Linee guida per la terapia in Med.Vet.

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1 C'È UN FUTURO PER LA TERAPIA IN ASCIUTTA DELLE BOVINE? Alfonso Zecconi Linee guida per la terapia in Med.Vet. 1

2 Azioni in atto COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE Linee guida sull'uso prudente degli antimicrobici in medicina veterinaria (2015/C 299/04). Il piano d azione si basa su un approccio olistico, in linea con l iniziativa «One Health», prevede la partecipazione di tutti i settori e copre tutti gli aspetti della resistenza antimicrobica. Linee guida Nei casi in cui sia necessario usare antimicrobici per salvaguardare la salute e il benessere degli animali, occorre rispettare i principi di seguito indicati: La prescrizione e la somministrazione di antimicrobici devono essere giustificate da una diagnosi veterinaria conforme all attuale stato delle conoscenze scientifiche. Ove sia necessario prescrivere un antimicrobico, la prescrizione deve essere basata su una diagnosi formulata a seguito di un esame clinico dell animale da parte del veterinario che prescrive. Se possibile, deve essere eseguito il test di sensibilità antimicrobica per determinare la scelta dell antimicrobico. La metafilassi antimicrobica va prescritta solo quando vi è una reale necessità di cure mediche. In tali casi, il veterinario deve giustificare e documentare il trattamento sulla base di risultati clinici relativi allo sviluppo di una malattia in un allevamento o branco. La metafilassi antimicrobica non dovrebbe mai essere usata in sostituzione di buone prassi di gestione. La profilassi non deve essere adottata in modo sistematico, ma deve essere riservata a indicazioni specifiche in casi eccezionali. La somministrazione di medicinali a un intero allevamento o branco deve essere evitata, ove possibile. Gli animali malati devono essere isolati e trattati individualmente (ad esempio somministrando preparati iniettabili). 2

3 Linee guida Nei casi in cui sia necessario usare antimicrobici per salvaguardare la salute e il benessere degli animali, occorre rispettare i principi di seguito indicati: Quando si decide in merito al trattamento antimicrobico, occorre considerare tutte le informazioni relative agli animali, alla causa e alla natura dell infezione e alla gamma di antimicrobici disponibili. Un antimicrobico a spettro limitato deve sempre essere la prima scelta, a meno che precedenti test di sensibilità - sostenuti se del caso da dati epidemiologici rilevanti - ne dimostrino l inefficacia. L uso di antimicrobici ad ampio spettro e di combinazioni di antimicrobici deve essere evitato (ad eccezione di combinazioni fisse contenute in medicinali veterinari autorizzati). Se un animale o gruppo di animali soffre di infezioni ricorrenti che richiedono un trattamento antimicrobico, è necessario intervenire per eradicare i ceppi di microrganismi stabilendo il motivo per cui la malattia è ricorrente e modificando le condizioni di produzione, la zootecnia e/o la gestione. L uso di agenti antimicrobici che tendono a favorire la propagazione della resistenza trasmissibile deve essere evitato. Linee guida per bovini e ruminanti I trattamenti collettivi o di gruppo dei bovini sono rari, sebbene i vitelli possano essere sottoposti a trattamenti di gruppo con l uso di antimicrobici. I trattamenti praticati alle vacche in asciutta assumono particolare importanza. Occorre adottare le misure seguenti: evitare l uso profilattico di antimicrobici in vitelli appena nati (ad esempio antimicrobici aggiunti ai succedanei del latte), attuando invece buone prassi zootecniche (ad esempio garantire elevati standard di igiene); sviluppare strategie di prevenzione (ad esempio vaccinazioni e somministrazione di colostro ai vitelli), specialmente per l alimentazione dei vitelli e dei bovini da macello; evitare il trattamento sistematico delle vacche in asciutta e valutare e attuare misure alternative caso per caso stabilire accurate misure di igiene, buone prassi zootecniche e strategie di gestione per ridurre al minimo lo sviluppo e la diffusione di mastiti nelle vacche da latte promuovere l uso di test diagnostici rapidi (ad esempio test standardizzati con supporti cromogenici) per individuare i patogeni responsabili delle mastiti, al fine di ridurre l uso di antimicrobici intramammari e iniettabili nelle vacche da latte; evitare di alimentare i vitelli con latte di scarto proveniente da vacche trattate con antimicrobici. 3

