CONAFI PRESTITO S.p.A. Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015

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1 CONAFI PRESTITO S.p.A. Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 CONAFI PRESTITO S.p.A Sede legale ed amministrativa: Torino, via Cordero di Pamparato 15 cap tel. 011/ (r.a.) fax 011/ sito internet: info@conafi.it REA n Reg. Imprese di Torino codice fiscale e partita iva: Capitale sociale: interamente versato Cod. ABI: Iscritta nell'albo Intermediari ex art. 107 ante D.Lgs. 141/2010 che proseguono temporaneamente nell'attività ai sensi dell'art. 10 del decreto con matricola 46. Iscritta alla sezione D del Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi al n. D Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 1/19

2 PREMESSA Il 7 aggiornamento della Circolare n.216 di Banca d Italia del 5 agosto 1996 ha introdotto l obbligo, per gli intermediari finanziari iscritti nell elenco speciale di cui all art. 107 TUB, di pubblicazione periodica delle informazioni riguardanti l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi. Con la pubblicazione sul sito della Banca d Italia, in data , della Circ. n. 288 del ( Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari ) si è completato il nuovo quadro normativo per gli intermediari finanziari iscritti all art. 107 TUB, che per procedere nello svolgimento di attività riservate, dovranno essere iscritti all albo previsto dall art. 106 del TUB (c.d. albo unico ), come modificato dal D. Lgs 141/2010. In tale ottica Conafi Prestitò S.p.A., intermediario finanziario operante in Italia nel credito al consumo, in particolare nel segmento dei finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio e/o pensione e delegazione di pagamento, già iscritto all albo ex. art. 106 TUB e all elenco speciale ex. art. 107 TUB, ha presentato in data 9 ottobre 2015 istanza di iscrizione al nuovo albo unico ex art. 106 TUB, unitamente al programma di attività richiesto ai fini dell iscrizione stessa. Nell ambito dell analisi di sostenibilità patrimoniale del programma di attività è stata effettuata una stima del fabbisogno patrimoniale sulla base dei dettami previsti dalla citata Circolare n.288/2015. Tenuto conto di quanto sopra esposto, la presente informativa è stata redatta ai sensi di quanto previsto dalla Circ. n. 288, in ottemperanza al Processo ICAAP approvato dal Consiglio di Amministrazione del 3 marzo La valutazione dell adeguatezza patrimoniale, riguarda l insieme delle strategie finalizzate all individuazione ed al mantenimento di un corretto dimensionamento del patrimonio in modo da garantire il pieno rispetto dei requisiti di vigilanza e la coerenza con i profili di rischio assunti. Nello specifico, la normativa di vigilanza prudenziale, è articolata su Tre Pilastri : - Primo Pilastro (Pillar I): definisce i requisiti patrimoniali per fronteggiare i rischi di credito, di controparte, di mercato e operativi; - Secondo Pilastro (Pillar II): prevede un processo di controllo interno finalizzato alla determinazione dell adeguatezza patrimoniale, che prenda in considerazione tutti i rischi ritenuti significativi dall intermediario, oltre quelli già previsti dal primo pilastro; - Terzo Pilastro (Pillar III): riguarda l informativa che deve essere resa al pubblico e la disciplina per la diffusione di informazioni trasparenti e standardizzate sull adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi utilizzati per l identificazione, la misurazione e la gestione dei rischi. L organizzazione del governo dei rischi di Conafi Prestitò S.p.A. è basata su un Sistema dei Controlli interni articolato su tre livelli, ciascuno presidiato grazie alla definizione di processi specifici e all identificazione di figure chiave. I controlli di linea e di I livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e vengono effettuati dai Control Owner o dai Responsabili delle Aree/Funzioni operative, quelli di II livello sono di competenza della Funzione Risk Management, Compliance e della Funzione Antiriciclaggio; infine i controlli di III livello sono di competenza della Funzione Internal Audit. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 2/19

