REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NIDO D' INFANZIA COMUNALE STELLA STELLINA
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- Norma Pellegrino
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1 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NIDO D' INFANZIA COMUNALE STELLA STELLINA ARTICOLO 1 Norme di Principio L'asilo nido comunale Stella Stellina, organizzato nell'immobile di via Delle Caselle di proprietà della Fondazione Simone Stella Leone Grossi, è un servizio a carattere educativo e sociale che concorre insieme alla famiglia alla crescita, cura, formazione e socializzazione dei bambini nel rispetto della vigente normativa nazionale e regionale. Il nido d'infanzia comunale può essere gestito: 1. direttamente a cura dell'amministrazione comunale mediante appalto di servizi a soggetti del terzo settore 2. in gestione alla Fondazione Simone Stella Leone Grossi in base al combinato disposto dell'art. 1 legge 328/2000 e art. 17 legge regionale 12/2006. ARTICOLO 2 Finalità del Nido d'infanzia E compito del Nido d'infanzia promuovere lo sviluppo armonico delle potenzialità psicofisiche del bambino e dare nel contempo impulso al processo di socializzazione, in collaborazione con le famiglie, con gli operatori e con la scuola materna e dell infanzia secondo un progetto pedagogico integrato. L asilo nido costituisce anche un servizio di supporto nei confronti delle famiglie, per rispondere ai loro bisogni sociali, per affiancarle nei loro compiti educativi e per facilitare l accesso delle donne al lavoro, in un quadro di pari opportunità per entrambi i genitori. L asilo nido, nell ambito dell integrazione con gli altri servizi educativi, sociali e sanitari: a) favorisce la continuità educativa in rapporto alla famiglia, all ambiente sociale e agli altri servizi esistenti, svolgendo altresì un intervento precoce finalizzato alla prevenzione di ogni forma di emarginazione e di un opera di promozione culturale e di informazione sulle problematiche della prima infanzia; b) si caratterizza come centro di elaborazione e promozione di una elevata e diffusa cultura sulle tematiche relative all infanzia, attraverso il concreto coinvolgimento della comunità locale, delle forze sociali e degli operatori interessati, in rapporto con gli altri servizi socio educativi esistenti. L asilo nido è un servizio che tutela e garantisce l inserimento di minori che presentano svantaggi psicofisici e sociali, favorendone pari opportunità di sviluppo.
2 ARTICOLO 3 Raggiungimento dei compiti d Istituto. I fini indicati all articolo precedente sono conseguiti: a) utilizzando le moderne conoscenze scientifiche di carattere sociologico e psicologico e le adeguate tecniche didattiche atte a sviluppare la personalità di ogni bambino; b) ricorrendo costantemente al lavoro e dei genitori utenti, valorizzando l impegno e la capacità di ogni singolo, integrandolo nell esperienza e nella capacità di sintesi del collettivo; c) promuovendo la partecipazione della comunità alla gestione dell asilo. ARTICOLO 4 Personale. Il personale del Nido d'infanzia è dimensionato sulla base delle previsioni di cui alla vigente normativa regionale con la supervisione di un coordinatore pedagogico in possesso dei titoli di legge che si rapporta costantemente con la direzione del nido nonché con il coordinatore pedagogico distrettuale per quanto attiene l'approvazione e l'attuazione del progetto educativo. La qualità e quantità del personale è individuata con riferimento ai parametri regionali, in relazione all orario di apertura del servizio, all articolazione dei turni di lavoro e all età dei bambini, ai titoli professionali, all attitudine nonché esperienza personale. Tutto il personale opera nella struttura secondo il metodo di lavoro di gruppo e della collegialità in stretta collaborazione con le famiglie, privilegiando un educatore come figura di riferimento sia per il bambino che per la famiglia. ARTICOLO 5 Una giornata al nido. L orario di ingresso al Nido è previsto dal Lunedì al Sabato dalle 7.30 alle Dalle 9.30 vengono svolte le