Rappresentanza dei Sindaci del Distretto

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1 Rappresentanza dei Sindaci del Distretto di Belluno - Ulss 1 Dolomiti Segreteria c/o UOS Amm.ne Sociale di Distretto A.ULSS 1 Dolomiti, Via Feltre, Belluno Tel. 0437/ fax 0437/ pec: protocollo.aulss1@pecveneto.it Delibera del Comitato dei Sindaci del Distretto di Belluno n.2 del 5/04/2018 Il giorno 5/04/2018 presso la sala Consiglio del Municipio di Belluno si è riunito il Comitato dei Sindaci del Distretto di Belluno dell Azienda ULSS 1 DOLOMITI come da avviso prot. n del 27/03/2018. PRESENTI 24 SINDACI Comuni P. A. Comuni P. A. Comuni P. A. Alpago P Agordo P Auronzo P Belluno P Alleghe P Borca di Cadore Chies d Alpago Canale d Agordo P Calalzo di Cadore P Limana P Cencenighe Agordino Cibiana di Cadore Longarone Colle S.Lucia Comelico Superiore P Ospitale di Cadore Falcade P Cortina d Ampezzo P Ponte nelle Alpi P Gosaldo P Danta di Cadore P Soverzene P La Valle Agordina Domegge di Cadore Tambre Livinallongo Lorenzago di Cadore P Val di Zoldo Rivamonte Agordino P Lozzo di Cadore Zoppe di Cadore P Rocca Pietore Perarolo di Cadore S.Tomaso Agordino Pieve di Cadore Selva di Cadore P S.Nicolò Comelico Taibon Agordino P S.Pietro di Cadore P Vallada Agordina S.Stefano di Cadore P Voltago Agordino P S.Vito di Cadore P Valle di Cadore Vigo di Cadore Vodo di Cadore Il Presidente accertata la validità della seduta ai sensi del Regolamento del Comitato adottato con deliberazione n.1/2017 invita i presenti ad assumere le proprie determinazioni in ordine ai seguenti argomenti: Approvazione dell Accordo di Programma attuativo alla realizzazione del Piano delle Politiche giovanili IL COMITATO DEI SINDACI Con DGR 1392 del 29 agosto 2017 recante Istituzione Piani di intervento in materia di politiche giovanili - Gestione delle quote assegnate alla Regione del Veneto del Fondo Nazionale Politiche Giovanili e del Fondo Nazionale Politiche Sociali la Regione Veneto ha approvato il modello di gestione della quota assegnata alla Regione del Veneto del Fondo Nazionale Politiche Giovanili (esercizi finanziari statali ) e del Fondo Nazionale Politiche Sociali con l'istituzione di "Piani di intervento in materia di politiche giovanili" che devono essere elaborati collegialmente dai Comitati dei Sindaci di Distretto, istituiti ai sensi della L.R. 19/2016, art. 26 comma 4. Per il Distretto di Belluno dell Ulss n.1 Dolomiti è stata assegnata una quota di riparto, calcolata sulla popolazione giovanile di età compresa tra 15 e 29 anni, pari ad ,42 cui va aggiunta una quota di cofinanziamento non inferiore al 25% pari a ,11; la compartecipazione può

