REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA Direzione/Servizio/Ufficio - DIREZIONE REGIONALE DELL AMBIENTE Data: 25 gennaio Prot: AMB./ 35 /VIA 80 P R O P O S T A D I D E L I B E R A Z I O N E OGGETTO: L.R. 43/1990, art. 3 Parere dell Amministrazione regionale ai sensi del D.P.C.M. 27/12/1988, all. IV, per la valutazione dell impatto ambientale sul progetto di una Centrale a cogenerazione a ciclo combinato della Caffaro Energia srl a Torviscosa (Ud) per Lire... Cap.:... NORMATIVA DI RIFERIMENTO E DELIBERAZIONI DI CRITERI L. 349/1986 DPCM 27/12/1988 L.R. 43/1990 DELIBERAZIONI PRECEDENTI 2670/2000 Il Direttore di servizio - ing. Paolo CARTAGINE -... Il Direttore regionale - ing. Giorgio VERRI -... Alla Segreteria Generale TRIESTE...per l ulteriore seguito. L Assessore - Paolo CIANI - Segreteria Generale - Servizio Affari della Giunta... Osservazioni: Prot....SG-D Data... Il Segretario Generale... Tipo deliberazione Spesa Variante revoca generalità Data seduta Deliberazione N.

2 AMB/ /VIA - 80 VISTA la legge regionale 7 settembre 1990, n. 43, recante disposizioni sull ordinamento nella Regione Friuli Venezia Giulia della valutazione di impatto ambientale; VISTO il D.P.C.M. 27 dicembre 1988, n. 377, recante il Regolamento delle pronunce di compatibilità ambientale di cui all art. 6 della L. 349/1986; PREMESSO CHE: che con nota dd 20/3/2000 la Caffaro Energia srl ha richiesto la pronuncia di compatibilità ambientale del progetto di centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa (Ud) e ha depositato presso l Amministrazione regionale il relativo studio di impatto ambientale; che in data 7/8/2000 la Caffaro Energia srl ha pubblicato sul quotidiano Messaggero Veneto l annuncio di comunicazione del progetto di centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa (Ud) ai fini della valutazione di impatto ambientale; che con nota dd 16/8/2000 il Ministero dell Ambiente ha trasmesso il decreto DEC/VIA/5241 dd 31/07/2000, di nomina degli esperti per l inchiesta pubblica della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa (Ud); RILEVATO in particolare che la partecipazione dell Amministrazione regionale alla procedura di VIA statale di cui alla ricordata L. 349/1986 è disciplinata dall art. 3 della precitata L.R. 43/1990; CONSIDERATO che con deliberazione della Giunta regionale n del 8 settembre 2000 sono stati chiesti, ai sensi del terzo comma del predetto art.3 della L.R.43/1990, i pareri dei Comuni di Torviscosa, Bagnaria Arsa, Carlino, Cervignano del Friuli, Gonars, Porpetto, San Giorgio di Nogaro, Terzo d Aquileia; RILEVATO che dalla documentazione agli atti risulta in particolare quanto di seguito indicato: con nota AMB/20284/VIA-80 del 30 agosto 2000 della Direzione regionale dell Ambiente - Servizio V.I.A. è stato richiesto il parere collaborativo di: - Provincia di Udine; - Azienda per i Servizi Sanitari n.5 Bassa Friulana ; - Consorzio per lo sviluppo industriale della zona Aussa-Corno; - Consorzio depurazione e risanamento acque Bassa Friulana; - Italia Nostra Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia; - Legambiente; - W.W.F. Fondo mondiale per la natura; con nota AMB/20282/VIA-80 del 30 agosto 2000 della Direzione regionale dell Ambiente - Servizio V.I.A., è stato richiesto il parere di: - Direzioni regionali: - della Sanità e politiche sociali; - della Protezione civile; - dell Industria; - Ufficio di Piano; con nota AMB/19271/VIA-80 del 23 agosto 2000 della Direzione regionale dell Ambiente - Servizio V.I.A. è stata richiesta la collaborazione dell ARPA del Friuli - Venezia Giulia; 2

3 con nota interna è stata chiesta la collaborazione del Servizio tutela dall inquinamento atmosferico, acustico e ambientale, del Servizio geologico, del Servizio dell idraulica della Direzione regionale dell ambiente; VISTI i pareri espressi da: Comune di Gonars che con delibera del Consiglio comunale n.59 di data 26 ottobre 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl, richiedendo comunque un approfondimento sui seguenti aspetti: idrologia sotterranea, gasdotto di alimentazione, interferenze ambientali nella fase di cantiere, emissioni in atmosfera; Comune di San Giorgio di Nogaro che con delibera del Consiglio comunale n.67 di data 27 ottobre 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl invitando l azienda a