PROGETTAZIONE SCOLASTICA BIOCOMPATIBILE

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1 Dipartimento di Sanità Pubblica PROGETTAZIONE SCOLASTICA BIOCOMPATIBILE ARCH STEFANO DELLI - DELEGATO A.N.A.B. stefanodelli@iperbole.bologna.it

2 ANAB Associazione Nazionale Architettura Biologica ANAB è la la prima Associazione nata nata in in Italia nel nel 1989 nel nel settore della bioedilizia con con l l obbiettivo di di sensibilizzare gli gli utenti della casa sui sui pericoli, per per la la salute dell'uomo e del del territorio, insiti nell'attuale modello produttivo del del settore edilizioe sulla necessità di di modificarne radicalmente gli gli indirizzi, di di favorire la la diffusione dei dei metodi costruttivi e dei dei materiali che che rispettano gli gli esseri viventi e il il loro loro ambiente, di di promuovere la la qualificazione professionale dei dei progettisti e degli operatori del del ciclo edilizio, per per costruire una una consapevolezza ecologica del del proprio lavoro, di di supportare l azione degli enti enti pubblici per per l attivazione di di significativi progetti pilota di di architettura sostenibile sul sul territorio da da essi essi amministrato

3 NUOVI SCENARI PRESTAZIONALI DEGLI EDIFICI (CERTIFICAZIONE ENERGETICA) ARCH STEFANO DELLI - DELEGATO A.N.A.B.

4 Consumo energetico globale per attività Consumo energetico globale per attività Consumo energetico globale per attività Questo grafico grafico illustra illustra la la responsabilità dell attività edilizia edilizia e dell attuale cultura cultura architettonica nel nel surriscaldamento del del pianeta

5 Consumo energetico per attività abitativa raffrescamento

6 Consumi negli edifici per riscaldamento Consumi negli edifici per riscaldamento Consumi negli edifici per riscaldamento

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8 ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI ARCH STEFANO DELLI - DELEGATO A.N.A.B.

9 Risoluzione del Parlamento Europeo sull'impiego di di tecnologie costruttive bioclimatiche negli edifici del 11/2/1994 prevede sia nella costruzione di nuovi edifici sia nel recupero del patrimonio edilizio esistente, l'utilizzo già in fase di progettazione dei criteri bioclimatici e l'uso razionale dell'energia, ai fini di promuovere una nuova cultura del costruire attenta ai cicli energetici dell'ecosistema e alla salvaguardia dell'ambiente

10 Protocollo di Kyoto, 1997 Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Impegna i i paesi sottoscrittori a diminuire le le emissioni di dianidride carbonica (principale gas clima alterante ) del 5% entro il il 2012 (rispetto ai ai livelli del 1990) e a sviluppare fonti rinnovabili di di energia entro il il Il Il 7 febbraio 2005 con con la la sottoscrizione degli accordi anche da da parte della Russia il il protocollo è entrato in in vigore.

11 Direttiva Europea 77/2001 sulle fonti rinnovabili Insieme ai ai Libri Bianchi dell Unione Europea riprende la la Risoluzione CEE del 1992 con l obiettivo del raddoppio delle quote delle fonti rinnovabili entro il il 2010 (Delibera Cipe del 6 agosto 1999) proponendo obiettivi indicativi per ognuno dei paesi membri. L Italia dovrebbe incrementare dal 16% al al 25% nel 2010 la la percentuale di di elettricità da fonti rinnovabili, passando da 50 TWh/anno a 90 TWh/anno. (pubblicata sulla sulla G.U. G.U. n. n del del ottobre ottobre 2001) 2001)

12 DIRETTIVA CEE 2002/91/CE entrata in in vigore 16 dic.2002 L'obiettivo della direttiva è promuovere il il miglioramento del rendimento energetico degli edifici nella Comunità, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni per quanto riguarda il il clima degli ambienti interni e l'efficacia sotto il il profilo dei costi.

