Laboratori di analisi - Federlab-Cifa - Rinnovo del c.c.n.l.

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1 Laboratori di analisi - Federlab-Cifa - Rinnovo del c.c.n.l. Con l'accordo 26 marzo 2019 CIFA e FEDERLAB con CONFSAL e FIALS hanno rinnovato il c.c.n.l. per i dipendenti dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali. L'accordo decorre dal 1 marzo 2019 e scadrà il 28 febbraio Si riportano le novità di maggior interesse. Allineamento contrattuale Le aziende che aderiscono alle Associazioni datoriali sottoscrittrici e che intendono applicare il c.c.n.l. in oggetto dovranno inquadrare i lavoratori secondo la classificazione di detto c.c.n.l. Per i lavoratori già in forza il passaggio non potrà determinare un trattamento economico complessivo peggiorativo ovvero la retribuzione lorda annuale spettante al momento del passaggio dovrà restare invariata: a tal fine potrà essere riconosciuto un superminimo ad personam (assorbibile dai futuri aumenti retributivi), fino a concorrenza con l'importo annuo precedentemente spettante. Minimi tabellari A seguito degli aumenti stabiliti dall'accordo i nuovi importi del minimo tabellare sono i seguenti: Categorie Importi mensili Dal Dal Dal Dal Q 2.250, , , ,02 F 1.849, , , ,53 E 1.650, , , ,54 D 1.521, , , ,75 C 1.423, , , ,45 B 1.331, , , ,77 A 1.255, , , ,68 A seguito dei futuri aumenti dei minimi, eventuali aumenti di merito già concessi, aumenti derivanti da scatti di anzianità e aumenti riconosciuti unilateralmente e collettivamente nel semestre precedente la scadenza del c.c.n.l. non sono riassorbibili. Aumenti di natura differente da quelle indicate possono essere assorbiti, in tutto o in parte, solo se espressamente previsto all'atto della concessione o da accordi aziendali. Retribuzione Definizione La retribuzione normale è costituita da paga base conglobata, terzi elementi, scatti di anzianità, premio di produzione, altre voci della contrattazione nazionale o decentrata. La retribuzione di fatto è costituita dalla retribuzione normale e dagli elementi continuativi (eccetto i rimborsi spese, i compensi per straordinario, le una tantum e ogni elemento escluso dalle Parti dal calcolo degli istituti contrattuali o escluso dall'imponibile contributivo a norma di legge). Quota oraria e giornaliera Il coefficiente per ottenere la quota oraria è 168 (195 per i discontinui), il coefficiente per ottenere la quota giornaliera è 26. Indennità di vacanza contrattuale Qualora le trattative per il rinnovo del c.c.n.l. si prolunghino oltre il 31 ottobre 2019, verrà corrisposta una I.v.c. pari al 50% del tasso di inflazione programmata.

2 Scatti di competenza In relazione alla partecipazione ad attività formative inerenti la qualifica per almeno 50 ore in un triennio, il lavoratore maturerà 10 scatti triennali pari all'1,5% della retribuzione mensile. A seguito dell'ottenimento della certificazione delle competenze, lo scatto verrà integrato di un ulteriore 0,5%. A livello aziendale, lo scatto può essere sostituito o integrato dal un premio di produttività. Per i lavoratori provenienti dalla disciplina degli scatti di anzianità, la disciplina degli scatti di competenza entra in vigore il giorno successivo al raggiungimento dell'ultimo scatto. Indennità di cassa Spetta al personale adibito con continuità ad operazioni di cassa, con obbligo di accollo delle differenze, nella misura del 5% della paga base conglobata. Indennità di mensa Viene stabilita una indennità sostitutiva ovvero un ticket restaurant, nella misura di 7,00, per ogni giornata di effettiva presenza superiore a 4 ore. Indennità trasporto urbano Viene stabilita una indennità di trasporto urbano nei seguenti importi mensili, per 12 mensilità: - 30,00, nei Comuni con meno di abitanti; - 40,00, nei Comuni con meno di abitanti; - 50,00, nei Comuni con meno di di abitanti; - 60,00, nei Comuni con più di di abitanti. L'indennità è dovuta anche per i periodi di malattia, infortunio e ferie. Tredicesima mensilità Il 15 dicembre di ogni anno va corrisposta una tredicesima nella misura di una mensilità di retribuzione. Nel caso di inizio o cessazione del rapporto in corso d'anno, spetteranno tanti 12mi per quanti sono i mesi interi di lavoro prestato (le frazioni superiori a 2 settimane sono considerate mese intero). L'azienda corrisponderà il 20% del rateo di tredicesima per i periodi di assenza obbligatoria per gravidanza e puerperio. Premio di produttività La contrattazione di 2 livello può istituire un premio di produttività, con obiettivo incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione o altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività e produttività. Il raggiungimento degli obiettivi dovrà essere misurabile con appositi criteri obiettivi individuati dallo stesso 2 livello. Accordi aziendali potranno prevedere - a richiesta del lavoratore - la sostituzione del premio con servizi di welfare (istruzione, assistenza sociale, assistenza sanitaria, ecc.). Orario di lavoro - Personale non soggetto alle limitazioni di orario Al personale preposto alla direzione tecnica o amministrativa dell'azienda o di un reparto di essa, con responsabilità diretta dell'andamento dei servizi, per l'attività svolta oltre il normale orario di lavoro per il tempo strettamente necessario al regolare funzionamento dei servizi, spettano le maggiorazioni previste dal c.c.n.l. per la generalità dei lavoratori. Rol ed ex festività I permessi per riduzione di orario (16 ore) e per ex festività (32 ore) non maturano per i periodi di assenza senza diritto a retribuzione. In caso di mancata fruizione nell'anno, nel mese di gennaio dell'anno successivo sarà corrisposta la relativa indennità sostitutiva.

