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1 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 12 maggio 2014 (OR. en) 9187/14 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Gruppo "Misure strutturali" Destinatario: FIN 325 REGIO 58 FSTR 26 FC 16 Comitato dei rappresentanti permanenti (parte seconda)/consiglio Oggetto: Progetto di conclusioni del Consiglio sulla relazione speciale n. 16/2013: Valutazione della situazione per quanto attiene all'"audit unico" (single audit) e all'utilizzo, da parte della Commissione, del lavoro svolto dalle autorità di audit nazionali nel settore della coesione 1. Il 20 dicembre 2013, il Segretariato generale del Consiglio ha ricevuto la relazione speciale n. 16/2013 "Valutazione della situazione per quanto attiene all'"audit unico" (single audit) e all'utilizzo, da parte della Commissione, del lavoro svolto dalle autorità di audit nazionali nel settore della coesione" 1, adottata dalla Corte dei conti nella riunione del 4 dicembre In applicazione delle disposizioni definite nelle conclusioni del Consiglio sul miglioramento dell'esame delle relazioni speciali elaborate dalla Corte dei conti 2, il 22 gennaio 2014 il Comitato dei rappresentanti permanenti (parte seconda) ha incaricato il gruppo "Misure strutturali" di esaminare tale relazione conformemente alle disposizioni definite nelle suddette conclusioni. 1 2 GU C 8 dell' , pag. 6. Doc. 7515/00 FIN COR /14 gro/sta/bp/s 1

2 3. Il gruppo "Misure strutturali" ha esaminato la relazione speciale il 14 marzo 2014, giungendo ad un accordo sul progetto di conclusioni del Consiglio il 9 maggio in seguito alla procedura di approvazione tacita. 4. Si invita pertanto il Comitato dei rappresentanti permanenti a raccomandare al Consiglio di adottare, fra i punti "A", il progetto di conclusioni del Consiglio riportato nell'allegato del presente documento. 9187/14 gro/sta/bp/s 2

3 ALLEGATO Progetto di conclusioni del Consiglio sulla relazione speciale n. 16/2013 "Valutazione della situazione per quanto attiene all'"audit unico" (single audit) e all'utilizzo, da parte della Commissione, del lavoro svolto dalle autorità di audit nazionali nel settore della coesione" Le autorità di audit nazionali forniscono alla Commissione una garanzia sull'efficacia del funzionamento dei sistemi di gestione e dei controlli interni per i programmi operativi (PO) (e, di conseguenza, sulla legittimità e la regolarità della spesa certificata). I loro ruoli e responsabilità sono stati rafforzati rispetto a quelli delle autorità di controllo ex post del precedente periodo di programmazione e la loro indipendenza dagli organismi che gestiscono i fondi ha rappresentato un miglioramento. I rapporti di controllo nazionali hanno rafforzato l'obbligo di rendere conto e incentivato coloro che gestiscono i fondi dell'ue a valutare e a migliorare i rispettivi sistemi di controllo interno. Gli Stati membri sono stati più vigilanti durante il periodo poiché se non avessero posto rimedio a eventuali disfunzioni rilevate nel sistema o stralciato le spese irregolari (che possono essere sostituite con spese ammissibili), la Commissione stessa avrebbe allora potuto operare rettifiche finanziarie, determinando una riduzione netta del finanziamento UE a favore dei PO. Le informazioni fornite dalle autorità di audit nazionali nei rispettivi rapporti di controllo annuali, nei giudizi di audit e nelle relazioni di audit sui sistemi costituiscono una delle principali fonti di cui la Commissione si avvale per valutare la legittimità e la regolarità della spesa UE per ciascun PO. Nel redigere le relazioni annuali di attività, le direzioni generali competenti della Commissione svolgono una valutazione dettagliata del lavoro svolto dalle autorità di audit nazionali, e in particolare dei tassi di errore comunicati dalle autorità di audit per ciascun PO (o gruppo di PO). Tali informazioni vengono esaminate a fronte dei risultati degli audit svolti dalla stessa Commissione e di altre informazioni di cui dispongono le direzioni generali. 9187/14 gro/sta/bp/s 3