2 consistere nel conferimento di risorse, quali ad esempio personale o strumentazioni, o di altra natura quali sovvenzioni private o altre forme di finanziamento. Richiamata la deliberazione n. 2 del 26/10/2017 la Rappresentanza dei Sindaci del Distretto di Belluno, ratificata dal Comitato dei Sindaci con deliberazione n.7 del 24/11/2017, con cui è stato approvato il Piano di intervento in materia di politiche giovanili del Distretto di Belluno composto di n.18 schede di Progetto e ha nominato il Comune di Belluno quale ente capofila per la gestione contabile del finanziamento regionale secondo quanto previsto dalla DGR 1392/2017; Visto il Decreto n. 180 del 15/12/2017 con cui la Regione Veneto ha approvato il riparto dei contributi da assegnare ai Piani di intervento in materia di politiche giovanili, impegnando il finanziamento già previsto con la DGR 1392/2017 a favore delle progettualità presentate; Vista la nota prot. n del 15/03/2018 la Regione Veneto ha comunicato la pubblicazione sul sito internet regionale delle Linee guida relative al citato Piano, con le quali vengono stabiliti, tra l altro, i nuovi tempi di realizzazione dei Piani di intervento ovvero: marzo 2018: Avvio dei Piani di intervento in materia di politiche giovanili 8 ottobre 2018: Invio della relazione semestrale sulle attività svolte e della relativa rendicontazione finanziaria 30 aprile 2019: Conclusione dei Piani di intervento in materia di politiche giovanili 28 giugno 2019: Invio della relazione finale sulle attività svolte e della relativa rendicontazione finanziaria settembre 2019: valutazione e approvazione della Relazione finale sulle attività svolte e della relativa rendicontazione finanziaria, nonché erogazione del saldo da parte della Regione Atteso che al fine di avviare la realizzazione del Piano le direttive regionali prevedono la stipula di un apposito Accordo di Programma che disciplina gli impegni reciproci dei soggetti titolari dei Progetti e dei soggetti aderenti; Preso atto che i responsabili dei singoli progetti godono di autonomia e responsabilità tecnica ed amministrativa nella gestione dei progetti di cui sono titolari e del relativo budget, mente al Comune capofila compete l elaborazione della rendicontazione tecnico-finanziaria finale ed il relativo inoltro alla Regione Veneto nei modi e termini stabiliti dalla medesima; Preso atto altresì che la delega all amministrazione comunale capofila del Distretto di cui alla L.R. 19/2016, art. 26 comma 4, riguarda esclusivamente l espletamento di tutte le procedure di erogazione e di controllo sulla destinazione dei finanziamenti assegnati e non prefigura un controllo diretto o preventivo sull elaborazione e la gestione dei singoli progetti inclusi nel Piano di interventi in materia di politiche giovanili, che compete collegialmente al Comitato dei Sindaci di distretto; Tutto ciò premesso, Si propone l approvazione del testo dell Accordo di programma allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, che verrà sottoscritto dal Comitato dei Sindaci, dai Comuni titolari del Progetto e dagli enti aderenti; Visto il Regolamento di funzionamento del Comitato dei Sindaci approvato con deliberazione n. 1 /2017; Con votazione palese: presenti n. dei quali votanti n. 24 hanno espresso parere favorevole n.24 Sindaci o loro delegati hanno espresso parere contrario n. 0 Sindaci o loro delegati hanno espresso voto di astensione n.0 Sindaci o loro delegati

3 D E L I B E R A 1) Di approvare il testo dell Accordo di programma allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, che verrà sottoscritto dal Comitato dei Sindaci, dai Comuni titolari del Progetto e dagli enti aderenti; Il Presidente Ai sensi dell art. 2 co. 4 del Regolamento in assenza del Segretario viene nominato segretario F.F. per la presente seduta la dott.ssa Francesca Bertoldi che ha redatto il presente atto. Il Segretario F.F. Francesca Bertoldi

4 ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI TRA Il Comune di Belluno in qualità di Ente Capofila, con sede a Belluno, in P.zza Duomo,1 CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante Jacopo Massaro E Il Comune di Ponte nelle Alpi in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a Ponte nelle Alpi (BL), in Fraz.Cadola 52,a CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante Paolo Vendramini E Il Comune di Soverzene in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a Soverzene (BL), in Via Val Gallina 5, CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante Gianni Burigo E Il Comune di S.Pietro di Cadore in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a S.Pietro di Cadore (BL), in P.zza Roma,2 CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante Elisabetta Casanova Borca E Il Comune di Val di Zoldo in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a Val di Zoldo (BL), in P.zza G.Angelini, 1 CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante Camillo De Pellegrin E Il Comune di Longarone in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a Longarone (BL), in Via Roma, 60 CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante, Roberto Padrin E Il Comune di Limana in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a Limana (BL), in Via Roma, 90 CF: nella persona del Sindaco, legale rappresentante, Milena De Zanet E L Unione Montana Alpago, in qualità di soggetto titolare di progetto, con sede a Tambre d Alpago (BL), in P.zza 11 gennaio 1945,1 C.F/P.IVA in persona del legale rappresentante Presidente Gianluca Dal Borgo E L Azienda Ulss 1 Dolomiti, in qualità di soggetto aderente, con sede a Belluno, in Via Feltre, 57 C.F/P.IVA in persona del legale rappresentante Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno E L Istituto Scolastico Galilei Tiziano di Belluno, in qualità di soggetto aderente, con sede a Belluno, in Via Gregorio XVI, 33 C.F/P.IVA in persona del legale rappresentante Dirigente Carmelo Correnti di seguito anche congiuntamente denominati «le Parti», PREMESSO CHE Con DGR 1392 del 29 agosto 2017 recante Istituzione Piani di intervento in materia di politiche giovanili - Gestione delle quote assegnate alla Regione del Veneto del Fondo Nazionale Politiche Giovanili e del Fondo Nazionale Politiche Sociali la Regione Veneto ha approvato il modello di gestione della quota assegnata alla Regione del Veneto del Fondo Nazionale Politiche Giovanili (esercizi finanziari statali ) e del Fondo Nazionale Politiche Sociali con l'istituzione di "Piani di

