GIOVEDI 7 GIUGNO 2012

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1 Rassegna Stampa Quotidiana di GIOVEDI 7 GIUGNO 2012 s o m m a r i o Crisi & Imprese Pagina Confartgianato Imprese Terni (Giornale dell Umbria pag.0) Il governo si accanisce sull imprenditoria (Corriere dell Umbria pag.1) Chiarire dove vanno i fondi e le risorse (Corriere Umbria pag.2) Nuovo modello umbro per superare la peggiore crisi del dopoguerra (Corriere dell Umbria pag.3) Umbri mobilitati per il parmigiano terremotato (Corriere dell Umbria pag.4) LOSCIOPERO DEGLI AUTOMOBILISTI SI E FATTOSENTIRE (Corriere dell Umbria pag.5-6) LAVORO GIOVANILE PIOVONO RISORSE (Corriere dell Umbria pag.7) Comune assediato dai multati (Corriere dell Umbria pag.8) Imprese, l Umbria divisa tra crisi e orgoglio (Il Giornale dell Umbria pag.9) Imu, guerra delle aliquote: Cna contro i Comuni umbri(il Giornale dell Umbria pag.10) La marcia degli automobilisti arrabbiati (IL Giornale dell Umbria pag.11) Notte bianca, insediato il tavolo permanente (Il Giornale dell Umbria pag.12) Nuovo corteo di auto contro gli autovelox e multe l Aci attacca: «Ora basta, ilcomune è fuori legge» (Il Messaggero pag.13) «Stati generali contro la crisi» (Il Messaggero pag.14-15) Così il Cuore verde «morde» la crisi (La Nazione pag.16) Serpentone dei multati e sciopero-benzina La rabbia degli automobilisti finisce in piazza (La Nazione pag.17) Nazionale "L'Italia arretra, imprese a rischio" ( pag.18)

2 TERREMOTO IN EMILIA LA SOLIDARIETA DEL SISTEMA CONFARTIGIANATO FLAMINI: SIAMO FRATERNAMENTE VICINI ALLE POPOLAZIONI COLPITE. AUSPICHIAMO INTERVENTI RAPIDI E CON PROCEDURE SEMPLICI PER IMPRESE E FAMIGLIE. LE DECISIONI DEL GOVERNO SONO UN PRIMO PASSO IMPORTANTE MA NON SUFFICIENTE I l dramma tremendo che stanno vivendo le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia impone non solo una forte e fraterna solidarietà dell intero Paese, ma anche scelte rapide e incisive. Ci sono un economia intera al collasso, un patrimonio artistico devastato, tanto lavoro cancellato che ora attendono risposte commisurate alla tragedia che migliaia di imprenditori e lavoratori stanno vivendo. Confartigianato chiede con forza al Governo ed al Parlamento di decidere con la necessaria coesione e rapidità il varo di una legge speciale che favorisca l attuazione di interventi urgenti e ponga basi solide per la ricostruzione. Serve un messaggio inequivocabile, indirizzato alle comunità delle zone devastate dal terremoto, per dimostrare loro, con un atto politico concreto, che non verranno lasciate sole a fronteggiare l emergenza e poi il cammino faticoso verso la normalità. Ribadiamo la necessità di interventi, a favore delle famiglie e delle imprese colpite dal sisma, rapidi, semplici ed efficaci, non solo per affrontare l emergenza, ma anche per porre le basi per la ripresa economica ed il ritorno alla normalità. RINVIO OBBLIGO STESURA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE AZIENDE CON MENO DI 10 DIPENDENTI Rinviati l obbligo per le microimprese fino a 10 dipendenti di effettuare la valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate. È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il DECRETO- LEGGE 12 maggio 2012, n. 57 contenente Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese. che contiene il rinvio al 31 dicembre 2012 dell obbligo per le microimprese di effettuare la valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate. Per informazioni contattare Ufficio Ambiente, Sicurezza e Medicina del Lavoro al 0744/ (Barbara Baronci) Giuseppe Flamini In questo senso i primi interventi annunciati dal Governo sono un passo importante, al quale deve però seguire un attuazione il più possibile tempestiva. Va inoltre ricordato che sul piano sociale occorre mettere in campo risorse adeguate, in grado di garantire il ricorso agli ammortizzatori sociali e alla Cig in deroga, evitando di aumentare il disagio sociale in una fase così critica per imprese e lavoratori. E importante anzi che Stato, Regioni e Provincie coordinino i propri interventi per garantire sufficiente capienza ai meccanismi di tutela del lavoro. Va infine affrontata in modo diverso la questione di fondo che riguarda la messa in sicurezza del territorio, che ha bisogno di regole chiare e di programmi di manutenzione e prevenzione pluriennali, discussi e decisi anche con un confronto reale e concreto fra Governo, Parlamento e parti sociali. Le Associazioni rappresentate in Rete Imprese Italia proseguiranno con convinzione nell opera di sostegno al tessuto imprenditoriale con iniziative che saranno al più presto presentate e illustrate. Giuseppe Flamini Presidente Confartigianato Imprese Terni Confartigianato ha attivato un conto corrente sul quale far confluire i contributi di solidarietà agli imprenditori dell Emilia drammaticamente colpiti dal sisma ed aiutarli nella ripresa d elle attività economiche. Per aderire è necessario fare un versamento sul conto corrente intestato a Confartigianato Imprese codice Iban IT26 Z X05 indicando la causale: Raccolta fondi terremoto Emilia Romagna 2012 CONFARTIGIANATO IMPRESE TERNI FINANZIA L IMPRESA L Ufficio Credito di Confartigianato Imprese Terni, attraverso il proprio Organismo di Garanzia (Cooperativa di Garanzia fra gli Artigiani della Provincia di Terni) Ti offre gli strumenti giusti per pianificare finanziariamente i Tuoi investimenti. Prodotti e Servizi Finanziari a sostegno dello sviluppo delle imprese Artigiane e PMI. Assistenza per ideare, promuovere e pianificare soluzioni finanziarie personalizzate per la copertura degli investimenti aziendali e per le esigenze di liquidità delle Imprese, consulenza mirata sulle diverse tipologie di incentivi alle Imprese. (Per informazioni : Confartigianato Imprese Terni - Ufficio Credito e Incentivi tel Referenti : Dott. Stefano Pucci - Dott.ssa Marta Boccali) E IL MOMENTO DI ALZARE LA VOCE UNA GRANDE MOBILITAZIONE PER FAR SENTIRE, CON FORZA, LA VOCE DELLE PICCOLE IMPRESE DI QUALSIASI SETTORE MARTEDI 19 GIUGNO 2012 ORE 9,00: RITROVO PRESSO IL PARCHEGGIO DI VOCABOLO STAINO ANCHE CON AUTOMEZZI E PARTENZA CORTEO FINO A RAGGIUNGERE PIAZZA EUROPA. ORE 11,30: PIAZZA EUROPA PAROLA AI PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI ORGANIZZATRICI TUTTE LE IMPRESE DI QUALSIASI SETTORE UNITAMENTE AI PROPRI DIPENDENTI SONO CHIAMATE A PARTECIPARE AL CORTEO AUSPICHIAMO CHE TUTTE LE ATTIVITA COMMERCIALI E ARTIGIANALI CON LOCALI CHIUDANO SERRANDE E VETRINE DALLE ORE 9,00 E FINO AL TERMINE DELLA MANIFESTAZIONE SALVIAMO LE IMPRESE E I POSTI DI LAVORO I E stato pubblicato dalla Provincia di Terni il bando per le work experience 2012 l bando è finalizzato alla costituzione di un catalogo di imprese presso cui realizzare delle esperienze lavorative per disoccupati finalizzate alla successiva occupazione. La work experience avrà durata 6 mesi non prorogabili e l azienda dovrà OBBLIGATORIAMENTE indicare in fase di domanda di inserimento se, al termine della work experience, intende procedere ad un assunzione a tempo indeterminato, a tempo determinato min. 24 mesi o collaborazione min. 24 mesi Tale impegno non è modificabile e il non rispetto del suddetto impegno all assunzione comporterà per l azienda ospitante l esclusione dal catalogo e non potrà più ospitare nè tirocini nè work experience per l intera durata residua del P.O.R. FSE e per le attività di competenza della Provincia di Terni. La work experience è destinata agli iscritti ai Centri per l Impiego della Provincia di Terni che abbiano effettuato il primo colloquio di orientamento e dato disponibilità a percorsi di tirocinio formativo/work experience per specifici ambiti professionali e aggiornato la validità del proprio curriculum vitae. La w.e. è accompagnata da un assegno di frequenza di 800,00 euro mensili. Per info: Confartigianterni Formazione e Ricerca Scarl formazione@confartigianatoterni.it Convocazione Assemblea Generale Provinciale A TUTTI I SOCI AI MEMBRI DELLA GIUNTA ESECUTIVA AI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE Ai sensi dell'art.16 dello Statuto Sociale, ci pregiamo comunicare che per il giorno 27 Giugno 2012 alle ore 7.00, in prima convocazione e per il giorno GIOVEDI 28 GIUGNO ORE (in seconda convocazione) è indetta presso la Sede Sociale in Terni, Via Luigi Casale, 9 l'assemblea Ordinaria dei Soci dell Associazione fra gli Artigiani e le Piccole e Medie Imprese della Provincia di Terni, per deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO: 1) Comunicazioni del Presidente; 2) Approvazione Bilancio consuntivo al ; 3) Relazione Tesoriere; 4) Deliberazioni Relative; 5) Finanziamento Socio Confartigianterni Servizi S.r.l. Aggiornamenti e Determinazioni. Si prega vivamente di non mancare. IL PRESIDENTE (Geom. Giuseppe Flamini) C.F. e P. IVA Reg. Imprese di Terni Sede Legale Via Luigi Casale, Terni Tel Fax e.mail: info@confartigianatoterni.it Sito Internet Sede Operativa V.le Martiri della Libertà, Terni Tel Fax e.mail: formazione@confartigianatoterni.it

