Banca: valutazione del rischio di credito

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1 Banca: valutazione del rischio di credito Rapporto Banca-Impresa: Valutazione del rischio di credito e impatti della nuova normativa MIFID 2 Firenze, 12 novembre

2 Agenda Classificazione e valutazione dei crediti alla luce del nuovo Principio Contabile Internazionale IFRS9; Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III»). 2

3 Classificazione e valutazione dei crediti alla luce del nuovo Principio Contabile Internazionale IFRS9 3

4 Contesto normativo Dal 1 gennaio 2018 è entrato il nuovo principio contabile internazionale IFRS9, che ha sostituito il principio IAS 39. 4

5 Principali novità: Classificazione e valutazione dei crediti Sulla base di quanto riscontrato in sede di valutazione dell andamento del merito creditizio, le esposizioni sono classificate in uno dei 3 stadi (stage): - Stage 1: Esposizioni che non hanno manifestato un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale o con un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio; - Stage 2: Esposizioni che hanno manifestato un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale (a meno che abbiano basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio), ma che non hanno evidenze oggettive di riduzione di valore; - Stage 3: Esposizioni con oggettiva evidenza di perdita alla data di riferimento del bilancio (non performing), censiti secondo le procedure di riconoscimento dei crediti deteriorati. 5

6 Principali novità: Classificazione e valutazione dei crediti 6 Stage 1: Performing Perdita attesa 12 mesi Bonis Stage 1: Posizioni in Bonis che non hanno registrato un significativo incremento del rischio di credito Accantonamento di c.a. 0,2% - 0,4% Stage 2: Performing con incremento significativo del rischio di credito Perdita Attesa lungo la durata residua del prestito + valutazione scenari macroeconomici futuri Bonis che hanno registrato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale Stage 2: Posizioni in Bonis quali: - Posizioni scadute/sconfinanti da oltre 30 gg - Bonis con misure di concessione - Bonis con significativo incremento di Probabilità di Default Accantonamento maggiore del 2% Stage 3: Deteriorati Perdita attesa lungo la durata residua del prestito + valutazione scenari macroeconomici futuri Default Stage 3: - Posizioni scadute/sconfinanti da oltre 90 gg - Inadempienze Probabili - Sofferenze Accantonamento non inferiore al 20% 6

7 Principali novità: Classificazione e valutazione dei crediti 7 7

8 Principali novità: Classificazione e valutazione dei crediti in bilancio 8 Non Performing o Deteriorati Performing o In Bonis CLASSIFICAZIONE 1) Sofferenze 2) Inadempienze probabili 3) Scadute e/o Sconfinanti deteriorate 3) Performing Stage 2 3) Performing Stage 2 4) Performing Stage 1 Bonis sotto osservazione / watchlist Bonis con scaduti oltre 30 giorni Bonis oggetto di concessione Bonis con downgrade del rating DESCRIZIONE Complesso di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertata giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, ivi comprese quelle che presentano una o più linee di credito che soddisfano la definizione di Esposizioni oggetto di concessione deteriorate (Non Performing Exposures with forbearance measures). Complesso delle esposizioni per le quali la Banca valuta improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente alle proprie obbligazioni; vi rientrano anche le inadempienze probabili che presentano una o più linee di credito che soddisfano la definizione di Esposizioni oggetto di concessione deteriorate (Non Performing Exposures with forbearance measures). Scaduti/Sconfinanti deteriorati (insoluti > 90 giorni sopra soglia), ivi compresi quelli che presentano una o più linee di credito che soddisfano la definizione di Esposizioni oggetto di concessione deteriorate (Non Performing Exposures with forbearance measures). Esposizioni classificate come bonis, ma sottoposte a regime di osservazione tramite watchlist a fronte di evidenze individuali di criticità Esposizioni in bonis ma con la presenza di scaduti impagati da più di 30 giorni consecutivi del valore Esposizioni in bonis oggetto di concessioni o misure di tolleranza [Performing Forborne] Esposizioni classificate come bonis, ma che hanno avuto rispetto alla loro origine un peggioramento significativo del merito creditizio tramite deterioramento del rating interno Esposizioni senza elementi di aumentato rischio METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ANALITICA ANALITICA / FORFETTARIA sotto una determinata soglia di importo lordo del credito FORFETTARIA COLLETTIVA COLLETTIVA COLLETTIVA 8

9 Principali novità: Classificazione e valutazione dei crediti in bilancio 9 Sulla base del disposto normativo IFRS 9, gli strumenti finanziari di natura creditizia valutati al costo ammortizzato o al fair value con impatto a patrimonio netto vengono assoggettati alla valutazione di perdita sulla base dello stage di appartenenza. In particolare, la Banca adotta modelli differenti in base alla classificazione del credito e in particolare: - Esposizioni in stato bonis o performing in stage 1: utilizzo di modellazioni di calcolo della perdita attesa su un orizzonte temporale pari a 12 mesi - Esposizioni in stato bonis o performing in stage 2: utilizzo di modellazioni di calcolo della perdita attesa su un orizzonte temporale lifetime (lungo tutta la vita del credito). - Esposizioni in stato deteriorato: adozione di modelli di calcolo forfettari ovvero analitici sulla base della gravità dello stato di deterioramento e di significatività dell ammontare di esposizione. 9

