LIN102 DRY CONTACTS LAN INTERFACE MANUALE D'USO

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1 MANUALE D'USO 12/10/ Ed. 2 Italiano 1

2 SOMMARIO Selezione del modo di funzionamento Indicazioni sui LED Collegamento dei morsetti RELE INTERFACCIA RELE SU LAN ETHERNET Configurazione su LAN Ethernet Configurazione COM virtuale Port Monitor Log INTERFACCIA RELE TRAMITE RS PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE CONVERTITORE RS232/ETHERNET CONNESSIONI SPECIFICHE TECNICHE APPENDICE A. CARATTERISTICHE DELLA CONNESSIONE LAN A.1 Porta LAN A.2 Porta RS A.3 Buffer di scambio dati A.4 Modi Master e Slave A.4.1 Uso dei modi Master e Slave Routing Mode A.4.2 Impostazioni di rete per Master e Slave Routing Mode A.4.3 Master e Slave Routing Mode con i protocolli TCP/IP e UDP/IP A.4.4 Connessione con più di due nodi A.5 Trasferimento dati da seriale a Ethernet A.5.1 Condizione di Start A.5.2 Condizione di Stop A.5.3 Condizione di Break A.5.4 Configurazione di default A.5.5 Note relative ai buffer

3 1. L unità permette di comandare, tramite una rete LAN o tramite linea seriale RS232, 4 rele di bassa potenza; inoltre può svolgere la funzione accessoria di convertitore bidirezionale RS232 / Ethernet 10baseT per interfacciare gli apparati ELPRO su una LAN. Il può essere utilizzato su una rete LAN sia direttamente che tramite il software VIRTUAL SERIAL PORT DRIVER che permette di creare porte seriali virtuali in ambiente PC. LED di Collisione su Ethernet LED di stato rele Switch selezione del modo di funzionamento Morsetti rele Pulsante di SETUP Alimentazione 9 Vac Connettore RS232 Connettore Ethernet 3

4 1.1 Selezione del modo di funzionamento Tramite i 6 dip switch disposti sul frontale del dispositivo è possibile selezionare il modo di funzionamento del : Pilotaggio dei RELE tramite LAN Ethernet (MODO 2) Pilotaggio dei RELE tramite linea seriale RS232 (MODO 3) Convertitore bidirezionale RS232/Ethernet 10baseT: in questo caso i rele non sono utilizzati (MODO 1) Ai modi di funzionamento indicati se ne aggiunge un quarto: Modalità di SETUP (configurazione) nella quale si definiscono parametri di comunicazione del relativi alle interfacce LAN ed RS Indicazioni sui LED I led posti sulla parte frontale del forniscono le seguenti indicazioni: Led rosso COLLISION normalmente spento, si accende quando viene rilevata una condizione di collisione sulla rete Ethernet e rimane acceso fino alla cessazione di tale condizione I 4 led di stato rele hanno una doppia funzione: fornire l indicazione dello stato dei rele e di indicare lo stato di configurazione: Normale modo di funzionamento In fase di configurazione (pulsante SETUP premuto) Quando viene eccitato un rele Quando viene diseccitato un rele I led emettono un breve flash ogni 3 secondi per indicare che il è acceso (solo se nessun rele è eccitato) Tutti 4 i led lampeggianti Il led verde relativo al rele viene acceso Il led verde relativo al rele viene spento 1.3 Collegamento dei morsetti RELE I rele del hanno contatti normalmente APERTI e sopportano un carico massimo di 200 ma con una tensione di 24 V cc. I contatti si presentano all'esterno tramite una morsettiera ad 8 poli. Ad ogni coppia di morsetti fa capo un contatto identificato dalla serigrafia (RELAY1...RELAY4) Il led corrispondente ad gni coppia, se acceso, indica che il relativo contatto è chiuso. 4

