entrate e uscite nei progetti scientifici e didattici 24) collaborazioni occasionali inferiori ai 5000 euro 25) inventario 6

7 Formazione Il Piano prevede 5 livelli di intervento: 1) di tipo informativo, rivolto a tutto il personale (docente e tecnicoamministrativo), in modalità on line 2) formazione gerarchica diretta ai responsabili delle strutture (Dirigenti e Direttori di Dipartimento, Scuole, Centri) 3) formazione mirata diretta in modo specifico al personale operante nelle aree di rischio 4) periodica 5) intervento, entrambe attivabili su richiesta o su istanza del Responsabile della prevenzione della corruzione o dei Responsabili di struttura 7

8 Sono in produzione i video relativi alla formazione rivolta a tutto il personale, articolata nei seguenti moduli: - La Legge 190/2012 -I reati - La trasparenza: D. Lgs. 33/ Codice etico, codice di comportamento, incompatibilità e inconferibilità degli incarichi - Il Piano di prevenzione della corruzione - Mappatura del rischio e casi concreti 8

9 Automonitoraggio Ogni Direttore dovrà effettuare controlli all interno della propria struttura sulla regolarità degli atti e sul rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti, secondo le modalità che saranno comunicate dal Responsabile della prevenzione della corruzione Per ogni ambito di attività in cui si esplicano quelle considerate a più elevato rischio di corruzione dalla Legge 190 e dal Piano, il Gruppo di Lavoro sta elaborando un modello di scheda con i controlli da effettuare, che sarà inviato ai Direttori per lo svolgimento del monitoraggio. Le schede di automonitoraggio andranno consegnate al Responsabile della prevenzione della corruzione 9

10 Monitoraggio: verifiche e controlli del Responsabile della prevenzione della corruzione presso le strutture organizzative 1) Individuazione delle strutture: Le strutture che saranno soggette a verifica saranno estratte a sorte nelle sedute del Consiglio di Amministrazione tra quelle in cui sia presente almeno un ambito di attività considerato a rischio di corruzione dalla Legge 190 o dal Piano 10

11 1) Ispezione del Responsabile della prevenzione della corruzione I controlli presso le strutture estratte saranno condotte dal Responsabile della prevenzione della corruzione con l ausilio di soggetti interni competenti per settore Le ispezioni, secondo quanto previsto dal Piano, avverranno con modalità analoghe alle ispezioni ministeriali e dell AVCP Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture Le verifiche verteranno preliminarmente su quanto dichiarato dal Direttore della struttura in sede di automonitoraggio, per passare poi al controllo della correttezza e legittimità di un campione rappresentativo di procedimenti e di dati soggetti ad obbligo di pubblicazione sul portale Il Gruppo di lavoro sta elaborando una procedura standard da applicare a tali controlli, che sarà comunicata alla struttura soggetta a controllo prima del controllo stesso 11

12 Scenario per le rotazioni degli incarichi: Sarà necessario prevedere un piano di rotazione per i responsabili: es. ogni xx anni rotazione SAD, ogni yy anni rotazione coordinatori ep fra le diverse unità organizzative..idem per responsabili di settori-servizi AC) 12

13 Inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni: D. Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 Cause di inconferibilità: - condanne penali (anche non definitive) per reati contro la P.A. - provenienza da incarichi e cariche in enti privati - provenienza da organi di indirizzo politico nei due anni precedenti Cause di incompatibilità: - con incarichi e cariche in soggetti privati, estesa in alcuni casi al coniuge, parenti e affini entro il secondo grado - con cariche in organi di indirizzo politico 13

14 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, emanato con D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 -Definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare; le previsioni del Codice dovranno essere integrate e specificate dai codici di comportamento che ogni singola amministrazione dovrà adottare e diffondere al proprio interno -Negli atti di incarico o nei contratti di acquisizione delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi dovranno essere inserite disposizioni e/o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto nei casi di violazione -NO a regali, compensi ed altre utilità -Il dipendente NON accetta incarichi di collaborazione da soggetti che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza -Obbligo di comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse -Disposizioni particolari per i dirigenti -Sottoscrizione copia del codice di comportamento (neoassunti o assunzioni di incarico) 14

