PROTOCOLLO D INTESA CONCERNENTE GLI ARCHIVI DEI DOCUMENTI DELLA TRADIZIONE ORALE. tra
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1 PROTOCOLLO D INTESA CONCERNENTE GLI ARCHIVI DEI DOCUMENTI DELLA TRADIZIONE ORALE tra la REGIONE VENETO, qui rappresentata dall Assessore alle Politiche per la Cultura e l Identità Veneta, Prof. Ermanno Serrajotto e dal Dr. Angelo Tabaro, Dirigente Regionale della Direzione per la Cultura, a ciò autorizzato ai sensi della L.R. 1/1997 e della DGR n del ; la REGIONE LOMBARDIA, qui rappresentata dall Assessore alle Culture, Identità, Autonomie della Lombardia, Prof. Ettore Albertoni e dal Dr. Pietro Petraroia, Dirigente della Direzione generale Culture, Identità, Autonomie della Lombardia.a ciò autorizzato ai sensi della L.R. 16/1996 e della DGR n del ; la REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA, qui rappresentata dall'assessore Regionale all'istruzione Cultura e Libro Fondiario Avv. Franco Franzutti, e dal Dr. Arch. Roberto Pirzio-Biroli, Direttore del Centro di Catalogazione e restauro di Villa Manin a Passariano, UD - ed ivi residente per la carica, a ciò autorizzato in virtù degli artt. 51 e 52 della L.R , n. 18; la PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, qui rappresentata dall'assessore all'istruzione, Formazione Professionale e Cultura Sig.. Claudio Molinari e dal Dr. Claudio Chiasera, Dirigente del Dipartimento Cultura, Formazione ed Istruzione a ciò autorizzato in virtù dell'art. 1 del DPR , n. 690, della L.P , n. 12, art. 2 e della Deliberazione della Giunta Provinciale della Provincia Autonoma di 1
2 Trento n del ; premesso - che la Regione Veneto con d.g.r. n del , ha avviato in collaborazione con l Università di Padova una ricerca sul patrimonio etnofonico veneto e con le Province di Belluno e di Treviso due piani di rilevazione sull oralità del mondo preindustriale; che intende costituire un archivio integrato sulla tradizione orale; -che la Regione Lombardia dal 1974 realizza, implementa e sviluppa l Archivio di Etnografia e Storia Sociale e all interno di questo l Archivio della Comunicazione Orale (ACO), allo scopo di catalogare e archiviare i documenti della tradizione orale e promuoverne la conoscenza; che dal 1989 ha informatizzato la gestione dell Archivio utilizzando le nuove tecnologie per il trasferimento e la comunicazione dei documenti; che nel Programma Regionale di Sviluppo della VI e VII Legislatura è stata inserita la Valorizzazione ed Utilizzo dell Archivio di Etnografia e Storia Sociale ; che è in atto il progetto Gestione e Sviluppo dell Archivio di Etnografia e Storia Sociale in collaborazione con l Università di Pavia definito con protocollo di intesa approvato con d.g.r. n del ed atti successivi; - che la Provincia Autonoma di Trento ha avviato nel 1997 la realizzazione di un proprio sistema informativo, nell ambito del Sistema Informativo Cultura Trentino, per la catalogazione e l archiviazione dei documenti relativi alla tradizione orale del Trentino, a partire dai documenti etnomusicologici; e che la stessa Provincia Autonoma di Trento, previo accordo, ha fatto propria la metodologia di catalogazione 2
3 per i documenti etnomusicologici elaborata dalla Regione Lombardia, utilizzandone i tracciati informativi per la realizzazione di un proprio software di catalogazione nell ambito del Sistema Informativo Cultura Trentino ; - che la Regione Friuli Venezia Giulia intende avviare, attraverso il Centro regionale di Catalogazione e Restauro, una collaborazione con il Centro Interdipartimentale sul plurilinguismo dell Università di Udine, al fine di promuovere la catalogazione dei documenti della tradizione orale, nel quadro del monitoraggio dell'inventario e della produzione di CD Rom, già avviata in questi ultimi vent'anni dal Centro di catalogazione per i Beni demoantropologici ed etnomusicologici; - che i detti Enti riconoscono nella tradizione orale (nei suoi aspetti linguistici, etnografici, comunicativi, storici, narrativi e musicali) un bene particolarmente a rischio per la sua natura immateriale e che individuano pertanto nella sua rilevazione ed archiviazione l unica possibilità per conservarne e tramandarne la memoria. Ravvisano quindi la necessità di un sistema informativo comune che consenta di ottimizzare le esperienze singolarmente condotte, di rendere interscambiabili le informazioni attraverso l unificazione delle metodologie di raccolta e di archiviazione nonché attraverso la verifica delle tecnologie impiegate; preso atto - dei termini dell art.149, comma 2 e comma 4, sub e), del d. lgs. 31 marzo 1998, n. 112, e della proposta d intesa sulla catalogazione presentata al Ministero per i Beni e le attività culturali dal Coordinamento delle Regioni quindi dell opportunità di collaborare con gli Istituti centrali alla 3