3 Ferie Il c.c.n.l. disciplina la cessione delle ferie ai sensi del D.Lgs. n. 151/2015. Contributo di assistenza contrattuale Il contributo obbligatorio per assistenza contrattuale viene stabilito nell'1% annuo della paga base conglobata, per 12 mensilità. Periodo di prova I periodi di prova sono così modificati: Categoria Durata/giorni Q 180 E, F 120 C, D 90 B 60 A 30 Il periodo di prova stabilito dalle parti non potrà comunque essere inferiore al 25% delle durate sopraindicate. Nei contratti a termine, la durata non potrà essere superiore alla metà della durata del primo contratto. Mansioni superiori Il passaggio alla categoria superiore dopo 3 mesi consecutivi di svolgimento delle mansioni superiori avviene anche in caso di mansioni superiori non continuative: il lavoratore deve aver svolto mansioni proprie delle categoria A, B e C per almeno 7 mesi ovvero mansioni di categoria inferiore per almeno 4 mesi. Malattia Conservazione del posto In caso di malattia, i lavoratori non in prova hanno diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di 180 giorni di calendario. Il comporto ricomincia a decorrere dopo una interruzione di almeno 30 giorni continuativi. La conservazione del posto può essere estesa fino a 24 mesi nel caso di gravi patologie (malattie oncologiche o che richiedano terapie salvavita). L'obbligo della conservazione del posto e del trattamento economico cessa qualora il lavoratore abbia raggiunto in complesso i 180 giorni durante i 17 mesi antecedenti o i 24 mesi durante i 24 mesi antecedenti, anche in caso di malattie diverse. Nei rapporti a tempo determinato la conservazione del posto è pari a 3 mesi. Il periodo di malattia è utile ai fini del computo dell'indennità di preavviso e licenziamento. Superato il periodo di conservazione del posto il lavoratore ha diritto, su richiesta scritta almeno 24 ore prima della fine del comporto, ad un periodo di aspettativa non retribuita non superiore a 6 mesi (12 mesi in caso di gravi patologie), considerato utile ai fini dell'anzianità di servizio in caso di prosecuzione del rapporto. Trattamento economico I lavoratori hanno diritto, oltre all'indennità giornaliera anticipata dal datore di lavoro per conto dell'inps, ad un trattamento integrativo a carico dell'azienda fino a concorrenza delle seguenti aliquote della retribuzione di fatto: Durata dell'assenza % dal 1º al 3º giorno 60 dal 4º al 20º giorno 75 dal 21º al 180º giorno 100

4 Il trattamento per le assenze dal 1º al 3º giorno è previsto limitatamente a 6 eventi morbosi all'anno (1º gennaio - 31 dicembre). Dal 7º evento non spetta indennità. Nei rapporti a tempo determinato il trattamento integrativo sarà corrisposto finchè è corrisposta l'indennità Inps. Per le malattie coincidenti con festività, spetta un trattamento integrativo a carico azienda fino a concorrenza del 100% della retribuzione di fatto. Infortunio In caso di infortunio la conservazione del posto è prevista fino a guarigione. I lavoratori soggetti all'assicurazione obbligatoria Inail hanno diritto, oltre alla retribuzione giornaliera per il giorno dell'infortunio, ad un trattamento integrativo a carico azienda, per i giorni successivi, fino a concorrenza del 100% della retribuzione. L'indennità a carico azienda non è dovuta se l'inail non corrisponde per qualsiasi motivo l'indennità. Per gli infortuni coincidenti con festività, spetta un trattamento integrativo a carico azienda fino a concorrenza del 100% della retribuzione di fatto. Maternità Durante l'astensione obbligatoria, le lavoratrici hanno diritto, oltre all'indennità giornaliera anticipata dal datore di lavoro per conto dell'inps, ad un trattamento integrativo a carico dell'azienda fino a raggiungere il 100% della retribuzione mensile. Formazione continua Le Parti promuovono la costituzione del fondo interprofessionale per la formazione continua FonARCom: le aziende potranno aderire al fondo e destinare una contribuzione mensile pari allo 0,30% della retribuzione imponibile ovvero, in alternativa, destinare le somme all'inps. Trattamento di fine rapporto Non sono computabili i rimborsi spese, le somme una tantum e le gratificazioni straordinarie non contrattuali, i compensi per lavoro straordinario e festivo, l'indennità sostitutiva del preavviso e delle ferie,, le indennità di trasferta e le diarie non aventi carattere continuativo, le prestazioni