Scritto da Administrator Domenica 23 Ottobre :33 - Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Ottobre :13

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1 FUSIONE DEI NOSTRI COMUNI Una 'fiamma' difficile da spegnere! Riceviamo e volentieri pubblichiamo la LETTERA che l'ex consigliere provinciale LUIGI MARINO di Melissano ha inviato in data 20 ottobre 2016 ai sindaci dei comuni di Melissano, Racale, Alliste e Taviano, nonchè ai rispettivi componenti dei Consigli Comunali E di questi giorni la notizia che finalmente anche la Regione Puglia sta riflettendo sull opportunità di dotarsi di una legge che stimoli e favorisca la fusioni tra comuni nella nostra Regione (Leggi Comunicato del Dr. Luigino Sergio alla fine di questo articolo - ndr -). In un programma amministrativo non può mancare il tentativo di favorire l affermarsi della conv ergenza delle volontà affinchè il territorio realizzi le condizioni per un possibile salto di qualità. Sin ora i responsabili politici della gestione amministrativa dei singoli enti, (comuni di Alliste, Melissano, Racale e Taviano), si sono trincerati dietro una presunta pecurialità culturale della singola comunità; si è detto che il cittadino si identifica con il Campanile che riconosce come suo. Ovviamente nessuno pensa di abbattere alcun campanile, anzi la loro presenza e preservazione saranno elementi per la conservazione della memoria storica di un territorio. D al tra parte è pur vero che non esiste città al mondo con un solo e unico Campanile. 1 / 5

2 Il problema che dobbiamo porci è di sapere e interrogarci se, nonostante le affinità culturali che si vivono in tutte e quattro le nostre comunità, sia o meno giusto mantenerle ancora divise, opp ure se è giunta l ora per un ragionamento lungimirante che guardi al futuro delle generazioni che verranno. Dobbiamo interrogarci se non sia più giusto lavorare e favorire l aggregazione, non tanto sociale (quella esiste già nei comportamenti collettivi), quanto invece quella politica e amministrativa di un territorio quattro volte più ampio. Una città più grande potrà sicuramente rivendicare un tuolo, una funzione politica e amministrativa molto più significativa e incisiva di quanto non lo sia ora l azione dei singoli comuni. Si pensi ad una città di quarantacinquemila abitanti (grosso modo), c è qualcuno che pensa che sul terreno politico provinciale e regionale, l incidenza politica di questo territorio resti inalterata? Oppure è presumibile che la Nuova Comunità, finalmente aggregata, fusa nella volontà della condivisione, possa naturalmente svolgere un ruolo politico e di rappresentanza nelle istituzioni mai avute o sognate nel passato? Veramente c è qualcuno che pensa che nulla cambierebbe in termini di risorse economiche e finanziarie che il nostro territorio potrebbe intercettare, sollecitare, rivendicare e realizzare? E azzardato pensare che la Città nuova a cui mi spingo a dare un possibile nome ALMERA TA non possa facilmente esprimere i propri rappresentanti nelle istituzioni territoriali? Che non sia impossibile avere uno o più rappresentanti del territorio nelle istituzioni regionali? 2 / 5

3 Perché non sognare che la nuova Città possa avere un giorno anche una proiezione a livello nazionale? Basterebbe riferirsi alle riforme costituzionali già approvate dai due rami del Parlamento e che saranno oggetto del referendum che si terrà nella giornata del 4 dicembre del 2016 per convincerci che tutto è possibile, basta lavorare nella direzione giusta e con l apertura programmatica necessaria. Perché non coltivare l ambizione di avere un rappresentante di questo territorio nella composizione del Senato delle autonomie? Se ci soffermassimo a riflettere sulle difficoltà del nostro territorio nel mettere in campo politiche di sviluppo; se ci ponessimo seriamente il problema dell occupazione in generale e quella giovanile in particolare (molto simile nelle percentuali tra i quattro comuni; come anche quello del reddito posseduto e dichiarato dai cittadini); se ci sforzassimo a riflettere sui compiti e sulle aspettative delle nostre Comunità, sotto questo aspetto sempre deluse, capiremmo meglio che il compito di una classe politica dirigente (degna di questo nome) non deve lesinare il proprio impegno affinché si realizzino le condizioni amministrative e politiche per dotarsi di una progettualità politica che faccia decollare la prospettiva di un futuro diverso e pregno di potenzialità per la Comunità Nuova e per tutto il Territorio. E tempo di superare la logica dell orticello da gestire in tutta autonomia; è tempo di guardare al futuro e alle opportunità che possiamo creare per il territorio, per la nostra comunità. L obiettivo che dobbiamo darci è quello di lavorare e favorire la fusione dei quattro comuni, man mano che andranno verso la scadenza naturale dei rispettivi consigli comunali. 3 / 5

4 L appuntamento elettorale, tra cinque anni, ci dirà se la classe dirigente che è stata eletta il 5 giugno del 2016, sarà all altezza di realizzare compiti e aspettative. Resto fiducioso sul fatto che nessun amministratore si sottrarrà al compito di dare rilievo per far conoscere all opinione pubblica il proprio pensiero su un argomento che può segnare un momento di svolta. Sono convinto che le nostre classi dirigenti elette il 5 giugno, come anche i nuovi amministratori che il prossimo anno verranno eletti nel Comune di Racale, non si sottrarranno a questo storico compito al quale sono chiamate. A tutti Voi il mio personale saluto di buon lavoro. Luigi Marino - Melissano - Vi comunico un'ottima notizia! In Puglia sarà più agevole costituire una fusione di comuni. Non sarà più necessario che si esprimano i consigli comunali! Ora la richiesta di referendum potrà essere avanzata alla Regione dal 20% del corpo elettorale dei comuni interessati alla fusione. 4 / 5

5 Si supera in tal modo l'ostruzionismo di tanti Sindaci e si restituisce la parola ai cittadini. Dr. Luigino Sergio 5 / 5