CATALOGO DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI DI VALUTAZIONE INDUSTRIALE

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1 CATALOGO DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI DI VALUTAZIONE INDUSTRIALE CGIL NAZIONALE Maggio

2 2 Il presente documento tratta l'insieme di strumenti e servizi a disposizione del coordinamento sulle politiche industriali di CGIL, e di tutte le parti interessate, organizzati in modo sequenziale in un unica pubblicazione. Per agevolare lo scorrimento e accesso ai diversi capitoli sono stati creati collegamenti cliccabili che funzionano soltanto in piattaforme desk (tramite utilizzo di Adobe Reader). In caso di accesso in piattaforme mobile è necessario scorrere fino alla pagina desiderata.

3 IL PROGETTO Negli ultimi 20 anni gli assetti societari e la proprietà delle realtà produttive del Paese sono andati sempre più a modificarsi. Al tradizionale turn over imprenditoriale, al complesso Risiko giocato anche dalle banche negli assetti del capitalismo italiano e con l uscita dello Stato da importanti settori industriali e dei servizi si sono aggiunti fenomeni e processi nuovi. La crisi la mancata risposta al bisogno di politiche industriali, il perdurare di un eccesso di discrezionalità nei criteri di allocazione delle risorse tanto di quelle del credito quanto di quelle pubbliche a partire dai fondi europei, hanno creato un indebolimento non solo dell'industria ma dell'intero sistema Paese rendendolo più subalterno alle relazioni con la politica. Davanti a dimensioni quali l afflusso di capitali stranieri interessati tanto alle PMI quanto ai grandi players industriali nazionali, la digitalizzazione dei processi e dei servizi che rendono 4.0 non solo la Fabbrica, ma anche la Bottega, il Welfare, i Trasporti e in qualche caso anche le relazioni stesse tra le persone, e la sempre maggiore complessità sociale, economica e quindi politica a cui il nostro Paese è sottoposto, la CGIL Nazionale e la Fondazione Di Vittorio hanno promosso un percorso di coprogettazione di un ampio progetto sulle Politiche Industriali Italiane. Il progetto ha dunque l obiettivo di creare un sistema più trasparente dove l'azione contrattuale si sposti dal solo terreno difensivo e risarcitorio a quello propositivo e di anticipo nel governo dei processi di riorganizzazione del sistema industriale. Per questo scopo si è realizzato un progetto che contiene una proposta organica per accrescere la qualità della nostra analisi e della nostra capacità di proposta nelle realtà aziendali, territoriali e di settore spostando il baricentro della contrattazione dalla fase EX POST dei processi a quella EX ANTE. Un progetto dunque aperto che offre un servizio di informazione, approfondimento, studio e orientamento sulle Politiche Industriali a tutti gli stakeholders e dunque al Paese. Per fare questo si fonda su tre organismi e su un set standard di strumenti operativi, ad oggi 8, implementabile ed ampliabile nel tempo. Gli organismi sono: 1. Il Coordinamento Politiche Industriali; 2. il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale; 3. la Consulta Industriale (vai alla pagina 11) Gli strumenti previsti sono: 1. l Indagine Probabilistica Industriale (vai alla pagina 43); 2. il Database con la black list e la white list sui comportamenti e gli esiti dei passaggi di proprietà che incrociano il MISE (vai alla pagina 61); 3. la Web Platform Idea Diffusa (vai alla pagina 28); 4. l uso strutturato di AIDA Bureau Van Dick (vai alla pagina 65); 5. la Matrice dei Dati e l Analisi Territoriale della Fondazione Di Vittorio (vai alla pagina 67) 6. l Osservatorio delle aziende innovative (vai alla pagina 63), speciale Modello Toscana (vai alla pagina 22) e Modello con FDV (vai alla pagina 72); 7. L Osservatorio sui settori produttivi (vai alla pagina 69); 8. Strumento operativo per l analisi, il monitoraggio la valutazione della spesa regionale (vai alla pagina 61);. 3

4 1. GLI ORGANISMI 1.1 Il Coordinamento Politiche Industriali Il Coordinamento Politiche Industriali è l organismo nazionale della CGIL di cui fanno parte le strutture regionali e le categorie nazionali della CGIL. Il Coordinamento è il cuore dell attività di studio, analisi e confronto sulle Politiche Industriali a livello Paese. 1.2 Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale (CSVI) è un organismo indipendente, promosso da CGIL e Fondazione di Vittorio, che ha lo scopo di indirizzare l attività di studio e analisi di iniziative di acquisizione, partecipazione, vendita e ristrutturazione delle imprese italiane. Il Comitato è responsabile della realizzazione dell Indagine Probabilistica Industriale (IPI, vedi oltre) in accordo con la CGIL Nazionale e la Consulta Industriale (CI, vedi oltre). Il CSVI è formato da 6 persone che si sono distinte, e dunque curano l approfondimento, rispetto a 6 ambiti di approfondimento: - L analisi del piano industriale; - La sostenibilità finanziaria; - L innovazione; - La compatibilità rispetto al settore e al mercato; - La reputazione sindacale; - Gli elementi di innovazione sociale e ambientale. 3

5 1.3 La Consulta Industriale La Consulta Industriale (CI) è una community di persone e competenze sulle politiche industriali e le strategie d impresa a cui partecipano: ricercatori, docenti e studiosi; manager aziendali; sindacalisti provenienti dai territori e dalle categorie; esperti dei settori. L invito alla partecipazione nella CI può provenire dalla CGIL Naziona, dall Fondazione Di Vittorio e dal CSVI, l adesione è libera e volontaria. La CI si attiva: - per la realizzazione di workshop, seminari e conferenze di approfondimento; per l istruzione delle pratiche riguardanti casi di acquisizione/ristrutturazione/vendita rispetto il Coordinamento Nazionale intende avviare un IPI; - continuativamente per scambiare notizie, opinioni e materiali all interno della piattaforma digitale predisposta. 2. GLI STRUMENTI 2.1 L Indagine Probabilistica Industriale L Indagine Probabilistica Industriale (IPI) è uno strumento di valutazione multidimensionale che esprime in modo sistemico e strutturato un parere indipendente sugli effetti e gli scenari di impatto di operazioni e piani di vendita, fusione e acquisizione di società italiane da parte di fondi e in generale capitali stranieri. L IPI è: - avviata dal Coordinamento Nazionale sulla base dell interesse strategico del caso, segnalato dalle categorie o dalle regioni; - svolta secondo un workflow standard (vedi documento specifico) che prevede l istruttoria da parte della CI e il coordinamento scientifico del CSVI; - indipendente nel parere che esprime il quale è, così come tutta la documentazione, reso disponibile per tutti gli stakeholder. 4