3 07/06/ PAG. 2 [ ATTIVITA ESTRATTIVE ] Il governo si accanisce sull imprenditoria A La cronaca dell Economia del Corriere dell Umbria di giovedì 31 maggio riportava la impugnativa del governo Monti di fronte alla corte costituzionale nei confronti della legge regionale 4 aprile 2012 n. 7 Art. 5, per la parte riguardante le disposizioni sullaproroga dell attività di cava e sulla durata di validità del giudizio di compatibilità ambientale (la V.I.A.). Peraltro l assessore regionale al ramo attività estrattive ha contestato l impugnativa preannunciando che la Regione Umbria si costituirà in giudizio. E singolare che in questo particolare il governo si accanisca sulla imprenditoria con atti a dir poco contraddittori rispetto alle enunciazioni pubbliche che ventilano azioni e leggi a favore dell impresa. Nel merito del provvedimento disquisiranno i giuristi, ma una cosa vorremmo sottolineare perché è così evidente da apparire macroscopica perché si occupa della materia cave dall inizio del trasferimento di dette competenze dallo Stato alle Regioni (D.P.R. 616/77) e cioè che l interferenza governativa nel caso di specie si commisura come una vera e propria invasione di campo. B Asso Cave Umbria

4 07/06/ PAG. 2 [ TURISMO ] Chiarire dove vanno ifondielerisorse A Non stupisce che l'assessore regionale al turismo Bracco risponda in modo sprezzante alle mie affermazioni e tace sulle stesse cose dette da Giorgio Mencaroni presidente della Confcommercio e notissimo albergatore. Bracco dice che il turismo è in crescita, Mencaroni dice esattamente il contrario. Sul turismonon si possono innescare polemiche sterili proprio per l'importanza che tale settore rappresenta per l'economia della regione. Il futuro certo è nel turismo, nel patrimonio di beni monumentali, nei beni culturali, nell'artigianato d'arte, nell' agricoltura di alta qualità, nelle risporse ambientali. Serve chiarezza e trasparenza nella destinazione delle risorse.ci piacerebbe conoscere come sono stati utilizzati i fondi europei e quanto pesano i costi del personale pubblico, quanto pesano le consulenze, le fiere, le mostre, le missioni dei politici e del personale, i costi delle strutture. Quanto pesano le stampe e le produzioni cartacee, Quanto costano siti e portali. Tolte queste spese vedremo quanto rimane per il sostegno delle strutture ricettive. B Remo Granocchia (Coordinatore Federazione regionale Verdi)

5 07/06/ PAG. 3 Ieri nell aula di palazzo Cesaroni la presidente Marini ha illustrato le riforme indispensabili al sistema regionale per sopravvivere e dare risposte ai cittadini Nuovomodelloumbro persuperarelapeggiore crisideldopoguerra di Giuseppe Silvestri A PERUGIA - Cambiare l Umbria. Riformarla. In un certo senso rivoluzionarla affinché il sistema regionale possa essere sostenibile anche in futuro. Per evitare, insomma, un default che in caso contrario sarebbe scontato, visto che dal governo centrale arrivano sempre meno soldi e quindi sarebbe impossibile mantenere macchina e servizi. - Il Consiglio. Quello andato in onda ieri a palazzo Cesaroni è stato il Consiglio della mezza pace. Una prima timida prova di larghe intese, dopo lo scontro frontale dei mesi scorsi, quando gli esponenti della minoranza si erano rifugiati sull Aventino (l occasione arrivò dalla vicenda Goracci). Per scendere dal colle avevano chiesto maggiore chiarezza e coinvolgimento proprio sul delicato tema delle riforme. E ieri la governatrice Catiuscia Marini non si è tirata indietro. - La rivoluzione. E stata la sua comunicazione ad aprire i lavori e a disegnare l Umbria che sarà, quella della peggiore crisi economica del dopoguerra. E l ha fatto gettando subito lecarte sul tavolo: Se vogliamosalvaguardare i servizi e la qualità delle risposte (sanità, diritto allo studio, trasportie tanto altro, ndr) è fondamentale indicare una rotta di riforme che l intero sistema amministrativo pubblico regionale deve saper perseguire, anche in riferimento alla sostenibilità della spesa pubblica regionale. La presidente ha dipinto un quadro economico e sociale a tinte non certo brillanti: credito alle imprese quasi fermo (-2,56% sul 2011); export che rallenta; aumento del 57% delle ore di cassa integrazione autorizzate e consumi in flessione. Poi ha ricordato che i tagli governativi si abbatteranno in particolare sul comparto della sanità (150 milioni in meno entro il 2014) e questocostringe adefinire un nuovo sistema. Come ormai noto le Asl diventeranno due (da quattro che sono), le Aziende ospedaliere dovranno riorganizzarsi in stretto rapporto con l università. E ancora: più prevenzione, rete territoriale con componenti specialistiche di base per residenzialità e domiciliarità, case della salute. E tutti gli aspetti di cui si parla ormai da settimane e abbondantemente descritti proprio su queste pagine. - Agenzie regionali. Non solo sanità. Una sola struttura, Governatrice Catiuscia Marini ha fatto il punto in Aula sulle riforme ad esempio, per la promozione dello sviluppo economico. Sviluppumbria si occuperà anche di promozione del territorio,assorbendo le Apt mentre Gepafin sarà più operativa sul fronte credito e confidi,...un intermediario finanziario su cui vigilerà Bankitalia. - Ict. Anche per Informazione e comunicazioni tecnologiche si va verso un solo soggetto che nascerà dalle unioni di tutte le partecipate della Regione (Sir, Webred e così via) e si metterà al servizio delle pubbliche amministrazioni. Un provider pubblico operativo per accelerare i benefici dellaleggesullasemplificazione, attivare la telemedicinae potenziare le infrastrutture tecnologiche. -Ilmodelloumbro. Alla fine dell intenso lavoro - che darà isuoi frutti più che altro a lunga scadenza - quello che dovrebbe nascere è un nuovo sistema regionale. Meno enti, più semplici da governare, con mission chiare, efficienti, main particolaremeno costosi. Un sistema complessivo che deve essere utile ai cittadini, garantire qualità all azione amministrativa e competitività. - Le nuvole. Su questo progettoambizioso non si addensano soltanto le preoccupanti nubi provocate dalle resistenze dei territori (in primis sulla sanità), dai dubbi sulla capacità della macchina di adattarsi al nuovo sistema e di dare risposte efficaci, ma anche quelle (ancora più nere) dell infinita marcia indietro dello Stato su tutti isettoridelsociale (sisperanell Europa) e del riordinamento delle Province che ad oggi resta ancora un grande punto interrogativo. Ma se davvero si vuole superare la più grave crisi del dopoguerra, alternative non esistono. Almeno secondo la classe dirigente chiamata a governare il sempre più affaticato Cuore verde del Paese. B

