Intervento a cura di Laura Zanella Sindaco di Amaro (Udine) a nome di tutti i firmatari del protocollo di intesa (allegato al presente documento / ved

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1 Intervento a cura di Laura Zanella Sindaco di Amaro (Udine) a nome di tutti i firmatari del protocollo di intesa (allegato al presente documento / vedi sotto) Buongiorno, al termine di questo interessante convegno finalizzato alla conoscenza e al contrasto della diffusione del gambero rosso è previsto, come da programma, il mio intervento non solo quale sindaco del Comune di Amaro, ma anche in rappresentanza di altri Comuni e Associazioni del Friuli Venezia Giulia che, legati in qualche modo al Gambero d acqua dolce, hanno sottoscritto un protocollo d intesa con l Ente Tutela Pesca del FVG per la difesa del gambero autoctono. A nome di tutti questi Enti e Associazioni che sono, oltre al Comune di Amaro, il Comune di Remanzacco, il Comune di Morsano al Tagliamento, il Comune di Zoppola, le Pro Loco di Amaro, di Remanzacco, di Saletto di Morsano al Tagliamento e di Orcenico Superiore, porto il mio e il loro saluto oltre al ringraziamento e al compiacimento per questo convegno e per il positivo lavoro svolto nell ambito del progetto Rarity. Un saluto e un ringraziamento a tutti i soggetti partecipanti al progetto, oltre che a tutte le personalità intervenute anche qui stamattina. Gli Enti e le Associazioni che nel mio intervento voglio rappresentare, come dicevo, sono legati al gambero sia per la sua antica presenza nelle acque dei rispettivi territori sia per le diverse manifestazioni che annualmente vengono organizzate e che hanno come protagonista il gambero. Tra le più antiche c è anche quella del Gambero e del Forno Rurale di Remanzacco. Ciò testimonia come il gambero faccia parte della storia, della cultura e della tradizione di tanta parte del Friuli. Ognuna di queste località ha la sua particolare storia legata al gambero che sarebbe interessante e piacevole essere ascoltata, ma evidentemente il tempo ed il contesto non lo consentono. Vorrei solo brevemente citare lo stretto legame del mio Comune con il gambero e ciò avvalendomi di un titolo del tutto particolare: Amaro, per la verità più nei tempi passati che oggi, era ed è conosciuto e noto come il paese dei gamberi. Il crostaceo, infatti, trovava un tempo il suo habitat ideale nei canali alimentati dalle risorgive poste alla confluenza dei fiumi Fella e Tagliamento, che proprio nella piana di Amaro fanno confluire le loro acque. Fiumi che un tempo certamente avevano una maggiore portata. 1

2 L abbassamento delle falde e sicuramente il degrado della qualità delle acque e dell ambiente in generale hanno progressivamente ridotto le risorgive e la presenza del gambero. Questa particolarità di Amaro trova conferma sullo stemma comunale che riporta l effige di un gambero. L antico legame tra Amaro e la sua gente con il gambero è pure avvalorato dalla simpatica e originale leggenda popolare denominata Le rude bestie che, in uno spirito canzonatorio e burlesco, come tutte le leggende di paese, narra della presenza di un enorme gambero apparso alle donne che lavavano i panni nel laghetto del Mulino e che, agitando le grosse chele, le spaventò a tal punto che corsero in paese a chiamare in soccorso gli uomini che arrivarono armati di forche e badili, per debellare il grosso e spaventoso animale. Anche per quest antica storia tuttora gli amaresi vengono chiamati chei de rude bestie. Per questo antico legame tra Amaro e il gambero, l Amministrazione Comunale e la Pro Loco, che ogni anno a fine Luglio organizza la tradizionale Festa del Gambero, sono particolarmente attenti e preoccupati per la sopravvivenza del gambero sul proprio territorio. Ecco perché, abbiamo accolto con estremo piacere e senso di collaborazione l iniziativa dell Ente Tutela Pesca di convertire il vecchio impianto ittico di trote, da anni esistente ad Amaro, in un allevamento di gamberi di fiume della specie Austropotamobius pallipes con l obiettivo di ripopolare alcune zone idonee della nostra regione. Così come, assieme agli altri Comuni e alle Pro Loco prima citati, abbiamo accolto con piacere, compiacimento e forte aspettativa l iniziativa assunta con il Progetto Rarity, i cui obiettivi e risultati sono già stati ampiamente e chiaramente illustrati durante i precedenti interventi. Progetto che giustamente prevede il coinvolgimento delle pubbliche Amministrazioni del Friuli Venezia Giulia al fine di renderle edotte e consapevoli dei rischi dovuti alla presenza di specie di gamberi non autoctoni ed in particolare del gambero rosso della Louisiana. Nei limiti delle proprie competenze, conoscenze e possibilità i già citati Comuni e Pro Loco che organizzano manifestazioni culinarie che utilizzano il gambero di fiume, con il supporto tecnico e scientifico dell Ente Tutela Pesca, si sono attivate approvando un protocollo d intesa che impegna tutte queste piccole realtà territoriali a non utilizzare durante le proprie feste gamberi vivi, ma quelli surgelati al fine di evitare possibili rischi di malattie che comunque altre specie di gamberi possono diffondere. Posso confermare che già nelle manifestazioni dello scorso anno questo impegno è stato pienamente rispettato. 2