6 Il Rapporto finale è l output dell IPI. E strutturato come analisi a partire da una valutazione sul Piano Industriale osservato poi alla luce di 5 categorie per ognuna delle quali viene descritta la situazione pre-operazione e gli scenari d impatto post-operazione. Rispetto ad ognuno di questi viene espresso un giudizio in scala di valutazione da 1 a Black List e White List Non sono isolati i casi in cui in modo seriale fondi di investimento, imprese e singoli imprenditori hanno replicato modalità di acquisizione di altre imprese aventi come finalità la massima estrazione di valore a scapito della sopravvivenza stessa dell impresa acquisita. In un mercato globale tali casi non riguardano più solo dinamiche italiane (si pensi Rossignolo o Foianesi) ma anche e spesso a soggetti stranieri, la cui serialità si esprime per lo meno a livello europeo. Allo stesso modo vi sono state e vi sono esperienze di acquisizione e rilancio più che positive, le quali possono offrire best cases da studiare e sostenere anche nella loro eventuale replicazione. Per tutto questo si intende redigere, in partenariato anche con le rappresentanze sindacali europee, una black ed una white list di queste esperienze e dei soggetti che le hanno condotte. 2.3 La web platform Idea Diffusa Al fine di permettere l interazione, l informazione e l aggiornamento continuo delle quasi 100 persone membri della Consulta Industriale, viene costituita Idea Diffusa, una web platform basata su un sistema di news feed che sfrutta l intelligenza collettiva sulle fonti per produrre informazione circostanziata. Idea Diffusa è inoltre dotata di: - un repository referenziato dei documenti, papers, articoli prodotti dai membri della CI; - un agenda condivisa di tutti gli eventi rilevanti le Politiche Industriali; - un attività redazionale dedicata in grado di produrre mensilmente contenuti originali; - Uno stream di dialogo che permette ai membri della Consulta (tramite il loro profilo personale) di scambiarsi opinioni e pareri su temi proposti dal Coordinamento Nazionale CGIL. 5

7 Idea Diffusa è uno strumento interno il cui accesso è limitato a coloro che aderiscono agli organismi del progetto. 2.4 L uso strutturato di AIDA - Bureau Van Dick AIDA è un data warehouse privato tra i migliori al mondo nell analisi aziendale realizzato da Bureau Van Dick a disposizione di chiunque sia interessato all analisi dei bilanci e dei dati aziendali di imprese di capitali a livello globale. I dati di bilancio e aziendali contenuti in AIDA permettono di fare analisi, approfondimenti e confronti utili a stimare per ogni azienda: - la stabilità finanziaria; - la probabilità di vendita; - il credit score e l insolvenza; - l indice di rischio ambientale. 2.5 La Matrice dei Dati e l Analisi Territoriale della Fondazione Di Vittorio La Matrice per l Analisi Territoriale uno strumento originale della Fondazione di Vittorio che integra la dimensione economica, ambientale e sociale per restituire un immagine complessa e completa dello sviluppo territoriale tramite indici e mappe. La restituzione tramite mappe consente la visualizzazione immediata dei dati e la comparazione con altri elementi territoriali (es. rapporto innovazione infrastrutture). 2.6 L Osservatorio delle aziende innovative Gli Osservatorio sulle Imprese Innovative (OII) sono entità a carattere regionale la cui nascita è stimolata dalla CGIL Nazionale in accordo e coordinamento con le CGIL regionali, le istituzioni ed enti di ricerca territoriali. 6

8 Scopo degli Osservatori: - Svolgere sistematicamente attività di raccolta e analisi dati sugli andamenti delle imprese in tutti i settori nell ambito territoriale di riferimento; - Identificare, sulla base del superamento della norma su marker comuni (fatturato, addetti, valore export, ecc.), le imprese che manifestano risultati eccellenti; - Indagare le ragioni e i dati contestuali per i quali è spiegabile l andamento positivo o più che positivo rispetto alla norma del settore di riferimento; - Favorire, tramite il monitoraggio e lo studio di performance, lo sviluppo di un economia forte, aperta, sostenibile e globale. Gli OII non definiscono a priori i parametri di innovazione per poi condurre ricerca su quali aziende corrispondono a quei paramenti. Al contrario, gli Osservatori analizzano i dati, identificano le aziende che li overperformano e dunque approfondiscono i motivi dell overperformance. Una prima esperienza è attiva in Toscana con l obiettivo esplicito di essere estesa alle regioni dell Italia di mezzo. Iniziative analoghe sono state avviate in Basilicata, Piemonte e Lazio. 2.7 L Osservatorio sui settori produttivi Tre aspetti la contraddistinguono la produzione dell Osservatorio sui settori produttivi: 1. aggregazione delle principali fonti informative al fine di fornire dati attendibili ed omogenei sulle realtà produttive; 2. analisi multi-dimensionale finalizzata all esplorazione e all approfondimento delle caratteristiche del settore e dell eterogeneità intra-settoriale; 3. identificazione e caratterizzazione delle aree di innovatività e delle eccellenze all interno di un settore. Ciò permette di approfondire le dimensioni che definiscono ciascun settore (struttura imprenditoriale, competitività, spinta innovativa, forza-lavoro, andamento della domanda di beni e servizi), sottolineandone punti di forza, criticità, capacità di adattamento e minacce provenienti dall ambiente. 7