5 2. Interfaccia rele su LAN Ethernet In questo modo di funzionamento è necessario, prima di collegare il sulla rete, configurare i parametri di rete (indirizzo IP, modo funzionamento, ecc.) ed i parametri della linea seriale che in questo caso viene usata internamente al dispositivo e deve essere impostata con parametri obbligatori (in seguito indicati). In generale i possibili modi d uso del su una LAN sono i seguenti: in ambiente PC è possibile tramite il software VIRTUAL SERIAL PORT Manager controllare il come se fosse collegato direttamente ad una COM del PC. In questo caso tramite il software DS Manager vengono create delle COM virtuali che possono essere trattate allo stesso modo delle COM fisiche del PC. In altri ambienti, nei quali non sia utilizzato il S.O. Windows, è possibile interfacciare direttamente il tramite l uso dei protocolli TCP/IP ed UPD/IP. Computer senza software VSP Manager con OS Linux o altri Interfaccia TCP/IP COMx virtuale PC in ambiente Windows con software VSPD HUB Connessione verso dispositivo comandato tramite i RELE Uso del su LAN Ethernet 2.1. Configurazione su LAN Ethernet In seguito viene descritto come configurare il per l uso in ambiente PC utilizzando il software VSP Manager per la creazione delle COM virtuali. La configurazione del si esegue tramite la sua porta seriale, collegandola ad un PC sul quale sia installato il software di configurazione DS Manager. Per un approfondimento del significato dei parametri relativi alla configurazione Ethernet e per un indicazione più particolareggiata del modo di funzionamento fare riferiremnto all appendice A. Caratteristiche della connessione LAN Quanto segue fornisce un indicazione sintetica (o per chi è già a conoscenza delle problematiche relative ad una rete Ethernet) sul modo di configurare il. 5

6 Per prima cosa è necessario impostare sui Dip Switch del il modo RS232/LAN INTEFACE (MODO 1) che svolge anche la funzione di modo di setup, ovvero disporre i dip nella seguente configurazione: ON Quindi collegare il al PC tramite un cavo seriale del tipo: Lato PC (Tx) 3 (Rx) 2 (GND) 5 (CTS) 8 (RTS) 7 Lato 2 (Rx) 3 (Tx) 5 (GND) 7 (RTS) 8 (CTS) Alimentare il, attendere alcuni secondi, e premere il pulsante di SETUP posto sulla parte inferiore del (i led verdi di stato rele lampeggiano contemporaneamente); in questo modo il è pronto per l'impostazione della nuova configurazione. A questo punto eseguire il programma di configurazione DS Manager che presenterà la seguente finestra: La videata iniziale del programma di Device Server Manager richiede di indicare la COM sulla quale è collegato il da configurare. Selezionare la COM, clickare su DS Settings 6

7 In questa fase è necessario definire l'indirizzo ed il protocollo di rete con le caratteristiche dei pacchetti. Nell esempio che segue viene impostato l indirizzo IP (che deve essere compatibile con il tipo di LAN sul quale sarà installato il ) e non viene impostato alcun time out sulla sessione TCP. Ovvero l'applicazione che controlla i rele del può mantenerne indefinitamente il controllo. Su questa finestra il parametro che deve necessariamente essere impostato in modo obbligato è il seguente: Il modo di funzionamento deve essere Slave Routing Mode 7

8 Nella finestra relativa all'impostazione delle caratteristiche del pacchetto, Outbound packets, è necessario configurare come segue: Il completamento del pacchetto TCP avviene dopo il time out impostato di 20 ms. Non devono essere definiti caratteri di Start e Stop 8

9 Di seguito si definiscono le caratteristiche della linea seriale, Serial Properties, che in questo caso viene utilizzata internamente e che deve necessariamente essere configurata con i seguenti parametri: Baud rate: 9600 bit/sec Parità: nessuna Controllo flusso: nessuno Bit dati: 8 A questo punto si possono confermare i dati che verranno trasmessi al dove saranno memorizzati mediante due OK consecutivi. La configurazione del è completa ed è possibile procedere alla installazione in rete. Per fare ciò è necessario spegnere il e disporre i dip di selezione modo per il funzionamento su rete Ethernet (MODO 2): ON E' ora possibile collegare il ad una porta della hub di rete ed eseguire i collegamenti sui morsetti dei rele. In questo modo di funzionamento si raccomanda di non collegare alcun cavo sulla porta seriale del. 9

