Introduzione Soglie pluviometriche attualmente in uso per la regione Calabria 2

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Introduzione Soglie pluviometriche attualmente in uso per la regione Calabria 2"

Transcript

1

2 Indice Introduzione 1 1. Soglie pluviometriche attualmente in uso per la regione Calabria Tipologie di Rischio Piogge indicatrici Pluviometri di riferimento Piogge critiche Valutazione delle soglie 8 2. Verifica delle soglie pluviometriche per gli eventi del periodo Analisi dei corretti, mancati e falsi allarmi Analisi HR e TS per il rischio I Analisi HR e TS per il rischio II 20 Conclusioni 35 Appendice G2.A 37 Appendice G2.B 41 Appendice G2.C 56 Appendice G2.D 66 Appendice G2.E Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 1 /103

3 Introduzione Il presente documento costituisce la relazione G2/a per la Verifica delle soglie pluviometriche attualmente previste a livello regionale in riferimento al territorio calabrese. Il lavoro si colloca nell ambito del programma delle attività del III anno di attuazione della Convenzione (Rep. N. 607 del ) tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile e l Università della Calabria - Laboratorio di Cartografia Ambientale e Modellistica Idrogeologica (CAMILAB), di cui costituisce l azione G2. In dettaglio, a partire dal censimento di frane, piene fluviali ed allagamenti relativo al periodo , e corrispondente all azione G1, sono state valutate le performance delle soglie pluviometriche attualmente in uso nel sistema di allertamento a scala comunale della regione Calabria, tramite una sistematica back analysis. Lo studio condotto ha riguardato la valutazione dei mancati e dei falsi allarmi e la stima dei superamenti per le varie soglie considerate, al fine di fornire indicazioni sul grado di revisione da attuare per ogni comune indagato e tipologia di rischio analizzata. Il presente rapporto è suddiviso nei seguenti capitoli, escluso il presente introduttivo: 1. Soglie pluviometriche attualmente in uso per la regione Calabria, in cui si definiscono le tipologie di rischio da analizzare, le piogge indicatrici, i pluviometri di riferimento, le piogge critiche e i valori dei rapporti di soglia. 2. Analisi degli eventi nel periodo , in cui sono riportati i risultati dell analisi dei mancati e falsi allarmi. 3. Conclusioni Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 1 /103

4 1. Soglie pluviometriche attualmente in uso per la regione Calabria Nel 2002 sono state definite le soglie pluviometriche di rischio idrogeologico per il territorio calabrese, adoperate dal Centro Funzionale Meteo-Idrologico della Regione Calabria nello sviluppo del sistema di allertamento a scala comunale. Nel presente rapporto si fa riferimento alle soglie di primo livello, realizzate sulla sola base di un indagine statistica delle serie storiche disponibili e sulla definizione dei periodi di ritorno degli eventi piovosi che potrebbero innescare diverse tipologie di eventi calamitosi. Gli eventi verso i quali è rivolta l attenzione sono esclusivamente quelli legati da dirette ed accertate relazioni di causa-effetto tra il manifestarsi delle precipitazioni di particolare intensità e durata e il verificarsi dell evento calamitoso stesso. Per quanto riguarda invece il territorio di riferimento, seppure la genesi degli eventi considerati suggerirebbe un analisi che segua i meccanismi del deflusso idrico e, dunque, una scomposizione del territorio essenzialmente per impluvi o bacini idrografici, ragioni di opportunità e, soprattutto, di funzionalità ed efficienza delle procedure di allertamento e di intervento, impongono l effettuazione dell analisi a scala comunale. Lo schema a cui si è fatto riferimento ha previsto l individuazione di tre diversi livelli di soglia pluviometrica, indicati come soglia di attenzione, soglia di allerta e soglia di allarme, in relazione alle procedure di protezione civile che di conseguenza vengono attivate. Nei paragrafi successivi è descritta sinteticamente la metodologia utilizzata per la definizione delle soglie di primo livello, comprendente: o la definizione delle tipologie di rischio da considerare (Par. 1.1) o la definizione delle piogge indicatrici (Par. 1.2) o l identificazione dei pluviometri di riferimento (Par. 1.3) o la determinazione delle piogge critiche (Par. 1.4) o la valutazione dei valori delle diverse soglie per ciascuna tipologia di rischio (Par. 1.5) 1.1 Tipologie di Rischio In base alla conoscenza delle peculiarità del territorio calabrese e delle caratteristiche degli eventi pluviometrici che lo investono, sono state individuate tre distinte tipologie di rischio idrogeologico, di carattere generale, connesso al verificarsi di eventi pluviometrici di particolare Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 2 /103

5 intensità. A ciascuno di essi sono state quindi associate le caratteristiche spaziali e temporali della pioggia di riferimento. Quanto stabilito è riassunto nella tabella 1. Tabella 1 - Tipologie di rischio e precipitazioni di riferimento Tipo di rischio I II III Eventi di dissesto connessi erosione del suolo smottamenti di terreno erosioni d alveo esondazioni localizzate alluvioni movimenti franosi (ad innesco idrologico) Precipitazioni di riferimento spazio (area) piogge puntuali o locali tempo (durata) piogge orarie piogge areali piogge pluriorarie piogge puntuali o locali piogge pluri-giornaliere 1.2 Piogge indicatrici Per ogni comune e per ogni tipologia di rischio è stata fissata una o più d una grandezza indicatrice del possibile verificarsi di eventi di dissesto idrogeologico. Tali grandezze, con un evidente semplificazione dei reali processi, fanno riferimento alle misure di precipitazioni ottenibili tramite i pluviometri di riferimento comunali, i cui criteri di individuazione sono descritti nel successivo paragrafo. Facendo riferimento a quanto definito nella tabella I, sono state fissate le seguenti specifiche: prima tipologia di rischio si valutano le grandezze indicatrici legate alle piogge di durata pari a: 1 ora, 3 ore; 6 ore; 12 ore; seconda tipologia di rischio suddivisi i bacini idrografici sottesi dalle sezioni d interesse in tre classi, piccoli (lunghezza dell asta principale minore di 12 km), medi (lunghezza dell asta principale compresa tra i 12 km e i 36 km), grandi (lunghezza dell asta principale maggiore di 36 km), sono state valutate le grandezze indicatrici legate alle piogge di durata pari a: bacini piccoli 1 ora, 3 ore; 6 ore; bacini medi 3 ora, 6 ore; 12 ore; bacini grandi 6 ora, 12 ore; 24 ore; Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 3 /103

6 terza tipologia di rischio per fenomeni inquadrabili quali movimenti franosi ad innesco idrologico, sono stati suddivisi i fenomeni di instabilizzazione in due classi, superficiali e profondi, e valutate le grandezze indicatrici legate alle piogge di durata pari a: movimenti superficiali 2 giorni, 5 giorni; 10 giorni; 20 giorni; movimenti profondi 10 giorni, 20 giorni; 50 giorni; 100 giorni; Le considerazioni fatte sono sinteticamente riassunte nella seguente tabella 2. Tabella 2 - Criteri di individuazione delle piogge indicatrici Tipo di rischio Definizione della Pioggia indicatrice Durate delle piogge indicatrici specifiche durate I pioggia al pluviometro di riferimento media pesata delle piogge ai pluviometri di riferimento II media pesata delle piogge ai pluviometri di riferimento territori di tutti i comuni 1, 3, 6 e 12 ore bacini piccoli 1, 3 e 6 ore bacini medi 3, 6 e 12 ore bacini grandi 6, 12 e 24 ore III frane superficiali 2, 5, 10 e 20 giorni pioggia al pluviometro di riferimento frane profonde 10, 20, 50 e 100 giorni 1.3 Pluviometri di riferimento Si è fatto riferimento alla rete di sensori per la misura delle precipitazioni al suolo composta dai 126 pluviometri in telemisura funzionanti al 2005 (Figura 1 e Appendice G2.A), che forniscono, una scansione temporale adeguatamente ridotta in relazione alla durata delle piogge indicatrici. In dettaglio, sono stati individuati, per ogni Comune della regione Calabria: o uno o più pluviometri di riferimento relativi alla prima tipologia di rischio, caratterizzata da piogge di riferimento puntuali o locali ; o una serie di pluviometri, relativi alla seconda tipologia di rischio, caratterizzata da piogge di riferimento areali ; o un unico pluviometro di riferimento relativo alla terza tipologia di rischio, anch essa caratterizzata da piogge di riferimento puntuali o locali Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 4 /103

7 Figura 1. Pluviometri in telemisura funzionanti al 2005 nel territorio regionale Per quanto riguarda la prima e la seconda tipologia di rischio, il criterio di individuazione è stato basato sull utilizzazione del metodo dei poligoni di Voronoy (o di Thiessen), e ai pluviometri vengono associati dei pesi percentuali in base all area del topoieto intersecante la superficie del territorio comunale (Rischio I) o del bacino idrografico (Rischio II). Per quest ultima tipologia, sono state individuate preliminarmente le sezioni critiche a cui fare riferimento; per quasi tutti i comuni (eccezion fatta per quelli situati in alta montagna nel cui territorio non sono presenti corsi d acqua significativi) è stata individuata almeno una sezione critica coincidente con l estremo di valle nell ambito comunale o con l attraversamento del centro abitato. In Figura 2 sono riportate le sezioni di chiusura individuate, pari a 376, elencate in Appendice G2.B Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 5 /103