farsi carico della bonifica del sito dell attuale centrale a carbone, ad adottare tutti i dispositivi e le misure atte a ridurre e quantomeno ad attenuare il fenomeno della rumorosità dell impianto, ad attuare misure atte al recupero del vapore in eccesso emesso in atmosfera onde ridurre scompensi al microclima locale; il Comune di San Giorgio di Nogaro invita la Regione Friuli- Venezia Giulia a modificare il Piano Energetico Regionale, a prescrivere alla Caffaro Energia srl soluzioni alternative al prelievo di acqua dalla falda artesiana, ad estendere i benefici per i minori costi di erogazione di energia elettrica ai consumi domestici; Comune di Bagnaria Arsa che con delibera del Consiglio comunale n.43 di data 28 agosto 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl con le seguenti raccomandazioni: che gli organi di controllo verifichino l attendibilità dei dati tecnici presentati, che si minimizzi l utilizzo dell acqua di falda artesiana, che si attui un piano di risanamento del sito industriale con il coinvolgimento degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche; Comune di Porpetto che con delibera del Consiglio comunale n.52 di data 28 ottobre 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl, riservandosi di esprimere un nuovo parere nel caso emergano elementi di valutazione oggi non conosciuti; Comune di Terzo di Aquileia che con delibera del Consiglio comunale n.35 di data 28 ottobre 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl con le seguenti raccomandazioni: che si attui un piano di risanamento del sito industriale con il coinvolgimento degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche e che si minimizzi l utilizzo dell acqua di falda artesiana; Comune di Carlino che con delibera del Consiglio comunale n.53 di data 30 ottobre 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl, chiedendo comunque degli approfondimenti sui seguenti aspetti: prelievi di acqua dal sottosuolo, certezza sullo smantellamento dell esistente centrale elettrica a carbone, monitoraggio delle emissioni atmosferiche; il Comune di Carlino chiede alla Regione di aggiornare in particolare il Piano Energetico Regionale e ad estendere i benefici per i minori costi di erogazione di energia elettrica ai consumi domestici; Comune di Torviscosa che con delibera del Consiglio comunale n.7 di data 31 ottobre 2000 ha espresso parere favorevole sulla valutazione d impatto ambientale del progetto della centrale di cogenerazione a ciclo combinato in Comune di Torviscosa presentato dalla ditta Caffaro Energia srl, chiedendo la verifica sulla temperature e sulla qualità delle acque di scarico della centrale, sulle eventuali modifiche al microclima locale, sulle portate dei prelievi di acqua dalla falda con predisposizione di misuratori; 3

4 VISTE le osservazioni presentate al Presidente dell Inchiesta pubblica e inviate per conoscenza alla Regione Friuli-Venezia Giulia da: sig. Paolo De Toni di data 19 settembre 2000 che esprime una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni; dott. Giorgio Matassi e ing. Fabrizio Mores di data 20 settembre 2000 che esprimono una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni e allegano all osservazione tre elaborati tecnici; WWF Fondo mondiale per la natura di data 5 ottobre 2000 che esprime una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni; Legambiente Friuli-Venezia Giulia di data 6 ottobre 2000 che esprime una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni; Provincia di Udine di data 27 ottobre 2000 che esprime parere favorevole con una serie di osservazioni e richieste di integrazioni; VISTE le controdeduzioni alle predette osservazioni presentate al Presidente dell Inchiesta pubblica dalla Caffaro Energia srl di data 26 ottobre 2000 e trasmesse per conoscenza all Amministrazione regionale; VISTE le osservazioni alle controdeduzioni Caffaro Energia, presentate al Presidente dell Inchiesta pubblica e inviate per conoscenza alla Regione Friuli-Venezia Giulia da: ing. Fabrizio Mores di data 14 novembre 2000 che esprime una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni anche relativamente alla controdeduzioni Caffaro Energia; WWF Fondo mondiale per la natura di data 16 novembre 2000 che esprime una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni anche relativamente alla