attività in piccoli gruppi, diversificate a seconda dell età dei bambini, alternate a momenti di gioco libero. Durante la bella stagione le attività vengono svolte nei terrazzi debitamente attrezzati. La prima uscita per chi non si ferma al pranzo (durante il periodo dell ambientamento) è prevista dalle ore alle ore Alle ci si prepara al pranzo che dura fino alle circa; dalle si fa toelette e ci si prepara per il sonno pomeridiano; dalle alle seconda uscita per chi non si ferma a dormire; entro le risveglio dal sonno pomeridiano, dalle alle merenda e gioco libero, aspettando la famiglia. Per la giornata del sabato l orario del servizio è dalle ore 7.30 alle ore Nei giorni di chiusura del nido è in facoltà dell'amministrazione comunale programmare (se del caso in accordo con il gestore) eventi ludico ricreativi destinati alle famiglie ed ai bambini in età dell'asilo nido per promuovere l'incremento delle iscrizioni e sensibilizzare la genitorialità sulle problematiche dell'infanzia nonché per ottimizzare la qualità del tempo libero della famiglia nei week end. ARTICOLO 6 L'organizzazione delle attività al nido Il nido privilegia un lavoro per piccoli gruppi, secondo le prescrizioni regionali, con l'educatore come figura stabile di riferimento per bambini e famiglie. L'attività è organizzata
3 in sezioni. La sezione rappresenta l'unità minima del nido e può essere organizzato in base a criteri relativi all'omogeneità dell'età ed allo sviluppo globale dei bambini o alla loro eterogeneità, secondo le scelte pedagociche e la specifica progettazione educativa. Gli spazi del nido sono distribuiti in locali adibiti a : 1. attività educative e ludiche individuali e di gruppo (con possibilità di utilizzare anche le aree esterne alla struttura) 2. pranzo (servizio alle ore e nel pomeriggio una merenda) 3. riposo La stimolazione delle potenzialità conoscitive dei bambini si compie attraverso l'offerta di un ambiente fisico, sociale e relazionale che renda possibile l'attivazione di competenze cognitive, affettive e motorie. Il nido dispone di una cucina attrezzata che deve essere individuata quale soluzione preferenziale per la preparazione dei pasti destinati all'asilo nido ed alla scuola dell'infanzia sita nel medesimo stabile. Nella preparazione dei pasti si cerca di soddisfare i bisogni individuali e venire incontro alle necessità particolari dei bambini. L'attenzione alle condizioni igieniche della preparazione è continua. I genitori possono richiedere le tabelle dietetiche ed avere informazioni nonché richiedere di partecipare con un massimo di tre rappresentanti alla commissione mensa istituita per la scuola dell'infanzia. E' garantito il rispetto delle abitudini alimentari e religiose. Se i singoli bambini presentano delle intolleranze alimentari vengono seguite le prescrizioni pediatriche e le diete particolari I menu sono affissi quotidianamente all'entrata del nido e gli educatori sono a disposizione dei genitori per stabilire buone abitudini alimentari e discutere con loro di qualsiasi problema legato all'alimentazione. ARTICOLO 7 Gestione del Nido d' Infanzia. La gestione del Nido d' Infanzia è improntata a criteri di economicità, qualità, efficienza ed efficacia e si avvale, al fine di garantirne la gestione ed il funzionamento, della collaborazione di un Comitato di Gestione. Il Comitato di Gestione è così composto: a) dal Sindaco che lo presiede ovvero da un Assessore o da un Consigliere delegato; b) dal Presidente della Fondazione o da un Consigliere delegato; c) dal Dirigente del settore servizi alla persona o suo delegato; d) dal referente del progetto educativo (coordinatrice dipendente dell Ente); e) da n. 3 genitori; f) dal Pediatra dell asilo nido; g) da un assistente sociale comunale. I rappresentanti dei genitori, nominati dall assemblea dei genitori restano in carica fino a quando il bambino frequenta il nido. Il Comitato di Gestione si riunisce di regola almeno due volte l anno e può dichiarare la decadenza dei genitori che non partecipano alle sedute, senza giustificato motivo, per tre volte consecutive.