8 Figura 2. Sezioni considerate per la tipologia di rischio II Infine, per la terza tipologia di rischio, è individuato un unico pluviometro di riferimento, semplicemente come quello di minima distanza dal corpo franoso. Si noti che tale pluviometro può, al limite, non esser quello o non essere tra quelli di riferimento del comune entro il territorio del quale è compreso il movimento franoso. Per una maggiore affidabilità del sistema di allertamento in tempo reale è prevista anche la condizione di parziale malfunzionamento della rete di sensori in telemisura, e sono stati altresì definiti i criteri per l individuazione di pluviometri sostitutivi Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 6 /103

9 1.4 Piogge critiche Le piogge critiche sono state definite come le piogge indicatrici corrispondenti ad assegnate probabilità di non superamento e, quindi, ad assegnati periodi di ritorno. Va qui segnalato che per quanto riguarda le piogge indicatrici e le piogge critiche relative alla tipologia di rischio III, rischio di innesco di movimenti franosi, si è convenuto sull opportunità di demandare le analisi probabilistiche a studi specifici relativi ai siti ove sono localizzati i movimenti franosi. Poiché non tutti i pluviometri in telemisura hanno serie storiche sufficientemente lunghe per poter effettuare una analisi statistica affidabile, sono state determinate le curve di probabilità pluviometriche per i pluviometri dotati di serie storiche sufficientemente lunghe, mappando i relativi parametri. Successivamente, partendo da queste mappe, attraverso l applicazione di tecniche geostatistiche di interpolazione spaziale, i parametri delle curve di probabilità pluviometriche sono stati stimati per tutti i pluviometri in telemisura, sia quelli con serie storiche lunghe sia quelli con serie storiche nulle o insufficienti. Per la tipologia di rischio II, in presenza dei bacini in precedenza definiti grandi e medi, è stata riconosciuta la necessità di introdurre un fattore di riduzione che tenga conto della non contemporaneità delle piogge puntuali di assegnata probabilità di non superamento. Le probabilità di non superamento, o equivalentemente, i periodi di ritorno, che individuano le piogge critiche nei riguardi di un dato rischio, sono riportate in Tabella 3: Tabella 3 - Periodi di ritorno delle piogge critiche Tipo di rischio I Eventi di dissesto connessi Probabilità di non superamento Periodo di ritorno erosione del suolo 0,90 10 anni smottamenti di terreno 0,90 10 anni erosioni d alveo 0,90 10 anni II esondazioni localizzate 0,95 20 anni alluvioni 0,98 50 anni III movimenti franosi (ad innesco idrologico) 0,95 0, anni Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 7 /103

10 1.5 Valutazione delle soglie Le soglie pluviometriche sono state definite come una percentuale della pioggia critica, al verificarsi del quale verranno attivate procedure di protezione civile di diverso livello. Lo schema a cui si fa riferimento individua tre diversi livelli di soglia pluviometrica, come soglia di attenzione, soglia di allerta e soglia di allarme, in base al quale: 1. al raggiungimento della soglia di attenzione si attivano procedure che coinvolgono solo l ente e gli operatori deputati al controllo della pluviometria in tempo reale; 2. al raggiungimento della soglia di allerta si attivano procedure che coinvolgono solo gli enti e gli operatori destinati alla predisposizione degli interventi di protezione civile; 3. al raggiungimento della soglia di allarme si attiva la messa in atto degli interventi di protezione civile. Le soglie di attenzione, allerta e allarme sono state attualmente ricavate come percentuali (rispettivamente il 45 %, il 60 % e l 80 %) della pioggia critica. Tali percentuali derivano da una back analysis effettuata sulla base di un informazione pluviometrica a scala oraria. recuperata per un unico pluviometro tradizionale, quello di Platì (RC), per il quale è stato effettuato il recupero dell informazione pluviometrica a scala oraria. L estensione temporale della serie delle piogge orarie recuperata a partire dalle striscette pluviometriche originali è di 50 anni circa. 2. Verifica delle soglie pluviometriche per gli eventi del periodo A partire dall inventario e catalogazione di frane, piene fluviali e allagamenti relativi al periodo (azione G1), sono stati presi in considerazione, per l intervallo 1/9/ /12/2010, tutti gli eventi riconducibili alle tipologie di rischio I e II. In particolare: per il rischio I sono stati selezionati tutti i record nella cui descrizione sono presenti, come parola chiave, i termini smottamento/i, fango e/o detriti (riconducibili a fenomeni di erosione del suolo), nonché segnalazioni di danni a strutture viarie (riconducibili a fenomeni di erosione del manto stradale) per il rischio II sono stati scelti tutti i record, classificati come piene fluviali o allagamenti, nella cui descrizione sono esplicitati i fenomeni di erosione d alveo, esondazione o alluvione Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 8 /103

11 Per ciò che concerne la data delle occorrenze, sono stati considerati solo i record caratterizzati dai seguenti livelli di precisione: Livello 1: attribuito nel caso di esatta collocazione temporale; Livello 2: attribuito nei casi in cui, non risultando nota la data, si dispone, nella documentazione, di riferimenti (data invio fax, data sopralluogo, data intervento dei Vigili del Fuoco) che facciano ipotizzare, presumibilmente, la collocazione dello stesso evento nel medesimo giorno o nei giorni immediatamente precedenti. Nello specifico, per le procedure utilizzate si è ipotizzato che l occorrenza ricada in un intorno di tre giorni precedenti la data di livello 2 associata al record. Inoltre, a partire dalle serie storiche delle precipitazioni aggregate a 20 minuti, riferite alla rete in telemisura funzionante al 2005 (Figura 1 e Appendice G2.A), sono stati determinati, a scala comunale e di bacino idrografico, i campioni di pioggia indicatrice di assegnata durata (Tabella 2) a finestra temporale mobile. Successivamente, per ogni comune, per ogni tipologia di rischio e per ogni valore di soglia pluviometrica, sono stati definiti: evento accaduto: l insieme di giorni cronologicamente consecutivi in cui si sono avute segnalazioni. evento previsto: l insieme di giorni cronologicamente consecutivi in cui, per almeno una durata da indagare (Tabella 2), la pioggia cumulata ha superato la soglia prefissata. Nel caso di rischio II, è sufficiente che il superamento si sia manifestato per almeno una sezione ricadente nel territorio comunale. evento non accaduto: non si sono avute segnalazioni. evento non previsto: non si sono avuti superamenti della soglia pluviometrica. In Appendice G2.C e nelle Figure 3-6 è riportato il numero di eventi accaduti su scala comunale. Nelle pagine seguenti sono esposte le metodologie adoperate per la verifica delle soglie, riguardanti l analisi dei corretti, mancati e falsi allarmi (Par. 2.1) Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/617 9 /103

12 > 4 Figura 3. Rischio I: eventi accaduti nel periodo 1/09/ /12/ Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

13 nessuna sezione > 4 Figura 4. Rischio II: erosioni d alveo accadute nel periodo 1/09/ /12/ Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

14 nessuna sezione > 4 Figura 5. Rischio II: esondazioni localizzate accadute nel periodo 1/09/ /12/ Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

15 nessuna sezione > 4 Figura 6. Rischio II: alluvioni nel periodo 1/09/ /12/ Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

16 2.1 Analisi dei corretti, mancati e falsi allarmi Per ogni comune, per ogni tipologia di rischio e per ogni valore di soglia pluviometrica, sono stati considerati: 1. corretti allarmi (CA): eventi accaduti e previsti 2. mancati allarmi (MA): eventi accaduti e non previsti 3. falsi allarmi (FA): eventi non accaduti ma previsti Dall analisi sono stati esclusi tutti gli eventi accaduti e caratterizzati da dati mancanti di precipitazione, per i quali non è possibile valutare l eventuale superamento della soglia. Definite le combinazioni tra previsioni e osservazioni, sono state valutate le performance delle soglie pluviometriche tramite i seguenti indici: Hit Rate (HR): CA HR = CA + MA Misura la frazione degli eventi accaduti e correttamente previsti rispetto al totale degli eventi osservati. Il suo range di variabilità coincide con l intervallo [ 0 ;1] ; HR = 1 significa assenza di mancati allarmi. HR non tiene conto dei falsi allarmi che potrebbero essere presenti. Threat Score (TS) CA TS = CA + MA + FA Misura la frazione degli eventi osservati e correttamente previsti rispetto alla somma tra il totale delle osservazioni (CA + MA) e gli eventi previsti ma non accaduti (FA). Il suo range di variabilità coincide con l intervallo [ 0 ;1]; TS = 1 significa assenza di mancati e falsi allarmi. Nelle pagine successive sono esposti i risultati dell analisi condotta per la tipologia di rischio I (Par ) e II (Par 2.1.2) Analisi HR e TS per il rischio I Per quanto riguarda il rischio di tipo I, nelle figure 7-8 sono riportate, per ognuna delle tre soglie pluviometriche, le distribuzioni spaziali degli indici HR e TS, suddivisi in classi di valori. Le figure 9-10 rappresentano, invece, gli istogrammi di frequenza assoluta degli stessi indici, i cui valori per ogni classe di frequenza sono indicati nelle tabelle 4-5. In dettaglio, focalizzando l attenzione sull indice HR, vi sono 190 comuni, uniformemente distribuiti sull intero territorio regionale, per i quali non si sono avute osservazioni (ovvero MA Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