10 2.2 Configurazione COM virtuale Sul PC dove è installato il software per la gestione dei rele si deve creare una COM virtuale alla quale associare l'indirizzo IP del appena configurato. La crazione della COM avviene tramite la funzione Virtual Serial Port Manager del programma VSP Manager Dopo aver clickato su Add VSP compare la videata Properties. L'associazione avviene indicando il numero della COM che sarà utilizzata dal programma di gestione, mentre per quanto riguarda il LIN già precedentemente configurato, si deve indicare il tipo di protocollo, l'indirizzo IP ed il numero di Data Port utilizzato. Vedasi l'esempio riporato qui di seguito. 10

11 Confermare i dati con 2 OK consecutivi. A questo punto il software per la gestione dei rele può interfacciare il tramite la COM3 come se fosse una porta seriale realmente installata sul PC. Per gestire i rele richiamare il software compreso nel pacchetto DST (Device Server Toolkit) oppure implementare su PC il protocollo descritto nel capitolo 4. Nota: dopo aver configurato il ed averlo collegato in rete è possibile verificarne il corretto funzionamento tramite il comando di PING. In ambiente PC è possibile tramite il prompt del DOS utilizzando, per l'esempio precedente, il comando ping

12 2.3 Port Monitor Log In fase di installazione e test è particolarmente utile il software VSP Monitor Log che tiene traccia degli eventi che si verificano sulle COM virtuali configurate, il VSP consente di visualizzare le informazioni relative ad errori, warning e messaggi in una finestra in tempo reale. 12

13 3. Interfaccia rele tramite RS232 Il consente il pilotaggio dei rele tramite la sua porta seriale RS232 Sistema di controllo seriale RS232 Comando di dispositivi tramite RELE Collegamento di un dispositivo seriale per il pilotaggio di rele In questo modo di funzionamento non è richiesta alcuna configurazione del. E semplicemente necessario disporre i dip di selezione modo per il funzionamento tramite seriale RS232 (MODO 3): ON Le caratteristiche dell interfaccia seriale con cui comunicare con il sono le seguenti: Baud rate: 9600 bit/sec Parità: nessuna Controllo flusso: nessuno Bit dati: 8 Bit stop: 1 La connessione seriale utilizza solamente 3 fili (non essendoci controllo di flusso hardware): Lato PC (Tx) 3 (Rx) 2 (GND) 5 Lato 2 (Rx) 3 (Tx) 5 (GND) In questo modo di funzionamento il led rosso di COLLISION non è significativo, inoltre si raccomanda di non collegare alcun cavo sulla porta Ethernet del. 13

14 4. Protocollo di comunicazione Il gestisce i comandi per pilotare i rele (in seguito descritti) quando è predisposto per i modi di funzionamento tramite seriale o LAN. Nel modo di funzionamento trasparente non viene gestito alcun tipo di comando relativo ai rele. Richiesta di stato Comando: Risposta: Ascii D <CR> D s1 s2 s3 s4 <CR> Hex 44 0D 44 s1 s2 s3 s4 0D Dove: s1 s4 indicano lo stato dei rele 1 4: O (hex 4F) indica rele in stato APERTO C (hex 43) indica rele in stato CHIUSO Chiusura RELE Comando: Risposta: Ascii C nr <CR> <ACK> Hex 43 nr 0D 06 Dove: nr indica il numero del rele da chiudere: 1 (hex 31) rele 1 2 (hex 32) rele 2 3 (hex 33) rele 3 4 (hex 34) rele 4 A (hex 41) chiude tutti i rele Apertura RELE Comando: Risposta: Ascii O nr <CR> <ACK> Hex 4F nr 0D 06 Dove: nr indica il numero del rele da aprire: 1 (hex 31) rele 1 2 (hex 32) rele 2 3 (hex 33) rele 3 4 (hex 34) rele 4 A (hex 41) apre tutti i rele Richiesta ID Comando: Ascii i <CR> Risposta: i Q 1 <CR> L'identificativo del + versione firmware attuale è Q1 (rel. 1.1) Hex 69 0D D Se il comando inviato al non è corretto (ad esempio a causa di errori di trasmissione) esso risponderà con il carattere <NAK> ovvero Hex 15 Quindi qualsiasi sequenza di caratteri chiusa da <CR> viene considerato come una stringa di comando ed interpretata. 14