5 intervento in materia di politiche giovanili" che devono essere elaborati collegialmente dai Comitati dei Sindaci di Distretto, istituiti ai sensi della L.R. 19/2016, art. 26 comma 4. Per il Distretto di Belluno dell Ulss n.1 Dolomiti è stata assegnata una quota di riparto, calcolata sulla popolazione giovanile di età compresa tra 15 e 29 anni, pari ad ,42 cui va aggiunta una quota di cofinanziamento non inferiore al 25% pari a ,11; la compartecipazione può consistere nel conferimento di risorse, quali ad esempio personale o strumentazioni, o di altra natura quali sovvenzioni private o altre forme di finanziamento. Hanno formalmente manifestato, attraverso la Segreteria del Comitato dei Sindaci, la volontà di aderire con propri rappresentanti al gruppo di lavoro i seguenti Comuni: -Per il Comune di Belluno: Assessore Valentina Tomasi -Per il Comune di Ponte nelle Alpi: Assessore Lucia Da Rold e Assistente Sociale Alessandra De Valerio -Per il Comune di Alpago: Vice Sindaco Vanessa De Francesch -Per il Comune di Longarone: Assistente Sociale Servizi alla persona Giada Scarzanella -Per il Comune di Val di Zoldo: Assistente Sociale Servizi alla persona Angela Niero Il gruppo è integrato da rappresentanti dell Ulss e dell Ufficio scolastico regionale, quali soggetti aderenti al presente Accordo: - Prof. Franco Chemello per l Ufficio Scolastico Territoriale - Dott.ssa Maria Arrigoni Responsabile Area Infanzia Adolescenza e Famiglia Distretto di Belluno dell Ulss n.1 Dolomiti L Ulss offre inoltre il supporto tecnico-organizzativo anche nella parte esecutiva dei progetti mettendo a disposizione le professionalità che si rendessero necessarie; Con deliberazione n. 2 del 26/10/2017 la Rappresentanza dei Sindaci del Distretto di Belluno, ratificata dal Comitato dei Sindaci con deliberazione n.7 del 24/11/2017, ha approvato il Piano di intervento in materia di politiche giovanili del Distretto di Belluno composto di n.18 schede di Progetto e ha nominato il Comune di Belluno quale ente capofila per la gestione contabile del finanziamento regionale secondo quanto previsto dalla DGR 1392/2017; Con DDR n. 180 del 15/12/2017 la Regione Veneto ha approvato il riparto dei contributi da assegnare ai Piani di intervento in materia di politiche giovanili, impegnando il finanziamento già previsto con la DGR 1392/2017 a favore delle progettualità presentate; Con nota prot. n del 15/03/2018 la Regione Veneto ha comunicato la pubblicazione sul sito internet regionale delle Linee guida relative al citato Piano, con le quali vengono stabiliti, tra l altro, i nuovi tempi di realizzazione dei Piani di intervento ovvero: marzo 2018: Avvio dei Piani di intervento in materia di politiche giovanili 8 ottobre 2018: Invio della relazione semestrale sulle attività svolte e della relativa rendicontazione finanziaria 30 aprile 2019: Conclusione dei Piani di intervento in materia di politiche giovanili 28 giugno 2019: Invio della relazione finale sulle attività svolte e della relativa rendicontazione finanziaria settembre 2019: valutazione e approvazione della Relazione finale sulle attività svolte e della relativa rendicontazione finanziaria, nonché erogazione del saldo da parte della Regione Tutto ciò premesso, visto il Piano di intervento in materia di politiche giovanili allegato, quale parte integrante e sostanziale, le parti sottoscrivono il seguente