9 2.7 Dotazione di uno strumento operativo per l analisi, il monitoraggio la valutazione della spesa regionale sulle seguenti politiche Dotazione di uno strumento operativo per l analisi, il monitoraggio la valutazione della spesa regionale sulle seguenti politiche: - Politiche di sostegno allo sviluppo; - Politiche per l equità sociale; - Politiche per la sostenibilità culturale; - Politiche orizzontali dell innovazione tecnologica. CONCLUSIONE Gli organismi e gli strumenti citati perseguono l obiettivo di fornire un servizio al Paese e a tutti gli stakeholder pubblici e privati delle Politiche Industriali italiane. Pur nascendo su stimolo, e prevedendo quindi un ruolo importante, della CGIL, sono tutti organismi e persone indipendenti le cui osservazioni, valutazioni, analisi e proposte saranno basate su professionalità e competenza e non sulla base dell appartenenza. Il progetto Politiche Industriali potrà ulteriormente svilupparsi in futuro sulla base dei risultati e delle lezioni apprese durante la sua realizzazione. Roma, Maggio

10 CATALOGO DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI DI VALUTAZIONE INDUSTRIALE MAGGIO 2016 CGIL NAZIONALE 9

11 La Consulta Industriale Il luogo di incontro e scambio sulle politiche industriali 0

12 Il Progetto La Consulta Industriale (CI) è parte del progetto promosso da CGIL Nazionale e Fondazione di Vittorio sulle politiche industriali in Italia. Il progetto prevede 3 elementi: - l Osservatorio delle aziende innovative; - Il Database con la black list e la white list sui comportamenti e gli esiti dei passaggi di proprietà che incrociano il MISE. - IlComitato Scientifico di Valutazione Industriale e laconsulta Industriale; La Consulta ed il Comitato sono i soggetti incaricati della realizzazione dell Indagine Probabilistica Industriale: uno strumento di valutazione che esprime in modo sistemico e strutturato un parere indipendente sugli effetti e gli scenari di impatto di operazioni e piani di vendita, fusione e acquisizione di società italiane da parte di altresocietà e fondi. In particolare, il processo di indagine e valutazione viene realizzato grazie all istruzione delle pratiche e dei dossier specifici da parte dei membri della Consulta sotto la supervisione ed indirizzo del Comitato Scientifico divalutazione Industriale (CSVI). La Consulta Industriale

13 Cos è La Consulta Industriale (CI) è una community di persone e competenze sulle politiche industriali e le strategie d impresa a cui partecipano: ricercatori, docenti e studiosi; manager aziendali; sindacalisti provenienti dai territori e dalle categorie; esperti deisettori. Aperta Partecipativa Professionale Possono far parte della Consulta tutte le persone che hanno le caratteristiche di competenza indicate dal coordinamento del progetto (CGIL) Grazie a strumenti online e offline la CI facilita lo scambio di informazioni, documenti, competenze e riflessioni tra i suoi membri I membri della CI possono diventare istruttori delle pratiche e dei dossier dei casi oggetto delle IPI La Consulta Industriale

14 Gli strumenti La CI intende caratterizzarsi come piattaforma abilitante le interazioni della vasta community di esperti che è già oggi attiva sui temi delle politiche industriali ma che ancora non ha un strumento pubblico e strutturato che ne faciliti l incontro. La consulta utilizzaa questo fine i seguenti strumenti: 1. Incontri, workshop e seminari finalizzati a condividere conoscenza, ispirazione e approfondimento su temi di interesse per le strategie aziendali e le politiche industriali; La Consulta Industriale

15 Gli strumenti La CI intende caratterizzarsi come piattaforma abilitante le interazioni della vasta community di esperti che è già oggi attiva sui temi delle politiche industriali ma che ancora non ha un strumento pubblico e strutturato che ne faciliti l incontro. La consulta utilizzaa questo fine i seguenti strumenti: 1. Incontri, workshop e seminari finalizzati a condividere conoscenza, ispirazione e approfondimento su temi di interesse per le strategie aziendali e le politiche industriali; 2. Pubblicazioni e ricerche autopromosse tese ad approfondire specifici argomenti, con l obiettivo di divulgare all estero conoscenza e influenzare le policies aziendalie pubblichein materia di strategia d impresa; La Consulta Industriale

16 Gli strumenti La CI intende caratterizzarsi come piattaforma abilitante le interazioni della vasta community di esperti che è già oggi attiva sui temi delle politiche industriali ma che ancora non ha un strumento pubblico e strutturato che ne faciliti l incontro. La consulta utilizzaa questo fine i seguenti strumenti: 1. Incontri, workshop e seminari finalizzati a condividere conoscenza, ispirazione e approfondimento su temi di interesse per le strategie aziendali e le politiche industriali; 2. Pubblicazioni e ricerche autopromosse tese ad approfondire specifici argomenti, con l obiettivo di divulgare all estero conoscenza e influenzare le policies aziendalie pubblichein materia di strategia d impresa; 3. Una repository referenziata costruita riunendo il materiale prodotto (papers, ricerche, analisi) da parte dei singoli membri della Consulta e delle organizzazioni di provenienza in ottica open data consultabile online; La Consulta Industriale

17 Gli strumenti La CI intende caratterizzarsi come piattaforma abilitante le interazioni della vasta community di esperti che è già oggi attiva sui temi delle politiche industriali ma che ancora non ha un strumento pubblico e strutturato che ne faciliti l incontro. La consulta utilizzaa questo fine i seguenti strumenti: 1. Incontri, workshop e seminari finalizzati a condividere conoscenza, ispirazione e approfondimento su temi di interesse per le strategie aziendali e le politiche industriali; 2. Pubblicazioni e ricerche autopromosse tese ad approfondire specifici argomenti, con l obiettivo di divulgare all estero conoscenza e influenzare le policies aziendalie pubblichein materia di strategia d impresa; 3. Una repository referenziata costruita riunendo il materiale prodotto (papers, ricerche, analisi) da parte dei singoli membri della Consulta e delle organizzazioni di provenienza in ottica open data consultabile online; 4. Il portale web che aggrega e diffonde contenuti specialistici propri e secondari sulle politiche industriali. La Consulta Industriale