15 5. Convertitore RS232/Ethernet In questo modo di funzionamento il svolge la funzione di convertitore RS232 / LAN Ethernet per consentire l'accesso ad una rete Ethernet ad apparati dotati di interfaccia seriale RS232. Sistema di controllo seriale Connessioni Ethernet Connessioni RS232 Rete Ethernet Dispositivo seriale Collegamento tra due dispositivi seriali tramite rete Ethernet In questo modo di funzionamento è necessario, prima di collegare il sulla rete, configurare i parametri di rete (indirizzo IP, modo funzionamento, ecc.) ed i parametri della linea seriale che si collega al dispositivo seriale da interfacciare. Per quanto riguarda la configurazione si può far riferimento al precedente paragrafo 2.Interfaccia rele su LAN Ethernet tenendo conto del fatto che non esistono i parametri obbligatori relativi alla configurazione della linea seriale, e che tali parametri devono essere compatibili con il dispositivo seriale da interfacciare. Quando utilizzato in modo trasparente, la porta seriale del può gestire i segnali di TxD, RxD, CTS ed RTS. La disposizione dei dip di selezione devono essere impostati sul modo RS232/LAN INTEFACE (MODO1): sia in fase di configurazione che di normale funzionamento. ON In questo modo di funzionamento si raccomanda di non collegare alcun cavo sui morsetti delle uscite rele del. 15

16 6. Connessioni Di seguito sono indicati i segnali presenti sui connettori del Connettore porta seriale: vaschetta 9 pin femmina Pin Segnale 1 non collegato 2 Rx 3 Tx 4 collegato internamente a pin 4 5 GND 6 collegato internamente a pin 6 7 RTS 8 CTS 9 non collegato Connettore porta Ethernet 10BaseT: RJ45 8 pin femmina Pin Segnale 1 Tx+ 2 Tx- 3 Rx+ 4 non collegato 5 non collegato 6 Rx- 7 non collegato 8 non collegato Collegamenti Ethernet Collegamento tra e HUB Collegamento tra due Lato A Lato B Lato A Lato B Nota: la coppia di fili 1 e 2 deve essere twistata la coppia di fili 3 e 6 deve essere twistata 16

17 7. Specifiche tecniche Contatti rele : N. O. Carico sui contatti rele : max VDC Connettori rele : a vite Interfaccia Ethernet Cavo di rete Protocolli di rete Dimendioni buffer Interfaccia seriale Segnali in modalità trasparente Velocità su seriale in modalità trasparente Alimentazione Consumo Size (WXDXH) Peso : 10 Base T : CAT5 : UDP, TCP, ICMP, ARP : 2 indipendenti di 255 bytes : RS232 : RxD TxD, RTS, CTS : da 150 bit/sec a bit/sec : 9 Vac (con alimentatore esterno ADM001) : 3 VA : 94,5 x 110 x 25 mm : 0,25 Kg Range di temperatura : 0 45 C Sicurezza : EN EMC : EN , EN , EN part 1 e part 1 17