15 Segnalazioni Ogni eventuale portatore di interessi (personale, studenti, utenti esterni), può segnalare casi di corruzione all indirizzo Ai sensi dell art. 54 bis del D.Lgs. 165/2001 il dipendente pubblico che segnali illeciti, fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia; inoltre, nell ambito del procedimento disciplinare la sua identità non può essere rivelata senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla sua segnalazione, ovvero può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell incolpato qualora la contestazione sia fondata in tutto o in parte sulla segnalazione 15

16 Il Programma Triennale indica le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, la legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità. Esso specifica le modalità, i tempi di attuazione, le risorse dedicate e gli strumenti di verifica dell'efficacia delle iniziative. Il Programma è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Ateneo il 26 marzo È stato redatto in linea con delibera CIVIT n. 2/2012: Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l integrità Giornata della Trasparenza 2013 giovedì 27 giugno 2013 La Trasparenza in Ateneo pre Decreto Legislativo 33/2012 Il Programma Triennale dell Ateneo 16

17 Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Il Decreto 33: Riordino e introduzione di novità Il Decreto Legislativo 33 è di grande impatto sulla disciplina della Trasparenza sul panorama nazionale: ha operato una sistematizzazione dei principali obblighi di pubblicazione già vigenti e ne ha introdotti di nuovi. Dal punto di vista dell ambito soggettivo di applicazione, prevede esplicitamente che si applichi anche a tutte le istituzioni UNIVERSITARIE. Il Decreto 33 nello specifico: ha modificato la disciplina dei Programmi triennali per la trasparenza e l integrità (nuova organizzazione dei contenuti al loro interno); ha disciplinato, per la prima volta, l istituto dell Accesso Civico (art. 5). Gli obblighi previsti dalla normativa comportano dunque, d ora in avanti, il diritto di chiunque, senza alcun limite legato alla legittimazione soggettiva del richiedente e senza alcun costo aggiuntivo, di richiedere dati e informazioni nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione; ha definito compiti e funzioni sia del Responsabile della Trasparenza sia degli Organismi Interni di Valutazione; ha previsto una completa revisione della Sezione Amministrazione Trasparente; ha implementato il sistema dei controlli e delle sanzioni in caso di inadempimento. 17

18 La Sezione, dal primo trimestre 2013, non ha più la vecchia denominazione Trasparenza, Valutazione e Merito. Giornata della Trasparenza 2013 giovedì 27 giugno 2013 La Trasparenza in Ateneo pre Decreto Legislativo 33/2012 La (vecchia) Sezione del Portale (al 25/06/2013) Il menù mostrava tuttavia un architettura di sotto-sezioni di secondo livello in linea con la Delibera CIVIT N. 105/2010 (Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità) 18

19 La Trasparenza in Ateneo post Decreto Legislativo 33/2012 La nuova sezione Amministrazione Trasparente (dal 26/06/2013) In relazione al Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 l'università degli Studi di Torino ha provveduto alla riorganizzazione della sezione secondo lo schema di sezioni e sottosezioni riportato esplicitamente nell Allegato del Decreto. Considerata la natura dei contenuti riportati, la sezione è da considerare in continuo aggiornamento. 19

20 Obiettivi del Gruppo di Lavoro: Giornata della Trasparenza 2013 giovedì 27 giugno 2013 La Trasparenza in Ateneo pre Decreto Legislativo 33/2012 Il (vecchio) Gruppo di Lavoro Trasparenza, Valutazione e Merito 1. presidio continuo degli adempimenti previsti dalla legge (D. Lgs. n. 150 del 27/10/2009); 2. aggiornamento costante dei contenuti pubblicati sul portale di Ateneo funzione di raccordo e collegamento fra tutte le strutture d'ateneo impegnate su questo particolare ambito d'intervento (direttamente responsabili dei procedimenti o indirettamente coinvolte); 3. diffusione di informazioni e sensibilizzazione, all'interno della Comunità Accademica nel suo complesso, sulla tematica della Trasparenza e sulle sue tante implicazioni organizzative e operative. 20