controdeduzioni Caffaro Energia; Legambiente Friuli-Venezia Giulia di data 16 novembre 2000 che esprime una serie di articolate osservazioni con richiesta di integrazioni anche relativamente alla controdeduzioni Caffaro Energia; sig. Paolo De Toni di data 20 novembre 2000 che esprime la propria contrarietà all impianto proposto ritenendolo fortemente sovradimensionato; VISTA la nota dell Azienda per i Servizi Sanitari n.5 Bassa Friulana di data 28 dicembre 2000, nella quale si esprime parere favorevole con una serie di raccomandazioni relative alla riduzione del consumi di acqua di falda per il raffreddamento dell impianto termoelettrico e alla necessità di una misurazione in continuo delle emissioni di ossidi di azoto, alla collocazione di centraline nella zona residenziale e all analisi di bioindicatori per un raggio di 5 km dalla centrale; VISTI i pareri espressi da: Ufficio di piano, Servizio programmazione energetica di data 29 settembre 2000 nel quale, esprimendo parere positivo, si descrive il quadro energetico regionale ed in particolare si chiarisce che le previsioni di crescita dei consumi dal 1998 al 2005 sono pari al 21% rispetto al dato del 1998, che il deficit energetico regionale al 1998 era pari al 4% rispetto alla domanda, che la produttività massima degli impianti energetici esistenti al 1998 avrebbe consentito un esubero di produzione pari all 8% della domanda, che le previsioni di produttività energetica regionale per il 2005, comprensive dell iniziativa Caffaro Energia, consentiranno un esubero di produzione pari al 59% rispetto alla domanda; l Ufficio di piano segnala inoltre il consistente incremento di consumo di gas naturale in regione (+ 144%) dovuto alle previsioni di utilizzo di questo gas per diverse iniziative di produzione energetica, segnalando l esigenza di una verifica sulla dotazione delle infrastrutture necessarie a veicolare tale gas; infine l Ufficio di Piano segnala come attualmente la tecnologia prescelta per la centrale Caffaro Energia risulta essere la migliore attualmente disponibile a livello industriale. Direzione regionale Sanità e politiche sociali, di data 15 gennaio 2001, che comunica di condividere pienamente il parere espresso dall ASS n.5 Bassa Friulana; Servizio tutela dall inquinamento atmosferico, di data 18 gennaio 2001, che comunica che il progetto proposto risulta consono alle normative vigenti, proponendo comunque un adeguato sistema di abbattimento degli ossidi di azoto; 4

5 ATTESO che l Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli-Venezia Giulia ha collaborato con il Servizio Valutazione di Impatto Ambientale della Direzione regionale dell Ambiente durante tutta la fase istruttoria tramite un funzionario designato con nota del 29 agosto 2000 e che da parte dell ARPA medesima, con riferimento a problematiche locali, non sono pervenute indicazioni contrarie alla realizzazione dell impianto in argomento; DATO ATTO che tutte le osservazioni ricevute sono state attentamente analizzate da parte del Servizio VIA della Direzione regionale dell Ambiente, e che le stesse, essendo oggetto di apposita procedura prevista dall allegato IV del DPCM (Inchiesta pubblica), in tale sede vanno puntualmente considerate; RICORDATO che in data 14 novembre 2000 ha avuto luogo, per iniziativa della Commissione V.I.A. del Ministero dell Ambiente, un sopralluogo presso il sito dell impianto in progetto e presso il limitrofo stabilimento chimico; CONSIDERATO che l esigenza di acquisire ulteriori elementi conoscitivi è emersa non solo da parte degli Enti consultati ma anche nel corso dell istruttoria da parte del Servizio VIA della Direzione regionale dell ambiente; PRESO ATTO che tale esigenza è stata fatta propria dalla Commissione VIA del Ministero dell Ambiente che ha richiesto, nel corso delle riunioni tecniche della Commissione stessa e del ricordato sopralluogo al sito, approfondimenti allo Studio di impatto ambientale; CONSIDERATO che la suddetta richiesta del Ministero dell Ambiente ha portato alla predisposizione, da parte della Caffaro Energia srl, di due fascicoli aggiuntivi allo Studio di impatto ambientale denominati Chiarimenti allo SIA, di data 6 dicembre 2000, e Addendum ai chiarimenti allo SIA di data 28 dicembre 2000; ATTESO che tali chiarimenti sono stati oggetto di un supplemento istruttorio effettuato