13 D.Lgs. 311 del Disposizioni correttive del Dlgs 192/95 introduce l attestato di di qualificazione energetica asseverato dal D.L. che sostituisce l attestato di di certificazione energetica fino alla predisposizione delle linee guida nazionali (recentemente pubblicate) e in in attesa dei decreti attuativi relativi ai ai criteri di di calcolo e ai ai requisiti per l accreditamento professionale e per la la certificazione. Introduce l obbligo di di utilizzo di di fonti rinnovabili (solare termico 50% e fotovoltaico fissato in in 1 kw kwper ciascuna unità abitativa dal dal decreto del del presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. n. 380). Viene introdotto un un livello d isolamento termico molto più incisivo dal 1 1 gennaio 2010.

14 DETRAZIONE IRPEF/IRES DEL 55% PER INTERVENTI DI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI DI EDIFICI ESISTENTI La La L. L n.244 (Finanziaria 2008), A)gli interventi che permettono di di conseguire un un indice di di prestazione energetica per il il riscaldamento invernale dell intero edificio inferiore di di almeno il il 20% ai ai valori previsti dall'all. A del Decreto del Ministro per lo lo Sviluppo economico L ammontare massimo previsto per la la detrazione è di di ,00 euro, pari a ,18 euro di di spese detraibili; B)gli interventi volti ad ad incrementare l isolamento termico di di pareti, finestre, infissi, entro determinati parametri tecnici. L ammontare massimo previsto per la la detrazione è di di ,00 euro, pari a ,90 euro di di spese detraibili;

15 C)l installazione di dipannelli solari (certificati conformi alle norme UNI EN o UNI EN e dotati di di requisiti minimi di di garanzia del costruttore) per la la produzione di di acqua calda. L ammontare massimo previsto per la la detrazione è di di ,00 euro, pari a ,90 euro di di spese detraibili; D)la sostituzione di di impianti di di riscaldamento, con installazione di di caldaie a condensazione, pompe di di calore ad ad alta efficienza, impianti geotermici a bassa entalpia e a bio-massa (vedi DM marzo 2008, che all art. 1 comma 2). 2). L ammontare massimo previsto per la la detrazione è di di ,00 euro, pari a ,45 euro di di spese detraibili. Rientra nell'agevolazione la la sostituzione di di impianti autonomi in in impianti centralizzati con contabilizzazione del calore (ma non viceversa), nonché la la trasformazione di di impianti centralizzati esistenti al al fine di di rendere possibile la la contabilizzazione del calore.

16 LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

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18 Certificazione energetica di Edifici in Stiria -Austria LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA. Contiene i dati di riferimento per valutare la prestazione energetica dell edificio (tramite un indice di prestazione energetica) raccomandazioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche

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20 LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

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22 BILANCIO TERMICO DI UN EDIFICIO BILANCIO TERMICO DI UN EDIFICIO BILANCIO TERMICO DI UN EDIFICIO

23 PRESTAZIONE ENERGETICA DI DI UN UN EDIFICIO Definizione di valori massimi di trasmittanza per le strutture opache e le strutture trasparenti Definizione di un valore minimo di rendimento globale stagionale Definizione di un valore massimo prestazionale (Epi) in funzione delle caratteristiche geometriche e dei dati climatici REQUISITI ENERGETICI GLOBALI REQUISITI ENERGETICI GLOBALI REQUISITI ENERGETICI GLOBALI Esprime la quantità di energia stimata o effettivamente consumata per soddisfare i bisogni di: riscaldamento invernale raffrescamento estivo produzione acqua calda sanitaria ventilazione illuminazione

24 VANTAGGI DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI gli liutenti ipossono conoscere in in anticipo le le spese indicative per il il riscaldamento dell abitazione gli investitori vedono riconosciuto il il maggiore valore di di un un edificio nel quale sono state impegnate cifre maggiori per ottenere una elevata qualità ambientale in in generale per tutti gli attori del mercato immobiliare poiché all atto della vendita o dell acquisto di di una abitazione è possibile valutare il il valore energetico in in rapporto al al prezzo di di mercato è rivolta all utente finale promuove azioni di riqualificazione e gestione ottimale dell edificio

