L uomo nella sua arroganza si crede un opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente

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1 L origine dell uomo

2 L uomo nella sua arroganza si crede un opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente dagli animali.

3 Fu Charles Darwin, nel 1871, ad affermare per primo, nel suo libro "The descent of Man" (L'origine dell'uomo), che l uomo è un essere vivente come tutti gli altri, soggetto, quindi, alle stesse leggi naturali. L'uomo deve aver avuto degli antenati con caratteristiche simili a quelle delle specie animali a cui egli oggi assomiglia di più, cioè le scimmie antropomorfe. Di qui il falso convincimento che Darwin avesse sostenuto la discendenza dell uomo dalle scimmie.

4 CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA DELL'UOMO ANATOMICAMENTE MODERNO Regno: Animale Phylum: Chordata (tunicati, cefalocordati, vertebrati) Sottophylum: Vertebrata (con colonna vertebrale) Superclasse: Tetrapoda (con quattro arti) Classe: Mammalia (mammiferi) 200 Ma Sottoclasse: Theria (vivipari) Infraclasse: Eutheria (placentati) 120 Ma Coorte: Unguiculata (con unghie) Ordine: Primates (proscimmie, scimmie) 70 Ma Semiordine: Haplorrhini (Tarsiformi e Simiiformi) Sottoordine: Anthropoidea o Simiiformes (scimmie) Infraordine: Catarrhini (setto nasale stretto) 33 Ma Superfamiglia: Hominoidea (Hylobatidae, Pongidae, Hominidae) Famiglia: Hominidae (Ardipithecinae, Australopithecinae, Homininae) Sottofamiglia: Homininae (Homo) 2,5 Ma Genere: Homo (rudolfensis, habilis, ergaster, erectus, antecessor, heidelbergensis, rhodesiensis, neanderthalensis, sapiens ) Specie: sapiens 0,2 Ma

5 Primi dinosauri, mammiferi e uccelli Primi rettili Comparsa dei primi ominidi Prime forme di vita marine: inizi di febbraio Dinosauri: metà dicembre Piante e vertebrati terrestri: metà novembre Primi anfibi Primi pesci Primi invertebrati Mammiferi: 31 dicembre La presenza dell uomo avrebbe occupato una manciata di secondi

6 33 La separazione Australopithecus Nel corso tra scimpanzè del tardo ed Miocene ominidi Sivapithecus 7 sarebbe sarebbe (Ramapithecus) Verso la metà avvenuta avvenuta la fra 6 e 9 del Miocene (16 divergenza 10 milioni dei di milioni di anni primi anni Gorilla. fa. fa) si è avuta la Proconsul 16 divergenza tra le grosse Si pensa che i scimmie 24 Gibboni antropomorfe dell Asia africane e (Ilobatidi) si Gli Ominoidei si quelle asiatiche siano staccati sarebbero (Orango). dalle diversificati antropomorfe dalle altre nel primo Catarrine Miocene. durante l Oligocene

7 Metodi di datazione Metodi di datazione assoluta: forniscono indicazioni in anni sull età del reperto Metodi di datazione relativa: consentono di collocare il reperto in una determinata successione

8 I metodi radiometrici si basano sul decadimento di alcuni elementi radioattivi (o isotopi)

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12 Nella linea evolutiva comune a Pongidi e Ominidi si porrebbe il Proconsul vissuto nel Miocene tra i milioni di anni fa

13 Le specie ed i generi della Famiglia Hominidae Sahelanthropus tchadensis datato 6-7 milioni di anni fa (Ma) Orrorin tugenensis datato 6 Ma Ardipithecus ramidus kadabba datato 5,2-5,8 Ma Ardipithecus ramidus ramidus datato 4,39 ± 0,03 Ma Australopithecus anamensis datato 3,9-4,2 Ma Australopithecus afarensis datato 2,9-3,9 Ma Australopithecus bahrelghazali datato 3,0-3,5 Ma Kenyanthropus platyops datato 3,3-3,5 Ma Australopithecus garhi datato 2,496 ± 0,008 Ma Australopithecus aethiopicus datato 2,5-2,6 Ma Australopithecus africanus datato 2,3-3,0 Ma Australopithecus robustus datato 1,0-2,0 Ma Australopithecus robustus boisei datato 1,3-2,4 Ma