4 Il Comitato è convocato dal dirigente servizi sociali ovvero dal Presidente della Fondazione, ovvero su richiesta motivata da almeno cinque membri con preavviso di almeno cinque giorni; per urgenti ragioni il Presidente può convocare il comitato con preavviso di 72 ore. Per la validità delle sedute si richiede la maggioranza dei componenti il Comitato di Gestione. ARTICOLO 8 Scopi del Comitato di Gestione. Il Comitato di Gestione viene istituito con lo scopo di: - promuovere la partecipazione delle famiglie e svolgere attività di referente per le medesime; - esprime parere e promuove aggiornamenti al progetto pedagogico - esprimere parere consultivo su tutte le delibere del Consiglio di Amministrazione riguardanti modifiche alla struttura o al regolamento di gestione; - svolgere funzioni propositive, consultive di controllo sull operato della gestione; - definire l articolazione oraria del servizio; - effettuare consulenza, valutazione e monitoraggio del servizio refezione avvalendosi se nominati dei membri della commissione mensa; - raccordarsi con le altre istituzioni educative e scolastiche presenti sul territorio per lo svolgimento dei progetti deliberati dalla Fondazione; - raccordarsi con il coordinatore pedagogico distrettuale dei nidi al quale va trasmesso il verbale di ogni riunione del comitato di gestione ed ogni variazione, aggiornamento del progetto pedagogico Al fine di favorire una larga partecipazione di tutte le componenti sociali al conseguimento degli scopi e finalità dell asilo nido, il Comitato di Gestione può invitare a partecipare ad una determinata seduta singoli esperti, rappresentanti dei consultori familiari. Il Pediatra del nido ha compiti di prevenzione sanitaria e consiglia gli educatori e genitori sul benessere fisico dei bambini, ARTICOLO 9 Partecipazione e tutela degli utenti. I rappresentanti dei genitori che fanno parte del Comitato di Gestione devono essere sentiti, ed a tal fine devono essere sensibilizzati in merito, in occasione della predisposizione dei documenti di cui all articolo 7 comma 1. Una volta all anno deve essere consegnato ai genitori dei bambini frequentanti l asilo nido un apposito questionario strutturato in modo tale da poter analizzare il grado di informazione che i genitori hanno dei servizi svolti nella struttura e degli eventuali disservizi relativi. Il Comitato di Gestione ha l obbligo di esaminare ed analizzare le risposte date nei questionari. ARTICOLO 10 Requisiti di ammissione La struttura ospiterà fino a un massimo di 60 bambini come previsto dalla vigente autorizzazione al funzionamento.
5 Al Comune di Loano sono riservati per i cittadini residenti n. 54 posti. All uopo viene formata sulla base delle istanze pervenute apposita graduatoria fermo restando che l ammissione al servizio è subordinata al compimento del 10mo mese di età (ed al non raggiungimento dei 36 mesi). Ogni qualvolta si renda disponibile un posto presso la struttura dovranno esaminarsi le domande presentate e si disporrà per l inserimento. Per essere ammessi al nido sono richiesti dalle competenti autorità sanitarie i seguenti accertamenti/certificazioni: - CERTIFICATO DI VACCINAZIONE con le vaccinazioni obbligatorie ricevute dal bambino e possibilmente anche quelle raccomandate. Il pediatra del nido dopo aver effettuato la visita medica rilascia il certificato di ammissione al nido. Tutti i bambini frequentanti il nido devono essere sottoposti al controllo igienico-sanitario, effettuato dal pediatra del nido. ARTICOLO 11 Criteri per la formazione della graduatoria di ammissione. I criteri per la formazione della graduatoria d ingresso sono i seguenti: - bambini affidati al Comune di Loano in seguito a provvedimento emesso dal Tribunale dei Minorenni; - bambini con gravi problemi familiari e sociali segnalati dai Servizi Sociali; - minori portatori di handicap fisici, psichici o sensoriali dietro presentazione di adeguata documentazione; - bambini con entrambi i genitori lavoratori; - bambini di genitori separati o divorziati con il genitore affidatario lavoratore/lavoratrice; - donna sola con figlio/i a carico; Le sopra menzionate condizioni, debitamente documentate, costituiscono automaticamente requisito di priorità nell ammissione. Verificata l inesistenza di queste priorità la valutazione avviene in base alla data di presentazione della domandata. L ufficio preposto terrà un elenco delle domande presentate in ordine cronologico determinato dalla data di protocollo generale. Detto elenco potrà essere consultato da chiunque vi abbia interesse, nei limiti e con le forme previste dal regolamento di accesso agli atti amministrativi e con il rispetto della Legge sulla privacy. ARTICOLO 12 Rette. La famiglia dei minori residenti è chiamata a coopartecipare al costo del servizio mediante pagamento di una retta mensile. Le rette del servizio sono stabilite dal Comune di Loano ed in caso di affidamento in concessione del servizio sono incamerate dal gestore.
