PAL / P I A N O D I AT T U A Z I O N E L O C A L E Q U O TA S E R V I Z I F O N D O P O V E R T À
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- Fabia Lelli
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1 PAL / P I A N O D I AT T U A Z I O N E L O C A L E Q U O TA S E R V I Z I F O N D O P O V E R T À
2 RISORSE DISPONIBILI PAL residuo PON Totale Budget 2018 (stanziato) , , ,48 Budget 2019 (previsione) , ,92 Budget 2020 (previsione) , ,16
3 SPESE AMMISSIBILI Prima priorità di impiego - Il rafforzamento del Servizio Sociale Professionale Obiettivo: garantire sul territorio la presenza di almeno 1 assistente sociale ogni 5 mila abitanti Azione: assunzione di assistenti sociali, formazione del servizio sociale professionale, servizi per l informazione Seconda priorità di impiego - Il rafforzamento degli interventi di inclusione Obiettivo: per tutti i nuclei con un bisogno complesso attivazione di uno degli interventi/servizi previsti, tra cui obbligatoriamente sostegno alla genitorialità in caso di minore sotto i 3 anni Azione: finanziamento servizi Terza priorità di impiego - I Punti di accesso alle misure di inclusione Obiettivo: un punto per l accesso al REI (informazione, consulenza e orientamento ai nuclei familiari) ogni 20 mila abitanti Azione: assunzione di assistenti sociali
4 LA SITUAZIONE DEL NOSTRO DISTRETTO Prima priorità di impiego - Il rafforzamento del Servizio Sociale Professionale Obiettivo: garantire sul territorio la presenza di almeno 1 assistente sociale ogni 5 mila abitanti Rapporto d Ambito: 1,1 Seconda priorità di impiego - Il rafforzamento degli interventi di inclusione Obiettivo: attivazione di uno degli interventi/servizi previsti Non è disponibile il numero di servizi attivati sui progetti SIA/ReI con risorse comunali Terza priorità di impiego - I Punti di accesso alle misure di inclusione Obiettivo: un punto per l accesso al REI ogni 20 mila abitanti Nel 2018 ai 47 punti di accesso comunali (tot. 300h/sett) sono stati aggiunti 11 punti di accesso sovracomunali (+52h/sett)
5 RAPPORTO 1 AS OGNI ABITANTI RAPPORTO SU RESIDENTI AL 01/01/2018 TOT. ORE DI AS RESIDENTI (36H) TOT. AMBITO ,50 1,1 BAGNOLO ,1 CASTELLEONE ,2 CREMA ,5 PANDINO ,50 1,1 SERGNANO ,0 SONCINO ,8 16 Comuni sotto standard Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Cremosano, Fiesco, Monte Cremasco, Offanengo/Izano/Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Guerina, Spino d Adda, Torlino Vimercati 7 Comuni con valore 0,9 Camisano, Chieve, Madignano, Palazzo Pignano, Pianengo, Quintano, Ripalta Cremasca
6 PROPOSTA RIPARTO BUDGET PRIMA PRIORITÀ: PERSONALE E AZIONI DI SISTEMA 2 ASSISTENTI SOCIALI A TEMPO PIENO SUL COMUNE DI CREMA E 1 PER CIASCUNO DEGLI ALTRI 5 SUB-AMBITI ADEGUAMENTO DELLA PIATTAFORMA GECAS PER L ACCOGLIMENTO COMPLETO DI TUTTO IL PROCEDIMENTO REI FORMAZIONE PER IL PERSONALE PREVISTO PER L ANNO 2019
7 PROPOSTA RIPARTO BUDGET PRIMA PRIORITÀ: FUNZIONE DEL PERSONALE OPERATRICE REI/RDC Affiancamento parziale e accompagnamento dell AS comunale nel processo di valutazione, progettazione e monitoraggio dei singoli casi Gestione del fondo PAL dedicato all erogazione dei servizi, ed attivazione degli stessi Conoscenza puntuale di tutti i progetti e del loro stato di avanzamento (monitoraggio) Raccordo con gli enti coinvolti nelle equipe multidimensionali (es. servizi specialistici sociosanitari) Aggiornamento delle AS comunali in merito a modifiche di procedure e norme
8 PROPOSTA RIPARTO BUDGET PRIMA PRIORITÀ: DETTAGLIO COSTI DEL PERSONALE TOT. BUDGET PON PAL PO (Coordinatrice Crema) PO (Amministrative) ANNO , , , , ,00 ANNO , , , ,00 ANNO , , , , , , , , ,00
9 MODALITÀ GESTIONALE PRIMA PRIORITÀ: ASSUNZIONE AS SUB-AMBITI Proposta: affidamento a CSC / ampliamento contratto di servizio CREMA Co-progettazione In discussione Durata dell investimento sul personale (budget triennale, LEA, stabilità)