4 Conseguenze Prossime limitazioni all uso di antibiotici in veterinaria Riduzione delle molecole Quasi-impossibilità di usare trattamenti in deroga Limitazioni nell uso della terapia in asciutta Introduzione della ricetta elettronica sfavorirà comportamenti impropri. Quanto è grande il problema? 4

5 Antibioticoresistenza e mastite Antibioticoresistenza e mastite Persson

6 S.aureus 110 Penicillin & Co % susceptible strains Penicillin Ampicillin Amoxi + Clav.Ac. Oxacillin Year Zecconi et al S.aureus 110 Cefalosporins % strains sensitive st generation 2 nd generation 3 rd generation Year Zecconi et al

7 S.aureus 110 Others % susceptible strains Rifaximin Fluoroquinolones Tetracyclin Tylosin Year Zecconi et al Quanto è utile la terapia in asciutta? 7

8 Asciutta: prevenzione DCT vs NoDCT 10 riduzione % infezioni Tutti Staph Strepto Coliformi Halasa et al.2009 Asciutta: terapia DCT vs NoDCT aumento % cura Tutti Staph Strepto Halasa et al

9 Confronto protocolli % NI Selettive vs no terapia Efficacia Sel/No Ter NI Selettiva vs Totale Halasa et al Asciutta: Quarti guariti (stesso P.A.) % Asciutta A B C D E F G H I totale Zecconi et al

10 Nuove infezioni (Stesso P.A.) % A B C D E F G H I totale Zecconi et al Probabilità guarigione in lattazione 100 % guarigione Primipare scc/ml No clinica DCT No DCT Giorni di lattazione Osteras

11 Come usare al meglio gli antibiotici Possiamo fare a meno degli antibiotici? NO Gli antibiotici sono uno strumento utile ed efficace per il Medico veterinario. 11

12 Possiamo usare meglio gli antibiotici? DOBBIAMO FARLO! L uso attuale degli antibiotici in campo non rispetta un uso «prudente» e molto spesso «efficiente e sostenibile» dei farmaci. Il concetto di filiera si applica anche alla terapia antibiotica Autorità competente Allevatore Industria farmaceutica Veterinario Industria Latt.Cas. IDF Guide to Prudent Use of Antimicrobial Agents in Dairy Production ( 12

13 Il concetto di filiera L approccio integrato richiede l azione positiva di tutte le componenti Allevatori Veterinari Industria Aziende farmaceutiche Legislatori Al fine di prevenire l insorgenza e la trasmissione dell antibiotico-resistenza In pratica Ciascuno deve fare la propria parte: L allevatore che deve gestire l allevamento riducendo il rischio di insorgenza e diffusione delle malattie. Il veterinario che fornire le corrette informazioni sui protocolli terapeutici L industria che deve fornire specifiche indicazioni sui controlli effettuati e sul sistema di monitoraggio L industria farmaceutica che deve assicurare la qualità dei prodotti, chiare indicazioni posologiche e trasparenza nei processi distributivi. Le autorità competenti che devono effettuare controlli efficaci sulla filiera e un sistema di monitoraggio in grado di identificare l insorgenza di eventuali problemi. 13

14 Il ruolo dell allevatore L allevatore deve applicare le buone pratiche di allevamento (gestione sanitaria) in tutte le fasi produttive. Gestione Sanitaria e Produttiva dell allevamento è un complesso di attività veterinarie e zootecniche integrate Il ruolo del veterinario I veterinari devono assistere l allevatore nell applicazione di un corretto programma di gestione sanitaria Nel definire programmi di prevenzione Nell applicare/indicare le tecniche diagnostiche appropriate Nell applicare i protocolli terapeutici più efficienti e sostenibili Nella corretta registrazione dei dati relativi ai trattamenti e alle patologie ad essi correlati. 14

15 Il veterinario Obiettivi Effettuare una terapia solo quando necessaria Utilizzare protocolli terapeutici e farmaci specifici per patologia riscontrata Ruolo veterinario Conoscenza stato animale da trattare Corretta diagnosi clinica e di laboratorio Capacità di mettere in atto misure di prevenzione Dalla teoria alla pratica 15