6 07/06/ PAG. 4 Coldiretti conferma la massiccia adesione dei cittadini all iniziativa per aiutare l Emilia Umbri mobilitati per il parmigiano terremotato A PERUGIA Sono decine le telefonate e le mail che si susseguono presso la Coldiretti dell Umbria, per acquistare il parmigiano terremotato. La solidarietà degli umbri, che ben conoscono la drammaticità del sisma - riferisce Coldiretti - è orientata in questo momento anche ad acquistare parmigiano reggiano terremotato e gli altri prodotti agroalimentari tipici dei territori colpiti dal sisma. In una fase così difficile comunque - spiega Alberto Bertinelli, direttore della Coldiretti Umbria - in cui la terra continua a tremare, con i produttori incessantemente impegnati a selezionare il prodotto salvato e a provvedere alla sua ricollocazione in magazzini idonei, sono tante e differenti le priorità e le necessità per la popolazione e le aziende. Proprio per questo è comprensibile - aggiunge - come, pur raccogliendo la solidarietà dei cittadini, non si possono dare garanzie precise sui tempi e modi di consegna del parmigiano. Non appena quindi Coldiretti Umbria sarà in grado di fornire informazioni ulteriori al riguardo, lo renderà noto ai cittadini attraverso i media e sul proprio sito internet coldiretti.it. Coldiretti e i produttori coinvolti, pur nelle grandi difficoltà organizzative causate dal sisma, puntano ad estendere la vendita del parmigiano terremotato anche attraverso la rete di vendita diretta organizzata di Campagna Amica, ma sono allo studio varie iniziative di solidarietà. Per effetto del terremoto, risultano a terra complessivamente oltre forme di Grana Padano e forme di Parmigiano Reggiano: un primo bilancio dei danni tracciato dalla Coldiretti, stima in 150 milioni di euro i danni al sistema del parmigiano e di 70 al grana. L aceto balsamico conta perdite per 15 milioni di euro. B

7 07/06/ PAG. 10 di Isabella Rossi A PERUGIA - Crollo dei consumi di carburante, comparto auto in crisi e anche i gestori a rischio di chiusura. Gli interessi di un vasto fronte qualche volta collimano e producono anche in Umbria un coro unanime di no agli aumenti delle accise sul carburante. "L'emorragia dei consumi si è vista nel giro di 4, 5 anni", afferma Fabio Tobia gestore di una pompa di benzina in un'arteria perugina di grande passaggio. Il lavoro che si riusciva a fatica a svolgere in due adesso non basta più per una persona. Tanto che il gestore si dice pronto a passare alla qualifica di operaio entro l'anno se le cose continuano così. Intanto, lo sciopero della benzina di ieri, indetto dall'aci per protestare contro gli aumenti di carburante - riferisce Tobia - si è fatto sentire. "C'è stato un calo ma molti hanno fatto il pieno ieri sera, pensando forse ad uno sciopero delle pompe". Anche dal fronte Federconsumatori Umbria, costantemente attiva sulla questione carburanti, arrivano cifre, stime e calcoli. In un mese le quotazioni del petrolio sono diminuite del 17%. Lo stesso non è successo al prezzo della benzina per il quale - secondo i dati dell'osservatorio nazionale di Federconsumatori - ci sarebbe spazio per una diminuzione di 4,5 centesimi al litro. Se applicata sarebbe una

8 07/06/ PAG. 10 P CarocarburantiCorodinoairecentiaumentidelleaccise Ma intanto i consumi sono già pesantemente calati LOSCIOPERO DEGLIAUTOMOBILISTI SIE FATTOSENTIRE boccata di ossigeno per gli automobilisti che - dicono le stime dell'associazione - nel 2012 dovranno sborsare in più 420 euro per mantenere l'auto e 252 euro per la benzina. Uno scenario che rende impensabile l'aumento dell'iva al 23% e quello, già scattato per le accise sui carburanti "non giustificabile con l'emergenza terremoto", per la quale si auspicano metodi più adeguati ed equi. Altrettanto determinato il rifiuto agli aumenti delle accise espresso dall'automobile club d'italia. In un anno si è registrato un aumento di prezzi alla pompa di oltre il 20%, ha fatto sapere Ruggero Campi, presidente dell'automobile club di Perugia, sottolineando che il problema sta nel sovraccarico di accise. E di certo, al momento, più dello sciopero a tenere lontano gli automobilisti dalle pompe di benzina sono i prezzi. Ad aprile si è consumato il 16,1% di benzina ed il 14,3% di gasolio in meno. Questi i dati ufficiali del ministero dello Sviluppo economico. Anche sul fronte traffico autostradale, la diminuzione registrata - secondo il dato risalente a febbraio fornito da Aiscat, l'associazione italiana società concessionarie autostrade - è del 14,5%. Complessivamente, viaggiare su quattro ruote costerà nel euro a famiglia con un aumento previsto di oltre 300 euro, secondo le stime di Aci. "La nostra - ha spiegato Campi - è un'azione non contro i terremotati, ma contro una tassa ingiusta, che colpisce soprattutto lavoratori e fasce sociali deboli e deprime ulteriormente il comparto auto, vitale sia per l'occupazione che per l'economia del Paese". B PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 2