10 PROPOSTA RIPARTO BUDGET SECONDA PRIORITÀ: SERVIZI PREVISIONE DI ATTIVAZIONE DI PACCHETTI STANDARD DELLE SEGUENTI TIPOLOGIE DI SERVIZI: TIROCINI PER L INCLUSIONE SOSTEGNO SOCIO-EDUCATIVO DOMICILIARE ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ E LA MEDIAZIONE CULTURALE SONO INCLUSI IN SERVIZI GIÀ FINANZIATI Rimodulazione della spesa attualmente stanziata per contributi comunali rivolti alla stessa categoria di beneficiari
11 PROPOSTA RIPARTO BUDGET SECONDA PRIORITÀ: DETTAGLIO COSTI SERVIZI TIPOLOGIA SERVIZI DESCRIZIONE MODALITÀ DI GESTIONE TOT. AMBITO COSTO TOTALE Tirocini finalizzati all inclusione da 4 a 8 mesi di tirocinio per sociale l'inclusione Sostegno socio-educativo domiciliare Educatore a domicilio o territoriale pacchetto di 40 ore (indicativamente 2h/sett per 5 mesi) Assistenza domiciliare socioassistenziale e servizi di prossimità pacchetto di 50 ore SAD (indicativamente 2h/sett per 6 mesi) Sostegno alla genitorialità e servizio di mediazione familiare SIL (CSC) Gestione centralizzata (CSC) con cooperative accreditate Gestione centralizzata (CSC) con cooperative accreditate 5 colloqui psicologici incluso nel servizio pubblico 60 Servizio di mediazione culturale incluso nel servizio distrettuale 30 Servizio di pronto intervento sociale
12 MISURA REDDITO DI AUTONOMIA Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle persone anziane fragili e i percorsi di autonomia finalizzati all inclusione sociale delle persone disabili (Programma Operativo Regionale 2014/2020 Asse prioritario II Inclusione sociale e lotta alla povertà cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo) Normativa di riferimento Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio; DGR n del all oggetto Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE ; DGR n del 30 novembre 2015 avente ad oggetto "Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE I Aggiornamento"; DGR n. 524 del 17 settembre 2018 avente ad oggetto Piano di rafforzamento amministrativo FASE II (PRA - FASE II) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE ; Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE) approvato con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014C (2014)10098 final e la relativa modifica approvata con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 20 febbraio 2017 C (2017) 1311 final e con Decisione del 12 giugno 2018 C (2018) 3833, in particolare le Azioni e dell'asse II Inclusione e lotta alla povertà ; Programma regionale di Sviluppo (PRS) della XI legislatura adottato con D.C.R. IX/64 del 10 luglio 2018 che individua tra i risultati attesi dell Area Sociale Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali, pari opportunità e famiglia, misure che consentono il buon mantenimento dello stato di benessere complessivo, favorendo un ruolo attivo nella comunità; DGR n del che prevede l implementazione di interventi finalizzati rispettivamente ad assicurare l autonomia personale e relazionale delle persone anziane ed a sostenere percorsi di autonomia finalizzati all inclusione sociale delle persone disabili. Finalità e obiettivi Le misure di seguito illustrate mirano alla presa in carico multidimensionale della persona, attraverso l implementazione di percorsi modulari, costruiti sul bisogno individuale della persona, che mirano a sviluppare, implementare, recuperare abilità personali, socio-relazionali, ai fini di un miglioramento della qualità della vita. Le finalità principali della misura sono: garantire alle persone anziane, in condizione di vulnerabilità, la possibilità di permanere al domicilio consolidando o sviluppando l autonomia personale e relazionale; implementare, nelle persone disabili giovani e adulte le abilità finalizzate all inclusione sociale e allo sviluppo dell autonomia personale.