3 Le funzioni Internal Audit, Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio sono poste in staff al Consiglio di Amministrazione, al fine di garantirne l autonomia e facilitare i flussi informativi con gli Organi Aziendali. Tali funzioni svolgono inoltre l importante compito di diffondere la cultura del controllo, attraverso strutturati sistemi di confronto con il management. Al fine di assicurare il presidio dei rischi ritenuti più significativi a cui potrebbe essere esposta, la Società ha inoltre definito politiche di gestione del rischio per ciascuna fattispecie identificata in funzione alle attività svolte. In ottemperanza agli obblighi di informativa nei confronti del pubblico definiti dalla Parte Otto del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (CRR) e a completamento del Processo ICAAP, Conafi Prestitò S.p.A. ha redatto il presente documento. La veridicità e la correttezza dei dati contenuti all interno del documento è garantita anche dalla coerenza con i dati già pubblicati all interno di altri documenti (i.e. Bilancio d esercizio e consolidato 2015) sul sito internet Le informazioni contenute fanno riferimento alla situazione contabile al 31 dicembre 2015 e vengono aggiornate con frequenza annuale. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 3/19

4 INTRODUZIONE Conafi Prestitò S.p.A. opera nel mercato del credito al consumo ed in particolare nel comparto dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione e delegazione di pagamento a favore di lavoratori dipendenti e di pensionati. La Società svolge attività di intermediazione di tre tipologie di finanziamento: - cessione del quinto dello stipendio (CQS), che consiste in un prestito personale non finalizzato con tasso d interesse fisso, riservato prevalentemente a lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, statali, pubblici o privati, a fronte della cessione volontaria di una quota del proprio stipendio mensile netto, nella misura massima di un quinto; - cessione del quinto della pensione (CQP), che consiste in un prestito personale non finalizzato con tasso d interesse fisso, riservato a pensionati a fronte della cessione volontaria di una quota mensile del proprio trattamento pensionistico netto, nella misura massima di un quinto e fatto salvo il minimo vitale, stabilito annualmente per legge; - delegazione di pagamento (DP), che consiste in un prestito personale non finalizzato con tasso d interesse fisso, riservato a lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, statali o pubblici, a fronte di un mandato irrevocabile al rispettivo datore di lavoro, previa sua accettazione, a trattenere e pagare periodicamente una quota parte dello stipendio mensile del lavoratore. L intermediazione finanziaria è sviluppata attraverso due distinti canali distributivi: - un Canale Indiretto, in cui la commercializzazione dei prodotti viene effettuata per il tramite di una rete costituita al 75% circa da Agenti in attività finanziaria presenti sul territorio nazionale; - un Canale Diretto, costituito da una struttura di risorse interne specializzate, che si occupa di rispondere alle esigenze finanziarie dei clienti a seguito dell attivazione di specifiche campagne di marketing. La sede Direzionale può contare infatti su una divisione interna per la gestione diretta delle pratiche di finanziamento e sulla presenza sul territorio nazionale di Agenti in attività finanziaria che finalizzano i contratti di finanziamento in coerenza con le Politiche di credito della Società. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 4/19

5 INDICE Sommario PREMESSA... 2 INTRODUZIONE Obiettivi e politiche di gestione del rischio Rischio di Credito Rettifiche per il rischio di Credito Rischi Operativi Rischio di tasso d interesse Requisiti di capitale Fondi Propri Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 5/19

