REGOLAMENTO GIUSTIZIA MITE INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione..pag.2. Art.2 Tipologie di mediazione pag.2

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2 REGOLAMENTO GIUSTIZIA MITE INDICE Art.1 Scopo e ambito di applicazione..pag.2 Art.2 Tipologie di mediazione pag.2 Art.3 Sede di incontro.pag.2 Art.4 Modalità di accesso ai servizi di mediazione..pag.3 Art.5 Obbligo di riservatezza....pag.3 Art.6 Nomina del mediatore..pag.3 Art.7 Indipendenza, imparzialità e sostituzione del mediatore.pag.4 Art.8 Nomina dei consulenti..pag.4 Art.9 Attivazione della procedura..pag.5 Art.10 Pre-mediazione.....pag.5 Art.11 Incontro...pag.5 Art.12 Conclusione dell incontro...pag.6 Art.13 Quote associative..pag.6 Art.14 Formazione.....pag.6 Art.15 Requisiti di accesso ai corsi di formazione.....pag.7 Art.16 Entrata in vigore e modifiche al Regolamento..pag.7 1

3 Art.1 SCOPO E AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento si applica a tutte le tipologie di procedimenti di mediazione che possono essere svolti in conformità dei fini e degli obiettivi che l Associazione Giustizia Mite ha individuato all interno del suo Statuto. La procedura conciliativa può essere attivata su invito del Giudice, dei Servizi sociali o dalle parti stesse, e le vede protagoniste di un percorso di dialogo finalizzato al recupero del rapporto interrotto al sorgere del conflitto. L attività dell associazione si fonda pertanto sia sulla procedura di mediazione che sulla realizzazione di interventi coordinati di prevenzione, attraverso progetti, convegni, seminari, corsi e pubblicazioni che portino alla diffusione della cultura della mediazione per una giustizia riparativa. Art.2 TIPOLOGIE DI MEDIAZIONE Le tipologie di mediazione in cui opera l associazione sono: 1. Familiare 2. Coniugale 3. Penale 4. Penale minorile 5. Scolastica 6. Culturale-religiosa 7. In impresa 8. Sociale Art.3 SEDE DI INCONTRO L Associazione Giustizia Mite, fornisce i propri locali per lo svolgimento degli incontri di mediazione: la struttura confortevole e indipendente, è a disposizione delle parti e 2

4 del mediatore, durante tutto il percorso conciliativo, con l assistenza costante degli operatori di segreteria che accolgono ogni richiesta di assistenza o informativa. I locali sono dotati di computer ed ogni strumentazione informatica, di sala riunione, sala per audio conferenza e video conferenza. Art.4 MODALITA DI ACCESSO AI SERVIZI DI MEDIAZIONE Per usufruire dei servizi di mediazione, si distinguono due tipologie di accesso: Volontaria Delegata L istanza è scaricabile dal sito Art.5 OBBLIGO DI RISERVATEZZA Il procedimento di mediazione è coperto da riservatezza in tutte le sue fasi. Tutte le informazioni, le dichiarazioni rese durante lo svolgimento del procedimento sono soggette alla massima riservatezza. Il mediatore è tenuto al riserbo, per quanto attiene i colloqui preliminari svolti singolarmente con le parti, così come tutte le parti coinvolte nel procedimento, avvocati e consulenti, per quanto appreso durante gli incontri di mediazione. L associazione Giustizia Mite assicura adeguate modalità di archiviazione e conservazione dei documenti contenuti nel fascicolo riguardante il caso preso in esame. Art.6 NOMINA DEL MEDIATORE Il mediatore è nominato tra quelli inseriti all interno dell elenco predisposto dall associazione Giustizia Mite e la cui nomina è insindacabile. 3

5 La segreteria dell associazione ha il compito di designare il mediatore più idoneo in riferimento all oggetto della controversia e che abbia quindi, le specifiche competenze per poter agevolare il percorso conciliativo. Sono individuate, all interno dell elenco dei mediatori iscritti all associazione Giustizia Mite, le diverse aree di competenza in base alla tipologia di mediazione: familiare, coniugale, penale, penale minorile, scolastica, culturale-religiosa, in impresa. Nell assegnazione dell incarico fra i diversi mediatori, si provvederà a valutare in primo luogo la natura della controversia, si identificherà quindi la specifica area di competenza professionale ed infine la figura che risulta più idonea. Art.7 INDIPENDENZA, IMPARZIALITA E SOSTITUZIONE DEL MEDIATORE Il mediatore è nominato non appena il caso viene preso in carico dall associazione. Il mediatore è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione di indipendenza e imparzialità, con esplicito riferimento al nostro Codice di Condotta per mediatori. In casi eccezionali, l associazione può sostituire il mediatore prima dell inizio del procedimento con un altro mediatore appartenente alla propria lista con pari competenze. E prevista inoltre la sostituzione del mediatore quando si verifichi un qualsiasi impedimento che ne possa limitare l imparzialità o indipendenza o comunque in ogni altro caso di oggettivo impedimento. Sarà cura dell associazione avvisare le parti. Art.8 NOMINA DEI CONSULENTI Nell ambito delle mediazioni di particolare sensibilità e di oggettiva complessità psicologica, l associazione di propria iniziativa, o su invito delle Autorità competenti, può nominare un consulente con qualifica specifica di psicologo, sociologo, assistente sociale, che possa supportare le parti durante il percorso di conciliazione. La nomina avviene a scelta, tra i consulenti che fanno parte dell elenco degli iscritti presso l associazione. 4