17 + CA =0) e l adozione della soglia di attenzione fornisce, ovviamente, il numero maggiore di comuni con HR =1 (ovvero nessun mancato allarme) e, in generale, valori più alti dell indice. Considerando anche i falsi allarmi, e quindi l indice TS, se si adotta la soglia di attenzione la totalità dei comuni per i quali CA+MA=0 è caratterizzata da previsioni di eventi non accaduti. La situazione migliore si ha, naturalmente, se si esamina la soglia di allarme, per la quale diminuisce il numero di falsi allarmi e vi sono 55 comuni (circa il 13% del numero totale) caratterizzati da CA+MA+FA=0, ovvero con nessuna osservazione ed evento previsto non accaduto. A riguardo, in figura 11 si illustra la distribuzione spaziale del numero di falsi allarmi a scala comunale per ogni soglia considerata; per la soglia di allarme il numero medio regionale di FA è pari a 1.25 (contro 3.32 per la soglia di allerta e 9.90 per quella di attenzione) e solo 6 comuni presentano valori di FA superiori a 5. In appendice G2.D sono riportati, a scala comunale, il numero di CA, MA, FA e di eventi accaduti e caratterizzati da dati mancanti di precipitazione (indicati con la sigla NUL). La classe di frequenza con indice TS = 1 (ovvero nessun mancato e falso allarme ma solo corretti allarmi) presenta comunque una bassa numerosità (solo 5 comuni), e sono solo 7 i comuni (circa il 2% del numero complessivo) con TS > I risultati ottenuti implicano, per il rischio I, una revisione ed aggiornamento delle soglie pluviometriche per la quasi totalità del territorio regionale (circa l 85% dei comuni), in cui si deve tener conto innanzitutto del potenziamento della rete in telemisura, con circa 30 sensori in più rispetto al 2005, con conseguente nuova definizione dei pluviometri di riferimento. Tabella 4 - Rischio I: frequenza assoluta dell indice HR per ogni classe. HR attenzione allerta allarme MA + CA = Tabella 5 - Rischio I: frequenza assoluta dell indice TS per ogni classe TS attenzione allerta allarme MA + CA + FA = Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

18 a) b) c) MA nessuna + CA segnalazione = Figura 7. Rischio I: distribuzione spaziale dell indice HR considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

19 a) b) c) MA nessuna + CA segnalazione + FA = Figura 8. Rischio I: distribuzione spaziale dell indice TS considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

20 attenzione allerta allarme 140 n Comuni MA + CA = HR Figura 9. Rischio I: istogramma di frequenza per l indice HR attenzione allerta allarme 200 n Comuni MA+CA+FA= TS Figura 10. Rischio I: istogramma di frequenza per l indice TS Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

21 a) b) c) g > 10 Figura 11. Rischio I: distribuzione spaziale del numero di Falsi Allarmi (FA) considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

22 2.1.2 Analisi HR e TS per il rischio II Nelle figure sono riportate, nel caso di erosione d alveo, esondazione localizzata e alluvione, le distribuzioni spaziali degli indici HR e TS, suddivisi in classi di valori, per ogni soglia indagata. Le figure 18-23, invece, illustrano gli istogrammi di frequenza assoluta degli stessi indici, i cui valori per ogni classe sono indicati nelle tabelle Dall analisi dei risultati si evincono conclusioni simili a quanto già ottenuto per la tipologia di rischio I. L adozione della soglia di attenzione comporta un numero maggiore di comuni con HR =1 (ovvero nessun mancato allarme) e, in generale, i valori più alti dell indice. Al contrario, le soglie di allerta e di allarme sono caratterizzate da valori maggiori di TS, in quanto si ha una diminuzione del numero di falsi allarmi; inoltre, nel caso specifico della soglia di allarme, la somma del numero di comuni con nessuna osservazione e nessuna previsione di evento non accaduto (MA+CA+FA=0) e di comuni con solo corretti allarmi (TS = 1), risulta pari a 102 per l erosione d alveo, 139 per l esondazione localizzata e 230 per l alluvione. Nelle figure sono illustrate le distribuzioni spaziali del numero di falsi allarmi a scala comunale per ogni soglia considerata e sottotipologia di Rischio II; per la soglia di allarme il numero medio regionale di FA è pari a: 1.1 (contro 3.2 per la soglia di allerta e 9.8 per quella di attenzione) per il rischio di erosione d alveo; 0.5 (contro 1.9 per la soglia di allerta e 6.8 per quella di attenzione) per il rischio di esondazione localizzata; 0.2 (contro 1.1 per la soglia di allerta e 4.4 per quella di attenzione) per il rischio di alluvione; In appendice G2.E sono riportati, a scala comunale, il numero di CA, MA, FA e di eventi accaduti e caratterizzati da dati mancanti di precipitazione (indicati con la sigla NUL) per ogni sottotipologia di Rischio II. Per i comuni nei quali non è stata definita nessuna sezione i valori di CA, MA, FA e NUL sono posti pari a -1. Nonostante i valori assunti dalla media regionale di FA, per la soglia si allarme, siano minori o all incirca pari all unità, la numerosità dei comuni con 0<TS<0.75 è comunque non trascurabile: per l erosione d alveo sono 183 (di cui 174 con TS=0), per l erosione localizzata sono 146 (di cui 132 con TS=0) e per il rischio di alluvione sono 55 (di cui 54 con TS=0). I risultati ottenuti dall analisi dell indice TS, dunque, implicano, per una parte del territorio regionale, una revisione delle soglie attualmente in uso anche per la tipologia di rischio II Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

23 Tabella 6 - Rischio II, erosione d alveo: frequenza assoluta dell indice HR per ogni classe. HR attenzione allerta allarme nessuna sezione MA + CA = Tabella 7 - Rischio II, erosione d alveo: frequenza assoluta dell indice TS per ogni classe TS attenzione allerta allarme nessuna sezione MA + CA + FA = Tabella 8 - Rischio II, esondazione localizzata: frequenza assoluta dell indice HR per ogni classe HR attenzione allerta allarme nessuna sezione MA + CA = Tabella 9 - Rischio II, esondazione localizzata: frequenza assoluta dell indice TS per ogni classe TS attenzione allerta allarme nessuna sezione MA + CA + FA = Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

24 Tabella 10 - Rischio II, alluvione: frequenza assoluta dell indice HR per ogni classe HR attenzione allerta allarme nessuna sezione MA + CA = Tabella 11 - Rischio II, alluvione: frequenza assoluta dell indice TS per ogni classe TS attenzione allerta allarme nessuna sezione MA + CA + FA = Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

25 a) b) Nessuna sezione c) MA nessuna + CA segnalazione = Figura 12. Rischio II, erosione d alveo: distribuzione spaziale dell indice HR considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

26 a) b) Nessuna sezione c) MA nessuna + CA segnalazione + FA = Figura 13. Rischio II, erosione d alveo: distribuzione spaziale dell indice TS considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

27 a) b) Nessuna sezione c) MA nessuna + CA segnalazione = Figura 14. Rischio II, esondazione localizzata: distribuzione spaziale dell indice HR considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

28 a) b) Nessuna sezione c) MA nessuna + CA segnalazione + FA = Figura 15. Rischio II, esondazione localizzata: distribuzione spaziale dell indice TS considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

29 a) b) Nessuna sezione c) MA nessuna + CA segnalazione = Figura 16. Rischio II, alluvione: distribuzione spaziale dell indice HR considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

30 a) b) Nessuna sezione c) MA nessuna + CA segnalazione + FA = Figura 17. Rischio II, alluvione: distribuzione spaziale dell indice TS considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

31 attenzione allerta allarme n Comuni nessuna sezione MA + CA = HR Figura 18. Rischio II, erosione d alveo: istogramma di frequenza per l indice HR attenzione allerta allarme 200 n Comuni nessuna sezione MA+CA+FA= TS Figura 19. Rischio II, erosione d alveo: istogramma di frequenza per l indice TS Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

32 attenzione allerta allarme n Comuni nessuna sezione MA + CA = HR Figura 20. Rischio II, esondazione localizzata: istogramma di frequenza per l indice HR attenzione allerta allarme n Comuni nessuna sezione MA+CA+FA= TS Figura 21. Rischio II, esondazione localizzata: istogramma di frequenza per l indice TS Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

33 attenzione allerta allarme 200 n Comuni nessuna sezione MA + CA = HR Figura 22. Rischio II, alluvione: istogramma di frequenza per l indice HR attenzione allerta allarme 200 n Comuni nessuna sezione MA+CA+FA= TS Figura 23. Rischio II, alluvione: istogramma di frequenza per l indice TS Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

34 a) b) c) _ Nessuna _ g sezione > 10 Figura 24. Rischio II, erosione d alveo: distribuzione spaziale del numero di Falsi Allarmi (FA) considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

35 a) b) c) _ Nessuna _ g sezione > 10 Figura 25. Rischio II, esondazione localizzata: distribuzione spaziale del numero di Falsi Allarmi (FA) considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

36 a) b) c) _ Nessuna _ g sezione > 10 Figura 26. Rischio II, alluvione: distribuzione spaziale del numero di Falsi Allarmi (FA) considerando la soglia di a) attenzione, b) allerta, c) allarme Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