4 definizione degli standard catalografici; - della deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia n del avente per oggetto Archivi dei documenti della tradizione orale. Approvazione della schema di protocollo di intesa tra la Regione Lombardia, la Regione Veneto, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Trento; - della deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n.3220 del avente per oggetto Archivi dei documenti della tradizione orale. Intesa di collaborazione tra la Regione Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Trento; - della deliberazione della Giunta Provinciale della Provincia Autonoma di Trento n del 7 luglio 2000, avente per oggetto "Archivio provinciale per la tradizione orale. Approvazione del protocollo d'intesa tra la Provincia Autonoma di Trento, la Regione Lombardia, la Regione Veneto e la Regione Friuli Venezia Giulia concernente gli archivi della tradizione orale" si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1 I contraenti stabiliscono di realizzare un sistema informativo condiviso sulla tradizione orale basato sui principi dell uniformità delle metodologie ed interscambiabilità dei dati, proponendolo quale esperienza pilota nel settore. Art. 2 Per la realizzazione del sistema informativo di cui all art. 1 i contraenti si scambiano, con modalità da concordare, esperienze di rilevazione, archiviazione e di sperimentazione tecnologica e confrontano 4
5 i rispettivi risultati in termini scientifici e di validità rispetto all obiettivo. Art. 3 Per le finalità di cui all art.1 i contraenti nominano un gruppo di lavoro che garantisca l uniformità o la compatibilità delle metodologie di archiviazione ed organizzazione dei dati, verifichi la compatibilità degli standard tecnologici e valuti il più efficace utilizzo delle risorse tecnologiche già disponibili. Tale gruppo viene costituito da funzionari degli Enti contraenti e si avvale del supporto degli Istituti scientifici e dei referenti informatici autonomamente scelti da ciascuno dei contraenti. Art. 4 Per iniziative connesse alle tematiche oggetto della presente intesa, i singoli Enti consultano il gruppo di lavoro di cui all art. 3. Art. 5 I contraenti concordano attività comuni di divulgazione, valorizzazione e promozione dei risultati. Art. 6 I contraenti concorderanno le proposte metodologiche da confrontare in sede ministeriale. Art. 7 I convenuti si riservano la possibilità di recedere in ogni momento dalla presente intesa, motivandone per iscritto le ragioni. Il presente atto sarà registrato unicamente in caso d uso, ai sensi dell art. 3, parte II allegata al d.p.r. 26 aprile 1986, n. 131, in quanto privo di contenuto patrimoniale. Il presente atto viene letto, accettato e sottoscritto dalle parti. Venezia, 5 ottobre 2000 L Assessore alle Politiche per la Cultura l Istruzione e l Identità Veneta Prof. Ermanno Serrajotto 5
6 Il Dirigente Regionale della Direzione Cultura Dott. Angelo Tabaro L Assessore alle Culture, Identità, Autonomie della Lombardia Prof. Ettore Albertoni Il Direttore Generale della Direzione Generale Culture, Identità, Autonomie della Lombardia, Dott. Pietro Petraroia L'Assessore all'istruzione Cultura e Volontariato della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Avv. Franco Franzutti, Il Direttore del Centro di Catalogazione e restauro di Villa Manin della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Dr. Arch. Roberto Pirzio-Biroli L'Assessore all'istruzione, Formazione Professionale e Cultura della Provincia Autonoma di Trento, Dr. Claudio Molinari Il Dirigente del Dipartimento Cultura, Formazione ed Istruzione della Provincia Autonoma di Trento Dr. Claudio Chiasera, 6
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