dal Servizio Valutazione di Impatto Ambientale della Direzione regionale dell Ambiente; RILEVATO che le tematiche riguardanti gli approfondimenti richiesti dalle osservazioni e pareri complessivamente presentati, per quanto attinenti alla presente procedura, in parte sono contenute nei Chiarimenti allo Studio di impatto ambientale e nell Addendum ai chiarimenti allo Studio di impatto ambientale presentati dalla Caffaro Energia, e in parte sono state assunte nella fase istruttoria come elementi di contributo per la definizione delle prescrizioni contenute nel presente parere; VISTA la Relazione Istruttoria predisposta dal Servizio Valutazione di Impatto Ambientale della Direzione regionale dell Ambiente, nella quale si evidenzia come le problematiche ambientali di maggior rilievo si distinguano in un livello locale relativamente alle emissioni in atmosfera, in particolare di ossidi di azoto, ed in un livello più generale relativo ai consistenti prelievi idrici e alle emissioni di gas serra, oltre che all inquadramento all interno del modello di produzione energetica regionale e nazionale; CONSIDERATO che la realizzazione della centrale a cogenerazione a ciclo combinato in questione appare potenzialmente suscettibile di apportare un contributo in termini di miglioramento della situazione ambientale nell area, in quanto si perverrebbe alla chiusura dell esistente centrale termoelettrica a carbone e alla realizzazione di uno specifico termodistruttore di rifiuti pericolosi non clorurati di produzione dello stabilimento Caffaro di Torviscosa, già oggetto quest ultimo di procedura di VIA nazionale in corso; CONSIDERATO peraltro che, anche sulla base della precitata Relazione istruttoria, emergono aspetti tecnologici che dovranno essere oggetto di successivi approfondimenti progettuali e rispetto ai quali si ritiene utile, ad ulteriore garanzia delle prestazioni ambientali dell intervento, proporre una serie di 5

6 prescrizioni al fine di precisare quali dovranno essere le caratteristiche qualitative e quantitative dell impianto; RILEVATO inoltre che è opportuno prevedere sistemi di verifica dell andamento futuro delle prestazioni ambientali dell impianto e che quindi è necessario da subito avviare campagne di monitoraggio per verificare l evolversi delle condizioni ambientali nella zona circostante l insediamento Caffaro, in particolare in termini di caratteristiche qualitative dell aria, anche in previsione dei possibili scenari di sviluppo del comprensorio industriale limitrofo; CONSIDERATO dunque, che per l insieme delle motivazioni sopra esposte e tenuto conto dei pareri pervenuti, può essere espresso parere favorevole all iniziativa in argomento, con una serie di prescrizioni e raccomandazioni, che di seguito si riportano, finalizzate a limitare l impatto ambientale del progetto in argomento: A) Prescrizioni 1) dovrà essere installato un sistema di rilevamento in continuo dei seguenti parametri delle emissioni al camino: NO x, SO 2, CO, CO 2, BTX, IPA, PM10, PTS, temperatura dei fumi, temperatura atmosferica, pressione, velocità e direzione del vento; andranno concordati, con l ASS e con l ARPA del Friuli - Venezia Giulia, eventuali ulteriori inquinanti o parametri da monitorare; l azienda dovrà in particolare comunicare, con un congruo anticipo, all ASS e all ARPA del Friuli-Venezia Giulia le date di verifica e calibrazione degli strumenti; 2) dovranno essere predisposte prese per il campionamento delle emissioni secondo quanto previsto dalle norme UNICHIM, dotate di adeguate strutture fisse di accesso; 3) dovranno essere installate, a carico del proponente, almeno tre centraline per il monitoraggio della qualità dell aria e del rumore, nell area interessata dall impianto, dotate in particolare di strumentazione per la misura dei seguenti parametri: NO x, SO 2, CO, CO 2, BTX, IPA, PM10, PTS, temperatura atmosferica, pressione, velocità e direzione del vento, precipitazioni, rumore; andranno concordati, con l ASS e con l ARPA del Friuli - Venezia Giulia, eventuali ulteriori inquinanti e parametri da monitorare; detto sistema dovrà entrare in servizio non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto; l azienda dovrà in particolare comunicare, con un congruo anticipo, all ASS e all ARPA del Friuli-Venezia Giulia le date di verifica e calibrazione degli strumenti; 