I media rivestono un ruolo centrale nel processo di socializzazione dei minori, affiancandosi ad agenzie tradizionali di formazione come la scuola e

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2 I media rivestono un ruolo centrale nel processo di socializzazione dei minori, affiancandosi ad agenzie tradizionali di formazione come la scuola e la famiglia. L impiego massiccio di internet e cellulare da parte delle nuove generazioni è riconducibile alle potenzialità offerte da questi mezzi, che permettono di informarsi e comunicare ma anche di mantenere e creare nuove relazioni. Queste opportunità vanno di pari passo con i rischi insiti nell utilizzo di strumenti che, proprio per le loro caratteristiche tecniche, possono amplificare i pericoli a cui sono esposti i minori. Basti pensare a fenomeni sempre più diffusi, come il cyberbullying e la pedopornografia online. Non può essere sottovalutato il costante aumento delle segnalazioni legate a minori che, sempre più spesso, compiono molestie e prevaricazioni nei confronti di coetanei attraverso i media elettronici. Parimenti non si può ignorare che internet costituisca un terreno fertile per i pedofili anche in virtù di comportamenti imprudenti dei ragazzi. Le esperienze condotte nelle scuole e presso il Tribunale per i Minorenni confermano un uso poco consapevole e responsabile della rete e del cellulare. Gli adolescenti dimostrano di non conoscere le responsabilità che assumono davanti alla legge quando divulgano immagini altrui senza consenso, e di non saper neppure valutare le ricadute che tali condotte possono avere su chi le subisce. L indagine ha coinvolto 100 studenti che nell anno scolastico frequentavano le classi prima, seconda e terza della scuola secondaria di I grado Cotugno. I dati raccolti, presentati in questo report, hanno costituito il punto di partenza per indirizzare le successive azioni destinate sia ai ragazzi sia agli adulti e volte ad accrescere in loro la consapevolezza dei pericoli connessi a un uso poco responsabile dei media elettronici.

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18 CONCLUSIONE Dall analisi dei grafici ottenuti dopo aver effettuato l indagine statistica sull utilizzo dei cellulari emerge che esso è usato impropriamente. Tutto il campione analizzato ne possiede un e ritiene che esso sia la migliore invenzione tecnologica moderna. La spesa sostenuta per l acquisto dell apparecchio non è inutile. Il suo possesso aumenta la possibilità di essere a contatto con la gente e l uso non è considerato molesto per le altre persone quando lo si utilizza in luoghi pubblici e molto frequentati. Una elevata percentuale di intervistati possiede il cellulare da circa 7 anni. L acquisto è stato effettuato da genitori, amici o parenti per esaudire il desiderio dei minori. Mediamente le famiglie sostengono una spesa mensile di circa 10 Euro ( circa 120 euro annue procapite) per la ricarica telefonica. Durante le ore notturne il cellulare è sempre acceso. Un altissima percentuale cioè l 86% del campione statistico è completamente dipendente dal cellulare. Il picco più elevato corrisponde all utilizzo dell apparecchio per navigare in Internet, inviare mail, aprire pagine web. Realizzare chiamate ha una percentuale di gran lunga inferiore, infatti lo scarto è del 13%. I ragazzi usano il cellulare durante le ore di studio, quando sono a letto come un vero e proprio passatempo e questo gli induce a diminuire le ore di sonno e di riposo con gravi conseguenze sull equilibrio psicofisico dell individuo. Qualora il cellulare si rompesse, il ragazzo avvertirebbe un forte disagio. La spesa sostenuta per ripararlo o acquistarne un altro è sostenuta dai genitori o dalle famiglie. I ragazzi quotidianamente inviano e ricevono un numero elevatissimo di SMS ai quali rispondono in un lasso di tempo brevissimo. La conseguenza è la distrazione continua e il calo dell attenzione poiché la loro dipendenza dal cellulare sta assumendo una importanza rilevante nella loro vita. Possedere un cellulare sta diventando un bisogno primario come vestirsi e mangiare. In conclusione il cellulare viene usato quotidianamente da tutta la popolazione statistica intervistata per lungo tempo ma, nella maggior parte dei casi in modo improprio e sconsiderato.