18 APPENDICE A. Caratteristiche della connessione LAN A.1 Porta LAN La porta Ethernet del è di tipo 10Base T, e come qualsiasi altro apparato, ogni ha un proprio ed uinivoco Ethernet (MAC) Address e deve avere un proprio indirizzo IP valido per funzionare correttamente in rete. Il ha due porte logiche: una definibile dall'utente detta Data Port, utilizzata per lo scambi dati con altri apparati sulla rete, ed una predefinita detta Command Port con indirizzo fisso (FFFF hex) usata per inviare la programmazione del tramite la rete. può scambiare dati con stazioni remote utilizzando i protocolli TCP/IP o UDP/IP (a seconda di quanto configurato sui parametri di Transport Protocol) e può funzionare sia come apparato master che slave. Altre impostazioni riguardano l'indirizzo IP, l'indirizzo del Data Port di destinazione, l'indirizzo IP del gateway, la NetMask ed i time out di connessione. Oltre ai protocolli TCP ed UDP il supporta anche ARP ed ICMP (ping). Ciò permette di inviare un 'ping' ad un qualsiasi altro apparato della rete per controllarne l'effettivo collegamento. A.2 Porta RS232 Quando utilizzato come convertitore RS232/Ethernet, la porta seriale del gestisce i segnali di TxD, RxD, CTS ed RTS e può lavorare fino a bit/sec. La porta seriale scambia dati con l'apparato ad essa collegato utilizzando i parametri impostati in configurazione: velocità di Tx/Rx, parità, bit per byte, stop bits ed handshake. Quando utilizzato come interfaccia rele questa porta viene utilizzata internamente e deve essere configurata con i parametri obbligatori: 9600 bit/sec, 8 bit dati, nessuna parità, 1 stop bit, nessun handshake. A.3 Buffer di scambio dati Lo scambi dati tra Ethernet ed RS232 avvienne tramite due buffer indipendenti di 255 byte ognuno (uno per ogni direzione) che consentono l'adattamento di velocità tra seriale ed Ethernet, ed inoltre adattano il modo di trasferimento dati che su Ethernet è a pacchetto mentre su seriale avviete stramite stringhe di byte. La trasformazione da pacchetti di dati a stringhe di byte e viceversa avviene nel seguente modo: da Ethernet verso seriale è semplice, in quanto i pacchetti dati in arrivo da Ethernet vengono trasferiti byte per byte verso seriale. Il non esegue alcun controllo né filtra i dati in questo verso il trasferimento da seriale verso Ethernet è più complesso in quanto è necessario raggruppare i byte ricevuti da seriale in pacchetti, a tale scopo alcuni parametri di configurazione definiscono quali dati, quando ed in che modo vengono raggruppati in pacchetti e trasmessi verso Ethernet. A.4 Modi Master e Slave Il scambia dati in due differenti modi a seconda di quanto impostato in Routing Mode: in Slave Routing Mode il non invia alcun dato da seriale verso Ethernet fino a quando non riceve dati dalla stazione remota in rete. I dati eventualmente ricevuti dalla porta seriale, prima di un contatto con la stazione remota, vengono scartati. In modo Slave il potrà scambiare dati con qualsiasi apparecchiatura in rete che lo richiederà in Master Routing Mode il non attende nessun contatto con stazioni remote, ma invierà, non appena possibile, i dati ricevuti dalla seriale sulla rete Ethernet allo specifico indirizzo di destinazione definito in fase di configurazione dall' IP-address e dal Destination Data Port Number. Analogamente accetterà dati provenienti dalla rete solo da tale indirizzo IP; dati provenienti da altri indirizzi IP verranno scartati. Il non esegue alcun controllo sul Data Port Number, e quindi accetta dati provenienti da un qualsiasi Data Port dell'indirizzo IP definito. A.4.1 Uso dei modi Master e Slave Routing Mode 18