9 07/06/ PAG. 11 z ARTI E MESTIERI LAVORO GIOVANILE PIOVONO RISORSE A PERUGIA Favorire la crescita personale dei giovani attraverso attività che stimolino la creatività e favoriscano la conoscenza delle arti e dei mestieri della tradizione locale, anche nell'ottica di fornire opportunità per un futuro percorso lavorativo: è questo l obiettivo dei progetti presentati dalle 12 Zone sociali e finanziati dalla Regione nell'ambito dell intesa con il ministero per le politiche giovanili e che potrà contare su un ammontare complessivo di risorse di mila euro. A renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria, con delega alle politiche giovanili, Carla Casciari, in seguito al finanziamento dei progetti presentati dalle Zone sociali. "Le iniziative sostenute sono 24, due per ogni Zona sociale - ha precisato Casciari - e seguono due filoni. Il primo punta ad avvicinare i giovani al settore culturale e artistico, a valorizzare e promuovere la loro creatività e il loro talento, mentre il secondo ha come obiettivo quello di avvicinare le nuove generazioni al patrimonio dei saperi, delle competenze e creatività stimolandoli a considerarli come una risorsa anche per una loro occupazione. Tali stimoli inoltre, incidono positivamente anche sulle potenzialità personali, sullo sviluppo di competenze, sulla cittadinanza attiva ed aiutano la ricerca di lavoro". Per quanto riguarda l'intervento "Arti& Mestieri" la vicepresidente ha precisato che "l obiettivo è riavvicinare a questo mondo i giovani grazie alla promozione e alla conoscenza delle arti e dei mestieri della tradizione locale, la creazione di opportunità per acquisire competenze legate a questo settore e, con l'attivazione di esperienze lavorative, anche supportare lo sviluppo di imprese e attività autonome. Ma per tutto ciò - ha concluso Casciari - la condizione necessaria è che i giovani abbiano accesso alla cultura. La quota complessiva del Fondo Nazionale attribuita alla Regione Umbria per finanziare tali progetti è cofinanziata per circa 263 mila euro interamente dalla Regione Umbria in modo da non oberare con altri finanziamenti le singole amministrazioni. Uno sforzo economico - secondo la vicepresidente - che testimonia l attenzione della Regione". B

10 07/06/ PAG. 35 Il braccio di ferro Riuscita la protesta contro il caro benzina e gli autovelox. Serpentone di auto sotto palazzo Spada Comuneassediatodaimultati di Noemi Matteucci A TERNI - L Automobile club d'italia chiama, Terni risponde. E ieri i cittadini sono scesi in piazza per partecipare alla giornata di sciopero nazionale contro il caro benzina e per protestare contro uno dei provvedimenti dell' amministrazione comunale più sotto accusa degli ultimi tempi: la presenza massiccia di autovelox tarati a qualche chilometro orario oltre i 50. Una manifestazione che ha visto sfilare guidatori a bordo di veicoli a due e quattro ruote, ormai stanchi di sentirsi l'anello debole della catena, la fascia più colpita dalle accise statali e dalle stangate comunali, in quanto consumatori finali dei carburanti e allostesso tempo utentidelle strade di competenza,in questo caso, del Comune. Il serpentone di veicoli, organizzato attraverso la rete provinciale Aci e tramite il social network Facebook, siè mossoper le vie del centro partendo alle 17 da Maratta per poi percorrere le vie del centro e arrivare a piazza Ridolfi, di fronte a palazzo Spada, dove ha concluso il suo percorso e dato voce al proprio dissenso. Una cinquantina di mezzi, con a bordo quei Il serpentone colorato dei multati Almeno cinquanta auto, alcune anche d epoca, hanno sfilato per protesta sotto Palazzo Spada ternani esausti per la stangata economica che sembra non arrestarsi da svariati mesi a questa parte. Il nostro obiettivo -ha dichiarato Mario Andrea Bartolini, presidente di Aci Terni- è opporci a una tassazione che ha raggiunto, da tempo, livelli insostenibili, che colpisce soprattuttole fasce sociali più deboli e i lavoratori e che rischia di mettere in ginocchio il comparto auto, con conseguenze drammatiche per l'occupazione e l'economia italiana. Il presidente di Aci ha poi sottolineato a gran voce la necessità di un intervento da parte del Comune: 30mila multe in pochi giorni sono uno sproposito che non si può più tollerare, ha affermato Bartolini, soprattutto perché inflitto agli automobilisti per fare cassa e non per tutelare la sicurezza stradale e regolamentare il traffico, casi in cui, invece, sosteniamo anche come associazione l'applicazione di multe a chi trasgredisce le regole. Il Codice della strada prevede che il 50% degli introiti delle multe venga reinvestito per interventi sulla sicurezza stradale, pertanto chiediamo al Comune di dimostrare che questa norma di legge sia rispettata.a chiosa, le dichiarazioni di Francesco Bartoli, commerciante e creatore del gruppo Facebook di protesta contro gli autovelox: Gli autovelox, così come installati in origine, erano male segnalati, tantocheil Comune ha provveduto successivamente a modificarne le indicazioni. Ciò significa che le prime multe pagate dai cittadini erano invece illegittime. Ibravipolitici, ha concluso, sono quelli capaci di riconoscere i propri errori. E allora, che lo facciano. Dossi e rotonde sono mezzi sufficienti agarantirelasicurezza: è ora di spegnere gli autovelox. B