6 ACCORDO DI PROGRAMMA ex art. 27 L. 142/90 Articolo 1 Oggetto dell Accordo Con il presente Accordo di Programma, le Parti intendono regolamentare i rapporti e le modalità di interazione per l attuazione del Piano delle Politiche giovanili (d ora in avanti il Piano ) e disciplinare i singoli ruoli e compiti nonché gli impegni reciproci. Articolo 2 Impegni reciproci Con il presente atto le Parti si impegnano a recepire i contenuti del Piano, rispettarne le scadenze e ad adottare gli atti necessari alla sua realizzazione; Il presente Accordo è sottoscritto da Il Comitato dei Sindaci del Distretto quale ente promotore e titolare del Piano attraverso il suo Presidente Il Comune di Belluno in qualità di Soggetto capofila il quale si impegna a: - curare il coordinamento tra i vari partner ed indirizzare tutte le attività occorrenti per la complessiva realizzazione del progetto; - curare l elaborazione della rendicontazione tecnico-finanziaria finale ed il relativo inoltro alla Regione Veneto nei modi e termini stabiliti dalla medesima; - garantire il corretto trasferimento delle somme di pertinenza ai singoli partner secondo le modalità indicate dalla DGR 1392/17: - il 70% in corrispondenza dell'avvenuto avvio dei Progetti; - il 30% al termine degli stessi previa relazione finale e rendicontazione economica. Gli Enti/Comuni titolari dei Progetti: Ponte nelle Alpi, Soverzene, S. Pietro di Cadore, Val di Zoldo, Longarone e Limana, Unione Montana Alpago, i quali si impegnano a: stipulare gli eventuali atti convenzionali con i soggetti privati per la realizzazione dei progetti ricompresi nel Piano ad effettuare una relazione semestrale da trasmettere al Comune capofila e alla Segreteria del Comitato dei Sindaci sullo stato di avanzamento progettuale, che verrà poi certificata dal Comitato medesimo; ad apportare il proprio contributo economico all attuazione del progetto in forma diretta, come descritta nel piano allegato; a ricevere una quota del contributo nella misura indicata nel piano allegato con vincolo di destinazione alle progettualità ivi rappresentate e ad eseguire le attività entro il termine del 30 aprile 2019; fornire al capofila copia di tutti i documenti e delle relazioni afferenti le diverse fasi dello stato di avanzamento del progetto sul piano tecnico e finanziario, così da consentire piena informazione sul suo andamento; trasmettere al Comune di Belluno, quale Ente capofila, la relativa rendicontazione tecnica e finanziaria completa di tutte le fatture relative ai costi e alle spese di progetto entro un mese dalla relativa conclusione, e comunque entro il termine del 31 maggio I responsabili dei singoli progetti godono di autonomia e responsabilità tecnica ed amministrativa nella gestione dei progetti di cui sono titolari e del relativo budget. L Azienda Ulss 1 Dolomiti e l Istituto Scolastico Galilei/Tiziano, in qualità di soggetti aderenti non direttamente coinvolti nella parte esecutiva dei Progetti, si rendono disponibili a offrire il supporto tecnico mettendo a disposizione le professionalità che si rendessero necessarie.

7 Articolo 3 Decorrenza e Durata Il presente Accordo decorre dalla data della sua sottoscrizione e ha durata fino alla conclusione del Progetto ovvero fino al 28 giugno 2019 (data entro la quale devono essere trasmessi alla Regione Veneto la rendicontazione e la relazione finale). Articolo 4 - Controversie La risoluzione di eventuali controversie in merito all applicazione dell accordo saranno demandate al Comitato dei Sindaci, che si esprimerà entro il termine di 30 giorni. E escluso il ricorso alla clausola arbitrale. Per il Comitato dei Sindaci di Distretto Il Presidente Jacopo Massaro Comune di Belluno Jacopo Massaro Comune di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini Comune di Soverzene Gianni Burigo Comune di S.Pietro di Cadore Elisabetta Casanova Borca Comune di Val di Zoldo Camillo De Pellegrini Comune di Longarone Roberto Padrin Comune di Limana Milena De Zanet Unione Montana Alpago Gianluca Dal Borgo Azienda Ulss 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno Istituto Scolastico Galilei Tiziano di Belluno -Carmelo Correnti