19 E' necessario utilizzare il modo Slave quando si collega una apparecchiatura che non prende l'iniziativa di trasmettere dati ma attende il polling da parte di un PC o di altra macchina della rete. Il modo Master si utilizza con apparecchiatura che invia spontaneamente dati senza alcun polling da parte di altre macchine; il modo master viene utilizzato anche quando il flusso di dati scambiati tra due macchine non segue protocolli di tipo Master/Slave. In questo caso si crea un link seriale virtule su una rete TCP/IP, i due collegati alle due estremità del collegamento lavorano entrambi in Master Routing Mode. A.4.2 Impostazioni di rete per Master e Slave Routing Mode In Slave Routing Mode il risponde solamente alle altre stazioni della rete. Quando riceve dati dalle stazioni remote ne memorizza l'indirizzo IP ed il Data Port Number in modo che i dati successivamente ricevuti dalla seriale siano ritrasmessi verso tale destinazione. In questo caso gli unici parametri di rete da impostare sono l'indirizzo IP ed il Data Port Number proprii del. Questo è vero anche quando ci sia un router tra stazione remota e. In Slave Routing Mode non è necessario impostare la NetMask né l'ip del Gateway. In Master Routing Mode il può inviare dati alla stazione remota in qualsiasi momento, in questo caso è necessario impostare, oltre all'indirizzo IP e al Data Port Number proprii, anche l'indirizzo IP ed il Data Port Number di destinazione. Inoltre se la stazione remota è residente su un'altra rete si devono definire anche la NetMask e l'indirizzo IP del Gateway. A.4.3 Master e Slave Routing Mode con i protocolli TCP/IP e UDP/IP Dal momento che i protocolli TCP ed UDP sono completamente differenti anche il ha un comportamento differente in funzione del protocollo utilizzato. Protocollo UDP/IP o o Slave Routing Mode Tutti i pacchetti UDP provenienti da stazioni remote ed indirizzati al sono inviati verso la porta seriale. I dati diretti da seriale verso Ethernet vengono indirizzati all'indirizzo IP e Data Port da cui proveniva l'ultimo pacchetto ricevuto. Alla ricezione di un pacchetto UDP proveniente da una diversa stazione il indirizzerà i successivi dati (provenienti da seriale) verso quest'ultimoa stazione. Al restart, ovvero prima di ricevere il primo pacchetto UDP, il non avrà memorizzato alcun indirizzo IP valido a cui ritrasmettere i dati ricevuti da seriale, di conseguenza tali dati verranno scartati. Master Routing Mode Il acceta, e invia sulla seriale, solo i dati provenienti dall'indirizzo IP specificato in configurazione indipendentemente dal Data Port Number, in questo modo è possibile ricevere dati da qualsiasi Data Port della stazione remota. E' necessario fare attenzione, in quanto, se il Data Port da cui provengono i pacchetti è diverso dal Destination Data Port configurato, comunque i dati ricevuti da seriale saranno ritrasmessi al Destination Data Port: in questo caso è quindi possibile ricevere dati da un Data Port e ritrasmetterli verso un altro! Protocollo TCP/IP o o Slave Routing Mode Il accetta una richiesta di inizio connessione TCP proveniente da una qualsiasi stazione della rete. Il non invierà richieste di inizio connessione spontaneamente anche nel caso in cui vi siano dei dati provenienti da seriale da ritrasmettere in rete. Solo dopo che la stazione remota ha stabilito una connessione lo scambi dati potrà avvenire in entrambe le direzioni. Eventuali dati ricevuti dalla seriale prima dell'inizio di una connesssione TCP vengono scartati. Master Routing Mode In questo modo il può accettare sia una richiesta di inizio connessione da una stazione remota che iniziare una connessione TCP di propria iniziativa; questo in funzione di chi per primo, stazione remota o apparato collegato alla seriale, richede la trasmissione di dati. 19

