Progetto In-Continuità
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- Gerardo Paoletti
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1 Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Didattica Statale di Aulla Progetto In-Continuità Scuole dell Infanzia e Primarie della D.D. di Aulla 2016/2019
2 Il passaggio tra i diversi ordini di scuola rappresenta per lo studente un momento delicato attorno al quale si concentrano fantasie, timori e interrogativi. Pertanto diventa fondamentale la condivisione di un progetto, in conformità a quanto richiede la legislazione scolastica, che sottolinei il diritto di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni grado di scuola. Il Progetto Continuità elaborato dalla nostra Scuola agisce secondo un'ottica inclusiva, con una particolare sensibilità alle diversità ed esprime il tentativo di rispondere efficacemente ad esse" e nasce: dall'esigenza pedagogica e psicologica di garantire il rispetto per il continuum della crescita della persona; dalla necessità di garantire al bambino un processo di crescita ed un itinerario didattico pedagogico unitario, conforme alle esigenze di ogni singolo alunno, adeguato alle caratteristiche proprie dell età evolutiva; dal bisogno di attuare un percorso che realizzi i processi di apprendimento in maniera graduale, con flessibilità nei contenuti, con strategie educative adeguate ai ritmi individuali e al fine di sollecitare e sviluppare le potenzialità di ciascuno. FINALITA' La continuità educativa, affermata negli orientamenti della scuola dell'infanzia, nelle indicazioni della scuola primaria e in quelle della scuola secondaria di I grado, investe l intero sistema formativo di base. Il progetto sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completonel rispetto dei bisogni educativi speciali, siano essi transitori, variabili o permanenti e si pone l obiettivo di attenuare le difficoltà che, talvolta, si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. Per questo richiede un percorso coerente che riconosca la specificità di ogni grado scolastico e la creazione di percorsi d istituto strutturati e flessibili che ne permettano l attuazione e la possibilità di inserimento nelle progettazioni didattico educative redatte all inizio di ogni anno scolastico. Molto importante è la disponibilità e collaborazione dei docenti di ogni ordine e grado.
3 OBIETTIVI Lo strumento che facilita la ricaduta su tutta la Direzione didattica è la continuità verticale che favorisce concretamente il passaggio degli alunni dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria e da questa alla scuola secondaria di 1 grado anche e, soprattutto, per prevenire situazioni di disagio ed insuccesso. L allievo, infatti, maturando le molteplici esperienze educative, compone progressivamente il proprio percorso, integrando gli elementi formativi in un quadro via via più ampio e chiaro perché i legami costituiti tra i vari ordini di scuola garantiscono la trasmissione delle competenze fino al termine del cammino scolastico. E' opportuno e indispensabile: -conoscere le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli alunni - mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità il futuro percorso scolastico - favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa - promuovere l'integrazione degli alunni di culture diverse e degli alunni diversamente abili - proporre attività comuni da svolgere tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola informazioni tra le insegnanti e continuità nell'approccio educativo didattico al fine di garantire un sereno e positivo inserimento. ATTIVITA' Le insegnanti della scuola d'infanzia e primaria, coordinati dalla FS Cocchi Daniela, organizzano incontri periodici fra docenti, promuovono azioni di coordinamento interno, pianificano le attività degli "open day", programmano attività da realizzare in maniera laboratoriale, coordinano progetti comuni tra i diversi gradi di scuola.l'insegnante di sostegno dell'ordine di scuola inferiore accompagna, nelle prime settimane dell'anno scolastico, l'alunno nella nuova classe assistendo ad alcune ore dell'attività, garantendo continuità alle metodologie inclusive ed all'attività educativo-didattica presente nel P.E.I. in un'ottica più estesa di progetto di vita dell'alunno.