21 La Trasparenza in Ateneo post Decreto Legislativo 33/2012 Il nuovo Gruppo di Lavoro TAC (Trasparenza e Anticorruzione) Il Gruppo ha l obiettivo di procedere in modo strutturato e condiviso alla realizzazione di adempimenti complessi e trasversali a tutte le strutture dell Ateneo relativi ai temi della trasparenza e della prevenzione della corruzione, sfruttando le migliori sinergie professionali e organizzative presenti in tutte le Strutture di cui si compone l Ateneo (centrali e non). Il Gruppo, composto da 33 persone, è formato da 8 sottogruppi; fra questi ultimi, uno è dedicato ai vari adempimenti e obblighi di pubblicazione legati alla Trasparenza a seguito dell entrata in vigore del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n

22 La Trasparenza Intranet La nuova sezione Trasparenza Intranet Nel primo trimestre 2013 è stata creata la nuova sezione dedicata a tutto il personale dell Ateneo. Sono disponibili in questa sezione tutte le informazioni e la documentazione su: - dati e FAQ sui pagamenti superiori ai 1000 euro (ex Art. 18, Amministrazione Aperta ) - gli incontri e i lavori del Gruppo di Lavoro - TAC -la cronologia attività dedicata alla Trasparenza -la Carta dei Servizi (il lavoro svolto in Ateneo) - i risultati delle indagini di customer satisfaction 22

23 Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Alcuni aspetti di dubbia interpretazione: le richieste di chiarimenti a CIVIT (1 di 2) Un gruppo di lavoro CODAU (Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università Italiane - è un'associazione costituita dai Direttori Amministrativi delle Università italiane) ha svolto un lavoro di analisi del decreto legislativo 33 e delle nuove Linee Guida CIVIT (attualmente in fase di consultazione). Ha quindi inoltrato alla Commissione alcuni quesiti/riflessioni, fra cui: 1. una richiesta di proroga dei termini per l adozione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità, ai fini dell armonizzazione dell adozione del Programma Triennale per la Trasparenza e l integrità con la decorrenza degli obblighi di pubblicazione prevista all art. 49 del D.Lgs. 33/2013, (dal 20 luglio al 20 ottobre 2013); 1. Una richiesta di chiarimento sull interpretazione della portata dell Art. 14 del D. Lgs. 33/2013 (pubblicazione dei dati sui titolari di incarichi politici); 23

24 Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Alcuni aspetti di dubbia interpretazione: le richieste di chiarimenti a CIVIT (2 di 2) 1. Una richiesta di chiarimento sull Art. 24 del D. Lgs. 33/2013 (quali standard e requisiti per la pubblicazione dell attività amministrativa in forma aggregata?). In merito all adempimento che riguarda la pubblicazione dei dati relativi al monitoraggio dei tempi procedimentali, si evidenzia la possibile difficoltà di rilevazione dei suddetti tempi e si richiede che per le Università sia dato come obiettivo tendenziale la fine del triennio di riferimento del Piano triennale per la trasparenza e l integrità; 1. Alcune richieste di precisazioni sulla portata specifica degli Artt. 25, 26 e 29 del Decreto (controlli sulle imprese, dati pubblicati in forma aggregata e anonima in relazione a concessioni di sussidi e vantaggi economici, dati sui risultati attesi di bilancio); 1. Criticità legate all Art. 32 del Decreto, in particolare: - Contabilizzazione dei costi dei servizi e - Rilevazione dei tempi di erogazione dei servizi: sono state comunicate a Civit analoghe difficoltà legate alla contabilizzazione (prima del 2015 con la contabilità analitica) e al monitoraggio. Si richiede che, relativamente a questo adempimento, per le Università sia dato come obiettivo tendenziale la fine del triennio di riferimento del Piano triennale per la trasparenza e l integrità. 24

25 La Trasparenza in Ateneo post Decreto Legislativo 33/2012 Alcuni punti di attenzione e prossime azioni L Università di Torino si appresta a condurre o a concludere le seguenti attività: - Aggiornamento e arricchimento dei contenuti delle varie sotto-sezioni della sezione Amministrazione Trasparente - Revisione del Programma Triennale Trasparenza alla luce del Decreto 33 e delle nuove Linee Guida CIVIT (ad oggi ancora in fase di pubblica consultazione) - Revisione, omogeneizzazione ed estensione del lavoro svolto sulle Carte dei Servizi (in linea con la mappatura dei processi) - Definizione rete di Referenti TAC (trasparenza e anticorruzione), uno per Struttura Organizzativa d Ateneo a presidio di tutti gli adempimenti; - Ulteriore coinvolgimento degli Stakeholder: invito a inoltrare all indirizzo trasparenza@unito.it ogni richiesta o suggerimento in merito agli ambiti su cui viene richiesta maggiore trasparenza. 25