37 Conclusioni La verifica delle soglie pluviometriche, attualmente in uso nel sistema di allertamento a scala comunale della regione Calabria, è stata condotta considerando il censimento di frane, piene fluviali e allagamenti, relativo al periodo , corrispondente all azione G1. Le tipologie di rischio indagate si riferiscono a smottamenti ed erosioni del suolo (Rischio I) e a fenomeni di erosione d alveo, esondazione localizzata ed alluvione (Rischio II), analizzando solo gli eventi caratterizzati, per quanto riguarda la data di accadimento, da un livello di certezza pari a 1 (esatta collocazione temporale) e 2 (evento accaduto nei giorni immediatamente precedenti la data indicata nel censimento); inoltre la rete in telemisura considerata è quella relativa al 2005, in base alla quale sono stati definiti i valori di soglie pluviometriche attualmente in vigore. Lo studio ha riguardato, a scala comunale e per ogni rapporto di soglia l analisi dei mancati (MA), corretti (CA) e falsi allarmi (FA), tramite l utilizzo degli indici Hit Rate (HR) e Threat Score (TS). I risultati ottenuti evidenziano che: per la tipologia di Rischio I, la quasi totalità del territorio calabrese necessita un aggiornamento delle soglie pluviometriche. Considerando la soglia di allarme, infatti, nonostante il valore medio regionale dei falsi allarmi FA sia pari a circa 1.25 (e solo 6 comuni presentano valori di FA superiori a 5), sono solo 5 i comuni per i quali TS=1 (ovvero non si hanno mancati e falsi allarmi ma solo corretti allarmi) e, complessivamente, 7 con TS >0.75. Solo 55 comuni (circa il 13% del numero complessivo) sono caratterizzati da CA+MA+FA=0, ovvero con nessuna segnalazione d evento e nessun falso allarme rilevato. L adozione della soglia più bassa, ovvero di attenzione, comporta un aumento dei corretti rispetto ai mancati allarmi (sono 102 i comuni per i quali HR=1), ma aumenta notevolmente il numero di Falsi Allarmi, la cui media regionale assume un valore pari a circa 9.9 e nessun comune presenta un TS > 0.75 o la somma CA+MA+FA pari a 0. per la tipologia di Rischio II, sono una parte del territorio regionale necessita di una revisione delle soglie pluviometriche. In dettaglio, adottando la soglia di allarme, il numero di comuni per i quali si ha CA+MA+FA=0 oppure TS > 0.75, è pari a 102 per l erosione d alveo, 139 per l esondazione localizzata e 230 per l alluvione. Comunque, sebbene i valori assunti dalla media regionale di FA, per la soglia si allarme, siano minori o all incirca pari all unità, la numerosità dei comuni con 0<TS<0.75 è non trascurabile: Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

38 per l erosione d alveo sono 183 (di cui 174 con TS=0), per l erosione localizzata sono 146 (di cui 132 con TS=0) e per il rischio di alluvione sono 55 (di cui 54 con TS=0). Il processo di aggiornamento dovrà innanzitutto tener conto del potenziamento della rete in telemisura, con circa 30 sensori in più rispetto al 2005, con conseguente nuova definizione dei pluviometri di riferimento. Successivamente, per ogni tipologia di rischio da indagare, bisognerà individuare il grado di revisione da attuare su scala comunale, consistente nella semplice rideterminazione dei rapporti di soglia, oppure nella ridefinizione della pioggia critica e conseguente stima dei nuovi rapporti di soglia Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

39 APPENDICE G2.A Elenco delle stazioni pluviometriche in telemisura al Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

40 Tabella G2.A Elenco delle stazioni pluviometriche in telemisura al 2005 (segue) Codice Nome della stazione pluviometrica N_Gauss_Boaga E_Gauss_Boaga 865 Capo Spulico Oriolo Albidona Cerchiara di Calabria Villapiana Scalo Cassano allo Ionio Domanico Cosenza San Pietro in Guarano Montalto Uffugo Camigliatello Monte Curcio Cecita ex Acquacalda Acri Torano Scalo Fitterizzi Tarsia Castrovillari Camerata Lungro San Sosti Sibari Corigliano Calabro Longobucco Cropalati Cariati Marina Ciro Marina Volvito Nocelle Savelli Cerenzia San Nicola dell Alto Acqua della Quercia Papanice Crotone Salica Isola di Capo Rizzuto Cotronei Serrarossa Petronà San Mauro Marchesato Pagliarelle Botricello Cropani Soveria Simeri Spineto Albi Catanzaro Roccelletta di Borgia Serralta Palermiti Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

41 Tabella G2.A Elenco delle stazioni pluviometriche in telemisura al 2005 (segue) Codice Nome della stazione pluviometrica N_Gauss_Boaga E_Gauss_Boaga 1960 Chiaravalle Centrale Soverato Marina Serra San Bruno Santa Caterina dello Ionio Punta Stilo Ferdinandea Stignano Mongiana Fabrizia Roccella Ionica Croceferrata Cassari Gioiosa Ionica Canolo Nuovo Antonimina Locri Ardore Superiore Bovalino Marina Plati' San Luca Sant'Agata del Bianco Staiti Capo Spartivento Bova Superiore Roccaforte del Greco Montebello Ionico Reggio Calabria Arasi' Rosario Cardeto S.Alessio in Aspromonte Gambarie d'aspromonte Reggio Calabria - Catona Scilla Scilla - Villaggio del Pino Scilla - Piano delle Aquile Scilla -Tagli Scilla - Solano Bagnara Calabra Palmi Santa Cristina d'aspromonte Gioia Tauro Sinopoli Molochio Cittanova Rizziconi Pizzoni S. Pietro di Caridà Arena Feroleto della Chiesa Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

42 Tabella G2.A Elenco delle stazioni pluviometriche in telemisura al 2005 Codice Nome della stazione pluviometrica N_Gauss_Boaga E_Gauss_Boaga 2700 Giffone Limina C.C Mileto Rosarno Joppolo Zungri Vibo Valentia Vibo Valentia - Longobardi Vibo Valentia - Marina Capo Vaticano Monterosso Calabro Filadelfia Tiriolo Lamezia-Licciardi Cortale Nicastro - Bella Lamezia Terme-Palazzo Parenti Rogliano Martirano Lombardo Amantea Paola Cetraro Superiore Belvedere Marittimo Sc Laino Borgo Campotenese C.C Tortora Papasidero Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

43 APPENDICE G2.B Elenco delle sezioni considerate per la tipologia di Rischio II Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

44 ID Tabella G2.B Elenco delle sezioni considerate per la tipologia di Rischio II (segue) DESCRIZIONE AREA Superficie (Km 2 ) 1 sezione critica sul F. Ancinale nel bacino del F. Ancinale di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul Can.le di Massa nel bacino del Sinni di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.so del Passo Vecchio nel bacino del Passo Vecchio di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Savuto nel bacino del Savuto di classe 1 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sulla Fiumara di Polia nel bacino del Fiume Angitola di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Assi nel bacino della Fiumara Assi di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Canna nel bacino del T. Canna di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Nica nel bacino del F. Nicà di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Angitola nel bacino del Fiume Angitola di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Marepotamo nel bacino del Mesima di classe 2 di coordinate ( , ) sezione critica sul Can.le Cardona nel bacino del Can.le Cardona di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Vota Ranna nel bacino del T. Votagrande di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Loreto nel bacino del Savuto di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sulla F.ra Potame nel bacino del Fosso Corone di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Stilaro nel bacino della F.ra Stilaro di classe 2 di coordinate ( , ) sezione critica sul Can.le del Ferro nel bacino del T. Ferro di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Lipuda nel bacino del T. Lipuda di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Sasso nel bacino del Savuto di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Falla nel bacino del Fiume Angitola di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Anguilla nel bacino del Mesima di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Esaro nel bacino del F. Esaro di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.so Potamo nel bacino del Tacina di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sulla F.ra Spadaro nel bacino dela Fiumara Spadara di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Metramo nel bacino del Mesima di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Saraceno nel bacino del F. Saraceno di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Ponda nel bacino del T. Lipuda di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Corace nel bacino del Corace di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

45 Tabella G2.B Elenco delle sezioni considerate per la tipologia di Rischio II (segue) Superficie ID DESCRIZIONE AREA (Km 2 ) 28 sezione critica sul F. Angitola nel bacino del Fiume Angitola di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Budello nel bacino della Fiumara Budello di classe 2 di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Straface nel bacino del T. Straface di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Lese nel bacino del di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Simeri nel bacino del F. Simeri di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. della Grazia nel bacino del Torrente della Grazia di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Sciarapotamo nel bacino del Mesima di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Fiumicello nel bacino del F. Noce di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Vitravo nel bacino del F. Neto di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Alli nel bacino dell' Alli di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sulla F.ra Murria nel bacino della Fiumara Murria di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Battendiero nel bacino del F. Lao di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Neto nel bacino del F. Neto di classe 1 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Amato nel bacino dell' Amato di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Mesima nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Avena nel bacino del Saraceno di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Crocchio nel bacino del F. Crocchio di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Mesima nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Vacale nel bacino del Mesima di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Raganello nel bacino del T. Raganello di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Tacina nel bacino del F. Tacina di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Piazza nel bacino dell' Amato di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sulla Fiumara di Brattiro nel bacino della Fiumara della Ruffa di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Pagliara nel bacino del Saraceno di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul V.ne Vorga nel bacino del V.ne Vorga di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Grillo nel bacino T. Castiglione di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Cerasia nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