3 Il protocollo d intesa prevede altresì una costante collaborazione con l Ente Tutela Pesca allo scopo di divulgare, attraverso le singole manifestazioni organizzate dalle realtà territoriali firmatarie del documento, la conoscenza tra la popolazione dei rischi e problemi associati alla presenza dei gamberi di fiume non nativi in Friuli Venezia Giulia. Anche questo impegno è stato egregiamente onorato dall Ente Tutela Pesca con la presenza di un proprio stand con materiale divulgativo e personale altamente qualificato e posso dire che vi è stato un particolare interesse, da parte dei frequentatori delle varie manifestazioni, ai problemi di cui si occupa il progetto Rarity. Anche per questo ringrazio ancora l Ente Tutela Pesca, il suo Presidente e il Direttore. Ma permettetemi di rivolgere un ringraziamento particolare al Dr. Tiziano Scovacricchi che ha collaborato con l Ente, per l impegno e la professionalità dimostrata nel progetto, nelle varie manifestazioni e nell avvio del gruppo di lavoro tra i Comuni e le Pro Loco, che ha portato poi all approvazione del Protocollo d intesa. Un occasione che ci ha permesso di conoscerci tra realtà accomunate dalle tradizioni sul gambero e di scambiarci informazioni e ricette e scoprire anche dati, direi sorprendenti, come quelli della sagra dei gamberi di Morsano al Tagliamento dove in due fine settimana vengono consumati quasi 10 quintali di gamberi. Immaginate se fossero 10 quintali di gamberi rossi della Louisiana! Ciò dimostra che nella nostra regione esiste una tradizione ed una cultura verso i gamberi. Quindi il gambero non solo considerato sotto l aspetto scientifico e ambientale, ma anche culinario e che rappresenta una, seppur limitata, nicchia del settore turistico che potrebbe essere ancora incrementata se questo gruppo di lavoro costituito tra le varie località saprà continuare nella propria attività facendo sistema nella promozione, negli acquisti e nella qualità del prodotto. Anche questo aspetto è sorto grazie al progetto Rarity. Io mi auguro e credo che gli obiettivi del progetto Rarity, l impegno dei diversi partner e la professionalità delle diverse persone coinvolte porteranno ad un positivo risultato a difesa e protezione del gambero di fiume nativo di queste zone e alla valorizzazione della biodiversità dei nostri siti. Spero inoltre che, attraverso la collaborazione tra l Ente Tutela Pesca e, nel caso particolare, il Comune di Amaro, il gambero non rimanga come testimonianza solo sullo stemma del nostro Comune o nel prezioso mosaico posto nell atrio del Municipio o nella leggenda del paese, ma possa tornare a sopravvivere e moltiplicarsi nei nostri corsi d acqua. 3

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