20 La richiesta di inizio connessione da parte di una stazione remota viene accettata solo se L'indirizzo IP coincide con quello impostato in configurazione (Destination IP Address), non viene invece tenuto conto del Data Port che può essere uno qualsiasi della stazione. Nel caso in cui sia il a dover inizare una connessione TCP, allora verranno utilizzati l'indirizzo IP di destinazione ed il Destination Data Port Number configurati. Diversamente dal protocollo UPD, in questo caso non non esiste la situazione dove il riceve dati da un Data Port ritrasmetendo poi le risposte ad un altro Data Port. Dopo che la connessione è stata stabilita i dispositivi collegati utilizzano ognuno un singolo Data Port per lo scambi dati. A.4.4 Connessione con più di due nodi Spesso è necessario che più stazioni remote possano accedere e comandare la stessa apparecchiatura seriale collegata in rete tramite il (ovvero vi sono più client che accedono alla stessa sorgente di dati); oppure vi è il caso in cui molti apparecchi seriali, collegati in rete tramite il, inviino i loro dati ad una singola stazione remota (ovvero più sorgenti dati verso un singolo client): più client verso un'unica risorsa: è possibile configurando il in Slave Routing Mode. In questo modo il risponderà a qualiasi richiesta, così che qualsiasi stazione della rete può accere all'apparecchiatura seriale collegata al. o o UDP/IP: evitare di usare questo protocollo! in quanto vi sono richieste da parte di più client ed il non è in grado inviare le risposte ai relativi richiedenti TCP/IP: può essere utilizzato in modo sicuro! anche se un client ha già stabilito una connessione, in quanto altre richieste di connessione non vengono accettate fino a che il client non termina la propria. Per evitare che un client mantenga attiva la propria connessione per un tempo troppo lungo senza nessuno scambio di dati, è possibile definire un time out in fase di configurazione più risorse verso un unico client: è possibile configurando il in Master Routing Mode. In questo modo il invia i messaggi ricevuti da seriale verso il Destination IP Address e Destination Data Port Number configurati, quindi più invieranno messaggi verso la stessa stazione destinataria. o o UDP/IP: può essere utilizzato in questa situazione, ma è necessario che un blocco di dati ricevuto dalla seriale possa essere ritrasmesso in un singolo pacchetto UDP. Una possibile confusione dei dati ricevuti dal client può avvenire nel caso in cui i dati provenienti da seriale debbano essere ritrasmessi in più pacchetti UDP e vi siano più che trasmesttono contemporaneamente verso la stessa destinazione. Per utilizzare al meglio il protocollo UDP è necessario mantenere attivo un solo socket client sulla stazione che richiede dati da tutti i dispositivi seriali collegati via (comunque senza poter discriminare il dispositivo dal quale i dati provengono). TCP/IP: può essere utilizzato in modo sicuro! ma è necessario avere più socket client, uno per ogni dispositivo che invia dati. A.5 Trasferimento dati da seriale a Ethernet Il consente di definire la modalità con cui memorizzare i dati provenienti dalla seriale, come combinare questi dati su un pacchetto Ethernet e quando inviarli sulla rete. considera i dati in arrivo dalla porta seriale come una sequenza di blocchi dati (il termine blocco di dati non sta ad indicare che il può operare solo con sequeze strutturate di dati, una sequenza casuale di dati viene considerata come una successione infinita di blocchi dati). Un blocco di dati seriale inizia quando viene riconosciuta la condizione di start e termina al riconoscimento della condizione di stop. Al riconoscimento della condizione di start il inizia la memorizzazione dei dati (nel buffer seriale -> Ethernet). Tale condizione può essere considderata come apertura del blocco dati seriale. 20