in natura quando sia previsto un corrispettivo a carico del lavoratore. Assistenza integrativa Assistenza sanitaria Dalla sottoscrizione dell'accordo 26 marzo 2019 tutti i lavoratori sono iscritti al SanARCom. La contribuzione è stabilita in 16,00 a carico azienda ed 2,00 a carico lavoratore, per 12 mensilità. L'azienda che ometta il versamento delle quote è tenuta a corrispondere al lavoratore un E.d.r. pari ad 25,00, per 12 mensilità (non riproporzionati per i part time). Tale elemento rientra nella retribuzione di fatto ed è utile ai fini del computo del t.f.r. EPAR I contributi all'ente bilaterale nazionale, calcolati sulla paga base conglobata, per 12 mensilità, sono pari allo 0,50% a carico dell'azienda (*) ed allo 0,10% a carico del lavoratore. L'E.d.r. sostitutivo in caso di mancato versamento della contribuzione è elevato allo 0,15% della paga base conglobata, per 13 mensilità. Tale elemento non è utile ai fini del computo di qualsiasi istituto legale e contrattuale, compreso il t.f.r (*) Di cui lo 0,30% destinato al finanziamento del Fondo attività sociale (Fas). Welfare contrattuale

5 Sono riconosciuti ai lavoratori servizi di welfare (es. servizi di istruzione, assistenza a familiari, ecc.) per un importo minimo annuale di 100,00, incrementati di 25,00 per ogni componente il nucleo familiare, anche non fiscalmente a carico. Nei rapporti part time la somma spetta in misura intera e nei rapporti a termine il diritto matura nei rapporti superiori a 3 mesi I servizi sono riconosciuti anche alle parti in unione civile ed ai conviventi di fatto. I lavoratori possono decidere di destinare la somma al SanARCom, limitatamente alla parte eccedente il versamento obbligatorio stabilito dal Fondo. Contrattazione integrativa La contrattazione di 2 livello - regionale o aziendale - ha durata triennale, si esercita sulle materie indicate dal contratto nazionale, non già da questo disciplinate e può riguardare anche il riconoscimento di elementi di retribuzione accessoria, quali corrispettivi di aumenti di produttività. Gli accordi di 2 livello devono superare la verifica di conformità dell'ente bilaterale EPAR. Lavoratori di primo ingresso e contratto di reimpiego I lavoratori che alla data di assunzione risultino privi di esperienza professionale pregressa nella specifica mansione assegnata o che abbiano un'esperienza pregressa non superiore a 6 mesi nonché i lavoratori con più di 50 anni di età, donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, lavoratori disoccupati di lunga durata privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, soggetti espulsi dal mercato del lavoro e percettori di ammortizzatori sociali e soggetti che rientrano in specifiche misure di politiche attive di ricollocazione messe in atto da operatori pubblici o privati per l'impiego, chiamati a svolgere mansioni rientranti nelle categorie E, D, C e B riceveranno una specifica formazione, all'interno dell'orario di lavoro, della durata minima di 80 ore nei primi 2 anni dall'assunzione. L'assunzione dovrà essere a tempo indeterminato, anche part time. Il datore di lavoro ha inoltre facoltà di corrispondere loro, per i primi 2 anni dall'assunzione, una retribuzione ridotta rispetto al livello ordinario di inquadramento, nelle seguenti misure: Categorie Importi mensili Dal Dal Dal Dal anno 2 anno 1 anno 2 anno 1 anno 2 anno 1 anno 2 anno E 1.238, , , , , , , ,67 D 1.141, , , , , , , ,49 C 1.067, , , , , , , ,09 B 998, , , , , , , ,46 Apprendistato professionalizzante Condizioni di applicabilità Nelle aziende con più di 50 dipendenti, l'attivazione di nuovi contratti di apprendistato può avvenire solo qualora l'impresa abbia trasformato a tempo indeterminato almeno il 20% dei contratti di apprendistato scaduti nei 36 mesi precedenti. Non si computano i rapporti risolti per recesso durante il periodo di prova, per licenziamento per giusta causa, per dimissioni. Limiti numerici Non possono essere assunti più di 3 apprendisti ogni 2 lavoratori qualificati o specializzati; il rapporto non può superare il 100% per le aziende con meno di 10 lavoratori. Il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne abbia un numero inferiore a 3, può assumere fino a 3 apprendisti. Periodo di prova La durata non può essere superiore a quanto stabilito per il lavoratore qualificato inquadrato nello stesso livello iniziale.