6 Il pagamento della retta di frequenza sarà effettuato dai genitori dei minori ammessi all asilo nido, entro il giorno 15 del mese di frequenza. Per le nuove ammissioni il pagamento della retta di frequenza relativo al primo mese avverrà, come segue: - quota fissa, per intero, nel caso in cui il bambino venga inserito nella prima metà del mese (1-15); - quota giornaliera moltiplicata per i giorni di frequenza, se l inserimento ha luogo nella seconda metà del mese (16-31). Per assenze sino a 30 giorni non sono previste riduzioni di retta. Qualora il bambino non dovesse frequentare la struttura per un periodo superiore ai cinque giorni consecutivi a causa di malattia avrà diritto al rimborso di Euro 5,00 giornaliere per i residenti ed 10,00 giornaliere per i non residenti, solo per i giorni di assenza successivi al quinto, che verranno conguagliati nella retta successiva. Alla condizione di morosità prolungata nel tempo, relativa al pagamento della quota pari ad un bimestre, decorsi otto giorni, senza esito, dalla comunicazione scritta con lettera raccomandata A.R. di sollecito alla regolarizzazione, consegue la perdita del diritto di frequenza, salvo recupero coatto del credito. Riduzioni: Sono previste le seguenti riduzioni per i residenti: riduzione del 20 % dell importo della retta per coloro che iscrivono il secondo bambino; riduzione del 30 % per coloro che iscrivono il terzo. In caso di assenze non preventivamente comunicate o per malattia la riammissione al Nido è subordinata alla sottoscrizione del modulo di autocertificazione per riammissione in comunità da parte dei genitori come previsto dal Protocollo Sanitario per i Nidi d'infanzia. In caso di assenza superiore a due mesi il bambino viene riammesso previa visita del pediatra del nido. Qualora l assenza sia indipendente da motivi sanitari e preventivamente comunicata alle educatrici, dovrà essere presentata una autocertificazione firmata da uno dei genitori. E necessario, per evitare la diffusione di malattie infettive contagiose, e considerando la fisiologica immaturità del sistema immunitario dei piccoli, che il personale educativo allontani o non accetti il bambino all ingresso nei seguenti casi: Febbre (temperature superiori ai 37.0 corrispondenti a 37,5 rettali) valutando le condizioni generali del bambino; Diarrea (scariche diarroiche dalle 4 volte in poi nella giornata in presenza di segni evidenti di malessere del bambino); Vomito ripetuto; Pediculosi; Secrezioni Micropurulente congiuntivali (lacrimazione, arrossamento congiuntivale). Tosse con difficoltà respiratorie; Eruzioni Cutanee riferibili a sospetta malattia della pelle o a malattia infettiva. Il personale del Nido d' Infanzia dovrà segnalare l avvenuto allontanamento al Pediatra del Nido. ARTICOLO 13 Periodi di inserimento. Fatti ovviamente salvi i casi in cui i bambini verranno ritirati dall asilo per ordinari casi di avvicendamento, dovranno comunque lasciare la struttura: a)alla data stabilita dal Sovraintendente Scolastico per l inizio dell anno scolastico della Scuola dell' Infanzia Statale tutti coloro che avranno compiuto i tre anni tra il primo luglio compreso ed il giorno antecedente a quello d inizio della Scuola dell Infanzia;
7 b)alla data del 30 giugno tutti coloro che avranno compiuto i tre anni tra il giorno di apertura dell anno scolastico della Scuola dell Infanzia ed il 30 giugno stesso. ARTICOLO 14 Gestione operativa. La gestione operativa dell asilo nido spetta al dirigente dei servizi sociali sulla base delle linee di indirizzo formulate dal coordinamento distrettuale e dalla Regione Liguria secondo quanto previsto dalla vigente normativa. In caso di gestione in concessione la gestione operativa è demandata al Segretario della Fondazione, il quale oltre a rapportarsi costantemente con la dirigenza dei servizi sociali relazione della sua attività al coordinatore pedagocico distrettuale. ARTICOLO 15 Norma residuale. Per quanto non previsto espressamente dagli articoli precedenti, si intendono richiamate tutte le norme di carattere nazionale e regionale in qualunque modo siano attinenti alla natura del servizio, e la guida informativa stampata a cura del soggetto gestore.
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