Sistemi di organizzazione del broadcasting

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1 Sistemi di organizzazione del broadcasting Sistema Privato (USA, 1920) Servizio radiotelevisivo gestito da imprese private (networks) e regolamentato dallo Stato Pubblicità fonte di finanziamento Il medium è un veicolo pubblicitario al servizio dell industria dei consumi e una forma di puro intrattenimento per gli ascoltatori Sistema Pubblico (Gran Bretagna 1920; Francia 1921; Germania 1923; Italia 1924) Servizio radiotelevisivo sotto il controllo dello Stato e/o dato in concessione esclusiva ad una società che opera per conto dello Stato (monopolio) Finanziamento pubblico (canone di abbonamento) e/o pubblicità (caso Italia) Il medium è uno strumento di informazione, educazione e intrattenimento a disposizione di tutti

2 La Radio Innovazioni tecnologiche (a) 1844: Telegrafo elettrico (S.F.B. Morse, USA): (dal greco antico: scrivere a distanza ), trasmissione messaggi in codice attraverso fili elettrici 1874: Telescrittura (J.M.L Baudot), trasmissione di messaggi in chiaro tramite tastiera 1876: Telefono (A. Bell, A. Meucci), trasmissione del suono attraverso cavi elettrici 1878: Fonografo (T. Edison), riproduzione del suono 1895: Telegrafo senza fili (G. Marconi, Italia), trasmissione messaggi in codice attraverso onde elettromagnetiche 1906: Radiotelefonia (R. Fessenden, USA), trasmissione voce umana attraverso onde elettromagnetiche; audion o valvola (L. De Forest, USA), sviluppo e potenziamento trasmissione di voci e musica * 1920: progressiva costituzione dei sistemi di broadcasting nei vari paesi e graduale messa a punto di apparecchi radiofonici di uso domestico

3 La Radio Innovazioni tecnologiche (b) - 6 ottobre 1924: inizio trasmissioni regolari in Italia : invenzione del transistor (Belle Telephone): la radio si miniaturizza diventando il primo medium elettronico personale (diffusione anni 60 in Italia) /79: invenzione del walkman, lettore portatile di audiocassette (Pavel/Sony) - Anni 80/90: diffusione Internet e nascita web radio : Comunità Europea avvia sperimentazione radio digitale (DAB-Digital Audio Broadcasting) - Anni 2000: graduale diffusione tecnologia digitale in Europa e Italia (switch off Norvegia 2017)

4 La Radio Evoluzione degli apparecchi Primo Novecento: apparecchi ingombranti e pesanti 1 Guerra Mondiale: apparecchi leggeri e trasportabili (radiotelefoni) Anni 20: apparecchi di uso domestico Apparecchi a cristallo di galena (circuiti semplici, costi bassi) Apparecchi di lusso (mobili da salotto con fili, cuffia e altoparlante) Primi modelli di autoradio (da fine anni 20 in Usa) Anni 30 (in Italia): Coribante (apparecchio trasportabile dentro casa) Radiorurale (apparecchio per le scuole) Radiobalilla (apparecchio popolare, accessibile a tutti) Anni 60-70: apparecchio portatile a transistor Anni 2000: apparecchio digitale (anche per auto)

5 La radio La forma di comunicazione Primo 900: Radio strumento di comunicazione riservata al Governo, all esercito, alle attività commerciali Anni 20 : Radio mezzo di comunicazione di massa - Diffusione prime stazioni emittenti - Nascita società di controllo trasmissione e produzione dei programmi - Messa a punto di ricevitori domestici - Progressiva costituzione sistemi radiofonici nei diversi Paesi - Pluralità delle forme, dei contenuti, degli usi sociali (in base alla storia di ogni paese, alle caratteristiche dei sistemi di organizzazione, alle fasi diverse dello sviluppo del mezzo) Anni 60-70: Radio (pubblica e privata) mezzo per giovani Anni 90 : Radio mezzo individuale e social

6 La tv Innovazioni tecnologiche 1907: messa a punto apparecchiature di trasmissione delle immagini (Sistema Bélin, o principio della scomposizione dell immagine in punti o righe traducibili in impulsi elettrici) 1920: primi esperimenti di trasmissione Anni 40-50: avvio trasmissioni regolari nei vari paesi (in diretta, con possibilità di registrazione solo su pellicola, come per il cinema) 3 gennaio 1954: inizio trasmissioni regolari in Italia 1956: registrazione su nastro magnetico (come per radio); dal 1970, uso domestico del videoregistratore 1962: Satelliti per le telecomunicazioni 1969: Colore ( Francia, USA, Giappone); 1977 in Italia 1970: Cavo (USA) 1994: primo servizio di Tv digitale via satellite in USA (Hughes Electronics) Anni 2000: passaggio dal sistema analogico al sistema digitale terrestre in Europa (in Italia switch off tra ) Oggi: Tv digitale terrestre, satellitare, via cavo NB Standard tecnico di codifica delle informazioni trasmesse: analogico/digitale; metodo di trasmissione: terrestre (onde radio da trasmettitori posti su superficie terrestre), satellitare (onde radio da trasmettitori su satelliti per telecomunicazioni), via cavo (tramite cavo per telecomunicazioni).

7 La tv La forma di comunicazione Forte continuità della Tv rispetto alla radio: 1954: - I sistemi radiofonici diventano sistemi radio-televisivi - Contenuti, formati e generi ereditati dalla radio (quiz, concorsi, sceneggiati, varietà e teatro leggero, ecc.) 1956 : - Diversificazione dei programmi e nascita di nuovi generi (film-tv, sitcom), grazie alla registrazione su nastro magnetico - Pluralità delle forme, dei contenuti, degli usi sociali (in base alla storia di ogni paese, alle caratteristiche dei sistemi di organizzazione, alle fasi diverse dello sviluppo del mezzo) Oggi: - Tv mezzo di comunicazione pubblica o privata, generalista o tematica, lineare o on demand, free o a pagamento - Connecting TV

8 La storia dei media (radio e televisione) in Italia ha accompagnato il processo di trasformazione economica, politica e sociale del Paese: Anni 20-40: la radio, unico reale mezzo di comunicazione di massa, opera in un regime politico autoritario e svolge prevalentemente funzioni di propaganda ideologica. Anni 50-60: si realizza il passaggio da un regime politico autoritario alla democrazia repubblicana, da un economia agricola al capitalismo industriale; i media operano in un nuovo clima virtualmente aperto alla libertà di espressione e al pluralismo dei valori; l arrivo della televisione introduce profondi mutamenti anche nello scenario comunicativo, affermando la sua egemonia sugli altri media e costringendo la radio verso una ridefinizione del suo ruolo sociale.

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