10 Principali novità: Classificazione e valutazione dei crediti in bilancio 10 CLASSIFICAZIONE METODOLOGIA DI VALUTAZIONE 1) Sofferenze ANALITICA Non Performing o Deteriorati 2) Inadempienze probabili 3) Scadute e/o Sconfinanti deteriorate ANALITICA / FORFETTARIA (sotto una determinata soglia di valore lordo del credito) FORFETTARIA EAD*LGD*DR orizzonte lifetime Performing o In Bonis COLLETTIVA 1) Performing Stage 2 EAD*LGD*PD orizzonte lifetime 2) Performing Stage 1 COLLETTIVA EAD*LGD*PD orizzonte 12 mesi Definizioni: EAD Valore dell esposizione PD (Probability of Default) probabilità di insolvenza, parametro che rappresenta la probabilità di una controparte di migrare da stato di bonis a quello di insolvenza entro l orizzonte temporale di un anno (Stage 1) oppure lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario (Stage 2); LGD (Loss Given Default) tasso di perdita a fronte dell insolvenza, parametro che esprime in termini percentuali l incidenza della perdita, al netto dei recuperi, rispetto all ammontare dell esposizione passata a insolvenza, rilevato sulla base di opportuna modellistica interna a Banca Cambiano. Tale parametro include anche i costi diretti di recupero attesi. DR - Tasso di decadimento a 30 anni 10

11 Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III») 11

12 Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III») La normativa in materia di vigilanza si basa su tre Pilastri: - il primo pilastro attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di requisiti patrimoniali per fronteggiare le principali tipologie di rischio dell attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativo). Sono inoltre previsti: l obbligo di detenere riserve patrimoniali addizionali in funzione di conservazione del capitale e in funzione anticiclica nonché per le istituzioni a rilevanza sistemica; nuovi requisiti e sistemi di supervisione del rischio di liquidità, sia in termini di liquidità a breve termine sia di regola di equilibrio strutturale a più lungo termine; - il secondo pilastro richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell adeguatezza patrimoniale (cosiddetto Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP), in via attuale e prospettica e in ipotesi di stress, a fronte di tutti i rischi rilevanti per l attività bancaria (credito, controparte, mercato, operativo, di concentrazione, di tasso di interesse, di liquidità ecc.) e di un robusto sistema organizzativo, di governo societario e dei controlli interni. All Organo di Vigilanza è rimessa la supervisione sulle condizioni di stabilità, efficienza, sana e prudente gestione delle banche e la verifica dell affidabilità e della coerenza dei risultati delle loro valutazioni interne (cosiddetto Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), al fine di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive; 12

13 Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III») Il terzo pilastro prevede specifici obblighi di informativa al pubblico (mediante pubblicazione sul sito internet della Banca) riguardanti l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione, misurazione e controllo. L adeguatezza patrimoniale (ICAAP Internal Capital Adequacy Assessment Process) è «misurata» in termini di capitale complessivo, in termini attuali e prospettici, che deve essere adeguato a fronteggiare tutti i rischi assunti. Alla visione regolamentare dell adeguatezza patrimoniale, basata sui ratios patrimoniali derivanti dal raffronto tra i fondi propri e i requisiti prudenziali a fronte dei rischi di primo pilastro, si affianca la visione gestionale dell adeguatezza patrimoniale basata sul raffronto tra le risorse finanziare che si ritiene possano essere utilizzate a fronte dei rischi assunti e la stima del capitale assorbito da tali rischi 13

14 Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III») Composizione Fondi Propri: 1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) 3. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) Totale fondi propri di vigilanza Voci Capitale primario di classe 1 (CET 1) Il capitale primario di classe 1, che rappresenta l insieme delle componenti patrimoniali di qualità più pregiata, è costituito, ad esempio, dai seguenti elementi: capitale sociale, sovrapprezzi di emissione, riserve di utili e di capitale e riserve da valutazione. Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT 1) Gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e i relativi eventuali sovrapprezzi costituiscono gli elementi patrimoniali del capitale aggiuntivo di classe 1. Capitale di classe 2 (T 2) Le passività subordinate le cui caratteristiche contrattuali ne consentono l inquadramento nel T2, inclusi i relativi eventuali sovrapprezzi di emissione, costituiscono gli elementi patrimoniali del capitale di classe 2. 14

15 Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III») Categorie/Valori A. ATTIVITA' DI RISCHIO Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE Metodologia standardizzata B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE B.2 RISCHIO DI AGGIUSTAMENTO DELLA VALUTAZIONE DEL CREDITOCREDITO E DI CONTROPARTE 11 B.3 RISCHIO DI REGOLAMENTO B.4 RISCHI DI MERCATO Metodologia standard B.5 RISCHIO OPERATIVO Metodo base B.6 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO B.7 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate Requisiti prudenziali a fronte dei rischi di primo pilastro: (esempio gruppo Cambiano ) Capitale primario di classe1/attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) Principali indicatori patrimoniali: TOTALE Fondi Propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 15

16 Coefficienti Patrimoniali ed Informativa al Pubblico (c.d. «Pillar III») Riflessione: Quanto capitale assorbe il rischio di credito rispetto agli altri rischi? 16

17 Grazie per l attenzione Per maggiori informazioni: federica.paoletti@bancacambiano.it 17

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