4) dovranno essere attivate, a carico del proponente, non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto, campagne di monitoraggio della qualità dell aria e dell inquinamento elettromagnetico, utilizzando sistemi di rilevamento tradizionali o tramite indicatori biologici e campionatori passivi, allo scopo di consentire il confronto fra la situazione precedente e quella successiva all entrata in esercizio della centrale di cogenerazione; 5) dovranno essere attivate, a carico del proponente, non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto, campagne di monitoraggio della qualità delle acque dei canali interessati dallo scarico delle acque della centrale di cogenerazione; 6) dovranno essere installate, a carico del proponente, non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto, tre stazioni per la misurazione in continuo del parametro della temperatura dell acqua nel corso idrico ricettore a monte del punto di scarico delle acque della centrale di cogenerazione, presso il punto di scarico e a valle dello stesso, con accesso dei dati rilevati da parte dell ARPA, dell ASS e della Direzione regionale dell Ambiente; 7) dovrà essere attivato, da parte del proponente, al momento dell entrata in funzione della centrale di cogenerazione a ciclo combinato un sito internet con la pubblicazione, in forma divulgativa e almeno con aggiornamenti mensili, dei dati relativi alle emissioni in atmosfera, all inquinamento elettromagnetico, ai prelievi e agli scarichi idrici, alle campagne di monitoraggio effettuate sull aria, sul suolo e sulle acque relativamente a tutti i parametri indicati nelle presenti prescrizioni; 8) il prelievo di acqua dalla falda per la centrale di cogenerazione dovrà essere ridotto a 400 mc/h, utilizzando acque di secondo ciclo per le rimanenti esigenze dell impianto; dovranno essere adottati 6

7 opportuni sistemi tecnici per una riduzione della portata dei pozzi al soddisfacimento delle attuali esigenze aziendali, sviluppando al contempo sistemi di ricircolo dell acqua o di utilizzo di acque non provenienti dalla falda per le future esigenze produttive ed energetiche; 9) entro il termine massimo di 6 mesi dall entrata in funzione della centrale a cogenerazione a ciclo combinato dovrà essere dismessa l esistente centrale termoelettrica a carbone e dato avvio ai lavori relativi alla messa in sicurezza e bonifica della centrale stessa, delle aree dei carbonili, delle strutture di servizio della centrale medesima nonché allo smantellamento delle strutture non necessarie; 10) dovrà essere aggiornato, prima dell avvio dell impianto, il Piano di emergenza interno valutando, in base al D.Lgs.334/99, il possibile effetto domino determinato dalla compresenza di impianti a rischio di incidente rilevante; 11) tutti i sistemi e le campagne di rilevamento delle emissioni in atmosfera, dei dati meteorologici, dei prelievi e degli scarichi idrici, dovranno entrare in funzione nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre i termini stabiliti nelle precedenti prescrizioni, allo scopo di consentire il confronto tra la situazione antecedente e quella successiva all entrata in esercizio della centrale di cogenerazione; 12) tutti i dati tecnici di dettaglio relativi al posizionamento, installazione, modalità di funzionamento, gestione, manutenzione, aggiornamento, integrazione di centraline, rilevatori e sistemi di monitoraggio, alle metodologie di raccolta ed elaborazione dati, alla frequenza delle analisi, alle modalità di accesso e fornitura dei dati, dovranno essere concordati con l ASS e con l ARPA del Friuli- Venezia Giulia e tempestivamente comunicati al Ministero dell ambiente e alla Direzione regionale dell ambiente; tutti gli oneri relativi al corretto funzionamento di centraline, rilevatori e sistemi di monitoraggio, come concordati con l ASS e con l ARPA del Friuli - Venezia Giulia sono a carico del proponente; 13) il recepimento delle prescrizioni dovrà, in ogni caso, avvenire nel rispetto del criterio di generale riduzione dell impatto ambientale e del consumo di risorse naturali e nel rispetto qualitativo e quantitativo dei limiti massimi di emissioni in atmosfera, di scarichi idrici e di produzione di rifiuti espressi nello Studio di impatto ambientale; 14) dovrà essere individuato dal Ministero dell Ambiente il soggetto