25 IL VALORE ECONOMICO DELLA QUALITA ENERGETICA IL VALORE ECONOMICO DELLA QUALITA ENERGETICA

26 DALLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA ALLA CERTIFICAZIONE DI SOSTENIBILITA DEGLI EDIFICI

27 IL RISPARMIO ENERGETICO È UN RISCHIO? Se la soluzione strategica per risparmiare energia (petrolio) è isolare meglio gli edifici, cioè ridurre le dispersioni termiche dell involucro edilizio e contenere il surriscaldamento estivo, non è opportuno farlo con isolanti derivati dal petrolio. Anche se impieghiamo il petrolio per produrre materiali isolanti e per migliorare l isolamento dell edificio e quindi ridurne i consumi, va comunque valutato il ciclo produttivo degli isolanti derivanti dal petrolio cioè il fatto che nuovamente viene consumato petrolio per la loro estrazione, raffinazione, la trasformazione, trasporto e poi, alla fine del ciclo di vita, per lo smaltimento o il riciclo, senza considerare le emissioni di CO2 e di altre sostanze potenzialmente nocive. Va piuttosto incentivato l utilizzo di materiali isolanti bio-eco-compatibili e possibilmente derivanti da materie prime rinnovabili

28 E sufficiente la certificazione del rendimento energetico dell edificio? Bisogna diminuire i consumi energetici globali considerando il il ciclo di vita dell edificio, dalla sua costruzione alla sua dismissione, considerando cioè anche l energia inglobata nei materiali (Energia Grigia) e la loro riciclabilità.

29 Il ciclo di vita dei prodotti edilizi

30 IL CONCETTO DI ENERGIA GRIGIA IL CONCETTO DI ENERGIA GRIGIA

31 IN MERITO ALLE SCELTE TIPOLOGICHE IN MERITO ALLE SCELTE TIPOLOGICHE IN MERITO ALLE SCELTE TIPOLOGICHE

32 DALLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA ALLA CERTIFICAZIONE DI DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE DEGLI EDIFICI Include gli aspetti: Energetici Biocompatibilità dei materiali Impatto ambientale esterno dell edificio, ovvero: Uso Uso appropriato dell energia e dei dei materiali Uso Uso dell acqua Produzione rifiuti rifiuti Recupero e riciclo riciclo dei dei materiali Difesa Difesa dal dal rumore Requisiti di di comfort (ventilazione, illuminazione, qualità qualità dell aria, ecc) ecc)

33 SISTEMI DI VALUTAZIONE ENERGETICA E AMBIENTALE DEGLI EDIFICI Si Si può p effettuare con ECO-BILANCI C AMBIENTALI: Sono basati sul life cycle assesment (( LCA) ovvero il il ciclo di di vita dell edificio inteso come prodotto- dalla costruzione alla manutenzione e dismissione secondo le le indicazioni delle norme ISO Si Si può p effettuare con SISTEMI a PUNTEGGIO: Per evitare di di stendere complicati eco-bilanci del ciclo di di vita di di tutti gli gli elementi in in gioco nel processo edificatorio si si stanno affermando strumenti a punteggio anche a scapito di di una analisi meno rigorosa degli elementi in in gioco

34 HauteQualitèEnvironnementaleHQE - Francia METODOLOGIE certificazione di processo e non di prodotto volontario ed in continua evoluzione. Griglia di 14 obiettivi raggruppati in 4 temi: 1. bioedilizia 2. ecogestione 3. comfort 4. salute. Approccio interdisciplinare L HQE rientra nei sistemi di certificazione ambientale di processo organizzata secondo le indicazioni delle norme ISO Controllo degli impatti sull ambiente esterno Realizzazione di un ambiente interno soddisfacente Bioedilizia Ecogestione Comfort Salute Relazione armonica dell edif. con l ambiente naturale che lo circonda Scelta integrata delle tecnologie e dei materiali da costruzione Criteri a basso impatto Gestione dell energia Gestione dell acqua Gestione dei rifiuti di cantiere Manutenzione e riparazioni Comfort rispetto all umidità Comfort acustico Comfort visivo Comfort olfattivo Condizioni sanitarie Qualità dell aria Qualità dell acqua

35 5 VOTO Qualità ambiente esterno Consumo risorse Carichi ambientali Qualità ambiente interno Qualità servizio Gestione risorse Trasporti