14 Femore di Orrorin tugenensis Orrorin tugenensis Il femore di Orrorin tugenensis forma un angolo di 120 (Homo sapiens =125 ; scimpanzè=88 ) Australopithecus afarensis Inserzione del muscolo obturator externus di Orrorin tugenensis

15 Le specie della Famiglia Hominidae Sahelanthropus tchadensis datato 6-7 milioni di anni fa (Ma) Orrorin tugenensis datato 6 Ma Ardipithecus ramidus kadabba datato 5,2-5,8 Ma Ardipithecus ramidus ramidus datato 4,39 ± 0,03 Ma Australopithecus anamensis datato 3,9-4,2 Ma Australopithecus afarensis datato 2,9-3,9 Ma Australopithecus bahrelghazali datato 3,0-3,5 Ma Kenyanthropus platyops datato 3,3-3,5 Ma Australopithecus garhi datato 2,496 ± 0,008 Ma Australopithecus aethiopicus datato 2,5-2,6 Ma Australopithecus africanus datato 2,3-3,0 Ma Australopithecus robustus datato 1,0-2,0 Ma Australopithecus robustus boisei datato 1,3-2,4 Ma

16 Evoluzione dell uomo Contemporanea di differenti specie di ominidi

17 Località Africane che hanno fornito resti di Australopitecine

18 Le Australopitecine Le Australopitecine si sono evolute tra i 5-1 milioni di anni fa, esse rappresentano la forma evolutiva più vicina alla soglia umana; avevano una stazione eretta quasi perfetta ma le dimensioni dell encefalo non superavano quelle delle Antropomorfe attuali. Le impronte ritrovate a Laetoli, lasciate da due Autralopiteci (un adulto e un infante) testimoniano l andatura bipede

19 La passeggiata più famosa del mondo: le impronte di Laetoli

20 Come camminavano le Australopitecine?

21 Il piede nella deambulazione 3 fasi: taligrada, plantigrada, digitigrada. Varia il CoP (centro di Pressione)

22 Anno Siamo nell'attuale Etiopia, due paleontologi americani fanno una scoperta eccezionale: uno scheletro fossilizzato, quasi completo. Gli studi su di esso dimostrano che apparteneva ad una donna, alta circa un metro e dieci centimetri, dell'età di 20/25 anni. A questa donna fu dato il nome di Lucy. Lucy è un ominide vissuto più di tre milioni di anni fa, è un Australopithecus afarensis.

23 Le specie della Famiglia Hominidae Sahelanthropus tchadensis datato 6-7 milioni di anni fa (Ma) Orrorin tugenensis datato 6 Ma Ardipithecus ramidus kadabba datato 5,2-5,8 Ma Ardipithecus ramidus ramidus datato 4,39 ± 0,03 Ma Australopithecus anamensis datato 3,9-4,2 Ma Australopithecus afarensis datato 2,9-3,9 Ma Australopithecus bahrelghazali datato 3,0-3,5 Ma Kenyanthropus platyops datato 3,3-3,5 Ma Australopithecus garhi datato 2,496 ± 0,008 Ma Australopithecus aethiopicus datato 2,5-2,6 Ma Australopithecus africanus datato 2,3-3,0 Ma Australopithecus robustus datato 1,0-2,0 Ma Australopithecus robustus boisei datato 1,3-2,4 Ma