4 ACCOGLIENZA Nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio si concentrano le attività di accoglienza rivolte ai genitori e agli alunni delle classi "ponte". Tre sono i momenti significativi: Il Dirigente Scolastico incontra i genitori per presentare la scuola primaria e illustrare l'offerta formativa. Gli insegnanti programmano giornate di "Scuola aperta rivolto ai bambini che si iscriveranno alla scuola dell infanzia e agli alunni che si iscriveranno alla scuola primaria. In queste giornate, gli insegnanti di scuola d'infanzia e di scuola primaria propongono attività grafico-pittoriche-manipolative e giochi finalizzati alla socializzazione e alla cooperazione allo scopo di costruire aspettative positive verso l'ingresso della scuola primaria, curiosità verso la nuova scuola e i compagni che incontreranno. Nello stesso periodo, i docenti della scuola secondaria organizzano attività laboratoriali rivolte agli alunni delle classi quinte per presentare le nuove discipline e un approccio diverso allo studio. Nello specifico, i laboratori proposti possono essere: concordati tra le insegnanti coinvolte (lettura di storie, laboratori espressivi ecc.). Il periodo dedicato all accoglienza e all inserimento non scandisce solo l inizio dell anno scolastico, ma costituisce l essenza dell esperienza educativa e delle relazioni, il presupposto di tutto il cammino scolastico: facilita il processo di separazione dall adulto di riferimento e fortifica il processo di distanziamento che è condizione fondamentale e propedeutica all avvio del processo di socializzazione. L inserimento del bambino è un momento fondamentale che deve essere vissuto con serenità anche dalla famiglia, quindi è opportuno che la mamma o l adulto di riferimento gli trasmetta la propria fiducia e lo aiuti ad affrontare questo delicato momento di passaggio ad una vita più autonoma. Il primo giorno di scuola non è lo stesso per ciascun bambino: per alcuni, è l inizio di un cammino nuovo e rappresenta, nella maggior parte dei casi, la prima vera esperienza nel sociale, che vede il bambino coinvolto in un ambiente nuovo, finalizzato a promuovere relazioni con i pari e con gli adulti. L inserimento deve avvenire in modo sereno, armonico e graduale pertanto è necessario favorire un rapporto aperto di collaborazione tra la scuola e la famiglia.. I tempi dell inserimento dei bambini non sono rigidi, ma possono essere abbreviati o allungati in base ai loro bisogni, in modo che essi possano avere la
5 possibilità di entrare nel contesto scolastico con gradualità, trovando un ambiente favorevole e una maggiore disponibilità oggettiva di tempo e di attenzione da parte del team docente che in questo periodo garantisce la presenza in contemporaneità. Ogni singolo plesso organizzerà l accoglienza secondo le proprie esigenze. La scuola dell infanzia è coinvolta, oggi, anche in un nuovo processo di integrazione di bambini provenienti da gruppi etnici immigrati nel nostro paese. È molto importante, allora, definire l approccio, l accoglienza e l incontro, tra bambini con storia migratoria diversa, ed i valori delle altre identità etnico linguistiche. L ammissione alla frequenza per i bambini al di sotto dei tre anni (nati entro il 30 aprile 2011) è subordinata alle seguenti condizioni: la disponibilità dei posti; la disponibilità di locali idonei sotto il profilo dell agibilità e della funzionalità e tali da rispondere alle specifiche esigenze di bambini inferiori ai tre anni; la valutazione pedagogica e didattica da parte del collegio dei docenti circa i tempi e le modalità di accoglienza; distribuzione equa di alunni anticipatari fino ai limiti di capienza consentito per sezione; possibilità di accoglienza, in caso di esubero di iscrizioni, in altri plessi di scuola dell infanzia della Direzione Didattica. In caso di eccedenza di domande verrà seguito il criterio di precedenza relativo all età anagrafica dell alunno anticipatario. In caso di bambini non sufficientemente autonomi, si concorderà con le famiglie una frequenza ridotta (solo orario antimeridiano e presenza momentanea di un genitore in caso di necessità). Inserimento: l inserimento dei bambini anticipatari verrà attuato individualmente secondo le seguenti modalità: orario ridotto e graduale, concordato con le famiglie, nelle prime settimane di scuola per consentire un inserimento sereno e positivo con progressiva intensificazione e con eventuali adeguamenti alle esigenze individuali dei bambini e delle famiglie; nel periodo iniziale la scuola organizza la gestione dei bambini più piccoli con particolare riguardo alle esigenze di attenzione e di rassicurazione, in particolare è curata la conoscenza delle figure adulte che fungono da riferimento; lo scambio di informazioni con le famiglie sull andamento dell inserimento è costante in questo periodo,