6 Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 6/19

7 1. Obiettivi e politiche di gestione del rischio La determinazione del capitale interno complessivo prende avvio con l identificazione dei rischi a cui la Società risulta esposta (c.d. mappatura dei rischi rilevanti ), seguito dalla quantificazione del rischio, per quanto riguarda i rischi quantificabili. Dall assessment eseguito presso l intermediario ai sensi della Circolare n. 288/2015 della Banca d Italia, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato l esposizione alle seguenti fattispecie di rischio: I Pilastro: Rischio di credito e operativi II Pilastro: Rischio di tasso d interesse, di liquidità, strategico e reputazionale. L intermediario non risulta esposto a ulteriori fattispecie previste dalla disciplina di vigilanza prudenziale. Di seguito vengono sintetizzati i processi e le metodologie di calcolo dell esposizione ai rischi identificati. Rischio di credito: utilizzo del metodo standardizzato con attribuzione ad ogni portafoglio di uno specifico coefficiente di ponderazione, determinato in funzione della tipologia di controparte e del rating attribuito da un agenzia di rating esterna. Il calcolo viene effettuato con frequenza trimestrale nell ambito delle Segnalazioni di Vigilanza prudenziale. Rischi operativi: utilizzo del metodo di base con applicazione di un coefficiente regolamentare conteggiato sulla media del margine di intermediazione con riferimento all ultimo triennio. Il calcolo viene effettuato con frequenza trimestrale nell ambito delle Segnalazioni di Vigilanza prudenziale. Rischio di tasso d interesse: utilizzo di un modello di misurazione semplificato che prevede la classificazione delle attività e delle passività in fasce temporali in base alla loro vita residua. Per ogni fascia viene calcolata l esposizione netta, compensando le posizioni di segno opposto. Le esposizioni nette di ciascuna fascia sono moltiplicate per i fattori di ponderazione che si ottengono moltiplicando l indicatore di duration modificata relativa alle singole fasce per una variazione ipotetica dei tassi di 200 punti base. Il calcolo viene effettuato con frequenza trimestrale nell ambito delle Segnalazioni di Vigilanza prudenziale. Rischio di liquidità: utilizzo di un approccio per flussi denominato maturity ladder che contrappone i flussi e i deflussi di cassa attesi e i conseguenti sbilanci ed eccedenze nelle diverse fasce di scadenza che compongono lo schema delle attività e passività distinte per vita residua, permettendo di definire per ogni fascia di scadenza i liquidy gap (flussi netti). Con l analisi delle risultanze del liquidity gap viene calcolato il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell orizzonte temporale considerato. Il calcolo viene effettuato con frequenza trimestrale nell ambito delle Segnalazioni di Vigilanza prudenziale. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 7/19

8 Rischio strategico: confronto tra risultati consuntivi e budget attraverso l elaborazione dei dati contabili ed analisi degli scostamenti rispetto ai periodi precedenti. Ciò permette anche di evidenziare l impatto derivante dall eventuale introduzione di nuovi prodotti o di modifiche delle variabili significative del modello di business sui risultati aziendali. Il calcolo viene effettuato con frequenza annuale nell ambito del Processo ICAAP. Rischio reputazionale: valutazione del numero di reclami ricevuti, dei contenziosi in essere con la clientela e più in generale della qualità dei crediti collocati dai convenzionati. La quantificazione del capitale necessario a fronteggiare il rischio di reputazione, sebbene di difficile quantificazione, viene calcolato a partire da tali informazioni. Il calcolo viene effettuato con frequenza annuale nell ambito del Processo ICAAP. La Società effettua quindi il calcolo del capitale interno complessivo aggregando i requisiti patrimoniali dei rischi di Primo Pilastro con i capitali interni determinati in relazione ai rischi di Secondo Pilastro, secondo un approccio building block semplificato. L approccio building block consiste nella somma algebrica dei singoli capitali interni. In seguito, ai fini della verifica della copertura del fabbisogno di Capitale Interno Complessivo, quest ultimo viene riconciliato con il Capitale Complessivo. Per Conafi il Capitale Complessivo coincide con i Fondi Propri, poiché la Società non dispone di strumenti di capitale e/o debito non configurabili nell ambito dei Fondi Propri ma idonei a coprire eventuali perdite inattese derivanti dal manifestarsi di eventi di rischio La dotazione patrimoniale della Società, volta a fronteggiare il capitale interno complessivo (determinata con il metodo descritto) è risultata adeguata rispetto al profilo di rischio complessivo e i sistemi di gestione del rischio messi in atto risultano in linea con il profilo e la strategia dell intermediario. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 8/19