6 Qualificazione professionale e durata La durata dell'apprendistato professionalizzante è così stabilita: - categorie D, E, F e quadri: 36 mesi; - categoria C: 24 mesi; - categorie A e B: 18 mesi. Il periodo di apprendistato è prolungato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del rapporto superiore a 30 giorni. I periodi di apprendistato svolti presso altri datori di lavoro sono computati ai fini della durata massima purchè riferiti alle stesse mansioni e non sia intercorsa, tra un contratto e l'altro, una interruzione superiore a 12 mesi. Inquadramento e retribuzione L'apprendista viene inquadrato nella categoria corrispondente alla mansione di destinazione. Il trattamento economico è determinato nelle seguenti percentuali della retribuzione dovuta al termine del periodo di apprendistato: - 70%, per il primo anno; - 80%, per il secondo anno; - 90%, per il terzo anno Attività formativa La durata della formazione interne ed esterna è così stabilita: - categorie D, E, F e quadri: 180 ore; - categoria C: 160 ore; - categorie A e B: 120 ore. Il monte ore complessivo dell'offerta formativa pubblica è di 120 ore nel triennio. Le attività formative svolte presso diversi datori di lavoro o Enti di formazione si sommano. Il c.c.n.l. definisce le competenze che devono essere acquisite durante il rapporto di apprendistato. I piani formativi allegati al contratto di assunzione devono superare il parere di conformità dell'ente bilaterale. Malattia Durante il periodo di malattia l'apprendista non in prova ha diritto: a) per i primi 3 giorni di malattia, limitatamente a 6 eventi morbosi in ragione d'anno di calendario (1º gennaio-31 dicembre), ad un'indennità pari al 60% della retribuzione lorda cui avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto; dal 7º evento morboso nell'anno non spetta indennità; b) per i periodi successivi e fino alla scadenza del periodo di comporto (180 giorni nell'anno solare), sono estese agli apprendisti le disposizioni in materia di indennità giornaliera di malattia stabilite per i lavoratori subordinati. In caso di ricovero ospedaliero, e per tutta la durata dello stesso, entro i limiti del periodo di comporto, l'apprendista ha diritto ad un'integrazione, a carico del datore di lavoro, tale da raggiungere il 60% della retribuzione lorda cui avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto. Durante il ricovero ospedaliero, per gli apprendisti senza familiari a carico, l'indennità di malattia spetta nella misura di 2/5 di quella ordinaria. Infortunio sul lavoro Durante il periodo d'inabilità l'apprendista non in prova ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, per la durata di 180 giorni dal verificarsi dell'evento. A decorrere dal primo giorno successivo a quello dell'infortunio è corrisposta un'indennità integrativa di quella INAIL fino al raggiungimento complessivo delle seguenti misure: - 60% per i primi 3 giorni;

7 - 65% dal 4º al 20º giorno; - 70% dal 21º giorno in poi. Lavoro a termine Limiti di applicabilità Possono essere assunti lavoratori a termine nel rispetto dei seguenti limiti numerici: - 2 lavoratori nelle aziende che occupano fino a 4 dipendenti; - 4 lavoratori nelle aziende che occupano fino a 10 dipendenti; - 1 lavoratore ogni 2, nelle aziende che occupano oltre 10 dipendenti. Sono in ogni caso esenti da limitazioni quantitative i contratti a termine stagionali, quelli conclusi nella fase di avvio di nuove attività o di avvio di start up innovative per 4 anni, quelli conclusi con lavoratori di età superiore ai 50 anni e per la sostituzione di lavoratori assenti. Periodo di prova La durata del periodo di prova è pari a quella prevista per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati nello stesso livello (20% della durata prevista per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati nello stesso livello, se il contratto è inferiore all'anno). Durata In caso di successione di contratti a termine con il medesimo lavoratore per mansioni di pari livello e categoria legale e indipendentemente dalle interruzioni tra un contratto e l'altro, la durata del contratto non può superare i 12 mesi. La durata massima dei contratti