46 Tabella G2.B Elenco delle sezioni considerate per la tipologia di Rischio II (segue) Superficie ID DESCRIZIONE AREA (Km 2 ) 55 sezione critica sul T. Levadio nel bacino del Turbolo di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Fiuzzi nel bacino del T. Fiuzzi di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Nasari nel bacino del F. Crocchio di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Calderaro nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Allaro nel bacino del Allaro di classe 2 di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Eiano nel bacino del F. Crati di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Tridattoli nel bacino del T. Tridattoli di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Ancinale nel bacino del Fiume Ancinale di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Torbido nel bacino del Turbolo di classe 2 di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Coscile nel bacino del Crati di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Petriano nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Marro nel bacino del Petrace di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Caldana nel bacino del T. Caldana di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. S. Ippolito nel bacino dell' Amato di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Amello nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Gallizzi nel bacino del Turbolo di classe 2 di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Argentino nel bacino del F. Lao di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Fallaco nel bacino del Corace di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. S. Marino nel bacino del Fiume Mesima di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Abatemarco nel bacino del F. Abatemarco di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Cottola nel bacino dell' Amato di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul Collettore Ravello nel bacino del Fosso S. Giovanni di classe 3 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Barruca nel bacino del Turbolo di classe 3 di coordinate ( , ) sezione critica sul F. Garga nel bacino del Crati di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.so di Fegato nel bacino del F.so di Fegatoi di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul T. Incinerato nel bacino del Fiume Mesima di classe 2 nel punto di coordinate ( , ) sezione critica sul F.ra Novito nel bacino della F.ra Novito di classe 3 di coordinate ( , ) Arcavacata di Rende (CS) Ponte P. Bucci cubo 41/B Tel /592/ /103

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO. Via Isonzo, 414 88100 CATANZARO

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO. Via Isonzo, 414 88100 CATANZARO REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO Via Isonzo, 414 88100 CATANZARO PIANO DI RIEFFICIENTAMENTO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEI SISTEMI DEPURATIVI DEI COMUNI COSTIERI DELLA REGIONE CALABRIA STAGIONE

Dettagli

18.12.1994 17.45 Rizziconi (RC) Uno studente filma un UFO. quotidiani locali

18.12.1994 17.45 Rizziconi (RC) Uno studente filma un UFO. quotidiani locali data ora luogo resoconto fonte 23.08.1998 dopo pranzo Lamezia Terme(CZ) Oggetto tondeggiante metallico ad un km di altezza si muove sfarfallando orizzontalmente verso destra (n.d.a. come se non sentisse

Dettagli

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio

Dettagli

TARIFFA N. 39/4/CALABRIA

TARIFFA N. 39/4/CALABRIA TARIFFA N. 39/4/CALABRIA La presente tariffa è valida per la determinazione dei prezzi di trasporto per viaggi di corsa semplice nell area regionale della Calabria. TARIFFA N. 39/4/1 - ORDINARIA TARIFFA

Dettagli

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2009

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2009 REGIONE AGRARIA N : 1 REGIONE AGRARIA N : 2 MONTAGNA INTERNA Comuni di: GALATRO, GIFFONE, SAN PIETRO DI CARIDA` Comuni di: CINQUEFRONDI, CITTANOVA, MOLOCHIO, POLISTENA, SAN GIORGIO MORGETO AGRUMETO 32000,00

Dettagli

REGIONE CALABRIA Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado che hanno aderito alle Indagini del Sistema Informativo SISPICAL

REGIONE CALABRIA Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado che hanno aderito alle Indagini del Sistema Informativo SISPICAL 1 Liceale IS "FERMI" CATANZARO CATANZARO CZ x - - x 2 Liceale "P.GALLUPPI" CATANZARO CATANZARO CZ x x x x 3 Liceale "GIOVANNA DE NOBILI" CATANZARO CATANZARO CZ x x x x 4 Liceale F. FIORENTINO LAMEZIA TERME

Dettagli

PROGETTI NON AMESSI A FINANZIAMENTO

PROGETTI NON AMESSI A FINANZIAMENTO PROGETTI NON AMESSI A FINANZIAMENTO ALL. C N. ID COMUNE 1 TAVERNA NON AMMESSA 9 POLISTENA NON AMMESSA UNIONE COMUNI: AMANTEA, 14 NON AMMESSA BELMONTE, S. P. IN G. 15 SOVERIA SIMERI NON AMMESSA ATTO DI

Dettagli

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con

Dettagli

TOTALE INTERVENTI REGIONALI 14.153.855

TOTALE INTERVENTI REGIONALI 14.153.855 DICEMBRE 2015 39.000 automazione del sistema di apertura ponte della Colombiera 780.000 per interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico 300.000 rimozione dall alveo del fiume magra

Dettagli

Elenco Pro Loco Calabria Sedi di Servizio Civile al 28/02/2016

Elenco Pro Loco Calabria Sedi di Servizio Civile al 28/02/2016 Progressivo Nome Indirizzo Cap Comune Provincia Helios 1 PRO LOCO CARDINALE VIA KENNEDY, snc 88062 CARDINALE [Catanzaro] 98141 2 PRO LOCO CITTA' DI CATANZARO VIA XX SETTEMBRE, 26 88100 CATANZARO [Catanzaro]

Dettagli

Dissesto idrogeologico e gestione sostenibile delle aree marginali

Dissesto idrogeologico e gestione sostenibile delle aree marginali Dissesto idrogeologico e gestione sostenibile delle aree marginali Tettonica ancora attiva con sollevamenti differenziali e terremoti ad essa connessi Unità litologiche affioranti caratterizzate da notevole

Dettagli

CALABRIA. CATANZARO (DISTR. DI LAMEZIA TERME) MAIDA CONSULTORIO FAMILIARE VIA GARIBALDI cap 88025 0968/754521-669

CALABRIA. CATANZARO (DISTR. DI LAMEZIA TERME) MAIDA CONSULTORIO FAMILIARE VIA GARIBALDI cap 88025 0968/754521-669 CALABRIA COMUNE CONSULTORIO INDIRIZZO TELEFONO ASP BADOLATO VIA MARE cap 88060 0967/814820 CATANZARO CATANZARO VIA SIRLETO, 35 cap 88100 0961/777619 CATANZARO CATANZARO VIA FONTANA VECCHIA cap 88100 0961/703652-53

Dettagli

CONCESSIONARIE TOTALE 75. EMITTENTI RADIOFONICHE iscritte al R.O.C. RADIOFONICHE TOTALE 107 11-2014

CONCESSIONARIE TOTALE 75. EMITTENTI RADIOFONICHE iscritte al R.O.C. RADIOFONICHE TOTALE 107 11-2014 CONFERENZA STAMPA CONCESSIONARIE RADIOFONICHE TOTALE 75 EMITTENTI RADIOFONICHE iscritte al R.O.C. TOTALE 107 1 dati ROC Co.Re.Com Calabria aggiornati al 30-11 11-2014 46 EMITTENTI CS RADIOFONICHE Suddivisione

Dettagli

Piano dei Musei, delle Aree e dei Parchi Archeologici

Piano dei Musei, delle Aree e dei Parchi Archeologici Gli interventi finanziabili: Piano dei Musei, delle Aree e dei Parchi Archeologici Realizzazione del Parco Archeologico di Sibari Area Archeologica Area archeologica di Castiglione di Paludi - completamento

Dettagli

Kalabrien. Ilona Witten. Mit ungewöhnlichen Entdeckungstouren, persönlichen Lieblingsorten und separater Reisekarte

Kalabrien. Ilona Witten. Mit ungewöhnlichen Entdeckungstouren, persönlichen Lieblingsorten und separater Reisekarte Ilona Witten Kalabrien Mit ungewöhnlichen Entdeckungstouren, persönlichen Lieblingsorten und separater Reisekarte Gratis-Download: Updates & aktuelle Extratipps der Autorin Kalabrien: Die 10 Highlights

Dettagli

Studio Idrologico Idraulico dell Asta Valliva a Valle Della Diga di Laminazione di Flumina Vinco

Studio Idrologico Idraulico dell Asta Valliva a Valle Della Diga di Laminazione di Flumina Vinco CONSORZIO DI BONIFICA DELL'ORISTANESE Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Servizio Tecnico Ufficio Progettazioni Centro di Ricerca CERI, Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici

Dettagli

LINEE: MELITO P.S. REGGIO CALABRIA C.LE LAMEZIA T.C. PAOLA COSENZA

LINEE: MELITO P.S. REGGIO CALABRIA C.LE LAMEZIA T.C. PAOLA COSENZA LINEE: MELITO P.S. REGGIO CALABRIA C.LE LAMEZIA T.C. PAOLA COSENZA I nuovi orari potranno essere consultati nei quadri murali esposti nelle stazioni. Informazioni: numero verde 800.991.908 (gratuito solo

Dettagli

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino Estate 2012 Monitoraggio tramite centraline sul fiume Arno Settimana 13-19 agosto 2012 11 bollettino INDICE SOGLIE di attenzione e di allarme per ossigeno e temperatura...2 Stazione di BUONRIPOSO...3 Stazione

Dettagli

stima della producibilita' idroelettrica con impianti

stima della producibilita' idroelettrica con impianti Produzione di energia da fonte rinnovabile: stima della producibilita' idroelettrica con impianti di potenza medio-bassa Andrea Antonello, Maurizio Fauri, Silvia Franceschi, Riccardo Rigon, Alfonso Vitti,

Dettagli

Laboratorio di monitoraggio Cavone

Laboratorio di monitoraggio Cavone Laboratorio di monitoraggio Cavone Sulla base dell accordo per la prima applicazione delle Linee Guida del 23/07/2014 è stata elaborata la presente nota per valutare in modo preliminare gli eventi sismici

Dettagli

Aree protette, Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) Elenco aree e Comuni Allegato 3