24 Kenyanthropus platyops

25 Le specie della Famiglia Hominidae Sahelanthropus tchadensis datato 6-7 milioni di anni fa (Ma) Orrorin tugenensis datato 6 Ma Ardipithecus ramidus kadabba datato 5,2-5,8 Ma Ardipithecus ramidus ramidus datato 4,39 ± 0,03 Ma Australopithecus anamensis datato 3,9-4,2 Ma Australopithecus afarensis datato 2,9-3,9 Ma Australopithecus bahrelghazali datato 3,0-3,5 Ma Kenyanthropus platyops datato 3,3-3,5 Ma Australopithecus garhi datato 2,496 ± 0,008 Ma Australopithecus aethiopicus datato 2,5-2,6 Ma Australopithecus africanus datato 2,3-3,0 Ma Australopithecus robustus datato 1,0-2,0 Ma Australopithecus robustus boisei datato 1,3-2,4 Ma

26 Australopithecus africanus 2-2,5 milioni di anni fa (forma gracile) Capacità cranica: da 430 a 500 cc Statura: ~130 cm Toro sopraorbitario sviluppato Fronte sfuggente onnivoro Foro occipitale spostato in avanti Sacro è relativamente largo Ilei larghi e svasati Locomozione bipede

27 Australopithecus robustus Statura sui 150 cm Peso circa 50Kg Bacino umanoide e andatura bipede meno evoluta del gracile Apparato masticatore particolarmente robusto adatta ad una alimentazione coriacea (radici, tuberi) Capacità cranica sui 500 cm 3 superiore a quella del gracile

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29 Importanza della Rift Valley La vegetazione e il clima ai due lati della Rift Valley sono radicalmente diversi: le foreste umide che predominano a occidente lasciano il passo a pianure erbose a oriente. Come riflesso di queste differenze ecologiche, che si instaurarono milioni di anni fa, la distribuzione dello scimpanzé è limitata al lato occidentale, mentre i fossili di ominidi si trovano solo a oriente

30 La tappa più importante del processo evolutivo che ha portato dalle forme di ominidi primitivi all'uomo moderno è l'acquisizione della stazione eretta. Vantaggi apportati dalla stazione eretta: -liberazione dell'arto anteriore e conseguente possibilità di utilizzare le mani per trasportare oggetti e costruire strumenti; -campo visivo più ampio; -struttura sociale più complessa con sviluppo di legami stabili tra gli individui - termoregolazione

31 Termoregolazione

32 Dal punto di vista energetico: efficienza locomotoria dell uomo sul terreno è superiore del 50% a quella dello scimpanzé Gli ominidi si evolsero come creature bipedi spinti dalla necessità di procurarsi le risorse alimentari distribuite in un territorio aperto e vasto

33 Principali modifiche scheletriche associate all acquisizione della postura eretta 1.Spostamento del foro occipitale (foramen magnum) in avanti 2.Cambiamento della forma della cassa toracica 3.Acquisizione di curvature da parte della colonna vertebrale 4.Modifiche delle ossa dell anca 5.Arti inferiori maggiormente lunghi rispetto agli arti superiori 6.Modifiche dell articolazione del ginocchio e dell angolatura del femore 7.Modifiche delle ossa del piede

34 Andatura bipede: Trasformazione foro occipitale La posizione del FORO OCCIPITALE è posteriore nelle scimmie quadrupedi ed inferiore nell uomo

35 Andatura bipede: Trasformazione ASSE VERTEBRALE da trave rigida e parallela al terreno a colonna flessibile presenza di curvature a compensazione reciproca capace di una reazione elastica alle sollecitazioni

36 Andatura bipede: BRACHIPELVIZZAZIONE ANTROPOMORFE UOMO bacino ampio largo e basso, capace di sostenere i visceri superficie più ampia per l inserzione dei muscoli

37 Andatura bipede: PIEDE struttura compatta munito di archi plantari sostiene il peso corporeo

38 SCIMMIA UOMO QUADRUPEDE BIPEDE BRACCIA LUNGHE BRACCIA CORTE TRONCO CONICO TRONCO CILINDR FEMORE VERTICALE FEMORE CONVERG POLLICE NON OPPON POLLICE OPPONIBIL CERVELLO 400cm 3 CERVELLO 1400cm 3