36 ANAB SB100 Sustainable Building 100 a z i i o n i i per una architettura sostenibile ANAB

37 ANAB SB100 Sustainable Building 100 a z i i o n i iper una architettura sostenibile Per Per fare fare un architettura sostenibile è necessario considerare una una molteplicità di di aspetti: ecologici (qualità dell dell ambiente), biologici (salute (salute per per chi chi negli negli edifici edifici passa passa gran gran parte parte del del proprio tempo), sociali sociali (crescita civile civile della della comunità che che usa usa l architettura), economici (praticabilità delle delle scelte scelte e crescita delle delle opportunità). ASPETTO ECOLOGICO equilibrio dell ambiente costruito tutela dell ambiente naturale ASPETTO BIOLOGICO tutela della salute e del benessere degli esseri viventi ASPETTO SOCIALE crescita culturale informazione e partecipazione attiva del cittadino abitante ASPETTO ECONOMICO l attenzione al costo della sostenibilità, un ecobilancio delle scelte effettuate

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39 Al Alpunteggio totale corrisponde una classe di di merito che può essere comunicata con una targa da porre a fianco del numero civico.

40 REQUISITI PER UN PROGETTAZIONE SCOLASTICA SOSTENIBILE E BIO- COMPATIBILE

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42 Va Va privilegiato un un approccio bioclimatico-captativo che tende a ottimizzare gli gli apporti solari e del microclima locale (verde, soleggiamento e ventilazione naturale) consentendo all edificio di di adattarsi e modulare le le variabili climatiche giornaliere e stagionali. Gli impianti sono valutati come sistemi ausiliari e vengono attivati solo quando il il sistema involucro non è più in in grado di di garantire il il benessere interno. Il Il sito, la la forma, l orientamento e il il rapporto con il il sole sono gli gli elementi principali della progettazione. A tal tal fine andranno ottimizzati i i guadagni termici gratuiti e si si dovrà operare decisamente sulle dispersioni termiche migliorando l efficienza dell involucro edilizio in in termini di di isolamento termico ed ed inerzia termica e sulle dispersioni per ventilazione

43 APPROCCIO BIOCLIMATICO

44 VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO

45 VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO immagine tratta da Consigli per il risparmio energetico Provincia di Udine

46 VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO VANI INTERNI VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO VANI INTERNI VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: ORIENTAMENTO VANI INTERNI

47 VALUTAZIONE DEI DEI FATTORI CLIMATICI: SISTEMI SOLARI PASSIVI Sistemi a guadagno diretto Sistemi a guadagno indiretto Sistemi a guadagno indiretto Sistemi a guadagno indiretto

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49 Guadagno solare: posizionamento delle forature a sud Guadagno solare: posizionamento delle forature a sud Guadagno solare: posizionamento delle forature a sud

50 Confronto tra guadagno solare e dispersioni termiche Confronto tra guadagno solare e dispersioni termiche Confronto tra guadagno solare e dispersioni termiche Nel caso C3 il fabbisogno è più alto, anche se minori sono le dispersioni Il caso A di progetto è quello nel quale il rapporto guadagno solare-dispersioni è ottimizzato.

51 VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: IL DIAGRAMMA SOLARE VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: IL DIAGRAMMA SOLARE VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: IL DIAGRAMMA SOLARE

52 VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE valutare l efficacia dei sistemi schermanti delle superfici vetrate, esterni o interni

53 VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE

54 VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE

55 VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE VALUTAZIONE FATTORI CLIMATICI: SISTEMI DI CONTROLLO SOLARE

56 VALUTAZIONE DEI DEI FATTORI CLIMATICI: VENTILAZIONE NATURALE immagine tratta da Consigli per il risparmio energetico Provincia di Udine

57 VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: VENTILAZIONE NATURALE VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: VENTILAZIONE NATURALE

58 VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: VENTILAZIONE NATURALE VALUTAZIONE DEI FATTORI CLIMATICI: VENTILAZIONE NATURALE

59 APPROCCIO BIOCLIMATICO: ESEMPI DI SCUOLE REALIZZATE

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70 INVOLUCRO EDILIZIO TECNOLOGIE COSTRUTTIVE

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