9 2. Rischio di Credito Per rischio di credito si intende il rischio di incorrere in perdite dovuto all insolvenza della controparte. In senso più ampio il rischio di credito è il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte nei confronti della quale esiste un esposizione generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria. La particolare natura del business di Conafi Prestitò S.p.A. comporta che l analisi delle esposizioni creditizie debba tenere conto delle peculiarità dei prodotti e della natura delle controparti che intervengono nei contratti di cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS o CQP) o della delegazione di pagamento (DP). Tali prodotti possono essere erogati attraverso le seguenti due modalità: 1. Plafond: collocamento dei finanziamenti in nome e per conto di Istituti Bancari con cui Conafi ha sottoscritto un accordo. In questo caso l intero esborso del capitale erogato al cliente è rimborsato a Conafi dall istituto mandante contestualmente ai proventi dell operazione di intermediazione. Poiché la convenzione prevede la clausola non riscosso per riscosso, nella gestione dell ammortamento dei prestiti, Conafi è tenuta a pagare alle dovute scadenze la rata del cliente alla Banca mandante. Nel bilancio della Società risultano quindi solo le rate scadute e impagate dal cliente, mentre il capitale a scadere è allocato fra le garanzie rilasciate (garanzie e impegni); 2. Erogazione diretta con cessione pro-soluto: l erogazione avviene in nome proprio e i crediti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e valutati sulla base del costo ammortizzato. Con frequenza settimanale è effettuata la cessione di portafoglio all istituto cessionario, con conseguente derecognition del credito. Per la misurazione del rischio di credito e la determinazione del relativo requisito patrimoniale è stato adottato il metodo standardizzato e le attività ponderate per il rischio vengono moltiplicate per il 6%. Alla data del 31 dicembre 2015 il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito è pari a , come meglio dettagliato nella tabella seguente, in cui viene classificato in base alla classificazione prevista dalla normativa vigente: Tabella 1: Rischio di Credito Esposizioni Esposizioni ponderate Capitale assorbito Esposizioni verso amministrazioni centrali o banche centrali Esposizioni verso enti Esposizioni verso imprese Esposizioni al dettaglio Esposizioni sotto forma di quote o di azioni di OIC Esposizioni in stato di default Garanzie e Impegni (Off Balance Positions) Totale Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/2015 9/19

10 3. Rettifiche per il rischio di Credito Le definizioni utilizzate coincidono con quelle di Vigilanza. In particolare le esposizioni sono suddivise nelle seguenti categorie: - Crediti in bonis, o performing - Crediti deteriorati, o non performing. I crediti deteriorati vengono a loro volta suddivisi in: Sofferenze: quando il debitore principale è un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o situazione equiparabile, indipendentemente da previsioni di perdita o esistenza garanzie. L approccio utilizzato ai fini della valutazione è per cliente ( pulling effect ); Inadempienze probabili ( unlikely to pay ): finanziamenti per i quali è improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. L approccio utilizzato ai fini della valutazione è per singola transazione, cioè per singola pratica di finanziamento; Scaduti deteriorati ( past due ): crediti che presentano rate scadute da oltre 90 gg. Si applica il solo requisito della continuità, per il quale si escludono dalle esposizioni scadute deteriorate le posizioni la cui somma degli incassi avvenuti negli ultimi 90 giorni, relativi a rate con data scadenza antecedente gli ultimi 90gg, sia maggiore di 1 rata. Viene utilizzato inoltre un attributo aggiuntivo denominato Crediti oggetto di concessioni per i crediti appartenenti alle precedenti categorie per i quali vi è stata una modifica di termini e condizioni che il cliente/atc non è (o non era) in grado di rispettare a causa della sua difficoltà finanziaria, e che non sarebbe stata concessa se il cliente non fosse stato in difficoltà finanziaria. La valutazione dei crediti in bilancio viene effettuata nel seguente modo: Sono previste valutazioni analitiche e valutazioni collettive, come rappresentato nella seguente tabella: Categoria impairment Valutazione Analitica Valutazione collettivacategorie omogenee Valutazione collettiva PDxLGD Crediti oggetto di impairment Sofferenze Sofferenze;inadempienze probabili, Scaduti deteriorati Bonis ( scaduti non deteriorati e non scaduti) Calcolo perdita attesa Calcolo analitico della perdita attesa sulla base di modelli matematici. Percentuale di svalutazione in base a categorie omogenee PD x LGD. Per i crediti in bonis si applica la percentuale della PD x LGD per prodotto Per la valutazione collettiva dei crediti deteriorati non selezionati per la valutazione analitica viene utilizzato il Modello expected losses, prevedendo la creazione di 3 archivi storici: Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