21 Al riconoscimento della condizione di Stop il termina la memorizzazione dei dati e si predispone alla trasmissione dei dati memorizzati verso la rete Ethernet, quindi lo Stop può essere visto come la chiusura del blocco dati. Eventuali dati ricevuti dopo lo Stop o prima dello Start vengono scartati. All'interno delle condizioni di Start e Stop vi è la condizione di Break, tale condizione non chiude il blocco dati (i dati ricevuti dopo il Break sono comunque memorizzati) ma fa si che i dati già memorizzati sul buffer vengano trasmessi verso la rete Ethernet. Questo metodo permette di suddividere blocchi seriali troppo lunghi. A.5.1 Condizione di Start L'impostazione, in fase di configurazione, della condizione di Start può essere definita come Start On Any Character (qualsiasi carattere ricevuto dalla porta seriale è considerato come condizione di Start) oppure è possibile definire uno specifico carattere di Start. Se viene definito Start On Any Character qualsiasi carattere ricevuto dopo un precedente blocco dati determina l'inizio del nuovo blocco dati. Se invece viene configurato un carattere di Start allora l'inizio del blocco è determinato dalla ricezione di tale carattere; è possibile definire fino a 3 caratteri di Start. Eventuali successivi caratteri di Start ricevuti dopo che un blocco dati è stato aperto vengono trattati come normali caratteri e non determinano l'apertura di un nuovo blocco. A.5.2 Condizione di Stop Possono essere definiti fino a 3 caratteri di Stop per la chiusura del blocco dati. Quando viene riconosciuto uno dei caratteri di Stop viene chiuso il blocco dati edl il si predispone per la trasmissione verso Ethernet. Altri caratteri ricevuti dopo lo Stop vengono ignorati, fino alla ricezione di una nuova condizione di Start. Generalmente l'uso di caratteri di Start e Stop non consente che tali caratteri possano essere utilizzati all'interno del blocco dati. Alcune comunicazioni che utilizzano ad esempio un carattere di check sum possono potenzialmente creare una di queste situazioni. Il ovvia a questo problema dando la possibilità di definire un certo numero di caratteri che possono essere ricevuti dopo un carattere di Stop. Quindi un eventuale carattere di check sum dovrà essere posto dopo il carattere di Stop. La definizione del Number of Post-characters consente di definire quanti caratteri attendere dopo la ricezione dello Stop per ognuno dei caratteri di Stop definiti. Se ad esempio sono stati definiti 2 post-characters il si attenderà e memorizzerà nell'attuale blocco dati i 2 successivi caratteri ricevuti dopo il riconoscimento dello Stop. A.5.3 Condizione di Break Il parametro Maximum Data Length definisce il numero massimo di byte nel buffer Seriale->Ethernet e deve essere compreso tra 32 e 255. Quando viene raggiunto tale numero il si predispone alla trasmissione del blocco verso Ethernet. Questa impostazione è prevista solo per il protocollo UDP in quanto il TCP utilizza un proprio metodo per la suddivisione dei dati in modo da ottimizzare la trasmissione. Il parametro di Maximum Intercharacter Delay definisce il massimo tempo di attesa in ricezione tra due caratteri successivi provenienti dalla seriale (tempo definibile in multipli di 10 ms da 10 ms a 2.55 s). Al superamento di tale tempo il si predispone alla trasmissione del blocco verso Ethernet. Questa funzione può essere disabilitata impostando come valore di tempo 0. A.5.4 Configurazione di default La configurazione di default è la seguente: Start On Any Character nessuno Stop Characters definito Maximum Intercharacter Delay è impostato a 10 ms Maximum Data Length è impostato a 255 byte (solo per UDP). 21

22 Ciò significa che il priimo byte ricevuto dalla seriale è considerato l'inizio di un blocco dati che non ha alcuna fine, La condizione di stop è determinata solamente dalla dimensione del buffer e dalla pausa eventuale nella ricezione di caratteri da seriale, al verificarsi di uno di questi due eventi i dati memorizzatti saranno trasmessi verso Ethernet. In pratica questa configurazione funziona bene sia per stringhe di dati strutturati che ricevute in modo random. A.5.5 Note relative ai Buffer L'uso del richiede attenzione per quanto riguarda le possibili cause di overflow sui buffers da seriale->ethernet che da Ethernet->seriale. In generale una condizione di overflow può verificarsi a causa delle differenti velocità di trasmissione/ricezione tra porta seriale e porta Ethernet del. Potenzialmente una condizione di overflow potrebbe verificarsi anche sul buffer seriale->ethernet se la seriale è troppo veloce nell'inviare dati. buffer Ethernet->seriale o o UDP/IP: in questo caso il buffer può raggiungere facilmente la condizione di overflow in quanto la ricezione da Ethernet è molto più veloce della trasmissione su seriale ed il protocollo UDP non ha meccanismi di protezione relativi alla condizione di buffer overflow. Il protocollo UDP non è adatto alla trasmissione continua di dati ma solo alla trasmissione di stringhe di dati di lunghezza tale da poter essere contnute all'interno del buffer TCP/IP: prevede meccanismi di protezione per la condizione di overflow e quindi può essere utilizzato per trasmettere stringhe di qualsiasi lunghezza buffer seriale->ethernet per evitare una condizione di overflow è necessario utilizzare i segnali RTS/CTS per controllare il flusso dati, in questo modo è possibile interrompere la trasmissione da parte del dispositivo collegato alla seriale quando questo buffer è pieno buffer di ricezione del dispositivo collegato alla seriale anche inquesto caso è necessario utilizzare i segnali RTS/CTS per controllare il flusso dati tra e dispositivo Nota: l'uso del protocollo TCP/IP e dei segnali RTS/CTS è il modo migliore per il trasferimento di dati tramite il. 22

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