DELIBERAZIONE N. 455/2016 ADOTTATA IN DATA 17/03/2016 IL DIRETTORE GENERALE

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1 DELIBERAZIONE N. 455/2016 ADOTTATA IN DATA 17/03/2016 OGGETTO: Integrazione del bando di ricerca contributi da privati n. 16 con il progetto P Giovani adulti proposto dall USSD Psicologia clinica. IL DIRETTORE GENERALE Richiamata la deliberazione n del 03/10/2013 con la quale l azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII (ora ASST Papa Giovanni XXIII) ha provveduto ad approvare un bando per progetti sponsorizzati in conformità a quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. VII/18575 del 05/08/2004, con la quale sono state approvate le Linee guida per l attivazione di collaborazioni tra aziende sanitarie pubbliche e soggetti privati, con l obiettivo di fornire alle aziende sanitarie nuovi strumenti gestionali per migliorare l efficacia, l efficienza e l economicità delle prestazioni rese all utenza, e dalle D.G.R. n. VIII/7854 del 30/07/2008 e D.G.R n. IX/4935 del 28/02/2013; Considerato il progetto successivamente pervenuto da parte dell USSD Psicologia clinica, nonché la necessità di dare sollecito avvio allo stesso, stante la compatibilità di termini e condizioni di tale progetto con quelli previsti dal bando richiamato; Ritenuto di poter procedere all integrazione del Bando precedentemente emesso con il citato progetto; DELIBERA 1. di approvare il progetto P Giovani adulti proposto dall USSD Psicologia clinica, in allegato, al quale si fa espresso rinvio (Allegato A); 2. di pubblicare il testo integrale del bando all albo on-line di questa ASST; 3. di adottare ogni altra modalità e forma di diffusione e pubblicizzazione del bando e dei progetti in esso contenuti, al fine di incrementare le opportunità di finanziamento. IL DIRETTORE GENERALE dr. Carlo Nicora IL DIRETTORE SANITARIO dr. Fabio Pezzoli IL DIRETTORE SOCIOSANITARIO dr.ssa Donatella Vasaturo IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO dr. Vincenzo Petronella Responsabile del procedimento: Dott. Mario Fraticelli USC Formazione, marketing e libera professione FIRMATA DIGITALMENTE: Direttore generale / Direttore sanitario / Direttore sociosanitario / Direttore amministrativo

2 Ricerca di soggetti disponibili a supportare attività aziendali mediante contratti di sponsorizzazione o liberalità Bando di riferimento: deliberazione n. 321del 27/02/2014 Tipologia di riferimento: P16-02 Sponsorizzazione di manifestazioni pubbliche, attività promozionali e divulgative, campagne informative Scheda di progetto P Data di emissione marzo 2016 Titolo Periodo riferimento Struttura proponente Giovani adulti marzo 2016 / marzo 2017 USSD Psicologia Clinica ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo Responsabile progetto Dott.ssa Maria Simonetta Spada Responsabile Unità di Psicologia Clinica Tel / sspada@asst-pg23.it Descrizione progetto CORNICE TEORICA DI RIFERIMENTO Per un adolescente/giovane adulto l evento di malattia determina un nuovo corso dell esistenza, imprevisto ed imprevedibile, che rompe la continuità tra passato e presente e delinea una nuova rotta della vita sia individuale che familiare. SCHEDA DI PROGETTO P _Unità di Psicologia Clinica Pag. 1 di 4

