Espansione degli ungulati e conflitti con le attività antropiche: gli indirizzi della Regione Emilia-Romagna

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1 I caprioli in pianura. Una sfida gestionale oggi anche italiana Sabato 9 maggio 2015 Arceto di Scandiano (RE) Espansione degli ungulati e conflitti con le attività antropiche: gli indirizzi della Regione Emilia-Romagna Maria Luisa Zanni Osservatorio Faunistico della Regione Emilia-Romagna

2 Nei nostri boschi in epoca storica..cervi Caprioli Cinghiali..

3 Dal tardo medioevo fino agli anni '50. Disboscamenti dell alta pianura, della collina e della montagna Caccia..

4 XIX secolo: Gran Bosco della Mesola (cervo e capriolo), Bosco della Saliceta(MO) (cervo, capriolo e cinghiale)(1849) Foreste Casentinesi (FO) (capriolo) Casentino <50 caprioli, Mesola <10 cervi

5 Dopo l'ultimo conflitto bellico l'industrializzazione porta la popolazione lontano dai campi:

6 e il bosco recupera gli spazi persi.

7 Negli anni '80 i primi avvistamenti... Capriolo Cervo Cinghiale Foto Andrea Dal Pian

8 Daino Muflone Foto Andrea Dal Pian

9 Dagli anni '80 ad oggi: le ultime stime caprioli cervi daini Il cinghiale non si censisce

10 CAPRIOLI CENSITI IN EMILIA-ROMAGNA n capi stagioni venatorie

11 Rapporto con la presenza umana

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13 IMPATTO sulle strade

14 Pianificazione faunistica regionale e provinciale

15 Dagli anni 90 Aree vocate e non vocate

16 2011 Una gestione degli ungulati rivolta alla riduzione dell impatto sulle attività antropiche

17 Protocollo d intesa tra Regione Emilia-Romagna ed ISPRA Accordo tra Regione Emilia- Romagna e Province per l attuazione del Protocollo Istituzione di un Nucleo regionale di monitoraggio e valutazione

18 1 Conseguire le densità previste dalla pianificazione regionale 2 Conseguire una densità compatibile dove sono presenti più specie contemporaneamente 3 Cinghiale: definizione di una soglia massima di danno tollerabile 4 Ottimizzare il prelievo venatorio nelle aree non vocate 5 Monitoraggio degli eventi dannosi e della prevenzione

19 1 Conseguire le densità previste dalla pianificazione regionale CARTA REGIONALE DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE: AGGIORNAMENTO 2013 Per il capriolo ai fini gestionali è opportuno individuare tre fasce: Basso-collinarecon densità programmate tra i 3 e i 10caprioli per kmq alto-collinare cuscinetto con densità fissate a capi/kmq montana con densità superiori a 15capi/kmq.

20 4 Ottimizzare il prelievo nelle aree non vocate(pianura) Nelle aree non vocate coincidenti spesso con la pianura è necessario rimuovere con efficacia gli individui presenti agendo mediante l attività venatoria La provincia e gli ATC provvedono ad organizzare tale attività quale attuazione del Piano Faunistico Provinciale

21 4 Ottimizzare il prelievo nelle aree non vocate(pianura) Accorpamento classi e sessi nel calendario venatorio ISPRA REGIONE 1 giugno -15 luglio M I II 15 agosto-30 settembre 1 gennaio-15marzo TUTTi 5 giornate /settimana

22 4 Ottimizzare il prelievo nelle aree non vocate(pianura) Ogni capo avvistato deve poter essere abbattuto L ATC deve individuare metodi di assegnazione idonei allo scopo

23 4 Ottimizzare il prelievo nelle aree non vocate(pianura) I censimenti annuali vengono eseguiti per verificare l esito delle attività di eradicazione non per predisporre il piano di prelievo

24 4 Ottimizzare il prelievo nelle aree non vocate(pianura) Per motivi di sicurezza il tiro dovrà essere effettuato da altane fisse o mobili adeguatamente posizionate secondo le indicazioni di un perito balistico Intensificazione attività di prelievo nei corridoi di espansione verso le aree non vocate

25 A 4 anni dall approvazione degli accordi gli ATC che hanno attivato il prelievo in pianura sono pochissimi e tante le difficoltà da risolvere..