18 Gli strumenti La CI intende caratterizzarsi come piattaforma abilitante le interazioni della vasta community di esperti che è già oggi attiva sui temi delle politiche industriali ma che ancora non ha un strumento pubblico e strutturato che ne faciliti l incontro. La consulta utilizzaa questo fine i seguenti strumenti: 1. Incontri, workshop e seminari finalizzati a condividere conoscenza, ispirazione e approfondimento su temi di interesse per le strategie aziendali e le politiche industriali; 2. Pubblicazioni e ricerche autopromosse tese ad approfondire specifici argomenti, con l obiettivo di divulgare all estero conoscenza e influenzare le policies aziendalie pubblichein materia di strategia d impresa; 3. Una repository referenziata costruita riunendo il materiale prodotto (papers, ricerche, analisi) da parte dei singoli membri della Consulta e delle organizzazioni di provenienza in ottica open data consultabile online; Oltre a questo la Consulta si attiva con azioni specifiche quando il Comitato Scientifico ed il Coordinamento Nazionale CGIL danno avvio ad un Indagine Probabilistica Industriale. 4. Il portale web che aggrega e diffonde contenuti specialistici propri e secondari sulle politiche industriali. La Consulta Industriale

19 La Consulta nel IPI Rispetto all Indagine Probabilistica Industriale: 1. La Consulta è attivata dai proponenti del caso approvato dal coordinamento nazionale e dal Comitato Scientifico di Valutazione Industriale (CSVI); 2. I proponenti, al minimo il rappresentante della CGIL regionale e il rappresentante della categoria nazionale di riferimento rispetto al caso, assumono il ruolo di istruttori, predisponendo il materiale utile allo svolgimento dell IPI; Consulta La Consulta Industriale

20 La Consulta nel IPI Rispetto all Indagine Probabilistica Industriale: 3. Durante lo svolgimento dell IPI, qualora il CSVI lo necessiti, gli Istruttori ed in generale i membri competenti della Consulta sono chiamati a fornire chiarimenti e aggiungere elementi utili alla valutazione; 4. Il Rapporto IPI in bozza viene presentato e discusso con gli Istruttori prima della consegna alla CGIL nazionale e ai committenti Consulta La Consulta Industriale

21 La Consulta nel IPI Dossier e pratiche realizzate nell ambito dell IPI rimangono consultabili nel Portale della Consulta a beneficio di future ed ulteriori analisi in ottica open data all interno della Repository Referenziata Consulta La Consulta Industriale

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28 Idea Diffusa L'intelligenza collettiva che produce informazione Committente: Consulta Industriale CGIL - Progetto di: LAMA Agency

29 Idea Diffusa L'intelligenza collettiva che produce informazione Nasce per: Coinvolgere i membri della Consulta (circa 100) in attività informative e di condivisione di contenuti per rendere più frequenti e costanti le occasioni di scambio (anche a distanza); Sfruttare l intelligenza collettiva di una community per produrre nuovo sapere e renderlo disponibile

30 Idea Diffusa è: Idea Diffusa categoria categoria login agenda Uno spazio web, accessibile attraverso login (non pubblico) che presenta i contenuti selezionati dal news feed in modo organizzato per temi e categorie (simile ad una testata giornalistica). Sarà inoltre consultabile l Agenda con gli appuntamenti della Consulta e altri eventi suggeriti dalla redazione.

31 Idea Diffusa è: Idea Diffusa categoria categoria 12 login agenda Un news feed che aggrega notizie, articoli, post provenienti da fonti selezionate e che rispecchiano le abitudini informative dei membri, oltre che i temi più seguiti e coerenti con la mission della Consulta (economia, politiche industriali, provvedimenti per lo sviluppo, lavoro e occupazione, strategie d'impresa, ecc).

32 Idea Diffusa è: Idea Diffusa categoria categoria login 17 agenda 23 categoria upload download research Una repository (archivio consultabile) referenziata che riunisca il materiale prodotto nel tempo (papers, ricerche, analisi) da parte dei singoli membri della Consulta e dalle loro organizzazioni di provenienza in ottica aperta e fruibile. Questo spazio potrebbe avere anche una sezione dedicata ai libri e ai suggerimenti di lettura tra i vari membri.

33 Idea Diffusa è: Idea Diffusa home archivio home repository open call aperta dal 3/5/2016 al 12/6/2016 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Mario Rossi: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ Agnese Maria: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ Uno stream di dialogo che permette ai membri della Consulta (tramite il loro profilo personale) di scambiarsi opinioni e pareri su temi proposti dal Coordinamento Nazionale CGIL. Quest ultimo, insieme alla redazione, sceglie di lanciare una discussione attraverso la proposta di un caso su cui si considera importante raccogliere il contributo dei membri.

34 Idea Diffusa è: Idea Diffusa Intervista libri categoria Una pubblicazione (mensile?) che oltre agli articoli più significativi raccolti sul portale nell ultimo periodo ospita anche contenuti originali prodotti da alcuni membri o da altri soggetti a cui si possono chiedere contributi ad hoc e interviste.

35 Idea Diffusa è: Incontri, workshop e seminari finalizzati a condividere conoscenza, ispirazione e approfondimenti. Questi appuntamenti potranno essere più o meno istituzionali-frontali oppure partecipativi-laboratoriali. Potremmo anche immaginarli come approfondimenti e focus di aspetti e questioni trattati anche nel prodotto editoriale.

36 Come funziona newsfeed Idea Diffusa categoria categoria login 17 agenda 23 Preferenze di fonti: categoria 12 Membro Consulta fonti / testate temi / tag Idea Diffusa categoria Diffusa Ogni membro della Consulta sarà chiamato a compilare un formulario (inviato via mail) in cui indicare: > le testate/blog/siti che usa e considera utili per informarsi; > gli argomenti/tag che lo interessano. Grazie a questa sorta di censimento, si andrà a creare un elenco di fonti scelte che il news feed dovrà aggregare. La restituzione dei contenuti sarà organizzata attraverso un interfaccia che mostra l anteprima dei post/articoli e il link per leggerli completamente. L accesso e la lettura potranno essere fatti anche da mobile tramite un App.