responsabile alla verifica dell adempimento delle prescrizioni e le modalità di attivazione di procedure certe per assicurare il rispetto delle prescrizioni stesse al fine di garantire le condizioni di compatibilità ambientale dell opera; B) Raccomandazioni 1) in relazione alle evoluzioni tecnologiche, si dovrà puntare ad aggiornare gli impianti della centrale in argomento con sistemi di riduzione delle emissioni sempre più efficaci, ponendo come obbiettivo prioritario quello di una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto; 2) al fine di giungere ad una massima integrazione a livello territoriale ed aumentare il rendimento ambientale della centrale a cogenerazione dovrà essere verificata la possibilità di realizzare un impianto di teleriscaldamento per strutture già esistenti o per nuove strutture civili, industriali o agricole, che si andranno a localizzare nella zona; RILEVATO che le suddette prescrizioni e raccomandazioni soddisfano le osservazioni e le considerazioni formulate dai soggetti consultati nella fase istruttoria; RICORDATO che la presente deliberazione, unitamente ai precitati atti esaminati in sede di istruttoria, verrà trasmessa, a cura della Direzione regionale dell Ambiente, al competente Ministero dell Ambiente; la Giunta regionale, su proposta dell Assessore all Ambiente, all unanimità DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine alla pronuncia di compatibilità ambientale per la realizzazione, di una centrale di cogenerazione a ciclo combinato a Torviscosa, presentato da Caffaro Energia srl, con le 7

8 prescrizioni, che di seguito si riportano, finalizzate a limitare l impatto ambientale dell iniziativa in argomento: A) Prescrizioni 1) dovrà essere installato un sistema di rilevamento in continuo dei seguenti parametri delle emissioni al camino: NO x, SO 2, CO, CO 2, BTX, IPA, PM10, PTS, temperatura dei fumi, temperatura atmosferica, pressione, velocità e direzione del vento; andranno concordati, con l ASS e con l ARPA del Friuli - Venezia Giulia, eventuali ulteriori inquinanti o parametri da monitorare; l azienda dovrà in particolare comunicare, con un congruo anticipo, all ASS e all ARPA del Friuli-Venezia Giulia le date di verifica e calibrazione degli strumenti; 2) dovranno essere predisposte prese per il campionamento delle emissioni secondo quanto previsto dalle norme UNICHIM, dotate di adeguate strutture fisse di accesso; 3) dovranno essere installate, a carico del proponente, almeno tre centraline per il monitoraggio della qualità dell aria e del rumore, nell area interessata dall impianto, dotate in particolare di strumentazione per la misura dei seguenti parametri: NO x, SO 2, CO, CO 2, BTX, IPA, PM10, PTS, temperatura atmosferica, pressione, velocità e direzione del vento, precipitazioni, rumore; andranno concordati, con l ASS e con l ARPA del Friuli - Venezia Giulia, eventuali ulteriori inquinanti e parametri da monitorare; detto sistema dovrà entrare in servizio non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto; l azienda dovrà in particolare comunicare, con un congruo anticipo, all ASS e all ARPA del Friuli-Venezia Giulia le date di verifica e calibrazione degli strumenti; 4) dovranno essere attivate, a carico del proponente, non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto, campagne di monitoraggio della qualità dell aria e dell inquinamento elettromagnetico, utilizzando sistemi di rilevamento tradizionali o tramite indicatori biologici e campionatori passivi, allo scopo di consentire il confronto fra la situazione precedente e quella successiva all entrata in esercizio della centrale di cogenerazione; 5) dovranno essere attivate, a carico del proponente, non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto, campagne di monitoraggio della qualità delle acque dei canali interessati dallo scarico delle acque della centrale di cogenerazione; 6) dovranno essere installate, a carico del proponente, non oltre la data di avvio della realizzazione dell impianto, tre stazioni per la misurazione in continuo del parametro della temperatura dell acqua nel corso idrico ricettore a monte del punto di scarico delle acque della centrale di cogenerazione, presso il punto di scarico e a valle dello stesso, con accesso dei dati rilevati da parte dell ARPA, dell ASS e della Direzione regionale dell