39 Il genere Homo

40 Il genere Homo

41 Homo rudolfensis Capacità cranica 713 cc Statura 139,5 cm Peso 42 kg Primo ritrovamento Kenya, 1972 Quando visse? 2,5-1,8 Ma Strumenti litici? Si Parlava? É possibile

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43 Homo habilis (1,5 2,4 milioni di anni fa) L attribuzione del genere Homo è giustificata dalle seguenti caratteristiche, che gli conferiscono una fitness maggiore rispetto alle australopitecine: Aumento della capacità cranica di oltre il 40% rispetto agli Australopiteci Sviluppo delle aree del linguaggio articolato Riduzione dei premolari Adattamento scheletrico alla stazione eretta meglio realizzata Capacità tecnologiche per esplicare per un miglior adattamento all ambiente (choppers)

44 Strumenti litici olduvaiani (2,5 Ma) Choppers Choppings

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46 Homo ergaster (1,8-0,25 milioni di anni fa) Capacità cranica 871 cc Statura 171,5 cm Peso 45 kg Primo ritrovamento Kenya, 1975 Quando visse? 1,8-0,5 Ma Strumenti litici? Si Parlava? Si H. Antecessor ASIA HOMO ERGASTER AFRICA H. Erectus EUROPA

47 Homo antecessor Capacità cranica 1000 cc Statura 160 Peso 49 Primo ritrovamento Spagna, 1994 Quando visse? 0,78 Ma Strumenti litici? Si e non usava il fuoco Parlava? Si

48 Homo cepranensis Capacità cranica 1150 cc Statura? Peso? Primo ritrovamento Italia, 1994 Quando visse? 0,9-0,8/0,7 Ma Strumenti litici? Si Parlava? Si

49 Homo heildebergensis Capacità cranica 1244 cc Statura 160 Peso 49 kg Primo ritrovamento Germania, 1907 Quando visse? 0,65-0,30 Ma Strumenti litici? Si Parlava? Si

50 Vita e comportamento di Homo erectus ECONOMIA DI CACCIA E RACCOLTA USO DEL FUOCO - GRANDE IMPORTANZA IN RAPPORTO NON SOLO ALL AMBIENTE (PROTEZIONE DA ANIMALI) MA ANCHE PER LA COTTURA DEI CIBI CHE DIVENTANO PIU ASSIMILABILI

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52 Il genere Homo

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54 HOMO SAPIENS NEANDERTHALENSIS Vissuto tra i e anni fa Struttura scheletrica robusta Grande forza muscolare Avambraccia e gambe racconciate (adattamento al freddo) Capacità cranica cc Culto dei morti

55 Ipotesi sull origine di Homo sapiens Per quanto riguarda l origine dell Homo sapiens, si contrappongono due teorie: 1. origine multiregionale (Multiregional Model=MM, di Wolpoff, Wu e Thorne) 2. origine africana (single Origine Model=SOM, di Stringer e Andrews)

56 Teoria Out of Africa comparsa in Africa come nuova specie colonizzazione delle altre regioni del mondo (60-30 mila anni fa) sostituzione delle popolazioni del posto (es. Neanderthaliani in Europa e Homo sapiens arcaico in Asia)

57 L origine della linea che porta all Homo sapiens si troverebbe in Africa e risalirebbe ad un epoca compresa tra 250 e 150 mila anni fa

58 Teoria Out of Africa: Tempi di diffusione dell Uomo anatomicamente moderno (Homo sapiens) ricavati dall analisi del mtdna

59 Neanderthaliani in Europa e Homo sapiens arcaico in Asia si sarebbero estinte senza fornire alcun contributo genetico alle popolazioni attuali di tali regioni