13 Misura a favore di persone anziane Destinatari Requisiti generali - Persone con età maggiore o uguale a 65 anni - Con reddito ISEE di riferimento uguale o minore a Euro annui, in corso di validità al momento della presentazione della domanda - Che vivono al proprio domicilio Requisiti specifici (una o entrambi le seguenti condizioni): - Compromissione funzionale lieve ovvero condizioni che possono comportare una minore cura di se e dell ambiente domestico, nonché povertà relazionale intesa come rarefazione delle relazioni familiari, progressiva scomparsa dei rapporti di amicizia e di vicinato, con conseguenti importanti effetti dal punto di vista del decadimento psico-fisico - Essere caregiver di familiari non autosufficienti con necessità di sollievo e supporto per mantenere un adeguata qualità di vita Misura È prevista l erogazione di un voucher di Euro, comprensivo dei costi di management, per la durata di 12 mesi dalla data della valutazione multidimensionale. Per l Ambito cremasco sono stati stanziati Euro (tradotti in 10 voucher), con la possibilità di ulteriori stanziamenti da parte di Regione Lombardia, in caso di creazione di lista d attesa (possibilità sottoposta a richiesta specifica e valutazione da parte di Regione). Destinatari Requisiti generali Misura a favore di persone disabili - Persone con età maggiore o uguale a 16 anni - Con reddito ISEE di riferimento uguale o minore a Euro annui, in corso di validità al momento della presentazione della domanda - Con un livello di compromissione funzionale che consenta un percorso di acquisizione di abilità sociali e relative all autonomia nella cura del sé e dell ambiente di vita, nonché nella vita di relazioni Requisiti specifici - Persone con livelli di abilità funzionali che consentano interventi socioeducativi volti ad implementare le competenze necessarie alla cura del sé - Persone con un livello di capacità per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana che consenta interventi socioeducativi e socio-formativi per sviluppare/implementare/riacquisire abilità relazionali e/o sociali, abilità da agire all interno della famiglia o per emanciparsi da essa, abilità funzionali per un eventuale inserimento/reinserimento lavorativo Misura È prevista l erogazione di un voucher di Euro, comprensivo dei costi di management, per la durata di 12 mesi dalla data della valutazione multidimensionale. Per l Ambito cremasco sono stati stanziati Euro (tradotti in 10 voucher), con la possibilità di ulteriori stanziamenti da parte di Regione Lombardia, in caso di creazione di lista d attesa (possibilità sottoposta a richiesta specifica e valutazione da parte di Regione).
14 Sperimentazione Progetti per la vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità anno Principale Normativa di riferimento DPCM di riparto delle risorse per l anno 2017 del FNA, che prevede che a valere sulla quota del Fondo Non Autosufficienze ( ) sono finanziate azioni di natura sperimentale volte all attuazione del Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e dell integrazione delle persone con disabilità. Programma Operativo nazionale Inclusione (PON Inclusione), approvato con Decisione della Commissione del Programma d azione biennale per la promozione dei diritti e l integrazione delle persone con disabilità, approvato con DPR Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 808 del , con il quale vengono adottate le Linee Guida per la presentazione dei progetti in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità annualità Finalità e principi Promozione di progetti sperimentali finalizzati all inclusione sociale di persone con disabilità; inclusione sociale intesa nella più ampia dimensione del termine inclusiva del concetto di vita indipendente e libertà di scelta da parte della persona. I principi di riferimento devono dunque essere la libertà di scelta di poter vivere presso il proprio domicilio, nonché lo sviluppo di una rete di servizi utili alla piena inclusione della persona con disabilità nella società anche a fronte di un progressivo processo di deistituzionalizzazione. Caratteristiche dei progetti finanziabili Valutazione multidimensionale, finalizzata all elaborazione dei progetti individualizzati, ispirata ad una presa in carico della persona in tutte le sue dimensioni di vita. Beneficiari Persone maggiorenni, la cui disabilità non sia determinata da naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità. Nella selezione dei beneficiari verrà