26 La Trasparenza in Ateneo post Decreto Legislativo 33/2012 La rete di referenti TAC (in fase di costituzione) - Un referente per Struttura Organizzativa (Direzioni dell Amministrazioni, Dipartimenti, Scuole, Strutture didattiche speciali, centri.. ); - caratteristiche circa la figura del referente TAC saranno comunicate nella fase di formalizzazione della rete dei referenti (prevista in luglio 2013) - la rete di referenti si occuperà, facendo da tramite fra il Responsabile per la Trasparenza e la propria struttura organizzativa, del raccordo fra il delegato anticorruzione ed il direttore della struttura organizzativa in cui opera allo scopo di favorire la realizzazione degli adempimenti (aspetti organizzativi, di comunicazione, monitoraggio dei contenuti da pubblicare e pubblicati sotto il profilo della trasparenza, dei processi di monitoraggio sotto il profilo anticorruzione, raccordo con i portatori di interesse dell'unita organizzativa di riferimento). Il referente svolge a tutti gli effetti il monitoraggio/presidio di tutti gli adempimenti previsti in relazione a competenze e ambiti di attività svolti dalla propria struttura secondo le indicazioni del delegato trasparenza ed anticorruzione ed in raccordo con il direttore della struttura organizzativa di cui è parte al fine di favorire un continuo presidio degli adempimenti necessari (ovviamente la responsabilita degli adempimenti resta in carico al soggetto competente in relazione all'organizzazione in essere) 26

27 Gli obblighi di pubblicazione I dati pubblicati e da pubblicare Fra i nuovi contenuti in fase di pubblicazione, in aggiunta a quelli già pubblicati e previsti dal Decreto 33, si ricorda in primis: - Dati relativi a Immobili, canoni di locazione o di affitto - Dati circa il monitoraggio dei tempi dei Procedimenti - Dati sulla premialità - Dati patrimoniali dei titolari di incarichi politici (art. 14, comma 1, lettera f) del decreto; sono in corso verifiche sull applicabilità fra Codau e Civit) Risultano invece già pubblicati i dati relativi a: -Dati su contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (art. 37 del Decreto, da integrare rispetto alle prescrizioni previste con ulteriori informazioni) - dati su Concorsi e Selezioni - Carte dei Servizi (lavoro da ultimare con due azioni, ampliamento alle Strutture decentrate e omogeneizzazione delle Carte) - Dati sui pagamenti oltre i 1000 euro (ex. Art. 18 Decreto-Legge 83/2012) -I Bilanci di Ateneo - Dati relativi ai Dirigenti, ad incarichi di collaborazione e consulenza, ai componenti del Nucleo di Valutazione e ai titolari di posizioni organizzative, - Dati relativi a fondazioni e società partecipate dall'università (da rivedere e integrare secondo quanto previsto dall Art. 22 del Decreto 33) - Elenco dei Procedimenti Amministrativi dell Ateneo, etc 27

28 Gli obblighi di pubblicazione: Carta dei Servizi La Carta dei Servizi Azioni svolte fra ottobre 2011 e gennaio 2012: - Analisi benchmark di alcuni esempi di Carta dei Servizi elaborate in contesti accademici e pubblicate su web e della normativa in vigore e delle principali Circolari CIVIT - Elaborazione di un primo modello di Carta (per l allora Divisione Servizi Web) - Primo coinvolgimento del Gruppo di Lavoro Trasparenza e dei Dirigenti dell Amministrazione Centrale al fine della redazione di una carta per Divisione (mappatura dei servizi erogati a utenti finali e interni) - Carta dei Servizi inserita nel portafoglio obiettivi Ep. Come previsto dal Programma Triennale per la Trasparenza (approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione dell Ateneo in data 26marzo 2013), l Ateneo si impegna, nel corso del 2013, a realizzare: 1. l aggiornamento/revisione della Carte dei Servizi post riorganizzazione dell Amministrazione dell Ateneo (dicembre 2012); 2. un omogeneizzazione delle Carte dei Servizi dell Amministrazione; 3. la stesura (nel 2013), ex-novo, delle Carte delle Strutture decentrate (pubblicazione nel 2014) secondo il modello migliorato e consolidato a livello di Direzioni. Il Gruppo di Lavoro TAC si occuperà, fra le altre, anche del presidio di quest attività, sia per l Amministrazione, sia per tutte le Strutture decentrate dell Ateneo. 28