4 IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, (1) SI COMPIACE della relazione della Corte dei conti europea e PRENDE atto delle sue conclusioni; (2) ESPRIME apprezzamento per i progressi compiuti dalla Commissione ma invita tutti gli attori a continuare a migliorare e a utilizzare il sistema di audit unico tenendo conto dei risultati della Corte; (3) ACCOGLIE positivamente la continuazione del principio della revisione contabile unica per il periodo di programmazione e attende con interesse le disposizioni dell'articolo 148 del regolamento n. 1303/2013 che si applicano ai fondi SIE interessati su una base comune per i periodi di programmazione futuri; (4) ESORTA la Commissione ad adottare ulteriori misure per ridurre gli oneri amministrativi a carico dei soggetti controllati mantenendo al contempo una sana gestione finanziaria, compreso un coordinamento più efficace del lavoro delle squadre di audit tra le diverse direzioni generali; (5) RICORDA che l'attuazione della politica di coesione è gestita in maniera concorrente dagli Stati membri e dalla Commissione. La Commissione approva, sulla base delle proposte degli Stati membri, i programmi operativi (PO) pluriennali per il periodo di programmazione Per ciascun PO cui la Commissione applica lo status di audit unico, la Commissione ha accertato che gli Stati membri hanno predisposto controlli interni solidi e che questi sistemi di gestione e di controllo funzionano in maniera efficace. I controlli interni degli Stati membri forniscono una ragionevole garanzia circa la prevenzione, o l'individuazione e rettifica degli errori nelle operazioni alla base dei conti prima della certificazione della spesa alla Commissione. L'esperienza ha mostrato che il regolamento impone alle autorità di gestione di svolgere controlli di primo livello sulle operazioni e sulle spese dichiarate, prima che queste ultime siano certificate come legittime e regolari dall'autorità competente; 9187/14 gro/sta/bp/s 4

5 (6) CONSIDERA "l'audit unico" un buon sistema di controllo interno e di audit interno poiché è basato sul concetto che ciascun livello di controllo si fonda sul precedente. L'"audit unico" mira ad evitare la duplicazione del lavoro di controllo e a ridurre il costo complessivo delle attività di controllo e di audit a livello degli Stati membri e della Commissione. Esso si prefigge inoltre di ridurre l'onere amministrativo che grava sui soggetti controllati. La Commissione (responsabile in ultima istanza dell'esecuzione del bilancio dell'ue) è al vertice della piramide dell'"audit unico"; (7) RICORDA che nel 2012, per una parte significativa della dotazione di bilancio relativa alla coesione, la Commissione ha ritenuto che i controlli interni del PO funzionassero in maniera efficace e che la spesa dell'ue fosse legittima e regolare. Il tasso di errore estrapolato convalidato e il tasso di errore residuo calcolato dalla Commissione sono i principali indicatori usati a tal fine. Dal 2011, i PO danno luogo, in genere, alla formulazione di una riserva se il sistema di gestione e di controllo è stato valutato parzialmente efficace o inefficace o se il tasso di errore residuo ha superato la soglia di rilevanza del 2% applicata dalla Commissione. Per i programmi con un tasso di errore convalidato superiore al 5% e un rischio residuo cumulativo inferiore al 2% non è emessa alcuna riserva per effetto delle rettifiche finanziarie operate e se, sulla base di un giudizio professionale, l'attuazione del piano di azione è stata ritenuta soddisfacente (cfr. paragrafo 40 e allegato III); (8) SOTTOLINEA che vi sono differenze metodologiche nelle modalità applicate per quantificare l'impatto delle risultanze di audit, in particolare in materia di appalti pubblici, e che i tassi di errore indicati dalle autorità di audit nazionali non riguardano lo stesso periodo di quelli pubblicati dalla Corte. Ne consegue che questi tassi di errore annuali non sono direttamente confrontabili. D'altra parte, i tassi di errore residuo calcolati dalla Commissione hanno carattere pluriennale e tengono conto delle rettifiche finanziarie operate a livello nazionale e dell'ue. Il Consiglio sottolinea che la gestione di situazioni in cui si supera la soglia di rilevanza deve essere resa più trasparente e prevedibile. Ciò potrebbe essere agevolato, ad esempio, dalla pubblicazione della metodologia della Commissione per il calcolo del rischio residuo cumulativo; 9187/14 gro/sta/bp/s 5