6 per valutare le possibilità e le modalità di intensificazione dell orario di frequenza; l inserimento è facilitato con la progettazione di specifiche attività di gioco e orientamento nell'ambiente che consentono anche di avviare l osservazione dei bambini per la conoscenza delle loro potenzialità di sviluppo; la collaborazione con le famiglie diventa di assoluta necessità pertanto, nel mese di settembre, sono organizzati colloqui con i genitori per la conoscenza del bambino e sul processo di inserimento, sono organizzate assemblee di informazione sul programma educativo; la frequenza dei bambini anticipatari, qualora i genitori lo richiedessero, sarà limitata al solo turno antimeridiano per permettere loro l'acquisizione graduale di un maggior grado di autonomia; Nel caso in cui non sia possibile l accoglienza nel plesso indicato nella domanda d iscrizione per esubero di richieste, i genitori potranno optare, tramite specifica informativa, per un altro plesso di scuola dell infanzia della Direzione Didattica. INCONTRI FRA INSEGNANTI - Dafebbraio a giugnosi organizzano incontri tra i docenti per ricevere informazioni e conoscere la realtà degli alunni che si iscriveranno al segmento d istruzione successivo. Viene analizzata, con particolare cura, la situazione didattica ed educativa degli alunni problematici e di quelli portatori di handicap. A volte tali incontri vengono ripetuti anche nel mese di Settembre - Nei mesi dinovembre, marzo e di giugno, gli insegnanti delle classi quinte e di prima secondaria si incontrano per: --confrontare prove finali di 5^della primaria e prove iniziali di classe prima della secondaria -- condividere i criteri di valutazione per le abilità di base in uscita e i prerequisiti in ingresso - confrontare obiettivi e metodologie. INDICAZIONI OPERATIVE Quello del passaggio dalla scuola dell Infanzia alla scuola Primaria è un momento importante, pieno di incertezze, di novità e di impegni sia scolastici sia extrascolastici. Il progetto mira a supportare il bambino in questo approccio con la scuola primaria, mettendolo a contatto con gli ambienti fisici in cui
7 andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro sempre più intenso e produttivo. Questo cambiamento, molto importante sia da un punto di vista sociale sia cognitivo, è supportato e facilitato, dalla progettazione curricolare d Istituto che provvede a raccordare ed armonizzare i campi d esperienza e gli ambiti disciplinari propri del curricolo verticale. Sistematizzata la parte teorica, i momenti cardine del progetto continuità infanzia primaria sono: Incontri tra i bambini in uscita della scuola dell infanzia e gli alunnidelle classi prime della primaria. Gli incontri hanno lo scopo di aprire unafinestra sulla nuova realtà scolastica in cui fra qualche mese i bambini di5/6 anni saranno immersi, cercando di diminuire la tensione cheinevitabilmente viene determinata da ogni passaggio. Incontri tra i bambini in uscita della scuola dell infanzia e gli alunni delle classi quinte della primaria per conoscere spazi, personale (insegnanti e collaboratrici), l organizzazione della scuola primaria e svolgere attività didattiche in comune tra gli alunni. Fulcro di tali incontri sarà l attività svolta dagli alunni delle quinte che, in qualità di tutor, spiegheranno ai compagni più piccoli l organizzazione delle attività e le attueranno proponendosi animatori di piccoli gruppi, coordinati dalle insegnanti. Tali incontri permetteranno ai bambini di comprendere meglio come sia strutturata la giornata scolastica nelle classi della primaria, quali siano le regole da rispettare e le attività da svolgere. Vi saranno poi incontri tra alunni delle classi quinte e alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di 1^ grado per conoscere le modalità operative della nuova scuola che li vedrà impegnati, insieme anche agli insegnanti, a svolgere attività comuni che terranno conto di alcune modalità di svolgimento; individuazione concreta di un argomento interdisciplinare da concordare tra i docenti dei due ordini di scuola; studio, approfondimento e produzione, nelle singole classi, di materiale in relazione ai contenuti proposti; incontri tra gli alunni delle classi interessate; incontro finale di scambio delle esperienze realizzate; comunicazione degli elaborati alle altre classi della Scuola Media e ai genitori degli alunni coinvolti. Le attività proposte, ricche e articolate saranno funzionali a quella che è la finalità principale di qualunque progetto di continuità ossia il favorire lo star bene a scuola e prevenire il disagio.
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