accordata la priorità, sulla base di quanto imposto dalle Linee guida ministeriali, alle persone con disabilità in condizione di maggior bisogno, valutata all interno dell equipe multidisciplinare. I criteri di preferenza adottati nella selezione dei beneficiari sono: Limitazioni dell autonomia: persone con funzioni vitali con grado di compromissione medio-grave, funzioni sensoriali con grado di compromissione medio-grave; mobilità con grado di compromissione medio-grave; area cognitivo/comportamentale con grado di compromissione medio/lieve; autonomie di base con grado di compromissione medio-grave; relazionalità con grado di compromissione medio-grave. Condizione familiare: nuclei familiari mono-reddituali, mono-parentali, nuclei con presenza di anziani, famiglie con fragilità culturale e sociale, sostegno al ruolo genitoriale ed educativo in contesti familiari con presenza di minori; famiglie che a seguito di eventi traumatici portano al proprio interno una conclamata fragilità di tenuta Condizione abitativa e ambientale: abitazioni con barriere architettoniche, con elementi di degrado strutturale, ubicazione con limitata accessibilità ai servizi di carattere generale; Condizione economica della persona con disabilità e della sua famiglia: valutazione economica complessiva della familiare;
15 Incentivazione dei processi di de-istituzionalizzazione, contrasto alla segregazione e all isolamento: possibilità di attuazione di progetti, in collaborazione con soggetti gestori, volti alla deistituzionalizzazione; Altro (specificare): assenza rete sociale Macro Aree di intervento Azione 4.1 Assistente Personale Si concretizza nel pagamento di personale regolamentate assunto con CCNL, non escludendo la possibilità di utilizzare per l erogazione del servizio enti fornitori, in base al fondamentale principio di appropriatezza in relazione agli specifici bisogni espressi dalla persona. Il contributo deve essere ricompreso quale parte di un più ampio insieme di aree di progettazione connesse all obiettivo di autonomia dichiarata. Budget di spesa complessivo: Euro di cui cofinanziato dal comune di residenza della persona. Azione 4.3 Inclusione sociale e relazionale Possono essere inseriti nel progetto integrato servizi legati: al godimento del tempo libero, alla più ampia partecipazione alle plurime dimensioni della vita quotidiana, al rafforzamento dei legami e delle relazioni sociali, al supporto dell inclusione lavorativa o all apprendimento, nonché al trasporto e alla mobilità sociale nella misura in cui non vengano forniti attraverso specifici programmi di finanziamento. Nell area dell inclusione sociale e relazionale è possibile prevedere la fattispecie dell assistenza domiciliare. Tuttavia, le Linee Guida del Ministero informano che tali interventi possono essere compresi nel progetto di vita indipendente solo nel caso in cui le équipe multi-professionali li giudichino indispensabili per garantire la sostenibilità del progetto personalizzato, allorquando i servizi garantiti con altre risorse siano insufficienti o inesistenti. In ogni caso, le risorse assegnate con il presente avviso sono aggiuntive e non sostitutive rispetto a risorse già destinate ai servizi qui considerati dall ordinaria programmazione sociosanitaria. Budget di spesa complessivo: Euro di cui cofinanziato dal comune di residenza della persona. Azione 4.6 Azioni di sistema Finanziamento di attività di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolto a beneficiari, familiari e assistenti personali, in collaborazione con il Centro Territoriale per la Vita Autonoma e Indipendente (CTVAI). Budget di spesa complessivo: Euro.
16 Bozza per Comitato Ristretto del SPERIMENTAZIONE DI UN NUOVO MODELLO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI e DISABILI (SAD) INTERVENTI A SUPPORTO DELLA DOMICILIARITA Finalità Budget disponibile per la sperimentazione Enti gestori delle progettualità Destinatari Valorizzare gli interventi a supporto della domiciliarità per: - essere uno strumento di tutela e di continuità di cura per i soggetti fragili nelle fasi di transito da un setting all'altro; - essere un servizio in grado di diversificare le proprie prestazioni ricomprendendo l'osservazione/valutazione delle potenzialità e delle limitazioni della persona e l'accompagnamento/orientamento della persona e /o dei suoi familiari nel contesto della rete dei servizi; - essere un perno attorno al quale si snoda ed articola il processo per la valutazione e la presa in