60 TEORIA MULTIREGIONAL MODEL

61 Multiregional model Gli Uomini moderni si sono evoluti negli ultimi 2 milioni di anni come una singola specie politipica, attraverso la comparsa indipendente delle moderne caratteristiche nelle differenti aree in tempi diversi. Recenti riarrangiamenti di questo modello ( Multiregional model 2 ) affermano che le forme umane moderne provenienti dall Africa possono essersi mischiate con le forme arcaiche. Periodo di isolamento avrebbe determinato l instaurarsi della diversificazione tra popolazioni

62 Principali differenze tra OMR : PRESUNTA DISCONTINUITA MORFOLOGICA TRA POPOLAZIONI ARCAICHE E POPOLAZIONI MODERNE EMR : PRESUNTA CONTINUITA MORFOLOGICA TRA POPOLAZIONI ARCAICHE E POPOLAZIONI MODERNE

63 GRANDE DIVERSITA MITOCONDRIALE DEGLI AFRICANI RISPETTO ALLE POPOLAZIONI DEGLI ALTRI CONTINENTI Risultati delle ricerche sul mtdna ORIGINE AFRICANA DELL UOMO ANATOMICAMENTE MODERNO Teoria dell Eva mitocondriale o Eva africana

64 Studi sull NRY hanno confermato che l h.m.a. ha avuto origine in Africa La scoperta di un Adamo africano si è avuta dopo molto tempo, per via delle difficoltà trovate nei metodi di ricerca prima di trovare delle mutazioni semplici, cioè un solo nucleotide, del cromosoma Y.

65 CONCLUSIONI. 1 I marcatori aploidi del mtdna e dell NRY si sono rivelati preziosissimi per la creazione di un modello standard per l evoluzione dell Uomo moderno ATTUALMENTE TUTTO L ESISTENTE DNA MITOCONDRIALE UMANO DISCENDE DA UNA SOLA DONNA (Eva africana) VISSUTA 230 MILA ANNI FA E TUTTO IL CROMOSOMA Y DA UN SOLO UOMO (Adamo africano) VISSUTO 100 MILA ANNI FA

66 Qual è il posto del Neanderthal in seno all evoluzione dell Uomo?

67 Qual è il posto del Neanderthal nell evoluzione dell Uomo? I neanderthaliani si siano estinti senza apportare contributi al patrimonio genetico degli uomini moderni, e ciò offre supporto all idea di una specie a sé: Homo neanderthalensis

68 Scomparsa dell Homo sapiens neanderthalensis Genocidio Malattia portata dal sapiens Inferiorità rispetto al sapiens nella costruzione di strumenti, nelle tecniche di caccia o nella struttura sociale Inferiorità linguistica Mancato adattamento al clima

69 Uomo moderno e Uomo di Neanderthal L Uomo moderno, Homo sapiens, sarebbe apparso in Africa e da qui sarebbe migrato, rimpiazzando Homo neanderthalensis

70 CONCLUSIONI. 2

71 Le manifestazioni artistiche dell Homo sapiens Arte parietale: nelle grotte e nei ripari sotto roccia. Tecniche utilizzate: incisione, bassorilievo, scultura a tutto tondo, raschiatura della superficie argillosa delle pareti, ecc. I temi trattati sono in prevalenza naturalistici: animali reali o immaginari, figure umane, figure di genitali femminili, mani riprodotte sia in negativo sia in positivo o semplicemente segni.

72 Significato dell arte parietale La presenza di scene di caccia, di accoppiamento e di morte ha portato alcuni studiosi ad attribuire a quest arte una valenza magica, rivolta a propiziare la caccia, la riproduzione degli animali e la fertilità umana; altri ricercatori hanno sostenuto invece il significato simbolico delle rappresentazioni, che non sarebbero quindi delle semplici scene evocatrici di fatti reali o accaduti, ma associazioni di simboli riprodotti secondo un determinato sistema di significato.

