Figura 1 Dati di bilancio Cerved riclassificati e aggregati della categoria Beni Strumentali fascia mln (Ceccarelli spa) Dati in migliaia
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- Gioacchino Grasso
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1 ICP : Indice Ceccarelli di Produttività La Grande Sfida della Produttività: Categoria Beni Strumentali e Consumabili Aziende con valore della produzione tra 50 e 100 milioni L evoluzione della categoria nel triennio La categoria Beni Strumentali e Consumabili osservato, con aziende dal valore della produzione tra 50 e 100 milioni di euro, raggruppa 263 aziende, pari al 59% del numero complessivo di aziende dell intera categoria (447). Nel 2015 le aziende analizzate hanno realizzato complessivamente un valore della produzione di 18 miliardi di euro (ovvero il 18% dell intera categoria Beni Strumentali e Consumabili), registrando una crescita nel triennio del 12,4%. A tale crescita è corrisposto l incremento del valore aggiunto del 12,8%, un segnale di miglioramento nella capacità di valorizzare la propria offerta. Sensibile è stato, invece, il miglioramento dell Ebitda cresciuto del 30,2%. Dati in migliaia Valore della produzione Valore aggiunto Ebitda 2015 Inc. % 2014 Inc. % 2013 Inc. % ,1% ,2% ,9% ,7% ,0% ,4% Figura 1 Dati di bilancio Cerved riclassificati e aggregati della categoria Beni Strumentali fascia mln (Ceccarelli spa) Sotto l aspetto finanziario, le aziende della categoria si mostrano, nel 2015, complessivamente più solide con patrimonio netto più consistente e posizione finanziaria netta in miglioramento. Si registra il miglioramento dell incidenza della posizione finanziaria netta sia rispetto all Ebitda sia rispetto al patrimonio netto complessivo. 1
2 Dati in migliaia Patrimonio Netto (PN) Posizione Finanziaria Netta (PFN) Capitale investito netto PFN / Ebitda 1,36 1,73 2,12 PFN / PN 0,34 0,41 0,49 Figura 2 Dati di bilancio Cerved riclassificati e aggregati categoria Beni Strumentali e Consumabili fascia mln (Ceccarelli spa) ICP : Indice Ceccarelli di Produttività 2015 L Indice Ceccarelli di Produttività (ICP ) sintetizza la capacità di un azienda di sfruttare le opportunità di mercato, dell organizzazione e del capitale investito. Tra le 263 aziende della categoria, i campioni di produttività sono: 1. Unitec S.p.a. 2. Nuova Simonelli S.p.a. 3. Sice Previt S.p.a. 4. Macchi S.p.a. 5. Santa Margherita S.p.a. 6. Fidia S.p.a. 7. Vigel S.p.a. 8. Palmieri S.p.a. 9. Cama 1 S.p.a. 10. Dalmec S.p.a. Le 10 aziende di testa sono quelle che hanno registrato l ICP più elevato grazie all azione combinata delle leve della produttività. Produttività di mercato L indice mediano delle migliori 10 aziende (ICP/M 52,1) è pari a 5,3 volte a quello delle ultime 10 della graduatoria (ICP/M 9,8). Le aziende migliori hanno 2
3 incrementato il valore della produzione del 37,5% con un miglioramento del valore aggiunto (valore della produzione acquisti) del 42,3%. Sono riuscite, quindi, a guadagnare sia quota di mercato sia il valore estratto dall attività di trasformazione. Produttività organizzativa Sul fronte della produttività dell organizzazione il divario tra migliori (ICP/O 34,9) e peggiori (ICP/O 23,6) è più contenuto con un indice mediano delle prime pari a circa 1,5 volte superiore alle seconde. Produttività del capitale L indice mediano delle migliori 10 aziende (ICP/C 69,6) è pari a 12,2 volte le peggiori (ICP/C 5,7) grazie alla capacità di generare più fatturato a parità di capitale investito. ICP ,1 20,5 29,0 43,0 62,5 ICP/M 9,3 21,9 28,6 39,4 62,1 ICP/O 16,8 23,9 28,5 34,1 43,4 ICP/C 4,1 8,2 14,0 49,9 83,3 Valore m ediano dei Peggiori Valore m ediano dei Migliori Figura 3 Distribuzione indici normalizzati in percentili categoria Beni Strumentali e Consumabili fascia mln : confronto prestazioni migliori e peggiori (Ceccarelli spa) Confrontando gli indici di produttività con i comparti relativi ad aziende di maggiori dimensioni non si riscontrano differenze significative: la taglia non pare rappresentare un fattore correlato alla produttività. Questo testimonia la qualità delle aziende minori all interno di nicchie di mercato in cui possono vantare competenze distintive. Le aziende migliori rispetto alle peggiori conseguono risultati di redditività superiori con: 3