carico multidimensionale e multiprofessionale, e per l'attivazione di una rete calibrata ed articolata di sostegni alla domiciliarità ,00 (PO 2019) oltre ad un cofinanziamento monetario del Comune di residenza dei soggetti beneficiari pari al 20% del valore di ogni singolo progetto attivato. Enti accreditati nell albo Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili SAD di Comunità Sociale Cremasca. Cittadini anziani e disabili, residenti nei 48 Comuni appartenenti al Distretto di Crema. In particolare: 1. persone sole assolute o sole senza figli affetti da malattie neurodegenerative prioritariamente non noti al servizio sociale territoriale e che evidenziano condizioni di rischio e necessità di tutela. 2. persone che si trovano repentinamente in una situazione di fragilità data dall' aggravamento/instabilità delle condizioni cliniche e/o relazionali; tali condizioni possono riferirsi sia alle condizione del beneficiario che del principale care giver. Modalità attivazione di Per questi target la TEMPESTIVITA e la TEMPORANEITA dell intervento deve essere il motivo prioritario che giustifica la richiesta di interventi a supporto della domiciliarità. Diversamente andranno valutate tutte le altre misure previste sul territorio (SAD -ADI -RSA aperta). Si specifica che l avvio del progetto sperimentale non sarà ammesso per quelle situazioni per le quali si interrompa il SAD comunale. ENTE SEGNALANTE: La segnalazione/richiesta di avvio degli interventi a supporto della domiciliarità compete: - Al servizio sociale territoriale - Al Servizio sociale ospedaliero - Alle cure intermedie - Alle cure sub acute L invio avviene su apposita scheda con la formulazione della prima ipotesi progettuale accordata con la persona e/o con la rete familiare / amicale o
17 Bozza per Comitato Ristretto del eventuali figure di tutela giuridica e con il servizio sociale professionale competente per territorio. La richiesta dovrà contenere l indicazione: - del beneficiario; - della durata del budget; - del livello di intensità previsto; - l Ente accreditato prescelto Le richieste di attivazione dei progetti andranno inserite nella piattaforma socio sanitaria, attraverso la compilazione dell apposita modulistica. L ente segnalante dovrà contestualmente pre allertare l ente accreditato prescelto al fine di rispondere all esigenza di attivazione tempestiva del servizio. L appropriatezza dell ipotesi progettuale iniziale, già trasmessa tramite Piattaforma Socio-Sanitaria, sarà verificata da Comunità Sociale Cremasca sia in riferimento ai requisiti d accesso che ad eventuali disponibilità di fondi comunali/distrettuali. Comunità Sociale Cremasca avrà anche una funzione di raccordo tra l ente segnalante e l ente gestore accreditato ed inoltrerà comunicazione formale di possibilità di avvio del progetto entro 2 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta. L ente gestore attiverà il servizio entro il giorno successivo. MICRO EQUIPE INTEGRATA Avviata la progettualità, il servizio sociale territoriale convoca la micro-equipe integrata, composta dall Ente accreditato prescelto, l interessato e/o sua rete famigliare e amicale, il medico di medicina generale nonché gli altri attori implicati o implicabili sulla situazione. La micro equipe dovrà essere convocata almeno entro 10 giorni dall avvio della progettualità al fine di definire puntuale la progettazione domiciliare. La micro-equipe sarà responsabile della definizione del progetto di sostegno alla domiciliarità, della verifica e monitoraggio della situazione. Qualora la micro-equipe dovesse rilevare la necessità di ridefinire il progetto ipotizzato in fase di segnalazione sia per durata che intensità dovrà essere cura del servizio sociale territoriale darne tempestiva comunicazioni a CSC e chiederne la modifica. A conclusione dell intervento sarà necessaria la redazione di un report di verifica conclusiva da inserire, con apposita modulistica, in Piattaforma Socio-Sanitaria. Modalità attuazione durata e L intervento sperimentale a supporto della domiciliarità è attivabile una sola volta per ciascun beneficiario. L intervento sperimentale dovrà essere quantificato in relazione al Profilo, ossia tipologia di complessità (lieve, medio o grave) e all intensità di cura, livelli prestazionali. Le quote assegnate variano da un minimo di 80,00 Settimanali ad un massimo di 280,00 omnicomprensivi. L intervento sperimentale può variare da un minimo di tre settimane ad un massimo di un mese e mezzo.