73 Grotta di Lascaux (Francia)

74 Veneri del Paleolitico superiore ( anni fa) Le Veneri paleolitiche sono una rappresentazione dell'ideale estetico dei gruppi di cacciatori-raccoglitrici europei e delle loro credenze mistico-religiose. I canoni estetici riflettono le culture dei popoli e le condizioni all'interno delle società. I meccanismi che regolano il gusto per il "bello" sono variabili, ma tra tanti uno è particolarmente importante: la rarità di un carattere. Nelle società di cacciatoriraccoglitrici del paleolitico obesità doveva essere un carattere raro.

75 Evoluzione del cranio

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77 Evoluzione dell arteria meningea media Homo sapiens Homo neanderthalensis Homo erectus Homo habils A. africanus

78 Capacità cranica cc Gorilla Orango A. afarensis A. robustus e A. boisei H. habils H. e.modjokertensis H. e.solensis H. e.di Narmada H. heidelbergenis H. neanderthalensis

79 Il linguaggio Nulla è più umano della parola

80 Il linguaggio dei Primati I Primati possono comunicare in laboratorio con qualche centinaio di simboli inventati dall uomo Anche in natura sono in grado di usare un certo numero di segnali. Manca loro però la capacità simbolica. L uomo è in grado di parlare del passato e del futuro, muovere l ascoltatore al riso o al pianto, dire grandi verità o terribili bugie: esprimere ciò che pensa.

81 Quando e come è emerso il linguaggio Prove indirette Espansione del cervello umano due momenti di accelerazione: - in Africa Homo habilis e Homo ergaster raddoppiano il volume del cervello - in Europa e in Africa indipendentemente circa mila anni fa si ha un accelerazioni che originerà i cervelli dei Neandertaliani e dell Uomo moderno.

82 Variazione delle proporzioni delle parti Variazioni Corteccia cerebrale 1) Riduzione dell area associativa visiva (lobo occipitale) 2) Aumento dell area associativa frontale (lobo frontale) - recupero informazioni immagazzinate nella memoria per realizzare un lavoro complesso (suonare il pianoforte o scheggiare uno strumento di pietra) - connessione con strutture del lobo limbico (ruolo chiave nella vita emotiva; sede della coscienza di sé, attenzione,capacità di fare piani e motivazione per realizzarli, fantasia e creatività)

83 Variazione aree associative Nell emisfero cerebrale sinistro: - l area di Broca (lobo frontale): interviene nella coordinazione delle sequenze motorie per la produzione della parola - l area di Wernicke (confluenza lobi temporale, parietale e occipitale): comprensione del linguaggio e dei simboli l area di Broca ben sviluppata sembra presente in fossili di 1,8 milioni di anni fa (impronta endocranica assente nei fossili precedenti)

84 Apparato fonatorio Tutti i Primati producono vocalizzazioni (presenza corde vocali) Discesa della laringe: nell uomo è collocata sopra la trachea più in basso rispetto a quella degli altri Primati formazione di una camera vocale con possibilità di aumentare la modulazione dei suoni

85 Nel bambino la laringe si posiziona nella sua posizione definitiva solo tra mesi. Prima non è in grado di modulare i suoni e articolare le espressioni fonetiche proprie di un sistema linguistico

86 I canali ipoglossi Si trovano alla base del cranio sotto i condili occipitali che articolano il cranio con l atlante Vi passano i nervi ipoglossi (controllo preciso dei movimenti della lingua) Nei Neandertaliani il diametro dei canali è molto sviluppato per contenere grossi nervi ipoglossi con molte fibre nervose Rendere possibile una gamma di suoni molto ampia e armonica

87 Famiglia dei geni FOX Implicata nello sviluppo del cervello e della comunicazione sociale in molte specie Nell uomo il gene si trova sul cromosoma 7q13 Cambiamento neutrale di nucleotidi in alcuni mammiferi del gene FOX2 che controlla il linguaggio in generale e l abilità di articolare i suoni

