OLIO da OLIVE e OLIVE da MENSA
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- Marilena Mari
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1 OLIO da OLIVE e OLIVE da MENSA Eddo RUGINI e Rosario MULEO Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE)
2 L Olivo Svolge un ruolo multifunzionale -In modo particolare nel Lazio (Monti Mare)-
3 Parte integrante della nostra storia, arte e cultura
4 Parte integrante del nostro territorio ha FUNZIONE PAESAGGISTICA e di PRESERVAZIONE
5 ALLA BASE DELLA DIETA MEDITERRANEA ha una funzione salutistica
6 E IMPORTANTE PER LA NOSTRA ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE Italia - 2 paese produttore di olio - 2 esportatore di olio - 1 importatore di olio cv di cui però 20 cv maggiori- 40 DOP - 1 IGP Spagna - 1 produttore mondiale - solo 24 cv in coltura -3 cv maggiorilazio è il 4 produttore di olio in Italia
7 nel Mondo la produzione di olio di oliva è in aumento in Italia in diminuzione PERCHE?
8 Oliveti obsoleti Limitata meccanizzazione Bassa redditività Varietà poco produttive e con bassa resa Limitato rinnovo a causa di varietà poco idonee per nuovi impianti intensivi e /o super-intensivi Timore delle novità
9 anche nel Lazio Estensivo Intensivo Superintensivo < 200 piante/ha piante/ha >1200 piante/ha
10 L Italia e il Lazio hanno bisogno di innovazioni nel sistema colturale nel parco varietale nel miglioramento delle varietà esistenti ma stiamo assistendo ad ingiustificati impedimenti -Timore di deturpare il paesaggio -Timore di nuocere alla territorialità (tipicità) e al Made in Italy
11 Paesaggio cambia in funzione delle esigenze dell uomo Qualità olio = l interazione genotipo-ambiente (vedi Arbequina in alcune zone italiane) Olio estratto da qualsiasi varietà coltivata in Italia è de iure olio Made in Italy Oggi l imprenditore inizia a percepire una scarsa fiducia nell olivicoltura tradizionale e intensiva 1. Non è più disposto ad attendere tempi lunghi per il rientro dei capitali investiti (>10 anni) 2. Non potrà più attendere il sostegno al reddito dalla UE (nuova PAC)
12 LAZIO. Guidonia impianto superintensivo del 2010 Cvs spagnole = non eccellenti, si punta sul blend, in attesa di migliori cvs Es: Giovane agricolt. Si ilia o
13 Produzione e Costi di gestione annui Super-intensivo Produzione/ha >10 t/ha Costo gestione max /anno Costo max 1,5 / kg di olio extra vergine GG operaio/annui/ha: - Intensivo 40 - Super-intensivo 10 requisiti Mentalità imprenditoriale Mentalità frutticola Necessità di superficie minima aziendale Essenziale disponibilità di acqua
14 Per Aumentare la produzione di olio Mantenere alta la qualità Come perseguire il miglioramento della olivicoltura nel Lazio? -Sono necessari interventi: Tecnico-agronomici Politici Sulla corretta informazione e comunicazione Sul potenziamento della ricerca scientifica e sperimentazione
15 1 nodo dello sviluppo 1. Costituzione di nuovi impianti intensivi e super-intensivi in zone meccanizzabili al posto di quelli obsoleti e improduttivi, con densità in funzione: a) dell a ie te pedoclimatico b) delle risorse idriche disponibili e c) della cultivar
16 .1 nodo dello sviluppo 2. Ammodernamento degli impianti esistenti, ove è disponibile la risorsa idrica, con pratiche di infittimento
17 Con quali cultivar intensificare la nuova olivicoltura? Non discostarsi troppo da cvs possibilmente del territorio!? Olio Frantoio, Itrana, Carboncella, Canino, Moraiolo, Leccino, Minutella, Sirole, Salvia, Marina, Vallanella Adatte a impianti intensivi ma non ai super-intensivi Tavola Itrana Leccino Carboncella (Carolea - Bella di Cerignola)
18 Situazione nel Lazio 1)- Zone da proteggere per peculiarità storico-culturale o per presenza di olivicoltura monovarietale (7.000 ha); 2)- Zone con buona o alta produttività (impianti di recente costituzione, intensivi, sesti regolari, meccanizzabili, imprenditoria valida ed aperta all innovazione tecnologica ( ha); 3)- Zone ad olivicoltura in versante (circa ha). 4)- Zone a media-bassa produttività (Aree interne suscettibili di miglioramento e di trasformazione, parzialmente meccanizzabili, prevalente conduzione part-time ( ha); (erosione da parte di nuovi impianti con nocciolo!??) 4
19 2 nodo dello sviluppo -migliorare ed innovare le tecniche di moltiplicazione fino alla certificazione nazionale ed internazionale. -produrre diverse tipologie di piante per sistemi olivicoli diversi, puntando anche alle relazioni simbionte con altri organismi (micorrize) micropropagazione certificazione Talea innesto
20 3 nodo dello sviluppo Razionalizzazione delle operazioni colturali -> «Precision Farming»; piani di concimazione o fertirrigazione secondo le reali esigenze delle piante lotta guidata (secondo le reali necessità) con prodotti a basso impatto rilevamento a distanza con la moderna sensoristica per monitorare suolo/pianta/frutto potatura razionale (corsi di potatura per tecnici specializzati) Evitare scempi del genere!
21 4 nodo dello sviluppo: la RICERCA e la SPERIMENTAZIONE Raccordo tra Enti di Ricerca, Organi di governo Regionali, Organizzazioni di Produttori Costituzione di «Campi pilota con varietà e accessioni del territorio» con diversa densità d i pia to (ARSIAL e Agricoltori) Caratterizzazione, fenotipizzazione per selezionare genotipi più adatti ai cambiamenti climatici Costituzione di nuove varietà partendo dal vasto germoplasma raccolto servendosi di tecniche tradizionali e biotecnologiche moderne Valutazione di portinnesti disponibili
22 5 nodo dello sviluppo: POLITICO Aumentare le superfici della Olivicoltura da mensa e migliorare le industrie di conservazione Ma te i e to della olivi oltura paesaggistica a ari o della o u ità, o si aiuti all agri oltore per assicuragli un equo reddito. Affrontare il problema della frammentazione aziendale
23 ...5 nodo dello sviluppo: POLITICO Maggiore attenzione alla tipicità regionale puntando anche ai mercati di nicchia Favorire la registrazione di fitofarmaci e fitoregolatori a asso i patto es. ABA EVO di ROMA??? Per evitare che olio sfuso sia venduto a regioni limitrofe è auspicabile la costituzione di un marchio regionale riconoscibile (EVO delle terre laziali / EVO di Roma,.!?.) : +Produzione, +qualità, -costi, +Ricerca, +prezzo (etica???) OBIETTIVI
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