11 07/06/ PAG. 30 Imprese, l Umbria divisa tra crisi e orgoglio Sul podio Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni, Pac 2000A Conad e Coop Centro Italia. I dati dell Annuario economico di LARA PARTENZI PERUGIA - Fra i comparti che sembrano viaggiare positivamente il meccanico, la distribuzione, il tessile-abbigliamento e il commercio- Gdo. Per le aziende che evidenziano uno stato di criticità, il comparto più in difficoltà sembra essere quello dell edilizia, seguito dal meccanico e dal commercio al dettaglio e dell auto, con esclusione della Gdo. Tra crisi ed eccellenze questo il quadro generale che emerge dall analisi sugli ultimi bilanci disponibili effettuata dal Centro Studi Economico e Finanziario Esg89, che ogni anno analizza le performance delle aziende umbre. I risultati sono stati messi nero su bianco all interno dell Annuario Economico dell Umbria , la cui presentazione è andata in onda ieri su Umbria Tv (canale 10 del digitale terrestre), dove andrà in replica domani, alle e domenica alle 20. Ma andiamo a vedere quali sono le aziende top dell Umbria. Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni Spa al primo posto con euro, seguita da Pac 2000A Conad con euro e Coop Centro Italia con euro. Questo il nuovo podio della classifica delle società di capitali dell Umbria, dalla cui analisi si evince come per la prima volta, dopo alcuni anni, dietro il colosso dell acciaio troviamo due compagi- ANNUARIO ECONOMICO DELL'UMBRIA CLASSIFICA PER FATTURATO POS. SOCIETA SEDE SETTORE FATTURATO 1 THYSSENKRUPP ACCIAI SPECIALI TERNI SPA TERNI MECCANICO-METALLURGICO PAC 2000 A (COOP) (CONS.) PERUGIA COMMERCIO-GDO COOP CENTRO ITALIA (COOP) C.DEL LAGO COMMERCIO-GDO EUROSPIN TIRRENICA SPA MAGIONE COMMERCIO-GDO COLACEM SPA GUBBIO EDILIZIA-Prod. Mat IGES SRL PERUGIA COMMERCIO-GDO FARMACENTRO SERVIZI E LOGISTICA (COOP) PERUGIA FARMACEUTICO GMF GRANDI MAGAZZINI FIORONI SPA (CONS.) PERUGIA COMMERCIO-GDO TERNINOX SPA TERNI MECCANICO-METALLURGICO E.ON ITALIA POWER & FUEL SRL TERNI DISTRIBUZIONE HOLDING GRUPPO BRUNELLO CUCINELLI CORCIANO TESSILE COLABETON SPA GUBBIO EDILIZIA-Prod. Mat GRUPPO CENTRALMOTOR SPA TERNI COMMERCIO-Autoveicoli L ABBONDANZA SRL C.DI CASTELLO COMMERCIO-GDO FINANCO SRL GUBBIO BANCARIO-FINANZIARIO PIANETA COSPEA SRL PERUGIA COMMERCIO-GDO MARGARITELLI SPA (CONS.) SAN VENANZO LEGNO-Arredamento SCAI SPA BASTIA UMBRA COMMERCIO-Macchinari SOCIETA DELLE FUCINE SRL TERNI MECCANICO-METALLURGICO SUPERCONTI SUPERMERCATI TERNI SRL TERNI COMMERCIO-GDO CEDOF CENTRO DISTRIBUZIONE ORTOFRUTTA SRL PERUGIA COMMERCIO-GDO GESENU SPA PERUGIA AMBIENTE-SMALTIMENTO TUBIFICIO DI TERNI SPA TERNI MECCANICO-METALLURGICO LUISA SPAGNOLI SPA PERUGIA TESSILE UMBRIA ENERGY SPA TERNI DISTRIBUZIONE TERNIENERGIA SPA NARNI DISTRIBUZIONE VCP VETRERIA COOPERATIVA PIEGARESE (COOP) PIEGARO VETRO MONINI SPA SPOLETO ALIMENTARE GRANDI MAGAZZINI SUPERCONTI SPA TERNI COMMERCIO-GDO ANGELANTONI INDUSTRIE SPA (CONS.) M. MARTANA MECCANICO-METALLURGICO Fonte: Esg 89 Group Un immagine della presentazione dell Annuario in onda su Umbria Tv ni della Gdo (Grande distribuzione organizzata). Poi a seguire le altre top companies: da Eurospin Tirrenica Spa, con un ragguardevole euro a Colacem Spa euro. Inoltre Iges srl (del gruppo Pac 2000 A Conad) con euro, Farmacentro servizi e logistica (cooperativa) con euro, Gmf Grandi Magazzini Fioroni Spa (Cons) con euro e Terninox spa con euro. Nella gerarchia per utile netto spicca sempre la cooperativa Pac 2000A Conad con euro, seguita da Società Delle Fucine Srl con euro e dalla Vcp Vetreria Cooperativa Piegarese con euro. Poi Eurospin Tirrenica Spa con euro e Luisa Spagnoli Spa con euro. E ancora a seguire Isa Industrie Scaffalature Arredamenti Spa con un ottimo risultato di euro. Da notare, inoltre, come fra le top ten in classifica per fatturato, solo una compagine, Tk, chiude in perdita. «Quello che si può evincere scorrendo i numeri relativi alle top società di capitali regionali - commenta il presidente di ESG89, Giovanni Giorgetti - è che le società manifatturiere più virtuose hanno saputo, nonostante la crisi mondiale, ristrutturarsi e posizionarsi sui mercati esteri con vigore. Magari rinunciando a quote di fatturato, ma agendo sulla redditività». Giorgetti aggiunge che «per coloro, invece, che per vocazione hanno una prerogativa di mercato prevalentemente interno, la situazione sembra più complessa, a partire dal mercato dell auto e dei materiali per l edilizia». Quest anno nell Annuario sono stati inseriti gli interventi di opinion leader sul tema dell Orgoglio del fare impresa e del Made in Italy. Oggi, più che in altri momenti, c è la necessità di accendere i riflettori sui capitani d impresa che continuano ad investire in Italia e in Umbria».

12 07/06/ PAG. 31 Imu, guerra delle aliquote: Cna contro i Comuni umbri Gli artigiani denunciano una tassazione troppo elevata per gli edifici produttivi: «Così si fanno fallire le aziende» di IVAN TAI PERUGIA - Gli artigiani puntano il dito contro l Imu. «Abbiamo la sensazione che la gran parte degli enti locali non si renda davvero conto della situazione drammatica delle imprese. Non si spiega in altro modo la scelta di molti comuni umbri di applicare le aliquote massime previste dal Governo per l Imu sugli immobili produttivi, addizionali facoltative comprese, senza contare gli aumenti dell Irpef e in alcuni casi della Tarsu». Renato Cesca, presidente provinciale della Cna di Perugia, interviene duramente contro l ulteriore aumento dell imposizione fiscale nei confronti delle imprese. «È sconcertante che gli immobili produttivi, la cui rendita catastale è stata attentamente rivalutata, vengano tassati al 7,6 per mille e in molti casi addirittura al 10,6, parificandoli alle seconde case, come se anziché beni strumentali per lo svolgimento dell attività economica venissero considerati beni tesi a produrre rendite immobiliari. Molto meglio - prosegue Cesca - vendere i capannoni e andare in affitto». «L atteggiamento degli enti locali è ancor più condannabile se si pensa che il Governo aveva dato loro la possibilità di diminuire l aliquota sui beni strumentali al 4,6 per mille, indicazione raccolta solo da pochissimi comuni incalza Roberto Giannangeli, direttore provinciale della Cna -. Senza contare che ad aumentare sono state anche tutte le tariffe sui servizi pubblici essenziali, quali energia, gas, acqua, nettezza urbana e trasporti pubblici. Se continuiamo a 10,6 rendere sempre più difficile fare impresa ci dobbiamo chiedere come faremo, tra qualche mese, a produrre ricchezza e posti di lavoro». E ancora. «Il paradosso - affermano all unisono Cesca e Giannangeli - sta nel fatto che mentre si continua ad aumentare la pressione fiscale non si riescono ancora a sbloccare gli enormi crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione. È di ieri la notizia per cui sarebbe saltata la possibilità di Per mille. È l aliquota sugli immobili produttivi applicata da alcuni Comuni umbri compensazione tra debiti e crediti verso la pubblica amministrazione: in Italia sono circa 240mila le imprese che rischiano di fallire per questo motivo». Infine il monito: «Conosciamo bene i problemi che anche gli enti locali stanno affrontando, ma tutto questo non giustifica un tale accanimento fiscale sulle imprese. I mali che affliggono la pubblica amministrazione si risolvono solo attraverso un oculata spending review, definendo nuovi modelli organizzativi», concludono Cesca e Giannangeli.