a termine è di 24 mesi nelle seguenti ipotesi: - esigenze temporanee e oggettive, estranee all'attività ordinaria, ovvero esigenze di sostituzione di altri lavoratori; - esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria. Oltre il limite di 12 o 24 mesi, è ammesso un ulteriore contratto a termine della durata di 12 mesi, presso La DTL. La proroga è ammessa dopo i 12 mesi solo per le predette causali. Nei contratti inferiori a 24 mesi la proroga è ammessa per 4 volte nell'arco dei 24 mesi a prescindere dal numero dei contratti. Qualora il rapporto prosegua oltre il termine fissato o prorogato, spettano al lavoratore le seguenti maggiorazioni della retribuzione: - 20% fino al 10 giorno; - 40% dall'11 giorno. Qualora il rapporto prosegua oltre il 30 giorno (contratti inferiori a 6 mesi) o oltre il 50 giorno (contratti superiori), il contratto si trasforma a tempo indeterminato dalla scadenza dei predetti termini. Successione di contratti L'intervallo per la riassunzione a termine è fissato in: - 10 giorni, per contratti fino a 6 mesi; - 20 giorni, per contratti superiori a 6 mesi. La limitazione non si applica ai contratti stagionali, alle attività legate alla disponibilità di materia prime o da consumo, nei casi connessi a caratteristiche peculiari del settore merceologico. Diritto di precedenza Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a termine presso la stessa azienda, abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi ha diritto di precedenza, nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro i successivi 12 mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.

8 Il lavoratore deve manifestare la propria volontà in tal senso entro 6 mesi dalla cessazione del rapporto e si estingue entro un anno dalla cessazione del rapporto. Lavoro a tempo parziale Trattamento economico e normativo Il trattamento del lavoratore a tempo parziale è riproporzionato in ragione della ridotta prestazione lavorativa, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, della retribuzione feriale, dei trattamenti economici per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale e maternità. Nel rapporto a tempo parziale verticale, la durata del periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia è proporzionalmente ridotta. Lavoro supplementare e straordinario Il lavoro supplementare è ammesso fino al 25% delle ore settimanali concordate. Il lavoro straordinario è ammesso nel part time verticale o misto, entro il 20% dell'orario settimanale concordato. Per il lavoro supplementare e straordinario è prevista la maggiorazione del 15% della paga base. Trasformazione del rapporto L'eventuale trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale deve risultare da atto scritto. Hanno diritto alla trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale i lavoratori affetti da patologie oncologiche che richiedano terapie salvavita. Il rapporto a tempo parziale deve essere trasformato nuovamente in rapporto a tempo pieno a richiesta del lavoratore. Il c.c.n.l. stabilisce le ipotesi e i limiti percentuali in cui l'azienda valuta la possibilità di concedere la trasformazione da tempo pieno a tempo parziale. I dipendenti affetti da neoplasie, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, hanno diritto alla trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale verticale o orizzontale. Il rapporto deve essere trasformato nuovamente a tempo pieno a richiesta del lavoratore; Diritto di precedenza Il contratto individuale part time deve prevedere il diritto di precedenza in caso di assunzioni a tempo pieno presso unità produttive site nello stesso ambito comunale per le stesse mansioni e/o mansioni equivalenti. Part time post maternità Le aziende accoglieranno le domande di trasformazione temporanea del rapporto da tempo pieno a tempo parziale dei lavoratori a tempo indeterminato, per l'assistenza del bambino fino al 3 anno di età, nel limite del 5% della forza occupata nell'unità produttiva (con arrotondamento all'unità superiore). La domanda va presentata con un preavviso di 60 giorni. Mercato del lavoro L'accordo disciplina il lavoro intermittente, il lavoro agile ed il telelavoro.