37 Come funziona pubblicazione Idea Diffusa redazione Intervista libri LAMA Agency categoria Il lavoro automatico del filtro aggregatore può essere affiancato ad un lavoro di redazione che: > monitora e controlla la qualità della restituzione giornaliera sul portale; > contraddistingue gli articoli più significativi (topics) riproponendoli, ogni mese, sotto forma di magazine (pdf sfogliabile). La redazione, oltre al team di LAMA, potrà vedere il coinvolgimento di membri della Consulta disponibili a scrivere/essere intervistati e altri soggetti esterni. La pubblicazione mensile può essere dedicata ogni volta ad un focus tematico diverso in modo tale che - di mese in mese - si vada a costruire una collezione di quaderni della Consulta.

38 Come funziona stream stream Idea Diffusa home archivio home repository open call aperta dal 3/5/2016 al 12/6/2016 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Coord. CGIL Mario Rossi: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ Agnese Maria: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ Mario Rossi: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ Agnese Maria: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ redazione closed call Agnese Maria: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi scing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in volupta te velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident. 11/12/ Lo Stream di Dialogo funziona come una sorta di "call" che chiama (attraverso una notifica) gli utenti di ideadiffusa.it a reagire esponendo in pochi caratteri (al max 500) la loro idea, presentando la propria disponibilità a riunioni o proponendo approfondimenti (segnalando link o caricando allegati). La call starà aperta un tempo limitato (ad esempio 5 giorni) in modo da incentivare la capacità reattiva degli utenti, da raccogliere tutti i feedback possibili e da facilitare l'attività di gestione/moderazione dello stream. A chiusura della Call, il Coordinatore Nazionale e la redazione producono un messaggio di feed back che potrà prevedere anche di rivolgersi direttamente ai singoli (ad esempio taggando le persone). Una volta chiuse, le Call saranno comunque consultabili e leggibili grazie all'archivio.

39 Come funziona repository elenco materiali prodotti titolo + tema titolo + tema titolo + tema titolo + tema Membro Consulta titolo + tema titolo + tema 6 mesi ricognizione e raccolta Idea Diffusa categoria categoria login 17 agenda 23 categoria upload download research Ogni membro della Consulta sarà chiamato (sempre tramite form) ad indicare le pubblicazioni/ricerche/articoli di cui è autore e che intende condividere con gli altri membri. Grazie a questa ricognizione si andrà a costruire un database di materiali e temi che sarà la base della repository (almeno 6 mesi). Una volta che questa sarà on line, i membri potranno cercare, caricare e scaricare i documenti e le ricerche che desiderano.

40 Le attività nel tempo newsfeed spazio web repository pubblicazione incontri

41 opportunità Avere un punto di riferimento on line per una community che fino ad ora si è incontrata solo in occasioni specifiche, aumentando quindi le possibilità di conoscenza reciproca e il senso comune di appartenenza; Offrire ai membri un unico strumento veloce, immediato e organizzato per consultare news e aggiornamenti sulle politiche industriali e i fatti d'attualità che rientrano in quest'ambito.; Dare modo ad ognuno di loro di mettere a sistema anche studi, conoscenze e sapere prodotti precedentemente; Connettere alla community anche altre persone e soggetti che possono portare un contributo (sulla pubblicazione e in occasione dei singoli eventi).

42 Idea Diffusa

43 Indagine Probabilistica Industriale Leggere le politiche industriali in modo sistemico

44 Contesto dal 2011 ad oggi Lactalis (SWI) ha aggiunto Parmalat ai già posseduti Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cademartori; Indagine Probabilistica Industriale Hitachi (Jap) ha comprato Ansaldo Breda e il 40% Ansaldo StS; Mahindra (IND) il 76% di Pininfarina Shandong Heavy Industry Weichai Group (CHI) il 75% di Ferretti; State Grid of China (CHI) il 35% di CDP Reti (che raccoglie le partecipazioni di controllo di Terna e Snam); Whirpool (US) il 60,4% di Merloni HeidelbergCement (GE) il 45% di Italcementi

45 Contesto ed anche Rossignolo ha acquisito Delphy e De Tomaso; Foianesi ha acquisito lo stabilimento Electrolux di Scandicci; Videocon ha acquisito Videocolor di Frosinone. Lactalis (SWI) ha aggiunto Parmalat ai già posseduti Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cademartori; Indagine Probabilistica Industriale Hitachi (Jap) ha comprato Ansaldo Breda e il 40% Ansaldo StS; Mahindra (IND) il 76% di Pininfarina Shandong Heavy Industry Weichai Group (CHI) il 75% di Ferretti; State Grid of China (CHI) il 35% di CDP Reti (che raccoglie le partecipazioni di controllo di Terna e Snam); Whirpool (US) il 60,4% di Merloni HeidelbergCement (GE) il 45% di Italcementi

46 Contesto Hitachi (Jap) ha comprato Ansaldo Breda e il 40% Ansaldo StS; Rossignolo ha acquisito Delphy e De Tomaso; Shandong Heavy Industry Weichai Group (CHI) il 75% di Ferretti; Foianesi ha acquisito lo stabilimento Electrolux di Scandicci; Tutti casi di operazioni di partecipazione e acquisizione di società italiane da parte di gruppi e fondi italiani e stranieri che ne hanno influenzato le strategie, i risultati e sviluppo. State Grid of China (CHI) il 35% di CDP Reti (che raccoglie le partecipazioni di controllo di Terna e Snam); Videocon ha acquisito Videocolor di Frosinone. Whirpool (US) il 60,4% di Merloni Lactalis (SWI) ha aggiunto Parmalat ai già posseduti Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cademartori; HeidelbergCement (GE) il 45% di Italcementi Mahindra (IND) il 76% di Pininfarina Indagine Probabilistica Industriale

47 Contesto Hitachi (Jap) ha comprato Ansaldo Breda e il 40% Ansaldo StS; Rossignolo ha acquisito Delphy e De Tomaso; Shandong Heavy Industry Weichai Group (CHI) il 75% di Ferretti; Foianesi ha acquisito lo stabilimento Electrolux di Scandicci; Tutti casi di operazioni di partecipazione e acquisizione di società italiane da parte di gruppi e fondi italiani e stranieri che ne hanno influenzato le strategie, i risultati e sviluppo. State Grid of China (CHI) il 35% di CDP Reti (che raccoglie le partecipazioni di controllo di Terna e Snam); Per operare scelte strategiche è necessario non solo reagire ma soprattutto prevedere. Come valutare gli impatti di queste operazioni senza rinunciare ad affrontarle nella loro complessità? Videocon ha acquisito Videocolor di Frosinone. Whirpool (US) il 60,4% di Merloni Lactalis (SWI) ha aggiunto Parmalat ai già posseduti Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cademartori; HeidelbergCement (GE) il 45% di Italcementi Mahindra (IND) il 76% di Pininfarina Indagine Probabilistica Industriale