13 07/06/ PAG. 22 La marcia degli automobilisti arrabbiati Autovelox e caro benzina, una cinquantina le macchine che hanno protestato per le vie della città di FEDERICA LIBEROTTI TERNI - Il popolo delle macchinette, come aveva annunciato, è sceso di nuovo strada e a forza di clacson e musica a tutto volume dalle autoradio ha fatto sentire ancora una volta tutta la sua rabbia per la pioggia di multe arrivate dai due autovelox di viale dello Stadio e via Alfonsine. Ieri pomeriggio, dopo le 17, un serpentone di auto - un centinaio secondo gli organizzatori, anche se alla fine del percorso non erano più di una trentina - si è mosso da Maratta Bassa dritto verso palazzo Spada, dove è arrivato alle 18,30. Una protesta locale, quella del popolo dei multati, che si è sposata con un altra di respiro più generale: proprio ieri cadeva infatti lo sciopero della benzina indetto in tutta Italia dall Aci, per protestare contro i rincari. E infatti al termine del corteo a piazza Ridolfi, davanti al municipio, oltre al leader del popolo delle macchinette Francesco Bartoli c erano anche il direttore e il presidente dell Automobile club di Terni Raffaelle Ferriello e Mario Andrea Bartolini. Quest ultimo, dopo aver ricordato i numerosi rincari che gli automobilisti sono stati costretti a subire nel corso del 2011, ha spiegato che a Terni «l obiettivo della protesta è quello di contrastare multe che finiscono soltanto per riempire le casse del Comune, permettendogli così di pareggiare il bilancio, e non servono affatto a rendere più sicuro il traffico». Annunciando che lunedì prossimo l Aci incontrerà nuovamente i rappresentanti di palazzo Spada, Bartolini ha ribadito la necessità «di una verifica tecnica delle strade in cui sono stati installati i due autovelox». Una verifica che, è stato ricordato, il Comune si era assunto l impegno di compiere, ma che ancora non è stata fatta. «Ci auguriamo che si arrivi ad un accordo», ha concluso Bartolini. «Siamo sempre di più, stavolta non possono ignorarci» ha detto invece Francesco Bartoli, parlando davanti a uno striscione con scritto «dimissioni», e che ha anche spiegato che soltanto nell ultima settimana «sono stati oltre 20 i ricorsi presentati contro le multe». «Solo ora l amministrazione ha deciso di mettere nuove segnalazioni degli apparecchi - ha concluso -, questo dimostra che qualcosa non andava. Ma perché allora intanto non vengono spenti tutti gli autovelox?». E giù applausi. A sinistra e in alto due momenti della protesta, qui sopra da sinistra Ferriello, Bartoli e Bartolini FOTO MIRIMAO

14 07/06/ PAG. 24 L I N I Z I AT I VA Notte bianca, insediato il tavolo permanente TERNI - Ottimisti fino a prova contraria, fiduciosi «fino a quando qualcuno non si metterà di traverso». Ivano Rulli, presidente di Confcommercio, è soddisfatto del primo incontro della cabina di regia della Notte bianca e degli eventi natalizi. All indomani della proclamazione ufficiale del vincitore del bando - la società Eventi srl - si è insediato il tavolo composto dagli gli assessorati alla Cultura e al Commercio, le associazioni di categoria del commercio e delle attività produttive e la società Eventi. «Nessuno può rivendicare primogeniture rispetto alla Notte bianca - dicono dal Comune, rispondendo alle polemiche di questi giorni - si tratta chiaramente di un format che nella sua declinazione cittadina ha visto fin dall inizio un ampia partecipazione di tutte le associazioni di categoria, su una proposta che in primis è stata fortemente voluta dal Comune». «La società incaricata - aggiungono - si occuperà di reperire le risorse attraverso sponsorizzazioni e di realizzare il progetto complessivo confrontandosi con il tavolo di lavoro». Rulli, da parte sua, ci tiene a sottolineare l assoluta neutralità mantenuta da Confcommercio durante il concorso e spiega di essere rimasto soddisfatto del primo approccio con i vincitori: «Si sono mostrarti molto aperti al dialogo e alle proposte delle associazioni e dei comitati di via per ampliare il programma». Si è trattato comunque, aggiunge, solo di un incontro interlocutorio, che è servito a costituire un tavolo permanente che metta a confronto le idee per stilare il progetto finale. Si parte, ammette, com molto ritardo. «Ma vogliamo sveltire i tempi con incontri settimanali. Cercheremo di evitare di arrivare all ultimo momento». ARNALDO CASALI

15 07/06/ PAG. 41 PALAZZO SPADA Nuovo corteo di auto contro gli autovelox e multe l Aci attacca: «Ora basta, il Comune è fuorilergge» Il corteo di protesta «Bencivenga esodato, dimettiti». Un lungo striscione appeso sotto palazzo Spada e sotto un centinaio di automobilisti che ieri ha protestato con un corteo lungo le strade della città per dire basta alle multe fatte a rafficadalcomunediterni, quasi novantamila in meno di due anni. Sotto accusa soprattutto quelle fatte dai due autovelox piazzati nel novembre scorso lungo via Alfonsine e viale dello Stadio che hanno già scattato 35 mila contravvenzioni. Il presidente dell Aci di Terni, Mario Andrea Bartolini, durante il comizio improvvisato davanti al Comune, è stato chiaro e durissimo con l amministrazione comunale: non si può fare cassa con le multe per ripianare i bilanci e non può andare contro la legge, visto che la legge dice chiaro e tondo che il 50 per cento degli incassi delle contravvenzioni va usato per la sicurezza delle strade e vanno certificate le spese fate con quei soldi». «Come è possibile- ha continuato che in una città di 110 mila abitanti in pochi mesi siano state emesse 30 mila multe da due autovelox? Terni sta diventando la barzelletta d'italia». E anche vero che l Aci attende da più di un mese risposte sulla questione da parte di palazzo Spada, risposte ancora non arrivatesullaregolaritàdeidue autovelox esoprattutto sulla possibilità di elevare il limite di velocità imposto di 50 chilometri Bartolini ha poi annunciato un incontro chiarificatore con il sindaco lunedì prossimo presso la sede dell Aci. «Sperando - ha chiuso - che sia la volta buona». Co.Vi. RIPRODUZIONE RISERVATA

16 07/06/ PAG Dall Annuario economico ai dati correnti: allarme per la produzione e l occupazione. Si cerca di correre ai ripari «Stati generali contro la crisi» Economia in panne. Riommi: «Summit enti locali, sindacati, categorie» di MARCO BRUNACCI PERUGIA - Ormai è chiaro a quasi tutti: la strada dell «io speriamo che me la cavo» non porta da nessuna parte. La situazione dell economia dell Umbria, in questa tempesta perfetta che non risparmia sistemibenpiùattrezzatidiquello regionale, è impressionante per le cifre (disoccupazione da brivido, interi settori - l edilizia uscita malamente dal boom di inizio millennio su tutti-inpanneesenza prospettive, investitori tentati dal darsela a gambe, imprese senza mezzi finanziari, altre senza più mercato, altre ancora senza una strategia) ma anche e soprattutto per il clima complessivo. E stato il segretario Cisl Sbarra a lanciare l allarme sul Messaggero: tutti intorno a un tavolo a parlare seriamente e subito di economia o andiamo a picco. C è il sì di Uniocamere(Mencaroni), Abi(Tuccari), Angelantoni (Centro estero).edaieri èd accordol assessore regionale allo sviluppo economico Riommi. Continua a pagina 33