11 1. archivio delle perdite storicamente registrate suddiviso per categorie omogenee; 2. probabilità di default (PD): % storica dei crediti in bonis che sono stati classificati in uno stato di default entro 1 anno; 3. perdita attesa in caso di default (LGD - loss given default), al fine di determinare temporaneamente in modo semplificato calcolando la % di perdita sostenuta in rapporto all esposizione al momento del default, suddivisa per prodotto. Il portafoglio viene quindi normalizzato escludendo i crediti diretti non performing acquistati e le perdite di un evento straordinario avvenuto nel 2009 non ritenuto ripetibile. Tabelle: (dati espressi in migliaia di euro) 1. Ammontare totale delle esposizioni al netto delle compensazioni contabili: Attività per cassa Tipologia di esposizione Totale esposizioni al 31 dicembre 2015 Attività disponibili per la negoziazione - Attività disponibili per la vendita Depositi, conti correnti e disponibilità liquide equivalenti Credito al consumo- cessione del quinto Altri crediti Attività fuori bilancio Credito al consumo- garanzie non riscosso per riscosso Altri impegni Totale Ammontare medio delle esposizioni nel periodo ripartite per classi di esposizioni: Tipologia di controparte Ammontare medio esposizioni 2015 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni centrali e banche centrali Esposizioni verso o garantite da Enti territoriali - Esposizioni verso o garantite da Banche e Intermediari vigilati Esposizioni verso Clienti privati al dettaglio Altre esposizioni Totale Distribuzione geografica delle esposizioni ripartite per aree significative e per classi di esposizioni: L Ente non ritiene rilevante la ripartizione delle classi di esposizione per aree geografiche. Da evidenziare come le controparti dell'ente siano collocate esclusivamente all interno del territorio Italiano. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

12 4. Distribuzione delle esposizioni per tipo di controparte 1 : Tipologia di controparte Totale esposizioni al 31 dicembre 2015 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni centrali e banche centrali Esposizioni verso o garantite da Enti territoriali - Esposizioni verso o garantite da Banche e Intermediari vigilati Esposizioni verso Clienti privati al dettaglio Altre esposizioni Totale Portafoglio complessivo delle esposizioni disaggregato in funzione della durata residua: da 0 a 3 mesi da 3 mesi a 1 anno da 1 anno a 5 anni oltre 5 anni durata indeterminata Totale Attività per cassa Attività detenute per la negoziazione Attività disponibili per la vendita Depositi, conti correnti e disponibilità liquide equivalenti Crediti per Cessione del quinto e altri finanziamenti Altri crediti Attività fuori bilancio Garanzie non riscosso per riscosso Altri impegni Totale Ammontare delle esposizioni deteriorate e scadute suddivise per tipo di controparte 2 : Tipologia di controparte Esposizioni in inadempienza probabile e sofferenza Esposizioni scadute deteriorate Totale esposizioni al 31 dicembre 2015 Clienti privati al dettaglio: portafoglio ordinario portafoglio deteriorato acquistato Garanzie non riscosso per riscosso Totale Le classi di esposizione utilizzate riflettono le tipologie di controparte dell Ente. 2 Le classi di esposizione utilizzate riflettono le tipologie di controparte dell Ente. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

