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1 Protocollo : E2712APPA0. VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

2 Protocollo : E2712AREA0 PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO ELENCO ELABORATI 1. RELAZIONE TECNICA 2. ESTRATTO DELLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI CASEI GEROLA 3. COPIA DEL CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE DEL FONOMETRO 4. DELIBERA DI RICONOSCIMENTO DEI REQUISITI DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE 5. TAVOLA PF-01

3 Protocollo : E2712AREA0. RELAZIONE TECNICA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

4 Protocollo : E2712AREA0 INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELL ATTIVITA RIFERIMENTI NORMATIVI STRUMENTAZIONE DI MISURA CENNI DI FISICA ACUSTICA STRATEGIA D INDAGINE ANALISI STATO DI FATTO VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO NELL AMBIENTE ESTERNO CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE... 17

5 Protocollo : E2712AREA0 1. PREMESSA La presente indagine è stata eseguita su incarico della., al fine di valutare l impatto acustico sull ambiente, prodotto dall insediamento di un deposito per autoveicoli. 2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA All interno dell area in oggetto verranno depositati autoveicoli. 3. RIFERIMENTI NORMATIVI La presente indagine è stata eseguita in conformità ai seguenti riferimenti di legge: Legge n 447 del 26 ottobre 1995 Legge quadro sull inquinamento acustico Tale legge stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico. Vengono definite le terminologie tecniche, le competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni. Viene inoltre caratterizzato la figura del tecnico competente in acustica. D.P.C.M. 01 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno Tale decreto fissa i valori massimi dei livelli di rumore nell ambiente esterno, i limiti massimi differenziali negli ambienti abitativi, le modalità di misurazione, ed è tuttora valido nei comuni che non hanno ancora effettuato la zonizzazione acustica del territorio.

6 Protocollo : E2712AREA0 D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Tale decreto fissa i valori massimi dei livelli di rumore nell ambiente esterno, proponendo una zonizzazione del territorio, su scala comunale, basata sulla destinazione d uso, con i relativi limiti massimi ammissibili, diurno e notturno, del livello sonoro equivalente ponderato A. Decreto del Ministero dell Ambiente 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico In questo decreto si stabiliscono le tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento da rumore in attuazione dell art.3 comma 1, lettera C della legge 26 ottobre 1995 n 447. Si definiscono le caratteristiche della strumentazione di misura, i parametri e le modalità tecniche di misurazione nonchè i contenuti del rapporto di presentazione dei risultati. Legge regionale n. 13/2001 Disposizioni in materia di inquinamento acustico In questa legge, valida a livello regionale, vengono definite norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell ambiente esterno ed abitativo dalle sorgenti sonore. Delibera n. VII/8313 del 08 marzo 2002 Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione del clima acustico In questa delibera, valida a livello regionale, vengono definiti i criteri e la modalità per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico, nonché il contenuto delle relazioni di previsione di impatto acustico. Suddetti riferimenti normativi definiscono parametri e termini tecnici da utilizzare per le valutazioni di impatto acustico e le verifiche del rispetto dei valori limite. In particolare, con riferimento alla presente indagine, si definiscono i seguenti parametri: Sorgenti sonore fisse: gli impianti tecnici degli edifici, e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative.

7 Protocollo : E2712AREA0 Valori limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente sterno, misurato in prossimità dei ricettori; si distinguono in assoluti, cioè determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale, e differenziali, cioè determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo. Tempo di riferimento (Tr): rappresenta il periodo della giornata all interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h e le h e quello notturno compreso tra le h e le ore h Tempo di osservazione (To): periodo di tempo compreso nel tempo di riferimento nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare. Tempo di misura (Tm): all interno di ciascun tempo di osservazione si individuano uno o più tempi di misura di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A : valore del livello di pressione sonora ponderata A di un suono costante che, nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo. Livello di rumore ambientale (La): livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Livello di rumore residuo (Lr): livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Livello differenziale di rumore (Ld): differenza tra il livello di rumore ambientale (La) e quello di rumore residuo (Lr). Fattore correttivo (Ki): è la correzione in db(a) introdotta per tenere conto della presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza.