18 Bozza per Comitato Ristretto del Tempi attivazione di Operatori coinvolti Costi a carico utenza Livelli di intensità di cura Solo in casi eccezionali, opportunamente documentati, e previa validazione da parte del Tavolo Domiciliarità potrà essere concessa una proroga di massimo 30 giorni. 1. Segnalazione: dovrà essere effettuata in maniera tempestiva rispetto al bisogno rilevato e contestualmente dovrà essere pre allertato l Ente accreditato prescelto; 2. Verifica requisiti CSC: ricevuta la segnalazione CSC avrà cura di dare un riscontro entro due giorni lavorativi. 3. Attivazione Ente Gestore: ottenuto riscontro positivo L ente gestore prescelto dovrà assicurare l avvio del servizio entro il giorno successivo. 4. Valutazione e monitoraggi: La micro equipe dovrà essere convocata almeno entro 10 giorni dall avvio della progettualità al fine di definire puntuale la progettazione domiciliare. I monitoraggi dovranno essere redatti su apposita modulistica a cura della micro equipe. L eventuale richiesta di modifica della progettazione o di proroga della medesima rispetto alle condizioni iniziali dovranno pervenire a CSC/tavolo Domiciliarità almeno con una settimana di anticipo rispetto il temine previsto. La valutazione conclusiva dovrà pervenite tassativamente entro una settimana dalla conclusione. Coordinatore, Assistente Sociale, ASA, OSS, Psicologo, Educatore Professionale, Terapista Occupazionale I progetti sperimentali non prevedono compartecipazione dell utenza. E prevista la compartecipazione del Comune di residenza in misura pari al 20% del valore del singolo progetto attivato. Vengono individuati tre livelli di complessità assistenziale (lieve, moderato ed elevato) ai quali corrisponderanno tre profili di potenziali beneficiari: PROFILO 1: COMPLESSITA LIEVE profilo prestazioni Persona con quadro di fragilità contenuto. Le sue condizioni di salute non compromettono, nel complesso la vita quotidiana al domicilio. - Primi contatti del servizio con una situazione di complessità che deve essere monitorata e agganciata. Si definiscono prestazioni legate alla cura di sé quali: supporto all igiene personale e/o bagno assistito e igiene dell ambiente per casi connotati da disagio psico-sociali. - Si definiscono inoltre attività di supporto della rete famigliare e care giver di riferimento qualora presenti e in difficoltà ad esempio definizione dell assetto e organizzazione dell abitazione, supporto nell osservazione della relazione con l anziano in caso di demenza. Ecc. Non sono previsti interventi nei giorni festivi.
19 Bozza per Comitato Ristretto del PROFILO 2: COMPLESSITA MODERATA profilo Persona con un quadro di fragilità significativo; le sue condizioni di salute compromettono lo svolgimento di alcune operazioni della cura quotidiana di sé. PROFILO 3: COMPLESSITA ELEVATA profilo prestazioni - Supervisione e aiuto diretto nell igiene personale, alzata, vestizione rimessa a letto quotidiana. - Supervisione e aiuto diretto nella preparazione del pasto e assunzione dei pasti. - Igiene dell ambiente per casi connotati da disagio psico-sociali. - Si definiscono inoltre attività di supporto della rete famigliare e care giver di riferimento qualora presenti e in difficoltà ad esempio definizione dell assetto e organizzazione dell abitazione In questo caso gli interventi saranno quotidiani con massimo due accessi al giorno generalmente non festivi prestazioni Persona non autosufficiente nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e delle operazioni della cura di sé. - Igiene diretta della persona, mobilizzazione, aiuto diretto nell alimentazione, nella vestizione di casi complessi e totalmente dipendenti. - Cura dell ambiente di vita e interventi garantiti anche nei festivi. - Si definiscono inoltre attività di supporto della rete famigliare e care giver di riferimento qualora presenti e in difficoltà ad esempio definizione dell assetto e organizzazione dell abitazione. Interventi garantiti anche nei giorni festivi
20 Bozza per Comitato Ristretto del VALORI ECONOMICI DEGLI INTERVENTI LIVELLO MEDIO COMPLESSITA BUDGET SETTIMANALE TIPOLOGIA INTERVENTI PREVALENTI* PREVISIONE INTERVENTI LIEVE 80,00 Monitoraggio Minimo 3gg settimanali MODERATA 120,00 ELEVATA 160,00 Monitoraggio + Commissioni Monitoraggio + commissioni + Aiuto gestione casa Minimo 5gg settimanali 7gg settimanali LIVELLO GRAVE COMPLESSITA BUDGET SETTIMANALE TIPOLOGIA INTERVENTI PREVALENTI* PREVISIONE INTERVENTI LIEVE 200,00 Interventi alla persona + Monitoraggio Uno o più interventi al giorno MODERATA 240,00 Interventi alla persona + Monitoraggio + Commissioni Due o più interventi al giorno ELEVATA 280,00 Interventi alla persona + Monitoraggio + commissioni + Aiuto gestione casa Due o più interventi al giorno inclusi i festivi *A tutti i livelli ed intensità è previsto nella tipologia di interventi prevalenti il supporto al caregiver NOTA OPERATIVA La sperimentazione potrà essere ampliata con ulteriori fondi derivanti da misure regionali (es. Fondo Provi per progetti in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità).
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