13 Rettifiche di valore sui crediti generiche e specifiche: Tipologia di controparte Rettifiche su posizioni in inadempienza probabile e sofferenza Rettifiche su posizioni scadute deteriorate Totale rettifiche al 31 dicembre 2015 Clienti privati al dettaglio: portafoglio ordinario portafoglio deteriorato acquistato Totale Tipologia di controparte Rettifiche su posizioni in inadempienza probabile e sofferenza Rettifiche su posizioni in bonis e scadute deteriorate Totale rettifiche al 31 dicembre 2015 Garanzie non riscosso per riscosso Totale Oneri per rettifiche di valore sui crediti generiche e specifiche: Tipologia di controparte Rettifiche 2015 su posizioni in inadempienza probabile e sofferenza Rettifiche 2015 su posizioni in bonis e scadute deteriorate Totale rettifiche esercizio 2015 Clienti privati al dettaglio: portafoglio ordinario portafoglio deteriorato acquistato Totale Tipologia di controparte Totale rettifiche al 31 dicembre 2015 Garanzie non riscosso per riscosso 383 Totale Importi delle esposizioni deteriorate e scadute, indicati separatamente, ripartiti per area geografica significativa: L Ente non ritiene rilevante la ripartizione delle classi di esposizione per aree geografiche. Da evidenziare come le controparti dell'ente siano collocate esclusivamente all interno del territorio Italiano. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

14 8. Riconciliazione delle variazioni delle rettifiche di valore su crediti generiche e specifiche per le esposizioni deteriorate: Tipologia di esposizione Rettifiche di valore al 31 dicembre 2014 Aumenti: rettifiche di valore Aumenti: altri Diminuzioni: rettifiche di valore Diminuzioni: altre Totale rettifiche di valore al 31 dicembre 2015 Clienti privati al dettaglio: portafoglio ordinario portafoglio deteriorato acquisito Garanzie non riscosso per riscosso (470) (1.294) (439) (1.152) (31) (142) Totale (470) (1.294) Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

15 4. Rischi Operativi Il requisito è ottenuto secondo il metodo di base, vale a dire applicando il 15% alla media dei margini di intermediazione positivi degli ultimi tre esercizi. Non viene pertanto preso in considerazione il risultato del 2014 in quanto negativo. Infatti, come disciplinato all interno della Circolare Banca d Italia, qualora il margine di intermediazione in un dato anno risulti negativo o nullo, tale dato non viene preso in considerazione nel calcolo del requisito patrimoniale. Il requisito viene quindi determinato come media delle osservazioni annuali aventi risultato positivo. La tabella sotto riportata dà evidenza delle modalità di calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo. Alla data del 31 dicembre 2015 il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi è pari a Tabella 2: Rischi Operativi voce di bilancio valore in Margine di Intermediazione Esercizio T ,00 Margine di Intermediazione Esercizio T ,00 Margine di Intermediazione Esercizio T ,00 media margine attuale valore ponderato attuale Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