8 Piano di intervento in materia di politiche giovanili D.G.R del 29/08/2017 TITOLO DEL PIANO DI INTERVENTO: I RAGAZZI CI ASCOLTANO, I RAGAZZI CI PARLANO SOGGETTO TITOLARE DEL PIANO DI INTERVENTO: COMUNE DI BELLUNO

9 SEZIONE 1 SOGGETTO TITOLARE DEL PIANO DI INTERVENTO 1.1 ANAGRAFICA DEL SOGGETTO TITOLARE DEL PIANO DI INTERVENTO COMUNE DI BELLUNO Partita IVA Indirizzo Piazza Duomo n. 1 Cap Comune Provincia BELLUNO BELLUNO Telefono Fax Pec (Servizio Sociale) sicurezzasociale@comune.belluno.it belluno.bl@cert.ip-.veneto.net LEGALE RAPPRESENTANTE DEL SOGGETTO TITOLARE DEL PIANO DI INTERVENTO Cognome e Nome MASSARO JACOPO MSSJCP74B12D612Y Luogo e data di nascita FIRENZE 12/02/1974 Telefono sindaco@comune.belluno.it 1.3 RESPONSABILE DEL PIANO DI INTERVENTO. Cognome e Nome TOMASI VALENTINA TMSVNT82C49A757G Luogo e data di nascita BELLUNO - 09/03/1982 Telefono vtomasi@comune.belluno.it SEZIONE 2 SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO DI INTERVENTO 2.1 ANGRAFICA DEI SOGGETTI COINVOLTI. La tabella sottostante deve essere compilata per ogni Ente aderente ad ogni progettualità 1) COMUNE DI BELLUNO

10 ENTE LOCALE SINDACO Jacopo MASSARO MSSJCP74B12D612Y Piazza Duomo n BELLUNO Telefono Fax (Servizio Sociale) sicurezzasociale@comune.belluno.it Assessore alle Politiche sociali, educative e dell istruzione - Valentina TOMASI 2) COMUNE DI PONTE NELLE ALPI Telefono ENTE LOCALE SINDACO Paolo VENDRAMINI VNDPLA64A25A266G Fraz. Cadola 52/a PONTE NELLE ALPI (BL) (Settore Sociale) Fax sociale@pna.bl.it comune@pec.pna.bl.it Assistente sociale Alessandra DE VALERIO 3) COMUNE DI SOVERZENE ENTE LOCALE SINDACO BURIGO Gianni BRGGNN57B03I876R

11 Via Val Gallina SOVERZENE (BL) Telefono Fax soverzene@clz.bl.it Assessore DEL FAVERO Francesca 4) UNIONE MONTANA ALPAGO ENTE LOCALE DAL BORGO Gianluca DLBGLC71M26A757S Piazza 11 gennaio 1945, N. 1 TAMBRE D ALPAGO (BL) Telefono Fax cma.affarigenerali@alpago.bl.it MERELLA Mariaelena 5) COMUNE DI SAN PIETRO DI CADORE ENTE LOCALE SINDACO -CASANOVA BORCA Elisabetta CSNLBT63M47A501N Piazza Roma N. 2 SAN PIETRO DI CADORE (BL) Telefono Fax segr.sanpietro@smcs.it

12 CASANOVA BORCA Elisabetta 6) COMUNE DI VAL DI ZOLDO ENTE PUBBLICO SINDACO -CAMILLO DE PELLEGRIN DPL CLL 74H 13Z 112Q Piazza Giovanni Angelini 1, VAL DI ZOLDO Telefono Fax Assistente Sociale ANGELA NIERO 7) COMUNE DI LONGARONE ENTE PUBBLICO SINDACO - Roberto PADRIN PDR RRT 70L 22A 757V Via Roma, Longarone (BL) Telefono Fax comune@longarone.net; comune.longarone.bl@pecveneto.it Assistente Sociale GIADA SCARZANELLA