4 ROI mediano 2015 (redditività del capitale investito: Ebit / Cin) 54,5% rispetto allo 0,8% delle ultime 10 aziende della graduatoria; ROS mediano 2015 (redditività delle vendite: Ebit / Vdp) 14,9% rispetto allo 0,8% delle ultime 10 aziende della graduatoria. ROI ,8% 5,5% 11,0% 21,6% 62,7% ROS -1,1% 2,9% 5,4% 9,4% 18,1% Valore m ediano 2015 dei Peggiori Valore m ediano 2015 dei Migliori Figura 4 Distribuzione Roi e Ros dati di bilancio Cerved riclassificati e aggregati categoria Beni Strumentali e Consumabili fascia mln : confronto prestazioni migliori e peggiori (Ceccarelli spa) Il profilo dei migliori Mettendo a confronto gli indicatori di prestazione delle aziende migliori e peggiori rispetto al resto del campione emerge: la capacità di trasformare gli input (acquisti) in output (valore della produzione) con valore superiore per il mercato; la sola efficienza operativa (agendo sui costi) non sembra sufficiente per realizzare redditività sostenibile; le aziende migliori adottano modelli di business a bassa intensità di capitale: per produrre 100 di prodotti e servizi utilizzano 21 di capitale rispetto agli 86 delle peggiori e ai 45 del resto del campione. Migliori Peggiori Resto del Campione Valore aggiunto / Valore della produzione 62,0% 41,9% 53,3% Costi operativi / Valore della produzione 26,0% 22,8% 22,4% Costo del Personale / Valore della produzione 14,2% 14,6% 17,5% EBITDA / Valore della produzione 17,8% 4,3% 8,9% AMMORTAMENTI / Valore della produzione 1,7% 3,5% 2,6% EBIT / Valore della produzione 14,9% 0,8% 5,3% CIN / Valore della produzione 21,0% 86,3% 45,3% ROI: EBIT / CIN 54,5% 0,8% 11,1% Figura 5 Indicatori di prestazione mediani Dati di bilancio Cerved riclassificati e aggregati categoria Beni Strumentali e Consumabili fascia mln (Ceccarelli spa) 4
5 I settori a confronto All interno del campione esaminato (263 aziende) i settori più rappresentati sono: infrastrutture e opere pubbliche (20) macchine movimento terra (24) macchine industriali (129) macchinari per cartotecnica (55) edilizia e arredamento (20) Il settore che si è distinto per produttività è quello delle infrastrutture e opere pubbliche (ICP mediano 39,6). Nella media risultano i settori delle macchine movimento terra (ICP mediano 32,5) e dei macchinari industriali (ICP mediano 31,3), mentre i settori macchinari per cartotecnica (ICP mediano 25,6) e edilizia e arredamento (ICP mediano 24,3) faticano a migliorare la produttività. L abilità di conquistare una posizione forte sul mercato rappresenta la discriminante tra le aziende migliori e le altre. I settori migliori - infrastrutture e opere pubbliche, macchine industriali e movimento terra - hanno maggiore produttività di mercato, di organizzazione e di capitale: hanno in primo luogo sviluppato il mercato e successivamente agito sulle leve endogene. Il settore delle macchine movimento terra si contraddistingue per gli indici di produttività del mercato (ICP/M 32,3) e del capitale (ICP/C 21,6) migliori, mentre il settore delle infrastrutture e opere pubbliche detiene il primato per produttività dell organizzazione con un valore mediano pari a 40,9. Infrastrutture e opere pubbliche In termini di produttività, il settore si posiziona al primo posto grazie alla produttività dell organizzazione guidata da elevati livelli di valore aggiunto rispetto al valore della produzione (mediana pari all 80%). Il modello di business delle aziende operanti in questo settore risulta essere molto snello e flessibile rispetto agli altri settori. Solo un quarto delle aziende ha migliorato la produttività del mercato incrementando il valore della produzione, senza migliorare proporzionalmente il valore aggiunto. Poche le aziende che riescono ad agire sulla produttività del capitale a causa di un modello di business che consuma capitale e premia le aziende di dimensioni sensibilmente superiori. 5