48 Complessità Acquisizioni e fusioni sono operazioni complesse che generano impatti finanziari, sociali, ambientali, reputazionali e occupazionali diretti e indiretti. Spesso queste dimensioni sono trattate in modo separato, con un maggiore accentoposto sulla dimensione ritenuta prioritaria dal punto di vista di chi la sta trattando. Leggere queste operazioni nella loro interezza consente invece di: Garantire una corretta informazione, e dunque anticipare l azione contrattuale riducendo rischi e criticità ex-ante; Assumere posizioni più di proposta che di difesa; Proporre soluzioni che considerano a loro volta gli impatti delle stesse sulle altre dimensioni; Garantire quell apprendimento e orientamento che può essere alla base di una più generale visionedi policies industriali a livello Paese. Indagine Probabilistica Industriale

49 I migliori strumenti di analisi e previsione sono quelli che consentono di leggere la dinamica dei processi e comprenderne i possibili impatti trattando la complessità ma restituendola in forma semplice.

50 Leggere gli Scenari con l Indagine Probabilistica Industriale L Indagine Probabilistica Industriale (IPI) è uno strumento di valutazione multidimensionale che esprime in modo sistemico e strutturatoun parere indipendente sugli effetti e gli scenari di impatto di operazioni e piani di vendita, fusione e acquisizione di società italiane da parte di fondi e in generale capitali stranieri. Multidimensionale Strutturato Indipendente Trattando le dimensioni finanziaria, sociale, ambientale, sindacale, innovativa, di mercato e industriale restituisce un big picture chiaro e completo Il Rapporto prodotto dall indagine può essere letto a più livelli e raccoglie analisi, considerazioni e raccomandazioni basate su dati e fonti esplicite Il Rapporto non esprime un parere di parte, non emette giudizi ma valutazioni. È inoltre nutrito dall interazione con le categorie e gli stakeholders Indagine Probabilistica Industriale

51 Come funziona L IPI è un servizio indipendente, la cui nascita è promossa dalla CGIL nazionale e dalla Fondazione Di Vittorio all interno di un più ampio progetto basato su 3 pilastri: l Osservatorio delle aziende innovative; Il Database con la black list e la white list sui comportamenti e gli esiti dei passaggi di proprietàche incrociano il MISE. Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale e la Consulta Industriale; CSVI Proposta di Caso Indagine e Valutazione Rapporto Il Comitato Scientifico risponde alla richiesta specifica di attivazione dell IPI da parte della CGIL Nazionale o di altri committenti istituzionali rispetto ai casi ritenuti rilevanti dal punto di vista sociale, occupazionale e strategico nonché sull effettiva fattibilità dell analisi stante le fonti e i canali a disposizione della Consulta e, conseguentemente, del Comitato Scientifico stesso. Il processo di Indagine e Valutazione viene realizzato tramite il lavoro dei membri della Consulta sotto la supervisione ed indirizzo del Comitato Scientifico di Valutazione Industriale (CSVI). Il Rapporto dell IPI è uno strumento di informazione e orientamento a disposizione e beneficio di tutti gli stakeholders e, in ultima istanza, dei policy makers e delle Istituzioni italiane. Indagine Probabilistica Industriale

52 Come funziona - La Consulta Industriale Il CSVI si avvale della community riunita nella Consulta Industriale La Consulta Industriale è una community di persone formata da: - ricercatori, docenti, studiosi; - manager aziendali; - sindacalisti; - esperti dei settori. La Consulta Industriale: - è strumento funzionale all istruzione e approfondimento dei casi; - raccoglie pareri, studi, rapporti sui temi delle policies industriali; - è un luogo di scambio e incontro fisico e online Indagine Probabilistica Industriale

53 Workflow - Proposta 1. Le categorie e la CGIL regionale, direttamente o su stimolo di altri comm itte nti (istituz ioni), inviano la proposta di studio di cas o al Coordinamento Nazionale CGIL; 2. Sulla base della fattibilità e della rilevanza sociale, strategica e occupazionale il Coord. Naz. assume il caso o meno; 3. I proponenti del caso attivano gli esperti della Consulta nominando degli Istruttori (al minimo: 1 da CGIL regionale, 1 dalla categoria di riferimento, 1 esperto) per redigere l Istruttoria sul caso; 4. L istruttoria viene illustrata al CSVI; Indagine Probabilistica Industriale

54 Workflow Indagine e Valutazione 5. IlCSVI avvia l Analisi Probabilistica Industriale e indica il timing; 6. Se il CSVI necessità di ulteriori o più complete informazioni, insieme agli Istruttori attiva i componenti della Consulta utili allo scopo; 7. I componenti della Consulta collaborano con il CSVI nella produzione delle informazioni aggiuntive necessarie; Indagine Probabilistica Industriale

55 Workflow - Rapporto 8. IlCSVI redige la bozza di Rapporto IPI; 9. IlRapporto viene presentato agli istruttori, discusso edeventualmente integrato; 10. Il Rapporto definitivo viene consegnato alla CGIL nazionale e ai committenti sindacali e istituzionali Indagine Probabilistica Industriale

56 Workflow - Rapporto Il Rapporto IPI è strutturato come analisi a partire da una valutazione sul Piano Industriale osservato poi alla luce di 5 categorie per ognuna delle quali viene descritta la situazione preoperazione e gli scenari d impatto post-operazione. Indagine Probabilistica Industriale

57 Indagine Probabilistica Industriale Membri CSVI e Competenze

58 L IPI NON E UN TRIBUNALE, PRODUCE PARERI, INFORMAZIONI E CONOSCENZA. NON EMETTE SENTENZE.

59 L IPI E UNO STRUMENTO DI TRASPARENZA E DEMOCRAZIA. PER QUESTO E PUBBLICO IN OGNI SUA PARTE, GOVERNANCE, PROCESSO ED OUTPUT.