16 Cosa chiede EU Se un animale o gruppo di animali soffre di infezioni ricorrenti che richiedono un trattamento antimicrobico, è necessario intervenire per eradicare i ceppi di microrganismi stabilendo il motivo per cui la malattia è ricorrente e modificando le condizioni di produzione, la zootecnia e/o la gestione. I dati SATA ( vacche, 768 allevamenti) 100,00% 30,00% 95,00% 90,00% 85,00% 80,00% 25,00% 20,00% 15,00% 75,00% 70,00% 65,00% 60,00% 10,00% 5,00% 0,00% Sane% Croniche% Nuov inf% Fr>CCS% 16

17 Individuazione fattori di rischio Comunicazione 17

18 Controllo contagiosi 2 mesi 2 mesi Tutte le vacche Gruppo sano Gruppo sano Controllo fresche 3 mesi 4 mesi 3 mesi Tutte le vacche! Gruppo sano Gruppo sano è necessario intervenire per eradicare i ceppi di microrganismi Cosa chiede EU la prescrizione deve essere basata su una diagnosi formulata a seguito di un esame clinico dell animale da parte del veterinario che prescrive. Se possibile, deve essere eseguito il test di sensibilità antimicrobica per determinare la scelta dell antimicrobico. 18

19 Diagnostica Convenzionale Automazione Prelievo Diagnostica on site Sensibilità agli antibiotici Micropiastre Automazione Antibiogramma E test 19

20 Prevalenza mastiti subcliniche Un antimicrobico a spettro limitato deve sempre essere la prima scelta, Str.agal. 3% Corynaeb. 2% Altri 1% SCN 31% S.aureus 18% Coliformi 9% Str.amb. 36% Zecconi et al Definizione bovina con mastite (da trattare) Basata su analisi batteriologica Precisa Permette scelta antibiotico (antibiogramma) Relativamente costosa Da programmare Basata su analisi citologica CMT Conta cellulare Individuale Per quarto 20

21 CMT Sensivity vs CMT> ANY INFECTION MAJOR PATH MINOR PATH first second third Sargeant, et al. 2001, Journal of Dairy Science 84, Cellule Sensivity vs SCC> /ml ANY INFECTION MAJOR PATH MINOR PATH first second third Sargeant, et al. 2001, Journal of Dairy Science 84,

22 Cellule SCC/ml 54% % Log 10 SCC/ml Zecconi & Piccinini 2002, Recent developments and perspectives in bovine medicine, Definizione bovina con mastite (da trattare) Basata su analisi citologica CMT Poco affidabile Scarsa sensibilità Conta cellulare individuale Comoda Poco costosa Sensibilità relativamente bassa Conta cellulare per quarto Sensibile Possibile solo se disponibile analisi «on farm» o laboratorio 22

23 Esempio: Olanda Linee guida prescrivono che bovine primipare con SCC <150,000 cell/ml Pluripare con SCC <50,000 cell/ml NON possono essere trattate in asciutta Studio su 27,000 bovine Soglie dopo parto SCC 250,000 cell/ml (pluripare) o 150,000 cell/ml (primipare) : Nuova infezione (New IMI) se valori superiore al parto e all asciutta definita come sana Curata se all asciutta definite come ammalata e dopo parto valori inferiori Tine van Werven 2016 Esempio: Olanda Nessuna informazione su: - Numero di casi clinici in lattazione - Numero di animali eliminati 23

24 Esempio: Israele Friedman 2016 Esempio: Israele 1 solo allevamento ± 300 bovine Negli animali definiti come sani: Trattamento con AB e TS numericamente migliore di TS e NoT per nuove infezioni Negli animali definiti come ammalati: Solo antibiotico: Nuove IMI 18,5% AB + TS: Nuove IMI4.0% Guarigioni AB 84,1%; AB+TS 92,7% 24

25 Conclusioni Le prossime limitazioni nell uso degli antibiotici ci obbliga a cambiare le strategia di controllo della mastite Necessario affrontare il problema in modo «olistico» considerando altri importanti fattori compreso la mungitura e la curva di eiezione lattea Necessario considerare protocolli terapeutici non esclusivamente basati su antibiotici Allo stato attuale non vi sono linee guida convincenti e dati «solidi» Per la terapia in asciutta necessario sviluppare per la realtà italiana: Criteri per definire quali animali debbano essere trattati in asciutta o meno Criteri per valutare lo stato sanitario della bovina post parto Criteri per valutare gli effetti della terapia selettiva durante la lattazione Grazie! 25