13 8) COMUNE DI LIMANA ENTE LOCALE SINDACO DE ZANET Milena DZNMLN76D41A757Y Via Roma n LIMANA (BL) Telefono Fax Coordinatrice Servizi Sociali KATY BATTISTON 9) Ulss 1 Dolomiti Azienda Socio Sanitaria Direttore Generale - Adriano Rasi Caldogno RSCDRN55H09D530B Telefono Fax ) Via Feltre, n Belluno uoc.soc@aulss1.veneto.it pec protocollo.aulss1@pecveneto.it MARIA ARRIGONI Responsabile Area Infanzia Adolescenza e Famiglia I.I.S. Galilei -Tiziano di Belluno - ente capofila delle scuole in rete per un Mondo di solidarietà e Pace

14 ENTE PUBBLICO DIRIGENTE Carmelo CORRENTI F. CHEMELLO CHMFNC63T11L407X Telefono Fax 0437/ Via Gregorio XVI n Belluno pec FRANCO CHEMELLO- docente coordinatore SEZIONE 3 DESCRIZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO 3.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE E/O SETTORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PIANO DI INTERVENTO E RELATIVA ANALISI DEI BISOGNI (massimo caratteri). Il territorio dell ex ULSS n. 1 Belluno (ora ampliato nell A.ULSSS 1 Dolomiti) è composto da 47 Comuni i quali, ad eccezione del Comune capoluogo che conta abitanti, sono costituiti da comunità di piccole dimensioni (la popolazione totale è di abitanti). Questi Comuni soffrono del fenomeno del progressivo spopolamento e sono dislocati su un ampio territorio montano, caratterizzato da distanze a volte significative tra un centro abitato e l altro, non sempre agevolmente collegati dal trasporto pubblico. Ciò espone la popolazione ad un certo rischio di isolamento, non solo geografico, ma anche e soprattutto sociale. La fascia di età 14/19 anni, in ragione della concentrazione degli istituti scolastici secondari di secondo grado nel Comune capoluogo, è caratterizzata da una maggior mobilità e gode quindi di maggiori occasioni di scambio e di confronto. Progetti rivolti agli studenti degli istituti scolastici del Comune di Belluno possono diventare quindi un ottimo strumento per raggiungere ragazzi provenienti da tutti i Comuni della ULSS e per costruire un senso di appartenenza ed un contesto di condivisione di esperienze e di confronto tra i giovani. Il territorio è suddiviso geograficamente in zone omogenee: l Alpago, il Longaronese-Zoldano, il Cadore, l Agordino e il Capoluogo con Comuni limitrofi (Limana e Ponte nelle Alpi). Queste aree diventano a loro volta bacini ai quali proporre progetti di aggregazione, di promozione del benessere e di costruzione del senso di comunità, in particolare durante il periodo estivo, quando si sospende l attività scolastica. 3.2 PIANO ECONOMICO PREVENTIVO DEL PIANO DI INTERVENTO E DEI SINGOLI PROGETTI. AREE progetto Finanziamento assegnato Scambio generazionale Cofinanziamento TOTALE Alla scoperta di arte e tradizioni locali (Comune di S. Pietro di C.) 600,00 0,00 600,00

15 Dalla squadra ecologica alla leva civica (Comune di Limana) 3.000, , ,00 I lavori dell estate 2018 (comune di Longarone) 5.500, , ,00 Giovani contro il gap digitale (Comune di Belluno) 1.900,00 1,200, ,00 Prevenzione disagio giovanile TOTALE , , ,00 TOTALE FINANZIAMENTO ASSEGNATO ALL AREA (A1) 11,000,00 Educativa di strada (Comune Ponte nelle Alpi) 4.000, , ,00 Psicologo del territorio (Comune di Belluno) 0,00 0,00 0,00 Psicologo del territorio (Comune di Limana) 1.200,00 350, ,00 Cittadinanza attiva (Unione Montana Alpago) , , ,00 Allenati per la vita fai spazio allo sport (Comune di S. Pietro di C.) 3.296, , ,00 Doi scuf d istà 2018 (Comune di Val di Zoldo) 2.500,00 500, ,00 La Belluno dei ragazzi (Comune di Belluno) 6.000, , ,00 Spazio Label (Comune di Belluno) 0, , ,00 Laboratori di creatività TOTALE , , ,00 TOTALE FINANZIAMENTO ASSEGNATO ALL AREA (A2) ,42 Build the bridge (Comune Ponte nelle Alpi) 1.500,00 750, ,00 Conoscere per capirci (Comune di Limana) 800,00 200, ,00 Estate partecipando (Comune di Belluno) 2.000, , ,00 A.A.A. Offresi (Comune Ponte nelle Alpi) 8.000, , ,00 A.A.A. Offresi (Comune di Soverzene) 800,00 200, ,00 Creativi integrali (Comune di Belluno) 900, , ,00 TOTALE , , ,00 TOTALE FINANZIAMENTO ASSEGNATO ALL AREA (A3) ,00 TOTALE FINANZIAMENTO PIANO D INTERVENTO (A1+A2+A3) ,42 Si ricorda che è obbligatorio presentare almeno un progetto per ogni area ed ad ognuna di esse deve essere assegnato almeno il 20 % del finanziamento ottenuto. 3.3 DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE (massimo caratteri).