17 07/06/ PAG DALLA PRIMA Riommi: «Stati generali dell economia contro la crisi» Intanto un idea da Tuccari e Giorgetti: capitali delle fondazioni bancarie per recuperare aree di pregio e aiutare l edilizia di MARCO BRUNACCI E inutile dirlo: non si risolvecerto nellapiccola e sempre piùmarginale realtàumbra unacrisiche arrivacome un vento impetuoso e tutto travolge, ma è assurdo questo silenzio attonito, questo ripararsi dietro il dito dell irrilevanza: contiamo poco o niente, non ci muoviamo, speriamo di essere risparmiati. «Nonpossiamocertorisolvere qui problemi che sono internazionali, ma mi sta bene: mettiamoin piediun summit tra enti locali, associazioni di categoria, sindacati e Università per capire cosa si può e cosa non si può fare, quali sono i settori ancora vitali, dove è possibile investire, dove bisogna invece fare opere di salvataggio», dice Vincenzo Riommi e promette schemi di intervento per non perdere tempo ma cercare insieme soluzioni concrete. Niente più il deletereo «io speriamo che me la cavo», ma il tentativo di fare squadra, inquadrarsi in un sistema capace di reggere l onda d urto, di indirizzare in maniera prima di tutto trasparenteepoiselettivaquel chel entepubblicopuòmettere incampocomesostegnoalleimprese. Usarecometraino quel pezzo di Umbria che riesce a volare anche tra questenuvole spesse. E non è poca Umbria e non di poco peso specifico. Anzi: crea valore aggiunto, può essere stimolo, progetto. Basta non resti fenomeno isolato. La crisi delle manifatture conosce però orli dell abisso inquietanti - notano alla presentazione dell Annuario economico di cui diciamo qui sopra - sia il leader di Abi e direttore generale di Bps, Tuccari, che imprenditori come Mencaroni e Angelantoni. E Giorgetti (Annuario economico) spiega le punte di criticità con numeri preoccupantiechepurenonsonoaggiornati alpresente, orribile anno per le imprese. Ma ci sono altre cifre rilevanti che danno il senso del motivato orgoglio umbro: dal tessile-abbigliamento alla meccanica ecco aziende leader che macinano utili e gareggiano in redditività. Sannostaresul mercatomondiale, approfittano di strategie aggiornate e di prospettiva, di brand affidabilieprodottidi qualitàma anchedel «saper fare» dei lavoratori umbri per vincere battaglie planetarie. Altri settori vivono momenti complicati come non mai, dove servono interventi da vero pronto soccorso sociale. L edilizia è l esempio. Giorgetti segnalaetuccariperfeziona tecnicamente un idea. In sostanza dicono: perchè non chiediamo alle Fondazioni delle ex Casse di risparmio dell Umbria dimettere partedel loro patrimonio per adottarearee di pregio da recuperare e rilanciare. E un modo per fare cosa utile per la collettività e dare una mano a un comparto in crisi nera. E il veicolo bancario si trova, basta appoggiare in una banca i fondi, assicura Tuccari. Un summit tra enti locali categorie, sindacati e università PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 2

18 07/06/ PAG. 17 Così il Cuore verde «morde» la crisi Volano i fatturati di TkAst, Pac 2000A Conad e Coop Centro Italia. Edilizia a picco Le società manifatturiere più virtuose hanno saputo ristrutturarsi e posizionarsi sui mercati esteri; situazione più complessa per le attività che hanno una prerogativa di mercato prevalentemente interno Cristina Belvedere PERUGIA LE INDUSTRIE manifatturiere umbre reagiscono alla crisi, mentre le aziende storiche registrano bilanci in evidente difficoltà. E la fotografia del panorama economico regionale scattata dal Centro Studi Economico e Finanziario Esg89. E i numeri parlano chiaro: nella classifica delle aziende leader per fatturato, si posiziona al primo posto la Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni Spa con euro, seguita da Pac 2000A Conad con euro e Coop Centro Italia con euro. Seguono le altre top companies: Eurospin Tirrenica spa con un fatturato di euro e Colacem Spa con euro. Presenti inoltre Iges srl (del gruppo Pac 2000 A Conad) con euro, Farmacentro Servizi e Logistica (cooperativa) con euro, Gmf Grandi Magazzini Fioroni Spa (Cons) con euro e Terninox spa con euro. Infine, al decimo posto, troviamo E.on Italia Power & Fuel srl Terni con euro. Nella gerarchia per utile netto spicca sempre la cooperativa Pac IL TREND Ben 189 attività in salute grazie all interesse per la «Green Economy» 2000A Conad con euro, seguita da Società Delle Fucine Srl con euro e dalla Vcp Vetreria Cooperativa Piegarese con euro. Poi Eurospin Tirrenica Spa con euro e Luisa Spagnoli Spa con euro. E ancora a seguire Isa Industrie Scaffalature Arredamenti Spa con un ottimo risultato di euro. Da notare, inoltre, come fra le top ten in classifica per fatturato, solo una compagine, Tk, chiude in perdita. IL PRESIDENTE di Esg89, editore degli Annuari Economici d Italia, Giovanni Giorgetti, spiega: «L economia della nostra regione è sempre più integrata nell economia italiana e internazionale, con tutte le sue conseguenze positive e negative. Le società manifatturiere più virtuose, infatti, hanno saputo, in questo lungo periodo di crisi mondiale, ristrutturarsi e posizionarsi sui mercati esteri con vigore. Magari rinunciando a quote di fatturato, ma agendo sulla redditività. Per coloro, invece, che per vocazione hanno una prerogativa di mercato prevalentemente interno, la situazione sembra più complessa e talvolta difficile (a partire dal mercato dell auto e dei materiali per l edilizia). Ci sono però delle vere e proprie eccellenze nella Grande Distribuzione, che fa dell Umbria un area ricca di know how». E ancora: «Le tanti morti di imprenditori degli ultimi mesi prosegue Giorgetti devono far riflettere tutti, a partire da una classe politica e dirigenziale che per troppo tempo ha sperperato denaro pubblico». FRA LE TOP 1000, inoltre, la percentuale di società con il segno + raggiunge il 77,60%. Rispetto all esercizio precedente sale il peso degli oneri finanziari del 33%, a testimonianza del maggior ricorso al credito e/o dell incremento del costo dello stesso. E il comparto del Commercio quello che pesa di più per fatturato fra le top 1000 dell Umbria con oltre 6 miliardi di euro (su un totale di oltre 23 miliardi), seguito dal Meccanico-Metallurgico con 5 miliardi e dall Alimentare con 1,272 miliardi A seguire, infine, l Edilizia- Produzione Materiali con 1,22 miliardi di euro. Fra i comparti che sembrano eccellere osserviamo il Meccanico, la Distribuzione, il Tessile-Abbigliamento e il Commercio-Gdo. Gran parte delle società del comparto della distribuzione fanno riferimento all economia Green, che negli ultimi anni ha suscitato forte interesse: sono quindi ben 189 le società in buona salute in regione. Il comparto più in difficoltà sembra invece essere quello dell Edilizia, seguito dal Meccanico e dal Commercio al Dettaglio e dell Auto. Sono circa 200 le società con evidenti difficoltà. FOCUS Giovanni Giorgetti «L economia della nostra regione è sempre più integrata nell economia italiana e internazionale, con tutte le sue conseguenze positive e negative. Le tanti morti di imprenditori degli ultimi mesi devono far riflettere la classe politica che per troppo tempo ha sperperato soldi pubblici». La Top 1000 Fra le Top 1000, la percentuale di società con il segno + raggiunge il 77,60%. Rispetto all esercizio precedente sale il peso degli oneri finanziari del 33%, a testimonianza del maggior ricorso al credito e/o dell incremento del costo dello stesso. E il comparto del Commercio quello che pesa di più per fatturato con oltre 6 miliardi di euro, seguito dal Meccanico-Metallurgico con 5 miliardi e dall Alimentare con 1,272 miliardi.