6 Il consulente nominato è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione di indipendenza e imparzialità, e a mantenere il riserbo per le informazioni acquisite durante gli incontri. Art.9 ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA La procedura viene attivata nel momento in cui l associazione prende in carico il caso con il deposito dell istanza di mediazione presso la segreteria e/o a mezzo . La proposta di mediazione può avvenire da più parti: dal Magistrato, dal Giudice di Pace, dai Servizi minorili, ma anche dalle parti stesse coinvolte nel conflitto. Art.10 PRE-MEDIAZIONE Preliminarmente le parti saranno accolte dal mediatore che le informerà sulla procedura di mediazione, obiettivi e finalità, ed acquisirà i dati essenziali per poter decidere i tempi e le modalità di svolgimento degli incontri di mediazione. In tale sede saranno firmati dalle parti i consensi sull informativa sulla privacy. Art.11 INCONTRO Il momento più importante della procedura conciliativa è rappresentato dall incontro delle parti supportate dalla figura del mediatore: come terzo neutrale e con una preparazione specifica, sollecitato dalle parti, nella garanzia del segreto professionale ed in autonomia dall ambito giudiziario, si adopera affinché i partners elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli, in cui possano esercitare la comune responsabilità genitoriale. E importante sapere che, in tutti i contesti in cui sia coinvolto un soggetto minorenne, ciò implica la presenza dei genitori o di eventuali rappresentanti legali. Nello specifico ambito della mediazione penale minorile, la presenza dei genitori svolge un ruolo fondamentale, non solo per il consenso ma per la riuscita del 5

7 percorso mediativo. Al termine di questa fase, il mediatore entra in gioco con le sue competenze, e, garantendo la massima imparzialità, tenta di raggiungere un accordo che sia soddisfacente per entrambe le parti. Art.12 CONCLUSIONE DELL INCONTRO In questa fase, il mediatore deve relazionare sul procedimento svolto, facendo riferimento agli eventuali accordi raggiunti. In caso di mancato accordo, nessuna relazione sarà predisposta fatto salvo una eventuale richiesta congiunta. Art.13 QUOTE ASSOCIATIVE L Associazione Giustizia Mite prevede una quota associativa annua di per i soci ordinari, professionisti formatori, professionisti mediatori, ad esclusione dei soci onorari, benemeriti. I soci sponsor, possono contribuire in maniera volontaria. L accesso all elenco dei soci professionisti è vincolato alla seguente procedura: - presentazione di istanza motivata al Presidente dell Associazione - presentazione documentazione attestante le specifiche competenze professionali ed esperienze - curriculum vitae - copia del documento di identità Per quanto attiene i servizi che l associazione eroga, si rimanda al sito Art.14 FORMAZIONE L Associazione Giustizia Mite organizza e realizza corsi di formazione in materia civile, penale, penale minorile, familiare, scolastica, culturale-religiosa, in impresa, sociale. 6

8 I corsi possono essere organizzati altresì con la collaborazione e/o con il riconoscimento di associazioni di riferimento a livello nazionale. Il comitato Scientifico, organo scientifico di maggior rilievo all interno dell associazione, ha il compito di indirizzare gli studi svolti dalle singole aree, di valutare i corsi di formazione e la didattica, ed i relativi risultati. Il Comitato Scientifico Vigila sulla formazione permanente degli associati, nonché sull obbligo di aggiornamento annuale dei soci professionisti, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto art.5 comma 4.bis. Art.15 REQUISITI DI ACCESSO AI CORSI DI FORMAZIONE In riferimento alle attività svolte dall associazione, come previsto da Statuto, Giustizia Mite promuove iniziative di formazione ad hoc progettate per le specifiche aree professionali, con l obiettivo di sviluppare competenze mirate. Requisito fondamentale per accedere ai corsi di formazione è il possesso del titolo di studi non inferiore alla laurea triennale e/o esperienza specifica acquisita in ambito lavorativo. Art.16 ENTRATA IN VIGORE E MODIFICHE AL REGOLAMENTO Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua approvazione da parte del Consiglio Direttivo di Giustizia Mite previa autorizzazione del Presidente. Il Regolamento ed i suoi allegati possono essere modificati dal Consiglio direttivo di Giustizia Mite previa autorizzazione del Presidente. 7

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