Ambiente; 7) dovrà essere attivato, da parte del proponente, al momento dell entrata in funzione della centrale di cogenerazione a ciclo combinato un sito internet con la pubblicazione, in forma divulgativa e almeno con aggiornamenti mensili, dei dati relativi alle emissioni in atmosfera, all inquinamento elettromagnetico, ai prelievi e agli scarichi idrici, alle campagne di monitoraggio effettuate sull aria, sul suolo e sulle acque relativamente a tutti i parametri indicati nelle presenti prescrizioni; 8) il prelievo di acqua dalla falda per la centrale di cogenerazione dovrà essere ridotto a 400 mc/h, utilizzando acque di secondo ciclo per le rimanenti esigenze dell impianto; dovranno essere adottati opportuni sistemi tecnici per una riduzione della portata dei pozzi al soddisfacimento delle attuali esigenze aziendali, sviluppando al contempo sistemi di ricircolo dell acqua o di utilizzo di acque non provenienti dalla falda per le future esigenze produttive ed energetiche; 9) entro il termine massimo di 6 mesi dall entrata in funzione della centrale a cogenerazione a ciclo combinato dovrà essere dismessa l esistente centrale termoelettrica a carbone e dato avvio ai lavori relativi alla messa in sicurezza e bonifica della centrale stessa, delle aree dei carbonili, delle strutture di servizio della centrale medesima nonché allo smantellamento delle strutture non necessarie; 10) dovrà essere aggiornato, prima dell avvio dell impianto, il Piano di emergenza interno valutando, in base al D.Lgs.334/99, il possibile effetto domino determinato dalla compresenza di impianti a rischio di incidente rilevante; 8

9 11) tutti i sistemi e le campagne di rilevamento delle emissioni in atmosfera, dei dati meteorologici, dei prelievi e degli scarichi idrici, dovranno entrare in funzione nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre i termini stabiliti nelle precedenti prescrizioni, allo scopo di consentire il confronto tra la situazione antecedente e quella successiva all entrata in esercizio della centrale di cogenerazione; 12) tutti i dati tecnici di dettaglio relativi al posizionamento, installazione, modalità di funzionamento, gestione, manutenzione, aggiornamento, integrazione di centraline, rilevatori e sistemi di monitoraggio, alle metodologie di raccolta ed elaborazione dati, alla frequenza delle analisi, alle modalità di accesso e fornitura dei dati, dovranno essere concordati con l ASS e con l ARPA del Friuli- Venezia Giulia e tempestivamente comunicati al Ministero dell ambiente e alla Direzione regionale dell ambiente; tutti gli oneri relativi al corretto funzionamento di centraline, rilevatori e sistemi di monitoraggio, come concordati con l ASS e con l ARPA del Friuli - Venezia Giulia sono a carico del proponente; 13) il recepimento delle prescrizioni dovrà, in ogni caso, avvenire nel rispetto del criterio di generale riduzione dell impatto ambientale e del consumo di risorse naturali e nel rispetto qualitativo e quantitativo dei limiti massimi di emissioni in atmosfera, di scarichi idrici e di produzione di rifiuti espressi nello Studio di impatto ambientale; 14) dovrà essere individuato dal Ministero dell Ambiente il soggetto responsabile alla verifica dell adempimento delle prescrizioni e le modalità di attivazione di procedure certe per assicurare il rispetto delle prescrizioni stesse al fine di garantire le condizioni di compatibilità ambientale dell opera; B) Raccomandazioni 1) in relazione alle evoluzioni tecnologiche, si dovrà puntare ad aggiornare gli impianti della centrale in argomento con sistemi di riduzione delle emissioni sempre più efficaci, ponendo come obbiettivo prioritario quello di una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto; 2) al fine di giungere ad una massima integrazione a livello territoriale ed aumentare il rendimento ambientale della centrale a cogenerazione dovrà essere verificata la possibilità di realizzare un impianto di teleriscaldamento per strutture già esistenti o per nuove strutture civili, industriali o agricole, che si andranno a localizzare nella zona; La presente deliberazione, unitamente ai precitati atti esaminati in sede di istruttoria, verrà trasmessa, a cura della Direzione regionale dell Ambiente, al Ministero dell Ambiente. Caffaro4 parere.doc 9

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