6 Nel 2015 il Roi medio del settore è pari al 9,8%, mentre il Ros è pari al 5,5%. La sfida che le aziende del settore potrebbero considerare è di continuare la crescita esplorando nuovi mercati. Macchine movimento terra Il settore risulta secondo, dopo infrastrutture e opere pubbliche, per indice Ceccarelli di produttività. Buona la produttività del mercato trainata da una crescita del valore della produzione che, per metà del campione analizzato, si è tradotta in un incremento del valore aggiunto più che proporzionale. Punto debole del settore è la produttività dell organizzazione, dove le aziende presentano un modello di business poco capace a estrarre valore dall attività di trasformazione (bassi livelli di valore aggiunto rispetto al valore della produzione) e poco efficiente a causa di un elevata incidenza dei costi operativi e del personale rispetto al valore aggiunto. Buone le prestazioni relative alla produttività del capitale sia in termini di capitale investito per euro di fatturato sia per la sostenibilità dell indebitamento con un rapporto Ebitda / PFN mediano pari a 0,73. Nel 2015 il Roi medio del settore è pari al 18%, mentre il Ros risulta pari al 7,5%. La sfida per queste aziende potrebbe essere di valorizzare l offerta con differenziazioni e valutare modelli di business più efficienti. Macchinari industriali Le migliori aziende del settore hanno colto le opportunità di un mercato in crescita e sono riuscite ad andare oltre il confine italiano sviluppando nuovi mercati. L incremento nel valore della produzione non si è tradotto in pari incremento di valore aggiunto a segnalare la competitività del mercato e la difficoltà di valorizzare appieno il valore dell offerta. All interno del settore l organizzazione è un area il cui potenziale non è ancora pienamente sfruttato come testimonia lo stretto divario tra i migliori e i peggiori. Rispetto agli altri settori si registra una forte incidenza del costo del lavoro e dei costi operativi sul al valore aggiunto generato. Buona la produttività del 6
7 capitale grazie alla capacità di sviluppare un fatturato elevato (2,5 ) per euro investito e grazie a un indebitamento sostenibile Ebitda / PFN pari a 1. Il settore delle macchine industriali presenta un Roi medio del 16,1 e un Ros del 7,5%. La sfida è proseguire il percorso di crescita e di valorizzazione del know-how per sfruttare le economie di scopo e di scala - a vantaggio della produttività dell organizzazione. Macchinari per cartotecnica A fronte di una buona prestazione di produttività del mercato, si registrano difficoltà a livello di produttività dell organizzazione e del capitale. Il 50% delle aziende ha registrato un tasso di crescita del valore della produzione superiore al 15% nel periodo cui non ha corrisposto un pari incremento nel valore aggiunto. La minor produttività dell organizzazione è dovuta sia alla ridotta capacità di valorizzare il prodotto (bassi margini) sia ad un incidenza significativa dei costi del personale e dei costi operativi rispetto al valore aggiunto generato. La differenza tra i migliori e i peggiori risiede principalmente nella produttività del mercato, con i primi che hanno registrato tassi di crescita molto più alti dei secondi, e del capitale, con i primi che assorbono minor capitale a parità di valore della produzione. Nell organizzazione si rilevano margini di miglioramento dato il distacco ridotto tra i migliori e i peggiori soprattutto nei costi operativi. Il Roi medio del settore nel 2015 è pari al 9,7% e il Ros medio pari al 5,5%. La sfida da affrontare potrebbe essere la valorizzazione dell offerta tramite differenziazione e individuando modelli di business più efficienti, a minor intensità di capitale. Edilizia e arredamento Il settore presenta l indice di produttività più basso all interno dell intera categoria, penalizzato da un basso indice di produttività del capitale. Oltre la metà delle aziende impiega 0,75 di capitale investito per ogni euro di fatturato generato. 7
8 Modeste le prestazioni relative alla produttività del mercato dove la maggior parte delle aziende presenta tassi di crescita del valore della produzione inferiori al 7%. L indice di produttività dell organizzazione risulta tra i più alti dell intera categoria (ICP/O 36,8). Le aziende di questo settore soffrono di una dimensione modesta e di un basso livello di esportazioni, come confermato dalle eccellenti prestazioni delle aziende di dimensioni più significative appartenenti al medesimo settore. Il Roi medio del settore nel 2015 è pari al 4,4%, la più bassa della categoria; mentre il Ros risulta pari al 2,6%. Sfide riguarda pertanto la crescita internazionalizzarsi in nuovi mercati. Per ulteriori informazioni: dott.ssa Anna Favari favari@ceccarelli.it 8
Figura 1 Dati di bilancio Cerved riclassificati e aggregati della categoria Componenti fascia mln (Ceccarelli spa) Dati in migliaia
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