Aree protette, Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) Elenco aree e Comuni Allegato 3 Aree protette, Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) Elenco aree e Comuni Allegato 3 Area Protetta P.N. del Pollino P.N. della Sila P.N. dell'aspromonte R.M.S. Isola di

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

CALABRIA JONES Progetto integrato per la riduzione della dispersione scolastica e la valorizzazione delle aree archeologiche

CALABRIA JONES Progetto integrato per la riduzione della dispersione scolastica e la valorizzazione delle aree archeologiche UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA Assessorato Cultura e Beni Culturali REPUBBLICA ITALIANA CALABRIA JONES Progetto integrato per la riduzione della dispersione scolastica e la valorizzazione delle aree archeologiche

Dettagli

BELMONTE CALABRO 0982 400187 BELVEDERE MARITTIMO 98582923 DANTE ALIGHIERI, SNC CARIATI 98391309 CASSANO LAUROPOLI 98176096 CORIGLIANO CALABRO

BELMONTE CALABRO 0982 400187 BELVEDERE MARITTIMO 98582923 DANTE ALIGHIERI, SNC CARIATI 98391309 CASSANO LAUROPOLI 98176096 CORIGLIANO CALABRO SCUOLE ACCREDITATE ESTRATTE DA ELENCO USR 2014-15 1 CS IC "V. PADULA" M.MONTESSORI ACRI 0984/954578 I.C. CAMPORA DELLE 2 CS SAN GIOVANNI GINESTRE AMANTEA 98246232 4 CS I.C. DI BELMONTE CALABRO CORRADO

Dettagli

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO UNITÀ OPERATIVA LABORATORIO PER L ATTUAZIONE E IL MONITORAGGIO DELLA LEGGE URBANISTICA DELLA CALABRIA -UFFICIO DEL PIANO E OSSERVATORIO

Dettagli

Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003

Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE AUTORITA D AMBITO LOMBARDE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI REDAZIONE DEL PIANO D AMBITO E AGGIORNAMENTO

Dettagli

ALLEGATO B METODOLOGIA DI CALCOLO DEI PARAMETRI CONTRIBUTIVI

ALLEGATO B METODOLOGIA DI CALCOLO DEI PARAMETRI CONTRIBUTIVI ALLEGAO B MEODOLOGIA DI CALCOLO DEI PARAMERI CONRIBUIVI A. Parametri con soglia La metodologia per il calcolo dei parametri contributivi proposta è basata sulla valutazione puntuale dei diversi fattori

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli

"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"

GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume

Dettagli

Ambiente e territorio

Ambiente e territorio Tavola 1.10 - Classificazione delle acque di balneazione per comune. - Anno 2012 Acquappesa Antistante Chiesa Eccellente 609 Acquappesa 150 Mt Dx Fiume Bagni Eccellente 809 Acquappesa 100 Mt Sx Torrente

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI DELLA REGIONE CALABRIA

CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI DELLA REGIONE CALABRIA Cosenza 78001 Acquaformosa D Cosenza 78002 Acquappesa D Cosenza 78003 Acri D Cosenza 78004 Aiello Calabro C Cosenza 78005 Aieta D Cosenza 78006 Albidona C Cosenza 78007 Alessandria del Carretto C Cosenza

Dettagli

Classificazione sismica in Calabria

Classificazione sismica in Calabria Classificazione sismica in Calabria Provincia Comune Zona sismica Catanzaro Albi 2 Catanzaro Amaroni 1 Catanzaro Amato 1 Catanzaro Andali 2 Catanzaro Argusto 1 Catanzaro Badolato 2 Catanzaro Belcastro

Dettagli

I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età

I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età Il campione in esame comprende gli 11450 laureati presso l Università di Lecce nel periodo maggio 1997 aprile 2004, corrispondente

Dettagli

COMUNE DI RIMINI Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Settore Infrastrutture e Grande Viabilità U.O. Qualità Ambientale

COMUNE DI RIMINI Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Settore Infrastrutture e Grande Viabilità U.O. Qualità Ambientale COMUNE DI RIMINI Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Settore Infrastrutture e Grande Viabilità U.O. Qualità Ambientale INTERVENTI URGENTI PER DISSESTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO (LOCALITA VERGIANO)

Dettagli

In linea generale, il tracciato è sempre composto da tre parti distinte: - TESTA - CORPO - TERMINATORE

In linea generale, il tracciato è sempre composto da tre parti distinte: - TESTA - CORPO - TERMINATORE REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DELL'ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ DIPARTIMENTO REGIONALE DELL'ACQUA E DEI RIFIUTI SERVIZIO 2 OSSERVATORIO DELLE ACQUE Lavori di fornitura in opera di

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA CORSO DI COSTRUZIONI IDRAULICHE A.A. 00-0 PROF. LUIGI DA DEPPO ING. NADIA URSINO ESERCITAZIONE N : Progetto

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE N 7 OGGETTO: ADOZIONE, AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DELLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N. 12 E S.M.I., DELLA VARIANTE DI AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DI FATTIBILITÀ DELLA COMPONENTE GEOLOGICA DI PIANO (PGT),

Dettagli

1) Il grafico rappresenta la quantità di acqua contenuta in una vasca da bagno al passare del tempo.

1) Il grafico rappresenta la quantità di acqua contenuta in una vasca da bagno al passare del tempo. ESERCIZI DI SCIENZE 1) Il grafico rappresenta la quantità di acqua contenuta in una vasca da bagno al passare del tempo. A quale delle seguenti situazioni corrisponde il grafico? A. Il rubinetto è aperto

Dettagli

L indagine statistica

L indagine statistica 1 L indagine statistica DEFINIZIONE. La statistica è quella disciplina che si occupa della raccolta di dati quantitativi relativi a diversi fenomeni, della loro elaborazione e del loro utilizzo a fini

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali

Prospetto 4.1. Pesi per unità di volume dei principali materiali strutturali 4.PESI PROPRI DEI MATERIALI STRUTTURALI. I pesi per unità di volume dei più comuni materiali, per la determinazione dei pesi propri. strutturali, possono essere assunti pari a quelli riportati nel prospetto

Dettagli

Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello d Intervento. Allegato 1

Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello d Intervento. Allegato 1 Allegato 1 Prototipo di legenda per la predisposizione della Carta del Modello di Intervento 1. Organismi e Strutture Operative Permanenti di Protezione Civile 2. Centri di Coordinamento 3. Aree di Emergenza

Dettagli

COMUNE DI CASALE MONFERRATO PROV. DI ALESSANDRIA Studio di compatibilità idraulica del P.R.G.C. INTEGRAZIONI INDICE 1. INTRODUZIONE...

COMUNE DI CASALE MONFERRATO PROV. DI ALESSANDRIA Studio di compatibilità idraulica del P.R.G.C. INTEGRAZIONI INDICE 1. INTRODUZIONE... INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. STUDI IDROLOGICI E IDRAULICI DI RIFERIMENTO... 3 3. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E IDROGRAFICO... 5 4. ANALISI IDROLOGICA... 8 5. CALCOLO DELLE PORTATE CON METODI EMPIRICI...

Dettagli

ECOSISTEMA RISCHIO 2009 Calabria Monitoraggio sulle attività delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico

ECOSISTEMA RISCHIO 2009 Calabria Monitoraggio sulle attività delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico ECOSISTEMA RISCHIO 2009 Calabria Monitoraggio sulle attività delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico Indagine realizzata nell ambito di OPERAZIONE FIUMI 2009 campagna

Dettagli

province Macerata, di Vercelli, Campobasso e

province Macerata, di Vercelli, Campobasso e Determinazione dei collegi uninominali delle Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Reggio Calabria. (10A14815) province Macerata, di Vercelli, Campobasso e Visti gli articoli 9, primo, secondo e quarto

Dettagli

OFFICINE AUTORIZZATE INSTALLAZIONE BLACK BOX

OFFICINE AUTORIZZATE INSTALLAZIONE BLACK BOX COSENZA COD_689_01 O.M.F. (OFFICINA MECCANICA FERACO) DI FERACO LUIGI DAMIA SNC Corigliano Calabro CS Via C.da Salice - Zona Industriale 098385115 098385115 o.m.f.@libero.it COD_13_01 METALSUD SRL Crosia

Dettagli

Obiettivi di Piano Sanitario Nazionale

Obiettivi di Piano Sanitario Nazionale Obiettivi di Piano Sanitario Nazionale L art. 1 comma 34 Legge 23 Dicembre 1996, n. 662 prevede che il CIPE, su proposta del Ministero della Salute e della Conferenza Permanente Stato Regioni, può vincolare

Dettagli

ATTIVITA SVOLTA DAL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO REGGIO CALABRIA

ATTIVITA SVOLTA DAL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO REGGIO CALABRIA ATTIVITA SVOLTA DAL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO REGGIO CALABRIA ANNO 2009 SOCCORSO TECNICO URGENTE PREVENZIONE INCENDI 1 SEDE CENTRALE DEL COMANDO PROVINCIALE Reggio Calabria - Via Sbarre Superiori

Dettagli

INFORMASALUTE. Accesso al Servizio Sanitario Nazionale per i cittadini non comunitari. REGGIO CALABRIA e Provincia. I Servizi Sanitari di

INFORMASALUTE. Accesso al Servizio Sanitario Nazionale per i cittadini non comunitari. REGGIO CALABRIA e Provincia. I Servizi Sanitari di Progetto cofinanziato da UNIONE EUROPEA ISTITUTO NAZIONALE SALUTE, MIGRAZIONI E POVERTÀ MINISTERO DELLA SALUTE MINISTERO DELL INTERNO Fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi INFORMASALUTE