60 NON SAPPIAMO COSA SAREBBE SUCCESSO SE CI FOSSE STATO IN PASSATO SAPPIAMO QUELLO CHE VUOLE OTTENERE: UN SISTEMA INDUSTRIALE PIU FORTE

61 Strumenti d indagine Leggere dati, territorio e innovazione 0

62 Il Progetto Il Comitato Scientifico di Valutazione Industriale (CSVI) e la Consulta Industriale (CI) sono organismi creati su stimolo della CGIL Nazionale nell ambito del più ampio progetto di Indagine Probabilistica Industriale. A disposizione di questi organi vi è l attività di data collection e data analysis realizzata con i seguenti strumenti, a disposizionedi tutti gli attori che hanno interesse nello sviluppo di politiche industriali a livello Paese: - l Osservatorio delle aziendeinnovative; - Il databaseaida Bureau Van Dijk; - La Matrice dei datie l Analisi Territoriale della FondazionediVittorio; - L Osservatorio suisettoriproduttivi. La Consulta ed il Comitato sono i soggetti incaricati della realizzazione dell IndagineProbabilistica Industriale: uno strumento di valutazione che esprime in modo sistemico e strutturato un parere indipendente sugli effetti e gli scenari di impatto dioperazioni e piani divendita, fusione e acquisizione di società italiane da partedialtre societàe fondi. In particolare, gli strumenti qui presentati hanno lo scopo più alto di fornire informazioni utili a ridurre la discrezionalitànell analisi e promozione di politiche industriali attive. La Consulta Industriale

63 L Osservatorio sulle Imprese Innovative 1/2 Gli Osservatorio sulle Imprese Innovative (OII) sono entità a carattere regionale la cui nascita è stimolata dalla CGIL Nazionale in accordo e coordinamento con le CGIL regionali, le istituzioni ed enti di ricerca territoriali. Scopo degli Osservatori: - Svolgere sistematicamente attività di raccolta e analisi dati sugli andamenti delle imprese in tutti i settori nell ambito territoriale di riferimento; - Identificare, sulla base del superamento della norma su marker comuni (fatturato, addetti, valore export, ecc.), le imprese chemanifestano risultatieccellenti; - Indagare le ragioni e i dati contestuali per i quali è spiegabile l andamento positivo o più che positivo rispettoalla norma del settore di riferimento; - Favorire, tramite il monitoraggio e lo studio di performance, lo sviluppo di un economia forte, aperta, sostenibilee globale. Gli Osservatori non definiscono a priori i parametri di innovazione per poi condurre ricerca su quali aziende corrispondono a quei paramenti. Al contrario, gli Osservatori analizzano i dati, identificano le aziende che li overperformano e dunque approfondiscono i motivi dell overperformance. La Consulta Industriale

64 L Osservatorio sulle Imprese Innovative 2/2 Gli Osservatori intendono avere impatto: à Sulla conoscenza pubblica in meritoall andamentodei settori,delle imprese e dei territori; à Sulle politiche industriali; à Sulla collocazione di risorse a beneficio delle politiche attiveper il lavoro e la formazione; à Sull impiego dei fondi comunitari; I dati prodotti dagli Osservatori sono aperti e pubblici, nell ottica di un processo trasparente,confrontabile e aperto. Una prima esperienza è attiva in Toscana con l obiettivo esplicito di essere estesa alle regioni dell Italia di mezzo. Iniziativeanaloghesono state avviatein Basilicata,Piemonte e Lazio. La Consulta Industriale

65 AIDA Bureau Van Dijk 1/2 AIDA è un data warehouse privato tra i migliori al mondo nell analisi aziendale realizzato da Bureau Van Dijk a disposizione di chiunque sia interessato all analisi dei bilanci e dei dati aziendali a livello globale. Grazie alle informazioni in esso contenute,aggregabili e trattabili,è possibile derivare informazioni e indici per tutte le imprese di capitali italiane su: Stabilità Finanziaria Probabilità di Vendita Credit Score e Insolvenza Indice di Rischio Ambientale La Consulta Industriale

66 AIDA Bureau Van Dijk 2/2 AIDA consente di: Utilizzare centinaia criteri di ricerca combinabili tra loro grazie agli operatori booleani (AND, OR, NOT) per incrociare tutte le informazioni disponibili. Valutare i bilanci personalizzando la visualizzazione Importare liste di aziende proprie per effettuare analisi di portafoglio o escludere le aziende da attività di sviluppo commerciale Indicizzare tutti i dati e utilizzarli come criteri di ricerca Riclassificare i bilanci Confrontare una singola azienda con un gruppo di aziende simili Creare e personalizzare indicatori, calcolare medie di settore, modificare la visualizzazione dei dati, personalizzare liste ed esportare tutto in molteplici formati (Excel, Access...) Effettuare ricerche di mercato e analisi di benchmarking Calcolare rating e scoring Monitorare costantemente le aziende grazie al sistema di alert Analizzare i documenti ottici e la nota integrativa Creare agevolmente grafici per illustrare i dati finanziari Identificare un set di società, confrontarle tra loro e creare un bilancio di settore aggregato Analizzare l organigramma e la struttura societaria delle aziende Individuare l azionista di riferimento nazionale e globale La Consulta Industriale

67 La Matrice FdV per l Analisi Territoriale 1/2 La Matrice per l Analisi Territoriale uno strumento originale della Fondazione di Vittorio che integra la dimensione economico, ambientale e sociale per restituire un immagine complessa e completa dello sviluppo territorialetramite indici e mappe. ECONOMIA AMBIENTE E TERRITORIO SOCIETÀ E CULTURA DIMENSIONI Imprese Lavoro Patrimonio ecologico Caratterizzazione territoriale Caratterizzazione sociale Cultura INDICI Innovazione Attrattività Competitività Rischio Qualità ambientale Dispersione insediativa Valorizzazione Demografia Servizi e cultura Turismo La Consulta Industriale