19 07/06/ PAG. 3 PROTESTA CONTRAVVENZIONI DEGLI AUTOVELOX E CARBURANTE TROPPO CARO Serpentone dei multati e sciopero-benzina La rabbia degli automobilisti finisce in piazza TERNI ERA GIÀ SUCCESSO il 18 aprile scorso, ieri il «serpentone dei multati» è tornato a percorrere le vie della città per protestare ancora una volta contro la valanga di multe, scaturite dagli autovelox di viale dello Stadio e via Alfonsine, che si è abbattuta sui ternani. Circa 40mila le contravvenzioni elevate grazie alle macchinette, entrate in funzione nel novembre scorso. Alla manifestazione (nelle foto) hanno preso parte circa una trentina di veicoli, che dopo essere partiti dalla zona di Maratta si sono fermati davanti al Comune. L INIZIATIVA è stata promossa dall Aci, con il sostegno di diverse associazioni di categoria e dei consumatori, in concomitanza con la giornata nazionale dello sciopero della benzina. La questione delle multe da autovelox rimane aperta, con la richiesta di «sanatoria» avanzata più volte dalla popolazione che non viene ritenuta percorribile dall amministrazione comunale. Sulla vicenda sono stati presentati anche alcuni ricorsi, che restano al vaglio del giudice di pace. Non solo, la protesta monta ormai da mesi anche su Facebook, dove il «popolo delle macchinette» conta oltre dodicimila adesioni. IL «SERPENTONE dei multati» è partito da via Bartocci, a Maratta, ed ha percorso viale Borzacchini, viale dello Stadio, via Borsi, viale Battisti, Piazza Tacito, Corso Mazzini, viale Brin, viale Campofregoso, Lungonera Savoia e Corso del Popolo prima di arrivare davanti a Palazzo SpadaAll iniziativa, come detto promossa dall Aci, hanno aderito tra gli altri Federconsumatori, Confimpresa, Fismic e Confesercenti. QUANTO allo sciopero della benzina «il nostro obiettivo ricorda Aci Terni è quello di opporci ad una tassazione che ha raggiunto, da tempo, livelli insostenibili, che colpisce soprattutto le fasce sociali più deboli e i lavoratori e che rischia di mettere in ginocchio il comparto auto, con conseguenze drammatiche per l occupazione e l economia».

20 "L'Italia arretra, imprese a rischio"- LASTAMPA.it Page 1 of 2 07/06/2012 ABBONAMENTI ARCHIVIO PIÙ VISTI SOCIAL METEO TUTTOAFFARI LAVORO LEGALI NECROLOGIE SERVIZI ECONOMIA EDIZIONI LOCALI: TORINO - CUNEO - AOSTA - ASTI - NOVARA - VCO - VERCELLI - BIELLA - ALESSANDRIA - SAVONA - IMPERIA e SANREMO ATTUALITÀ OPINIONI ECONOMIA SPORT TORINO CULTURA SPETTACOLI MOTORI DONNA CUCINA SALUTE VIAGGI EXTR@ SPECIALI EUROPEI HOME EDITORIALI POLITICA CALCIO NEWS BLOG FINANZA BASKET ESTERI FORUM HOME HOME BORSA VOLLEY HOME CRONACHE DOMANDE INSTANT LIBRI ITALIANA HOME BLOG F1 POLL & TUTTOLIBRI RISPOSTE COSTUME CINEMA HOME TORINOSETTE MOTO ESTERO LETTERE E TV MUSICA TECNOLOGIA TORINOSETTE WEB AL ARTE FONDI HOME PROGRAMMI DIRETTORE TV TUTTOAFFARI GIOCHI SCUOLA GOLF OBBLIGAZIONI HOME MAMME AUTO SCIENZA HOME TUTTOLIBRI RADIO LETTERE HOME MARE EVENTI BENESSERE FOTOGRAFIA LISTINO SALUTE E TV AMBIENTE NOTIZIE OUTDOOR VALUTE GIORNALE FUMETTI FILM AUTO TUTTOSCIENZE MODA DONNA DOVE IN FUMETTI DESTINAZIONI SALA PATENTI LAVORO LAZAMPA CALCIO SCUOLA CASA EDITORIALE RICETTE SCIENZA MUSICA PIEMONTE LA LAVORO CUCINA CORSO MOTO I VIDEO TUOI DEI PROTAGONISTI WEEKEND TUTTOSCIENZE IN VIDEO DEI DIRITTI MUSICALI LETTORI LA CORSO MARE OROSCOPO STAMPA GIORNALI MUSICALI REPORTAGE MULTIMEDIA WEB SPECCHIO MOTORI YOU REPORTAGE AMBIENTE STORIES TUBE DEI TOP TWITTER TEMPI EBOOK OUTDOOR HOTEL ARCHIVIO FACEBOOK 11 ECONOMIA 06/06/ LA CRISI "L'Italia arretra, imprese a rischio" Nuovo allarme di Confindustria: in 3 anni l'italia passa dal quinto all'ottavo posto tra le economie ROMA L Italia «soffre» e «arretra», avverte Confindustria: «la ricaduta in recessione mette a repentaglio l industria italiana». Mentre sul fronte della crisi tornano a correre le ore di cassa integrazione chieste dalle aziende: a maggio, dati Inps, le aziende ne hanno chieste 105,5 milioni di ore con un aumento del 22,5% rispetto ad aprile e del 2,7% rispetto a maggio Toccando così il valore più alto da luglio Sono gli scioperi effettuati nel 2011, su proclamati, nel solo settore dei servizi pubblici essenziali, secondo i dati della Commissione di garanzia. È il centro studi di Confindustria a rilanciare l allarme crisi, con il rapporto di giugno sugli scenari industriali che rileva tre preoccupanti passi indietro: sorpassato da India, Brasile e Corea del Sud, il nostro Paese scivola dal quinto all ottavo posto nella classifica delle grandi economie per produzione manifatturiera. Così gli economisti di viale dell Astronomia avvertono: con le imprese «soffocate» da «nuova recessione, un feroce credit crunch, bassa redditività» è a rischio «la stessa sopravvivenza» di «parti importanti dell industria». Ne emerge un «quadro periglioso» che diventa oggi ancora «più impegnativo» per gli effetti del Sisma in Emilia che ha colpito «un area ad altissima vocazione manifatturiera, cruciale per lo sviluppo industriale del Paese». Un quadro «piuttosto preoccupante», commenta il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «l Italia sta perdendo terreno, in termini assoluti, rispetto ai paesi emergenti, ma anche nei confronti dei paesi più avanzati». Ma, avverte il leader degli industriali, «questo non deve assolutamente significare che ci dobbiamo rassegnare, anzi, al contrario, dobbiamo lottare». Il «cambiamento» deve diventare «la bussola dell intero paese con l obiettivo di fare rotta verso la crescita, che deve essere la nostra stella polare», dice. «Altri interventi verranno presi, a breve», garantisce il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, «per fare in modo che le aziende possano trovare un più chiaro e più stabile sostegno alle loro attività»: il governo è determinato a mettere in campo nuove misure «nella ferma convinzione che il primo motore di crescita risiede proprio nella forza competitiva del nostro sistema produttivo». «Far ripartire la nostra economia», commenta Fulvio Conti, il nuovo vicepresidente di Confindustria per il Centro Studi (a.d. di Enel), presentando il rapporto sugli «scenari industriali» delineato dagli economisti di viale dell Astronomia, «è una sfida che richiede di tornare a pensare in maniera strategica, puntare sugli investimenti di lungo periodo, soprattutto in infrastrutture e innovazione, e di riequilibrare il carico fiscale per favorire investimenti e una ripresa dei consumi». Il nostro, avverte Conti, è un «Paese lento», «manca una visione di lungo periodo», «manca un progetto Paese che identifichi le priorità e le linee di sviluppo». In Emilia, avverte Squinzi, dopo il sisma potrebbe esserci «uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi», con una perdita di Pil per l Italia di «qualche frazione di punto»; il «bilancio ancora provvisorio» conta «almeno 500 aziende con gravi lesioni, oltre 10mila posti di lavoro a rischio, la minaccia che si perdano filiere distrettuali importanti». 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