3 Proprio per questo la collaborazione tra Unità di Psicologia Clinica, Unità di Oncologia e A.O.B. ha portato nell ultimo anno a porre il focus attentivo ai minori, ragion per cui, come per gli anni passati, è stata coinvolta l Onco- Ematologia Pediatrica dell ASST-Papa Giovanni XXIII, al fine di implementare e favorire l intercettazione dei bisogni dei giovani pazienti (13-17 anni) che si trovano ad affrontare l evento di malattia in prima persona. Nel caso dei giovani adulti, non si può non considerare come la malattia compaia proprio in un momento incredibilmente delicato del processo di crescita, entro il quale i ragazzi si trovano ad affrontare la diagnosi e la cura del tumore mentre contemporaneamente sono chiamati a muoversi entro i compiti fondamentali di sviluppo personale e sociale; quando la patologia oncologica si insinua nel percorso di sviluppo e nella quotidianità di un adolescente, configurandosi come un evento imprevisto ed imprevedibile e rompendo la continuità tra passato e presente, essa delinea una nuova rotta della vita sia individuale che familiare. Alla luce di ciò, appare evidente come, per prendersi realmente cura di tale popolazione, sia indispensabile offrire spazi dedicati, al giovane adulto e ai suoi familiari, capaci di allestire le condizione per permettere loro di rielaborare i vissuti personali in relazione alla malattia, ma anche al periodo evolutivo che si sta affrontando, facilitare la comprensione dei propri bisogni e la possibilità della loro espressione, promuovere l autonomia e la partecipazione attiva al percorso di cura, nel contesto di una rete familiare e di curanti attenti e coinvolti. Entro tale scenario si pone, inoltre, la difficile questione relativa alla gestione della relazione con i figli minori entro il percorso di malattia oncologica a carico di un genitore. Recenti ricerche informano che, nei paesi occidentali, oltre un quarto dei pazienti oncologici ha figli di minore età al momento della diagnosi; secondo tali studi e in linea con l esperienza clinica raccolta in questi anni di collaborazione, le relazioni familiari, prima fra tutte quella con i figli di minore età, rivestono un ruolo fondamentale all interno del percorso di cura oncologico ed influenzano in maniera profonda la qualità di vita, lo stile di coping, la compliance ai trattamenti e le scelte che una persona affronta durante il decorso della malattia. SCHEDA DI PROGETTO P _Unità di Psicologia Clinica Pag. 2 di 4

4 In particolare, sembra importante aprire uno spazio di riflessione attorno alla possibilità di informare o meno il figlio minore circa la malattia di cui la mamma o il papà è affetto. Alla luce dei bisogni raccolti in questi anni, si ritiene imprescindibile direzionare le risorse verso la possibilità di offrire ai genitori spazi ed occasioni di riflessione ed elaborazione, focalizzati sul bisogno di costruire un buon terreno comunicativo con i propri figli. Il lavoro, in queste situazioni, non può che articolarsi nel tentativo di permettere ai genitori, ma anche all équipe curante, di non lasciare fuori dalla porta i figli, aiutandoli a comprendere quanto sta accadendo, sostenendo i genitori nell individuare le modalità più appropriate per supportare i ragazzi a comprendere ed elaborare un esperienza tanto critica e potenzialmente destrutturante. Ogni fase di tale percorso impegna il paziente in un lavoro emotivo molto coinvolgente; si sottolinea così l importanza della condivisione delle fatiche, dei dubbi, delle preoccupazioni e delle angosce che i genitori vivono in merito alla malattia affinchè possano condividerlo con i propri figli, senza incorrere nel vuoto affettivo e relazionale. Obiettivi del progetto RAZIONALE E OBIETTIVI DEL PROGETTO Alla luce della premessa la realizzazione del progetto si pone i seguenti obiettivi: implementare la collaborazione tra USSD Psicologia clinica, USC Oncologia medica e USC Onco-Ematologia Pediatrica, sostenendo le modalità di invio e lo scambio tra unità operative; collaborare con l équipe, laddove gli aspetti tecnici ed operativi si intrecciano in modo inevitabile ai vissuti psichici; favorire la rielaborazione del proprio vissuto personale in relazione alla malattia, ma anche al periodo evolutivo che il giovane adulto sta affrontando; facilitare la comprensione dei propri bisogni e la possibilità della loro espressione; promuovere l autonomia e la partecipazione attiva al percorso di cura; supportare il genitore nella gestione della comunicazione con i figli minori. SCHEDA DI PROGETTO P _Unità di Psicologia Clinica Pag. 3 di 4

5 Criteri ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi Fasi e tempi di realizzazione stimati Collaborazioni con altre strutture aziendali o altri soggetti esterni Risorse Professionali Strumentazione Rendicontazione semestrale dell attività svolta 1 anno rinnovabile Collaborazione tra l USC Oncologia, USC Onco-ematologia pediatrica, Associazione Oncologica Bergamasca ONLUS e l Unità di Psicologia Clinica - responsabile del progetto - che garantirà coordinamento, supervisione e rendicontazione. uno psicologo dedicato - 5 ore settimanali per 48 settimane - per la durata di un anno dall avvio del progetto Non prevista Finanziamento richiesto Contropartita per i finanziatori Euro 6.250/ anno rinnovabile Non prevista SCHEDA DI PROGETTO P _Unità di Psicologia Clinica Pag. 4 di 4

6 CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Pubblicata all albo pretorio on-line dell azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII Bergamo per 15 giorni