16 5. Rischio di tasso d interesse L applicazione della metodologia semplificata della Duration Gap prevede quanto segue: classificare le attività e le passività in fasce temporali determinando per ciascuna fascia la posizione netta, vale a dire la differenza tra attività (posizioni lunghe) e passività (posizioni corte); ciascuna posizione netta è moltiplicata per un fattore di ponderazione ottenuto come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi e un approssimazione della duration modificata relativa alle singole fasce; le esposizioni ponderate delle diverse fasce sono sommate tra loro, determinando il valore totale dell esposizione ponderata netta; tale valore rapportato ai fondi propri genera un indicatore di rischio di tasso. La soglia di attenzione del 20% di tale indicatore, rappresenta il limite oltre il quale la Banca d Italia approfondisce con l intermediario i risultati e si riserva di adottare opportuni interventi. In tal caso la funzione Risk Management propone al Consiglio di Amministrazione i possibili interventi per rientrare nel limite massimo ovvero l eventuale capitale aggiuntivo da allocare per fronteggiare tale situazione di rischiosità. Di seguito viene riportata la tabella che mostra le risultanze della Duration Gap Analysis. Tale calcolo non evidenzia la necessità di allocazione di capitale in quanto il rapporto tra i saldi della Duration Gap Analysis attuale e i Fondi Propri calcolati al 31 dicembre 2015, di cui si dà dettaglio successivamente, restituisce un valore pari all 1%, notevolmente inferiore al valore soglia del 20% a partire dal quale si ritiene necessario il calcolo di un requisito patrimoniale a fronte del rischio di tasso. Capitale Interno Attuale FASCIA TEMPORALE SALDO SCADENZA MEDIANA PER FASCIA Duration Modificata Approssimata (ANNI) Shock di Tasso Ipotizzato Fattore di Ponderazione Valore Ponderato A vista e Revoca ,00% 0,00% - Fino a 1 mese ,5 mesi 0,04 2,00% 0,08% 136 Da oltre un 1 a 3 mesi mesi 0,16 2,00% 0,32% Da oltre 3 mesi a 6 mesi ,5 mesi 0,36 2,00% 0,72% Da oltre 6 mesi a 1 anno mesi 0,71 2,00% 1,42% Da oltre 1 anno a 2 anni ,5 anni 1,38 2,00% 2,76% Da oltre 2 anni a 3 anni ,5 anni 2,25 2,00% 4,50% Da oltre 3 anni a 4 anni ,5 anni 3,07 2,00% 6,14% Da oltre 4 anno a 5 anni ,5 anni 3,85 2,00% 7,70% Da oltre 5 anni a 7 anni anni 5,08 2,00% 10,16% Da oltre 7 anni a 10 anni ,5 anni 6,63 2,00% 13,26% Da oltre 10 anni a 15 anni - 12,5 anni 8,92 2,00% 17,84% - Da oltre 15 anni a 20 anni - 17,5 anni 11,21 2,00% 22,42% - Oltre i 20 anni - 22,5 anni 13,01 2,00% 26,02% Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

17 6. Requisiti di capitale La tabella sotto riportata riassume il calcolo del Capitale Interno alla data attuale, stante le considerazioni di cui ai paragrafi precedenti. Capitale Interno Attuale Rischio Credito Rischio Mercato 0 Rischio Operativo Rischio di Concentrazione 0 Rischio Paese 0 Rischio di Trasferimento 0 Rischio Base 0 Rischio Tasso 0 Rischio Liquidità 0 Rischio Residuo 0 Rischio di Cartolarizzazione 0 Rischio di Leva finanziaria 0 Rischio Strategico 0 Rischio di Reputazione 0 Il Capitale Interno Complessivo di Conafi è in buona parte generato dal calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito. La Società ha ritenuto di non dover calcolare un requisito patrimoniale a fronte del rischio di tasso di interesse in considerazione dell attuale esposizione a detta fattispecie di rischio. Tale scelta è altresì supportata dalle risultanze emerse dall applicazione dello strumento della Duration Gap sopra documentato. Similmente, la Società ha ritenuto di non allocare Capitale Interno attuale a fronte del rischio strategico e di reputazione, tenuto conto della diminuzione dei Fondi Propri al 31 dicembre 2015 generata dagli elementi attraverso cui viene calcolata l esposizione a tali fattispecie di rischi. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

18 7. Fondi Propri La sotto riportata tabella riporta la composizione delle componenti patrimoniali (mezzi propri) posti a copertura del Capitale Interno Complessivo attuale. I valori numerici riportati sono relativi al bilancio d esercizio Il totale delle componenti patrimoniali risulta adeguato rispetto alle esigenze di Capitale Interno Complessivo richiesto per fronteggiare i rischi a cui la Società è esposta. Le componenti sopra richiamate risultano computabili nei Fondi Propri di Conafi che presentano la composizione indicata nella tabella di seguito riportata. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

19 Dal Capitale Primario di Classe 1 sono dedotti i valori delle azioni proprie detenute dalla Società, le immobilizzazioni immateriali al netto dei relativi fondi e il valore delle partecipazioni qualificate. La perdita d esercizio è stata imputata prima dell applicazione dei filtri prudenziali. Il valore così ottenuto è tale da garantire la copertura del Capitale Interno Complessivo alla data attuale, presentando un eccedenza di Fondi Propri rispetto al Capitale Interno pari a circa 13,5 milioni di. Conafi Prestitò S.p.A. III Pilastro Basilea Informativa al Pubblico Situazione al 31/12/ /19

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