68 La Matrice FdV per l Analisi Territoriale 2/2 La restituzione tramite mappe consente la visualizzazione immediata dei dati e la comparazione con altri elementi territoriali (es. rapportoinnovazione infrastrutture). La Consulta Industriale

69 L Osservatorio sui Settori Produttivi 1/2 L Osservatorio sui Settori Produttivi (OSP) è frutto dell attività della Fondazione Di Vittorio finalizzata a fornire a approfondimenti mirati sui processi, i meccanismi e le dinamiche interne a ciascun settore produttivo. L attività dell Osservatorio è strutturata intorno ai seguenti punti: aggregazione delle principali fonti informative (AIDA-BvD e Istat)al fine di fornire dati attendibili ed omogenei sulle realtà produttive; analisi multi-dimensionale finalizzata all esplorazione e all approfondimento delle caratteristiche del settore e dell eterogeneità intra-settoriale; identificazione e caratterizzazione delle aree di innovatività e delle eccellenze all interno di un settore. Le principali tecniche di analisi monovariata e bivariata che definiscono la produzione di un osservatorio saranno integrate dametodi e tecniche di analisi multivariata finalizzate: all esplorazione e all identificazione dei macro-fattori che sintetizzano le caratteristiche del settore; all individuazione di gruppi di imprese che si differenziano in termini di struttura e performance competitiva. La Consulta Industriale

70 L Osservatorio sui Settori Produttivi 2/2 L Osservatori raccoglie dati relativi a variabili quali la dimensione d impresa, la forma giuridica, gli indici di demografia industriale, la concentrazione del settore; indicatori di performance come il fatturato, il valore aggiunto, l export, la spesa in R&S ed innovazione, le caratteristiche degli occupati (genere, età, titolo di studio, inquadramento professionale ) e spesa per consumi delle famiglie (relativa ai beni e/o servizi del settore oggetto di analisi). Il prodotto dell Osservatorio consiste in un report diviso in differenti sezioni, ciascuna delle quali evidenzia e approfondisce una delle dimensioni specificate di seguito: Struttura imprenditoriale e produttiva Competitività Spinta innovativa Struttura occupazionale Andamento della domanda di beni e/o servizi Sulla base degli approfondimenti riguardanti gli ambiti elencati il report evidenzia punti di forza, punti deboli, capacità di adattamento e minacce provenienti dall ambiente del settore produttivo. La Consulta Industriale

71 L uso degli strumenti Le informazioni elaborate tramite glistrumenti descritti sono messe a disposizione di CI e CSVI e, nell ambito dell IPI, sono integrate da: - rapporti,ricerche,approfondimenti realizzati dai membri della communitydella CI; - rapportie analisiredattidalle CGIL territorialie di categoria; - gli attie i documenti resi pubblici dalle imprese e dagli stakeholder di riferimento. La Consulta Industriale, il Comitato Scientifico e gli strumenti qui presentati perseguono tutti lo stesso obiettivo: favorire le politiche industriali con un metodo esplicito e trasparente. Sono in ogni caso fonti aperte per chiunqueabbia interesse nello sviluppodi politiche industriali pubbliche a beneficio del Paese. I dati, le risorse,le fonti e le metodologie d analisi utilizzate vengono sempreresipubblici. La Consulta Industriale

72 OSSERVATORIO IMPRESE INNOVATIVE PROMOSSO IN PARTENARIATO CON LA FONDAZIONE DI VITTORIO L attività dell osservatorio sulle imprese innovative della Fondazione Di Vittorio si articola in tre attività: 1. aggregazione delle principali fonti informative al fine di fornire dati attendibili ed omogenei sulle realtà produttive nel territorio; 2. desk-research sulla base dati costruita al punto 1 finalizzata ad identificare i soggetti di successo e le eccellenze nel territorio. 3. field-research sulle imprese individuate nella fase 2 finalizzata ad approfondire le caratteristiche e le prospettive delle esperienze di successo, da un lato, e i fattori che hanno favorito o inibito l impresa innovativa nel territorio, dall altro. Per quanto concerne la fase 1, il database sul quale si fondano le elaborazioni dell osservatorio sarà il risultato della fusione di dati provenienti da più fonti: Istat (ASIA-Imprese), Bureau van Dijk (database AIDA), dichiarazioni IRAP, sistema informativo lavoro. L attività di desk-research permetterà di selezionare un sotto-insieme di imprese performanti nel territorio tramite indicatori di competitività (vendite, esportazioni, valore aggiunto ). Tale sotto-insieme è oggetto di studio della field-research che tramite questionari strutturati e interviste qualitative ha lo scopo di indagare: i) caratteristiche dei processi innovativi, ii) prospettive future dei processi innovativi, iii) fattori che tendono a catalizzare il successo dell innovazione, iv) fattori che tendono a inibire il successo dell innovazione. In quest ultima fase entrano in gioco gli indicatori classici riferiti all impresa innovativa: spese in R&S, formazione per i dipendenti, tipi di innovazione (incrementale, radicale, di prodotto, di processo.), tecnologie adottate, quota di fatturato derivante da nuovi prodotti/servizi, obiettivi dell innovazione, foci e loci della conoscenza innovativa, accordi e reti di collaborazione per la R&S, patenting/licensing, ostacoli e vincoli agli investimenti e ai finanziamenti per l innovazione, efficacia del finanziamento pubblico ecc Nell attività di reporting dell Osservatorio l esposizione delle evidenze empiriche si accompagna alla formulazione di raccomandazioni e linee di indirizzo per il decisore politico che si focalizzanno sui seguenti aspetti: caratteristiche dell ecosistema innovativo regionale; punti di forza, criticità, minacce e potenzialità future di tali realtà; ruolo del finanziamento pubblico e privato nello sviluppo dell impresa innovativa; capacità delle strutture e degli stakeholders pubblici e privati da incubatori e acceleratori a parchi scientifici e tecnologici, poli di innovazione ecc... nel catalizzare e nel controllare gli aspetti inibitori nel processo di sviluppo di innovazione da parte delle imprese. E inoltre prevista la possibilità di affiancare al report approfondimenti specifici su singoli attori-imprese privilegiati.

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