29 Decreto 33: Alcune raccomandazioni (1 di 4) La qualità dei dati! Il Decreto si sofferma sul tema della Qualità dei dati pubblicati. Le informazioni devono essere complete, tempestivamente aggiornate, comprensibili, integre, conformi ai documenti originali, accessibili e facili da consultare e pubblicate in formato aperto (quindi riutilizzabili). I dati devono essere trattati secondo modalità non ne impediscano l indicizzazione da parte dei motori di ricerca web e devono essere liberamente consultabili (senza il vincolo dell autenticazione). ATTENZIONE: L'esigenza di assicurare adeguata qualità delle informazioni diffuse non può, in ogni caso, costituire motivo per l'omessa o ritardata pubblicazione dei dati, delle informazioni e dei documenti (nemmeno laddove la richiesta di maggiore trasparenza arrivi direttamente dall utente portatore di interesse ulteriori ambiti di trasparenza). 29

30 Decreto 33: Alcune raccomandazioni (2 di 4) Durata dell obbligo di pubblicazione I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati per un periodo di almeno 5 anni, (decorrenti dal 1 gennaio dell'anno successivo a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione), e comunque fino a che gli atti pubblicati producono i loro effetti, fatti salvi i diversi termini previsti dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali. Alla scadenza del termine di durata dell'obbligo di pubblicazione i documenti, le informazioni e i dati sono comunque conservati e resi disponibili e debitamente segnalate sotto l etichetta ARCHIVIO. 30

31 Decreto 33: Alcune raccomandazioni (3 di 4) Ambito soggettivo di applicazione e articolazioni periferiche Articolo 11 del Decreto 33: Alle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 e alle società da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile si applicano, limitatamente alla attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell'unione europea, le disposizioni dell' articolo 1, commi da 15 a 33, della legge 6 novembre 2012, n Articolazioni periferiche dell Ateneo Considerata la complessità organizzativa dell Ateneo, la pubblicazione coordinata dei dati tra centro e periferia potrà essere garantita mediante la pubblicazione attraverso UNITO.IT (con riferimento esplicito alle informazioni che riguardano le articolazioni periferiche). Ciascuna unita organizzativa pubblica documenti e dati in relazione alle proprie attività. Nei siti delle restanti Strutture decentrate dovrà essere presente il link ad Amministrazione Trasparente (seguira informativa ai rif). 31

32 Decreto 33: Alcune raccomandazioni (4 di 4) Istanze e richieste da parte dei portatori di interesse Le richieste di Trasparenza (dati e informazioni da pubblicare) possono riguardare due differenti ambiti: 1. I dati la cui pubblicazione è obbligatoria per legge: in tal caso, l'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle PPAA comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione. La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al responsabile della trasparenza dell Ente che, entro trenta giorni, procede alla pubblicazione. 2. le informazioni richieste non rientrano fra quelle espressamente indicate dalla normativa, ma riguardano altri ambiti e sfere di attività dell Ente. ATTENZIONE: anche in questo secondo caso, non è possibile IGNORARE le richieste! Occorre analizzarle e dare seguito. 32

33 Trasparenza e Università Per maggiori informazioni Invito a consultare i risultati del Sondaggio Trasparenza, effettuato online e promosso (avvisi nelle myunito, su Facebook e Twitter attraverso un post, e in forma cartacea, mediante cartelli affissi nelle segreterie studenti ) fra novembre e dicembre 2012 con l obiettivo di indagare l interesse dell utenza per la (vecchia) sezione Trasparenza, valutazione e merito del portale di Ateneo. Invito a consultare i dati relativi alle Statistiche di Accesso alla Sezione Trasparenza sul Portale (sia per il 2011, sia per il 2012). Per comunicazioni e informazioni inerenti al tema trasparenza, consultare la sezione Amministrazione trasparente su e il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità oppure scrivere una all indirizzo trasparenza@unito.it. 33

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