6 (9) OSSERVA che le note orientative del Comitato di coordinamento dei Fondi (COCOF) fungono da raccomandazioni corredate di esempi concreti e di informazioni, senza essere giuridicamente vincolanti o restrittive. Tutte le note orientative contengono al riguardo una clausola di esclusione della responsabilità giuridica. Il Consiglio ribadisce che l'orientamento non dovrebbe avere effetto retroattivo e dovrebbe essere elaborato in stretta consultazione con gli Stati membri. Spetta agli Stati membri decidere se e in che modo le note orientative del COCOF diventino giuridicamente vincolanti a livello nazionale. In genere le autorità di audit accettano gli orientamenti della Commissione e ne tengono conto nello svolgimento del loro lavoro, sebbene questi non abbiano carattere vincolante. Nell'ambito del sondaggio svolto dalla Corte, oltre il 90% delle autorità di audit ha dichiarato di applicare le note orientative del COCOF nella loro interezza (o con alcune eccezioni); (10) RICORDA che la formulazione di eventuali note orientative deve essere effettuata a tempo debito, uniformemente, eliminando eventuali incoerenze nei documenti e i motivi di interpretazioni divergenti. Per evitare la duplicazione del lavoro e i ritardi è fondamentale che le note orientative non siano applicate retroattivamente; (11) PRENDE ATTO che solo la metà di coloro che hanno risposto al sondaggio della Corte considera appropriata la misura in cui i regolamenti contengono disposizioni metodologiche per le autorità di audit e sottolinea che tali disposizioni devono essere rese più coerenti; (12) ACCOGLIE CON FAVORE la stretta collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri. Il Consiglio ricorda che i regolamenti richiedono che la Commissione e le autorità di audit si riuniscano periodicamente, e almeno una volta all'anno, per esaminare insieme i risultati degli audit, i rapporti di controllo annuale e i giudizi di audit, nonché per uno scambio di opinioni su altre questioni relative alla gestione e al controllo dei PO; (13) SI COMPIACE per l'ampio lavoro di verifica effettuato in questi anni dalla Commissione, con 269 missioni di audit, al fine di valutare l'efficacia delle autorità relativamente al 96% e al 99% dei rispettivi stanziamenti del FESR/FC e del FSE. Tra il 2009 e il 2013, il lavoro di riesecuzione delle attività di verifica delle autorità di audit effettuato dalla Commissione ha dimostrato che: 9187/14 gro/sta/bp/s 6

7 su 47 autorità di audit sottoposte a verifica, la DG Politica regionale e urbana ha concluso che, in questa fase, 38 sono risultate attendibili, su 84 autorità di audit, la DG Occupazione, affari sociali e integrazione ha concluso che 78 sono risultate attendibili; (14) RIENE che la Commissione abbia ottenuto una garanzia ragionevole in merito alla conformità delle autorità di audit sul 90% circa dei finanziamenti stanziati con l'articolo 62 del regolamento (CE) n. 1083/2006 e possa fondare su basi affidabili la sua garanzia di attendibilità e l'applicazione dell'audit unico. Da tre anni questi risultati vengono integrati dagli esami svolti dalla Corte sulle autorità di audit. Per le autorità di audit non ancora considerate pienamente efficienti, la Commissione esprime riserve, interrompe/sospende, se del caso, i pagamenti e propone piani d'azione dettagliati per elevare il lavoro di audit agli standard di qualità richiesti; (15) ATTIRA l'attenzione sul fatto che, quando la Commissione nutre dubbi in merito all'esattezza e all'attendibilità dei tassi di errore comunicati dalle autorità di audit nazionali, pubblica nella sua relazione annuale di attività i tassi di errore comunicati, che vengono ricalcolati qualora siano disponibili informazioni sufficienti o vengono sostituiti, ove siano considerati inattendibili, da tassi forfettari. 9187/14 gro/sta/bp/s 7