8 Protocollo : E2712AREA0 La tabella A dell Allegato al D.P.C.M. 14 novembre 1997 riporta la classificazione del territorio comunale, mentre la tabella C dello stesso Allegato fissa i valori limite assoluti di immissione sonora nell ambiente esterno misurati in prossimità dei ricettori. Valori limite assoluti di immissione sonora (tabella C, allegato D.P.C.M. 14/11/97 Classe di destinazione d uso del territorio comunale I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree ad intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Descrizione Aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico Aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali Aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali, aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici Aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie Aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni Aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Tempo di riferimento diurno Leq Tempo di riferimento notturno Leq 50 dba 40 dba 55 dba 45 dba 60 dba 50 dba 65 dba 55 dba 70 dba 60 dba 70 dba 70 dba

9 Protocollo : E2712AREA0 Classe di destinazione d uso del territorio comunale I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree ad intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Valori limite di emissione sonora (tabella B, allegato D.P.C.M. 14/11/97 Tempo di riferimento Descrizione diurno Leq Aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico Aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali Aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali, aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici Aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie Aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni Aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Tempo di riferimento notturno Leq 45 dba 35 dba 50 dba 40 dba 55 dba 45 dba 60 dba 50 dba 65 dba 55 dba 65 dba 65 dba

10 Protocollo : E2712AREA0 Vengono inoltre fissati in 5 db(a) durante il periodo di riferimento diurno e 3 db(a) durante il periodo di riferimento notturno i valori limite differenziali di immissione sonora. Il Comune di Casei Gerola ha provveduto ad effettuare la zonizzazione acustica del territorio. 4. STRUMENTAZIONE DI MISURA Le misure sono state effettuate utilizzando la seguente strumentazione: Fonometro integratore/analizzatore della bruel & kjaer modello 2250 matricola n , in classe 1, dotato di filtri in 1/3 di ottava; Preamplificatore della bruel & kjaer modello ZC0032; microfono da ½ della bruel & kjaer modello 4189; cuffia antivento della bruel & kjaer; calibrato prima e dopo ogni misura con il calibratore della bruel & kjaer modello 4231 matricola conforme alla IEC classe CENNI DI FISICA ACUSTICA Le condizioni sonore di una zona all aperto possono essere ricavate teoricamente ricorrendo all applicazione di formule o modelli basati su principi di fisica acustica. Fondamentale, a tale proposito, è l equazione che utilizzeremo in questo contesto, per la propagazione del rumore in esterno, in base alla quale, noto il livello di pressione sonora della sorgente, il livello di pressione sonora a distanza r dalla sorgente può ricavarsi dalla seguente relazione: L p r 20 - A comb rref ( r) = L log dove: L p r valore livello di pressione teorico alla distanza r dalla sorgente ( ) prif r distanza a partire da un metro dal confine L prif valore livello emissione rumore calcolato presso nuova ipotetica attività r ref distanza di 1m dalla facciata capannone comb A combinazione delle possibili attenuazioni dovute ai vari processi che intervengono nella propagazione.

11 Protocollo : E2712AREA0 Tale equazione è valida in campo libero. La Terra è però una superficie riflettente e pertanto nella maggior parte dei casi ci troveremo di fronte ad un tipo di propagazione emisferica. Conseguentemente, il livello di pressione sonora si riduce di 3-4 db ad ogni raddoppio della distanza. Non si considera il traffico veicolare prodotto dal sorgere della nuova attività, in quanto non significativo al fine di una variazione del rumore ambientale. Occorre tuttavia ricordare che, in ogni caso, tutti i modelli analitici di propagazione delle onde sonore, rappresentano sempre delle approssimazioni della realtà per cui risulta indispensabile la verifica strumentale del modello applicato a fine opera. 6. STRATEGIA D INDAGINE Preso preliminarmente atto del contesto ambientale dell area e tenuto conto dei seguenti fattori: Estensione areale delle sorgenti di rumore residuo e ambientale; Caratteristica di discontinuità e fluttuanza del rumore residuo costituito da altre attività produttive nelle vicinanze; è stata adottata una strategia d indagine articolata nelle seguenti fasi: 1. ANALISI STATO DI FATTO attraverso l esecuzione di rilevi fonometrici al perimetro dell area oggetto di intervento edilizio, in modo da caratterizzare il clima acustico allo stato 0; 2. VALUTAZIONE DELL IMPATTO ACUSTICO attraverso l applicazione di un modello previsionale analitico di propagazione delle onde sonore in modo da valutare i futuri valori di pressione sonora al perimetro dell area produttiva e nei pressi dei ricettori sensibili, ipotizzando l attività con il massimo livello di immissione del rumore. L indagine è stata svolta con riferimento al periodo diurno, in quanto l attività viene svolta esclusivamente durante tale periodo. 7. ANALISI STATO DI FATTO Ai fini del monitoraggio per la caratterizzazione del clima acustico attuale sono state svolte le seguenti attività:

12 Protocollo : E2712AREA0 a. Raccolta dati pregressi: svolta in tempi ristretti a cavallo delle attività di rilevazione dati, finalizzata all acquisizione di informazioni relative alla classificazione acustica del territorio; b. Sopralluoghi preliminari su campo: prima dell effettuazione dei rilievi fonometrici è stato effettuato un sopralluogo preliminare al fine di verificare l eventuale presenza di ricettori sensibili nelle vicinanze del futuro insediamento produttivo; c. Attività di rilevamento dati in sito: l attività di rilevamento dati in sito è stata condotta mediante rilievi a campione (rilievi brevi della durata di circa 10 ) in prossimità del perimetro dell area edificabile al fine di caratterizzare il clima acustico attuale; d. Attività di analisi dei dati raccolti: al termine della fase di rilevamento dati in sito è stata condotta la successiva fase di analisi in laboratorio per l elaborazione dei dati acquisiti. Raccolta dati pregressi Per la raccolta di informazioni in merito alla zonizzazione acustica dell area in questione, di cui alla Legge 447/95, si è fatto riferimento alle informazioni raccolte presso l Ufficio Tecnico del Comune di Casei Gerola.

13 Protocollo : E2712AREA0 La ricerca effettuata ha consentito di determinare la classe di destinazione d uso del territorio ove si inseriscono l attività produttiva e i ricettori sensibili. DESCRIZIONE DELL UBICAZIONE DELL INSEDIAMENTO E DEL CONTESTO IN CUI VIENE INSERITO Zona urbanistica di insediamento Classe III (aree prevalentemente industriali) Tabella 1 Limite di accettabilità diurno A confine con: e notturno Limiti di emissione Classe IV ( aree ad intensa attività umana) Limite diurno Leq (A) 55 dba Limite di accettabilità diurno e notturno Limiti di immissione Limite diurno Leq (A) 65 dba Limite notturno Leq (A) 45 dba Limite notturno Leq (A) 55 dba Sopralluoghi preliminari in sito Prima di effettuare i rilievi fonometrici, è stato effettuato un sopralluogo per individuare i punti, ritenuti strategici, dove posizionare la stazione di monitoraggio. Tali decisioni sono state prese tenendo in considerazione anche la dislocazione delle attuali sorgenti presenti e dei ricettori sensibili. Attività di rilevamento fonometrico in sito Al fine della caratterizzazione acustica dell area, in relazione alla natura delle sorgenti di rumore residuo e del rumore ambientale presente, tenuto conto delle condizioni ambientali, sono stati eseguiti in data 07/08/12 rilievi fonometrici, utilizzando i seguenti criteri: Installazione della stazione di misura da cui si è proceduto a: Campionamento del rumore con campioni di cui alla seguente tabella e all allegata pianta.

14 Protocollo : E2712AREA0 Tabella con i livelli della rumorosità ambientale allo stato 0 misurati in data tempo di riferimento DIURNO e relativi limiti di zona DPCM Tabella 2 VALORI MISURATI Tempo di osservazione 14.30/16.30 LIMITE EMISSIONE DI ZONA DIURNO AI RICETTORI Misura 1 LAeq 56.4 dba 55 dba 52.7 dba La tecnica di rilevamento adottata risulta conforme all Allegato B del Decreto del Ministero dell Ambiente 16 marzo In particolare, tra le altre, sono state osservate le seguenti disposizione tecniche: calibrazione del fonometro all inizio ed al termine di ogni ciclo di misure; arrontondamento della misura a 0,5 dba; microfono attrezzato con cuffia antivento e posizionato lontano da superfici interferenti e direzionato verso la sorgente.