Dettagli

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Si sono fin qui presi in considerazione i singoli elementi che costituiscono l infrastruttura telematica delle scuole. Per utilizzare in modo semplice

Dettagli

REGIONE C A L A B R I A

REGIONE C A L A B R I A REGIONE C A L A B R I A Provincia di CATANZARO STRUTTURE SOCIO-RIABILITATIVE RESIDENZIALI ASSOCIAZIONE COMUNITA' PROGETTO SUD ONLUS - FANDANGO 88046 LAMEZIA TERME (CZ) - VIA DELLE VIGNE - TEL. 0968/432483

Dettagli

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia

Dettagli

L incidentalità sulle strade della provincia di Monza e della Brianza

L incidentalità sulle strade della provincia di Monza e della Brianza I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Monza e della Brianza Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità

Dettagli

Analisi di parametri cinematici e situazioni di traffico in ambito urbano finalizzate al calcolo delle emissioni

Analisi di parametri cinematici e situazioni di traffico in ambito urbano finalizzate al calcolo delle emissioni XIV Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE ARPAV Venezia, 16 ottobre 2008 Analisi di parametri cinematici e situazioni di traffico in ambito urbano finalizzate al calcolo delle emissioni

Dettagli

percorso consigliato al traffico pesante

percorso consigliato al traffico pesante A/3 Napoli - Reggio Calabria tratto Atena Lucana - Lauria Nord Uscita: Atena Lucana Entrata: Lauria Nord 147 km SS 653 della Valle del Sinni innesto SS92 dell Appenino Meridionale innesto SS 598 di Fondo

Dettagli

Allarme foci e depurazione: fortemente inquinati 12 dei punti analizzati

Allarme foci e depurazione: fortemente inquinati 12 dei punti analizzati Goletta Verde di Legambiente a presenta le criticità del mare e delle coste della Calabria tirrenica Allarme foci e depurazione: fortemente inquinati 12 dei punti analizzati Legambiente: "Mare pulito per

Dettagli

TrasporTi e infrastrutture in Calabria

TrasporTi e infrastrutture in Calabria TrasporTi e infrastrutture in Calabria STRADE E AUTOSTRADE L AUTOSTRADA A3 SALERNO - REGGIO CALABRIA Considerata la maggiore opera realizzata direttamente dallo Stato, la tratta è gestita dall ANAS senza

Dettagli

GUIDA ALLA CONSULTAZIONE DEL BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA NAZIONALE

GUIDA ALLA CONSULTAZIONE DEL BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA NAZIONALE GUIDA ALLA CONSULTAZIONE DEL BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA NAZIONALE Introduzione Il Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale, emesso quotidianamente dal Dipartimento Nazionale della Protezione

Dettagli

DISPONIBILITA' A028 DISPONIBILITA' A043 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CATTEDRE DOCENTE CASSANO LAUROPOLI ( 30 GIUGNO) 1 SPEZZONI ORARIO

DISPONIBILITA' A028 DISPONIBILITA' A043 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CATTEDRE DOCENTE CASSANO LAUROPOLI ( 30 GIUGNO) 1 SPEZZONI ORARIO DISPONIBILITA' A028 AIELLO + CLETO 6 + 6 AMENDOLARA + ORIOLO 10 + 6 BIANCHI + COLOSIMI 6 + 6 CAMPANA +SCALA COELI 6 + 2 CROPALATI +CALOVETO 6 + 6 CROSIA MIRTO 12 FIRMO +LUNGRO 8 + 6 FRASCINETO + SAN BASILE

Dettagli

Controlli del territorio e tecnologie spaziali

Controlli del territorio e tecnologie spaziali SERVIZI INTEGRATI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO E PER L EDILIZIA: COME OPERARE IN FILIERA IMPRENDITORIALE PER PROMUOVERE LA COMPETITIVITÀ E L INTERNAZIONALIZZAZIONE Convegno OICE Confindustria

Dettagli

Zonizzazione e Matrici OD

Zonizzazione e Matrici OD Zonizzazione e Matrici OD Ipotesi di discretizzazione dello spazio (zonizzazione) Il territorio fisico sul quale si espletano la domanda e l offerta di trasporto si assume suddiviso in unità discrete (zone

Dettagli

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO Viene presentata oggi, mercoledì 1 giugno 2011, la nuova edizione del Rapporto sulla Sicurezza e Salute nei

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di public utilities Processo Raccolta e smaltimento dei rifiuti Sequenza di processo Recupero

Dettagli

Istituzione CABINA DI REGIA Agenda 21 Locale

Istituzione CABINA DI REGIA Agenda 21 Locale REGIONE CALABRIA Dipartimento Politiche dell Ambiente Via Cosenza Catanzaro Lido Progetto Istituzione CABINA DI REGIA Agenda 21 Locale 1 INDICE PREMESSA SITUAZIONE IN ITALIA SITUAZIONE IN CALABRIA FINALITÀ

Dettagli

DISPONIBILITA SOSTEGNO SCUOLA MEDIA 1 GRADO A S 2014/2015

DISPONIBILITA SOSTEGNO SCUOLA MEDIA 1 GRADO A S 2014/2015 pisani maria vittoria AFRICO RCMM8003E- cammisotto daniela ass provv eh CONV. CAMP RCMM02800N mollace rosina conferma ANOIA RCMM8230E AGNANA ANTONIMINA R CMM8602C ARDORE MAR.RCMM850G cosmano ivana asseg

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

N M O &I) O ) C O. C D M a> = N ~ l o. c v. l o. Q ) .-.!.9- . Q C ( 5 S. c v. l o. c v N - " O. s : : c v.- E. c v. c v c v ~ .! (I) tn.5:!

N M O &I) O ) C O. C D M a> = N ~ l o. c v. l o. Q ) .-.!.9- . Q C ( 5 S. c v. l o. c v N -  O. s : : c v.- E. c v. c v c v ~ .! (I) tn.5:! Il I I I I l r 1 I I., : T = n ~ O N (I) l o.. Q E (I) (, ) o ~ ~ N O ) I l ) C D C D O ) ~ C i N... C O N M,.. :,.. :,.. : ~ E a r i ' a r i ' ~ M ~... C D -... ~ C D N M O &I) O )... C D C O &I) ~ ~

Dettagli

CAMPEGGI E VILLAGGI TURISTICI

CAMPEGGI E VILLAGGI TURISTICI THE GARDEN PARK CATERINA Via Malta - Loc. Coreca 87032 AMANTEA 0982 41335 426066 AMANTEA * CAMPING LA VELA C.da Torre Spaccata 87070 AMENDOLARA 320 4064045 AMENDOLARA * CAMPING IL CALANCO Via Vetticello

Dettagli

DICAM Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali

DICAM Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali Dipartimento Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) ALMA MATER STUDIORUM Università di Bologna MONITORAGGIO

Dettagli

Elenco Centri di Revisione siti nella Provincia di Reggio Calabria

Elenco Centri di Revisione siti nella Provincia di Reggio Calabria Elenco Centri di Revisione siti nella Provincia di Reggio Calabria Denominazione ditta Comune Sede Recapito telefonico Tipologia revisione 1 ) 4 ruote Cento Gioia Tauro Via Nazionale 18, 185/7 0966/505774-0966/52737

Dettagli

Sfide di Matematica. Corso PON Competenze per lo sviluppo Liceo A. Galizia Nocera Inferiore. Ing. Ivano Coccorullo Prof.ssa Daniela Garreffa

Sfide di Matematica. Corso PON Competenze per lo sviluppo Liceo A. Galizia Nocera Inferiore. Ing. Ivano Coccorullo Prof.ssa Daniela Garreffa Corso PON Competenze per lo sviluppo Liceo A. Galizia Nocera Inferiore Ing. Ivano Coccorullo Prof.ssa Daniela Garreffa Test 2010 Alleniamoci un po Test 2010 Test 2010: Domande Test 2010 Test 2010: Domande

Dettagli

BENI PAESAGGISTICI COMUNI PAESAGGI REGIONALI

BENI PAESAGGISTICI COMUNI PAESAGGI REGIONALI CATEGORIE DI BENI PAESAGGISTICI REGIONALI INDIVIDUI (dell art. 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e succ. mod.) TORRI COSTIERE, CASTELLI, CINTE MURARIE (artt. 63 comma b e 64 del PPR) BENI

Dettagli

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA Foglio N. 0.00.3 informativo Codice Prodotto Redatto in ottemperanza al D.Lgs. 385 del 1 settembre 1993 "Testo Unico delle leggi in materia bancarie creditizia" (e successive modifiche ed integrazioni)

Dettagli

A.S.D. VOLLEYBALL LAMEZIA ASD ELIO SOZZI BIORESOLVE AVOLIO VOLLEY COSTA VIOLA VOLLEY CUORE EUROFISCON EKUBA VOLLEY FILCREDIT REGGIO CALABRIA

A.S.D. VOLLEYBALL LAMEZIA ASD ELIO SOZZI BIORESOLVE AVOLIO VOLLEY COSTA VIOLA VOLLEY CUORE EUROFISCON EKUBA VOLLEY FILCREDIT REGGIO CALABRIA INDIRIZZI UTILI CAMPIONATO: CF A.S.D. VOLLEYBALL LAMEZIA - Serie C Regionale Femminile - Girone Unico ASD ELIO SOZZI Mastroianni Antonella - Tel.Ab. - - Tel.Uf. - - Fax - Cell. 331-2967876 0968-51162 EMail:

Dettagli

MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA. Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J.

MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA. Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J. MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J. Cabianca) ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto

Dettagli

Consiglio di Dipartimento di Ingegneria per l Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica

Consiglio di Dipartimento di Ingegneria per l Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica Consiglio di Dipartimento di Ingegneria per l Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica Il Consiglio del Dipartimento di Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio e Ingegneria Chimica si è riunito

Dettagli

PAT. LCS DIRETTIVE AI COMUNI PER LA LIMITAZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO. (dicembre 2009)

PAT. LCS DIRETTIVE AI COMUNI PER LA LIMITAZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO. (dicembre 2009) PAT. LCS DIRETTIVE AI COMUNI PER LA LIMITAZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO (dicembre 2009) PAT. LCS DIRETTIVE AI COMUNI PER LA LIMITAZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO 1. Direttive per il calcolo del fabbisogno decennale

Dettagli

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0 Direzione Affari Economici e Centro Studi INDICI ISTAT DEI COSTI DI COSTRUZIONE DI TRONCHI STRADALI Aggiornamento a febbraio 2016 L indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto di strada

Dettagli

CMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica

CMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica CMR - Centro di Medicina Riabilitativa Telefono: 0942.794510 - Fax: 0942.797103 - E-mail: info@cmr-marchese.it Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia

Dettagli

Pianura. (N. 701 gratuito)

Pianura. (N. 701 gratuito) 7-5-2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA - Parte III - n. 18 5625 REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO N. 9 INFRASTRUTTURE, LAVORI PUBBLICI, POLITICHE DELLA CASA, E.R.P., A.B.R., RISORSE IDRICHE,

Dettagli

PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII

PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII Roma, 23 febbraio 2015 Sommario I criteri generali le regole La metodologia il quadro conoscitivo La proposta

Dettagli

LISTA DEI BENEFICIARI DEL POR CALABRIA FESR 2007/2013 (aggiornamento al 21/6/2016)

LISTA DEI BENEFICIARI DEL POR CALABRIA FESR 2007/2013 (aggiornamento al 21/6/2016) Nome 1 F. PENTIMALLI GIOIA TAURO Know how 2013 14.220,99 14.220,99 14.220,99 1 F. PENTIMALLI GIOIA TAURO SERVOSCALA 2013 24.156,14 22.479,74 18.386,80 1 F. PENTIMALLI GIOIA TAURO 1 F. PENTIMALLI GIOIA

Dettagli

COMUNITÀ MONTANA - BERGAMO

COMUNITÀ MONTANA - BERGAMO 60 COMUNITÀ MONTANA - BERGAMO è ottenuta un forte decremento dei colmi di piena, in particolare in due dei corpi idrici del bacino idrografico, con elevato abbattimento del pericolo di allagamento per

Dettagli

VIA CONTESSA CLEMENZA n. 1 88100 CATANZARO TEL.. 0961 752841/2 - FAX. 0961 752795

VIA CONTESSA CLEMENZA n. 1 88100 CATANZARO TEL.. 0961 752841/2 - FAX. 0961 752795 FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO - LEGA NAZIONALE DILETTANTI COMITATO REGIONALE CALABRIA VIA CONTESSA CLEMENZA n. 1 88100 CATANZARO TEL.. 0961 752841/2 - FAX. 0961 752795 Indirizzo Internet: www.crcalabria.it

Dettagli

CITTA DI SAN DANIELE DEL FRIULI

CITTA DI SAN DANIELE DEL FRIULI CITTA DI SAN DANIELE DEL FRIULI MANUALE DI CONSERVAZIONE adottato con delibera di Giunta Comunale n.102 del 30.06.2015 Manuale di Pag.2 di 11 Indice 1. Introduzione... 3 2. Rimandi... 4 3. Descrizione

Dettagli

COMUNE DI JESOLO. OPERE ESECUTIVE DI URBANIZZAZIONE Piano Urbanistico Attuativo redatto ai sensi dell art.19 della L.R. 23 Aprile 2004 nr.

COMUNE DI JESOLO. OPERE ESECUTIVE DI URBANIZZAZIONE Piano Urbanistico Attuativo redatto ai sensi dell art.19 della L.R. 23 Aprile 2004 nr. COMUNE DI JESOLO OPERE ESECUTIVE DI URBANIZZAZIONE Piano Urbanistico Attuativo redatto ai sensi dell art.19 della L.R. 23 Aprile 2004 nr.11, Ambito 44 DIMENSIONAMENTO RETE ACQUE NERE Il Tecnico Studio

Dettagli

Struttura Semplice Siti Nucleari

Struttura Semplice Siti Nucleari DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI ATTIVITA DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL RINVENIMENTO DI FUSTI INTERRATI PRESSO IL SITO FN-SO.G.I.N. DI BOSCO MARENGO (AL) Relazione tecnica n. 8/SS21.02/2014 Redazione Verifica

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNITA MONTANA LANGA ASTIGIANA - VALLE BORMIDA Via Via Roma, Roma, 88 14050 Roccaverano 14050 - Roccaverano (Asti) (Asti) Provincia di Asti PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Ai sensi della L.R.

Dettagli

CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE

CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE CURRICULUM FORMATIVO PROFESSIONALE DATI ANAGRAFICI Nome: VINCENZO Cognome: MARVASO Data e luogo di nascita: 07/07/56 A CITTANOVA (R.C.) Domicilio e residenza: Via G. di Vittorio, 5, CITTANOVA (R.C) Tel/fax

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli

EMISSIONI CLIMALTERANTI

EMISSIONI CLIMALTERANTI FINALITÀ INDICATORE Emissioni di Anidride Carbonica equivalente (CO 2 eq.) totali e per macrosettore Quantificare le emissioni in atmosfera dei gas climalteranti che contribuiscono all'effetto serra UNITÀ

Dettagli

Sezione Prima. Caratteristiche Generali della Popolazione, del Territorio, dell Economia insediata e dei Servizi dell Ente

Sezione Prima. Caratteristiche Generali della Popolazione, del Territorio, dell Economia insediata e dei Servizi dell Ente Sezione Prima Caratteristiche Generali della Popolazione, del Territorio, dell Economia insediata e dei Servizi dell Ente 40 Dati Geografici della Regione Calabria Regione dell'italia peninsulare, la più

Dettagli

fonte: http://burc.regione.calabria.it

fonte: http://burc.regione.calabria.it N Beneficiario Titolo progetto importo richiesto Costo totale del Progetto punteggio Contributo Concesso 1 2 Comune di Canna Tracce Joniche 18.496,50 28.500,00 56,5 Non finanziabile per Comune di Belvedere

Dettagli

SEAT Leon TDI 15.550 199 /mese TAN 2,99% TAEG 4.96% per 60 mesi con 4 anni di Garanzia

SEAT Leon TDI 15.550 199 /mese TAN 2,99% TAEG 4.96% per 60 mesi con 4 anni di Garanzia Pagina 1 di 6 Home Chi Siamo Contatti Disclaimer & Copyright Pubblicità SEAT Leon TDI 15.550 199 /mese TAN 2,99% TAEG 4.96% per 60 mesi con 4 anni di Garanzia Notizie Acri Aiello Calabro Albidona Alessandria

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

COPPA CALABRIA FEMMINILE - 1^ FASE

COPPA CALABRIA FEMMINILE - 1^ FASE COPPA CALABRIA FEMMINILE - 1^ FASE FIPAV - COMITATO REGIONALE CALABRIA Commissione Organizzativa Gare CASELLA POSTALE 92-89900 VIBO VALENTIA TFA Torneo Femminile - Girone A 82 22/09/2012 18.00 PAOLA PALESTRA

Dettagli

DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO SVILUPPO DI UN MODELLO IDRAULICO MONODIMENSIONALE APPLICATO AL FIUME MONTICANO A FONTANELLE

DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO SVILUPPO DI UN MODELLO IDRAULICO MONODIMENSIONALE APPLICATO AL FIUME MONTICANO A FONTANELLE DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO MONTICANO A ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo Saccardo

Dettagli

ORARI SANTE MESSE. Festivo Invernale 8,30; 11,00; 18,00 (19,00 nel mese di maggio) Estivo 8,30; 20,00

ORARI SANTE MESSE. Festivo Invernale 8,30; 11,00; 18,00 (19,00 nel mese di maggio) Estivo 8,30; 20,00 ORARI SANTE MESSE Parrocchia S. Michele Arcangelo Albidona Festivo Invernale 8,30; 10,30 Estivo 8,30; 10,30 Parrocchia Sant Alessandro Martire Alessandria del Carretto Feriale Invernale 8,30 Estivo 8,30

Dettagli

Club Alpino Italiano. Commissione Lombarda Materiali e Tecniche

Club Alpino Italiano. Commissione Lombarda Materiali e Tecniche Club Alpino Italiano Commissione Lombarda Materiali e Tecniche L ASSICURAZIONE IN PARETE: L IMPORTANZA DELL ALTEZZA DELLA PRIMA PROTEZIONE E DI UNA CORRETTA ASSICURAZIONE PER RIDURRE I RISCHI DI IMPATTO

Dettagli

Progetto fognatura di Trigoria

Progetto fognatura di Trigoria UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in INGEGNERIA CIVILE Progetto fognatura di Trigoria Tesi di Laurea di Gaetano Passaro Ottobre 2011 Relatori: Prof. G. Calenda Prof.

Dettagli