16 Le azioni del Piano mirano a restituire centralità ai più giovani nei processi evolutivi della comunità, stimolandone la partecipazione diretta nelle decisioni che li coinvolgono e promuovendo contestualmente l assunzione di responsabilità nei confronti degli altri e dell ambiente. Si intende in questo modo creare contesti che promuovano nei giovani la costruzione dei valore aggiunto della cittadinanza attiva. Obiettivo principale del Piano è quello di avvicinare, aggregare ed integrare la popolazione giovanile, partendo già dalla fascia di età della pre-adolescenza (11-13 anni), in cui si sviluppa il pensiero formale (caratterizzato dal ragionamento ipotetico-deduttivo e dalle capacità di giudizio critico), si completa l identità personale e si matura il senso appartenenza non solo ai gruppi dei pari, ma anche alla comunità locale e successivamente alla società. Il coinvolgimento di volontari in alcune delle iniziative che verranno realizzate contribuirà ulteriormente a promuovere l aggregazione a livello locale nei piccoli Comuni. Diviene quindi importante parlare e proporre attività mirate ai giovani, ma al tempo stesso saper ascoltare e condividere esperienze con essi, ponendo le basi per la creazione di un circolo virtuoso di scambio e di crescita reciproca. La realizzazione del Piano prevede l intervento integrato di esperti in materia e degli adulti presenti nelle varie comunità locali, in un contesto di interazione e di collaborazione. Sempre nell ottica della diversificazione e della sinergia, a seconda del contesto e delle attività proposte, verranno utilizzate quali modalità di conduzione, l educativa, il tutoraggio la peer education. In considerazione della particolarità geografica ed orografica del territorio, risulta utile ed opportuno operare sia localmente, prevedendo progettualità analoghe da attuare nelle zone omogenee in cui è suddiviso il territorio, sia in ambito più centrale, focalizzate quindi sul Comune capoluogo tramite iniziative in collaborazione con gli istituti scolastici (in grado di raggiungere gli studenti provenienti da tutto l ambito territoriale). In questo modo si intende integrare i rispettivi interventi in una sinergia finalizzata ad offrire ai giovani un contesto coerente, grazie ad una rete di soggetti coordinata. Obiettivi specifici sono: - favorire il consolidamento della rete di servizi e strutture presenti sul territorio rivolte alla popolazione giovanile (associazioni sportive, attività aggregative, volontariato, oltre ai servizi dedicati dell Azienda Sanitaria e delle istituzioni scolastiche) che sappia mutare insieme alla società, che crescendo contribuisce al cambiamento del singolo e viceversa; - la prevenzione del disagio giovanile, attraverso iniziative che promuovano l aggregazione, la formazione del senso di appartenenza, la cooperazione, la partecipazione e la cittadinanza attiva; - la promozione dell autonomia, attraverso specifici laboratori che favoriscano lo sviluppo nei giovani di competenze e abilità di carattere sociale, organizzativo e creativo, da spendere in un prossimo futuro nel mondo del lavoro; - l acquisizione di strumenti funzionali a migliorare le opportunità di crescita e di sviluppo individuale e collettivo dei giovani, all interno di un ambiente generativo che diventa così virtuoso; - il trasferimento di conoscenze legate al patrimonio comune: la storia e la cultura locale, ma anche la tutela e salvaguardia ambientale, sia tramite l intervento di esperti, sia attraverso il coinvolgimento degli adulti che vivono nelle comunità locali; 3.4 CRITERI DI VERIFICA. Elaborare un piano di rilevazione interno, completo di strumenti e metodologie (massimo caratteri).