15 Protocollo : E2712AREA0 8. VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO NELL AMBIENTE ESTERNO Dopo avere caratterizzato i livelli di rumore residuo ed ambientale presente nell area e presso i ricettori, si è proceduto alla valutazione di impatto acustico del futuro insediamento produttivo. Tale valutazione è stata condotta adottando i seguenti criteri: 1. approssimazione delle future sorgenti sonore all interno dell insediamento produttivo a sorgenti superficiali in considerazione delle loro dimensioni in relazione alla distanza dai fabbricati adiacenti; 2. caratterizzazione del potere fonoisolante e fonoassorbente del fabbricato attraverso i dati tecnici forniti direttamente dal costruttore o da tabelle di riferimento; in modo particolare il capannone è costruito con struttura portante in CLS, con tamponamento perimetrale in laterizio. Le superfici finestrate sono costituite da serramenti in alluminio e vetro con spessore 3+3 che garantiscono un isolamento di 32 dba. 3. applicazione dei modelli analitici qui nuovamente riportati: L p r 20 - A comb rref ( r) = L log prif 4. determinazione al perimetro dei livelli di rumore ambientale e confronto con i valori di zona. Per caratterizzare quantitativamente il rumore ambientale si simula la situazione più critica vedere la tabella seguente.

16 Protocollo : E2712AREA0 QUADRO INFORMATIVO SULLE CARATTERISTICHE DELLE SORGENTI SONORE IPOTETICHE Tabella 4 Sorgente n. Descrizione Inizio-fine Durata Freq.a di esercizio 1 mis.1d AUTOMEZZI IN 5 giorni 8 ore Intermittente MOVIMENTO settimana 1 ora al giorno Lp ( dba ) Altezza Silenziamento m SS CS 50.0 * - nd * livello di pressione sonora teorica al confine di proprietà

17 Protocollo : E2712AREA0 In considerazione del livello di pressione sonora della sorgente presente (livello equivalente di pressione sonora media di circa 50,0 dba a circa 1 m dai muri perimetrali del deposito), è possibile affermare che il livello di rumorosità ambientale non subirà modifiche tali da superare i limiti di accettabilità per la zona di destinazione dell insediamento produttivo e i limiti di immissione della classe di appartenenza dell area. Tale affermazione è verificata applicando: r ( ) Lp r = L prif 10 log - A r comb ref Il livello di pressione sonora L prif lo possiamo calcolare con la seguente formula semplificata che tiene conto del livello di pressione sonora emessa da una sorgente posta all interno di un ambiente e che si propaga in ambiente esterno su superfici riflettenti: dove: L prif = L p1 -R-6 L p1 livello di pressione sonora all interno dell area di deposito R potere fonoisolante della struttura prefabbricata che nel caso specifico considerando il potere fonoisolante del manufatto e dei serramenti è 35 dba quindi considerando come L p1 50,0 dba avremo che L prif sarà uguale a un valore teorico di 50 dba, inferiore alla rumorosità misurata nell area allo stato 0 e inferiore ai limiti di immissione. Risulta quindi evidente che le sorgenti interne non apporteranno modifiche alla rumorosità ambientale già presente nell area e tanto meno inquinamento acustico ai ricettori presenti nell area.

18 Protocollo : E2712AREA0 9. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Il presente studio ha consentito, con le dovute approssimazioni connesse al margine di errore legato all applicazione di modelli analitici di previsione di impatto acustico, e pertanto con la riserva d obbligo di verifica strumentale dei livelli di rumore ambientale stimati, da eseguirsi non appena attivata l attività, di valutare il clima acustico dell area oggetto di studio. Alla luce di quanto esposto, si conclude che l esercizio della nuova attività non prevede impatto acustico rilevante sul territorio in quanto non viene alterato il clima acustico attuale e viene garantito il rispetto dei valori limite previsti dalla normativa vigente. GIACALONE Per. Ind. FABIO Tecnico Competente in Acustica ai sensi della Legge Delibera Giunta Regione Lombardia n del

19 Protocollo : E2712APPA0. ESTRATTO ZONIZZAZIONE ACUSTICA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

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22 Protocollo : E2712APPA0. DELIBERA DI RICONOSCIMENTO DEI REQUISITI DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

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24 Protocollo : E2712APPA0. CALIBRAZIONE FONOMETRO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

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