88 Il gene FOXP2 Una mutazione del gene risulta associata a una severa difficoltà di articolazione della parola accompagnata da gravi deficit linguistici e grammaticali. La fissazione del gene normale sarebbe avvenuta secondo uno studio di Enard et al. (Nature, agosto 2002) circa anni fa Corrisponde all emergere dell Uomo anatomicamente moderno

89 Un recente studio (Krause et al., 2008) ha sequenziato il gene FOXP2 in due campioni neandertaliani (della Spagna). I dati hanno mostrato come il gene sia identico a quello riscontrato nell uomo moderno, per cui la variante del gene FOXP2 si sarebbe fissata prima della separazione tra le due linee evolutive. Naturalmente non si può essere certi che le abilità linguistiche dei neandertaliani siano pari a quelle attuali poiché, come si è visto, il linguaggio è controllato da più fattori e il FOXP2 non è l unico gene coinvolto.

90 Ci stiamo ancora evolvendo? E il futuro?

91 Esempio di evoluzione recente: La persistenza della lattasi

92 Lactose tolerance, as evaluated by physiological tests, presents high frequency variability in human populations: Tolerance Intolerance High frequencies in Northern-Europeans Higher frequencies in African pastoralists than in neighbor non-pastoralist populations

93 Evoluzione della tolleranza al lattosio Cultural-historical Simoons 1969 Adozione della pastorizia * Reverse cause Bayless 1971 Insorgenza della mutazione * Insorgenza della mutazione Adozione della pastorizia * * * * * * * : LP individual Aumento in frequenza della mutazione dovuta alla selezione naturale Aumento in frequenza della mutazione dovuta alla selezione naturale

94 SELECTIVE ADVANTAGES Nutrient value of milk Water content (desertic and arid regions) Improved calcium absorption (North Europe) and also high content of riboflavin in the milk

95 Esempi di adattamento all ambiente Evoluzione della pelle umana Ipotesi per il colore scuro: protezione dal cancro? Protezione da scottature e quindi infezioni? Protezione contro la fotoriduzione del folato Gli studi sul gene MC1R (recettore 1 della melanocortina) hanno dimostrato che la sua selezione è avvenuta 1,2 milioni di anni fa, corrispondente all Homo erectus. Colore scuro per sostituire la funzione protettiva del pelo.

96 Evoluzione della pelle chiara: Radiazioni UV stimolano la sintesi della vitamina D Ipotesi del danno da freddo Selezione sessuale?

97 Microevoluzione a livello genetico: il caso del gene CCR5

98 HIV Il recettore CD4 non basta HIV ha bisogno di un co-recettore : CCR5. GP 120 CD4 CCR5 Delezione di 32 pb (D32): proteina CCR5 più piccola Ha perduto il suo ruolo di co-recettore

99 Una mutazione (delta 32) ha una frequenza in Europa del 0-14% ma è assente nel resto del mondo

100 Selezione al locus CCR5 L allele CCR5D32 mostra un effetto di selezione positiva durante le migrazioni umane. Gli Omozigoti CCR5D32/CCR5D32 sono resistenti a HIV. La distribuzione dell allele D 32 suggerisce una selezione antica ad opera di un agente sconosciuto Novembre J et al Plos Biology. 3(11), e339.

Fu Charles Darwin, nel 1871, ad affermare per primo, nel suo libro "The descent of Man" (L'origine dell'uomo), che l uomo è un essere vivente come

Fu Charles Darwin, nel 1871, ad affermare per primo, nel suo libro The descent of Man (L'origine dell'uomo), che l uomo è un essere vivente come L origine dell uomo Fu Charles Darwin, nel 1871, ad affermare per primo, nel suo libro "The descent of Man" (L'origine dell'uomo), che l uomo è un essere vivente come tutti gli altri, soggetto, quindi,

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