17 La stesura dei progetti del Piano parte dall analisi dei bisogni espressi dai giovani e rilevati dagli osservatori sul territorio (Piano di Zona, Comuni, Istituti scolastici), pertanto la verifica dei risultati terrà in particolare conto la percezione dei diretti interessati, ritenendo prioritario e fondante l ascolto di quanto i giovani hanno da dire, sia in termini di richieste e di aspettative, che di valutazioni e di proposte. Altro elemento importante da rilevare sarà il punto di osservazione dei soggetti che hanno elaborato ed attuato i progetti (organizzatori, educatori, esperti, volontari). Si tratterà di un analisi finalizzata ad apportare progressivi aggiustamenti e miglioramenti dei progetti avviati, di edizione in edizione, nonché ad elaborare ulteriori interventi rispondenti sia alle esigenze già individuate, sia ai nuovi elementi (a volte non attesi e non previsti) che emergeranno. Gli strumenti di rilevazione che si intende utilizzare saranno: - di carattere quantitativo: indicatori numerici quali il numero di persone partecipanti ed il rapporto rispetto alla popolazione di riferimento, il numero degli eventuali abbandoni, la regolarità di partecipazione ai singoli progetti; - di carattere qualitativo, basati sull auto-osservazione e l autovalutazione: verranno utilizzati questionari da somministrare a tutti i partecipanti (giovani, tutor/operatori/esperti/volontari) per rilevare le aspettative iniziali e la rispondenza di queste all esperienza vissuta; si procederà quindi con il confronto tra i risultati emersi, al fine di verificarne la coerenza e le eventuali discrepanze, alle quali sarà necessario dare la corretta interpretazione. Verrà infine analizzata la rispondenza tra le aspettative degli organizzatori e i risultati degli indicatori raccolti. 3.5 MODALITA ATTUATIVE DEGLI ACCORDI DI PROGRAMMA (attori e tempi) (massimo caratteri). A seguito dell approvazione del Piano da parte della Regione Veneto, si procederà alla stipula di un accordo di programma tra il Comune di Belluno (ente capofila), i soggetti titolari dei singoli progetti di cui è composto il Piano (Comuni e Unione Montana Alpago) e l Azienda ULSS 1 Dolomiti. Con tale atto, da sottoscrivere entro il 31/12/2017, saranno definiti nel dettaglio i rispettivi compiti: - ambiti e responsabilità di ciascun soggetto coinvolto; - coordinamento tra i vari responsabili dei progetti al fine di uniformare e armonizzare le azioni previste dal Piano; - realizzazione delle singole progettualità, a cura dei rispettivi Responsabili di progetto; - monitoraggio e vigilanza sulla realizzazione dei progetti, a cura di Gruppo di lavoro che verrà costituito con apposita delibera dal Comitato dei Sindaci; - aspetti finanziari tra la Regione e gli enti coinvolti; - gestione contabile del finanziamento, a cura del Comune capofila; - modalità di rendicontazione dei progetti da parte di ciascun responsabile, nonché la tempistica relativa all attuazione delle fasi del Piano: - avvio dei progetti entro il 2/01/2018; - redazione della relazione semestrale sulle attività svolte e invio alla Regione Veneto entro il 9/07/18; - conclusione dei progetti entro il 2/01/2019; - relazione della relazione conclusiva sulle attività svolte e della rendicontazione finanziaria e invio alla Regione Veneto entro il 29/03/2019. SEZIONE 4 PROGETTI DEI PIANI DI INTERVENTO Questa sezione deve essere compilata per ogni progetto inserito all interno del piano di intervento. VEDASI SCHEDE DEI SINGOLI PROGETTI ALLEGATE

18 Il sottoscritto dichiara che il presente Piano consta di n. 18 progetti, di cui: n. 4 progetti per l Area Scambio generazionale n. 8 progetti per l Area Prevenzione e disagio giovanile n. 6 progetti per l Area Laboratorio di creatività Luogo, data Belluno

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